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Giornale di Taranto - Giornalista1

Sottoscritto un protocollo d’intesa scuola – impresa per formare i futuri tecnici del legno e promuovere l’occupazione sul territorio

 

 

 

Il Gruppo De Carlo di Mottola (TA), tra le realtà leader in Italia nella produzione di infissi, ha sottoscritto un protocollo d’intesa che coinvolge l’Istituto Secondario di Istruzione Superiore “Lentini-Einstein” di Mottola e l’Amministrazione Comunale con l’intento di favorire la costituzione di un Istituto Tecnico del Legno e dell’Arredamento nella provincia tarantina.

 

Per la prima volta in Puglia un’impresa del comparto Legno-Arredo sollecita la pubblica amministrazione e si integra nel sistema scolastico con la volontà di fondare un Istituto Tecnico pubblico, con utenza regionale, nazionale e internazionale, che possa formare diplomati “Tecnici del Legno e Arredo” con qualifica quinquennale (diploma di maturità con indirizzo industria e artigianato, prodotti in legno per il settore edile e arredo) e la figura degli “Operatori del Legno” con qualifica triennale. L’obiettivo dell’iniziativa è di promuovere lo sviluppo imprenditoriale e sociale del territorio e incoraggiare la formazione di giovani professionisti specializzati e competenti.

 

Il programma sottoscritto tra il Gruppo pugliese, l’Istituto Lentini e il Comune di Mottola, prevede la costituzione di un Comitato Tecnico-Scientifico che programmerà per l’anno 2015/2016 l’offerta formativa dell’Istituto orientandola verso il nuovo percorso di studi con indirizzo “Tecnico dell’Industria del Legno e dell’Arredamento” e porrà le basi per la costituzione di una scuola indipendente.

 

L’azienda consentirà l’acceso ai laboratori e ai reparti di falegnameria del proprio stabilimento e metterà a disposizione banchi di lavoro, attrezzature d’avanguardia e impianti per la lavorazione di una linea dedicata; gli studenti potranno usufruire anche del laboratorio per le attività di ricerca e sviluppo sui prodotti verniciati realizzato in collaborazione con il Dipartimento PRO.GE.S.A dell’Università di Bari; i responsabili di reparto svolgeranno il ruolo di tutor per tutto ciò che concerne materiali, tecnologia applicata e processi produttivi. L’attività operativa sarà affiancata da una più strategica volta a formare nelle aree marketing, vendite, internazionalizzazione, organizzazione aziendale, amministrazione e controllo.

 

«L’iniziativa– afferma Nicola De Carlo, general manager del Gruppo De Carlo - nasce dal presupposto che i processi d’innovazione devono necessariamente avere origine da un sistema di conoscenza e cultura della materia.  L’idea, quindi, è quella di fondare un istituto al cui interno i laboratori didattici e la “biblioteca”, nel senso più ampio del termine, facciano da raccordo tra il mondo della scuola e quello dei centri della ricerca scientifica e i laboratori di ricerca dell'azienda, solo in questo modo i ragazzi potranno integrare le conoscenze utili a fare innovazione sui materiali o sui processi di produzione. Inoltre, il connubio scuola-impresa permette non solo di implementare la conoscenza, ma anche di potenziare quel "saper fare" made in Italy che tutto il mondo ci invidia.».

 

Nella consapevolezza che il tasso di disoccupazione nel territorio è superiore a quello medio nazionale e il sistema produttivo presenta delle difficoltà a recepire tecnici specializzati, l’amministrazione comunale di Mottola si è fin da subito dimostrata interessata a favorire l’intesa Scuola – Impresa attraverso una serie di facilitazioni, assicurando il servizio scuolabus tra l’Istituto e l’azienda.

Per garantire maggiori opportunità di condivisione delle competenze specialistiche e rafforzare l’aggiornamento professionale, l’iniziativa dell’Istituto Tecnico del Legno di Mottola è oggetto del gemellaggio con l’IPSIA 

