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Giornale di Taranto - Giornalista1

Congedo parentale: normativa completa con le modalità di fruizione anche su base oraria, durata di astensione per dipendenti e autonomi, diritto all'indennità economica.

A cura di Amedeo Cottino

In Italia il congedo parentale è disciplinato dagli artt. 32-38 del DLgs 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di sostegno della maternità e paternità), integrati dall’art. 1, co. 339, L. 228/2012 in recepimento della Direttiva 2012/18 UE, che ha chiesto a Stati membri e parti sociali di accordare il congedo parentale a tempo pieno, parziale, in modo frammentato o in forma di credito di tempo, tenendo contodelle esigenze di datori di lavoro e lavoratori.

Congedo a ore

Nonostante la norma sulla conciliazione lavoro e famiglia sia in vigore, l’applicazione del congedo parentale a ore in Italia è in stallo. Secondo l’art. 1, co. 339, L. 228/2012 (modificando l’art. 32, D.Lgs. 151/2001), “la contrattazione collettiva di settore stabilisce le modalità di fruizione del congedo di cui al comma 1 su base oraria, nonché i criteri di calcolo della base oraria e l’equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa”.

Spetta dunque alle associazioni di categoria portare a termine la concertazione per applicare l’opzione, ma il confronto si è arenato sull’interpretazione dell’espressione “contrattazione collettiva di settore”: il settore inteso dal Legislatore si riferisce a quello specifico produttivo o a quello generico del lavoro pubblico e privato? Il Ministero del Lavoro (rispondendo all’interpello di Cgil, Cisl e Uil n. 25 del 22 luglio 2013) ha chiarito che possono essere i contratti collettivi di 2° livello a stabilire modalità di fruizionedel congedo parentale a ore, i criteri di calcolo della base oraria e l’equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa.

Per i dipendenti pubblici, invece, l’applicazione del congedo parentale a ore sembra lontana a causa del blocco della contrattazione collettiva nazionale, a cui tocca l’onere di stabilire le modalità di applicazione della nuova formula di congedo. Con il comunicato dell’11 ottobre 2013, la Flc Cgil ha criticato il Dipartimento della Funzione Pubblica che, contraddicendo quanto espresso dal Ministero con il citato interpello, ha negato l’applicazione del congedo a ore spiegando che per la sua applicazione “l’amministrazione dovrà attendere il recepimento attraverso il contratto collettivo di comparto o la contrattazione quadro”, negando di fatto la possibilità offerta alla contrattazione collettiva secondaria dallo stesso ministero.

Durata del congedo

In base alla norma generale di cui sopra, i genitori lavoratori dipendenti possono assentarsi dal lavoro anche contemporaneamente se hanno un figlio fino a 8 anni (anche in affido o adottivo, e comunque fino al diciottesimo anno d’età). La madre fino a 6 mesi continuati o frazionati, il padre fino a 7 mesi. Per astensioni contemporanee, l’assenza complessiva non può superare gli 11 mesi, diversamente per ogni singolo genitore si può arrivare a 10 mesi, continuati o frazionati. Per i lavoratori dipendenti, è necessario avvisare il datore di lavoro 15 giorni prima del giorno in cui si richiede il congedo, precisandone la data di inizio e fine. Le lavoratrici autonome artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, mezzadre, colone e imprenditrici agricole a titolo principale che siano anche madri naturali, possono astenersi dal lavoro per 3 mesidurante il primo anno di vita del figlio (art. 66 e ss. del D.Lgs. 151/2001). Parimenti lavoratrici e lavoratori parasubordinati, a patto che non siano titolari di pensione o iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Indennità

L’indennità percepita durante il periodo di congedo è pari al 30% della retribuzione. I dipendenti possono ottenerla fino ai 3 anni del figlio e per un massimo di 6 mesi l’anno, complessivi per entrambi i genitori. Oltre i 6 mesi e fino agli 8 anni del figlio, si ha diritto all’indennità sono se il reddito annuo del genitore non sia per due volte e mezzo superiore al trattamento minimo di pensione nell’anno. Le lavoratrici autonome possono beneficiare di un’indennità pari al 30% della retribuzione convenzionale giornaliera fissata dalla legge. Le lavoratrici parasubordinate percepiscono una indennità pari al 30% del reddito percepito nei 12 mesi precedenti al congedo.

E' una presa di posizione forte e diretta quella del consigliere comunale di Grottaglie Davide Chiovara, di Forza Italia, che attacca la gestione Alabrese e preannuncia battaglia al consiglio di domani preannunciando che non voterà l'aumento di TASI e TARI.

Di seguito l'intervento con cui il consigliere forzista punta l'indice contro il sindaco di Grottaglie.

