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Giornale di Taranto - Giornalista1

ASSESSORE TILGHER;  al di là di ogni aspettativa. L'Amministrazione si affaccia al nuovo anno con tanta speranza e desiderio di andare avanti, 


Viste le scarse risorse e la mancata pianificazione, avevamo, con non poco rammarico, accantonato l’idea di regalare alla città un Capodanno in piazza. Lo sconforto è durato qualche giorno perché poi è bastato dare una spinta alla macchina organizzativa e l’idea si è trasformata in un progetto che ha preso forma e vita.
Il tutto in 3 settimane scarse. Consentitemi, dunque, anche solo per il pochissimo tempo a disposizione, di darne un giudizio eccellente.
La piazza Maria Immacolata, gremita, è stata impeccabile: un po’ timida all’inizio, ma poi piano piano si è lasciata andare a canti e balli che hanno rilanciato un’immagine gioiosa e magnetica anche agli occhi di chi ha guardato l’evento in diretta tv su Studio 100 e su Antenna Sud-Canale 85 o dalle dirette Facebook. Quelle spontanee dei cittadini e quella professionale del sito di informazione “La Ringhiera” che ha seguito l’evento con noi dietro le quinte e tra la gente.
La piazza della notte di San Silvestro ci ha consegnato l’immagine di una città aperta al futuro, al rispetto del bene comune, di sé e degli altri; una città che ha festeggiato, come giusto che fosse, in un tripudio di sano divertimento.
Il risveglio del primo giorno del 2018 ci regala soddisfazione e gioia, ma ci dice che bisogna lavorare ancora tantissimo perché le immagini di devastazione che circolano, ci danno uno schiaffo in pieno volto che non merita chi lavora per il bene della città. Ma soprattutto non lo meritano quei cittadini, tanti, che davanti a tanta violenza e disprezzo della proprio terra rimangono sgomenti. Evidente la dicotomia fra le due anime di Taranto: quella vandala, irrispettosa, indegna di un consesso civile che stanotte ha violato la città con disprezzo ed egoismo e quella rappresentata da chi festeggiava in piazza Maria Immacolata.
Prescindendo da ulteriori commenti, l’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente quanti, in piazza e da casa, hanno voluto passare la mezzanotte scandendo il count down insieme agli artisti saliti sul palco.
Lasciatemi lo spazio per i numerosi ringraziamenti.
Grazie sentito e di cuore alle forze dell’ordine che hanno passato la notte a garantire la sicurezza dell’evento: Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia municipale, Polizia di Stato, alla Questura di Taranto, alla Prefettura di Taranto, al Comando Vigili del fuoco che hanno collaborato con il Comune assicurando non solo la sicurezza, ma anche il clima di serenità e ed il senso di protezione che si sono avvertiti in piazza.
Grazie ai dipendenti della Direzione Sviluppo Economico che hanno lavorato senza sosta per riuscire a realizzare l’evento, come detto, in pochi giorni, ed agli artisti, generosissimi, che hanno risposto con immediatezza ed entusiasmo alla chiamata del Comune di Taranto: Mietta, James Senese ed i Napoli Centrale, MAMA Marjas e don Ciccio, i Terraross, Salvatore Russo ed il suo Gipsy Trio, i Tryfolk, Franco Cosa, Cristiano Cosa, i Dali e Blanca Armentero.
Grazie agli operatori dell’Amiu che si sono adoperati prima dell’evento ed immediatamente dopo, per l’immediata pulizia dei luoghi della città, devastati in alcuni casi, e per il ripristino della normalità.
Grazie a chi con un contributo economico o di servizio, ha sponsorizzato l’evento, supportando lo sforzo del Comune: Confindustria e Studio 100, che hanno donato service audio e luci all’evento.
Grazie a tutti gli operatori, i tecnici, i fonici, gli addetti alla sicurezza ed i responsabili della Service Plus, che hanno garantito un servizio eccellente ed una serata impeccabile.
Voglio abbracciare, dulcis in fundo, i travolgenti conduttori, Mauro Pulpito e Fabiano Marti: sono stati strepitosi e hanno dimostrato, sebbene vivano ormai da tempo fuori, un amore verso la città raro e smisurato.
Il Comune di Taranto si affaccia al nuovo anno con tanta speranza e desiderio di andare avanti, con l’augurio che il 2018 veda vincere la Taranto di Piazza Immacolata e splendere la nostra città.
Valentina Tilgher
Assessore al marketing territoriale, turismo e allo sviluppo economico

Tenuti incontri in 73 scuole pubbliche cui hanno preso parte ben 7.423 alunni. I reati sono stati circa 13mila con 658 arresti di cui 309 in flagranza.

Il Comando Provinciale Carabinieri di Taranto ha tracciato un bilancio dell’attività dei Comandi dipendenti, elaborando una sintesi relativa ai principali indicatori di delittuosità ed azione di contrasto dei reati riferiti al 2017, ma anche delle iniziative di prevenzione e sensibilizzazione civica, su tutte quelle a favore dei minori.

