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Giornale di Taranto - Giornalista1

Inizio dei saldi invernali in Puglia e periodo di vendita

L'inizio dei saldi invernali è fissato al 5 gennaio 2018 e il periodo di vendita a saldi si concluderà il 28 febbraio 2018.
Si rammenta che l'esercente che intenda effettuare una vendita di fine stagione o a saldo deve darne comunicazione al SUAP, almeno cinque giorni prima, indicando i prodotti oggetto della vendita, la sede dell'esercizio e le modalità di separazione dei prodotti offerti in vendita di fine stagione da tutti gli altri.
Per ogni ulteriore informazione si rinvia alla normativa regionale di riferimento è la l.r. 24/2015 e i regolamenti regionali n. 10/2016 e n. 14/2017

Il Comune di Taranto esprime soddisfazione per le prime dichiarazioni che provengono dalla Commissione UE, con riguardo a necessari approfondimenti su pratiche e tempistiche del nuovo piano ambientale di Ilva ed alla sua compatibilità con la vigente direttiva europea in tema di emissioni industriali. È il segno che bene ha fatto l'Amministrazione ad impugnare il relativo dpcm e a non cedere a pressioni di varia natura e intensità in queste ore, pretendendo per Taranto la convocazione urgente di un tavolo istituzionale, che sia propedeutico e sovraordinato a quello della mera vertenza sindacale.

NEL PRIMO POMERIGGIO DI IERI SULLA SS.106 ALL'ALTEZZA DI CHIATONA UNA CAMION DELLA TNT , PER CAUSA ANCORA DA ACCERTARE E' USCITO DI STRADA. SONO INTERVENUTI LA POLIZIA ED I VIGILI DEL FUOCO. IL MEZZO E' USCITO FUORI DALLA CARREGGIATA E DOPO AVER DIVELTO IL GUARD RAIL SI E' RIBALTATAO SULLA FIANCATA DESTRA. DA VERIFICARE LE CONDIZIONI DELL'AUTISTA.

Cerchi di parlare di Taranto con il rispetto che questa provincia merita evitando di trincerarsi dietro la sua attuale carica ministeriale.

IL TESTO INTEGRALE DELLA NOTA.

Signor Calenda Carlo,

il suo modo di rivolgersi al popolo tarantino denota una continua insopportabile arroganza, non seconda certamente a quella degli imperatori dell’antica Roma. A tal proposito, le vogliamo ricordare che noi non siamo gladiatori la cui vita dipende dal pollice alto o verso di un semplice ministro della Repubblica italiana, né la sua attuale carica le può permettere offese e battute di vario genere.

Le sue risposte al Sindaco di Taranto, del quale non siamo né i difensori né gli iloti e dal quale attendiamo passi ancora più significativi, denotano lo sprezzo con cui si rivolge alla nostra comunità.

Sicuramente ricorderà, affondando le mani nel suo scrigno di nozioni di storia, che Taranto fu polis fondata da coloni di Sparta; sicuramente saprà che, quando a Roma, la sua città, ancora non si sapeva come scendere dagli alberi, a Taranto si dava ampio risalto all’arte, al teatro, alla musica, allo sport, all’artigianato di altissimo livello.

Lei cita allegramente il Leonida re di Sparta (nato due secoli dopo la fondazione di Taranto), le Termopili, Serse, affascinato forse troppo dalle immagini di un colossal cinematografico. Bene, sappia che ci fu un Leonida nato a Taranto. Questi fu poeta  tra i massimi dell’antichità, imitato nello scrivere per ben otto secoli dopo la sua morte. Preferì, Leonida di Taranto, l’esilio in povertà alla riduzione in schiavitù da parte degli invasori romani.

Sappia che, a differenza di Roma, nata dal vile assassinio di un fratello per mano del proprio gemello, Taranto è nata dalle lacrime d’amore di una donna per il proprio uomo.

Sappia che, mentre i barbari romani si divertivano a guerreggiare, i loro filosofi avevano solo pensieri stupendi su Taranto. "Cerchiamo un luogo ridente ove occhi sensibili alla bellezza si riconfortino dopo la sozzura interminabile dei luoghi orribili; in cammino per Taranto!" Seneca, De Tranquillitate Animi, II, 13.

