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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

Quanti indicatori servono per giudicare la qualità della vita in un territorio? Ne bastano quarantadue, come fa il Sole 24 Ore, o ne servono il doppio, come fa Italia Oggi? E quali indicatori sono necessari per tracciare un quadro della situazione quanto più vicino alla realtà o alla percezione dei cittadini?
Le classifiche pubblicate contemporaneamente dai due quotidiani indicano una situazione jonica impietosa, ma non simile. Mentre il Sole 24 Ore che usa 42 indicatori, spinge Taranto e provincia in basso, al penultimo posto, maglia nera dell’Italia, Italia Oggi mette il nostro territorio alla 84sima posizione, con il doppio degli indicatori. Anche Milano, per fare una comparazione, nella classifica finale del Sole è all’ottavo posto, mentre per Italia Oggi è al 57°, oltre la metà. Eppure se i dati fossero oggettivi le situazioni non potrebbero che essere simili. Chi ha ragione? Dov’è la verità? Ma soprattutto ci interroghiamo sulle ripercussioni (politiche, economiche e sociali) che tali comunicazioni producono.
Come comunità impegnata nello studio dei sistemi di indicatori del Benessere Equo e Sostenibile delle città, vorremmo invitare cittadini e stakeholder a riflettere su alcuni punti per noi fondamentali. Il primo riguarda la valenza scientifica di queste classifiche, che mettono insieme territori che hanno condizioni di partenza molto diverse e raccontano di territori molto diversi, spesso non paragonabili. Da un punto di vista di prodotto interno lordo come è possibile pensare di paragonare la provincia di Varese con la provincia di Matera? O la Valle d’Aosta che ha 12.000 imprese con la provincia di Taranto che ne conta 55.000? O basti considerare l’indice relativo alle librerie per 100.000 abitanti, attraverso il quale Belluno è agli ultimi posti ma non vuol dire che in quel territorio non si legga.
La seconda considerazione riguarda l’effetto della diffusione di tali classifiche in un contesto che non sempre ha gli strumenti giusti per interpretarle. È evidente che il loro primo e principale effetto è quello di indicare la direzione ai decision maker, agli amministratori, agli imprenditori, impedendo, di fatto, una autodeterminazione.
Manca, infine, una dimensione che tenga conto della percezione effettiva del vivere da parte dei cittadini, che i meri numeri non possono esprimere in maniera esauriente. Per questo invitiamo tutti coloro abbiano ruoli strategici di considerare l’opportunità di avere una diversa narrazione del proprio territorio, strumenti che tengano conto della complessità dei territori e delle città.

 

SostenibiliTA è una community di studio, informale e volontaria, sulla qualità della vita e del territorio. Nasce dall’esperienza del corso fatto in Camera di Commercio "Progettazione e gestione di città e territori sostenibili" e ha l’obiettivo di approfondire lo studio sulle esperienze e sulle dinamiche che rendono una città e un territorio “sostenibile” dal punto di vista ambientale, sociale e economico, condividendo le competenze acquisite. Siamo consapevoli di voler operare in un luogo difficile, ma siamo certi che nessuno meglio dei cittadini di Taranto e della sua provincia sentano l’esigenza per un nuovo modello di sviluppo. La nostra community, formata da esperti del settore, ingegneri, amministratori, commercialisti, giornalisti, intende anche offrire supporto ai policy maker. 

 

 

 

Il Comandante Regionale Puglia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Vito AUGELLI, si è recato in visita presso la Tenenza di Castellaneta.

Nella circostanza l’Alto Ufficiale, accolto dal Comandante Provinciale, Colonnello Gianfranco LUCIGNANO, e dal Comandante della Compagnia di Martina Franca, Cap. Federica Iervoglini, ha incontrato i militari del Reparto ed ha assistito ad un briefing tenuto dal Luogotenente Giuseppe D’ERCHIA, Comandante della Tenenza, che ha illustrato le principali attività operative del Reparto, nonché le più importanti tematiche riguardanti la gestione del personale e della logistica. 

