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Giornale di Taranto - Giornalista1

Il percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale finanziato dalla Regione Puglia e organizzato e gestito dall'Ente formativo FORMARE PUGLIA, accreditato con una sede nella cittadina brindisina, è rivolto a n.18 giovani che hanno conseguito nell’anno scolastico 2015/2016 il diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media) e che lo hanno conseguito negli anni precedenti, con età inferiore a 18 anni alla data dell’avvio delle attività didattiche, residenti sul territorio della Regione Puglia.

Le domande di partecipazione, corredate da documento d’identità, codice fiscale, copia del titolo di studio e nulla osta dell’Istituto di provenienza,vanno inviate o consegnate a mano entro e non oltre le ore 13.00 del 23 gennaio 2017, a FORMARE PUGLIA, sede di  Fasano (BR) - Via Carso, 1 - 72015. Informazioni dalle ore 9.00 alle ore 13.00 dal lunedi al venerdi ai Tel. 080 2055585 - 099 6614691.

Le domande di partecipazione possono essere inviare anche a :

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Fax 099 9940488. www.formarepuglia.com

 

L’impegno di sanitari, paramedici e ufficiali permette il matrimonio lampo tra un malato terminale e la compagna romena.

Un tragico e preannunciato destino ha soffocato i sogni della coppia, convolata a nozze solo un paio di giorni prima di Natale. E non importa se l’abito di Maria (nome di fantasia) non era bianco e lui, quell’uomo-coraggio, non ha indossato il classico smoking insistendo piuttosto affinché la chiesa dell’ospedale “Giovanni Paolo II” si trasformasse in una cappella nuziale. Francesco (anche questo nome di fantasia), 38enne della provincia di Bari, è deceduto nell’Istituto tumori in cui era ricoverato, affetto da un linfoma non Hodgkin leucemizzato refrattario al trattamento. Eppure se n’è andato sereno. Il suo desiderio più grande, da quando la situazione clinica non lasciava ben sperare, era tutelare i due figli avuti con l’amata compagna di nazionalità rumena.  «Un giovane paziente degente presso l’Ospedale era in condizioni estremamente critiche- racconta il dottor Attilio Guarini Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Ematologia- La sua compagna extracomunitaria esprimeva la volontà, condivisa dal paziente e dalla famiglia, di unirsi in matrimonio anche per evitare alle due figlie della coppia e ad essa stessa i concreti rischi di natura legale-civile connessi alla prematura perdita del congiunto».

Parte da queste premesse la storia che ha commosso l’intero personale dell’IRCCS barese e in particolare del reparto di Ematologia impegnato a garantire l’eccellenza e l’umanizzazione del percorso di cura, e in questo caso più che mai solerte nel semplificare le procedure che hanno portato a realizzare quel matrimonio inaspettato.  Su sollecitazione del dottor Antonello Rana e dell’infermiera Rosalba Fracchiolla, i veri motori del “sì” speciale, la macchina burocratica si è messa in moto: «Abbiamo quindi provveduto a contattare la direzione sanitaria guidata dal dottor Alessandro Sansonetti che si è dimostrata competente e tempestiva nella gestione di una problematica di raro riscontro, e la dottoressa Maricla Marrone medico legale che, distintasi per la grande umanità, ha prontamente interpellato Alessandro dell’Erba, ordinario di medicina legale dell’Università di Bari e il Direttore Generale del Comune di Bari, Vito Leccese che immediatamente si è attivato fornendomi la disponibilità, extra doveri di ufficio, della dottoressa Olga Scattarelli», continua Guarini. Del resto, l’elenco delle persone da ringraziare è lungo, perché la vicenda nella sua apparente semplicità ha visto il coinvolgimento emotivo oltre che pratico di tutti gli intervenuti, ciascuno nelle proprie competenze. Pronti a rispondere “presente” anche il cappellano dell’Oncologico don Mario Persano e l’assistente sociale Anna Saccinelli, oltre che gli ufficiali di stato civile del comune di Bari.  Con lo sguardo ombrato dalla malinconia e con i segni della malattia sul corpo, Francesco ha sposato Maria. Un grande dolore è stato mitigato da un momento di felicità pura, fornendo un «esemplare esempio di umanità da parte di tutti gli operatori coinvolti», conclude Guarini.

