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Giornale di Taranto - Giornalista1

Il Tar di Lecce oggi ha rinviato ad una nuova udienza a gennaio 2019 il ricorso che il Consorzio Set ha presentato per l’annullamento degli atti e dei provvedimenti assunti dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio nei confronti dei turchi di Yilport. Quest’operatore portuale-marittimo (tredicesimo al mondo) ha chiesto in concessione per 49 anni la banchina del molo polisettoriale del porto di Taranto. Il rinvio a gennaio è stato concesso su richiesta della parte ricorrente. Sergio Prete, presidente dell’Authority di Taranto, annuncia però che si va avanti lo stesso nel rilascio della concessione del molo (esclusa la calata cinque e le aree retrostanti) a Yilport. “Non c’è alcuna sospensiva - dichiara Prete - e i lavoratori, gli operatori diretti e indiretti e la stessa città di Taranto hanno necessità di avere una seria opportunità di rilancio del porto di Taranto”. Yilport ha infatti annunciato la ripresa dei traffici container (difatto azzerati dal 2015,da quando cioè Evergreen, precedente concessionario del molo, ha abbandonato Taranto) e di merci varie unitamente ad attività ro-ro e logistica.- Yilport intende anche assorbire gradualmente i lavoratori ex Evergreen che, dopo un lungo periodo di cassa integrazione, sono attualmente in carico all’Agenzia per il lavoro portuale. Proprio ieri il comitato di gestione dell’Autorita portuale di Taranto, confermando il parere favorevole già espresso dalla commissione interna, aveva dato il via libera a Yilport giudicando rilevante l’offerta avanzata ai fini del rilancio dello scalo. È proprio questo motivo della rilevanza aveva portato nei mesi scorsi l’Authority a concentrarsi su Yilport come unico soggetto concessionario del molo polisettoriale, fermando il prosieguo dell’istruttoria di valutazione sulle altre offerte, tra cui quella del consorzio Set. Quest’ultimo, dopo aver avanzato delle osservazioni all’Authority, ha depositato ricorso al Tar l’ultimo giorno di pubblicazione della richiesta concessoria di Yilport. Una precedente udienza al Tar c’è stata ad ottobre, ma non si tenne per un difetto di notifica, e quella di oggi era di aggiornamento. Oggi, infine, hanno espresso consenso all’ok dell’Authority verso Yilport anche i sindacati dei trasporti Cgil, Cisl e Uil che hanno invitato l’Authority stessa a portare avanti il completamento infrastrutturale del porto di Taranto.

L’amministrazione straordinaria di Ilva intende far frequentare a tutto il personale che ha attualmente in carico, e che è in cassa integrazione a zero ore dallo scorso 1 novembre, i corsi di riqualificazione professionale. A tal fine, per procedere, si vaglieranno le opzioni Fondimpresa oppure Regione Puglia. Il bacino di manodopera in cassa integrazione interessata è nel frattempo diminuito a Taranto: non sono più - si apprende da fonti sindacali - circa 2600 le unità in “cassa” a zero ore ma circa 1900 in quanto, nelle settimane scorse, sono stati circa 600 i dipendenti Ilva che hanno chiuso il rapporto di lavoro accettando l’incentivo (100mila euro lordi, 77mila netti) per l’esodo volontario agevolato e anticipato. É quanto emerso oggi dall’incontro tra i i rappresentanti della stessa amministrazione straordinaria Ilva e i sindacati metalmeccanici. Si é fatto il punto sulle bonifiche dell’acciaieria che competono alla gestione commissariale attraverso i fondi ottenuti con la transazione con i Riva e pari a circa un miliardo di euro. Ilva ha spiegato ai sindacati che le bonifiche saranno di tre tipi: quelle che competono ad Arcelor Mittal Italia, che investirà nel risanamento ambientale poco più di un miliardo, quelle che competono sempre ad Arcelor Mittal Italia ma con l’uso di una parte, 300 milioni, dei fondi della transazione Riva, e quelle, infine, che spettano ai commissari Gnudi, Carrubba e Laghi.