"Venerdì è andata in scena l’ennesima farsa politica della maggioranza che “sostiene” il Sindaco di Grottaglie Ciro Alabrese, una maggioranza che, facendo venire meno il numero legale, ha impedito il regolare svolgimento del Consiglio comunale.

Il rinvio del Consiglio comunale è stato l’ennesimo schiaffo in faccia ai grottagliesi che non meritano di essere governati da questa Amministrazione, è l’ennesima dimostrazione della litigiosità dei gruppi consiliari che sostengono il Sindaco Ciro Alabrese, una maggioranza che da tre anni pensa solo a litigare invece che ad amministrare la città.

Eppure nell’ordine del giorno del Consiglio comunale c’erano questioni importanti da discutere, prima fra tutte quella, posta da una mia interrogazione, sulle misure per favorire l’assunzione di giovani grottagliesi in Alenia.

All’ordine del giorno c’era anche l’approvazione della Delibera con le aliquote della TASI (Tassa sui servizi indivisibili) e TARI che i grottagliesi dovranno pagare.

Proprio su questa Delibera nei giorni scorsi si è avuta l’ennesima dimostrazione dei problemi che esistono all’interno della maggioranza.

Per discutere questo importante atto di politica fiscale, il giorno prima del Consiglio comunale – giovedì 4 settembre – era stata convocata la 1^ Commissione Consiliare e, per dare modo ai componenti di “studiare” l’argomento, alla convocazione era stata allegata la Delibera con la tabella con le aliquote delle tariffe: per la categoria che riguarda la stragrande maggioranza delle famiglie, quella dei “Fabbricati adibiti a prima abitazione esclusi le categorie catastali A/1, A/8 e A/9”, l’aliquota base dell’1 per mille veniva elevata al 2,5 per mille, in pratica la massima aliquota possibile, mentre per le altre quattro categorie di Immobili veniva mantenuta l’aliquota base dell’1 per mille.

Il Sindaco Ciro Alabrese, non pago di aver già aumentato alla massima aliquota possibile la principale voce della tabella, con un esborso notevole per la gran parte delle famiglie grottagliesi, senza nessun preavviso in Commissione presentava un nuovo emendamento con una nuova Tabella che prevedeva l’elevazione anche di due altre voci: l’aliquota base dell’1 per mille degli “Altri immobili (inclusi gli iscritti al Catasto nelle categorie D)” veniva elevata all’1,2 per mille, a danno delle categorie produttive dunque, mentre anche quella per le “Aree edificabili” veniva elevata alla massima aliquota possibile del 2,5 per mille!

Un ulteriore aumento delle aliquote della TASI che veniva motivato “per ragioni politiche legate a un ripensamento del carico fiscale da distribuire in maniera perequata a ciascun contribuente”, un “ripensamento” del Sindaco Ciro Alabrese destinato a pesare per 2.630.000 euro sui grottagliesi!

Un atto politicamente vergognoso, soprattutto se si tiene conto che il Comune di Grottaglie riceve notevoli royalties per la discarica presente sul suo territorio, circa  1.600.000 euro che da soli dovrebbe consentire all’Amministrazione guidata da Ciro Alabrese di non aumentare al massimo le aliquote della TASI!

In pratica da tre anni a questa parte il Sindaco Ciro Alabrese continua ad usare i grottagliesi tutti, famiglie, imprenditori e aziende, come un bancomat per finanziare la sua amministrazione.

E a fronte di questa tassazione elevatissima, cosa ricevono in cambio i cittadini di Grottaglie? Nulla. Nessun servizio efficiente, una pessima illuminazione pubblica, sono costretti a vivere in una città sporca invasa da blatte e topi: dove è la Grottaglie promessaci da Ciro Alabrese in campagna elettorale tre anni fa?

Sembra che in Municipio nessuno si renda conto della crisi che da anni attraversa il Paese, della difficoltà che tante famiglie grottagliesi hanno per arrivare a fine mese e che tanti nostri imprenditori hanno per mandare avanti le aziende garantendo lo stipendio ai dipendenti.

L’Amministrazione Alabrese continua invece ad aumentare le tasse e a vessare i cittadini, senza riuscire ad amministrare efficacemente Grottaglie: siamo arrivati a settembre e del Bilancio preventivo 2014 non c’è ancora nemmeno l’ombra!

Per questo DOMANI, lunedì 8 settembre, in Consiglio comunale, sempre che la “maggioranza” riesca a garantire il numero legale, voterò contro la Delibera per le aliquote TASI e TARI che, con le maggiorazioni previste dal Sindaco Ciro Alabrese, rappresenteranno un ulteriore balzello per tutti i grottagliesi." 

Davide Chiovara

Consigliere comunale FI Grottaglie

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Mottola, insieme al sindaco di Mottola Luigi Pinto, e al segretario del circolo Giuseppe Fontana, esprime un soddisfatto apprezzamento per l’esito della Direzione Regionale del PD Puglia, con il quale il Partito Democratico Jonico ritrova la giusta sintesi ed unità per affrontare il prossimo appuntamento elettorale, anche se di secondo livello, riguardante l’ente Provincia..