 

 

 

Numerose le iniziative avviate e concluse nel capoluogo ma anche in provincia.

 

Due progetti sono stati ideati, finanziati e organizzati direttamente a livello locale: "STRINGIAMOCI LA MANO" (che ha coinvolto 25 giovani immigrati ospiti temporanei di strutture di accoglienza di Taranto e provincia che per quattro mesi si sono cimentati nella disciplina del calcio ed il cui evento finale si è svolto lo scorso 21 dicembre); “REINSERIMENTO…ATTRAVERSO LO SPORT" (destinato a 14 detenuti della locale Casa Circondariale che sotto la guida esperta di tecnici della Federazione Italiana TennisTavolo si sono allenati per tre mesi in vista del torneo finale che avrà luogo il prossimo 15 gennaio).

Altri progetti, invece, sebbene organizzati in loco dalla Delegazione tarantina, sono stati ideati, promossi e finanziati dal CONI Nazionale. Tra tutti grande successo di partecipazione ha avuto il progetto denominato "SPORT DI CLASSE” (realizzato d'intesa con il Ministero dell'Istruzione) rivolto a tutti gli scolari dalla 1^ alla 5^ classe degli istituti primari del capoluogo e della provincia al fine di promuovere con la pratica di 2 ore settimanali e per un intero anno scolastico l'attività motoria e fisica, affidata a qualificati esperti tutti rigorosamente laureati in scienze motorie. Nel nuovo a.s. 2016/2017 hanno aderito ben 57 plessi scolastici per un totale di 786 classi.

Bilancio positivo anche per il progetto denominato " PERCORSI DI SALUTE" (realizzato con la collaborazione dell'ASL di Taranto) allo scopo di promuovere l’attività fisica nei soggetti sedentari di età compresa fra i 55 e 75 anni, residenti per Taranto nel quartiere Salinella o quartieri limitrofi (30 partecipanti) e nella città di Mottola (20 partecipanti).

Altra iniziativa di successo è stata "CONI RAGAZZI" a cui hanno partecipato 300 minori residenti nei comuni di Taranto, Montemesola, Crispiano, Statte, Pulsano e San Marzano in stato di disagio sociale e realizzato con la collaborazione di numerose società/associazioni sportive che hanno in modo entusiastico aderito al progetto attraverso la partecipazione ad un bando nazionale.

Nel 2016 è stato anche organizzato ed avviato dal CONI Puglia in sinergia con la Regione Puglia ed in stretta collaborazione con la  Delegazione di Taranto, il progetto "SPORT IN CAMMINO" rivolto ad adulti che sotto la guida di  tecnici esperti  per 6 mesi si dedicheranno all'attività motoria in palestra ma anche all'aperto. Il successo di quest'ultima iniziativa (ben 250 partecipanti tra capoluogo e provincia) è la riprova dell'interesse anche dei meno giovani a impegnarsi in attività motorie nella consapevolezza dei benefici che si hanno a livello fisico ma anche mentale.

 

Dal 29  maggio al 5 giugno, infine, ben 9 Comuni della provincia (compreso il capoluogo) hanno aderito e organizzato nei rispettivi territori la tradizionale "GIORNATA NAZIONALE DELLO SPORT" che - in collaborazione con le Federazioni Sportive e gli Enti di Promozione Sportiva - ha visto la partecipazione di oltre 15.000 giovani e meno giovani che si sono cimentati nelle varie discipline sportive. Una vera e propria festa dello sport che in alcuni Comuni, come quello di Martina Franca, ha registrato anche altre iniziative culturali e ludiche collaterali allo stesso evento.

Fattiva è stata nel 2016 la collaborazione con la Marina Militare e l'Aeronautica Militare, sempre attente e disponibili verso le iniziative sportive organizzate anche dalle singole Federazioni territoriali (su tutte la “STRATARANTO", gara nazionale FIDAL di corsa su strada competitiva di 10km giunta alla 40^ edizione).

