Sulla Gazzetta Ufficiale - 4^ Serie Speciale - 75, del 26 settembre 2014 è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 8 tenenti del "ruolo tecnico-logistico-amministrativo", per l’anno 2014.
Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che, alla data del 1° gennaio 2014, non abbiano superato il trentaduesimo anno di età (siano quindi nati in data successiva al 1° gennaio 1982 compreso) e siano in possesso di un diploma di laurea specialistica o di laurea magistrale o titolo equipollente (con esclusione, quindi, delle lauree c.d. "triennali" o "di I livello"), tra quelli indicati negli allegati al predetto bando di concorso.
La presentazione delle domande dovrà avvenire entro il 27 ottobre 2014.
La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente mediante procedura informatica disponibile sul sito www.gdf.gov.it, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.
Al termine della compilazione, l’istanza deve essere stampata, firmata per esteso dal concorrente e consegnata a mano, oppure inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al Centro di Reclutamento della Guardia di Finanza, via delle Fiamme Gialle n. 18, 00122 – Roma/Lido di Ostia, entro trenta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Sul sito internet www.gdf.gov.it è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sui concorsi.
E' durato dalle 9,10 alle 22.40 circa il blackout che ha colpito la città di Taranto e le borgate. Molti sono rimasti chiusi negli asxensori, tante le chiamate a Enel e vv.ff. Ma fortunatamente la luce ha illuminato le case dei tarantini che hanno così spento le candele e le torce per proseguire nel pasto sere
Il Consigliere regionale del Gruppo Moderati e Popolari, Antonio Martucci ha chiesto la convocazione urgente della V Commissione consiliare per l’audizione degli Assessori regionali ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, dei Sindaci di Manduria, Sava e Avetrana e del prof. Mario Del Prete, geologo e consulente del Comune di Avetrana, per i problemi inerenti lo scarico a mare delle acque del depuratore di Manduria
Come prevedevamo, nonostante le precauzioni che ritenevamo di prendere: la maschera, la garanzia dell'anonimato, i comunicati che annunciavano questa conferenza stampa hanno innescato la rappresaglia dei datori di lavoro, che hanno intercettato alcuni dei lavoratori che avrebbero dovuto essere qui e che, minacciati, si sono visti costretti a rinunciare.
Comincia così la conferenza stampa degli “anonymus” dei call center tarantini che affidano al Segretario Generale della CGIL, Giuseppe Massafra, un messaggio che sa insieme di lotta e inevitabile delusione.
Sono lavoratori senza diritti, al confino rispetto alla legalità e alle norme del contratto. Licenziati, sospesi, allontanati o minacciati solo perché in stato di gravidanza, desiderosi di conoscere i loro diritti o per due minuti in più, rispetto alla pausa prevista, in bagno.
Un tema quello che ripropone la CGIL e la SLC (il sindacato di categoria dei lavoratori della comunicazione) che nel panorama nazionale, e a poche ore dalla discussione in aula del Job Act, potrebbe innescare non poche riflessioni rispetto al dibattito in corso.
E su questo Massafra, accanto al segretario della SLC (lavoratori della comunicazione) Andrea Lumino, ha parole senza se che confermano la presa di posizione assunta proprio ieri dal segretario nazionale Susanna Camusso nell’incontro con il premier Renzi.
Questi lavoratori – spiega Massafra – sono la prova tangibile, vivente, le ossa e la carne su cui si sta consumando questa riforma del lavoro. Minacciati perché disobbedienti, minacciati perché testimoni di una realtà scomoda, minacciati perché sindacalizzati, minacciati perché hanno chiesto un giorno di permesso per assistere il proprio genitore malato. Costretti, nella crisi, ad accettare e subire, perché nel mercato loro sono gli anelli deboli.
Allora la domanda che ci poniamo, alla luce di queste esperienze, è come si può pensare di indebolire ancora di più questo anello – dice Giuseppe Massafra - affermare che liberalizzare i licenziamenti, privando ogni rapporto di lavoro di quel principio di civiltà che contrasta ogni possibile atteggiamento discriminatorio ai danni di un lavoratore, esattamente come avviene in un call center da sottoscala, sia il modo per far ripartire questo Paese? Come si può pensare che sia un messaggio di giustizia quello di togliere i diritti a chi li ha?
