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Giornale di Taranto - Giornalista1

Simona Scarpati, Assessore Politiche Sociali Comune di Taranto:una riunione molto partecipata dalla quale è emersa la necessità di partecipazione diretta degli stessi ai singoli tavoli di concertazione delle sette aree tematiche che compongono il piano"

 

Nella sala conferenze della Biblioteca Acclavio si è tenuta la prima riunione pubblica programmatica per la formazione del nuovo piano sociale di zona per l'ambito di Taranto 2018-2020.
"La riunione odierna è stata particolarmente partecipata dal mondo del terzo settore - spiega l'assessore Scarpati - si è provveduto ad esaminare il piano regionale delle politiche sociali 2017-2020, con analisi degli obiettivi primari richiesti e delle risorse finanziarie stanziate dai fondi nazionali e regionali per la predetta pianificazione. Dall'ascolto dei vari enti presenti è emersa la necessità di partecipazione diretta degli stessi ai singoli tavoli di concertazione delle sette aree tematiche che compongono il piano".
Pertanto, a partire da domani, sarà consultabile e scaricabile dal sito istituzionale dell'ente in formato pdf, la scheda di partecipazione ai tavoli di concertazione che i vari enti del terzo settore dovranno far pervenire in formato cartaceo ovvero via mail all'ufficio di piano - direzione servizi sociali via Veneto 83. In considerazione dei tempi ristretti per la fissazione delle date per i singoli tavoli di concertazione (che saranno rese note sul sito e a mezzo stampa) si invitano tutti gli enti del terzo settore interessati alla concertazione a far pervenire la scheda entro la data di martedì 20 febbraio 2018.

 

È in corso, a Taranto, l’esecuzione, da parte dei Carabinieri della Compagnia del Capoluogo ionico, di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 8 soggetti appartenenti a un sodalizio criminoso operante nel rione Tramontone, ritenuti responsabili, a conclusione di indagini dirette dalla Procura di Taranto, di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni. Sono state documentate ripetute estorsioni, sotto la minaccia di danneggiamenti nei cantieri, ai danni di imprenditori edili del luogo con riscossione di ingenti somme di denaro. All’attività, eseguita da circa 70 militari del Comando Provinciale, concorrono un elicottero dell’Arma ed unità cinofile.

LA TERZA   EDIZIONE SI SVOLGERA' NELLA SUGGESTIVA LOCATION DELLA BELLA CIITADINA DELLA VALLE D'ITRIA

                                                                     

ECO FESTIVAL “ è un evento dedicato ad ambiente, salute, benessere e tempo libero.  Una vera e propria festa per tutti gli amanti del vivere  naturale, dove prendere parte ad iniziative sempre entusiasmanti e coinvolgenti.

I quattro  ambiti che sono strettamente collegati tra loro. Vivere sano  produce benessere, salute e quindi bellezza. Naturalmente ogni settore della ” ECO FESTIVAL”è ampiamente approfondito in molteplici  attivita’ ma anche grazie all’allestimento di una ricca esposizione di articoli, prodotti e servizi. L’evento, esplora trasversalmente tutti gli aspetti del quotidiano che possono essere vissuti con un approccio più naturale, dall’alimentazione al benessere e alla  salute, fino al fondamentale rispetto dell’ambiente.

In concordanza con le nuove tendenze del mercato,  è un evento che interessa chiunque e che dà l’opportunità ai presenti di approfondire e ridiscutere alcune scelte di consumo, conoscere e recuperare una dimensione più autentica della vita e del mondo che ci circonda.
Ambiente , salute, benessere e tempo libero, saranno i settori in cui si divideranno gli spazi espositivi dell’ evento . 
Per uno stile di vita responsabile, etico, ecologico e conveniente. In rassegna le principali novità del Mondo Bio:alimentazione biologica, agricoltura,bio edilizia,abitare verde, turismo consapevole, bioedilizia, cosmesi naturale, arredamento in materiale riciclato, mobilità a basso impatto, energie rinnovabili, prodotti equosolidali. Ampio spazio alle attivita’ ludiche-sportive dedicate ai bambini e ragazzi conall’interno la“città dei bambini” con teatro, giochi e laboratori di educazione ambientale.

E mille altri aspetti quali naturopatia, fitoterapia, terapie olistiche e discipline bionaturali, oli essenziali, saponi vegetali e biologici, alimentazione biodinamica, integratori biologici e tutto ciò che concerne le terapie alternative e il benessere psicofisico.

Non solo manufatti, prodotti e stand ma anche servizi: con seminari, dibattiti, degustazioni, workshop e laboratori per riscoprire il fai da te con un percorso interattivo e coinvolgente che possa allargare gli orizzonti della propria consapevolezza. I vari esperti coinvolgeranno il pubblico in tutti gli aspetti della vita. Il pubblico avrà la possibilità di partecipare a numerose lezioni corsi e workshop tra cui quelle di cucina naturale per riscoprire semplici e salutari metodi di preparare le verdure e le radici, prodotti da forno con farine bio antiche quali kamut e farro.

Escursioni, ciclo passeggiate organizzate ed eventi serali con musica, danza e  molto altro ancora per uno stile di vita etico naturale responsabile ed ecologico.  