"Il Centrosinistra- si legge in una nota a firma del segretario Fontana- resta l’unico possibile perimetro politico di riferimento del PD, senza con ciò elevare pregiudiziali steccati, che in questa prossima elezione del Presidente della Provincia coglie anche l’occasione per valorizzare il buon governo dei propri amministratori sul territorio.

L’indicazione di Gianfranco Lopane, candidato alla Presidenza della Provincia, è convintamente sostenuta da tutto il gruppo consiliare e gli Amministratori del PD mottolese, certi che il Sindaco di Laterza saprà governare un ente in profonda trasformazione per il suo superamento costituzionale considerato che a tutt’oggi la stessa conserva funzioni e competenze fondamentali. Il Partito Democratico di Mottola, forte della propria esperienza di governo della città, ritiene essenziale e positivo il ruolo svolto dagli amministratori, sempre in prima linea nel confronto con i cittadini, in un periodo storico di fortissime criticità.

I Consiglieri del PD mottolese, il Sindaco e gli assessori- prosegue la nota- ritengono, infatti, che il buon governo delle amministrazioni comunali sia esperienza fondamentale ed indispensabile per caratterizzare il ruolo del Partito Democratico Jonico ed in questo contesto Mottola possa rappresentare una realtà premiante. Per queste considerazioni si ritiene imprescindibile che l’esperienza di governo del PD mottolese trovi il giusto riconoscimento in seno al nuovo Consiglio Provinciale ed avanza la proposta di candidatura per un proprio esponente, per contribuire a bandire un tavolo di confronto di buone pratiche amministrative".

 

 

Alla presenza del coordinatore regionale per il Salento Massimo Ferrarese, si è riunita l'assemblea provinciale del Nuovo Centrodestra. All'ordine del giorno c'era l'organizzazione del partito a livello provinciale. All'unanimità è stata approvata la proposta avanzata da Ferrarese, quella di nominare il sindaco di Sava, Dario Iaia, responsabile NCD per la provincia di Taranto. Iaia sarà quindi coadiuvato da quattro coordinatori territoriali che verranno nominati in breve tempo. La scelta del coordinamento è segno della forte intenzione da parte del Nuovo Centrodestra provinciale, di radicarsi e crescere in tutto il territorio tarantino. Grande intesa e perfetta condivisione hanno anche permesso di far convergere a candidata al consiglio provinciale Giuseppina Castellaneta, odierna amministratrice della città di Taranto. La decisione del Nuovo Centro Destra è stata chiara: sostenere la candidatura del sindaco di Massafra, Martino Tamburrano, alla presidenza della Provincia di Taranto. Al termine della riunione e' stata espressa la soddisfazione di Ferrarese per il clima di unione che si respira nel partito in provincia di Taranto. "In questa provincia", ha concluso il coordinatore regionale con delega al Salento, "sono certo che il nostro partito crescerà tanto in vista delle prossime regionali".
 

 

FORMARE PUGLIA organizza il CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER

“RESPONSABILE DELLA PIANIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ AGRITURISTICA”

Durata 300 ore di cui 90 ore di Stage in azienda  

PROFILO PROFESSIONALE: I partecipanti al termine del Corso sapranno: Pianificare l'attività agrituristica organizzando i servizi e attivando i flussi dei beni necessari, sia interni all'impresa, che esterni, compatibilmente con ritmi e esigenze dell'attività agricola nei termini di connessione, complementarietà e principalità; Eseguire le operazioni necessarie per l'accoglienza degli ospiti, la somministrazione di pasti ed alimenti, di servizi didattici e culturali, ottimizzando le forze di lavoro e la gestione del budget; Valorizzare l'attività agrituristica, il territorio ed i prodotti agricoli, con strategie di marketing ed analisi dei fattori del mercato, al fine di aumentare il valore aggiunto dei servizi proposti

PROGRAMMA: Accoglienza - Progettazione d’impresa e orientamento all’autoimprenditorialità; Elementi legislativi, giuridici e finanziari per la creazione e gestione di una impresa agrituristica; Elementi contabili e fiscali per la gestione amministrativa di una impresa agrituristica; Organizzazione d’impresa e stili manageriali; Storia e tradizioni locali; Offerta agrituristica; Marketing e benchmarking  d’impresa; Prevenzione e sicurezza; Ambiente e sviluppo sostenibile; Trattamento e Igiene degli alimenti; Lingua inglese; Informatica

DESTINATARI E REQUISITI: Il Corso è rivolto a 18 donne disoccupate in possesso di Titolo di istruzione secondaria superiore o almeno 5 anni di esperienza lavorativa nell’attività professionale di riferimento con responsabilità per attività di analisi, diagnosi progettazione e valutazione.

