“Per il benzene in nessun sito di monitoraggio è stata registrata una concentrazione superiore al limite annuale di 5 microgrammi per metro cubo. La media delle concentrazioni è stata di 0,7”. Lo dice Arpa Puglia, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, diffondendo un bilancio del monitoraggio effettuato nel 2022 nella regione. “La concentrazione più alta della Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell\\\'Aria (RRQA) - dice Arpa Puglia - è stata registrata nel sito Taranto-Machiavelli. Si evidenzia il valore di 3,3 microgrammi per metro cubo misurato dalla stazione Taranto-Orsini situata nel quartiere Tamburi del capoluogo, leggermente maggiore del valore del 2021 (3,1) e che, sebbene inferiore al valore limite indicato dalla normativa, rappresenta una concentrazione degna di attenzione”. Circa le polveri sottili, non si registrano scostamenti a Taranto, città dove pure c’è l’impatto ambientale degli impianti ex Ilva, ma nel “sito di monitoraggio Torchiarolo-Don Minzoni, in provincia di Brindisi”, dove, afferma l’Arpa Puglia, “per il PM10 è stato oltrepassato il numero massimo di superamenti giornalieri del valore di 50 microgrammi al metro cubo con 46 superamenti contro i 35 consentiti”. Invece per “ il PM2.5, nel 2022 il limite di concentrazione annuale di 25 microgrammi per metro cubo non è stato superato in nessun sito. Il valore più elevato (18) è stato registrato nel sito di Torchiarolo-Don Minzoni, mentre la media regionale è stata di 12 anche in questo caso in linea con il dato del 2021”.
PROVINCIA DI TARANTO/ C’è l’ok per i lavori di messa in sicurezza e restyling di Palazzo del Governo
Già inserito nell’ambito delle previsioni del Programma Triennale delle opere pubbliche della Provincia di Taranto, l\'intervento globale di messa in sicurezza, ripristino e restauro delle facciate del Palazzo del Governo rappresenterà una delle opere più attese e significative dell\'Amministrazione presieduta da Rinaldo Melucci, anche e soprattutto in vista delle celebrazioni per il Centenario dell\'istituzione dell\'Ente.
Ad imprimere l\'impulso decisivo per la programmazione dei lavori, il cui costo complessivo si attesta su quasi 726mila euro, è stato il decreto con cui lo stesso presidente Melucci ha approvato il progetto definitivo che, grazie ad un vigoroso restyling delle parti esterne, preserverà le qualità estetiche ed il decoro di un edificio ritenuto a ragione un simbolo della città e della sua storia. Costato 21 milioni di lire, il Palazzo fu progettato dall\'architetto Armando Branzini e fu inaugurato nel settembre del 1934 per ospitare gli uffici governativi della Provincia, della Prefettura e della Questura di Taranto. L\'intervento si svilupperà in due fasi: la prima riguarderà la messa in sicurezza con operazioni sia di preconsolidamento dei materiali lapidei che risultano o in fase di distacco o degradati a causa di erosione, sia di rimozione e sostituzione delle barre metalliche di ancoraggio inserite nelle strutture murarie. La seconda parte dei lavori verterà essenzialmente sulla pulizia dei prospetti dell\'immobile, sulla disinfestazione da depositi di origine biologica o di colonie di microrganismi di ogni genere e sul consolidamento delle superfici delle pareti esterne.
“Decretata tramite un provvedimento immediatamente eseguibile, l\'urgenza di questi interventi -ha dichiarato il presidente della Provincia, Melucci- è dovuta alla necessità di impedire un\'ulteriore compromissione dello stato di obsolescenza dell\'edificio causato da fattori di natura esogena. Il riferimento è alle precipitazioni e agli eventi meteorologici, all\'inquinamento atmosferico, alla diretta azione dell\'ambiente marino ed al traffico veicolare. Si tratta di elementi che, con il trascorre del tempo, non hanno fatto altro che influire sul deterioramento e sulla tenuta delle facciate nel loro complesso. Ricordando che è sottoposto a vincolo del Ministero dei Beni culturali, il Palazzo del Governo rappresenta per Taranto ed il suo territorio un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale, che va tutelato e che contiamo di esaltare anche in concomitanza con le celebrazioni per il secolo di vita dell\'Ente Provincia.”
