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Giornale di Taranto - Giornalista1

In programma in via Duomo in Citta’ Vecchia (ex Caserma Rossarol) organizzato da ANACI, Ordine degli Ingegneri e Fondazione Scuola Forense.

Al raggiungimento delle 17 firme l’Amministrazione sarebbe sciolta d’ufficio.
 
Questa mattina presso lo studio notarile Tacente i consiglieri comunali che intendono "mandare a casa" l'amministrazione Melucci hanno iniziato a sottoscrivere le proprie dimissioni. Le stesse, rese su atti separati. diventeranno efficaci al raggiungimento del quorum di 17 firmatari e determineranno lo scioglimento anticipato del consiglio comunale.
Di concerto, i consiglieri promotori di tale iniziativa politica hanno deciso di prorogare il termine utile per il deposito delle firme alla data del prossimo 22 novembre alle ore 12.00.
Fino a tale data, pertanto, la sottoscrizione resterà aperta a tutti i consiglieri che vorranno aderire per restituire, così, la parola ai cittadini.

Creare nuove occasioni di divulgazione della cultura musicale in favore della città di Taranto e, nello specifico, nell’ampliamento della fruizione culturale verso le fasce sociali più deboli, i giovani, gli anziani, le persone con disabilità e verso la popolazione scolastica tutta, concordando un accordo di collaborazione. E’ uno degli obiettivi della convenzione stipulata dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA e dall’Orchestra Ico Magna Grecia, illustrata oggi nel corso di una conferenza stampa. Erano presenti la direttrice del Museo Eva Degl'Innocenti, il direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia Piero Romano, il direttore artistico di L.A. Chorus Pierfrancesco Semeraro e la responsabile di Baux Cucine srl Mariella Franchini (sponsor dell’Orchestra Magna Grecia).

Le due importanti istituzioni concordano sulla esigenza di sviluppare ed incrementare, anche in termini di qualità, le attività culturali e musicali nel territorio della provincia di Taranto. Questa collaborazione inizierà con la rassegna "InCanto al MArTA": tre concerti nelle domeniche 18 e 25 novembre e 9 dicembre che vedranno la partecipazione esclusiva di L.A. Chorus (coro professionale di Basilicata e Puglia).

 

In base alla convenzione, il MArTA si impegna a sviluppare in accordo con l’Orchestra progetti scientifici di studio e ricerca negli ambiti di reciproco interesse, a organizzare una serie di concerti ed eventi, anche espressi in singole Rassegne o Stagioni Concertistiche, a mettere a disposizione, secondo modalità da concordare, gli spazi del Museo Archeologico Nazionale di Taranto all’aperto ed al chiuso. L’accesso ai concerti sarà possibile previo pagamento del biglietto del Museo, ma sarà riconosciuta una riduzione del 50% ai possessori di biglietto emesso dall’Orchestra entro 3 mesi dalla data di emissione. E’ prevista anche una riduzione sul biglietto d’ingresso del 50% per 5 ingressi ai possessori di abbonamento emesso dalla stessa Orchestra.

L’Ico Magna Grecia, a sua volta, si impegna a definire un luogo idoneo allo svolgimento dell’attività culturale, a riconoscere una riduzione del 15% sul biglietto dei concerti organizzati dall’Orchestra ai possessori di biglietto emesso dal MArTA (nell’ambito della stagione concertistica ed entro 3 mesi dalla data di emissione del biglietto) e una riduzione di 10 euro sul costo dell’abbonamento.

“Sono particolarmente onorato – ha sottolineato il direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia Piero Romano - di sottoscrivere questo protocollo di collaborazione con il Museo MArTA, coordinato e condiviso con la direttrice Eva Degl’Innocenti. E’ un’opportunità in più e sicuramente di grande prestigio poter sentire la musica di L.A. Chorus all’interno delle sale del MArTA, quindi con una fruizione combinata dei beni archeologici e della musica corale che con il direttore artistico Pierfranco Semeraro abbiamo voluto lanciare in collaborazione con il Museo. Sarà un’occasione anche di poter condividere, insieme al nostro sponsor Baux, questa esperienza e sarà sicuramente la prima edizione di una lunga serie che ci vedrà visitare e animare le sale del MArTA, nostro fiore all’occhiello”.