Durante tutto l'anno, il Comando Provinciale jonico, seguendo le linee guida diramante dal Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden” di Napoli, ha infatti impresso un forte impulso ai progetti di prevenzione dei reati che vedono vittime i più giovani ed alle attività di prevenzione dell’evasione scolastica e promozione della cultura della legalità in ambito scolastico, avvalendosi dell’ausilio di militari delle organizzazioni Territoriale e Speciale, che hanno tenuto incontri didattici in 73 scuole pubbliche della provincia, cui hanno preso parte ben 7.423 alunni, ma anche con visite organizzate presso i reparti dell’Arma. L’attività è stata incentrata sul dialogo e sulla riflessione circa i principali problemi della società moderna, tra cui la lotta al bullismo, al cybercrime, alla dispersione scolastica e di conseguenza alla criminalità minorile, declinandosi in modelli di lezione non unidirezionale, ma in grado di coinvolgere, nel dialogo e nella riflessione, sia gli studenti che i docenti.  

L’attività preventiva dispiegata dalle 29 Stazioni, dai Nuclei Operativi e Radiomobili delle 5 Compagnie e dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo (pattuglie, perlustrazioni e Carabiniere di quartiere) ha fatto registrare, nei 12 mesi in esame, 38.398 servizi esterni, con una proiezione sul territorio pari a 192.484 ore.

I reati per cui ha operato l’Arma dei Carabinieri,che ha proceduto nel 77,05% di quelli complessivamente denunciati a tutte le Forze di Polizia nell’intera provincia, sono stati 12.993.

Nell’arco temporale in riferimento, le denunce a piede libero hanno fatto registrare il dato di 2.496, mentre gli arresti complessivamente eseguiti sono stati 658, di cui 309 in flagranza e 349 su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’attività antidroga ha prodotto il sequestro di complessivi kg. 48,7 di stupefacenti di valore pari ad €. 712.000,00 circa, consentendo, oltre a numerosi arresti, anche l’individuazione di 638 soggetti dediti all’assunzione di droghe segnalati alla Prefettura di Taranto o a quelle della provincia di residenza degli assuntori.

 

Infine,  35 sono stati gli incontri, rivolti alle persone della terza età, che i Comandanti delle Compagnie Carabinieri dipendenti, nonché di diverse Stazioni, hanno tenuto presso i centri culturali, parrocchie ed associazioni presenti sul territorio jonico, finalizzati ad orientare i partecipanti su come difendersi dal fenomeno delle truffe e dei reati in genere.

 

Sulla questione si registrano, in prossimità della fine dell'anno, numerosi interventi:

Il consigliere regionale Borraccino dice che "In merito all’avvio dei lavori sull’aeroporto di Grottaglie (Ta), iniziati qualche giorno fa nell’ambito del progetto “Test Range – Infrastrutturazione destinata all’insediamento di attività industriali orientate alla sperimentazione e test di nuove soluzioni aerospaziali”, ho inviato, via pec, una formale richiesta al presidente del Consiglio di Amministrazione di Aeroporti di Puglia, dott. Tiziano Onesti, per avere copia del progetto delle opere che saranno realizzate per il potenziamento delle infrastrutture dell’aeroporto di Grottaglie. Per ora sappiamo che dureranno 180 giorni e che assorbiranno la esorbitante cifra di 10,239 milioni di euro.  Non nascondiamo la nostra delusione circa il superamento della realizzazione, con quella cifra, degli ammodernamenti all’aerostazione “Arlotta” finalizzati all’attivazione dei voli civili per passeggeri.  Che senso ha destinare una pista di interesse nazionale, lunga 3200 metri, capace di ospitare voli internazionali, già in dotazione, già attiva, già collaudata, esclusivamente a polo aeronautico, specializzato in produzione di fusoliere in fibra di carbonio per i Boeing 787, in ricerca, formazione e sperimentazione nel campo dei veicoli senza pilota?  Appare evidente come in tutto ciò l’attivazione dei voli passeggeri venga totalmente ignorata., ed il presidente Emiliano dunque sta ingannando le giuste aspettative di un’intera provincia!  Sia chiaro: noi non contestiamo la presenza di attivitá industriali nell’aeroporto "Arlotta", ma chiediamo che come in qualsiasi aeroporto ci sia anche la presenza dei voli civili di linea.  Ci chiediamo il perché voler continuare a mutilare una struttura della normale funzione di aeroporto per voli passeggeri! Perché?  Si sta stravolgendo completamente la vocazione dell’ infrastruttura aeroportuale jonica, potenzialmente capace di sbloccare lo sviluppo del territorio in tutti settori, come chiesto a gran voce dai cittadini, dai comitati pro aeroporto di Taranto/Grottaglie, dai rappresentanti delle attività produttive locali.  Quindi la delibera di indirizzo del 24 ottobre scorso appare ad oggi un vuoto contenitore, il tavolo istituzionale, è logico pensarlo, servirà a ben poco e l’aeroporto di Grottaglie resterà inibito ai voli civili, grazie al presidente Emiliano, che da un lato dice di non voler escludere la possibilità di attivare i voli civili dall’aeroporto di Grottaglie, dall’altro lato impiega tutte le risorse per rafforzare la produzione industriale. 
Personalmente contesto questo modo di fare. Presto ribadiremo e spiegheremo le nostre motivazioni in una conferenza stampa con atti alla mano."