Cerchi, dunque, di parlare di Taranto con il rispetto che questa provincia merita evitando di trincerarsi dietro la sua attuale carica ministeriale che sembra voler usare come scudo protettivo mentre si lascia andare alle sue offensive esternazioni. Per quanto riguarda la sua cara “produzione strategica per la nazione”, ribadiamo che noi siamo per la chiusura delle fonti inquinanti, senza se e senza ma, il loro smantellamento e la bonifica del territorio contaminato (ultimamente anche dalle sue parole). Si tenga pure i soldi che vorrebbe anticipare per la copertura dei parchi di minerale; li usi per cose più “strategiche” per la nazione. I parchi di minerale devono scomparire insieme all’intera Ilva.

 

Sappia, infine, che, secondo noi, lei ha colmato la misura (in greco: έχετε γεμίσει το βάζο τώρα – in tarantino dorico: Mo’ hé ‘nchiútɘ ‘u prisɘ).

llustrissimo Presidente di tutti gli italiani,

i tarantini, Lei lo sa, hanno pagato un prezzo altissimo per interi decenni al servizio del sistema Paese e della Repubblica.

Le scrivo carico di rammarico ed imbarazzo, interpretando esattamente il sentire della comunità che mi onoro di rappresentare, per stigmatizzare la reiterata mancanza di rispetto, nei confronti delle Istituzioni locali e dei cittadini, da parte di alcuni membri del Governo in carica, che intorno alla vicenda Ilva inaspriscono di continuo i toni in questi giorni, in spregio ad ogni principio di seria e leale collaborazione col Civico Ente, in un clima sociale già molto delicato, nel quale soprattutto il Mise arriva a screditare pubblicamente finanche il ruolo che la magistratura ha nel nostro ordinamento.

Le giunga con queste poche righe l'appello di un'intera comunità, maltrattata, vilipesa, sofferente, che nello scorso mese di settembre ha ricevuto la Sua carezza, ma che oggi sente lo Stato come un nemico pronto a ogni sopruso.

Da Sindaco, sono certo che potrò raccontare ai miei concittadini della Sua rinnovata attenzione, dell'autorevole garanzia che vorrà porre a difesa di diritti costituzionali ed inalienabili di questi duecentomila tarantini, duecentomila italiani.

La saluto affettuosamente,
Rinaldo Melucci

Mario Mantovani (nella foto), classe 1957, è il nuovo direttore di Confindustria Taranto.

La nomina è stata ratificata ieri, nel corso del Consiglio Generale tenuto dal Presidente Vincenzo Cesareo. Mantovani subentra a Francesco Murgino, direttore dell’Associazione, in carica dal 1995.

 “Un incarico di grande responsabilità a cui cercherò di far fronte con tutto l’impegno possibile, e che allo stesso tempo mi riempie di orgoglio e mi sprona a proseguire in un percorso certo non facile ma sicuramente entusiasmante. La Confindustria è nel mio Dna, qui mi sono formato e nel tempo ho imparato a capirne i meccanismi e a percepirne i mutamenti: l’augurio che faccio a me stesso è di superare tutte le piccole e grandi sfide che si presenteranno assieme allo staff tecnico di cui l’Associazione dispone, e di cui ho piena fiducia”.

Così Mario Mantovani, neo direttore di Confindustria Taranto, ha commentato ieri, nel corso dei lavori del Consiglio Generale che hanno ratificato la sua nomina, il nuovo percorso che si avvia a tracciare nell’associazione di via Dario Lupo.

Mantovani, classe 1957, sposato con una figlia e abilitato alla professione forense, è in Confindustria dal 1985 e dal 2005 è vicedirettore della struttura. Succede a Francesco Murgino, direttore dell’Associazione dal 1995 e da circa un mese in pensione.

La ratifica della sua nomina è arrivata nel corso dei lavori del Consiglio generale di Confindustria che si è svolto nei giorni scorsi, presieduti da Vincenzo Cesareo e alla presenza di numerosi imprenditori, i quali hanno formulato al neo direttore gli auguri di buon lavoro.

“Il momento economico attuale, pur a fronte dei sensibili segnali di ripresa che il Paese registra a livello nazionale – ha dichiarato Mantovani nel corso del suo intervento – non ci consente ancora di poterci dire fuori dall’emergenza: Taranto è interessata, come spesso nella sua storia, da dinamiche esogene che prescindono dal contesto più generale e investono quello più particolare, interessando la comunità, non solo quella imprenditoriale, nella sua interezza. Confindustria, pur non avendo un ruolo meramente esecutivo nelle scelte che si compiono nel e per il territorio, è chiamata alla tutela ed alla salvaguardia di una classe imprenditoriale alle prese con molteplici problematiche, ma che nel tempo ha sempre dimostrato di sapersi rialzare e di ricominciare anche dopo le congiunture più difficili; per conto di queste piccole, medie e grandi realtà produttive, Confindustria è chiamata ad assumere un ruolo fortemente propositivo rispetto agli attori territoriali.