PROGRAMMA - ECO FESTIVAL 2018 

CONVEGNI , SEMINARI E WORK SHOP TENUTI DA ARCHITETTI, INGEGNERI, MANAGER ENERGY, MEDICI.

TEMI TRATTATI:

EDUCAZIONE AMBIENTALE

BIOEDILIZIA

VIVERE SOSTENIBILE

GEOBIOLOGIA

PERMACULTURA

RICICLO VETRO E ALTRI MATERIALI

PRODOTTI  ERBORISTICI-NATURALI

PRODOTTI BIO

ENERGIE RINNOVABILI

IMPIANTi  BIOMASSA

NUTROZIONISTI ED ESPERTI ALIMENTAZIONE BIO.

DIETA MEDITERRANEA – SICUREZZA IN TAVOLA.

ESCURSIONI :  VALLE D’ITRIA- CENTRO STORICO.

INSTALLAZIONI GARDEN PIAZZA  XX SETTEMBRE

SMART CITY

INSTALLAZIONI AUDIO VIDEO CENTRO STORICO CON PERCORSO EMOZIONALE-MULTISENSORIALE.

CICLOPASSEGGIATE

CITTA’ DEI BAMBINI: GIOCHI Ed educazione ambientale- LABORATORI PER BAMBINI.

EVENTI SERALI: ARTISTI DI STRADA  ,  SERATE MUSICALI.

DANZA POPOLARE. DEGUSTAZIONI PRODOTTI E PIATTI KM.0.

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ASSOCIAZIONI  ED ENTI PARTECIPANTI: WWF - COOPERATIVA SERAPIA - PROTEZIONE CIVILE. - LEGA AMBIENTE - ABAP (ASS. BIOLOGI. AMBIENTALISTI PUGLIA) - MEDI’ - VERDE PUGLIA - AZIENDE AGRICOLE BIOLOGICHE - ASS. FRANTOI  PUGLIA - SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO.

 

 

*IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE MODIFICHE E VARIAZIONI

 

LE AZIENDE E GLI ORGANISMI INTERESSATI A PARTECIPARE POSSONO CONTATTARE L'ASSOCIAZIONE NOVAPULIA  AL CELL.                        333 4533006 O ALLA MAIL  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.                   

 

 

La nota si sofferma sulla situazione di degrado sulla Costa viale Jonio e di Lido Chiapparo.

Fare turismo a Taranto è possibile se si osservano delle regole elementari, tra queste, c'è l'igiene nei luoghi turistici. In questo caso mi soffermo sulla zona di San Vito/viale Jonio. Tutti gli anni, siamo costretti a segnalare le discariche a cielo aperto, sulle zone balneari. Interveniamo a pulire come volontari, (ultimamente, a Lido Chiapparo), facendolo con Amore e Passione, rivolti al nostro territorio, oltre che spronare l'Ente Comune a far fare un'attenta attività di rassetto e pulizia delle zone costiere e le strade interessate ai percorsi per raggiungere il nostro meraviglioso mare. Come spesso accade, si accumula moltissima immondizia e non è raccolta puntualmente, dando un'immagine delle zone periferiche costiere, pulite e accoglienti.Riteniamo che non sia un buon biglietto da visita per chi vuole venire a balneare a San Vito

.

Voglio ricordare che denunciai mediaticamente in più occasioni, a tutti gli organi d’informazione dello scandaloso stato di degrado in quel tratto di litorale, come consigliai di attrezzare su quel terreno, un'area per picnic, sotto gli alberi di calypso, oltre sfruttare le aree verdi per piantare alberi e installare un parco giochi. Ciò che ci proponiamo è di rendere la città di Taranto accogliente turisticamente, con il rispetto di tutte le specifiche tecniche e comportamentali che richiede il caso. Rispetto doveroso, sia degli Enti amministratori della città, sia della cittadinanza sia chi risiede in loco.

Come movimento d’opinione TARANTO, DIRITTO DI VOLARE, Chiediamo da qualche anno mediaticamente, prima all’ex Sindaco Stefàno, adesso al Sindaco Melucci un’attenzione particolare per l’oasi della città di Taranto, alle spalle del muro dell’ex lido Praia a mare (Mare Chiaro), dove sarebbe opportuno proteggerlo. Poiché si sta creando una presunta biodiversità, con presenze accertate di Folaghe e Cavalieri d’Italia. Potrebbe essere motivo di visita guidata per le scolaresche, trovandosi come posizione, facile da raggiungere.

Il nostro territorio dovrebbe costituire il fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale, la zona sulla quale maggiormente investire per attrarre i turisti e per dare un’immagine positiva dell’intera area ionica.

Consigliammo ai dirigenti dell’AMIU d’intervenire per bonificare l’area in questione e all’ex Sindaco e vice Sindaco, ora lo chiediamo al Sindaco Melucci e la Sua Giunta, d’intervenire con un sistema d’illuminazione e semmai una vera videosorveglianza, per mettere in condizioni questi tratti, di essere illuminati e sorvegliati. In questo modo, i malefici incivili, non deturpano quel meraviglioso posto, pieno di discariche a cielo aperto.

Cav. Alfredo Luigi CONTI - Presidente movimento TARANTO, DIRITTO DI VOLARE!