Per Alfredo Luigi CONTI, Presidente Movimento TARANTO, DIRITTO DI VOLARE, per l'AEROPORTO M. ARLOTTA, si è fatto UN ALTRO PASSO in AVANTI. S’inizia a rendere concreto ciò che fu stabilito negli anni passati, credo che si sia fatto un altro passo in avanti per l’aeroporto di Taranto Grottaglie, dove chi farnetica nel pensare che i lavori si possano fare dalla sera alla mattina, non ha compreso nulla o quasi nulla. Tali interventi sono stati approvati da ENAC nel 2014 (ricadenti sempre all’interno del sedime aeroportuale, come da Progetto Preliminare) riguardante prevalentemente la PISTA DI RULLAGGIO; AMPLIAMENTO DEL PIAZZALE SOSTA AEROMOBILI (questi nella zona antistante all’aerostazione passeggeri); REALIZZAZIONE DI ALTRI DUE AMBITI DI PIAZZALE DESTINATI AD INSEDIAMENTI PER ATTIVITA’ AERONAUTICHE; RISTRUTTURAZIONE HANGAR. Tutto ciò per un importo di 29 milioni di euro! Se ricordo bene, nello stesso 2014, la Regione Puglia decise di rimodulare il finanziamento dell’accordo di programma Quadro Trasporti precedente (delibera CIPE n° 62/2011 e 92/2012) allocando sull’aeroporto di Taranto Grottaglie 21 milioni di euro anziché 29 precedenti, questi inizialmente destinati alle opere di riconversione delle aree militari dell’aeroporto di Bari, al tempo, e tuttora, non disponibili per allocazione del CARA. Ricordo benissimo in un incontro con l’ex Assessore ai Trasporti avv. G. Giannini, ci disse con una certa rabbia che tale somma veniva “distratta” da Bari a Grottaglie. Credo che ciò che sia programmato debba essere attuato! Anzi devo ammettere che questo CdA di Aeroporti di Puglia ha dato finalmente il Via a lavori già previsti da più di un anno, dando valore al Patrimonio aeroportuale tarantino proprio in virtù del futuro di Grottaglie. Ovviamente, spingeremo noi del movimento TARANTO, DIRITTO DI VOLARE e altri, ai passi successivi che è la DELIBERA DI GIUNTA. Credo che il futuro dell’aeroporto di Taranto Grottaglie, avrà un serio decollo tra il 2018/2019, considerando sia lo sviluppo industriale (LEONARDO e TEST BED) sia lo sviluppo commerciale (PASSEGGERI e CARGO). Inoltre credo allo sviluppo lungimirante dei voli suborbitali (INTERCONTINENTALI) e nel progetto PORT AUTORITY, 1^ in Italia, con sedi a Taranto e Grottaglie (PORTO E AEROPORTO). Questo se la POLITICA e le ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, abbiano lungimiranza è coraggio.

“Iniziano i lavori di potenziamento delle infrastrutture dell’aeroporto Arlotta di Taranto-Grottaglie, ma della delibera d’indirizzo per l’attivazione dei voli passeggeri non c’è notizia: siamo di fronte all’ennesima presa in giro?”

“L’inizio dei lavori di potenziamento delle infrastrutture dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie rappresenta sicuramente un’ottima notizia, tuttavia di quella più importante, ovvero la delibera d’indirizzo che aprisse ai voli civili lo scalo aeroportuale ionico, non c’è traccia. Non vorremmo che l’avvio dei lavori fosse l’ennesima presa in giro, dopo anni di vane promesse e di inutili spot senza conseguenze concrete per il territorio”. Lo dichiara Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, il quale considera “incomprensibile questo tentennamento da parte della Regione Puglia”. “Da 20 anni – prosegue il Segretario della UIL regionale – ci raccontano la favoletta del servizio cargo, addirittura inserendola in svariati piani regionali dei trasporti, ma a tutt’oggi l’aeroporto di Grottaglie è sprovvisto di qualsivoglia attrezzatura utile a svolgere tale attività. Poi è giunto l’annuncio dell’attuale Governatore regionale, il quale addirittura svelò l’esistenza di accordi di massima con i pari grado di Basilicata e Calabria: il tutto, come è facile intuire, è finito in un nulla di fatto. Ora cominciano i lavori di potenziamento… ma per far cosa?”.“Quello dell’aeroporto Arlotta – attacca ancora Pugliese – è un caso eclatante di un’occasione enorme di sviluppo per il territorio tarantino, sprecata in maniera clamorosa. Ogni fattore economico, occupazionale, commerciale e industriale è a favore dell’attivazione dei voli passeggeri da Taranto-Grottaglie. Basta analizzare i numeri: sull’intero arco ionico, almeno nella zona dotata di autostrada, da Taranto a Roseto Capo Spulico, passando per Castellaneta, Ginosa, Metaponto e Scanzano (solo per citare alcuni centri turistici più frequentati) ci sono innumerevoli centri ricettivi per un totale di oltre 51mila posti letto. Un territorio vastissimo, dalle potenzialità enormi, che coinvolge ben tre regioni e completamente sprovvisto di aeroporti. Inoltre, mettendo a sistema Taranto-Grottaglie con Brindisi e Bari, come sosteniamo da tempo e sulla scorta di quanto avviene in Veneto o in Lombardia, anche in caso di maltempo o di problemi strutturali, i voli non verrebbero mai dirottati fuori regione (Pescara, Reggio Calabria) come avvenuto di frequente in tempi recenti, evitando danni, sebbene occasionali, al sistema economico locale”.Pugliese infine ricorda che “l’aeroporto Arlotta è l’unico, in Puglia, dotato di una pista di atterraggio e decollo di 3,2 km, che permette l’arrivo e la partenza di aerei di grandi dimensioni. Un aeroporto costato milioni e milioni di euro, con tutte le predisposizioni per guardare al futuro, ma ridimensionato da chi non riesce ad andare oltre il proprio naso, senza preoccuparsi troppo di tanti cittadini e di un territorio che dopo anni di dura crisi attendono, vanamente, strumenti per aprire finalmente le porte a processi di sviluppo e di crescita”.