ESAME FINALE E RILASCIO ATTESTATO DI QUALIFICA: Al termine del Corso, a chi avrà frequentato un numero minimo di ore previsto dalle norme regionali, verrà effettuato un esame con verifica finale e rilasciato Attestato di Qualifica.

INDENNITÀ E RIMBORSI: Ai partecipanti al Corso verrà corrisposta un’indennità di € 3,00 per ogni ora di effettiva frequenza. Materiale didattico, attrezzature, utensili e Dispositivi di Protezione Individuali saranno forniti gratuitamente ai partecipanti. Saranno rimborsate le spese di viaggio con mezzi pubblici per raggiungere la sede del corso.

DOMANDA DI AMMISSIONE: Fac-simile della manifestazione di interesse é disponibile IN ALLEGATO o nella sede di Formare Puglia in Via Temenide 117 a Taranto, oppure sul sito www.formarepuglia.com. Dovrà pervenire per fax, a mano, per posta, per e mail. In attesa della firma della convenzione con la Provincia di Taranto non ci sono termini di scadenza.

Nel caso in cui le richieste di adesione al Corso dovessero essere superiori alle 18 unità verrà effettuata una selezione così strutturata: Test di cultura generale;Colloquio motivazionale, valutazione di altre esperienze da verificare attraverso CV. Per conoscere la data di svolgimento del Test consultare il sito www.formarepuglia.com o la bacheca presso lasede di Formare Puglia. Nel giorno indicato presentarsipresso la sede di Formare Puglia, muniti di documento di riconoscimento valido. Esito dei Test sarà pubblicato nella bacheca di Formare Puglia e sul sito  www.formarepuglia.com. Per chi avrà superato i Test, si terranno i colloqui, secondo l’ordine indicato sul sito www.formarepuglia.com come  affisso nella bacheca presso la sede di Formare Puglia. Esito delle prove di selezione e graduatorie di ammissione al Corso, saranno pubblicate nella bacheca di Formare Puglia e sul sito www.formarepuglia.com.

PARTNERS: Soggetti Istituzionali: Comune di Taranto - Comune di Grottaglie - Comune di Laterza - Comune di Fragagnano. Funzioni Istituzionali: Consigliera di Parità della Provincia di Taranto. Partenariato di Rete: GAL “Colline Joniche” - GAL “Luoghi del Mito” - GAL “Terre del Primitivo”. Associazioni/Consorzi: Partenariato di Rete: CASARTIGIANI TARANTO - CONFINDUSTRIA TARANTO  - RETE MICRO IMPRESE- ASSOCIAZIONE BIOLOGI AMBIENTALISTI PUGLIESI - ASSONAUTICA REGIONALE DI PUGLIA - CONSORZIO DELLE CENTOMASSERIE- ASSOCIAZIONE TERRE DELLE NOCI. Imprese Agrituristiche per Accoglienza corsisti in STAGE: MASSERIA BAGNARA – MASSERIA S.A.M. – MASSERIA FRANCESCA AZ. AGRICOLA CAROLI MICHELE – MASSERIA SPA & RESORT QUIS UT DEUS – GAL TERRE DEL PRIMITIVO.

INFORMAZIONI E MANIFESTAZIONI DI INTERESSE: Contattare Formare Puglia – via Temenide 117, Taranto- Tel 099 6614691 – 347 5322995 - 327 3895936 - Fax 099 9940488 – Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Indennità di 2,00 Euro pr ogni ora di frequenza. Aperte le iscrizioni. Scadenza presentazione domande 8 ottobre 2014. Avvio 15 ottobre 2014.

 

FORMARE PUGLIA organizza il CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER

“RESPONSABILE DELLA PIANIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ AGRITURISTICA”

Durata 300 ore di cui 90 ore di Stage in azienda  

PROFILO PROFESSIONALE: I partecipanti al termine del Corso sapranno: Pianificare l'attività agrituristica organizzando i servizi e attivando i flussi dei beni necessari, sia interni all'impresa, che esterni, compatibilmente con ritmi e esigenze dell'attività agricola nei termini di connessione, complementarietà e principalità; Eseguire le operazioni necessarie per l'accoglienza degli ospiti, la somministrazione di pasti ed alimenti, di servizi didattici e culturali, ottimizzando le forze di lavoro e la gestione del budget; Valorizzare l'attività agrituristica, il territorio ed i prodotti agricoli, con strategie di marketing ed analisi dei fattori del mercato, al fine di aumentare il valore aggiunto dei servizi proposti

