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Giornale di Taranto - Giornalista1

Si preannuncia un fine settimana in grande stile quello del Museo MarTA. Come si legge in una nota Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA, in collaborazione con il Concessionario Nova Apulia, prosegue la

sua programmazione culturale con un fitto calendario di eventi nel week-end. Qui di seguito il dettaglio del programma:

DIVERTIMARTA – Laboratorio per bambini

Sabato 15 settembre alle h. 17:00 il Concessionario Nova Apulia organizza per i più piccoli il percorso didattico “La casa in Magna Grecia. Pavimenti preziosi” e a seguire laboratorio finalizzato alla creazione di un mosaico. Età: 6/12 anni. Durata 2h30min. Tariffa: € 8,00 a bambino. Prenotazione obbligatoria.

WEEKEND AL MArTA – visite guidate tematiche

Sabato 15 settembre alle ore 17:30, il Concessionario Nova Apulia propone una visita guidata sul tema “Taras e la

Magna Grecia”. Tariffa € 6,50 + biglietto d'ingresso. Prenotazione obbligatoria.

Domenica 16 settembre, alle ore 11:30 sarà possibile partecipare a un approfondimento a cura di un archeologo sul

tema “Taras e l’economia in Magna Grecia”. Tariffa € 6,50 + biglietto d'ingresso. Prenotazione obbligatoria.

Come in un “Bazar” offrivano droghe in grado di soddisfare ogni gusto ed esigenza degli acquirenti. Annientata una piazza di spaccio nella città vecchia di Taranto

È in corso, dalle prime luci dell’alba, da parte della Polizia di Stato, l’esecuzione di dodici misure cautelari (di cui undici in carcere ed una di arresti domiciliari) disposte dal G.I.P. di Taranto su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un gruppo dedito stabilmente ad attività di spaccio di cocaina, eroina,  hashish e marijuana nella città vecchia di Taranto. Contestuali all’esecuzione delle citate misure sono pure alcune perquisizioni domiciliari, operate col supporto di unità cinofile della Polizia di Stato. Come rirferisce l’agenzia ANSA nel corso della conferenza stampa è emerso che gli indagati  Spacciavano droga attraverso le finestre di tre distinte abitazioni della città vecchia di Taranto, dove si registrava un flusso costante, ad ogni ora del giorno e della notte, di persone provenienti anche dalle province di Bari, Brindisi e Potenza. Le cessioni della sostanza stupefacente (cocaina, eroina, hascisc e marijuana) avvenivano, anche alla presenza di minorenni, mediante la consegna di involucri attraverso locali protetti da inferriate e/o porte blindate, oppure mediante il lancio dalle finestre (o persino calando un cestino da un balcone sito al primo piano); involucri che gli acquirenti provvedevano poi ad occultare negli indumenti, in bocca od addirittura, in un caso, nel cappottino di un cane. Un vicolo della città vecchia era stato trasformato in una sorta di bazar della droga.

 

 

Duro atto di accusa del Presidente ANCE Taranto Paolo Campagna confronti di chi non vuole il Porticciolo Turistico in Contrada San Francesco degli Aranci, a Talsano, un'infrastruttura turistica importante.

 

Il rischio - evidenzia Campagina - è che chi intende investire in questo territorio provando a dedicarsi a un nuovo modello di sviluppo, vada via per sempre scoraggiato dall’impossibilità di agire anche di fronte a iter procedurali lineari e corretti.

Paolo Campagna, a seguito dell’opposizione di alcuni abitanti della zona, e prima del Consiglio comunale di lunedì lancia un appello alla Regione.

Siamo alle solite – spiega Campagna – anni per ottenere permessi, per formulare precisaziomi correzioni al progetto e per terminare iter autorizzativi lunghissimi e farraginosi, accompagnati da conferenze di servizio con tutte le autorità e gli organi di controllo preposti, e poi ritrovarsi a distanza di tutto questo tempo a dover mettere in discussione l’intero investimento, buttando alle ortiche tutte le energie economiche e professionali profuse. E’ una dinamica che nuoce a tutti, e nuoce soprattutto ad una città che ha bisogno di alternative possibili, basate anche sul coraggio di chi vuole investire andando oltre l’“ossessione” della monocultura.