 

ILVA in Amministrazione Straordinaria, dando seguito a quanto anticipato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, durante l'incontro che si é tenuto al Mise lo scorso 20 dicembre, sta adempiendo ai pagamenti dei debiti esigibili verso i fornitori dell'indotto pugliese.

Entro la giornata di oggi sarà infatti saldato tutto lo scaduto accumulato fino al 10 dicembre 2017 per un ammontare di oltre 30 milioni di euro che rappresenta la quasi totalità delle cifre esigibili mentre il pagamento di una piccola parte residuale, avverrà a seguito delle verifiche necessarie previste, nei primi giorni di gennaio. Questa somma va ad aggiungersi ai 220 milioni di euro che ILVA ha già versato dall'inizio dell'anno a oggi per un totale di oltre 250 milioni di euro pagati nel 2017 alle imprese del territorio pugliese. Queste risorse sono state individuate grazie alla disponibilità del Governo a finanziare la fase gestionale che precede il closing dell'operazione con il nuovo investitore e di Banca Intesa San Paolo che ha anticipato al mese di dicembre l'erogazione delle somme che erano previste per gennaio 2018.                                                            "A questo punto - ha ribadito con una nota l'on. Vico - tutti i lavoratori dovranno ricevere gli stipendi arretrati, comprese le tredicesime.Un'altro passo avanti si è compiuto nella direzione dei salari ed anche della tutela delle stesse aziende dell'indotto. Evidentemente importante - ha ricordato il Parlamentare tarantino - è stato l'intervento del Governo per la risoluzione dei debiti correnti da parte di Ilva".

Rinaldo Melucci  esprime soddisfazione ricordando che "il tavolo istituzionale per l'Ilva di Taranto, che abbiamo rivendicato ed infine ottenuto, stia generando i primi tangibili risultati per la nostra comunità. La notizia del saldo della parte principale del corrente dell'indotto tarantino - prosegue il primo cittadino - ci fa ben sperare che nel prossimo incontro con il Governo, dal nostro punto di vostra finalizzato alla redazione di un vero e proprio accordo di programma per l'aria di crisi di Taranto, si possano ricercare soluzioni sostenibili anche relativamente ai circa 115 milioni di crediti vantati dall'indotto locale all'origine della procedura. Come avevamo previsto, gli sforzi del Comune di Taranto sui contenuti delle ultime settimane stanno producendo esiti altrimenti non raggiungibili dalla mera trattativa sindacale. Adesso lavoriamo anche perché il potenziale aggiudicatario assuma la strategicità per il futuro dell'intero indotto tarantino. E' l'ennesima conferma  - conclude Melucci - che il dialogo con il Mise non si è mai interrotto e continua ad essere costruttivo".

Intanto sull'annunciato ritiro della richiesta di sospensiva al TAR da parte di Emiliano e di melucci si registra un intervento di  Articolo32, associazione specializzata nella tutela del diritto alla salute e affiliata al Codacons, che ha presentato una istanza affinché siano resi pubblici tutti i documenti relativi al caso. Rispettiamo la rinuncia alla sospensiva da parte della Regione Puglia ma i cittadini che non sono inclusi nel tavolo di trattativa col Governo e non hanno accesso ai pareri fondamentali del procedimento dovranno insistere per l’intervento chiarificatore della magistratura – spiega l’associazione. Per tale motivo oggi Articolo32 ha depositato una istanza al Tar chiedendo ai giudici di ordinare al Governo l’esibizione dei seguenti documenti:

- parere del Comitato di esperti del 27.9.2017 reso al Mise e al Mattm per il procedimento Ilva;

-    decreto del Mise del 5.6.2017 con cui è stata aggiudicata ad Am Investco Italy s.r.l. il trasferimento del complesso aziendale Ilva;

-    il “piano di azione 2017 rev. 3 del 14.2.2017 citato da Am Investco Italy s.r.l. nell’allegato A e presentato da Ilva;

-    tutti gli altri atti presupposti e connessi al dpcm del 27.9.2017 pubblicato in GU 229 del 30.9.2017.

Dal canto suo il Codacons conferma sia la presenza all’udienza del prossimo 9 gennaio a Lecce, sia la conferenza stampa dello stesso giorno in città per illustrare le nuove iniziative legali a tutela della popolazione di Taranto.