PROGRAMMA: Accoglienza - Progettazione d’impresa e orientamento all’autoimprenditorialità; Elementi legislativi, giuridici e finanziari per la creazione e gestione di una impresa agrituristica; Elementi contabili e fiscali per la gestione amministrativa di una impresa agrituristica; Organizzazione d’impresa e stili manageriali; Storia e tradizioni locali; Offerta agrituristica; Marketing e benchmarking  d’impresa; Prevenzione e sicurezza; Ambiente e sviluppo sostenibile; Trattamento e Igiene degli alimenti; Lingua inglese; Informatica

DESTINATARI E REQUISITI: Il Corso è rivolto a 18 donne disoccupate, residenti in provincia di Taranto, in possesso di Titolo di istruzione secondaria superiore o almeno 5 anni di esperienza lavorativa nell’attività professionale di riferimento con responsabilità per attività di analisi, diagnosi progettazione e valutazione.

ESAME FINALE E RILASCIO ATTESTATO DI QUALIFICA: Al termine del Corso, a chi avrà frequentato un numero minimo di ore previsto dalle norme regionali, verrà effettuato un esame con verifica finale e rilasciato Attestato di Qualifica.

INDENNITÀ E RIMBORSI: Ai partecipanti al Corso verrà corrisposta un’indennità di € 2,00 per ogni ora di effettiva frequenza. Materiale didattico, attrezzature, utensili e Dispositivi di Protezione Individuali saranno forniti gratuitamente ai partecipanti. Saranno rimborsate le spese di viaggio con mezzi pubblici per raggiungere la sede del corso.

DOMANDA DI AMMISSIONE: Fac-simile della manifestazione di interesse é disponibile IN ALLEGATO o nella sede di Formare Puglia in Via Temenide 117 a Taranto, oppure sul sito www.formarepuglia.com. Dovrà pervenire per fax, a mano, per posta, per e mail. In attesa della firma della convenzione con la Provincia di Taranto non ci sono termini di scadenza.

Nel caso in cui le richieste di adesione al Corso dovessero essere superiori alle 18 unità verrà effettuata una selezione così strutturata: Test di cultura generale (giovedi 9 ottobre 2014 ore 9.00);Colloquio motivazionale (venerdi 10 ottobre 2014 ore 9.00), valutazione di altre esperienze da verificare attraverso CV. Nel giorno indicato presentarsi presso la sede di Formare Puglia, muniti di documento di riconoscimento valido. Esito delle prove di selezione e graduatorie di ammissione al Corso, saranno pubblicate nella bacheca di Formare Puglia e sul sito www.formarepuglia.com martedi 14 ottobre 2014. Avvio del corso mercoledi 15 ottobre alle ore 9.00.Gli ammessi al corso dovranno presentarsi muniti di documento di riconoscimento valido.

PARTNERS: Soggetti Istituzionali: Comune di Taranto - Comune di Grottaglie - Comune di Laterza - Comune di Fragagnano. Funzioni Istituzionali: Consigliera di Parità della Provincia di Taranto. Partenariato di Rete: GAL “Colline Joniche” - GAL “Luoghi del Mito” - GAL “Terre del Primitivo”. Associazioni/Consorzi: Partenariato di Rete: CASARTIGIANI TARANTO - CONFINDUSTRIA TARANTO  - RETE MICRO IMPRESE- ASSOCIAZIONE BIOLOGI AMBIENTALISTI PUGLIESI - ASSONAUTICA REGIONALE DI PUGLIA - CONSORZIO DELLE CENTOMASSERIE- ASSOCIAZIONE TERRE DELLE NOCI. Imprese Agrituristiche per Accoglienza corsisti in STAGE: MASSERIA BAGNARA – MASSERIA S.A.M. – MASSERIA FRANCESCA AZ. AGRICOLA CAROLI MICHELE – MASSERIA SPA & RESORT QUIS UT DEUS – GAL TERRE DEL PRIMITIVO.

INFORMAZIONI E MANIFESTAZIONI DI INTERESSE: Contattare Formare Puglia – via Temenide 117, Taranto- Tel 099 6614691 – 347 5322995 - 327 3895936 - Fax 099 9940488 – Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