Attualmente l’amministrazione straordinaria sta vagliando se affidarsi per le opere ad un general contractor unico oppure procedere ad un frazionamento. In un primo momento è stata individuata l’agenzia pubblica Invitalia come stazione appaltante di lavori e forniture.Discariche, campionamento ambientale di suolo e sottosuolo, messa in sicurezza ambientale delle aree perimetrali del siderurgico di Taranto: queste le competenze dei commissari. D’altra parte, già nel contratto con Arcelor Mittal, si stabilì che alla multinazionale sarebbe toccato risanare la parte produttiva del siderurgico e all’amministrazione straordinaria quella non attinente alla produzione o comunque ritenuta di non interesse per Arcelor Mittal. Oggi non sono state fornite cifre circa i lavoratori in cassa che potrebbero essere impiegati in questa attività. Nè è stato programmata una data di aggiornamento dell’incontro. La riqualificazione professionale del personale, è stato spiegato, serve però a dare ai lavoratori un opportuno bagaglio professionale in vista dei progetti da avviare. Da rilevare che appena qualche giorno fa i sindacati hanno concordato con la Regione Puglia, ottenendone la disponibilità, i corsi di formazione per i cassintegrati. In piedi anche la possibilità di far svolgere ai cassintegrati lavori di pubblica utilità così come accade a Genova con la società per Cornigliano. Su questo punto, però, la Regione Puglia si è riservata una risposta.  -Intanto, il Mise ha risposto ad una interrogazione del deputato Pd Ubaldo Pagano, pugliese, proprio relativa d Arcelor Mittal. Il ministero ribadisce la propria intenzione di “monitorare con la massima attenzione che l’attuazione del piano ambientale avvenga sulla base della normativa di riferimento”.

Il Mise rammenta che ci sono due “arbitri”, Gaspare Viviani e Michele Giugliano, cui é stato delegato dal contratto il compito di “dirimere potenziali controversie afferenti alla corretta esecuzione del piano ambientale” e che ai due “arbitri” sinora “non è stata rimessa alcuna controversia”. “Il contratto - risponde il Mise al deputato Pagano - non prevede minimamente la facoltà dei commissari straordinari e/o degli arbitri di addivenire ad una intesa di compromesso che, di fatto, modifichi il piano ambientale che riposa sul dettato normativo oltrechè su quanto contrattualmente previsto”. (AGI) 

- Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci (Pd), ha ritirato le dimissioni che aveva presentato il 2 novembre scorso per problemi legati alla tenuta della maggioranza. Il termine ultimo per revocare la sua decisione sarebbe stato giovedi`. Negli ultimi giorni il primo cittadino ha incontrato i partiti per verificare numeri e alleanze. In 17 (sindaco compreso) hanno firmato un documento politico-programmatico per cercare di ricompattare la coalizione.   Melucci aveva rassegnato le dimissioni all`indomani dell`elezioni provinciali, dove concorreva per la presidenza ma era stato sconfitto perche` alcuni consiglieri di maggioranza al Comune di Taranto avevano votato lo sfidante Giovanni Gugliotti, sindaco di Castellaneta. (ansa)

Pubblicato il: 20/11/2018 14:50 

Il comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, che fa capo al porto di Taranto, oggi ha deliberato di accogliere la domanda presentata dalla compagnia turca Yilport per l’uso della banchina del molo polisettoriale con esclusione della calata cinque e delle aree retrostanti. Il via libera del comitato di gestione arriva dopo quello espresso dalla commissione interna permanente e tiene conto della rilevanza dell’offerta, del rilievo del proponente e degli sviluppi che può determinare per il rilancio del porto di Taranto. L’ok del comitato arriva 24 ore prima dell’udienza, in aggiornamento, al Tar di Lecce, che domani è chiamato a decidere se accogliere o meno l’istanza presentata dal consorzio Set contro gli atti dell’Authority a favore di Yilport. Questo perché anche Set in precedenza aveva manifestato interesse, attraverso una richiesta di concessione, per lo stesso molo polisettoriale ma, a fronte della proposta di Yilport, l’Autorità portuale di Taranto ha ritenuto di dover stoppare sia Set (Southgate Europe Terminal) che gli altri pretendenti all’infrastruttura tra cui la società tarantina Italcave. L’udienza al Tar di Lecce di domani è l’aggiornamento di quella del 24 ottobre scorso, saltata per un difetto di notifica. Prima di dare seguito operativo alla decisione odierna, l’Authority attenderà comunque l’esito del giudizio al Tar.  Per l’Authority tarantina, presieduta da Sergio Prete, l’offerta di Yilport Holding è invece tale “da far emergere, sotto vari punti di vista, l’evidente opportunità di perseguimento degli interessi pubblici tesi a garantire la più ampia e proficua utilizzazione del molo polisettoriale, il rilancio occupazionale, l’incremento dei traffici portuali e della logistica, nonchè la valorizzazione del ruolo del porto di Taranto e del sistema portuale italiano nello scenario del Mediterraneo”. Dopo l’istanza di Yilport, l’Authority di Taranto già a fine luglio aveva chiuso l’istruttoria sulle quattro domande presentate in precedenza, decidendo di non portarle più avanti. Le società interessate erano South Marine Gate, Soutghate Europe Terminal Consorzio, Taras Terminal e l’Ati Interterminal ed Ecologica. Con queste società si era aperta l’11 maggio una procedura di dialogo competitivo volta a migliorare l’offerta presentata.