Mino Borraccino, Consigliere regionale  intervendo con una nota sulla questione ILVA ricorda che ora che "anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo il Comune di Taranto, ha rinunciato richiesta di sospensiva al TAR sul Decreto del Presidente del Consiglio che contiene il Piano Ambientale Ilva.che aveva chiesto, a più riprese, adesso il Governo non ha più scuse, lo spauracchio della imminente chiusura, fissata per il 9 gennaio, venga definitivamente messo da parte e si proceda con l’applicazione delle linee guida VIIAS di ISPRA e ARPA, inserendo la Valutazione del Rischio Sanitario nell’AIA. Solo in questo modo - prosegue Borraccino - si potrà garantire l’avvio di un reale processo di compatibilità fra lavoro e salute per il territorio di Taranto. Per definire al meglio le tecnologie con le quali produrre senza nuocere alla salute di lavoratori e cittadini, è necessario individuare le tecnologie e i livelli produttivi, a valle del percorso di valutazione sanitaria. In questo modo si potrà definire un Piano industriale ambizioso che contenga la reale portata degli investimenti da fare per rendere la fabbrica compatibile con la salute e l’ambiente. Come già detto in più occasioni, noi riteniamo indispensabile mantenere i livelli occupazionali attuali e non toccare i diritti dei lavoratori, cosa che invece non accadrebbe con il Piano presentato dall’attuale acquirente Mittal che licenzierebbe circa 4000 lavoratori e renderebbe tutti i rimanenti facilmente ricattabili poiché assunti con il nuovo contratto previsto dal JobsAct. Perché ciò sia garantito, serve dare vita al Consiglio di Sorveglianza in fabbrica, organismo composto dalle rappresentanze dei lavoratori e delle Istituzioni locali, che ha il potere di vigilare sull’attuazione del Piano industriale da parte dell’Amministratore Delegato e di intervenire nei confronti dello stesso, in caso di mancato rispetto del Piano.A nostro avviso, nessun privato ha mostrato fino ad oggi la disponibilità a mettere insieme responsabilità sociale e utili aziendali, ma tutte le proposte sono state finalizzate soprattutto a garantire profitti per la proprietà. Per questo, - conclude il rappresentante di Sinistra Italiana - riteniamo che l’unico modo per garantire l’attuazione di quanto sopradescritto sia quello di mantenere il controllo pubblico della fabbrica, avviando un piano di investimenti per la sua ambientalizzazione. Taranto, e l’Italia intera, hanno bisogno di politiche industriali e la politica deve riappropriarsi di questo compito che non può essere delegato, ancora una volta, agli interessi di una multinazionale".                                                                                                                                            Per il M5S "Lo spettacolo che stanno dando in questo momento il Sindaco di Taranto, il Governatore della Regione Puglia e il Ministro Calenda è indecoroso tanto più se ricordiamo che sono tutti espressione dello stesso partito, quello che sta facendo piombare nel caos questo Paese e la città di Taranto.C’è un’unica soluzione per Taranto - dichiarano gli otto consiglieri regionali M5S e i consiglieri M5S del Comune di Taranto Francesco Nevoli e Massimo Battista - e si chiama riconversione economica: chiudere le fonti inquinanti e avviare una riprogettazione dell’economia dell’area passando per le bonifiche e puntando sulle numerose risorse naturali e culturali presenti sul territorio, impiegando la manodopera oggi impiegata nell'Ilva. È la strada che molti territori del mondo nei quali esistevano delle fabbriche di morte hanno già percorso, servono solo mani libere che né il centrodestra né il centrosinistra, entrambi finanziati in passato dal gruppo Riva, possono avere.”  “Sulla vicenda Ilva il sindaco di Taranto utilizza le parole dei nostri consiglieri comunali per accreditarsi nei confronti dell'opinione pubblica. - aggiungono i pentastellati - Al ministro Calenda che gli proponeva di barattare il ritiro del ricorso al Tar da parte del Comune con un protocollo di intesa ha risposto chiedendo piuttosto un accordo di programma, sul modello di quello di Genova. Melucci non dice però che il "suo" accordo di programma ha contenuti diversi da quello che propone il MoVimento 5 Stelle: da industrialista convinto qual é, il sindaco vuole che lo stabilimento rimanga aperto a tutti i costi; noi invece riteniamo che l'accordo di programma deve mirare alla chiusura delle fonti inquinanti, alla bonifica dei siti contaminati utilizzando le maestranze in forza allo stabilimento e alla riconversione economica del territorio. In realtà Melucci, dopo aver rinunciato alla richiesta di sospensiva, cerca solo un espediente per "sfilarsi" del tutto dal ricorso, così completando la pantomima in atto da tempo sull'argomento e che vede come ulteriori protagonisti il presidente Emiliano e il ministro Calenda”. 

 

I 23 lavoratori impegnati nel sito Pasquinelli, che hanno portato a termine l'intervento per il Comune, lottano da tempo per difendere il posto di lavoro.

L’incarico è stato portato egregiamente a termine da un gruppo facente parte dei 23 lavoratori della Pasquinelli la cui vertenza con il Comune è ancora in atto. In questo specifico caso, come nei precedenti della pulizia del parco del Mirto e del parco archeologico, una situazione di difficoltà s’è trasformata in un’opportunità per la città intera che ne ha guadagnato grazie all’intervento di questi uomini.
“Stiamo studiando alcune ipotesi per risolvere questa condizione di precarietà – spiega l’assessore alle Partecipate, Massimiliano Motolese, - e confermo che l’impegno dell’amministrazione è massimo. Intanto voglio ringraziarli per l’intervento di pulizia effettuato su uno dei punti più belli della città e ribadisco l’approccio positivo da parte nostra per una soluzione duratura attraverso una fisionomia diversa del contratto di servizio con Amiu oppure utilizzando commesse più stabili e strutturali.”
L’amministrazione comunale è consapevole che i 23 lavoratori impegnati nella selezione della raccolta differenziata nel sito Pasquinelli lottano da tempo per difendere il proprio posto di lavoro.
“Il diritto al lavoro è sacrosanto – aggiunge l’assessore Motolese – e per questa ragione ci impegneremo per superare il periodo di iniziative temporanee attraverso progetti pur molto utili alla città, cercando una sistemazione di più ampio respiro”.