Si è svolto, presso la sede di Economia del Dipartimento Jonico, il convegno dal titolo "Quali
prospettive dopo la laurea? La Libera Professione" organizzato dall'associazione studentesca Progetto
Taranto Universitaria ed incentrato sulle figure professionali del Dottore Commercialista e del Revisore
Contabile.
L'obiettivo del convegno è stato quello di mettere in evidenza quali sono, alla luce della normativa vigente e
della delicata situazione economica odierna, le reali opportunità per i giovani laureati tarantini in questo
campo.
"L'idea del convegno nasce dalla domanda che ogni giorno ci poniamo: cosa fare dopo gli studi?" precisa Luca
Tegas, uno degli organizzatori, "Il quadro economico, oggi, è molto complesso e non favorisce in alcun modo
il giovane laureato. Nel ciclo di convegni che abbiamo pensato, vorremmo poter permettere allo studente e
al neo laureato di capire concretamente quali strade può percorrere e quali si adattano di più al profilo
personale dello stesso"
L'incontro, abilmente condotto e moderato da Serena Masini, rappresentate degli studenti nel Consiglio di
Interclasse, ha visto alternarsi ospiti di tutto rispetto. La dottoressa Masini presentando il convegno ha
precisato: "Il convegno è stato pensato non solo per confrontarsi e condividere esperienze, ma soprattutto
per permettere agli studenti di comprendere al meglio quali i pro e quali i contro di una professione tanto
ambita, ma da pochi poi realmente perseguita".
A rompere il ghiaccio e a dare il benvenuto agli oltre 200 studenti presenti è stato il Direttore del
Dipartimento Jonico il Professor Bruno Notarnicola. Il Direttore ha subito evidenziato come gli sforzi condotti
negli ultimi anni, abbiano portato oggi ad una stretta sinergia tra l'Università tarantina e l'Ordine dei
Commercialisti che si concretizza nell'opportunità per gli studenti di accedere ad alcune agevolazioni per
l'esame di stato che permette l'iscrizione all'Albo nazionale.
A porgere i saluti istituzionali, in rappresentanza del Comune di Taranto, l'Assessore all'Università Cisberto
Zaccheo. Una presenza che ha testimoniato l'importanza strategica di una figura di raccordo tra le istituzioni
e l'Università, che per troppo tempo a Taranto è mancata. L'Assessore nel suo intervento ha rimarcato la
vicinanza del Comune alle problematiche degli studenti; vicinanza che lo stesso dimostra negli atti e nei fatti
quotidianamente e che sin dal giorno del suo insediamento ha tramutato in una continua collaborazione con
Progetto Taranto Universitaria.
I lavori sono entrati nel vivo con l'autorevole intervento del Presidente dell'Ordine dei Commercialisti di
Taranto, il Dottor Cosimo Damiano Latorre. Il Presidente ha voluto porre l’accento non solo sulle tradizionali
funzioni attribuite ai dottori commercialisti, ma si è soffermato sulle funzioni trascurate dagli attuali
professionisti e che il giovane dottore commercialista potrebbe sfruttare come vantaggio competitivo per
affermarsi su un mercato ormai saturo.
Interessante e molto apprezzato dai ragazzi l'intervento del Professor Eduardo Favale, docente di Inglese
Economico, che ha evidenziato quali siano oggi le opportunità per un professionista che conosce l'inglese e
che si interfaccia con un'economia sempre più globalizzata e incentrata sulle relazioni transfrontaliere.
Si è rilevato significativo anche il contributo del Dott. Salvatore D’Ostuni, il quale in veste di praticante presso lo studio commerciale del Dott. Vinciguerra, ha chiarito alcuni aspetti riguardanti l’iter per l’abilitazione e ha dato consigli utili per la preparazione all’esame di Stato.
Autorevole e pragmatico l'intervento del Prof. Mario Tagarelli, già Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, che attraverso l’analisi di alcuni dati statistici, ha posto l’accento sull’eccesso di offerta di Dottori Commercialisti al sud piuttosto che al nord.
A questo proposito, il prof. Tagarelli, ha sconsigliato l’individualismo del professionista, molto radicato al Sud, per preferire la soluzione di uno studio condiviso con altri professionisti. Questa forma di associazione permetterebbe di condividere mezzi e costi ed avere un impatto migliore sulla gestione dei propri affari.
Fortemente voluta dalla rappresentanza studentesca la testimonianza del giovane Dottore Commercialista Luca De Vanna, ex studente tarantino, chiamato a svelare i fattori del suo successo e i segreti del libero professionista. Il Dott. De Vanna ha spiegato che il vero segreto è amare il proprio lavoro, con la consapevolezza dei numerosi sacrifici cui il giovane professionista è chiamato a fare.
La chiusura dei lavori è toccata al Prof. Beniamino Di Cagno che, nel suo acceso e appassionato intervento, ha precisato alcuni aspetti fondamentali della libera professione ed, in particolare, del Revisore Contabile. Il professore ha evidenziato come, oggi, l’offerta formativa dei corsi di economia a Taranto presentino delle lacune nella formazione del giovane futuro professionista e come l'attenzione debba focalizzarsi in maniera più approfondita sugli aspetti tecnico-aziendali per preparare al meglio lo studente.
Progetto Taranto Universitaria continuerà questo ciclo di approfondimenti nel corso dell’Anno Accademico analizzando le altre prospettive lavorative per gli studenti di economia, sempre in stretta collaborazioni con i professionisti del nostro territorio.