Il Generale AUGELLI, nell’apprezzare i risultati conseguiti, ha espresso parole di compiacimento e gratitudine per la profonda dedizione al servizio e la professionalità dimostrata nell’assolvimento dei molteplici compiti istituzionali, sottolineando come la Guardia di Finanza operi senza sosta ed in modo incisivo nel contrasto all’evasione fiscale e alle frodi in materia di spesa pubblica, nella lotta alla corruzione e nell’aggressione ai patrimoni illeciti acquisiti dalla criminalità organizzata.

Azioni queste fondamentali per accrescere la giustizia e l’equità sociale, a salvaguardia dei cittadini onesti e delle imprese che operano nella legalità. 

Il nuovo Consiglio regionale dello Snals della Puglia, eletto nel Congresso del 23 novembre 2017, nella riunione del 27 novembre 2017, nella sede regionale, a Bari,  ha confermato segretaria regionale Chiara De Bernardo. La segretaria regionale Chiara De Bernardo, sempre attenta e propositiva, in tutti questi anni, verso le problematiche del territorio legate alla scuola ed alla formazione professionale, auspica che il lavoro sia sempre improntato sull’impegno, sulla fattiva e leale collaborazione, sul confronto costruttivo, così come è sempre stato nella logica dello Snals.Alla riunione era presente anche il Dirigente Regionale Anna Cammalleri. (nella foto a destra della De Bernardo)

Il Consiglio regionale dello Snals risulta così composto:

Berloco Annunziata, Catucci Pietro, Lorusso Luigi, Lozito Vito Francesco (Bari)
Roma Giovanni (Brindisi)
Albanese Francesco, De Santis Angela (Foggia)
D’Amato Vilma, Giuri Antonio Giovanni, Licchelli Pamela Maria Luigia, Marulli Claudio, Perfetto Paolo, Raganato Anna (Lecce)
De Bernardo Chiara, Schirone Luigi (Taranto).
Fanno parte del Consiglio Regionale anche i cinque segretari delle province pugliesi.

Albanese Francesco,  D’Amato Vilma,  Roma Giovanni e Lozito Vito Francesco sono nominati, all’unanimità, componenti della 
Segreteria Regionale dello Snals.

Sabato scorso (25 NOVEMBRE) a Palazzo Pantaleo non c'eravamo. E non solo perché invitati appena un giorno prima, via mail. ​

Non c'eravamo perché pensiamo che la costruzione di un'idea fondamentale, e che si ritiene "partecipata", vada sottoposta, argomentata, visionata, valutata, analizzata e se necessario emendata nei tempi, nei modi e nei luoghi che da quando mondo è mondo risultano appropriati.

Ad ogni modo, preventivamente. E non a ridosso di una scadenza prefissata.

L'Ordine degli Ingegneri di Taranto non ha inteso, dunque, su decisione unanime del suo Consiglio provinciale, prendere posto in sala per assistere alla mera illustrazione dei propositi già messi in campo.

Non poteva interessarci  il "già fatto" al quale -  come si evince dal resoconto finale diramato dal Comune agli organi di informazione dopo l’incontro di Palazzo Pantaleo - è stata allegata la possibilità di inviare contributi integrativi entro e non oltre il 30 novembre: tre giorni di tempo!!

Dunque, l'idea di disertare l'incontro del 25 novembre, per quanto ci riguarda convocato dall'Amministrazione venerdì 24, ha trovato nuova ragion d'essere da un invito a collaborare che sa tanto di manierismo burocratico, una pratica lontana anni luce dall'esigenza che questo tempo impone:  condividere a monte e non dare appuntamento a valle.

La dignità professionale degli Ingegneri di Taranto ci ha così imposto la scelta di tutelarla.   