 

Credo – ha concluso – che questo ruolo dovrà essere d’ora in poi sempre più forte, più attivo e più partecipe fuori e dentro il contesto provinciale. Non siamo noi a deciderlo: sono le evoluzioni del mercato ad imporcelo”.

 

L’ultimo episodio a Castellaneta, con l’irruzione di una banda armata in una masseria

Carrabba: “Necessario stesso impiego di risorse e attenzione usato contro il caporalato”

 

“Episodi come quello di Castellaneta sono gravissimi: è inaccettabile che la criminalità tenga in ostaggio il presente e il futuro dell’agricoltura”. E’ con queste parole che, Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, commenta il gravissimo episodio accaduto nella notte di ieri, mercoledì 29 novembre 2017, quando una banda criminale, composta da almeno 5 persone armate di pistole e fucili, ha fatto irruzione in una masseria di Castellaneta, terrorizzando e derubando un’intera famiglia di agricoltori in contrada Trio Primo. “Solo grazie ai Carabinieri della Compagnia di Castellaneta, che sono intervenuti tempestivamente mettendo in fuga i malviventi, l’assalto non ha avuto conseguenze tragiche, i militari dell’Arma meritano un plauso”, ha commentato Francesco Passeri, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Taranto.

 

 L’organizzazione agricola, che negli ultimi anni ha organizzato molteplici iniziative e avanzato diverse proposte sul problema sicurezza nelle campagne, torna a chiedere con forza che le imprese del comparto primario non siano lasciate sole. “E’ necessario che la stessa e sacrosanta attenzione posta sul problema caporalato, oggetto proprio in queste ore di un nuovo protocollo d’intesa nel Tarantino, sia investita per garantire agli agricoltori la libertà di fare impresa senza temere per la propria vita e per il futuro delle proprie aziende, un futuro messo a rischio da sempre più frequenti razzie, rapine e assalti”, ha spiegato Vito Rubino, direttore provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Taranto. “Se si permette che le aziende agricole falliscano sotto il peso della criminalità, della burocrazia e del rapporto di disequilibrio con industria e grande distribuzione, allora avremo conseguenze disastrose anche sull’occupazione e l’intera economia della Puglia”, ha aggiunto Rubino. L’organizzazione agricola rimarca positivamente il lavoro svolto dai Carabinieri della Compagnia di Castellaneta e dai militari dell’Arma del Comando Provinciale di Taranto. “Alle forze dell’ordine devono essere garantite le risorse necessarie ad affrontare un problema che, nel Tarantino come in tutta la Puglia, sta assumendo dimensioni intollerabili e sempre più preoccupanti”, ha dichiarato Raffaele Carrabba. Sulla questione sicurezza, CIA Agricoltori Italiani di Puglia è intervenuta recentemente per l’emergenza determinatasi nella BAT e, prima ancora, per i ripetuti e gravissimi episodi che si sono verificati a Bari, Brindisi, Foggia e Lecce. Tutto il comparto agricolo, zootecnico e florovivaistico pugliese è sotto attacco da anni. “Alcuni passi in avanti sono stati compiuti ma, evidentemente, non sono sufficienti. Occorre tenere alto il livello di attenzione e ricordare che le imprese agricole sono il primo motore occupazionale e di sviluppo di questa regione”, ha concluso Raffaele Carrabba.

Il Consiglio Comunale di Taranto, su istanza degli Assessori Di Paola e Motolese, ha approvato compatto lo stanziamento di circa 3 milioni e 200 mila euro da bilancio comunale  necessari per la copertura  finanziaria, con mutuo di 15 anni, dei lavori di riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento del CAMPO-SCUOLA di Taranto , sfruttando la possibilità di un mutuo a  tasso zero per 2 milioni e di 1 milione  a tasso agevolato (con il bando Sport Missione Comune della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

Il progetto definitivo è già pronto ed è stato redatto nel rispetto delle prescrizioni della FIDAL (federazione Italiana  di atletica leggera) per l'omologazione dell'impianto ai fini dello svolgimento delle competizioni internazionali più prestigiose.

Attraverso la realizzazione del progetto, oltre a restituire alla cittadinanza un importante spazio sportivo, si potrà candidare Taranto quale sede per ospitare i grandi eventi di atletica, in quanto unico impianto del sud Italia con tali caratteristiche, e trarre tutti i benefici correlati all'attrazione di atleti, allenatori, media e spettatori beneficiando altresi delle ricadute positive che tali eventi producono sulle località che li ospitano.