Parlano i lavoratori del call center tarantino e le loro storie raccontano di un lavoro che non è tale.
Siamo condannati a piegare la testa sempre – dice uno di loro – e quello che fuori è normale, dignitoso, giusto, lì dentro non lo è più. Ma o è così o te ne vai?
Storie che sanno di medioevo dei diritti mentre qualcuno pensa che nella vita reale si possa fare a meno dell’art. 18
Questi lavoratori l’articolo in questione non lo nominano neanche, d’altronde a loro questa tutela non sarebbe neanche consentita, ma nella loro denuncia c’è qualcosa che va oltre le loro vicende personali.
Siamo la frontiera più esposta, la periferia dei diritti, quella a cui questa riforma tenta di spingere tutto il mercato del lavoro – dice un altro di loro – e siamo lo spettro di quello che potrebbe accadere a tutti di fronte ad una gravidanza, l’iscrizione al sindacato, la richiesta di informazioni sul proprio contratto, o un fatto inatteso come una malattia o persino un banale contrattempo.
Noi saremo accanto a questi lavoratori – spiega Andrea Lumino, segretario della SLC – e lo faremo come sempre nel segno di un cambiamento che può avvenire non solo intervenendo sulla vertenza specifica, ma creando davvero una rete di legalità attorno ad un settore troppo deregolamentato e che si ciba anche della connivenza di committenze senza scrupoli.
Il 25 ottobre anche per queste ragioni la CGIL sarà in piazza nella manifestazione nazionale prevista a Roma in Piazza San Giovanni.
Noi saremo lì con la convinzione che queste storie sono centinaia, migliaia – ha detto il segretario generale Giuseppe Massafra – e che la strada da percorrere è un’altra, ed è quella dell’espansione dei diritti anche a questi ragazzi e non della cancellazione di un diritto a loro coetanei lavoratori di una grande fabbrica. Perché per noi questo è progresso, questo è sviluppo. Il resto è barbarie e carne da macello.
Dal piano industriale e dal piano ambientale e sanitario non si può prescindere in accordi e trattative con possibili partner per futuri assetti societari
Le segreterie territoriali di FIM – FIOM – UILM hanno formalizzato una specifica richiesta di incontro al Commissario straordinario Gnudi e alla direzione Ilva Spa, inerente lo stato di avanzamento della situazione dello stabilimento di Taranto.
L’auspicio è quello di poter registrare un confronto produttivo rispetto ai temi fondamentali in campo. Una nuova Ilva richiede nuovi partner industriali che si facciano carico del rilancio e della innovazione dello stabilimento ionico, del suo risanamento ambientale e della salvaguardia dei posti di lavoro dei diretti e degli appalti.
Dal piano industriale e dal piano ambientale e sanitario non si può prescindere. Peraltro, in questi punti si è impegnato il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi nell’incontro di settembre in prefettura a Taranto.
Diversamente, queste organizzazioni sindacali valuteranno le eventuali azioni di mobilitazione che si rendessero necessarie.
Di seguito pubblichiamo il testo della lettera di richiesta di incontro
AL COMMISSARIO STRAORDINARIO ILVA SPA
STABILIMENTO DI TARANTO
DOTT. PIETRO GNUDI
ALLA DIREZIONE ILVA SPA
STABILIMENTO DI TARANTO
c.a. DOTT. ENRICO MARTINO
c.a. DOTT. RAFFAELE DEL NOCE
p.c. ALLE SEGRETERIE NAZIONALI
FIM – FIOM – UILM
ROMA
Oggetto: RICHIESTA INCONTRO.
Le scriventi segreterie, in riferimento alla situazione di Ilva Spa e alla necessità di avere conoscenza diretta di quanto va evolvendo nelle interlocuzioni con possibili nuovi partner industriali per i futuri assetti societari e industriali, chiedono uno specifico incontro presso lo stabilimento di Taranto.
Si resta in attesa di vs. cortese riscontro.
I SEGRETARI GENERALI
FIM/CISL FIOM/CGIL UILM/UIL
C.PANARELLI – D.STEFANELLI – A.TALO’
È stato siglato stamattina, nella sede dell’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari, l’accordo per il rinnovo delle operazioni di credito agrario nei confronti delle aziende agricole colpite da eventi calamitosi verificatisi su tutto il territorio regionale nel 2014.