Eravamo, e lo abbiamo ampiamente dimostrato sin dal nostro insediamento di luglio, pronti a collaborare con le rappresentanze politiche e istituzionali ioniche, per VIVERE adeguatamente il luogo in cui LAVORIAMO tutti i giorni a stretto contatto con le emergenze, la pianificazione, la tecnologia, la scienza, le idee innovative e le arti note, e quelle ancora da perlustrare, dell'ingegno da preservare e rafforzare.

Siamo ovviamente disponibili per un futuro composto da ragionamenti e riflessioni condivise che aprano la strada a scelte strategiche realmente partecipate.

Un piano strategico, appunto, addirittura la rivisitazione del disegno di Città e la realizzazione di un Piano Generale Urbanistico… non possono essere deduzioni incollate. Pensiamo, invece, si tratti di miscelare  induzioni da recepire. E fondate sulla sapienza di chi da decenni studia i processi di innovazione e conseguente rilancio sociale.

I professionisti di Taranto, non solo gli ingegneri, sono una risorsa come tante nella città che troppo spesso ha chiuso le porte e si è piegata  su se stessa delegando ad altri, puntualmente,  la decisione finale.

Eravamo certi di assistere ad una variazione su questo tema. 

Restiamo fiduciosi, ma stigmatizziamo questo passaggio a vuoto che auspichiamo si riveli unico nel suo genere.

Abbiamo inviato al sindaco una lettera,  spiegando nel dettaglio le ragioni della nostra assenza di sabato scorso e auspicando giorni di lavoro fruttuoso.

Siamo ingegneri, siamo professionisti, siamo cittadini, siamo tarantini che lavorano per dare slancio alla propria terra. 

 

 

Il presidente Giovanni Patronelli

per il Consiglio provinciale

 

dell’Ordine degli Ingegneri di Taranto

Dal 30 novembre l’Accerelatore Puglia Startup insieme a Dronyx (Montemesola)  e Bioenutra (Ginosa) a Slush 2017.  

 

Saranno Dronyx (Montemesola)  Bioenutra(Ginosa) e Revoluce (Salerno)insieme a  Puglia Startup   a rappresentare le best practice dell’innovazione tecnologica meridionale a Slush, probabilmente il più importante evento europeo sul futuro. Approderanno a Helsinki dal 30 novembre prossimo e per due giorni, per raccontare come si sviluppa al Sud le tecnologie sostenibili e come può germogliare l’innovazione tecnologica in contesti spesso bistrattati. Nel gotha europeo delle startup, in un Paese come la Finlandia a forte vocazione di incubatore, al terzo posto nel mondo per la percentuale di investimenti in ricerca e innovazione, Puglia Startup e le tre imprese innovative selezionate ( Dronyx, Bioenutra e Revoluce ) faranno parte della delegazione italiana organizzata dall’Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane (ICE) che avrà il compito di dimostrare al mondo che anticipare il futuro non è questione di latitudini.

La Puglia sbarca in Finlandia con il compito di misurarsi con il panorama scandinavo della tecnologia, senza alcun timore ma con l’intenzione di realizzare proficui scambi di idee e di progetti. “Stiamo partendo con la voglia di conoscere da vicino cosa accade nel mondo, per condividere la visione sul futuro tecnologico con tutti gli altri imprenditori, giovani o meno, che vengono da tutta Europa”, commenta Alessandro Deodati, R&D manager di Dronyx, “Il lavoro di ICE in questo caso ci è stato davvero utile per far parte della carovana italiana, e faremo in modo di non sprecare questa opportunità”.

“E’ un emozione unica quella che vivremo nei prossimi giorni “, ha commentato Pasquale Moretti , CEO e Founder di Bioentura, ” ci confronteremo insieme a 5 mila startup da tutto il mondo , alla ricerca di finaziament e contatti per accelerare il nostro percorso imprenditoriale”.