 

 

"Le aziende che operano nel pieno rispetto della legge sono il vero motore trainante della nostra economia". 

E’ sufficiente osservare quanto accaduto, e continua ad accadere, - evidenzia il dirigente dell'ente  nel nostro territorio. Nella rete dei tanti subaffidamenti - dice Marinaro - rischiano di insinuarsi forme irregolari od illegali di attività imprenditoriali, condotte senza il pieno rispetto dei contratti collettivi e della normativa in tema di lavoro e sicurezza. Il ricorso massiccio ai subappalti spesso è un segno della volontà da parte dell’appaltatore di tralasciare la fase esecutiva, che invece viene in buona parte delegata ad imprese disposte ad accettare condizioni ingiustificabili alla luce di un corretto e regolare processo esecutivo. Occorre approcciare tali problematiche con un forte presidio istituzionale di monitoraggio e controllo dei processi esecutivi delle opere. Come Cassa Edile - ricorda il Presidente -  abbiamo il compito di integrare la rete di controlli del flusso di manodopera, articolati nei diversi livelli di subaffidamento, perchè spesso l’evasione tende ad annidarsi nell’insufficiente o del tutto mancato adempimento degli obblighi contributivi e retributivi posti dal nostro CCNL. Questo perchè ritengo che trasparenza e legalità siano fattori imprescindibili per garantire il rilancio dell’economia locale ed una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre si garantisce così una competizione sana e leale nell’aggiudicazione delle gare d’appalto, evitando quelle gare al ribasso che spesso nascondono appunto forme di evasione e di mancato rispetto delle norme previste dal CCNL. Questo si verifica tanto in ambito appalto pubblico e privato quanto in quello industriale, dove le aziende concorrono ad aggiudicarsi appalti attraverso un ribasso possibile anche grazie all’utilizzo improprio di contratti diversi da quello del settore Edile come il “multiservizi”; tutto ciò naturalmente finisce col danneggiare innanzitutto i lavoratori, creando anche una forte disuguaglianza economica tra operai con contratti diversi che materialmente svolgono le stesse tipologie di lavori. Di conseguenza a mio avviso - conclude Marinaro - andrebbero maggiormente tutelate le imprese sane, sempre più spesso alle prese con episodi di “subdola” concorrenza sleale, applicando controlli più efficaci sulle subforniture, verificando che le condizioni economiche siano congrue, perchè le aziende che operano nel pieno rispetto della legge sono il vero motore trainante della nostra economia.

Mai coinvolti - dicono i 5 consiglieri nel documento programmatico presentato in Consiglio - su ILVA, Tempa Rossa, Porto, Aeroporto, Zes e altro ancora Comunicazione della formazione di un nuovo Gruppo Consiliare denominato “Gruppo Indipendente” ed illustrazione in Consiglio Comunale del documento politico-programmatico del nuovo Gruppo.

 

Signor Presidente del Consiglio, Signor Sindaco, Colleghi Consiglieri, Signori Assessori, signor Segretario.

Già è stata anticipata alla stampa la notizia che al primo Consiglio utile noi Consiglieri avremmo comunicato la formazione di un nuovo Gruppo Consiliare che oggi costituiamo denominandolo “Gruppo Indipendente”.

I Colleghi del Gruppo hanno riposto in me, Consigliera Floriana de Gennaro, il gravoso compito di ben rappresentarli a Capo di questo gruppo. Farò il mio meglio per essere la sintesi di tutti loro.

Tutti noi promotori del neo costituito gruppo abbiamo sostenuto il programma del candidato Sindaco Rinaldo Melucci contribuendo a far sì che quel programma fosse quello scelto dalla maggioranza dei nostri cittadini e che il Sindaco eletto, Rinaldo Melucci, ne fosse il suo attuatore.

Confermiamo di voler sostenere quel programma, non solo per immutato convincimento in ordine alla sua valenza, o ancora per ragioni di coerenza, ma come nostro preciso obbligo nei riguardi dei nostri elettori perché è in base a quel programma che abbiamo raccolto i nostri consensi e non riteniamo di dover utilizzare quel mandato a nostro piacimento.

Il nostro documento politico fa quindi riferimento a quegli obiettivi che disegnano un “nuovo modello di sviluppo” per Taranto, e quelli sono e saranno gli obiettivi che intendiamo perseguire, ad ogni costo, anche a costo di dover apparire come se fossimo opposizione qualora chicchessia, per assurdo anche il Sindaco, si frapponga al loro raggiungimento.

Ed è proprio dalle prime parole di quel progetto che vogliamo partire per disegnare la visione programmatica del nostro Gruppo.

Il programma del Sindaco eletto prevede, testualmente, che per la sua attuazione assume un ruolo fondamentale “sollecitare costantemente il confronto e raccogliere il contributo dei diversi attori istituzionali, sociali ed economici del territorio”.

Ebbene noi cinque consiglieri che abbiamo costituito questo Gruppo ci collochiamo tra gli “attori istituzionali del territorio”, perché quella è la nostra funzione, ma in principal modo perché questa deriva dal volere popolare, con il compito di contribuire, attraverso la nostra opera di indirizzo e controllo politico-amministrativo, al raggiungimento del benessere per questa Città. Questi i compiti e le funzioni attribuite al Consiglio Comunale dal Testo Unico sugli Enti Locali.