La giunta regionale ha approvato oggi su mia proposta la delibera con cui si chiede al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di riesaminare il decreto ministeriale con cui si concede la Via-Aia (valutazione impatto ambientale-autorizzazione integrata ambientale)  al progetto “Tempa Rossa” a Taranto”.

Così scrive l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro in una nota diffusa subito dopo la chiusura dei lavori.

“Tenendo conto delle novità intervenute in relazione all’approvazione del Piano concernente le prime misure di intervento per il risanamento della qualità dell’Aria del quartiere Tamburi di Taranto che tra l’altro prevede il riesame delle autorizzazioni integrate ambientali del comprensorio industriale di Taranto e Statte e della legge regionale sulla valutazione del danno sanitario (21/2012) – prosegue Nicastro – abbiamo avviato la formale procedura di richiesta di riesame per il progetto di stoccaggio di Eni.  

Il tutto anche alla luce delle considerazioni espresse dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente con la lettera del 25 settembre scorso che riguardano aspetti ambientali e questioni riferite al rischio di incidenti rilevanti. La delibera riguarda il DM 573/2011 ed è stata approvata ai sensi dell’art. 29 octies comma 4 del D. lgs 152/2006”.

“Parallelamente, come già comunicato nei giorni scorsi, Arpa Puglia coordinerà il lavoro di redazione della Vds (valutazione danno sanitario) sulla traccia di quanto già fatto per lo stabilimento Ilva e attendiamo lo studio dell’azienda che certifichi il non aggravio di emissioni in atmosfera.

Questi elementi – conclude Nicastro – confrontati con i dati in nostro possesso che riguardano l’area di Taranto permetteranno di valutare l’incidenza effettiva del progetto, anche in termini sanitari, e, cosa ancora più importante, di inserire nell’iter sulla nuova Aia le valutazioni sulle ricadute sanitarie, peraltro già richiamate nelle prescrizioni inserite nel parere Via Regionale del 2011”.

 

Conclusi i lavori della Giunta Regionale. Ecco i provvedimenti deliberati

 

La Giunta regionale ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare di riesaminare il decreto ministeriale di compatibilità ambientale relativo allo stoccaggio del greggio proveniente  dal giacimento Tempa Rossa  presso la raffineria Eni di Taranto.

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La Giunta regionale ha  preso atto  del Protocollo d’Intesa tra Regione Puglia, Anci e Formedil Puglia per l’avvio di una sperimentazione finalizzata alla realizzazione dei “ Cantieri di Cittadinanza”, previsti dall’art. 15 della L.R. 37/2014, sottoscritto il 20m settembre scorso.

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La Giunta regionale ha accolto la proposta dell’ARCA SUD SALENTO  ( Agenzia regionale condizione abitativa), determinando la quota dei proventi delle vendite effettuate nell’anno 2013 nella misura dell’80%, pari a €460.927,81. La Giunta ha poi autorizzato l’utilizzo di parte dell’importo, circa 380.000 euro per lavori di manutenzione straordinaria sul patrimonio  dell’ARCA, a Lecce e provincia per interventi di: Sistemazione esterna; Ripristino strutture; Montascale per disabili;Rifacimento Rete Fognante;Rete Fognante per predisposizione allacciamenti; Rifacimento pavimenti balconi;Rifacimento giunti lastrico solare; Impianto termico.

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La Giunta regionale ha recepito l’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome sullo standard professionale e formativo del Tecnico Meccatronica delle autoriparazioni”, sancito nella seduta del 12 giugno 2014.

L’Esecutivo ha inoltre demandato alle Amministrazioni Provinciali, per effetto della DGR 172/2007, il riconoscimento e l’autorizzazione all’avvio dei corsi formativi.

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Impegno della Giunta regionale a dare continuità alle attività, condotto con il supporto della soc. Aeroporti di Puglia, nel periodo 01.11.2009-03.10.2014, attraverso una campagna di comunicazione per lo sviluppo del turismo incoming per il quinquennio 01.11.2014-31.10 2019, che abbia  come obiettivo principale  la diffusione di tutte le opportunità offerte dalle risorse del territorio pugliese e dei settori dell’economia regionale, sia negli aspetti materiali che immateriali e che si ponga quale strumento per consolidare ed aumentare i flussi di passeggeri in arrivo verso la Puglia.