Una dinamica – continua il presidente di ANCE – che nuoce però e soprattutto all’impresa che di fronte a tali stop, comprende che per investire a Taranto non basta attendere decine di anni,  non basta rispettare norme e previsioni di piano,  non basta rispondere a prescrizioni, acquisire innumerevoli pareri e valutazioni e non serve conquistare un esito positivo nel procedimento autorizzativo, perché basterà il venticello del dubbio per bloccare la macchina, tutti i buoni propositi, e la speranza di uno sviluppo economico-produttivo e occupazionale differente.

Da sempre come ANCE invochiamo rigore, specie negli aspetti che riguardano l’eco-sostenibilità delle opere  – sottolinea Paolo Campagna –Mettere tutto in discussione rischia di far avvitare ancora questa città su se stessa, vittima di conflittualità, disfattismo e qualunquismo che non possiamo più permetterci. E’ il tempo della lucidità, del dialogo, della collaborazione, e del rispetto verso chi coraggiosamente come imprenditore, aderendo a tutti i valori di legalità e certezza delle norme, sogna per Taranto un futuro differente.

Enzo Cesareo ha postato ieri sulla sua pagina Facebook questa dichiarazione:

 

Ilva: si chiude una delle fasi più difficili che il nostro territorio abbia mai affrontato. L’accordo è positivo, ma la vera partita comincia adesso. Il rilancio industriale dell’Ilva e il suo risanamento ambientale possono essere una battaglia vincente solo se si lavora tutti insieme, se c’è condivisione e se il nuovo investitore si apre al territorio e si confronta positivamente con esso. Io penso che Mittal lo farà senz’altro; intanto, auspichiamo che d'ora in poi la città, in tutte le sue espressioni ed articolazioni, possa cambiare registro, e ritrovarsi unita a lavorare per un comune obiettivo, che è la salvaguardia ambientale ed il rilancio economico e sociale del suo territorio, fiaccato e impoverito, ma anche invelenito e sfilacciato da forti contrapposizioni interne, dagli accadimenti degli ultimi sei anni, come dimostra quanto accaduto ieri in piazza all'on. De Giorgi, alla quale abbiamo già espresso ufficialmente, pur nella divergenza di opinioni, la nostra solidarietà.

La nostra soddisfazione per il risultato raggiunto con l'accordo siglato ieri è convinta: non si tratta, tuttavia, di un epilogo, ma dell'avvio di un nuovo corso, di una nuova stagione che dovrà vedere tutti gli stakeholders partecipi, vigili e attenti rispetto alle azioni che saranno messe in campo, dentro e fuori la fabbrica. E, in questo senso, voglio ricordare come la svolta dell'Ilva di Taranto abbia davvero bisogno di tutti, in questo nuovo inizio: dell'azionista come del management, dei lavoratori come delle imprese dell'indotto. E parlo di quelle imprese che ci sono sempre state e che continuano ad esserci: siamo pronti, da subito, a confrontarci con Arcelor Mittal ed a collaborare con questo grande gruppo industriale.

Lo sostiene il Deputato PD Ubaldo Pagano eletto a Taranto

 

Resta un mistero - dice Pagano - quanto dichiarato dal ministro dello sviluppo Di Maio a proposito del piano ambientale dell'Ilva e cioè che l'aumento della produzione avverrà senza aumento delle emissioni.

 
Di Maio ha spiegato che l'aumento della produzione di acciaio da 6 e 8 milioni di tonnellate annue, previsto nel piano industriale di Arcelor Mittal, dovrà avvenire senza superare il livello di emissioni complessive delle polveri.
 
Quindi, secondo il ministro, l'interesse pubblico, quello in nome del quale diceva che avrebbe potuto annullare la gara definita illegittima, in questo modo sarebbe tutelato? Perché si scrive in un contratto che ci si impegna a non superare le emissioni nocive?
 