“Sfideremo il freddo di Helsinki per presentare il nostro progetto d’impresa alla ricerca di nuovi investitori internazionali e dopo aver chiuso un round di finanziamento in equity crowdfunding qui in Italia”, ha invece commentato Alessio dell’Acqua Brunone, CTO e co-founder della startup salernitana Revoluce.

Dello stesso parere anche Maurizio Maraglino Misciagna, di Puglia Startup, booster per imprese innovative tutto made in Taranto: “Siamo stati incaricati da ICE e Ambasciata Italiana ad Helsinki di individuare le migliori realtà del Sud Italia per partecipare alla più importante kermesse per imprese innovative. La Finlandia è considerata nel mondo uno dei Paesi leader nell’innovazione e siamo orgogliosi di prendere parte. Putroppo l’Italia non ha ancora sviluppato una politica di valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali innovative e questo rappresenta uno degli ostacoli per la crescita delle imprese del nostro Paese”. La Puglia e il Sud sono pronte a creare le basi per future e possibili sinergie internazionali.

Messi in dimora 300 alberi di leccio ed essenze tipiche della macchia mediterranea

“Uscire dallo spazio chiuso dell’aula e sperimentare la realtà
esterna quotidiana” è per gli studenti dell’Istituto Professionale
Statale Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale “Luigi
Einaudi” di Manduria, diretto dalla dott.ssa Elena Silvana Cavallo, una
costante del loro percorso formativo.
Nell' immagine la partecipazione dei ragazzi, giovedì 23 novembre,
alla giornata ludico-educativa svoltasi alla Casa del Parco - “Masseria
la Marina”, in località San Pietro in Bevagna, organizzata dalle
Riserve Naturali Regionali del Litorale Tarantino Orientale, nell’ambito
della “Festa dell’Albero 2017”, con il patrocinio, del Ministero
dell’Ambiente, la collaborazione del Comune di Manduria e del locale
circolo di Legambiente. Impegnati in un percorso di Alternanza
Scuola-Lavoro, gli studenti delle quarte classi dell’Istituto
Professionale Agrario, accompagnati dai docenti Paola Rotelli, Anny
Valente e Vincenza Erario e dagli assistenti tecnici Roberto Rucco e
Oronzo Urso, hanno seguito la messa a dimora di 300 alberi di leccio ed
essenze tipiche della macchia mediterranea.

Un traguardo prestigioso che premia un’eccellenza indiscussa del territorio tarantino.  

 

La Holding IN&OUT, capogruppo della più conosciuta Zanzar SpA, ha conseguito il certificato Elite di Borsa Italiana, traguardo eccezionale che solo poche aziende del panorama italiano riescono ad ottenere dopo un percorso molto impegnativo. Gran parte di queste imprese sono associate a Confindustria, con cui il Programma Elite prosegue e rafforza anno dopo anno la partnership. La stessa Confindustria Taranto è da un anno sportello attivo di ELITE Desk in Puglia.

La notizia è di qualche giorno fa, e arriva a coronamento di un solco che l’azienda di Angelo L’Angellotti, Presidente e Fondatore di Zanzar SpA, ha cominciato a tracciare già due anni fa, con l’ingresso nel Programma Elite assieme ad altre ventisei aziende italiane. A consentire alla IN&OUT di ottenere la certificazione, in vista di una possibile quotazione in Borsa Italiana, sono state le valutazioni riguardanti la Corporate Governance, il controllo di gestione, la strategia e il business plan e la comunicazione finanziaria.  “La Certificazione Elite – ha dichiarato il Presidente L’Angellotti nel corso della cerimonia, tenuta a Palazzo Mezzanotte, a Milano - è una motivazione importante per continuare sulla strada dell’internazionalizzazione, dell’innovazione tecnologica e della qualità che sono i capisaldi su cui si fonda il DNA del nostro Gruppo”. 