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Approvato dalla Giunta regionale lo schema di convenzione tra la Regione Puglia e l’Autorità di Bacino della Puglia per l’elaborazione del “ Bilancio idrico Irriguo”, in attuazione del P.O. FESR 2007-2013 linea di intervento 2.1, azione 2.1.4

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La Giunta regionale ha istituito il Tavolo tecnico Regionale per la definizione di una Rete di Laboratori di Genetica medica.

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La Giunta regionale ha recepito lo schema di decreto del Ministero della Salute W Programmi di autosufficienza nazionale di sangue e dei suoi prodotto per l’anno 2014”.

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La Giunta regionale ha rinnovato la Convenzione relativa al progetto “ Prevenzione delle malattie infettive attraverso gli ambulatori mobili” con Emergency ONG Onlus sono al 31 ottobre 2014 per un costo complessivo di € 109.202,00

 

 

 La Giunta regionale ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare di riesaminare il decreto ministeriale di compatibilità ambientale relativo allo stoccaggio del greggio proveniente  dal giacimento Tempa Rossa  presso la raffineria Eni di Taranto.

 

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La Giunta regionale ha  preso atto  del Protocollo d’Intesa tra Regione Puglia, Anci e Formedil Puglia per l’avvio di una sperimentazione finalizzata alla realizzazione dei “ Cantieri di Cittadinanza”, previsti dall’art. 15 della L.R. 37/2014, sottoscritto il 20m settembre scorso.

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La Giunta regionale ha accolto la proposta dell’ARCA SUD SALENTO  ( Agenzia regionale condizione abitativa), determinando la quota dei proventi delle vendite effettuate nell’anno 2013 nella misura dell’80%, pari a €460.927,81. La Giunta ha poi autorizzato l’utilizzo di parte dell’importo, circa 380.000 euro per lavori di manutenzione straordinaria sul patrimonio  dell’ARCA, a Lecce e provincia per interventi di: Sistemazione esterna; Ripristino strutture; Montascale per disabili;Rifacimento Rete Fognante;Rete Fognante per predisposizione allacciamenti; Rifacimento pavimenti balconi;Rifacimento giunti lastrico solare; Impianto termico.

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La Giunta regionale ha recepito l’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome sullo standard professionale e formativo del Tecnico Meccatronica delle autoriparazioni”, sancito nella seduta del 12 giugno 2014.

L’Esecutivo ha inoltre demandato alle Amministrazioni Provinciali, per effetto della DGR 172/2007, il riconoscimento e l’autorizzazione all’avvio dei corsi formativi.

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Impegno della Giunta regionale a dare continuità alle attività, condotto con il supporto della soc. Aeroporti di Puglia, nel periodo 01.11.2009-03.10.2014, attraverso una campagna di comunicazione per lo sviluppo del turismo incoming per il quinquennio 01.11.2014-31.10 2019, che abbia  come obiettivo principale  la diffusione di tutte le opportunità offerte dalle risorse del territorio pugliese e dei settori dell’economia regionale, sia negli aspetti materiali che immateriali e che si ponga quale strumento per consolidare ed aumentare i flussi di passeggeri in arrivo verso la Puglia.

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Approvato dalla Giunta regionale lo schema di convenzione tra la Regione Puglia e l’Autorità di Bacino della Puglia per l’elaborazione del “ Bilancio idrico Irriguo”, in attuazione del P.O. FESR 2007-2013 linea di intervento 2.1, azione 2.1.4

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La Giunta regionale ha istituito il Tavolo tecnico Regionale per la definizione di una Rete di Laboratori di Genetica medica.

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La Giunta regionale ha recepito lo schema di decreto del Ministero della Salute W Programmi di autosufficienza nazionale di sangue e dei suoi prodotto per l’anno 2014”.