Anche la direttrice del Museo archeologico nazionale di Taranto, Eva Degl'Innocenti, si dichiara "molto felice e soddisfatta di aver siglato questa collaborazione, con la quale il MArTA, che riconosce nell'opera dell'Orchestra Magna Grecia un'importante attività che porta lustro alla città di Taranto e al suo territorio, continua la sua azione volta ad assicurare la stretta relazione con le eccellenze locali, condividendo i propri spazi e la propria progettualità a supporto delle realtà culturali più impegnate. Tutto questo nell'ottica di promuovere attività capaci di favorire la partecipazione di un ampio pubblico e in particolare delle cosiddette fasce deboli della popolazione, per una positiva e concreta ricaduta sulla comunità locale e il territorio".

 

Per il direttore artistico di L.A. Chorus, Pierfrancesco Semeraro, "il fatto che la musica sia espressa in uno dei sacrari della bellezza rappresenta un plus non solo per il territorio tarantino ma per tutta la Regione. L.A. Chorus è un progetto nato oltre 5 anni fa che ha una linea di fondo: quella di professionalizzare la coralità. E' una sfida. Tra Matera e Taranto ospitiamo una delle realtà più effervescenti e questo è un motivo di entusiasmo".

La titolare della Baux Cucine, Mariella Franchini, ha evidenziato "l'importanza della collaborazione con una istituzione importante come l'Orchestra della Magna Grecia. La nostra è un'azienda giovane ed innovativa e ha deciso di investire sul bello, sulla cultura e sul territorio con la volontà di emergere. Perchè è la città stessa che, anche se in un periodo di crisi generalizzata, ha bisogno di crescere e innovarsi. Il nostro slogan è: "la sostanza oltre l'apparenza". Bisogna far capire a tutti che la nostra terra può offrire molto di più".

Taranto, 13 novembre 2018

 

PROGRAMMA CONCERTI "InCanto al MArTA"

Museo archeologico nazionale di Taranto-MArTA

Domenica 18 novembre 2018, ore 11

"Sul Vento Romantico"

Concerto Stanziale – Chiostro del Museo o “Sala incontri” in caso di pioggia (Max 80 posti)

M° Sergio Lella – direttore

L.A.Chorus (13 coristi)

Annastella Gargiulo e Valeria Perilli - pianoforte

Il percorso parte dai classici quali Haydn, Felix Mendelssohn-Bartholdy e Camille Saint-Sans per portarci nel mondo più contemporaneo del Novecento Storico. Attraverso la sapiente scrittura musicale e il profondo rapporto con il significato del testo, questi autori sono capaci di trasmettere con arte e maestria l'emozione autentica della parola. A seguire aperitivo nel Chiostro del Museo offerto dall’Orchestra della Magna Grecia

Domenica 25 novembre 2018, ore 11

"Sax Vocis" (max 50 posti)

M° Andrea Crastolla – direttore

Raffaele Casarano - sax

L.A. Chorus (24 coristi)

Itinerante: sale IX, XIII e XIV

Concerto di improvvisazioni jazzistiche su echi sacri. Un percorso musicale dal periodo antico passando dal tardo romantico arrivando al Novecento e concludendo nel contemporaneo. A seguire aperitivo nel Chiostro del Museo offerto dall’Orchestra della Magna Grecia.

Domenica 9 dicembre 2018, ore 11

"Festa Barocca" (max 50 posti)

M° Luigi Leo – direttore

L.A. Chorus (24 coristi)

Pianoforte-Simone Falcone 

Viola da gamba-Claudio Mastrangelo 

 violone barocco-Maurizio Ria

Stanziale: sala VIII  

La gioia di una grande festa rivive nelle pagine di alcuni compositori barocchi di scuola napoletana e di origini lucane e Pugliesi come Il barese Pomponio Nenna (1556-1618) e il lucano Giovanni Maria Trabaci (1575-1647). Il loro linguaggio è tutto teso all'adozione di un contrappunto espresso in armonie limpide e forme luminose: una grande festa barocca. A seguire aperitivo nel Chiostro del Museo offerto dall’Orchestra della Magna Grecia.