Rivolto a giovani con licenza media, con età inferiore a 18 anni alla data dell'avvio delle attività didattiche.

 

E' la denominazione del progetto triennale finanziato dalla Regione all’Associazione Formare Puglia di Taranto. E’ quanto pubblicato sul BURP n. 147 del 28-12-2017 con la DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE n. 1569 del 22 dicembre 2017, POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, riguardante le proposte presentate nell’ambito dell’Avviso Pubblico OF/2017 “Offerta Formativa di Istruzione e Formazione Professionale”. “Operatore della ristorazione - Ind. 1: Preparazione pasti“  è la denominazione del progetto triennale finanziato dalla Regione all’Associazione Formare Puglia di Taranto.                      E’ quanto pubblicato sul BURP n. 147 del 28-12-2017 con la DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE n. 1569 del 22 dicembre 2017, POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, riguardante le proposte presentate nell’ambito dell’Avviso Pubblico OF/2017 “Offerta Formativa di Istruzione e Formazione Professionale”.                                                                        Destinatari sono giovani che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media), con età inferiore a 18 anni alla data dell'avvio delle attività didattiche. L’Operatore della ristorazione con l'indirizzo preparazione pasti interviene, a livello esecutivo, nel processo della ristorazione con livelli di autonomia e responsabilità determinati dallo chef o dal responsabile di cucina. Per info telefonare allo 099 330081 oppure inviare una manifestazione di interesse alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o recarsi in via Calabria 25/27A a Taranto. 

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTA prosegue la sua programmazione culturale di dicembre dedicata a “Il Mito” proponendo attività, laboratori e visite guidate per appassionati, famiglie e bambini. Il programma prevede: Sabato 30 dicembre DIVERTIMARTA – Laboratorio per bambini Alle h. 17:00 Visita guidata, a cura del Concessionario Nova Apulia, “Magie di Colori”. Al termine laboratorio didattico “Trame preziose” dove i bambini realizzeranno un piccolo tessuto con l’uso del telaio. Età: 6/12 anni. Tariffa: € 8,00 a bambino. Prenotazione obbligatoria. VISITE GUIDATE TEMATICHE Alle h. 17:00 Visita guidata, a cura del Concessionario Nova Apulia, “Solstizio d’inverno: culti, miti e iconografie”. Età: per tutti. Tariffa: € 8,00 (ingresso + visita guidata). Prenotazione obbligatoria. WEEK END AL MArTA Alle h. 17:30 Visita guidata, a cura del Concessionario Nova Apulia, “Artigiani e prodotti”. Età: per tutti. Tariffa intera: € 14,50 (ingresso+visita guidata); ridotta: € 10,50 (ingresso + visita guidata). Prenotazione obbligatoria. Domenica 31 dicembre WEEK END al MArTA Alle h. 11:30 Visita guidata, a cura del Concessionario Nova Apulia e con approfondimento da parte di un archeologo, “LA CERAMICA: forme, stili e tecniche delle produzioni coloniali”.Età: per tutti. Tariffa intera: € 14,50 (ingresso + visita guidata); tariffa ridotta: € 10,50 (ingresso + visita guidata). Prenotazione obbligatoria. VISITE GUIDATE TEMATICHE Alle ore 17:00 Visita guidata, a cura del Concessionario Nova Apulia, “Solstizio d’inverno: culti, miti e iconografie”. Età per tutti. Tariffa: € 8,00 (ingresso + visita guidata). Prenotazione obbligatoria. GIOCHI IN FAMIGLIA – Giochi a premio Alle ore 17:00 attività didattica per famiglie che inizia con una breve visita al MArTA e segue con un coinvolgente gioco a premi. Tariffe: € 12,00 (adulti); € 6,00 (bambino). Durata 2h30. Prenotazione fortemente consigliata. PER INFO E PRENOTAZIONI – tel. 099-4538639 o mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

Si è tenuta ieri presso la Sala Assemblee della Banca di Credito Cooperativo di Avetrana la consueta cerimonia di consegna delle borse di studio. Come ogni anno, infatti, l’istituto di credito ha premiato i giovani correntisti del territorio che si sono distinti per merito nel conseguimento del proprio titolo di studio, sia esso un diploma di maturità o una laurea.
L’iniziativa, collegata con il programma Progetto Giovani, per il 2017 ha assegnato sette borse di studio ad altrettanti ragazzi di ManduriaSava e Avetrana, licenziati con il massimo dei voti a conclusione dei rispettivi studi di Liceo Scientifico, Scienze Motorie Sportive e della Salute, Strategie di impresa e Management, Scienze della Formazione, Medicina e Chirurgia, Management aziendale, Geografia e Processi territoriali.
«Il nostro programma Progetto Giovani - ha dichiarato il dott. Michele Pignatelli (NELLA FOTO), presidente di BCC Avetrana - è nato proprio con l’ambizioso obiettivo di dare una mano al futuro dei nostri giovani. In quest’ottica, l’assegnazione delle borse di studio non è solo un premio ai risultati conseguiti, ma soprattutto un incoraggiamento a proseguire nella personale crescita formativa e professionale, con la stessa determinazione».