Ma non lo sa Di Maio che aumentare la produzione senza superare le emissioni di polveri è praticamente impossibile, senza un radicale mutamento tecnologico della produzione?
 
Per tutelare davvero la salute dei tarantini e continuare a produrre acciaio in modo "più pulito", si dovrebbe sostituire l'alto forno n.5, il più grande della fabbrica, con due forni a gas o a idrogeno.
 
Solo così si andrebbe davvero a tutelare l'interesse pubblico dei cittadini. Con una produzione più pulita nei fatti, non solo nelle parole".
 

“CON QUESTE MODALITA’ DICONO - NON PARTECIPEREMO”

 

 

Con un documento firmato da ALFONSO PISICCHIO (INIZIATIVA DEMOCRATICA) ANITA MAURODINOIA (SUD AL CENTRO) e SALVATORE CAMPANELLI (EMILIANO SINDACO DI PUGLIA) le Liste civiche declinano l'invito a partecipare ad un Tavolo convocato per il 12 settembre delle forze di centrosinistra in vista delle elezioni amministrative in programma nel 2019 per il prossimo 12 settembre.

I sopraricordati Consiglieri comunali giudicano la convocazione alquanto irrituale sia per la forma  che per la sostanza. Prima di aprire qualsivoglia tipo di tavolo e di farne parte, - dicono - occorre preventivamente conoscere il recinto della futura coalizione e il programma di governo che essa intende presentare all’elettorato per le Amministrative 2019 del Comune di Bari.  Al tempo stesso appare irrealistica e scarsamente condivisibile la modalità di convocazione. Ci saremmo infatti aspettati una proposta di incontro non dal segretario cittadino del Partito Democratico, ma da chi vuole realmente rappresentare la proposta politica per le prossime elezioni comunali: il sindaco uscente Antonio Decaro.

Sindaco al quale noi rappresentanti delle forze civiche chiediamo impegni precisi nell’ottica di un possibile fronte elettorale: un programma maturo e organico, un progetto di alleanze più incisivo e inclusivo che guardi al vasto mondo civico, al mondo dell’associazionismo e al recupero di quell’elettorato deluso e che non si riconosce nelle attuali offerte politiche. In una futura coalizione tutte le forze  in campo devono avere pari dignità. Nessuna ha infatti il primato assoluto per dettare l’agenda politica su tempi, modalità, luoghi e temi dei prossimi incontri, e soprattutto il tema della costruzione del programma non può che essere il più partecipato e condiviso dalla comunità barese evitando di ricorrere ai rituali vetusti della politica. Per tutte queste ragioni i firmatari di questo documento politico declinano l’invito a presenziare al tavolo del prossimo 12 settembre, confidando in un immediato cambio di rotta da parte del Partito Democratico cittadino e del sindaco Decaro.

 

 

 

 

 

La decisione di non dare seguito alla proposta della Amministrazione Comunale è arrivata dalla Sezione Demanio  e Patrimonio della Regione Puglia durante la conferenza di sevizi sul progetto dell' approdo turistico a Marina di Pulsano. La conferenza appositamente convocata in via Gentile a Bari, ha infatti espresso parere negativo negativo per la realizzazione del progetto che è stato di fatto bocciato da tutti gli enti presenti alla riunione. Soddisfazione per questa  decisione è stata espressa dal consigliere comunale pulsanese Angelo Di Lena, il quale ha detto che “in tutti questi anni ho lottato, da solo contro tutti, per la salvaguardia del territorio, in particolare del litorale di Marina di Pulsano, contro la realizzazione del porto turistico".

E' stata registrata dalla Corte dei Conti, la delibera Cipe n.10 del 2018 che contiene il Piano operativo Cultura e Turismo. Il piano prevede anche un finanziamento di 90 milioni di euro per i centri storici di Napoli, Palermo, Taranto e Cosenza. Per quanto riguarda Taranto in particolare, le risorse saranno utilizzate per procedere alla rigenerazione urbana della città vecchia, e soprattutto per  ristrutturare i palazzi storici, e completare la costruzione di case popolari sul lato del Mar Piccolo.