Due le persone coinvolte nell’incidente, padre e figlio. Le notizie sulla gravità del fatto confermano il decesso dei due uomini. La causa sarebbe la rottura del braccio elevatore della gru necessarsi per effettuare i lavori di ristrutturazione della facciata di una palazzina. Da ultime notizie pare che i due lavoratori purtroppo avrebbero perso la vita precipitanei da una altezza di dieci metri . A niente è servito l‘immediato intervento del 118 e dei vigili del fuoco prontamente giunti sul posto. Un’altra tragedia sul lavoro che distrugge una famiglia intera. Lacrime per i due uomini usciti da casa stamattina per portare il “pane a casa” e che purtroppo non vi faranno più ritorno.

 

La serie B maschile vede una grande vittoria per la squadra si casa. Prossimo turno a Napoli.

Il Match è parso chiaro sin dalle prime battute di gioco quando la Erredi ha preso il largo definendo con grinta e carattere le azioni di gioco , precise e incisive. Il primo set si è chiuso sullo 25-21.
La seconda frazione di gioco si apre con grande entusiasmo, la rosa tarantina copre il campo con competenza, attacchi muri e difese, non saranno utili neanche i cambi che la squadra avversaria attuerà per fermare gli ormai inarrestabili delfini, che hanno solo un momento di titubanza, ma riescono a mantenere il perfetto equilibrio raggiunto , ormai da due settimane, grazie alla costante presenza di Garofalo e al gioco incisivo di Roberti che resta il top score. il secondo set si chiude sul  25-23.
Il terzo set è solo una conferma dei primi due, gli avversari del Pozzuoli, perdono grinta e la Erredi Volley Taranto avanza. Sono 87 in totale i minuti di gioco, velocissimi, e carichi di entusiasmo, grazie anche alla partecipazione forte e sentita della città che ormai non si lascia scappare l'appuntamento domenicale al Palafiom.
Il terzo set, con grande bravura dei nostri,  si chiude sul 25 -14.
Era fondamentale vincere questa partita per avanzare in un campionato che si presenta non facile. I risultati degli intensi allenamenti e la guida esperta del coachNarracci stanno portando la squadra a significativi traguardi che dovranno ripetersi , si spera, anche nelle prossime partite. I ragazzi si sono lasciati alle spalle, con questa vittoria, l'amaro del 2-3 subito a Marcianise. 
La prossima gara si disputerà a Cimitile - NA contro la CML Vesuvio, ancora una partenopea per la Erredi Volley, che dopo i festeggiamenti della serata tornerà ad allenarsi martedì, obiettivo : vincere!
Hanno arbitrato:
1.Francavilla Claudia 
2.Sumeraro Fabio
formazioni
Erredi:Parisi 2- Piscitelli0 - Garofalo 12 -Carofiglio 6 - Roberti 21 -Mingolla0 - Pacucci 0 - Schifone9 - Giosa 6 -Gasbarro 0 -Nero 0 .
Pozzuoli: Vacchiano 3 - Vacchiano L. 0 -Della Monica = - Scotto 0 - Calabrese  13 - Arzeo 6 -Riccio 0-  Giordano 1 - Ferrara 5 - Palumbo 5 - Coppola 0 - Mignone 3 .

Vengono premiari i comuni più organici d’Italia nell’ambito dell’iniziativa “La città per il verde”.