Molto costruttiva nel 2016 è stata anche la collaborazione tra il CONI e molti Comuni della provincia particolarmente attenti alle problematiche del mondo sportivo nei territori di loro competenza.

Un discorso a parte merita il capoluogo ionico. Molte promesse e tanti progetti rimasti sulla carta. Ad oggi restano senza soluzioni: il rifacimento della pista di atletica del locale Camposcuola e la riqualificazione dell'ormai abbandonato da anni pattidronomo della Salinella. Nulla  di fatto neanche sulla problematica di trovare in tempi brevi a Taranto una soluzione per il rugby ed il baseball (entrambi sport in crescita tra i giovanissimi, costretti ad “arrangiarsi” per giocare ed allenarsi).

Inutilizzabile anche la gloriosa palestra Ricciardi, che sembrava fosse stata messa a norma per l'attività sportiva e che successivamente è stata destinata alle esigenze legate all’immigrazione sul nostro territorio.

Anche l'ottima idea dell'Amministrazione Comunale di predisporre un percorso di marcia attrezzato a disposizione di tutti i cittadini nell'area del parco archeologico, annunciata come imminente, ad oggi è ancora un progetto nel cassetto.

Di contro, è giusto darne atto, nel 2016 con i fondi del Credito Sportivo ed il parere favorevole del CONI sono state ristrutturate due palestre comunali e - grazie alla disponibilità della Marina Militare ed a uno sforzo economico dell'Amministrazione Provinciale - è stato possibile finalmente aprire dopo anni di attesa l'impianto di Via Cugini.

L'auspicio è che nel 2017(ormai rivolto alla nuova Amministrazione Comunale che uscirà dalla prossima competizione elettorale) - se non sarà possibile per la situazione economica contingente costruire nuovi impianti - che vi sia almeno un’inversione di rotta con un maggiore impegno economico e di volontà per ristrutturare e cercare di rendere pienamente fruibili le strutture già esistenti, prendendo in considerazione seriamente ogni possibilità di finanziamento, compresa quella di un concorso di privati a condizione (secondo il CONI) che sia fatto comunque e sempre salvo l'utilizzo gratuito della struttura - così come già avviene per la ex piscina comunale - per finalità sociali (scuole di ogni ordine e grado del capoluogo, anziani, diversamente abili e ragazzi comunque appartenenti alle fasce sociali più deboli).

Anche nel decorso anno, sul piano della gestione degli impianti esistenti, il CONI ha  fatto più volte sentire la propria voce. In particolare, sulla necessità di un intervento risolutivo sulle diverse problematiche connesse all’assegnazione e all’utilizzo delle palestre scolastiche alle società/associazioni sportive del territorio. Tanti incontri, molti impegni ma nulla di fatto, in quanto si è ancora in attesa della convocazione del gruppo di lavoro individuato dal CONI e da tempo comunicato all’Amministrazione Comunale. Nessun interlocutore purtroppo sullo stesso tema per quanto concerne le palestre gestite dall'Amministrazione Provinciale.

Solo alcuni giorni addietro, dopo diverso tempo, è stato pubblicato invece il bando (che ci si augura vada a buon fine) per l’affidamento in concessione della gestione del PalaMazzola, mentre è ancora incerta - sebbene esista un aggiudicatario - la questione del Centro Sportivo Magna Grecia di Taranto.  

Finalmente è stata affidata per 10 anni la gestione della struttura sportiva di Paolo VI mentre quella di Talsano è ancora oggetto di assegnazione provvisoria.

 

Dopo Bologna, anche Lecce si appresta ad ospitare “Campo Progressista”, l’iniziativa politica che vede impegnata in prima persona l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, con l’obiettivo di ricostruire un’area progressista e plurale, dialogante con il Partito Democratico.

“Una casa comune, punto di riferimento di tante donne e uomini interessati a recuperare il perimetro di un campo democratico, progressista e plurale che si candidi al buon governo dei territori e del Paese”, così ha definito l’iniziativa lo stesso Pisapia che il 16 gennaio sarà a Lecce ospite dei “Dialoghi” de La Puglia in più, il movimento politico di cui è presidente il senatore Dario Stefàno, anfitrione della serata, che accoglierà nella sala Bernini dell’Hotel Tiziano (dalle ore 18.00) numerose personalità politiche, sindaci, deputati e senatori, protagonisti di quelle liste o esperienze territoriali, passate e presenti, che hanno saputo dare vita a storie vincenti di coalizioni a forte trazione progressista, capaci di attuare riforme, di realizzare politiche innovative, nel solco del campo democratico e del centrosinistra.