“Dopo mesi di attenta osservazione vogliamo iniziare un percorso all’interno del partito democratico ionico” Esordisce così la nota con gli esponenti ionici di Sinistra Italiana annunciano il loro ingresso del Pd.
A confluire nelle fila del Partito democratico sono Sonia Fornaro,
Vittoria Cinzia Cardone, Antonio Donvito, Giuseppe Fornaro , Chiara Surico, Cosimo Briganti, Rocco Donvito.
“Riteniamo che sia necessario affiancare il sindaco Melucci - spiegano i firmatari della nota- in una sana e leale operazione di rinnovamento autentico del partito che si riconosce nella attività politica e amministrativa della amministrazione tarantina e provinciale che da settembre vede anch’essa la guida solida del sindaco di Taranto.
Come detto dunque - conclude la nota- mettiamo le nostre storie e competenze a disposizione del pd ionico.”
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (5 marzo 1923), l’associazione APS Taras300, in collaborazione col Comune di Taranto e il supporto della sezione di Taranto della Società Filosofica italiana, del Comitato Dante Alighieri di Taranto, della Cooperativa Museion, di Taranto Legge, e dell’associazione “Porta dell’Oriente” di Brindisi organizza la rassegna “La bella Taranto di Pasolini”.
Il primo della serie di appuntamenti si svolgerà oggi.
Questo progetto nasce con l’obiettivo di ricordare e valorizzare le tracce della presenza pasoliniana a Taranto e in provincia, in particolare il viaggio da Taranto a Leuca (1959), nel quale lo scrittore descrive la Taranto pre-industriale come una bella conchiglia, il “Premio Taranto”, l’amicizia con la coppia Michele Pierri e Alda Merini, le testimonianze di coloro che hanno partecipato ad alcuni suoi film “Il Vangelo secondo Matteo”, “Salò”, anche attraverso le pubblicazioni di suoi scritti curati dal preside Tommaso Anzoino.
Una breve rassegna di tre appuntamenti, a cura di Ida Russo. Gli eventi si svolgeranno nell’agorà della Biblioteca Civica Acclavio e saranno rivolti in modo particolare agli studenti delle scuole superiori di Taranto al fine di diffondere la conoscenza dell’autore e della storia della città legata alla sua presenza, e di invitare i più giovani ad esprimere, attraverso elaborati grafici, pittorici, multimediali e poetici, le loro riflessioni e le emozioni suscitate dall’incontro con un personaggio chiave del Novecento italiano.
Questo il programma: Giovedi 16 febbraio, ore 17,30 La Taranto di Pasolini – Reading, commenti, interventi di Silvano Trevisani e Josè Minervini, con un ricordo di Tommaso Anzoino. Giovedi 23 febbraio, ore 17,30 L’ultimo Pasolini – Spettacolo teatrale di Alfredo Traversa con Alfredo Traversa e Tiziana Risolo. Giovedi 2 marzo, ore 17,30 Le Testimonianze – Mostra di lavori prodotti dagli/dalle studenti degli Istituti Superiori di Taranto, con un’opera inedita di Giulio Di Mitri (“Pasolini tempo presente, 2023); opere del pittore medio-orientale Fuad Aziz (“Le mille e una notte”); foto di scena del film “Il Vangelo secondo Matteo”.
Sono in partenza dal porto di Taranto mille container della Nato per soccorrere la popolazione della Turchia colpita dal terremoto. In particolare, la Nato Support and Procurement Agency (NSPA) ha cominciato a spostare al porto i container immagazzinati nel centro operativo meridionale di Taranto diretto dal generale Renato Lepore. Anche Yilport, il gruppo turco terminalista del molo polisettoriale di Taranto e concessionario attraverso la società San Cataldo Container Terminal, conferma l’operazione e annuncia che i primi 100 container della Nato sono arrivati all’infrastruttura portuale. Sono previste 2 spedizioni da 500 container ciascuna. Il presidente e ceo di Yilport, Robert Yuksel Yildrim, sta seguendo direttamente le varie fasi. Il Joint Force Command della Nato a Napoli ha dichiarato che “questo rifugio semipermanente è in grado di ospitare almeno 2.000 persone sfollate dai terremoti ed è composto da oltre 1.000 container”. “La Nato - ha aggiunto - ha iniziato ad accelerare la spedizione di questa capacità e dovrebbe essere in grado di iniziare il transito della prima spedizione già dalla prossima settimana”. A dimostrazione della sua capacità operativa, il centro Nato di Taranto ha anche supportato l’Asl di Taranto da marzo 2021 a febbraio 2022 nella lotta al Covid 19 fornendo stampanti 3D (per trasformare le maschere da snorkeling in maschere di ventilazione di emergenza), visiere per il personale sanitario, tende e container per i “drive through” e gli hub vaccinali alla scuola Renato Moro, all’Arsenale militare e alla Scuola dell’Aeronautica. Quest’ultimo con tende, tensostrutture e circa 70 container per un ospedale da campo.