Lo sguardo al futuro si conferma aspetto fondamentale della mission della banca, che a quest’ambito riconduce anche tutte le proprie scelte in favore della sostenibilità ambientale. BCC Avetrana, infatti, aderisce al programma 'Energia Verde', utilizzando nelle proprie filiali solo energia elettrica interamente prodotta da fonti rinnovabili. E per questo Natale la banca ha regalato a tutti i suoi soci una bicicletta, con l’intento di celebrare i 60 anni dalla fondazione attraverso un omaggio simbolico, che ribadisce il valore della sostenibilità e ricorda la strada già percorsa e quella ancora da fare.

Per Sergio Scarcia, assessore all’Urbanistica del Comune di Taranto, “l’idea consiste nella necessità di avviare un processo di catalogazione e tutela del patrimonio architettonico e culturale che rappresenta una vera e propria archeologia industriale, 

Da testimonianza della vita rurale del ‘600, prima che la città si espandesse su quel versante, a Mudit, il museo degli illustri tarantini, destinato a raccogliere le opere dei cittadini di Taranto che si sono distinti nel mondo delle arti e delle scienze dall’epoca magnogreca ad oggi.
Il progetto presentato dal Comune, in partenariato con il Centro studi “Cesare Giulio Viola”, s’è guadagnato un finanziamento di 1.6 milioni da parte della commissione regionale di “SMART-IN PUGLIA, Community Library, Biblioteca di Comunità: essenza del territorio, innovazione, comprensione nel segno del libro e della conoscenza”.
“Grande soddisfazione per questa ulteriore ammissione a finanziamento, che segue quella della Biblioteca Acclavio. Questo risultato – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Aurelio Di Paola, - dimostra la capacità di questa amministrazione di selezionare interventi di qualità e coerenti con le strategie di intervento dei fondi comunitari nonché la volontà di spingere su recuperi di spazi per attività culturali quale volano di sviluppo sostenibile”. Nel 2010 quel che rimaneva della Masseria Solito rischiava di essere spazzato via per nuove costruzioni. Si salvò perché il Comune raccolse i numerosi appelli provenienti dai settori della città più sensibili alla propria storia. Le nuove volumetrie edificabili vennero spostate in altre zone e nacque una sinergia positiva tra Comune e Centro studi “Cesare Giulio Viola”. Oltre che bene architettonico risalente al 1600, in quella casa avevano vissuto Cesare Giulio e Luigi Viola, due illustri concittadini. Il suo recupero, progetto esecutivo, gara d’appalto e lavori richiederanno almeno 24 mesi, rappresenta un grande risultato e il frutto della collaborazione tra amministrazione comunale e Centro Studi “Viola” soprattutto nella redazione del progetto definitivo.
“L’avvenuto finanziamento del progetto – è il commento dell’avvocato Enrico Viola, presidente del centro Studi, - rappresenta un passaggio importante per la storia di questa città. Taranto, città millenaria e patria di moltissime personalità in tutti i campi della conoscenza umana, avrà finalmente al pari delle grandi città storiche come Roma, Firenze ed altre una sede ove celebrare e far conoscere il frutto dell’ingegno locale. Il Centro Studi Cesare Giulio Viola che da anni si batte per questo obiettivo e ha collaborato in proficua intesa con l’amministrazione comunale esprime viva soddisfazione e ringraziamenti agli amministratori comunali e ai dirigenti”.
Il Mudit sarà fornito di sale espositive, una biblioteca di comunità con sale lettura e laboratori per bambini e ragazzi, un caffè letterario ed un bookshoop/infopoint turistico, una grande piazza urbana che possa ospitare eventi ed un’arena all’aperto a servizio del quartiere. Sergio Scarcia, assessore all’Urbanistica, sottolinea che “l’idea forza del progetto di restauro e valorizzazione della Masseria Solito consiste nella necessità, oramai irreversibile, di avviare un virtuoso processo di catalogazione e tutela del patrimonio architettonico e culturale, diffuso sul nostro territorio, che rappresenta una vera e propria archeologia industriale, per individuare forme di valorizzazione con nuove destinazioni d’uso. La Masseria Solito, forte testimonianza di una tipologia sopravvissuta nel tempo, di fronte all’affermarsi dell’edilizia contemporanea “senza scrupoli” degli ultimi decenni (che ha antropizzato massicciamente le nostre periferie urbane), chiede giustizia per l’esplicitazione dei valori identitari della nostra comunità esaltandone la loro bellezza”. L’assessore ai Fondi strategici, Massimiliano Motolese, conclude mettendo in evidenza che “questa è l’ennesima dimostrazione che la musica è cambiata: spirito di gruppo e amore per la città non possono che portare risultati positivi”.

Il caso emblematico dei doni per il piccolo Matteo: plico con i regali per le Feste Natalizie per il neonato e la sua mamma misteriosamente «scomparso» nel tragitto dalla Puglia a Manchester. Sparito nel nulla nonostante la tracciabilità elettronica anche se è stato pagato un supplemento per la consegna veloce. E per avere informazioni telefoniche, c’è un numero a pagamento. Pronte azioni risarcitorie dello “Sportello dei Diritti” per tutti gli utenti che lamentano un analogo trattamento

 