Una intesa definita nel corso di una riunione presieduta dall’Assessore regionale alle Risosrse Agroalimentari Fabrizio Nardoni, alla quale hanno partecipato i rappresentanti regionali delle Organizzazioni Professionali, degli Istituti bancari interessati, dell’ABI Puglia, dell’ANCI e delle Amministrazioni Provinciali di Bari, di Foggia e di Taranto.
“Si tratta di una accordo fondamentale – ha sottolineato Fabrizio Nardoni – che, come lo scorso anno, ha trovato la pronta disponibilità e la sensibilità del Sistema creditizio. Proviamo, anche attraverso queste intese, a sostenere gli agricoltori che, in seguito alle avverse condizioni atmosferiche e già provati duramente da una perdurante crisi economica, hanno subìto ingenti danni alle produzioni agricole e al patrimonio zootecnico”.
“Interventi tempestivi, misure e provvedimenti che allungano le scadenze del credito agrario di conduzione – ha continuato Nardoni – possono rappresentare una boccata d’ossigeno e dare quel “respiro finanziario”, vitale per gli agricoltori danneggiati dalle avverse condizioni atmosferiche che purtroppo, sempre più frequentemente, si abbattono sulla nostra regione con esiti spesso catastrofici. Formulo l’auspicio che, in collaborazione con le Organizzazioni Professionali e gli Istituti di credito si possano attivare in futuro nuove e proficue iniziative a beneficio del sistema agricolo pugliese, cardine dell’economia regionale”.
Possono beneficiare delle operazioni previste dall’accordo – si legge nel documento sottoscritto stamane - le imprese appartenenti al settore agricolo che hanno subito danni superiori al 30% della PLV, come meglio specificato nella normativa vigente in materia (D.Legs. 102/2004 e s.m.i.).
La Regione Puglia tramite gli Uffici Provinciali dell’Agricoltura si impegna a trasmettere agli Istituti Bancari interessati l’elenco dei comuni colpiti dalle calamità, con l’individuazione dei fogli di mappa, così come rilevati a seguito degli accertamenti in loco da parte di ispettori regionali competenti per territorio.
Gli Istituti Bancari aderenti all’accordo si impegnano ad allungare le scadenze del credito agrario di conduzione, ex art. 43 del TUB, perfezionato con o senza cambiali, a quelle aziende colpite dalle calamità dell’anno 2014.
Si è svolto nella caserma Saram a Taranto il Concorso dei Vigili urbani . Si sono presentati in 1200 sulle circa 2300 domande pervenute . I posti disponibile sono 30 per tre mesi di lavoro . Sarà pubblicata dopo i vari step del concorso una graduatoria .
Il consigliere regionale Giuseppe CRISTELLA (FI) ha diffuso la una nota stampa in cui solleva dubbi sullo stato di attuazione del programma Garanzia Giovani a Taranto e provincia. Ecco il testo della sua interrogazione.
"Ho presentato un’interrogazione per conoscere lo stato d’attuazione del programma “Garanzia Giovani” relativamente a Taranto e provincia.
Ho chiesto inoltre di conoscere il numero dei patti di servizio sinora siglati con le varie aziende e se a Taranto e/o nella sua provincia risultano allestiti presso i Centri per l’Impiego sportelli dedicati al Programma “Garanzia Giovani”; conoscere le ragioni se del caso, di un’eventuale deplorevole inesistenza di detti sportelli e infine, quali provvedimenti intenderà adottare l’assessore al ramo in ordine alle problematiche da me evidenziate in considerazione del fatto che la Regione Puglia, riveste la qualità di organismo intermedio di PON YEI (impiego giovanile)"
“Emiliano è un acchiappa-tutto. Destra, sinistra, centro, per lui gli uomini non sono altro che voti che camminano. Qualche volta, giusto per salvare quel briciolo di credibilità, alza la bandierina contro gli accordi col centrodestra. Peccato che la febbre da politico di sinistra gli venga solo quando si tratta di accordi quasi fisiologici, richiesti dalla legge come per le Province”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo. |