Si discute di “fantomatici progetti di riconversione industriale mentre lo stabilimento AdI di Taranto è totalmente al collasso”. Lo dice la Uilm con tutte le rappresentanze sindacali unitarie (rsu) di fabbrica a proposito del polo di Acciaierie d’Italia, ex Ilva. Per la Uilm, “la fabbrica si sta fermando da sola, andando incontro ad eventi irreparabili da un punto di vista ambientale ed impiantistico. A Roma o in altri incontri del territorio - prosegue il sindacato - si discute di revamping dell’altoforno 5 (unica condizione per garantire una prospettiva ed una tenuta del sito visto il fine ciclo di altoforno 1 e 2), di ciclo combinato e addirittura di forni elettrici ad idrogeno verde tra 10 anni, senza mai condividere un documento con un progetto tecnico industriale che abbia le fonti di finanziamento e la relativa salvaguardia occupazionale”.
- “Si parla di tutto meno che delle persone interessate da una trasformazione che data la sua portata ha bisogna di serietà e approfondimenti concreti” afferma la Uilm. Per la quale “la quotidianità è fatta di gravi preoccupazioni e disagi come la mancanza di materie prime fondamentali per la marcia degli impianti, l’assenza di ricambi, di dispositivi di protezione individuale per la salvaguardia delle vite umane che operano sui reparti, la mancanza addirittura di carta asciugamani, di carta igienica, di acqua calda negli spogliatoi e di tanto altro”. Inoltre per la Uilm, Acciaierie d’Italia “continua ad abusare della cassa integrazione straordinaria usata come bancomat sulla pelle dei lavoratori, così come denunciato dalla Uilm alle autorità competenti. Come se non bastasse lo scempio citato, allo smontare dal proprio turno - sostiene il sindacato - i lavoratori sono costretti a raggiungere gli spogliatoi e portinerie di appartenenza a piedi o con passaggi di fortuna a causa dell’assenza di mezzi di trasporto interni in un sito grande tre volte la città di Taranto”. La Uilm dettaglia quindi una serie di episodi accaduti in vari reparti e afferma: “Chiediamo agli enti competenti di intervenire immediatamente per ripristinare un quadro di certezza di diritto a tutela della salute e sicurezza oltre che di rispetto della dignità delle persone”
Il personale della Capitaneria di porto di Taranto, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha sequestrato due dei più importanti siti in uso ad altrettante società della provincia operanti nel settore dell\'estrazione di materiali da cava ed attività di recupero rifiuti, per una superficie totale di circa 22.000 metri quadrati di estensione.
Nell’ambito della stessa operazione, i militari hanno posto sotto sequestro un automezzo utilizzato da una ditta di Taranto, che, benché sospesa dall’Albo nazionale dei gestori ambientali, continuava a smaltire illecitamente, nei siti posti sotto sequestro, tonnellate di rifiuti inerti e pericolosi (materiale bituminoso, mattoni, cemento e anche eternit) derivanti da lavorazioni edili in assenza della documentazione attestante la corretta gestione o tracciabilità. Gli ingenti quantitativi di materiale edile venivano anche abbandonati sul suolo e nelle campagne della provincia, generando - secondo l\'accusa - una potenziale contaminazione dei suoli, dato che i rifiuti rimanevano esposti a qualsiasi fenomeno atmosferico. Le attività investigative, protrattesi per settimane da parte del nucleo di poliziagiudiziaria della Guardia Costiera di Taranto attraverso l’utilizzo di investigazionidi natura tecnica e documentale, hanno consentito, inoltre, di identificare un’altra impresa edile che, avvalendosi della collaborazione della ditt adi trasporto, smaltiva illecitamente i rifiuti prodotti in diversi cantieri aperti.