 

L’app innovativa che facilita la gestione della raccolta differenziata, progetto condiviso dalle società Consea e Softline, è stata messa in palio per i Comuni o gli enti che in quest’ultimo anno si sono distinti per una corretta gestione della parte organica dei rifiuti. Il premio per la sezione “Comune più organico”, in collaborazione con il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) è stato riconosciuto da una giuria di esperti del settore e assegnato ai due comuni italiani che più si sono distinti per aver attuato sul loro territorio politiche informative e operative rivolte alla valorizzazione dei rifiuti biodegradabili e compostabili. In palio per i due comuni un anno di versione base di Riciclario. A premiare, sul palco di Ecomondo, i patron del progetto Riciclario: Pierino Chirulli per Consea e Gaetano Drosi per Softline. Ai due vincitori sono stati consegnati dei premi simbolici: due gufi realizzati con materiale riciclato dall’artista tarantino Giovanni Cuccaro. “Saper dare valore alla frazione organica, e saper comunicare questo valore” commenta Chirulli “è una prova di consapevolezza importante da parte delle amministrazioni comunali. La parte organica è quella più consistente nell’ambito di una raccolta differenziata ma è quella che, se trattata con cura, può migliorare sensibilmente la qualità della vita delle comunità, favorendo attraverso la trasformazione in compost, un’agricoltura più sostenibile”. Drosi sposta invece l’attenzione necessità di rafforzare la rete della sostenibilità: “Mettere insieme le migliori esperienze dei comuni, premiare i virtuosi, scambiarsi buone pratiche, è la migliore strada per la diffusione della cultura della sostenibilità. I Comuni hanno il difficile compito di trovare il giusto equilibrio tra il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti, la diffusione di una cultura sostenibile e di una equa tassazione che sostenga i servizi. Riciclario è pensata proprio per essere il partner ideale per questa difficile, ma improrogabile, sfida”.  
Il premio “La città per il verde” ha come partner istituzionali Ecomondo e l’associazione Touring Club Italiano ed è patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dalla Regione Lombardia (Direzione Generale Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile), dal CONAF (Consiglio Nazionale dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali), da Legautonomie della Lombardia (Associazione autonomie locali Lombardia), da Assobioplastiche e dal Consorzio Italiano Compostatori. 

Sospesa la procedura di licenziamento collettivo per i 67 lavoratori dello stabilimento ex Cementir di Taranto, ora Cemitaly dopo il passaggio al gruppo Italcementi. Il risultato è stato ottenuto oggi al tavolo regionale della task force occupazione della Regione Puglia presieduto da Leo Caroli. Lo annuncia la Fillea, il sindacato Cgil dei lavoratori edili. Nei prossimi giorni, l’accordo che proroga la cassa integrazione straordinaria verrà ratificato al ministero del Lavoro, specifica ancora il sindacato. La procedura era stata avviata nelle scorse settimane a fronte della crisi del mercato. Ma anche “stante la più generale crisi dell’Ilva, nell’impossibilità di approvvigionare lo stabilimento di Taranto della loppa necessaria per lo svolgimento dell’attività aziendale” che è “sospesa”. L’attuale cassa per i lavoratori ex Cementir sarebbe scaduta poco prima di Natale, il prossimo 21 dicembre. Per Francesco Bardinella, segretario Fillea Cgil Taranto, adesso “è comunque necessario che il Governo e i parlamentari tarantini si attivino affinché venga rinnovata la Cigs per area industriale di crisi complessa di Taranto anche per il 2019 Già da gennaio - dichiara Bardinella - centinaia di lavoratori dell’appalto Ilva, tra cui quelli impegnati i fondamentali interventi di ambientalizzazione come la copertura dei parchi minerali, non avranno più ammortizzatori sociali”.Nel verbale firmato oggi in Regione Puglia si legge tra l’altro che “la Cemitaly spa si impegna, all’atto della sottoscrizione dell’accordo in sede governativa, a revocare la procedura di licenziamento collettivo avviata con lettera del 10.10.2018 ovvero a concordare con le organizzazioni sindacali un criterio sostitutivo rispetto  a quelli previsti dalla legge in materia, costituito dalla non opposizione dei lavoratori al licenziamento”. La Cemitaly, si legge ancora, “ha presentato il piano di recupero occupazionale prevedente un percorso di politiche attive del lavoro che é stato concordato tra le parti in Regione  ed è incentrato su un piano formativo condiviso. Tale piano - si sostiene - interesserà tutti i lavoratori beneficiari dell’ammortizzatore previsto e sarà volto a favorire il miglioramento e l’aggiornamento delle loro competenze, così da agevolare la stabilizzazione occupazionale dell’azienda e/o comunque la rioccupazione del personale”