Aggiungiamo che il confronto ed il contributo divengono viepiù importanti e necessari in ragione del fatto che hanno partecipato al voto per l’elezione di noi Consiglieri il 58% degli aventi diritto e quasi il 30% per il ballottaggio tra i candidati Sindaci. E’ evidente lo scollamento tra le istituzioni e la politica da una parte e la vita reale e quotidiana dei cittadini di questa Città.

Diventa quindi un obbligo anche per noi Consiglieri quello di dover a nostra volta ricercare il confronto ed  il contributo di chi ci ha eletti perché riteniamo e condividiamo fermamente il principio che la democrazia sia partecipazione e confronto tra idee.

Con l’effettiva volontà, quindi, di attuare quel programma elettorale, non solo nelle cose fisiche da fare ma anche nella fondamentali modalità del come farle, dobbiamo però constatare che (forse) le mille difficoltà quotidiane che investono questa nuova amministrazione fanno sì che vadano smarrendosi i propositi iniziali ed il costante confronto e contributo tra gli attori, che non può essere relegato all’emanazione dei soli atti fondamentali rimessi dalla legge e dallo statuto alla competenza del Consiglio, ma che richiede il costante impegno alla buona politica fatta di idee che circolano.

Ed in ordine alla circolazione delle idee ci piace far riferimento al pensiero di Gustavo Zagrebelsky – giudice della Corte Costituzionale  - fatto proprio nel manifesto elettorale del movimento #lasceltapertaranto: “Le idee racchiuse in se stesse s’inaridiscono e si spengono. Solo se circolano e si mescolano vivono, fanno vivere, si alimentano le une con le altre e contribuiscono alla vita comune, cioè alla cultura

Gli appena sei mesi trascorsi dalle elezioni non hanno purtroppo visto la circolazione delle idee attraverso il coinvolgimento anche di noi  “attori istituzionali” di questo territorio al fine di consentire di svolgere il compito di indirizzo politico ed amministrativo della nostra Città.

Quei pochi cittadini che ancora si avvicinano a noi Consiglieri ritenendoci informati in ordine alle vicende del governo di questa città, e ci domandano cosa riservi il futuro dell’ILVA o ancora di Tempa Rossa, se non del porto, dell’aeroporto o della Zes, cioè gli argomenti ultimi che più hanno occupato le cronache dei giornali, non possiamo dire loro più di quello che compare sulle cronache giornalistiche locali, e questo perché alcun confronto, scambio  e contributo  è stato avviato o a noi richiesto su tali temi nella massima Assise di questa città.

E’ iniziata la campagna elettorale e vanno a stemperarsi le polemiche che hanno fatto seguito alla scelta delle candidature, perciò tutto dovrà tornare silente in attesa del giorno dopo le elezioni, momento in cui riprenderanno le lacerazioni che investiranno, stante le peculiarità del nuovo sistema elettorale, trasversalmente i singoli partiti e le loro coalizioni.

Riteniamo che le cose da fare in questa città siano tante. Dobbiamo però interrogarci sul perché quelle tante cose non siamo riusciti fino ad ora a farle, perché siamo diventati la città più triste e sfigata in ogni classifica del benessere nazionale e perché siamo più abili nel demolire anziché nel costruire.

Su tale questione è ormai diffusa l’opinione decadente che quotidianamente sfoga nella stampa locale e nazionale. Scrive Vincenzo Carriero in un suo articolo pubblicato il 30 gennaio scorso sulla rivista on-line Cosmopolis: “Il problema attiene a qualcosa di profondo. Qualcosa che riguarda il rapporto reciso tra popolo e democrazia, tra rappresentanza e competenza. La crisi è di valori prima che economica, di progetto più che di intercessione verso il contingente.”. Scriveva Ezio Mauro su La Repubblica dell’8 luglio scorso: “… disgiungere gli ideali dalla rappresentanza di interessi legittimi significa ridurre i partiti a pura lobby politica istituzionale che si muove sulla spinta degli interessi prevalenti e convenienti di ogni singola fase, senza un profilo culturale e civile, dunque senza una specifica identità”.

Questa è l’opinione che nutrono fuori da questa Aula nei nostri riguardi ed è per questo che è fondamentale per il nostro nuovo gruppo partire dalle fondamenta di quel programma, e cioè dai valori che ne sono a capo di confronto e coesione che sono in grado di far sì che la nostra comunità divenga un popolo dalle salde fondamenta.

Fra poco più di un mese vi saranno le elezioni politiche che ci riporteranno all’utilizzo di un sistema proporzionale almeno nei due terzi del nostro parlamento. Attraverso l’applicazione di tale sistema, possiamo sostenere che noi cinque consiglieri rappresentiamo con il nostro gruppo più del 15% degli elettori che hanno deciso di votare i rappresentanti della loro città. Abbiamo deciso però di voler rappresentare le istanze anche di quella maggioranza che ha deciso di non votare a causa del “rapporto reciso tra popolo e democrazia”.