Cinque, nel complesso, gli indagati per diversi reati di natura ambientale che, in concorso tra loro, effettuavano, su largascala e in maniera sistematica, una gestione illecita di rifiuti pericolosi e non (materialebituminoso, mattoni, cemento e anche eternit) mediante lo smaltimentodi grandi quantità di rifiuti edilizi, quantificabili in numerose tonnellate, che venivanorecapitati dai siti di produzione ai siti di conferimento gestiti dalle ditte titolaridelle due cave in assenza di documentazione attestante la tracciabilitàdel rifiuto, andando così a realizzare una vera e propria filiera ecocriminale.
Definitivamente rientrato lo strappo al Comune di Taranto tra il sindaco Rinaldo Melucci, del Pd, e il M5S. Oggi il sindaco ha rinominato assessore Maria Luppino, confermandole le deleghe a Pubblica Istruzione e Università. Il provvedimento è stato firmato nel pomeriggio, insieme con l’atto che riassegna al consigliere comunale Mario Odone, del M5S, l’incarico di studio, approfondimento e collaborazione al sindaco nella materia “Comunità energetiche”. I due incarichi erano stati revocati giorni fa a causa di un dissidio sorto tra il sindaco e i Cinque Stelle in merito ai contenuti dell’accordo di programma da presentare al Governo sull’ex Ilva. Un incontro successivo tra il sindaco Melucci, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e i parlamentari pentastellati Mario Turco e Leonardo Donno, rispettivamente vice presidente M5S e coordinatore regionale Puglia.
Il consiglio di amministrazione di Acciaierie d’Italia, riunitosi sotto la presidenza di Franco Bernabé, ha approvato oggi il contratto di finanziamento con Invitalia. Lo apprende AGI da fonti vicine al dossier. Si tratta dei 680 milioni che dovrebbero consentire all’ex Ilva di far ripartire la produzione e saldare, almeno in parte, alcune importanti partite debitorie aperte tra costi dell’energia e imprese dell’indotto. Quest’ultime non sono pagate da diversi mesi, non hanno ordini di lavoro ed hanno fatto ricorso alla cassa integrazione. Invitalia, società del Mef, è partner di minoranza di AdI dove detiene il 38 per cento della società mentre ArcelorMittal è in maggioranza col 62. Invitalia, avendo già avuto l’ok dal Mef, è pronta ad erogare ad AdI i 680 mln consentendole così di alleviare il suo stato finanziario. Sui 680 milioni, fonti vicine al dossier precisano che non c’è mai stato un problema di tasso di interesse e Invitalia non ha mai preteso alcun interesse.
L’unico dubbio, si osserva, era che che un finanziamento infruttifero fosse compatibile col decreto legge che parla di condizioni di mercato. E a proposito del decreto 2/2023 (misure urgenti per gli impianti strategici tra cui figura anche l’ex Ilva), concluse in commissione Industria del Senato le audizioni (ascoltati presidente e ad di AdI, sindaco di Taranto e presidente della Regione, sindacati, Federacciai, associazioni ambientaliste, Ordine dei medici, Arpa Puglia etc.) e scaduto il termine per presentare emendamenti e ordini del giorno, “da domani - dichiara ad AGI Salvo Pogliese, senatore di FdI e relatore del dl - comincerà in commissione l’esame della loro ammissibilità. Cominceremo a votare sui singoli articoli in questa settimana e contiamo anche di concludere il nostro lavoro”. Dopo la commissione, il decreto andrà in Aula per il voto, quindi passerà alla Camera per l’approvazione definitiva. La conversione in legge deve avvenire entro il 6 marzo. Punti delicati del dl, rileva Pogliese, rimangono lo scudo penale e le norme sul sequestro, la destinazione delle risorse e l’introduzione della Valutazione integrata ambientale e sanitaria per verificare la compatibilità tra i livelli produttivi prefissati e la produzione di acciaio.
Mister Capuano: “Prestazione da grande squadra, nella parte finale del match eravamo stremati. Andiamo avanti sapendo di andare incontro a partite sempre più difficili.”
di Andrea Loiacono
Al termine di una partita combattuta e di un finale di sofferenza il Taranto porta via un punto da Castellammare di Stabia contro la Juve Stabia. Il Taranto reduce dalla vittoria interna contro il Latina, e la Juve Stabia da due sconfitte consecutive si affrontano sul sintetico del Menti. Mister Capuano conferma il 3-5-2 con l\\\'avvicendamento tra Labriola e Mazza in cabina di regia. Sull\\\'out sinistro rientra Ferrara dopo la squalifica. In avanti si rivede Bifulco a supporto di Tommasini. Le vespe di mister Pochesci rispondono con un 4-3-3 con Guerracino, Pandolfi e Zigoni in avanti. Arbitro dell\\\'incontro è il Sig. Collu della sezione di Cagliari, si gioca davanti a circa trecento supporters ionici giunti in terra campana per l\\\'occasione.