A confrontarsi con l’ex primo cittadino di Milano, saranno il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, l’onorevole Bruno Tabacci, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il presidente di Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari.

All’incontro, moderato dal notista politico de La Repubblica Stefano Folli, è prevista la partecipazione di numerosi parlamentari di camera e senato.

“Occorre recuperare le ragioni dello stare insieme – spiega il senatore Stefàno - le tante cose fatte per bene che ci hanno unito nei territori, dove abbiamo saputo essere forze realmente progressiste, per nutrire l’ambizione di farlo guardando al Paese. Penso sia utile recuperare la bellezza delle differenze, la convivenza ed il dialogo fra sfumature differenti, che può essere a volte difficile, certamente, ma che può tornare a rappresentare la ricchezza del vero centrosinistra. Un campo democratico progressista e plurale che si è dimostrato capace di governare stabilmente e continua a farlo nei vari territori, attuando politiche innovative e riforme utili per la vita delle persone e delle comunità.  In tanti, in tante realtà locali, distribuite per l’Italia, abbiamo vissuto la straordinaria dimensione di un centrosinistra inclusivo e progressista, dialogante e capace di guardare lontano: tutto ciò costituisce un bagaglio importante di esperienze, di storie, di buone pratiche che va messo a valore e a servizio di un progetto di governo del Paese”.

INTERVENTI STRAORDINARI DELL'AMIU NELLA NOTTE DI CAPODANNO:

Anche quest’anno, AMIU S.p.A. Taranto ha svolto un servizio straordinario di pulizia durante la notte a cavallo tra il 31 dicembre 2016 e il 1 gennaio 2017.
Gli appelli alla civiltà e gli specifici provvedimenti amministrativi varati dal Comune di Taranto hanno avuto il merito di ridurre l’incidenza degli episodi che, purtroppo, negli anni scorsi avevano ridotto alcune zone della città a luoghi privi anche del minimo decoro. Al netto di alcune e ben note zone, quindi, la condizione generale della città è apparsa meno critica rispetto allo scorso anno.
In ogni caso, AMIU S.p.A. Taranto ha messo in campo mezzi e risorse in numero considerevole per ristabilire in città le condizioni di vivibilità, già dalla mattina di Capodanno. Tra la notte del 31 gennaio e la giornata successiva, infatti, sono stati impiegati circa 110 dipendenti, tra autisti, operatori e coordinatori, che attraverso 10 compattatori, un minicompattatore, 5 spazzatrici, una pala meccanica, un “ragno”, uno scarrabile con cassone e 2 mezzi per il trasporto dei cassonetti, sono intervenuti rimuovendo i rifiuti abbandonati per strada, o fuoriusciti dai contenitori danneggiati dalle esplosioni.
Proprio i cassonetti rappresentano la voce di danno maggiore. Se le strade sono state parzialmente risparmiate dall’inciviltà, infatti, non è toccata la stessa sorte ai contenitori per i rifiuti: una prima stima, in via di aggiornamento, ne ha contati circa 75 tra danneggiati e bruciati. Questi cassonetti sono stati già sostituiti, ma rappresentano un costo non preventivato per l’azienda, stimabile in circa 20mila euro.
È da ricercare in questi numeri, ove non dovesse bastare l’irrinunciabile aspirazione alla civiltà, la necessità di rispettare maggiormente i beni comuni: ogni deroga al senso civico, infatti, costa risorse importanti che potrebbero essere impiegate altrove.

NELLE AREE DI TARANTO, BRINDISI E LECCE.