La vecchia insegna Ilva sulla facciata della direzione del siderurgico, venendo da Taranto, non c’è più. Una squadra di operai l’ha smontata proprio questa mattina mentre Matthieu Jehl, amministratore delegato di Arcelor Mittal Italia, teneva con alcuni dei nuovi manager la sua prima conferenza stampa di presentazione. L’insegna rimossa sarà sostituita adesso dal nuovo logo aziendale. Sono trascorsi appena sette giorni da quando, l’1 novembre, la nuova società - nata dalla multinazionale Arcelor Mittal, primo produttore di acciaio nel mondo - ha preso le redini di quella che, tanti anni addietro, fu Italsider, poi Nuova Italsider, infine Ilva. Azienda siderurgica che ha conosciuto la gestione pubblica con le Partecipazioni Statali e l’Iri, poi l’avvento del privato col gruppo Riva, quindi il ritorno allo Stato sotto la gestione commissariale prima e l’amministrazione straordinaria poi, per tornare, infine, all’investitore privato con Arcelor Mittal Italia. La rimozione dell’insegna sembra assumere, in questa giornata, anche un altro significato: che si vuole fare presto, mettersi al lavoro e rimboccarsi le maniche. Perchè il lavoro da fare per risollevare l’Ilva è davvero tanto. E Jehl - francese, 41enne, con ampia esperienza nel gruppo Arcelor Mittal ma con gli ultimi 15 mesi passati a studiare come integrare l’Ilva nella nuova realtà - lo dichiara senza mezzi termini. Anzi, evidenzia, quel lavoro di ripartenza, quel rimboccarsi le maniche, è già cominciato. Prima dei giornalisti, ieri e l’altro ieri l’ad di Arcelor Mittal Italia ha infatti incontrato, i lavoratori (lo hanno ascoltato in 1500 e il capannone dei Vigili del Fuoco di stabilimento era gremito) e i quadri e i dirigenti. A loro, ha trasmesso l’importanza del cambiamento, che va vissuto, ha detto, e del quale tutti devono rendersi partecipi. Nella sfida Taranto, Jehl mette al primo posto l’ambiente. La sostenibilità dell’Ilva sia nella produzione che nel suo rapporto con la comunità locale. “Il punto importante della relazione con la comunità è il piano ambientale, questo fa la differenza dei rapporti” dichiara l’ad, per il quale “non ha valore produrre una tonnellata di acciaio se non possiamo tornare a casa in piena salute”. Per l’Ilva, aggiunge, Arcelor Mittal ha fatto un piano ambizioso, mai fatto sinora. Diversi sono gli impegni che l’ad cita, affiancato dai manager Cristina Moro Marcos, regulation & technology, e Marc Vereecke, coordinatore dei piani di investimento. “Quello che faremo a Taranto anticiperà le norme future - rilevano -. Limiti stringenti per l’ambiente? Siamo in Europa, vogliamo continuare a produrre in Europa e quindi li accettiamo”. Nello specifico per l’Ilva “entro il 2019 averrà la copertura del parco minerali ferrosi ed entro la fine del 2020 quella del parco del carbone. Abbiamo un impegno: portare avanti questo lavoro e ridurre le polveri. Abbiamo iniziato a costruire la prima copertura dei parchi minerali: sarà pronta a metà del prossimo anno. Altro progetto molto importante sono le emissioni dell’impianto di agglomerazione con l’uso di nuovo filtri per ridurre le diossine,dal 30 al 40 per cento. C’è poi il revamping delle cokerie per 200 milioni di euro. Inoltre nelle cokerie vogliamo migliorare l’impianto di desolforazione. Raddoppiare le attrezzature già presenti per far sì che il livello di H2S nel gas di cokeria sia sotto i 500 microgrammi per normal metro cubo". E ancora: “Per il trattamento delle acque reflue del circuito altiforni, svilupperemo una tecnologia innovativa che