Con Yilport, lo scalo di Taranto e il molo polisettoriale possono tornare al centro dell’interesse dei grandi operatori dopo il disimpegno di Evergreen a fine 2014. Disimpegno che si è tradotto, unito ad altri fatti specifici, in un netto ridimensionamento del traffico. Lo stesso operatore turco ha già manifestato volontà di rilancio. YilportHolding, nella graduatoria internazionale dei terminalisti, si colloca al tredicesimo posto per volumi di attività ed é controllata per intero da Yildirim Holding A.S.. Inoltre YilportHolding è proprietaria del 24 per cento di Cma Cgm, terzo vettore marittimo mondiale per il traffico container. Cma Cgm ha già utilizzato in passato il porto di Taranto. Rispetto alle altre proposte di utilizzo del molo polisettoriale (scartate), YilportHolding si caratterizza per novità importanti: è un operatore specializzato e con un profilo affermato e chiede di utilizzare l’intero compendio del molo polisettoriale ma anche le attrezzature già esistenti sulla banchina. Si tratta delle gru di varia tipologia che ha usato Evergreen sin quando è stata operativa e che poi l’Autorità portuale ha acquisito. Molto probabilmente Yilport le sottoporrà a reystiling e ne potrebbe installare anche di nuove. Yilport Holding vuole usare il porto per sviluppare traffici commerciali e logistica, movimentazione di container, merce varia e ro-ro. Si tratta dei rimorchi che, carichi di merce, viaggiano a bordo delle navi senza motrice. Quest’ultima li accoglie al porto di sbarco per proseguire poi il tragitto. Assicurato infine il graduale riassorbimento occupazionale del personale ex Evergreen, oggi in carico all”Agenzia per il lavoro portuale. Sulla proposta di Yilport, infine, c’è già un primo, generale consenso dei sindacati.(AGI) 

TA1/TIB

 

 

Inviato da Yahoo Mail per iPad

Signor Luigi Di Maio,

all’indomani della formazione del governo del quale lei è rappresentante, l’Italia intera ha finalmente capito la differenza tra “governo del cambiamento” (slogan che ha accompagnato il Movimento 5 stelle durante la campagna elettorale) e “cambiamento al governo”. Quest’ultima definizione sembra meglio sposarsi con l’evidenza dei fatti: la puerile arroganza e le continue acrobazie messe in atto da lei e gli altri ministri in forza al movimento.

 

Nei pochi mesi di questa legislatura, un buon numero di casi portano a pensare all’assoluto dilettantismo e alla vigliaccheria che permeano ogni azione di questo governo: dalla Tap alla Tav, giusto per citare gli ultimi.

Il più eclatante salto della quaglia da lei messo in atto riguarda proprio Taranto, il nostro territorio.

Con riferimento al contratto tra lo Stato italiano e la multinazionale ArcelorMittal per la cessione dell’acciaieria Ilva, lei, a nostro parere, ha commesso errori, ritrattato, tradito sia la filosofia del suo movimento (del quale, giusto per inciso, poco ci cale), sia quella parte del popolo italiano che ingenuamente aveva voluto credere alle dichiarazioni sue e dei candidati tarantini, questi ultimi da lei mai smentiti.