Anche quest'anno Il Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo ha previsto l'apertura straordinaria di Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Domenica 1° GENNAIO 2017. La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Province di Brindisi Lecce e Taranto aderisce all'iniziativa ministeriale con l'apertura straordinaria dei seguenti monumenti e aree di interesse archeologico: TARANTO - Ex CONVENTO DI S. DOMENICO Città Vecchia, Via Duomo 33 (info tel. 099/4713511) Ingresso gratuito dalle ore 11.00 alle ore 19.00 ( Vedute del chiostro) BRINDISI - AREA ARCHEOLOGICA DI S. PIETRO DEGLI SCHIAVONI Piazzetta Giustino Durano, area sottostante Teatro Verdi Ingresso gratuito dalle ore 8.30 alle ore 20.00 teatro Verdi area archeologica Nell'Area Archeologica di S. Pietro degli Schiavoni, durante le festività 2016-2017 il Comune di Brindisi ha inserito il presepe scenografico in cartapesta dell’Associazione Culturale “ La Rosa”.

PRESA DI POSIZIONE DELLA CONFCOMMERCIO. SOTTO ACCUSA IL PROVVEDIMENTO DEL COMUNE.

 

Silenzio assordante, pochissime persone per strada, volti nascosti da baveri e cappelli  tirati su  per difendersi dal freddo, negozi vuoti, commercianti sugli usci nei negozi. Ore 19.00 di un 28 dicembre. Si  presenta così corso Roma, il cuore del centro cittadino di Massafra, in una serata  nel pieno delle festività natalizie.

Una ordinanza sindacale di pedonalizzazione del tratto stradale del centralissimo  corso,  emessa il 21 dicembre, a quattro  giorni dal Natale, ha trasformato il centro cittadino in un’area urbana spettrale.

I commercianti, giustamente indispettiti dalla mancata comunicazione da parte della Amministrazione per la improvvisa introduzione della ZTL (dal 22 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017), giovedì scorso  hanno inscenato una manifestazione di protesta, spegnendo le insegne dei negozi.

L’Amministrazione, per tutta risposta, si è limitata a variare l’orario di inizio della interdizione al traffico nel corso,  spostando la fascia oraria dalle 17.30 alle 18.30. Una variazione che non ha spostato l’asticella del  male umore dei commercianti di via Roma, che comunque si vedono  relegati  in un isola-recinto  che obiettivamente non è facile da raggiungere e che scoraggia gli avventori delle attività commerciali,  non essendovi tutto intorno aree parcheggio ove lasciare l’auto per raggiungere a piedi la zona pedonale.  

Interdire al traffico un’area cittadina, soprattutto se si tratta di una zona  ad alta densità  commerciale, è un atto di  responsabilità di non poco conto che non può essere assunto su due piedi senza aver prima consultato le rappresentanze delle categorie.

“ Si tratta di una decisione che- afferma Angelo Melone, presidente della delegazione Confcommercio-  comporta delle conseguenze e che dalla Amministrazione non può  essere assunto in autonomia, senza aver prima attentamente vagliato i pro e i contro e aver ascoltato  le necessità e le esigenze dei portatori di interessi,  comprese quelle dei residenti della zona che sino alle 22,00 non possono percorrere in auto gli attraversamenti perpendicolari al corso Roma. La introduzione di una ZTL comporta cambiamenti nelle abitudini cittadine e nei comportamenti della utenza che vanno comunicati per tempo alla cittadinanza e sperimentati non certamente in un periodo particolare come è quello delle festività natalizie.

E’ infine – conclude Melone-  un atto di grave miopia politica procedere secondo una modalità che presume una non conoscenza del tessuto sociale ed economico del territorio, ed un approccio alle problematiche del commercio molto lontano dalle dinamiche alle quali si ispirano  i distretti urbani del commercio di prossima emanazione. Noi non siamo aprioristicamente contrari alla ZTL, ma riteniamo che questo come provvedimento,  come tutti quelli che attengono le aree urbane del commercio,  necessitino di un percorso di confronto tra l’Amministrazione comunale  e gli operatori delle attività commerciali dell’area.”

 

 

Dottor Paolo Gentiloni, Presidente del Governo della Repubblica italiana,

Lei è di certo a conoscenza della situazione tarantina, compressa tra un sito di interesse nazionale di circa 115 chilometri quadrati, la cui bonifica dovrebbe essere per legge a carico del Governo, e una pseudo industria strategica, da anni in perdita, dall’impatto altamente inquinante e devastante per il territorio e l’intera popolazione dell’arco ionico.