A cura di Amedeo Cottino

Il sistema del mercato del lavoro con il quale la Germania, in meno di dieci anni, ha dimezzato il numero dei senza lavoro portando il tasso di disoccupazione dal 10,5% del 2004 al 5,3% del 2013 è, secondo quanto detto ieri dal premier Matteo Renzi “un modello e non un nemico”
Proprio grazie alla riforma Hartz, con la quale il governo Schroeder rivoluzionò fra il 2003 e il 2005 il mercato del lavoro tedesco, la Germania ha maturato quegli “anticorpi” che le hanno permesso di portare nel periodo più acuto della crisi economica globale (2007-2013) il proprio tasso di disoccupazione dall’8,7% al 5,3%. Nello stesso periodo, in Italia, la disoccupazione èraddoppiata dal 6,1% del 2007 al 12,2% del 2013. 
Nel luglio 2014 il tasso dei disoccupati è sceso addirittura al 4,9%, una percentuale molto lontana dallo 0,6% raggiunto negli anni Settanta, ma comunque la più bassa di tutto il Vecchio Continente.
SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE UNIVERSALI 
La ricetta dell’ex executive delle risorse umane di Volkswagen,Peter Hartz, intervenne su di un paese che a quasi tre lustri dall’unificazione si trovava a fare i conti con ben 5 milioni di disoccupati. Uno dei principali interventi è stata l’introduzione dei sussidi di disoccupazione universali, vale a dire estesi a tutti o, meglio, a tutti coloro che dimostrino di essere alla ricerca attiva di un lavoro: se non si accettano le proposte di lavoro le indennità vengono progressivamente decurtate. 
MINIJOBS
La riforma Hartz ha previsto buoni per la formazione e ha implementato la rete dei job centere delle agenzie interinali. Il vero cuore della riforma è stata l’introduzione dei Minijob, i contratti di lavoro precario a bassa tassazione e indipendenti dagli accantonamenti previdenziali e dall’assicurazione sanitaria. Quello dei Minijob – la cui retribuzione mensile non supera i 450 euro – è stato un vero e proprio boom: nel 2013 erano ben 7,3 milioni i tedeschi con questo tipo di contratto e per 5 milioni di loro questo contratto rappresentava l’unica forma di reddito.
Riguardo ai Minijob si sono create due scuole di pensiero: i favorevoli sostengono che questi contratti offrano ai genitori tempo libero da dedicare alla famiglia e agli studenti la possibilità di guadagnare denaro in maniera legale, i contrari sostengono che questa formula divarica la forbice fra ricchi e poveri e mina le basi del contratto sociale. Negli ultimi anni, fra i tedeschi titolari di Minijob è cominciato a serpeggiare il malumore: in molti si sono chiesti perché le performance dell’economia tedesca (secondo esportatore al mondo dopo la Cina) non abbiano dato vita a un benessere condiviso, tale da trasformare molti Minijob in lavori veri e propri. In uno studio del 2013, il Ministero della Famiglia tedesco aveva evidenziato quanto fosse alto, per le donne, il rischio che il Minijob divenisse “un programma per la creazione permanente di impotenza e dipendenza economica delle donne”. 
REDDITO DI CITTADINANZA
L’altro grande passo della riforma Hartz fu l’introduzione del reddito di cittadinanza per coloro che non trovano lavoro al termine degli studi, un beneficio articolato in contributi per la casa, la famiglia e i figli e in grado di garantire l’assicurazione sanitaria. 
SALARIO MINIMO GARANTITO
Di fatto, la formula di Hartz si è rivelata un ibrido fra il modello americano (alta flessibilità del lavoro) e la tradizione del Welfare europeo (sostegno a chi cerca lavoro), un mix vincente che ha favorito le assunzioni, ma che sul lungo termine ha indebolito i consumi interni, tanto da spingere i partner europei e l’amministrazione Obama a chiedere al governo di Angela Merkel di aumentare la domanda interna pagando di più il lavoro. Proprio quest’anno, la Germania ha introdotto il salario minimo garantito
SINDACATI IN AZIENDA
Ma copiare la riforma Hartz e adattarla alla situazione emergenziale del mercato del lavoro italiano potrà dare i frutti sperati? Secondo Enzo Canettieri di Uil la situazione italiana e tedesca è differente, anzi, diametralmente opposta: la ricostruzione economica tedesca del secondo dopoguerra si è realizzata  grazie a una “fitta ed estesa rete di partecipazione e coinvolgimento paritetico di imprese e sindacato”, frutto di una visione post-bellica tesa a “togliere qualsiasi forma di contrasto e conflitto sociale”. In Germania i sindacati sono parte integrante delle aziende e non corporazioni esterne a esse: i membri dei sindacati siedono nei consigli di sorveglianza delle imprese e questo consente un andamento più fluido e meno conflittuale delle trattative riguardanti aumenti salariali e tutele sul lavoro. 
Negli stessi anni, in Italia, prevalevano modelli associativi che “predicavano e praticavano la non contaminazione con le tematiche aziendali e che rifiutavano ogni soluzione che non fosse affidata ai rapporti di forza”. Se “il sistema di relazioni industriali e sindacali partecipative e collaborative è sempre stato uno dei pilastri su cui poggia l’economia tedesca”, creando il terreno fertile per il boom economico dell’ultimo decennio in Germania, lo stesso non si può dire dell’Italia. Meglio usare tutte le cautele del caso, dunque. Anche se il modello tedesco resta una formula vincente alla quale tendere, la carta carbone può non essere sufficiente per tirare l’Italia fuori dalle secche della recessione.