Abbiamo, tutti noi che facciamo parte del neo costituito gruppo Consiliare, lavorato duramente in questi sei mesi. Abbiamo portato proposte in Consiglio, approvate tra l’altro con largo consenso, quale quella di un Consiglio Comunale congiunto con la Città di Matera per discutere delle possibili convenienze della Zes interregionale, la partecipazione del Comune di Taranto al tavolo istituzionale per l’Aeroporto Arlotta di Grottaglie, la modifica degli statuti AMIU ed AMAT prevedendo un solo amministratore e più centri di controllo, in coerenza con le linee della riforma Madia, la sistemazione del mercato di Via Lucania con soluzioni non pasticciate, ecc. ecc..

Le proposte, malgrado provenienti da attori istituzionali, sono rimaste tutte “lettera morta”.  Il Consiglio Comunale congiunto con Matera non si è svolto, il tavolo Arlotta nemmeno a parlarne, i Consigli di Amministrazione sono stati eletti in barba a qualsiasi riforma, insomma tali sforzi hanno portato un semplice contentino in Consiglio, poco più che una pacca sulla spalla, un po’ di visibilità sulla stampa, ma nulla di più.

Abbiamo appreso solo dalla stampa o dai social le posizioni assunte dal Sindaco e dalla sua Giunta in ordine a profili fondamentali riguardanti il futuro di questa Città.

Signor Sindaco, non avrebbe certo trovato in noi, che sin dall’inizio l’abbiamo sostenuta, dei contraddittori ma bensì degli interlocutori, capaci di aggregarsi, così come abbiamo fatto prima delle elezioni, ed in grado di aggregare la popolazione che ha qualche difficoltà di comprensione, così come l’accusiamo noi, dovuta purtroppo ad un grave difetto di comunicazione.

Essere certi delle proprie idee e capaci di realizzarle è una dote, essere capaci anche di aggregare intorno a quelle idee è una virtù.

Il Comune di Taranto, soprattutto in questo momento veramente devastante, ha bisogno di una guida non solo aziendale ma emozionale, cioè capace di trovare la sua forza nella capacità di confronto e scambio di idee.

Su questi presupposti, che sono i presupposti del programma elettorale del Sindaco, noi ci siamo, altrimenti ci saremo lo stesso ma assumendo una posizione di difesa qualora vengano a mancare gli stessi valori e virtù fondamentali previste per la buona riuscita del programma.

Collaboreremo con la maggioranza ed anche con le opposizioni, come ciascuno di noi fino ad ora fatto, per contribuire a costruire il migliore futuro che possiamo augurare alla nostra Città.

I Consiglieri Comunali

 Floriana de Gennaro

 

  Cosimo Festinante

 

     Cataldo Fuggetti

 

        Mario Pulpo

 

 

      Federica Simili

IL PRIMO CITTADINO: "NON ABBIAMO ACCESSO AL PIANO INDUSTRIALE E QUINDI NON POSSIAMO FARE VALUTAZIONI

 

 

“Nel clima di leale collaborazione istituzionale, come avevamo chiesto al governo prima di rigettare tutto l'impianto,sarebbe stato utile incontrarsi e limare le differenze, questo non è avvenuto,  prendiamo atto. E’ stato mandato il testo prima ai TG nazionali da parte di un governo in sostanza uscente, quindi ormai anche con scarsa legittimazione politica.” Così il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, intervistato da Simone Spetia ad Effetto Giorno su Radio 24 in merito al nuovo scontro con il Governo che ha respinto la proposta del Sindaco e del Presidente Emiliano. Il Sindaco poi sottolinea ancora su Radio 24 che la cosa “più sconcertante è che non riusciamo, come ente pubblico locale quindi non un comitato di cittadini privato, ad avere accesso al contratto e al piano industriale vero e proprio sulla scorta del quale, chiaramente, il Ministro e i ministeri coinvolti esprimono le loro valutazioni. Noi non siamo in grado di correggere il tiro perché ci manca la prospettiva complessiva e devo dire che è tutto molto sconcertante” e continua ancora: “Per questo ci stiamo riservando di verificare anche con la Procura della Repubblica se ci sono dei margini per intervenire su questa vicenda”. Alla domanda di Simone Spetia su Radio 24 che gli domanda su quali basi hanno fatto ricorso il sindaco di Taranto spiega: “Noi facciamo il ricorso sulla base del DPCM, (che è pubblico n.d.r.) che è di gran lunga insoddisfacente per le esigenze della comunità dal punto di vista dell'ambiente, del rischio sanitario e anche della tutela dell’indotto che di nuovo sparisce dall’argomento all'ordine del giorno”.

 

Un piano industriale è redatto in coerenza con una visione anche di ciò che bisogna fare sull'ambiente, sulla salute, quindi se ci mancano questi elementi, una volta discusso con le organizzazioni sindacali soltanto il tema degli esuberi e dei contratti non si capisce come ex post si possa intervenire sulle questioni dell'ambiente e della salute che sono per noi prioritari ovviamente.” Così il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, intervistato da Simone Spetia ad Effetto Giorno su Radio 24, contesta la posizione dell’esecutivo che sostiene che il piano industriale si discute coi sindacati e con la parte datoriale. Il sindaco di Taranto aggiunge ancora su Radio 24: “Le devo anche dire che il quadro è complicato - dal 2012 in poi, da quando interviene la magistratura sulla vertenza Ilva - da un percorso di 12 decreti salva Ilva, così si definiscono, e non si capisce perché non si possa discutere di un tredicesimo Decreto Salva Taranto finalmente che metta in sicurezza tutte le nostre esigenze anche dal punto di vista dei formalismi e dei tecnicismi che ovviamente oggi ci vengono ribaltati dal ministro”.