assicurerà sia il rispetto delle scadenze definite nei permessi che la riduzione delle sostanze pericolose. Abbiamo inviato a Taranto una centrale pilota che lavorerà per adattare i parametri di progettazione alla qualità delle acque di Taranto. E abbiamo anche un piano per implementare l’economia circolare. Il punto principale è migliorare l’efficienza delle risorse utilizzandole al meglio e sfruttandone il valore dal punto di vista energetico. Questo - sottolineano i manager di Arcelor Mittal Italia - ci permetterà di ridurre anche il consumo dell’acqua del mare di Taranto. Infine, puntiamo ad una riduzione delle emissioni specifiche di CO2 del 20 per cento”.Parte industriale: “Investiremo 2,4 miliardi di euro - sottolinea Jehl -, ci sarà un recupero della manutenzione che non abbiamo fatto negli ultimi anni, ma anche un revamping dell’altoforno 5. E quando l’altoforno 5 riprenderà a funzionare, scatterà lo stop all’altoforno 2 attualmente in marcia. Importante è poi la creazione del centro di ricerca e sviluppo a Taranto. Non c’è un problema o una sfida in Arcelor Mittal che non abbiamo già visto. E quindi se possiamo lavorare tutti insieme, con tutti gli altri colleghi del gruppo, è un vantaggio. Questo vantaggio vogliamo trasferirlo in Arcelor Mittal Italia”. “Per i nostri clienti - dichiara l’ad - dobbiamo fare il meglio in termini di qualità e di reputazione ed estendere la gamma di prodotti". -" Vogliamo produrre a Taranto, Genova e Novi Ligure tutti i prodotti che abbiamo sviluppato - precisa Jehl - dobbiamo riportare la profittabilità a livello sostenibile e col nostro potenziale”.Tema delicato quello dei conti e del ritorno al profitto, Jehl lo sa bene. Perchè Ilva non è solo un’azienda da rimettere a norma ambientalmente e da rilanciare dal punto di vista industriale. Deve anche recuperare un rapporto con tanti clienti persi in questi anni. E il recupero passa da reputazione, miglioramento dei prodotti e profittabilità. “L’azienda ha perso negli ultimi tempi dai 20 ai 25 milioni al mese, abbiamo il dovere di cambiare, abbiamo il potenziale per cambiare” insiste Jehl. In quest’ottica di maggiore efficienza non c’è spazio per la decarbonizzazione rivendicata dal governatore della Puglia, Michele Emiliano. “Non c’è sostenibilità aziendale - spiega Jehl - se non lavoriamo sul carbone. Il nostro gruppo si impegna per ridurre il target di emissioni, questo si applica anche a Taranto. C’è l’impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 15 per cento con l’uso delle migliori tecniche e tecnologie disponibili - sottolinea Jehl -. È importante che facciamo soldi anche per contribuire a tutti gli investimenti che dobbiamo fare”. Che ammontano, sino a metà 2023, a 2,4 miliardi totali: “spenderemo mezzo milione di euro al giorno” schematizzano i manager.E domani pomeriggio infine si va al Mise per discutere dell’accordo del 6 settembre. A Taranto ci sono proteste per come Arcelor Mittal Italia ha selezionato gli 8200,su 10700 totali, da prendere in distacco, dall’1 novembre, dall’amministrazione straordinaria di Ilva. Evidenziate dai sindacati molte anomalie nelle selezioni. Jehl non chiude ai metalmeccanici che chiedono una correzione di rotta e sul punto dichiara: “Abbiamo rispettato tutti i criteri dell’accordo del 6 settembre” (quello che ha stabilito il passaggio dell’azienda dell’acciaio al nuovo investitore) “se ci sono anomalie - aggiunge - ne parliamo con i sindacati e lavoriamo per trovare una soluzione”.

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