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La Giunta regionale ha rinnovato la Convenzione relativa al progetto “ Prevenzione delle malattie infettive attraverso gli ambulatori mobili” con Emergency ONG Onlus sono al 31 ottobre 2014 per un costo complessivo di € 109.202,00

 

 

 

 

 

Pubblichiamo di seguito un intervento delle Associazioni Pro Aeroporto Taranto -Grottaglie Mov. Aeroporto Magna Grecia, Mov. Benvenuti a Taranto, Ass. Filovita, Ass. Paolo Zayd, Aps Progentes, Ass. Puglia Internazionale

 

 

Il nostro aeroporto è attualmente uno dei pochi punti di forza già esistenti sul territorio ed è pronto per essere utilizzato quale volano di sviluppo economico ed occupazionale e di riscatto,  in contrasto con i tentativi, sempre più pressanti, a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, al fine di renderci schiavi di una situazione pesante e grave di dipendenza e di inquinamento da parte di industrie non ecocompatibili, con tutte le criticità conseguenti.

Il Consiglio dei Ministri nella seduta di martedì 30 settembre ha adottato, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, il «Piano nazionale degli aeroporti». Tra i ventisei scali di interesse nazionale compare anche quello di Taranto cherientra tra gli aeroporti di interesse nazionale nel bacino Mediterraneo-Adriatico insieme a Brindisi. L'aeroporto di Bari invece viene indicato come strategico. Dopo l'adozione formale del Piano Nazionale degli Aeroporti, il prossimo passo sarà l'intesa con la Conferenza Stato-Regioni prima dell'approvazione del Dpr da parte del Presidente della Repubblica.

 

Facciamo a tal fine notare, che  la Regione Puglia aveva  inviato, nelle propedeutiche consultazioni all’inserimento del nostro scalo con la qualifica “nazionale”, un piano industriale aeroportuale tutto teso alla sperimentazione di droni (civili o militari?), aeromobili a pilotaggio remoto, il cosiddetto “Airport test bed”,  e quant’altro attinente ad un infelice e miope utilizzo “vocazionale” del nostro scalo nel campo della logistica, cargo, con qualche minima concessione ai voli charter, escludendo cioè la riapertura piena, auspicata da parte di tutta la collettività, ai voli passeggeri di linea, in situazione di parità con gli altri aeroporti pugliesi.

L’attuale provvedimento approvato dal Consiglio adesso, sebbene apparentemente non precluderebbe l'equa condivisione dei voli di linea passeggeri, che necessariamente dovrebbero essere rimodulati solo fra Bari, Brindisi e Taranto, apre adesso una nuova fase in cui tutte le nostre istanze dovranno essere soddisfatte in merito ai principali collegamenti verso hubs nazionali ed internazionali. Il lavoro dell'assessore reg.le Giannini e del presidente Vendola,  per il nostro aeroporto, sono però notevolmente sotto le aspettative minime del territorio e pertanto abbiamo intenzione di vigilare fino in fondo! 

Purtroppo, dobbiamo rilevare ancora una volta che abbiamo avanzato continue richieste di incontri, sempre ignorate, sia dalla V Commissione reg.le Trasporti,sia dall’assessore delegato che dal presidente della Regione. Si sono ricevute notizie e risposte trasversali con decisioni prese sulle teste dei cittadini, disattendendo esigenze e diritti ! AdP e Regione concentrati solo sugli scali di Bari e Brindisi, pronti a soddisfare egoistiche richieste di allargamenti e collegamenti, con esosi costi in denaro pubblico, pur di non permettere il peno utilizzo dell’aeroporto di Grottaglie. Forse c’è timore della validità dei nostri ragionamenti?

Senza contare i finanziamenti concessi alle compagnie low cost, per incentivare gli aeroporti di Bari e di Brindisi, tramite  machiavellici meccanismi tesi ad evitare bandi di gara!  Al proposito,sulla procedura da mettere in campo per dare continuità a un accordo che, a fronte di collegamenti nazionali e internazionali, costa annualmente alle casse della Regione 12 milioni e a quelle di Aeroporti di Puglia 5 milioni per «sconti» su servizi,  si è così espressoVito Riggio, presidente dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile): «Il sistema aeroportuale pugliese è un modello per tanti aspetti, ma sulla questione degli aiuti a Ryanair si dovrà applicare la nuova normativa che impone il bando pubblico. Non ci sono altre vie da seguire. Lo prevede la legge e stiamo aspettando che si concluda l’attuale contratto (a fine ottobre 2014) per spiegare ad Aeroporti di Puglia che la procedura dovrà essere rispettata».

Acierno, a.d. di AdP si esprime tuttavia, con intenti opposti all’Enac e, sicuramente, il vettore irlandese non gradirà la cosa visto che Ryan Air non vuole partecipare alle gare pubbliche, ma, secondo Riggio,” non ci sono alternative e non è più possibile andare a trattativa diretta”.  Altre compagnie, forse la stessa Alitalia potrebbero allora avanzare proposte.