 

Il governo è già in ritardo perché doveva iniziare la copertura dei parchi minerari per esempio due anni fa e questo è solo uno dei dati salienti in questo procedimento, non ha mai coinvolto la comunità locale, quindi piangere adesso sul latte versato da parte dei ministri che hanno evidentemente accordato troppo all'investitore potenziale non è un problema dell'ente locale”. Risponde così il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci a Simone Spetia a Effetto Giorno su Radio 24 che lo incalza sul fatto che il Governo sostiene che accettare le loro proposte vorrebbe dire azzerare quanto fatto finora e di fatto ritardare anche gli interventi ambientali. Al giornalista che gli chiede se non sia fonte di preoccupazione che il muro contro muro possa far saltare tutto, il sindaco di Taranto sottolinea su Radio 24: “Pazienza! Perché questa città è stata stuprata negli anni, non consentiremo l'ennesimo stupro di questa comunità, pazienza per il sistema paese, pazienza per l'investitore, pazienza per tutti quelli a cui poi tenteremo di dare una mano ricollocandoli nel sistema delle bonifiche e quant'altro, ma noi non svenderemo il nostro territorio e il nostro futuro a dei soggetti che sono all'interno di una  procedura nella quale il governo non si sta comportando da arbitro terzo e nella quale non abbiamo neanche consapevolezza del sistema di garanzie che la legge prevede a sostegno della buona definizione di una procedura di questo tipo”.

Sui tempi della decisione del TAR Melucci su Radio 24 dice: “Penso che rielaboreremo la nostra istanza cautelare, arricchita adesso negli argomenti e non credo che mancheremo l'udienza fissata per il 6 marzo”. “Quindi il 6 marzo potremo avere qualche informazione o qualche decisione?” chiede Spetia al sindaco che risponde: “corretto”.

 

E' STATO INFATTI PRESENTATO IL QUADERNO MEDICO – Sherlock Holmes al letto del malato.  

 

E’ stato presentato dal dott.Vincenzo Morrone (Dirigente cardiologo Ospedale SS. Annunziata di Taranto) un interessante argomento, facente parte della cartella “Quaderno Medico”, dal titolo “Sherlock Holmes al letto del malato: Analogia tra metodo investigativo poliziesco e metodo clinico”. Il dott. Nicola Baldi (Già Primario cardiologo presso l’Ospedale SS. Annunziata di Taranto) ha introdotto l’argomento, analizzando il titolo che l’autore ha dato al suo studio.

Come si realizza il procedimento diagnostico e quali analogie esso ha con un’attività d’indagine che è formulata per giungere a un’ipotesi per l’accertamento di un delitto. Per questo i due metodi proposti dal relatore, nel titolo, hanno delle analogie interessanti.

Più volte capita di raccogliere una serie di esami, di metterli sul tavolo, e vedere, poi, quali analogie ci sono per effettuare una diagnosi. E’ questo un’inversione del processo diagnostico cui si va incontro con maggiore frequenza. E’, certamente, un problema molto grave cui occorre porre un rimedio, nel breve tempo. In tutte gli ambiti lavorativi c’è una tendenza a sostituire l’uomo con la macchina.

Dato l’enorme costo del lavoro, si mira a una migliore razionalizzazione delle risorse umane. Questo sta avvenendo anche nelle discipline scientifiche e in particolare nel campo medico con la presunzione che anche il medico possa essere sostituito dalla macchina. Nell’era moderna, infatti, c’è una corsa verso la tecnologia diagnostica che, certamente, è un valido aiuto alla professione medica, ma il cervello umano è un computer inimitabile e insostituibile. Nell’era della tecnologia, infatti, non sono pochi gli errori diagnostici se si sottopone il paziente a una serie d’indagini diagnostiche a tappeto senza favorire quelle fasi dell’indagine conoscitiva che si chiamano anamnesi ed esame obiettivo ed elaborazione dati. La diagnosi è, infatti, il risultato di un processo logico deduttivo mutuato dalle scienze investigative usate nelle conoscenze criminologiche. Sono comparabili le tecniche investigative del detective con quelle diagnostiche del clinico? Si

L’investigazione, di qualsiasi tipo, è un processo cognitivo atto a scegliere in base ad indizi, prove ed evidenziare la migliore strategia per ottenere la soluzione del caso. La classe medica e, in particolare, i giovani medici, in questo modo, possono riappropriarsi del piacere dell’indagine diagnostica per svolgere il lavoro con passione e migliorare la prestazione sanitaria. Il ragionamento logico della deduzione, induzione e abduzione non sono una scoperta recente ma è noto fin dai tempi di    Aristotele (384/322) e Seneca (470 a.C. / 399 a.C.) Il detective e il medico  hanno la stessa finalità: identificazione di un colpevole che può essere l’assassino per il detective e la malattia per il medico. Per fare questo, ambedue hanno bisogno di recuperare, archiviare e gestire una massa di dati e informazioni.