Il Gruppo In & Out conta 12 società che operano sul mercato italiano ed estero, alcune storiche con marchi importanti e con oltre un ventennio di attività sono divenute players strategici di riferimento per tutte le altre realtà del settore e per la clientela. L’offerta del Gruppo è diversificata: zanzariere, tende tecniche, tapparelle, motorizzazioni, reti e componenti. Tutti i prodotti sono realizzati in stabilimenti italiani ed esteri. 

 

“Questo è per noi punto di partenza e non arrivo - ha concluso il Presidente L’Angellotti - L’obiettivo di crescita delle aziende del Gruppo potrà continuare ad essere perseguito grazie alla sapiente costruzione nel tempo di legami trasparenti e duraturi con i propri clienti, e i fornitori e la forza lavoro, legami che hanno permesso il raggiungimento di questo risultato”.

INSERIMENTO LAVORATIVO MIRATO DI PERSONE CON DISABILITA’ NELL’ ASL DI TARANTO

Applicazione della Legge 68/99 ‘Norme per il diritto al lavoro dei disabili’ 

 

Si svolgerà martedi 21 novembre 2017 nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto Via Anfiteatro, 4– Taranto con il seguente PROGRAMMA:

9.30Introduzioneepresentazione:MariaConcettaAntelmi-CoadiutoreAmministrativoUODFormazione Moderazione:AgataBattista-CoadiutoreAmministrativoURP

10.00 Stefano Rossi- Direttore Generale ASL di Taranto

10.15 Martino Tamburrano – Presidente Provincia di TAranto

10.30 Giovanni Battafarano -Relatore della Legge 68/99

10.45SebastianoLeo-AssessorePoliticheFormazioneeLavoro-Politicheperillavoro,Dirittoallostudio, Scuola,Università,FormazioneProfessionale.

11.00RobertoCarucci-DirigenteResponsabileServizioFinanziarioAgenziaLavoroeFormazione Professionale.

11.15 Coffee break

11.45 Donato Salfi - Dirigente Responsabile UOD Formazione ASL Taranto

12.0 0       Interventipreordinati:

·         Lavoratori condisabilità

·         Direttori distruttura

·         Presidentidelleassociazionididisabili

13.00        Conclusioni:StefanoRossi-DirettoreGeneraleASLdiTaranto

RAZIONALE

La complessità della Comunità Jonica è stata amplificata dalla crisi sistemica della grande industria (la città dell’ acciaio) che ha portato con sé uno sfilacciamento del tessutosocialeacui,tuttavia,fadacontrappuntol’emergerediunimpegnocivicoattivoe responsabilesenzaparinellastoriadiquestacittà(l’orodiTaranto).

Questa contraddizione si è manifestata anche in un ambito in cui l’ Azienda Sanitaria Locale viene coinvolta come la più grande Azienda del territorio per numero di lavoratori impiegati e come Organizzazione che è vocata a generare salute: l’ applicazione delle norme per il diritto al lavoro delle persone con disabilità sancite dalla legge 68/99. Questa legge è stata scritta a Taranto, dove la prima sperimentazione di inserimento lavorativo risaleal1982,realizzataproprioall’internodell’areaindustrialedell’alloraItalsiderelaAsl di Taranto si è dotata dell’ unica Unità Operativa deputata all’ integrazione lavorativa nell’ intero sud (seguita solo diversi anni dopo dalla ASL di Brindisi), ma Asl si Taranto è la stessa che, a differenza di altre Asl pugliesi, sino al 2015 non aveva ottemperato agli obblighi assunzionali derivanti dalla legge68/99. Questa contraddizione è apparsa in tutta la sua evidenza quando l’ attuale Direttore Generale,l’avv.StefanoRossi,appenainsediato,haconstatatochelaAsldiTaranto,dopo averbanditonel2009dueAvvisiPubblicipercomplessivi78postidilavororiservatia

·         47personecondisabili(dicuiallaL.68/99,art.1,commi4e5)perlaselezionedi o      20 Ausiliarispecializzati

 

o     4commessi

o     23coadiutoriamministrativi

·         31personeconhandicapintellettivoeminorazionipsichiche(dicuiallaL.68/99,art 1,comma1,letteraa)perlaselezionedi

o     15 ausiliarispecializzati

o     16commessi

da avviare a tirocinio finalizzato all’ assunzione, dopo 6 anni, non aveva ancora proceduto.