Antonio Macripo' e lo Joni_CO Team festeggiano la grande vittoria del "Campionato Regionale ACI sport Puglia  e Calabria categoria iame x30" sulla "Pista internazionale Salentina di Ugento (Le).

Domenica 2 Settembre, il giovane pilota di Lizzano (Ta) Antonio Macripo', si aggiudica meravigliosamente il titolo di Campione Regionale Puglia e Calabria dopo aver segnato una spettacolare pole position in griglia, una vittoria in gara uno e una meritatissima prima posizione nella finale.

Un anno magico per il pilota tarantino, al suo esordio nella categoria "iame x30" ha sbaragliato tutti i rivali con una superiorità imbarazzante che lo hanno visto primeggiare prima  nella "Coppa Calabra" aggiudicandosi il prestigioso trofeo, ed ora nel campionato .

Un segno di ripresa per il motorismo locale che fa ben sperare per un futuro ricco di prestigiose affermazioni...lo Joni_CO Team, sensibile a queste realtà autoctone, si conferma come pilastro di esperienza ed impegno sportivo.

Antonio Macripo, ad un passo dalla conquista anche della Coppa Puglia quale altro importante riconoscimento sportivo, così facendo è stato selezionato per rappresentare la Puglia nel "Campionato Italiano a squadre regionali" indetto dopo quasi trenta anni di fermo dall'ACI Sport! 

Una bella soddisfazione per Antonio, lo Joni_CO Team e la Goffredo kart; senza l'apporto tecnico ed il know out della prestigiosa scuderia pugliese con Gianni Goffredo quale responsabile tecnico e Franco patron indiscusso del marchio, non si sarebbe potuto raggiungere nessun traguardo centrato invece dal pilota tarantino.

Telai "Top kart" di ultima generazione  e motori perfettamente a punto hanno consentito una meravigliosa giornata di sport dove l'amicizia e la competizione sportiva sono gli ingredienti base di un rapporto costruttivo di collaborazione che firmano risultati unici ed amozinanti .

 

Prossimo appuntamento per Macripo' ed i suoi patners tecnici, il Campionato Italiano sempre ad Ugento (Le) tra due settimane; lo Joni_CO Team è sicuro di festeggiare una nuovo quanto entusiasmante risultato come dichiarato dal suo responsabile tecnico Massimo Castellano .

 

La segreteria territoriale della Fim Cisl ha scritto alla Regione Puglia per chiedere di sbloccare l’erogazione dei contributi inerenti i Piani formativi. Nei mesi scorsi, e più precisamente il 21 giugno 2018, i sindacati avevano già inviato alla Regione Puglia una richiesta di incontro sui Piani formativi e di riqualificazione professionale per i lavoratori Ilva.Ma  ad oggi, purtroppo, ancora si registra una situazione di stallo. Dalla Regione non ci è pervenuta alcuna comunicazione utile a chiarire la questione.In particolar modo ci riferiamo alle informazioni relative al  pagamento delle somme spettanti previste dal Piano di frequenza di formazione, così come stabilito dall’accordo  - tra organizzazioni sindacali, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Regione Puglia - siglato a Roma il 27 luglio del 2017 e successivamente ratificato a Bari, in Regione. Ricordiamo che non tutti i lavoratori sono stati liquidati, anzi vi sono alcuni che attendono di essere ancora liquidati e, ancor peggio, altri che si sono visti decurtare parte della retribuzione spettante.Ragion per cui, come Fim Cisl,  abbiamo sollecitato un intervento immediato da parte della Regione, utile a risolvere definitivamente la questione esposta, nell’interesse dei lavoratori che, oltre al danno subito in questi anni per via dei continui e notevoli disagi economici, ricevono la beffa dettata dalla mancata corresponsione dei dovuti corrispettivi economici dovuti, dopo aver frequentato i corsi di riqualificazione. Una  gestione da parte della Regione che non giustifica assolutamente tali ritardi.

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