 

Conto alla rovescia per FestAmbiente Lavoro, la due giorni promossa da Legambiente il 13 e 14 settembre, in piazza Maria Immacolata. Un festival che racconta il cambiamento già in atto, anche nella nostra città.

L’evento prenderà il via sabato alle 10.00. Tanti i temi di cui si parlerà negli ‘speaker’s corner’ pensati in piazza. Luoghi in cui, parafrasando la classica tradizione londinese, potranno alternarsi a discutere illustri relatori, chiamati in causa dall’associazione, a gente comune, promotrice del mutamento o semplicemente curiosa di sapere, di scoprire, di guardare oltre. 

Un mare di bellezza, un mare di lavoro: tra tradizione, innovazione e buone pratiche”è il titolo dell'angolo-dibattito dedicato alla vocazione marinara del territorio ionico. Dall’ostricoltura e la mitilicoltura, che ripartono sperimentalmente, guardando con fiducia ad un mercato internazionale di nicchia, alla bella scoperta dei delfini che nascono anche nel mare di Taranto e portano turismo e crescita economica, dalla rivalutazione delle dune costiere alle reali prospettive del porto mercantile. Il mare sarà al centro della conversazione, in tutte le sue sfaccettature. 

Il biologico ed il biodinamico, le nuove colture come la canapa, il ritorno alla terra, il primo settore che sperimenta la crescita al tempo della crisi, con un occhio attento alle tecnologie e alle richieste del mercato. Di questo si parlerà nello ‘speaker’s corner’ intitolato “L'agricoltura multifunzionale verso Expo 2015: prospettive per i giovani e il territorio”. FestAmbiente Lavoro sarà l'occasione quindi per raccontare di green economy, ma anche di tutela dell'ambiente, della salute, della biodiversità, dell'alimentazione e del gusto, del consumo critico e responsabile.

Uno stile di vita che, in agricoltura, non può prescindere da un secco NO all'introduzione di coltivazioni OGMe FestAmbiente sarà OGM FREE per ribadire ancora una volta con forza un modello di agricoltura sostenibile e libero dalle coltivazioni geneticamente modificate 

“Tra crisi e opportunità: le scelte per l'ambiente e il lavoro” è inveceil titolo di un altro ‘speaker’s corner’, in cui interverrà anche Stefano Ciafani,  vicepresidente nazionale di Legambiente. Un momento di riflessione sulle reali possibilità del territorio ionico, ancora martoriato dall’inquinamento industriale ma desideroso di guardare avanti, di superare le dicotomie, di vincere la sua battaglia per il lavoro e la salute.  A coordinare gli interventi ci sarà in questo caso, il giornalista Rai, conduttore di Radio Anch’io,  Giorgio Zanchini.

Di “Creatività, artigianato e produzione ai tempi della terza rivoluzione industriale”, si parlerà sabato mattina, pure con i rappresentanti di “FareZero”, la community di makers e artigiani digitali della provincia di Taranto.

E poi il ristorante del gusto, le birre artigianali, i concerti -aperitivo green, le spremute bio ed il mercatino del biologico. La ciclofficina per riparare le proprie biciclette e ‘rimettersi in sella’ per le vie della città e tante buone pratiche made in Taranto.

Come tutti i festival di Legambiente, FestAmbiente Lavoro sarà a basso impatto ambientale. Inoltre, l’associazione aderisce alla campagna ‘Azzero CO2’ per compensare le emissioni prodotte, grazie a progetti di recupero forestale e la piantumazione di alberi.

FestAmbiente Lavoro è realizzata con il contributo della Regione Puglia - Area Politiche per lo sviluppo rurale  ed in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato Taranto nell'ambito dell'Invito 2014.

L’iniziativagode del patrocinio del Comune di Taranto.

Almeno un morto e un ferito, situazione critica a Peschici e Vieste, persone che scappano dalle loro case, persone che non si trovano. Il nubifragio sul Gargano sta creando una situazione di estrema emergenza e gravità.  

Quello che sta accadendo in queste ore nel Gargano è il segno di una vulnerabilità ambientale che è strettamente connessa ad un uso improprio del territorio. Chi paga con la vita e con la perdita di beni in  questo dramma è vittima di una coscienza collettiva che deve tornare ad essere più attenta rispetto alla tutela  e ai rischi connessi al rischio idraulico e idrogeologico.

Così l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, in queste ore tra i Comuni di San Marco in Lamis, Rignano, Cagnano Varano, Carpino e Peschici, per coordinare le attività di sopralluogo e monitoraggio di una situazione che si evolve di ora in ora.