Cosicché la Direzione Generale, dopo aver individuato e attivato le necessarie risorse interne all’ azienda capaci di progettare, gestire e monitorare questo processo, ha provveduto a:

·         Approvarelegraduatoriefinalidimerito

·         Definireleprocedureel’assettoorganizzativonecessariperimplementarele procedure di Inserimento LavorativoMirato

·         Stipulareduenuoveconvenzionidiintegrazionelavorativaconl’Amministrazione provinciale

·         Autorizzare,avviareeportareaconclusione99tirocinifinalizzatiall’assunzione

·         Assumereeimmettereinruolo115lavoratoricondisabilità

·         Disporrelacoperturadiunpostodi‘CollaboratoreAmministrativo’tramite concorso

La legge 68/99 è ispirata al principio di ‘consensualità’ (tra il datore di lavoro e il lavoratore) che fa uscire l’ Inserimento Lavorativo Mirato dall’ ambito della benevolenza per riportarlo dentro il dominio proprio del ‘diritto al lavoro della persona con disabilità’ in  quanto soggetto di diritti, così come voluto dalla Costituzione e declinato dalla Legge 68/99. Da  qui la necessità di un processo graduale e progressivo di ricerca delle condizioni lavorative che permettano alla persona con disabilità, nonostante le sue minorazioni, di inserirsi in modo significativo all’ interno dell’ Organizzazione di lavoro con soddisfazione reciproca  delLavoratoreedelDatorediLavoro.

La necessaria attività di matching è stata condotta dagli operatori del SISL (Servizio di Integrazione Sociale e Lavorativa) ed è stata diretta dal dirigente responsabile dell’ UOD Formazione che ha realizzato l’ incontro tra la domanda e l’ offerta di  lavoro  (rappresentata dai direttori di Struttura Complessa) per assicurarsi che ogni inserimento fosse connotato da un elevatosuccesso.

Il monitoraggio condotto sino ad oggi con sistemi di misurazione implementati periodicamente conferma che i lavoratori sono inseriti in modo significativo all’ interno delle Unità Operative.

Questo vale anche per le 31 persone con handicap intellettivo e minorazioni psichiche (Ritardo Mentale, Sindrome di Down, Autismo, Patologie Psichiatriche croniche e stabilizzate). Con queste assunzioni la ASL ha portato a compimento un ciclo che, passando dagli interventi di integrazione scolastica, riabilitazione e integrazione lavorativa, ha sottratto queste persone dai costosi circuiti assistenziali per trasformarle in cittadini   che contribuiscono, con il loro lavoro, allo sviluppo della Comunità. Abbiamo constatato che una persona felicemente collocata al lavoro, anche se ha una disabilità psichica, smette di essere un consumatore, alle volte parossistico, di prestazioni sanitarie, socio- sanitarie e assistenziali. Infatti i direttori che hanno la responsabilità delle strutture in cui queste persone sono collocate e che sarebbero anche i principali fornitori di tali  prestazioni sanitarie, affermano unanimamente che, con la loro presenza, hanno acquisito un vantaggioorganizzativo.

Nelcasodelle47personecondisabilitàdeterminatadamalattieinvalidantiladifferenzala fa la cultura del lavoro di cui queste persone sono portatrici. La Asl di Taranto si è arricchitadiunampionumerodilavoratorichemediamentesonogiovani,conunelevato profilo culturale, motivati, preparati professionalmente che sta dando un contributoche spessosirivelainsostituibilenellestrutturechehannoavutolafortunadiaccoglierli.