L’accanimento da parte dei Suoi predecessori ha consentito di tenere in funzione un impianto obsoleto che si estende su una superficie di oltre 15.100.000 metri quadrati, vero impedimento a qualsiasi tentativo di sviluppo alternativo del territorio, ghigliottina dalla lama arrugginita per ogni idea o progetto correlati alle peculiarità della provincia di Taranto.

Oltre ai vergognosi dati sulla salute negata all’intera popolazione, la disoccupazione galoppante e l’enorme difficoltà economica legata alla chiusura per fallimento di un insopportabile numero di attività commerciali dovrebbero chiarire quali danni la monocultura industriale ancora oggi provoca su questa parte del territorio italiano. Il fermo immediato della produzione dell’Ilva, la bonifica attraverso l’impiego degli stessi lavoratori dopo accurata formazione e la restituzione del territorio alla provincia di Taranto sono le nostre richieste più pressanti come argine all’infinita volgarità della classe dirigente italiana.

Scelte politiche incomprensibili hanno fatto retrocedere l’Italia nella classifica delle  potenze economiche mondiali a tutto vantaggio di Nazioni che non hanno basato la propria crescita sulle industrie pesanti, ma, molto più coraggiosamente, hanno sfruttato le risorse naturali che il territorio offriva loro.

Quali soluzioni si possono trovare per Taranto e la sua provincia? Da persona attenta e intelligente, potrà coglierle da solo, venendo a visitare questa città, restandoci qualche giorno per ascoltare le persone e le associazioni che si battono per un futuro diverso da questo devastante presente. Le assicuriamo che, se vuole, potrà fare a meno di qualsiasi scorta, a differenza di quello che lo Stenterello che l’ha preceduta ha sempre pensato.

Camminare nella bellezza Le farà capire le differenze tra un tubo di ferrovecchio arrugginito

e un orecchino d’oro.

Genitori tarantini.

LA FP CGIL: IL PERSONALE CIVILE E’ AL COLLASSO. VI E’ IL RISCHIO CONCRETO DI NON POTER PIU’ GANTIRE I SERVIZI MINIMI E I DIRITTI DEI LAVORATORI E DEI DETENUTI – IL PRAP BARI NON FORNISCE RISPOSTE

 

 

 La FP CGIL Taranto, facendo seguito alle precedenti iniziative assunte nei mesi scorsi in cui si sono evidenziate le gravi problematiche che affliggono il personale civile - comparto ministeri in servizio presso la Casa Circondariale di Taranto, soprattutto a causa della gravissime carenze di organico che di fatto mettono in serio pericolo la funzionalità del servizio, è costretta a denunciare il grave disinteresse del PRAP Bari (Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria), organo preposto ad affrontare in prima battuta le problematiche denunciate.Infatti, a seguito delle precedenti iniziative, la scrivente O.S. in data 17.11.2016,è stata convocata dal PRAP di Bari per discutere delle problematiche relative al personale civile operante presso la Casa Circondariale di Taranto, al fine di individuare le concrete iniziative da assumersi per risolvere le diverse criticità.

Nonostante, quanto sopra, il PRAP di Bari si è solo formalmente preso carico dei problemi, senza però porre in essere atti concreti tali da attenuare le criticità evidenziate. Nessuna misura concreta è stata adottata dal locale Provveditorato Regionale ed il personale civile della Casa Circondariale di Taranto continua a subire le gravi disfunzioni generate, in primo luogo, dalla cronica carenza di organico. 

Tutto ciò, da un lato determina una inaccettabile limitazione nelle modalità di fruizione dei diritti dei lavoratori (es, ferie, permessi ecc.) che non possono essere garantiti a causa della elevata scopertura di personale a fronte delle notevolissime incombenze, dall'altro si pone un serio problema di funzionalità ed efficienza del servizio reso; ciò anche in considerazione del valore costituzionale della libertà personale e della sicurezza oggetto dell'attività del personale della amministrazione penitenziaria.Pertanto, alla luce di quanto innanzi premesso, la FP CGIL ha proclamato lo stato di agitazione del personale civile della Casa Circondariale di Taranto che si concluderà solo quando gli organi dell’Amministrazione Penitenziaria all’uopo preposti rassicureranno sulle opportune e necessarie misure risolutive alle problematiche rappresentate.  