A proposito di Ryan Air, a suo dire, AdP non avrebbe mai nemmeno prospettato la possibilità di usufruire delle scalo grottagliese, della cui esistenza sarebbero stati tenuti, incredibilmente, all’oscuro!    Eppure questa compagnia in dieci anni ha trasportato circa14 milioni di passeggeri da Bari e Brindisi . Solo nel 2014 transiteranno oltre 2,6 milioni di viaggiatori in totale attraverso i due scali (1,6 milioni a Bari e 1 milione a Brindisi). Inoltre, il marketing manager per l’Italia, lo stesso che “ignorava” l’esistenza dell’aeroporto jonico, John Alborante, ha annunciato che l’impegno della compagnia irlandese per il traffico, il turismo e l’economia pugliesi, prosegue con una programmazione invernale 2014 che conterà 16 rotte dall’aeroporto di Bari e 9 da quello di Brindisi, oltre a un incremento di frequenze verso Londra (Stansted), Parigi (Beauvais) che da Bari diventeranno giornalieri. Perché non considerare di “dirottare” almeno alcuni voli verso le principali destinazioni su Taranto?

Persiste, a quanto pare, la volontà politica da parte della Regione Puglia di sbarrarci il passo, anche e non solo, all’uso dell’aeroporto, e, nonostante dichiarazioni altisonanti e atti di indirizzo politico di vari consigli comunali, la difesa del nostro territorio continua a passare invariabilmente da troppo tiepidi governi comunali!

Si chiamano Tasi (Tassa Servizi Indivisibili), Tari (Tassa Rifiuti) ed Imu (Imposta Municipale Unica), inserite, con la legge di stabilità del 2014 (legge n. 147 del 27 dicembre 2013), nella nuova tassa Iuc (Imposta Unica Comunale). Imposte che graveranno nei prossimi giorni sulle tasche dei cittadini tarantini.

In questo groviglio di acronimi che fanno girare la testa dei contribuenti ci sembra importante organizzare momenti di CONFRONTO ed INFORMAZIONE,  per tutelare al massimo il cittadino onesto contribuente.

A tal fine l'associazione “l'altra Taranto – Sì al cambiamento” organizza due incontri di informazione e di confronto (giorno 6 e 8 ottobre) con il consigliere comunale tarantino Dante Capriulo, conoscitore della materia tributaria.

1°  INCONTRO

Lunedì 6 ottobre 2014  -  Ore 18: 30

sede Arci Talsano, via Umberto I, 92 – Talsano

 

2°  INCONTRO

Mercoledì 8 ottobre 2014  -   Ore 18: 30

sede associazione “l'altra Taranto – Sì al cambiamento”,  via F.lli Mellone 37/c -  Taranto

8 bande, 300 musicisti e un palco dove esibirsi come un ring.

Una formula vecchia e nuova insieme, che come nelle stile dei confronti tra le crew rap e hip-hop, metterà le une contro le altre le 8 Bande Musicali che hanno superato la selezione di Bande Sonore, il progetto realizzato dall’Associazione Monte di Mezzo e che il prossimo 10 e 11 ottobre si svolgerà a Montemesola, patria della cultura bandistica per eccellenza del territorio.

Abbiamo stimolato la secolare tradizione bandistica pugliese ad inoltrarsi su nuovi percorsi espressivi – dicono gli organizzatori – e dopo aver verificato quanta qualità la Puglia è in grado di esprimere in questo settore abbiamo dato vita ad una felice contaminazione con generi musicali e artisti diversi.

Così lo strumento che ha formato tanti grandi compositori e musicisti (hanno diretto o scritto per bande anche Verdi, Ponchielli e Mascagni – ndr) e che per anni ha svolto il ruolo altamente culturale di diffusione della musica “colta” nei confronti delle classi meno agiate, ora si trasforma in un linguaggio contemporaneo nuovamente portatore, come fu in passato e alle origini, di idee e fermenti sociali.

In campo scendono stili, sonorità e generi diversi. Tutti in chiave bandistica.

Montemesola per due giorni diventerà dunque la patria delle Bande pugliesi che hanno superato le preselezioni on line sul sito dedicato www.bandesonore.net.

Si tratta delle Bande di Sannicancro, città di Castellaneta Grotte, Orchestra di Fiati città di Cisternino, ConTurBand, Improbabilband, Valle d’Itria Wind Orchestra, Città di Castellaneta e Armonia delle Sfere.