Nonostante si sia da un pezzo nel terzo millennio e l’informatizzazione delle procedure sia ormai la regola, anche il sol tentare di spedire un pacco o un plico attraverso Poste Italiane o corriere in qualsiasi periodo dell’anno può rivelarsi non solo impresa molto costosa, ma soprattutto inutile, perché dopo la fila allo sportello postale, la maniacale attenzione che tanti dedicano all’imballaggio e infine costi di spedizione sempre più onerosi, si rischia letteralmente di veder sparire nel nulla il «pacco». Non ne parliamo poi nel periodo delle Festività Natalizie quando di migliaia di piccoli e grandi doni accompagnati dal pensiero che una volta giunti a destinazione avrebbero potuto allietare e far sentire un po' più a casa o a manifestare affetto o stima, chi sta lontano centinaia o addirittura migliaia di chilometri, se ne perde completamente traccia. Ciò, nonostante, la tracciabilità elettronica e, magari, anche il pagamento di un supplemento per la consegna veloce perché si sperava che il collo, carico di un piccolo pensiero o di ogni ben di Dio arrivasse nelle mani della persona cara o stimata giusto in tempo per la Festa. E proprio dai casi emblematici, che insieme ai tanti che sono giunti nei giorni scorsi all’attenzione dello “Sportello dei Diritti”, vogliamo testimoniare attraverso il racconto di uno di questi, il grande disservizio cui siamo costretti noi italiani, specialmente in questo periodo, in cui aumentano a dismisura le spedizioni e di conseguenza le defaillance da parte di Poste Italiane e spedizionieri vari. Nei primissimi giorni di dicembre, per la precisione il 4, la nonna di Matteo, da poco nato nei pressi di Manchester in Inghilterra da mamma italiana, aveva ben pensato di preparare un pacco pieno di regali per il nuovo nato e sua madre. Con tutta la cura del mondo aveva deciso di spedirlo tramite Poste Italiane consegnandolo ad uno sportello di Lecce che poi, com’è noto si affida a SDA, società del Gruppo per le operazioni materiali di spedizione. Si tratta di un bel plico, di quasi 15 chili, preparato da una mamma del Sud per la propria figlia emigrata e poi realizzatasi all’estero e diventata da poco a sua volta mamma, imballato a regola d’arte, e dopo averlo etichettato con tutte le indicazioni corrette di mittente e destinataria, comprensive di numeri telefonici vari, per ogni eventualità, paga 37 euro, convinta che, non può non arrivare entro la settimana di Natale. Almeno così dovrebbe essere, perché viene anche rassicurata che pagando un supplemento si sarebbero ridotti anche i tempi. Ma così non è, purtroppo. Dopo quel 4 dicembre è iniziata un’odissea per quel pacco. La consegna, sinora, non è mai stata effettuata e in Inghilterra, mamma e papà del piccolo Matteo se ne sono fatti quasi una ragione perché nonostante le rassicurazioni iniziali non arriva nessun avviso, nessuna spiegazione né da parte di Poste Italiane né da SDA. Ovviamente mittente e destinatario controllano in continuazione da quei primi giorni di dicembre il cosiddetto tracking online di quel plico, che purtroppo risulta virtualmente bloccato in uno dei centri di spedizione italiani. Solo virtualmente. E così avviano una lotta surreale per avere quantomeno informazioni. Chiamano al numero dedicato, ma, beffa delle beffe la chiamata risulta a pagamento. Si tratta di un 199 i cui costi variano dai 5,67 ai 14,49 centesimi al minuto a seconda del giorno e della fascia oraria della telefonata. Insomma, alla fine, passato il Natale, viene quasi da gettare la spugna perché quei doni, quando arriveranno, se arriveranno, al di là del loro valore materiale, non avranno più lo stesso senso di quelli che si potevano scartare sotto l’albero. Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma di uno dei migliaia di casi di pacchi smarriti che si continuano a verificare nonostante il miglioramento delle tecnologie e delle tecniche di spedizione. Non bisogna mai dimenticare, che Poste Italiane, SDA, o qualsiasi spedizioniere, in qualità di vettore è responsabile civilmente ai sensi dell’articolo 1693 del codice civile della perdita o deterioramento del bene consegnatoli. In quanto tale, il vettore diviene custode del bene sol perché lo riceve. Per sottrarsi da questo tipo di responsabilità, lo spedizioniere non deve dimostrare di aver agito con diligenza ma fornire una prova negativa, vale a dire che la perdita del bene sia dipesa da caso fortuito, dalla natura o dai vizi delle cose stesse o dal loro imballaggio, o dal fatto del mittente o da quello del destinatario. È bene, quindi, sottolineare che il mittente, il destinatario o persona da essi delegata, in caso di smarrimento o danneggiamento del plico, sono legittimati a rivolgere un reclamo alle Poste nel termine di tre mesi decorrenti dalla data di spedizione; le Poste dovranno fornire una risposta nei 45 giorni successivi alla ricezione del reclamo. In caso di perdita totale del bene, il destinatario ha diritto ad ottenere il rimborso delle spese di spedizione e, a seconda della tipologia di spedizione, ha altresì diritto di vedersi riconosciuto il valore dichiarato del bene. Nel caso in cui non si ottenga risposta o venga negato il rimborso, o quello proposto non sia ritenuto congruo, si può adire l'autorità giudiziaria, previo esperimento dell’invito a negoziazione assistita, invocando la responsabilità per inadempimento. Sono troppi, però coloro che rinunciano a qualsiasi tipo di azione un po' per rassegnazione, un po' per inerzia o per disinformazione. Ecco perché noi dello “Sportello dei Diritti”, dopo le decine e decine di segnalazioni ricevute in questo periodo siamo pronti ad assistere tutti gli utenti che lamentano un analogo trattamento.

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