 

 

 
Immagine associata al documento: Presentato da Capone e Leo il Programma Operativo Fesr Fse 2014-2020
Il Programma Operativo Puglia 2014-2020 è partito bene e va avanti. Negli spazi del Castello svevo di Bari, si è tenuto l'evento di presentazione dei due programmi - il Fesr, Fondo europeo di sviluppo locale e il Fse, Fondo sociale europeo - tra le colonne della politica di coesione europea che la Regione utilizza per colmare il divario del Pil pugliese con le altre regioni europee. 7 sono gli anni di investimenti, che arrivano fino al 2023 (con in più i tre anni-ponte), 11gli obiettivi tematici, 13 gli assi prioritari.
Le macroaree sono le politiche per la ricerca e l'innovazione, le politiche di contesto (infrastrutture e ambiente e le politiche per il mercato del lavoro, l'inclusione sociale e il welfare: la dotazione del Por è di 7 miliardi di euro, di cui 5,5 per il Fesr e 1,5 per il Fse. 11 sono gli obiettivi tematici e 13 assi prioritari. Ci saranno altri eventi decentrati nelle province pugliesi, per illustrare l'attuazione e l'avvio dei primi bandi.
"La Puglia usa molto bene i fondi - spiega l'assessore al Lavoro Sebastiano Leo - e non c'è quasi settore che non impieghi al meglio le somme, utilizzate per migliorare le capacità di sviluppo, ricerca e formazione. Penso a "Diritti a scuola", pluripremiato programma che ci consente di migliorare l'apprendimento e l'educazione degli studenti. Investiremo su formazione, lavoro, attività produttive, beni culturali. Abbiamo già misure in corso, come la formazione". Questa mattina infatti gli studenti e gli allievi dei corsi di formazione hanno affollato gli infopoint della Corte interna del castello, dove ci sono state occasioni di informazione e scambi di esperienza. Nel pomeriggio è stato il turno delle imprese che hanno utilizzato i fondi europei per ricerca e sviluppo.
"Ci sono molte opportunità in questo quadro di programmazione - ha detto l'assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, che è intervenuta al convegno pomeridiano - che attraversano le cose già fatte nello scorso decennio e rilanciano una visione di Puglia che sempre più punta sull'occupazione e su politiche strutturali che servono a cambiare il quadro in senso sempre più innovativo e capace di attrarre risorse, di internazionalizzarsi e di investire anche su cultura e turismo come asset strategici che possano dare occupazione diffusa.
Gli investimenti nell'industria innovativa sono fondamentali e la Regione continua a sostenerli, con la politica degli incentivi.
Puntiamo ad occupare tantissimi giovani che diversamente cercheranno altri lidi per le loro opportunità. Puntiamo perciò sulle politiche attive del lavoro, sul turismo, la cultura, l'artigianato, la Pmi, l'e-commerce.
In questi anni è stato importante il ruolo del partenariato, delle associazioni e dei sinacati che hanno collaborato molto con la Regione, augurandoci che l'introduzione del Ministro della Coesione serva ulteriormente a connettere la politica regionale a quelle del Governo, talvolta apparse distanti dal Sud e oggi sempre più necessarie".
"Abbiamo sempre creduto - ha aggiunto - nella strategia europea, abbiamo costruito la nostra strategia con la Smart specialization strategy e ci sembra fondamentale allargare lo spettro delle attività da quelle economico-finanziarie a quelle sociali, culturali, della salute: politiche inculsive, per la cittadinanza attiva. Ci serve un'Europa con l'anima e un'Europa delle regioni, decentrata e non accentratice".
Con Leo e Capone questa mattina le Autorità di gestione, i rappresentanti delle Direzione Generale Regioni (DG REGIO) e Direzione Generale Impiego (DG EMPL) della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Politiche di Coesione, dell'Agenzia per la Coesione Territoriale e del partenariato istituzionale e socio economico.
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