A giudicare il contest che si preannuncia animato e frizzante con scontri ed eliminazioni dirette, sarà il pubblico chiamato a farsi coinvolgere e a tifare.

Il progetto favorito dal GAL Colline Joniche è realizzato grazie all’azione “Principi Attivi 2012” della Regione Puglia, Assessorato alle Politiche Giovanili  e sostenuto dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento Gioventù e si svolge sotto l’egida del Comune di Montemesola, della Fedarazione Bande Pugliesi, Terra Gialla (Talos Festival), Istituto Statale di Studi Musicali Paisiello di Taranto, Collezione Spada Strumenti Musicali Antichi, Altra web comunicazione e immagine.

Supporto all’iniziativa è dato anche dalla Provincia di Taranto, dal Comune di Grottaglie, dalla pro-loco di Montemesola e dallo sponsor Frantoio D’Erchie e dallo sponsor tecnico Marangi Strumenti Musicali.

 

La presentazione del progetto alla stampa si svolgerà martedì 7 ottobre alle ore 11.00 sulla Cassarmonica di Piazza Garibaldi a Taranto. Interverranno Mara Beccafarri, Presidente dell’Associazione culturale Monte di Mezzo, Angelo Santorio, Assessore allo sport, turismo e spettacoli del Comune di Montemesola, Marco Accoroni, direttore artistico del progetto e Franco Donatelli, vice-presidente del GAL Colline Joniche.

 

I

 

 
E’ stato presentato nel pomeriggio di Sabato 4 ottobre nei locali della sezione del PdCI di
Montemesola l’esposto sottoscritto da alcuni cittadini e inviato al Procuratore della
Repubblica di Taranto, dott. Franco Sebastio, inerente alcune vicende che coinvolgono
l’attuale Amministrazione Comunale di Montemesola. A darne notizia, in una nota a firma del consigliere comunale Maurizio Romanazzo è lo stesso PdCI.
"L’esposto- si legge nella nota- è composto da 416 paginee descrive i “fatti” riguardanti 8 vicende amministrative svoltesi negli ultimi 4 anni e
mezzo. I fatti sono descritti in ben 101 documenti allegati all’esposto. La richiesta fatta al
Procuratore Sebastio da parte dei sottoscrittori dell’esposto è quella di valutare se,
nell’”opacità” dell’azione amministrativa dell’attuale maggioranza siano individuabili
comportamenti illeciti.
Il corposo esposto però ha anche una valenza politica. Questo difatti, per la sezione dei
Comunisti Italiani, rappresenta il “libro bianco” dell’amministrazione Punzi, del suo modo di
procedere e di come si siano favoriti in questi anni gli interessi di pochi (i più forti) a
scapito degli interessi di tutti i cittadini (i più deboli). Con questo atto - conlcude la nota- si è voluto insomma
sottolineare che mai nella vita amministrativa e politica di Montemesola l’azione delle
Amministrazioni Comunali si sia tradotta in atti così palesemente criticabili dal punto di
vista della legalità."

 

 

“Lo studio effettuato da Arpa Puglia relativo alla pressione ambientale esercitata dall’Ilva di Taranto costituisce un punto di riferimento importante per la valutazione dell’incidenza di nuovi insediamenti in quell’area.Sebbene vanificato, limitatamente alle attività riferite al siderurgico, dall’adozione di norme nazionali, il lavoro di studio effettuato costituisce un parametro di confronto utile per valutare se, un nuovo impianto come quello dei serbatoi Eni, rischia di aggravare il quadro emissivo in quell’area”.Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro al termine dell’incontro con Arpa e Ares su Tempa Rossa.“Ferma restando l’intenzione, all’evidenza dei rilievi effettuati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, di inoltrare formale richiesta di riesame della Via-Aia dell’impianto al Ministero competente, nei prossimi due mesi si procederà alla compilazione del rapporto VDS sugli altri impianti insistenti sull’area di Taranto. In relazione poi a Tempa Rossa – prosegue Nicastro – la Regione già aveva chiesto in fase di parere VIA la valutazione di incidenza sanitaria, e tornerà sul tema chiedendo all’azienda, in quanto nuovo insediamento, di produrre, come prevede la nostra Legge sulla Valutazione del danno Sanitario, una attestazione di non aggravio delle emissioni in atmosfera".“Questo lavoro di analisi permetterà di ricostruire il contesto emissivo anche degli impianti già in esercizio sul territorio con una mappatura precisa – conclude l’Assessore – degli impatti di ciascuno e delle eventuali necessità di riduzione”.