Parte bene il Taranto che al 3\\\' guadagna il primo calcio d\\\'angolo con Ferrara. Sugli sviluppi dello stesso Formiconi raccoglie un cross si avvita di testa ma conclude alto. La Juve Stabia si riversa subito nella metà campo ionica e al 14\\\' c\\\'è una bella triangolazione tra Zigoni e Pandolfi che serve Scaccabarozzi che per poco non arriva all\\\'appuntamento con la sfera. Al 21\\\' ammonito Crecco nel Taranto. Al 25\\\' grande discesa di Mastromonaco per il Taranto con l\\\'esterno che crossa al centro per Bifulco che da ottima posizione calcia malamente. Al 31\\\' c\\\'è una punizione pericolosa per la Juve Stabia respinta male da Vannucchi in angolo. Al 33\\\' ammonito Cinaglia della Juve Stabia per fallo su Matromonaco. Della punizione si incarica Mazza che calcia a giro ma non inquadra la porta. Al 37\\\' cross di mazza per l\\\'accorrente Tommasini fermato in fuorigioco in ottima posizione. Il primo tempo si conclude con un sostanziale equilibrio.
Il secondo tempo comincia con gli stessi ventidue che hanno iniziato il match, La Juve Stabia prova subito a pressare alto con Zigoni che si gira per la conclusione ma viene rimpallato da un ottimo Formiconi. Al 58\\\' Rossetti prende il posto di Tommasini, dentro anche Labriola per Mazza e Provenzano per Crecco. Al 62\\\' Labriola riceve palla da Evangelisti e conclude forte ma centrale , la sfera è bloccata da Barosi. Al 64\\\' Ricci riceve da Silipo e conclude alto sulla traversa difesa da Vannucchi, Al 72\\\' esce Bifulco per Nocciolini. Al 76\\\' Silipo dalla sinistra mette al centro per Pandolfi che calcia male. All\\\'82\\\' viene ammonito Romano per un fallo a centrocampo. All\\\'85\\\' Pandolfi sponda per D\\\'Agostino che calcia incredibilmente fuori. Il Taranto negli ultimi minuti abbassa il baricentro e La Juve Stabia preme. Nei minuti finali prima va il Taranto vicino al gol con un tentativo di pallonetto di Labriola che termina fuori e poi con un contropiede della Juve Stabia che colpisce il palo in pieno. Termina così dopo 4\\\' di recupero, il Taranto torna da questa difficile trasferta con un punto prezioso. Domenica prossima allo “Iacovone” arriverà il Cerignola.
Queste le dichiarazioni di mister Capuano nel post gara: “Credo che il pareggio sia un risultato giusto per quanto visto nel complesso del match, nel primo tempo ho visto un grande Taranto, dove la squadra mi è piaciuta per determinazione voglia e qualità di gioco. Anche oggi abbiamo avuto problemi poco prima del match con Antonini che non doveva neanche giocare perché non stava bene, lo ringrazio per la disponibilità e per il lavoro dello staff sanitario che me lo ha restituito efficiente in tempi record. Prima della partita col Crotone nel girone di andata tutti ci davano per spacciati, ma noi siamo andati avanti e continuiamo a farlo , non ci poniamo un obiettivo cercando di fare il massimo ogni partita. Questo è il tredicesimo cleen sheet per noi che anche oggi abbiamo sfoderato una grossa prestazione contro una squadra che ci ha messo in difficoltà variando spesso anche sistema di gioco. Quando sono arrivato a Taranto sapevo di farlo in una situazione difficile, adesso arriva il peggio perché le ultime partite sono sempre le più dure e anche oggi la quota salvezza si è alzata con le vittorie di Monterosi e Messina. Tutte le squadre di bassa classifica si sono rinforzate e stanno facendo punti, anche noi dobbiamo continuare a fare punti. Conto di recuperare quanto prima la migliore condizione per 4-5 calciatori che ci potrebbero dare una grossa mano.