Tra queste brillano molte situazioni di grande complessità: lavoratori che, vittime di minorazioni talmente estese da costringerli in carrozzina, in qualche caso sono impossibilitati a utilizzare anche gli arti superiori e, almeno in un caso, contemporaneamente, è inibita anche la facoltà di parlare. Si tratta di persone che hanno realizzato un esemplare percorso di conquista della vita indipendente nella comunità. In questocasolediversearticolazioniaziendalihannodatoprovadiesserecapacidilavorare in modo cooperativo per consentire all’ Azienda di implementare tutte le soluzioni tecnologiche e amministrative necessarie per includere nel proprio organico lavoratori che, pur non potendo muoversi autonomamente, pur non potendo articolare gli arti e pur non potendo parlare, comunque siano messi in condizione di operare ad un P.C. (grazie ad ausili tecnologici), eventualmente senza muoversi dall’ abitazione (soluzioni tecnologiche  e amministrative di telelavoro). Questo perché tutti vedano rispettato il proprio diritto al lavoro.

 

In questa giornata intendiamo mettere a fuoco il contributo dato da questi lavoratori allo sviluppo della Cultura del Lavoro nella nostra Organizzazione. L’evento è dunque rivolto a tutti i dipendenti della ASL di Taranto, al mondo associativo e alla cittadinanza.

 

 

Creare una casa comune, creare un laboratorio che metta insieme tutte le esperienze civiche costituite da amministratori locali, territori e bisogni delle comunità. Senza disperdere un vasto patrimonio rafforzato da competenze e conoscenze.

Si è chiuso con questo obiettivo programmatico il primo appuntamento del “Forum del civismo pugliese – Esperienze a confronto al servizio del territorio”, la convention promossa dagli assessori regionali Alfonso PisicchioLeo Di Gioia e Antonio Nunziante e dai consiglieri regionali Paolo PellegrinoGiuseppe Turco e Sabino Zinni, tutti eletti a maggio 2015 nelle liste civiche La Puglia con Emiliano ed Emiliano Sindaco di Puglia

Nella sala del Vittoria Parc Hotel tantissimi gli amministratori locali (come sindaci e consiglieri comunali di ogni parte della Puglia) che hanno voluto testimoniare le proprie esperienze locali maturate all’interno del civismo. Sul palco anche gli interventi e i saluti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e del sindaco di Bari Antonio Decaro.

Il dibattito, moderato dal giornalista del Corriere del MezzogiornoFrancesco Strippoli, ha offerto un valido contributo sulla strada che il vasto movimento civico vuole intraprendere ma senza contrapporsi ai partiti tradizionali.

“Siamo qui - ha dichiarato Alfonso Pisicchio aprendo i lavori -  per provare a fare qualcosa di importante e ambizioso: mettere in rete esperienze, competenze e territori della nostra meravigliosa regione. Una Puglia nella quale oltre il 70% delle amministrazioni locali include liste civiche: un “esercito” di circa 2.500 amministratori che ogni giorno si confrontano con i problemi reali dei cittadini. Certo, molte di queste durano una sola stagione politica, nascono ed esauriscono il loro ruolo più o meno velocemente, disperdendo un enorme patrimonio di esperienza nel nulla. Bene, noi coltiviamo l’ambizione di dare continuità a questi progetti, che vadano oltre i meri tatticismi politici, oltre i singoli egoismi, oltre i semplici localismi”.

Sulla stessa linea anche gli interventi dei consiglieri de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino e Giuseppe Turco: “La nostra esperienza politica nei primi due anni di legislatura regionale ci insegna che si può e si deve legiferare per i bisogni delle comunità e non per gli interessi di qualcuno o di qualcosa. Non a caso il nostro marchio civico sta nelle numerose proposte di legge, alcune già diventate leggi regionali, che difendono interessi collettivi che nessuno ha mai difeso. Questo è il nostro impegno quotidiano: lavorare non le le lobbies o per le multinazionali, ma per la gente e recepire le istanze dei territori”.