E’ terribile che ancora oggi si possa morire travolti dal fango o da una onda di acqua e detriti – dice l’assessore – ma è altresì inconcepibile che tanti anni di lavoro e sacrificio delle nostre aziende agricole e zootecniche siano compromessi nel giro di poche ore. Per questo credo si debba passare dalle parole di rammarico e solidarietà ad azioni concrete in grado di mettere in moto la macchina delle bonifiche e delle sistemazioni idrauliche.

Va organizza una struttura snella e celere che nel giro di pochi giorni sia in grado di effettuare tutti i sopralluoghi possibili volti alla determinazione del danno per poi procedere subito con la richiesta di decretazione dello stato di calamità presso il Ministero – dice Nardoni – ma occorre accelerare anche nell’approvazione di tutti quei progetti che riguardano le opere di risistemazione idraulica e difesa del territorio che possono essere immediatamente cantierabili.

Per quanto riguarda le azioni di sostegno l’Assessore Nardoni che ha effettuato i sopralluoghi insieme all’Assessore regionale alle infrastrutture Giannini, ha annunciato la predisposizione di misure specifiche all’interno del prossimo PSR 2014-2020.

Pensiamo si possa sostenere certamente l’onere per la ricostituzione del potenziale agricolo compromesso, ma sarà opportuno – spiega ancora – agire anche sul fronte della prevenzione con un incentivo al sistema delle assicurazioni, e con gli strumenti che potranno consentire il ripristino della viabilità rurale.

Martedì prossimo nella riunione di Giunta gli Assessori Nardoni, Giannini e Minervini  chiederanno al governo regionale la costituzione di un tavolo di coordinamento per fronteggiare l’emergenza dei comuni colpiti dall’alluvione.

L’Assessore Nardoni è stato accompagnato nelle zone colpite dall’evento calamitoso dal consigliere regionale Pino Lonigro.

 

A cura di Amedeo Cottino

Al via il prelievo INPS dello 0,5% sugli stipendi per finanziare il fondo di solidarietà residuale per i lavoratori non

Al via il prelievo INPS sulle buste paga dei dipendenti previsto dalla Riforma del Lavoro Fornero (articolo 3 della Legge 28 giugno 2012, n. 92) con l’obiettivo di finanziareil Fondo di solidarietà residuale per i lavoratori non coperti dalla cassa integrazione guadagni. Il contributo è pari allo 0,5% della retribuzione  – 1/3 è a carico del lavoratore e 2/3 a carico del datore di lavoro – riguarda dipendenti (esclusi i dirigenti) e imprenditori, avverrà a partire dal mese di settembre, ma verranno prelevati anche gli arretrati a partire da gennaio 2014.Al Fondo residuale contribuiscono solo le imprese che impiegano mediamente più di quindici dipendenti:

 “Si evidenzia che il requisito occupazionale, parametrato su un arco temporale di sei mesi, può comportare una fluttuazione dell’obbligo contributivo, nel caso di oscillazione del numero delle unità occupate in più o fino a quindici: in tal caso l’obbligo sussiste nel periodo di paga successivo al semestre nel quale sono stati occupati, in media, più di quindici dipendenti e non sussiste nel periodo di paga successivo al semestre nel quale sono stati occupati, in media, fino a quindici dipendenti”.

Scopo del prelievo

Tale prelievo andrà ad assicurare ai lavoratori dipendenti da imprese operanti in settori non coperti dalla normativa in materia d’integrazione salariale (ad esempio quelle commerciali fino a 50 dipendenti), tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per cause previste dalla normativa in materia di integrazione salariale ordinaria o straordinaria, tuttavia prevista per un periodo più breve di quello della cassa integrazione guadagni, ovveroper soli tre mesi, prorogabili in via eccezionale fino a 9. La necessità di operare il prelievo, spiega l’INPS nella Circolare n. 100/2014, nasce dal fatto che:

“Il fondo ha l’obbligo del bilancio in pareggio e non può erogare prestazioni in carenza di disponibilità. Gli interventi a carico del Fondo sono concessi entro i limiti delle risorse già acquisite.”.

Modalità del prelievo

Il prelievo avrebbe dovuto aver luogo a partire da gennaio 2014 ma finora non erano ancora state stabilite le modalità. Quindi, da settembre, oltre al contributo del mese stesso verranno prelevati anche gli arretrati più 1% di mora sul dovuto a partire dal 7 giugno. Il direttore generale dell’Istituto, Mauro Nori, in una nota, ha tuttavia precisato che

«Nessuna mora sarà dovuta per chi pagherà entro novembre il contributo ordinario per i Fondi di solidarietà residuale dovuto per i periodi gennaio-settembre».

Per i datori di lavoro che ricorrono alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa è previsto un contributo addizionale calcolato in rapporto alle retribuzioni perse nella misura del 3% per le imprese che occupano fino a 50 dipendenti e del 4,50% per le imprese che occupano più di 50 dipendenti.

Fonte: INPS – Circolare n. 100/2014

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