Ora bisognerà concretizzare in tempi brevi con definizione del mutuo, approvazione progetto esecutivo, gara e realizzazione dei lavori.

BCC nel vivo della riforma: Cassa Centrale Banca presenta in Puglia il nuovo servizio di credito al consumo Prestipay

Nuova importante tappa del percorso che cambierà il credito cooperativo italiano salvaguardando il valore storico e l’originalità del modo di essere banca del territorio. Prestipay, un servizio veloce e trasparente ideato per sostenere attraverso il credito retail le famiglie e la ripresa dei consumi. L’erogazione del credito decisa in poche ore. 

Sono 8 le BCC della Puglia che con 60 sportelli sul territorio regionale hanno scelto di aderire al gruppo bancario cooperativo di Cassa Centrale. Insieme rappresentano il 60% delle masse dell’intera regione. “Con i suoi 4 milioni di abitanti la Puglia è una risorsa da valorizzare – ha sottolineato il direttore dell’Area Credito al Consumo di CCB Paolo Massarutto – Questa è la prima tappa di presentazione del nuovo servizio offerto a tutti i clienti e ai soci. Il credito retail di Prestipay è operativo dal 6 novembre con ottimi risultati: tre ore e mezza il tempo medio di delibera e mezza giornata per l’accredito del finanziamento sul conto corrente. Vogliamo essere la banca del fare”.

Prestipay offre soluzioni di finanziamento che spaziano dai prestiti personali alla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, ai prestiti con opzioni di flessibilità. L’importo erogabile va da un minimo di 1.500 ad un massimo 50.000 euro. Le rate per la restituzione del prestito hanno una durata che varia dai 12 ai 100 mesi.

Nell’auditorium della BCC San Marzano, banca test del progetto, si sono incontrati i rappresentanti delle BCC pugliesi aderenti al Gruppo per condividere le potenzialità del nuovo prodotto e aggiornamenti sul mercato del credito al consumo.

“Si conferma il trend positivo dei consumi delle famiglie – ha spiegato Paolo Massarutto – anche con riferimento al valore delle spese in beni durevoli, quelli che più frequentemente vengono finanziati.  A livello nazionale la crescita delle erogazioni di credito al consumo nei primi 10 mesi del 2017 è aumentata di circa il 13%. In particolare il segmento dei prestiti personali registra una crescita del 14,4%. In crescita anche l’importo medio finanziato, che nel primo semestre del 2017 ha raggiunto quota 12.500  euro nel segmento dei prestiti personali”. 

“Con Prestipay vogliamo erogare credito in modo consapevole e trasparente – ha sottolineato Paolo Massarutto – coerenti con la storia, i principi etici e lo stile propri del credito cooperativo”.

L’incontro è stato anche occasione di confronto sulle tematiche legate alla riforma del credito cooperativo e alle prospettive per il Sud.

Per Emanuele di Palma, direttore generale della BCC di San Marzano, “c’è un clima di grande fiducia. È per noi una grande opportunità e al tempo stesso una grande responsabilità. Quello che facciamo è al servizio della comunità e della crescita di famiglie e imprese. Il credito al consumo è uno strumento importante di sostegno allo sviluppo del territorio”.

 

 

Monsignor Marco Gerardo è stato assolto in secondo grado dall’imputazione di favoreggiamento personale dei signori Archinà e Liberti, nel processo “Ambiente svenduto”, perché il fatto non sussiste. L’Arcivescovo di Taranto monsignor Filippo Santoro e la Curia Metropolitana, esprimono viva soddisfazione.  Questa sentenza - scrive Don Emanuele Ferro, Portavoce dell’Arcivescovo di Taranto -  è motivo di serenità per questa Chiesa e per il sacerdote che in questi anni è stato al centro di una durissima prova personale, non solo per le accuse, oggi chiaramente giudicate improprie, ma per l’inesorabile macchina del fango che ha cercato sempre di travolgere lui e di coinvolgere l’intera comunità diocesana. 

 

Si è comunque sia sempre manifestato grande rispetto per l’azione della  Magistratura, fin dall’inizio, così come la fiducia che oggi più che mai riconosciamo ben riposta.

A don Marco - conclude la nota -  l’augurio dell’auspicata  serenità nel suo ministero, che si estende alla sua comunità, alla sua famiglia e tutti coloro che in questi anni gli sono stati vicino. 

 

 

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