Diventa allora importante

1) saper interrogare e raccogliere dati passati e recenti,

2) saper cogliere i segni derivanti dall’osservazione di una persona (semeiotica medica) o della scena del crimine,

3) utilizzare nella giusta maniera esami strumentali e linee guida

A conferma di quest’analogia si trovano testimonianze nella letteratura, nel cinema e nella televisione. Nel campo della letteratura ricordiamo il romanzo poliziesco nato con Edgar Allan Poe e poi sviluppato da Arthur Conan Doyle (1859-1930), un medico che imparò da un altro clinico, Joseph Bell, la tecnica della investigazione in medicina. Quest’abilità fu trasformata, poi, in arte dell’investigazione poliziesca con l’invenzione del detective Sherlock Holmes, protagonista costante del suo filone letterario del giallo classico. Si tratta di un abile detective, investigatore raffinato e benestante, capace di dare una svolta ai casi criminali per la sua capacità à di attenzione ai dettagli sulla scena del crimine. Nel giallo classico lo scrittore lancia una sfida al lettore per l’individuazione del colpevole di un reato. Nello stesso tempo, la costante scoperta del colpevole, con il trionfo della giustizia, rappresenta il messaggio morale.

Sherlock Holmes diventa poi l’ispiratore per Nero Wolfe (1934) di Rex Stout (1886-1975) e per Hercule Poirot di Agatha Christie (1890-1976) scrittrice britannica autrice del famoso giallo “ Assassinio sull’Orient Express “. Negli anni trenta poi si assiste al superamento del giallo classico sia in USA e sia in Europa. In America lo scrittore Raymond Chandler inventa Philip Marlow, un detective non più aristocratico ma duro bevitore che opera in uno sfondo ambientale degradato e non più in un ambiente aristocratico come nel giallo classico. In Europa Georges Simenon (1903-1989) porta alla ribalta il Commissario Maigret che lavora sullo sfondo dei quartieri popolari di Parigi. L’elenco può continuare nel campo della letteratura con il Commissario Montalbano di Andrea Camilleri (1994) interpretato nella serie televisiva da Luca Zingaretti la cui caratteristica è intuita e razionalità alla base della sua abilità investigativa. Sempre nel campo televisivo ricordiamo il tenente Colombo (di Levinson e Link), tenente di polizia italo-americano, interpretato da Peter Falk. (sugli schermi televisivi dagli anni ’70 al 2004. In questo caso è ribaltata l’impostazione classica del giallo inglese; infatti, lo spettatore conosce l’assassino fin dalle prime battute mentre il meccanismo sta nel capire come il detective riuscirà a smascherarlo. La serie televisiva che più esprime l’analogia tra investigazione medica e poliziesca è quella che ha occupato gli schermi televisivi negli anni 2004-2012: Dr. House interpretato dall’attore Hugh Laurie. Tratta di un medico dotato di capacità deduttive notevoli; ogni episodio è un giallo medico scientifico ispirato ai gialli di Sherlock Holmes.

Le qualità insite in un detective o un medico sono, capacità di:

·        osservazione,

·        ricostruzione ambientale e psicologica,

·        ragionamento logico,

·        cogliere le incongruenze,

·        cultura, ostinazione, tenacia.

La medicina è anche arte che significa illuminazione razionale conseguenza di una competenza tecnica, attenzione, precisione. I giovani medici di oggi devono quindi riappropriarsi del ragionamento diagnostico proprio nell’era in cui questo è in crisi per via della notevole azione tecnologica. Sarà salutare  per il paziente, per il professionista e per l’economia. Senza contare l’influenza positiva sul rapporto umano medico paziente.

Al dibattito finale hanno preso parte il dott. Angelo Albano e Michele Lonoce.

 

Come ogni settimana, all’inizio della conferenza, nell’ambito del rapporto Scuola Liceo Musicale Archita e Associazione Presenza Lucana il Maestro Paolo Battista ha accompagnato due allievi, al primo anno di violino, nella presentazione di due brani Duetto per violino N°3 e 4 di Charles Dancla. E’ stata ricordata nella presentazione: La Giornata della memoria”.

 

IL CODACONS LANCIA ANCHE IN REGIONE AZIONE COLLETTIVA PER CAMICI BIANCHI DOPO LA RECENTE SENTENZA DELLA CORTE UE CON LA QUALE’ 700 MEDICI PUGLIESI HANNO OTTENUTO 21 MILIONI DI EURO DI INDENNIZZO.  

 

 

Si apre anche per i medici specializzati della Puglia più “anziani” la possibilità di ottenere un risarcimento per le retribuzioni non corrisposte dallo Stato Italiano durante gli anni di specializzazione. La Corte di Giustizia Europea nei giorni scorsi si è espressa sulla questione, stabilendo che “Qualsiasi formazione a tempo pieno o tempo ridotto come medico specialista iniziata nel corso dell’anno 1982 e proseguita fino al 1990 deve essere oggetto di una remunerazione adeguata”.