“Vogliamo intraprendere un percorso comune aprendoci al vasto mondo di simpatizzanti e di cittadini che chiedono di colmare il vuoto lasciato dai partititi tradizionali e che non vogliono riconoscersi negli attuali estremismi fatti di populismi. Per le adesioni non chiederemo carte di identità e l’esame del Dna. E né tantomeno la nostra è una mera iniziativa finalizzata alle prossime elezioni. Questo è un progetto che inizia due anni fa quando siamo stati eletti in consiglio regionale con due liste che insieme hanno raccolto ben 250mila voti” ha ribadito Sabino Zinni.

Per Antonio Nunziante “l’attiva partecipazione al Forum dimostra la bontà del nostro progetto e che noi non siamo contro qualcuno ma vogliamo solo partecipare con lealtà al bene della nostra amata Puglia”. “Non a caso – ha aggiunto – ho accettato di far parte di una lista civica perché mi è stata data la possibilità di continuare il mio impegno iniziato 41 anni fa con l’incarico di prefetto: occuparmi dei problemi reali dei cittadini”.

“La nostra sfida – ha dichiarato Leo Di Gioia – è capire se esiste un luogo del dialogo e se possiamo valorizzare queste esperienze civiche Comune per Comune. Non siamo strutturati e né organizzati come i partiti ed è questo il nostro punto di forza iniziando a livello regionale. Il nostro desiderio è quello di continuare a fare politica alimentando singole esperienze al netto dell’appartenenza a un partito. Vogliamo continuare a occuparci di casa nostra anche senza per forza dover aderire a un’organizzazione di partito. Liberiamo le energie e rivediamoci a breve”.

“Io qui mi sento totalmente a casa perché con questo modello ho cominciato nel 2004 da sindaco con una lista civica, primo partito della città” ha dichiarato il governatore Michele Emiliano sottolineando le peculiarità del civismo. “Le liste civiche – ha aggiunto - sono basate su un patto sociale che non puoi violare perché loro hanno una propria energia e autonomia. Le liste civiche nascono chiare perché sono liste di programma per questo dovete lavorare sui progetti e sui programmi, sulle visioni produttive e culturali, dieci pilastri che tengano insieme un soggetto politico. La politologia tradizionale fa sempre confusone tra liste civiche e trasformismo. Le liste civiche della Regione Puglia sono liste civiche che esercitano sorveglianza particolare sul programma e si assicurano che quello che ha detto ogni candidato sia stato mantenuto. Se volete quindi mantenere unità individuate i pilastri programmatici sui quali siete d’accordo”.

Tra i saluti anche quello del sindaco Antonio Decaro: “All’interno della mia città le associazioni, le parrocchie, le scuole e i comitati di cittadini fanno civismo perché prendono coscienza e accompagnano la comunità attorno a dei valori fondamentali. Le liste civiche hanno quindi una straordinaria opportunità: avvicinano all’azione amministrativa persone che probabilmente non si mai sarebbero avvicinate”.

“Valorizziamo le nostre eccellenze" ribadisce il leader di Taranto Futuro Prossimo.

 

“Chiederò al sindaco Rinaldo Melucci di convocare un vertice di maggioranza al fine di individuare insieme le migliori professionalità di cui il territorio di Taranto dispone ed è in condizione di offrire. Dobbiamo scegliere insieme il meglio che il territorio può offrire per tutte le questioni aperte e a tutti i livelli”.Così il consigliere comunale di Taranto Futuro Prossimo Piero Bitetti in merito al recente conferimento di incarico all’avvocato barese Marcello Vernola. “Valorizziamo le nostre eccellenze-conclude Bitetti -. Così facendo consentiremo alla nostra città di crescere e non  disperderemo risorse fuori dai confini territoriali.”

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