DALLA GREEN ROAD NUOVE POSSIBILITA' DI SVILUPPO

 

«Il problema principale delle imprese del Sud Italia è dato dall’eccessiva frammentazione. C’è poco gioco di squadra per poter aggredire i mercati, soprattutto quelli esteri ed emergenti». E’ questo il monito che emerge a margine dell’edizione 2014 del Taranto Finanza Forum. Nell’arco della giornata promossa da BCC San Marzano di San Giuseppe in collaborazione con GAL Colline Joniche e Directa, e dedicata all’analisi dei mercati e alle strategie d’investimento, esperti e tecnici hanno tastato il polso alle criticità della nostra economia che, nonostante le molteplici potenzialità, subisce in maniera importante lo stallo di una fase di recessione sempre più acuta.

«Quanto emerso nel TFF – dice il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma – era nell’aria. Per affrontare investimenti e strategie di rilancio non serve solo coraggio, ma anche e soprattutto appropriate competenze. Il periodo di crisi, continua in maniera intensa, rinviando costantemente quei timidi segnali di ripresa che pure in alcuni settori, e a tratti, si sono avvertiti. L’Italia, i suoi investitori e i suoi imprenditori sono chiamati ad uno sforzo continuo per poter voltare pagina. E’ il momento di avere fiducia, ottimismo, ma soprattutto consapevolezza sulle strade da percorrere».

Per Antonio Prota, Presidente GAL Colline Joniche «Fondamentali sono gli obiettivi del GAL e della Green Road orientati alla sostenibilità e legati all’aggregazione per promuovere progetti di sistema e internazionalizzazione puntando su Expo 2015 con la quale abbiamo aperto una corsia di dialogo privilegiata con le nostre buone pratiche».

«Se vogliamo guardare a nuovi mercati – ha detto Michele Lenoci, esperto di internazionalizzazione ed export – dobbiamo prima di tutto essere in buona salute. Oggi, invece, molte aziende al collasso puntano all’estero come ultima spiaggia. Giocare la carta dell’internazionalizzazione, invece, richiede chiarezza di idee e capacità di investimenti per partire da zero in piazze che non stanno certo aspettando noi. Andare all’estero vuol dire partecipare alle Olimpiadi e non alla partita scapoli-ammogliati. Va da sé che è richiesta, inevitabilmente, competenza e capacità di avviare nuovi percorsi imprenditoriali. Meglio se giocando di squadra».

Per Luca Lazzaro, Presidente di Confagricoltura Taranto: «Siamo in un territorio in cui abbiamo la rappresentazione della fine di un modello, quello fordista, che dà 15mila posti di lavoro. Ma abbiamo un modello possibile alternativo, diverso, si chiama Green Road. L’agricoltura e l’agroalimentare sono protagoniste in questo e quale migliore occasione se non quella di partecipare ad Expo e raccontare le nostre esperienze e le nostre potenzialità. Confagricoltura Taranto ci  ha creduto dal principio ed ora si fa carico di accompagnare le imprese, sempre più competitive, in questo processo»

«Se l’Expo dovesse scegliere nei territori un luogo simbolo delle sfide del domani dovrebbe puntare su Taranto e dovrebbe scegliere la Green Road, con il suo concetto di smart land destinata a creare valore aggiunto dal punto di vista produttivo con una integrazione tra due modelli di sviluppo, uno al tramonto, l’altro agli albori – ha detto l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni -.  Ma sta a noi – ha aggiunto -  il compito non certo semplice di fare sintesi attorno a tutto questo  potenziale, passando dalle proposte che abbiamo messo in campo anche sul tema dell’uso responsabile delle energie o dell’acqua, passando per la diversificazione del reddito (pesca turismo, agriturismo, coltivazioni di bio-remediation come quella della canapa), sgomberando il campo però da rivoli di dispersione progettuale pericolosissimi e tornando ai concetti chiave e non alle contrapposizioni di parte.

La Regione Puglia – ha continuato – sta facendo la sua parte costruendo una narrazione ed una espressione del territorio regionale come un cantiere aperto alla tradizione, ma anche alla modernità e alla creatività, così com’è chiamata ad essere la nostra esperienza rurale e quella marinara che nello spazio riservato alla Puglia nell’Esposizione Universale e fuori contiamo di spendere come patrimonio di una terra che più di altre soddisfa il bisogno europeo di buona alimentazione e buon sviluppo».


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