In base a tale principio affermato dalla Corte, deve ritenersi che anche i medici più “anziani”, ossia iscritti alla Scuole di Specializzazione in anni precedenti al 1982, abbiano diritto a vedersi riconosciuto il risarcimento del danno patito per la mancata remunerazione da parte dello Stato Italiano – spiega il Codacons - L’interpretazione dei giudici del Lussemburgo delle direttive fondamentali sul tema, n. 75/363/CEE e 82/76/CEE, è perfettamente in linea con quanto sostenuto in numerosissimi processi dallo staff legale della nostra associazione, che hanno già portato complessivamente solo in Puglia ad oltre 21 milioni di euro di indennizzo in favore di quasi 700medici della regione che non si erano visti riconosciute le retribuzioni loro spettanti.

A seguito di questa nuova sentenza il Codacons ha deciso di lanciare anche in Puglia un nuovo ricorso collettivo per tutti i medici iscritti alle Scuole di Specializzazione prima del 1982, volta a far valere i loro diritti e ottenere risarcimenti superiori ai 50mila euro ciascuno (considerando interessi e rivalutazione monetaria).

Per ottenere informazioni e aderire all’azione è sufficiente seguire le indicazioni pubblicate sul sito www.codacons.it  

Hanno sottoscritto il documento anche i Segretari Provinciali di CGIL, CISL, UIL, UGL e USB.

 

Il Prefetto Donato Cafagna e i Commissari di ILVA, Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba, nonchè i Segretari Provinciali di CGIL, CISL, UIL, UGL e USB hanno siglato, in data odierna, in Prefettura, il Protocollo di Legalità.

Il Protocollo ha l’obiettivo di prevenire tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle procedure di appalto degli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione previsti nello Stabilimento di Taranto, a partire dall’imminente lavoro per la copertura dei parchi minerari e sarà valido fino alla conclusione degli interventi stessi.

 

Questa iniziativa - fortemente voluta dal Prefetto di Taranto e dai Commissari Straordinari per il rilievo ambientale, sociale e sanitario delle misure previste - si inserisce nell’ambito degli accordi già siglati dalla Prefettura negli ultimi mesi: il Protocollo Generale di Legalità, sottoscritto il 3 agosto 2017 per l’attuazione del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’Area di Taranto con tutte le Stazioni Appaltanti incaricate della realizzazione degli interventi e, l’Intesa operativa tra il Prefetto di Taranto e il Procuratore della Repubblica di Taranto, Carlo Maria Capristo, firmato il 18 ottobre 2017 e finalizzato ad accrescere l’efficacia dell’azione di prevenzione e contrasto dei tentativi di infiltrazioni criminali nelle attività relative al CIS.

 

Attraverso il Protocollo di Legalità, siglato oggi, i Commissari Straordinari assumono precisi impegni nelle procedure di appalto degli interventi di bonifica e ambientalizzazione, tra i quali la trasparenza del flusso informativo relativo alla filiera delle imprese che, a qualunque titolo, partecipano all’esecuzione degli interventi e l’estensione delle disposizioni afferenti al regime delle informazioni antimafia ai soggetti della filiera delle imprese.

 

Il Protocollo prevede, inoltre, che ILVA non stipulerà contratti e non autorizzerà subcontratti con quelle imprese verso le quali risultano tentativi o elementi di infiltrazioni mafiose. Se in seguito alla sottoscrizione di un contratto o subcontratto le verifiche antimafia dovessero avere esito interdittivo, tali contratti verranno immediatamente risolti. La risoluzione verrà effettuata anche nei confronti di quelle imprese con cui è stato stipulato un contratto prima della stipula del Protocollo.

I princìpi del Protocollo verranno inseriti anche nella documentazione contrattuale che le imprese appaltatrici e subappaltatrici dovranno accettare e sottoscrivere.

 

ILVA realizzerà e alimenterà una “Banca Dati” delle imprese, allocata presso la Prefettura, con lo scopo di monitorare, tra le altre cose, le fasi di esecuzione dei lavori e dei soggetti che realizzano gli interventi, i flussi finanziari connessi alla realizzazione degli stessi e le condizioni di sicurezza dei cantieri. Inoltre, è prevista l’adozione di strumenti informativi per il monitoraggio degli accessi ai cantieri.

 

Il Prefetto ha evidenziato che “quello sottoscritto oggi è un Protocollo insieme di legalità e di responsabilità, perché pone al centro le questioni dell’ambiente, del lavoro e della prevenzione antimafia, cruciali per lo sviluppo del territorio tarantino e definisce un sistema coeso di tutela, al quale sono chiamati a cooperare le diverse componenti sociali ed istituzionali”.

 

Per i Commissari Straordinari di ILVA “il protocollo di legalità è uno strumento fondamentale per poter dare un assetto ordinato e rispettoso della legalità a tutta una serie di iniziative che auspichiamo possano essere realizzate in tempi rapidi e che possano dare risposta alle istanze del territorio, di tutela dell’ambiente e della salute. Auspichiamo inoltre – hanno sottolineato i Commissari ILVA - che si possano costruire le basi affinché l’impresa, ci auguriamo a breve nella disponibilità del nuovo investitore, possa operare nel pieno rispetto di tutte le condizioni di legge e coniugando il rispetto della salute, dell’ambiente del lavoro che sono fondamentali per un’azienda stabilmente presente su un determinato territorio”.

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