Durante l’incontro da lei organizzato con le Associazioni tarantine, le ricordammo, tra le altre cose, che è principale dovere della Repubblica tutelare la salute come diritto fondamentale dell’individuo ed interesse della collettività, dandole un assist, con qualche mese di anticipo, per impugnare il contratto di cessione dell’Ilva. La ricordiamo, ministro Di Maio, nella sua posizione di chiusura durante l’intervento di un padre che le parlava delle sofferenze e della morte del proprio figlio di quattro anni.

Da parte di tutte le Associazioni presenti a quell’incontro le venne presentata la richiesta di agire immediatamente per eliminare, anche attraverso lo stesso strumento del decreto legge utilizzato per promuoverla, quell’immunità penale estesa addirittura ai gestori privati dell’Ilva.

Le stesse argomentazioni vennero da noi presentate durante l’incontro con il ministro della Salute, dott.ssa Giulia Grillo, alla quale ricordammo ancora che anche la salubrità dell’ambiente è stata dai giuristi riconosciuta ed inserita nell’articolo 32 della Costituzione come diritto fondamentale e interesse collettivo, al pari della salute. Le scioccanti e disarmanti risposte del ministro Giulia Grillo, medico e in dolce attesa, confermarono l’impressione da noi avuta nel precedente incontro con lei, al Mise. Aziende e poteri forti decideranno ancora della vita e della morte, della salute e delle malattie dei tarantini, anche delle prossime generazioni. Gli stessi “poteri forti” ai quali avete abdicato, ministro Di Maio. Sarebbe bastato un solo pensiero per cambiare le cose e riportare tutto sul piano della giustizia, unico elemento che rende gli uomini uguali: ciò che è stato chiuso a Genova perché letale, andava chiuso a Taranto. Ci riferiamo all’area di produzione a caldo dell’Ilva, già sequestrata senza facoltà d’uso dalla Magistratura tarantina nel 2012. Dobbiamo pensare, vista la sua decisione (che non si discosta affatto dal pensiero del suo predecessore), che ciò che a Genova uccideva non uccide a Taranto.

L’Avvocatura dello Stato, da lei interpellata per chiarimenti, proprio nell’ultimo paragrafo richiamava la salute e la salubrità dell’ambiente come primi elementi da valutare per individuare l’interesse pubblico, confermando la convinzione che come Genitori tarantini le avevamo precedentemente dichiarato. Nonostante questo, lei stesso glissò, annunciando di avere pronto un piano “B” e di pensare seriamente di portare le carte in tribunale. Tutte battute rimaste tali, nello spirito della più becera commedia italiana.

Lei, invece, ha parlato di “delitto perfetto”! Una cosa, signor Di Maio, è scoprire un delitto perfetto; altro è accorgersi che la vittima non è ancora morta e sparare, quindi, il colpo definitivo, come lei ha fatto nell’affaire Ilva. 

Abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile nelle peggiori condizioni possibili” è un’altra sua frase che passerà alla storia come affermazione di un mentitore seriale. Il miglior risultato possibile sarebbe stato, per un “governo del cambiamento”, rispettare il dettato costituzionale in ogni suo articolo.

Il ministro per l’Ambiente, Sergio Costa (anche lui in forza almovimento 5 stelle), dichiarò con soddisfazioneAbbiamo lavorato ventre a terra, come ha detto Luigi Di Maio, per strappare ad Arcelor Mittal le migliori garanzie ambientali. E abbiamo ottenuto i migliori risultati con le peggiori situazioni”, dimenticando che il Ministero dell’Ambiente non deve “strappare le migliori garanzie ambientali”; il ministro dell’Ambiente deve “dettare l’Autorizzazione Integrata Ambientale” alla quale tutti (ArcelorMittal compresa) devono scrupolosamente attenersi per non rischiare la chiusura, come la legge prevede.

Ci arrivano, ora, notizie riguardanti un aumento della produzione, in barba a quella valutazione preventiva del danno sanitario ed ambientale pretesa dalle Associazioni e dai cittadini di Taranto e mai presa in considerazione.

Un ultimo passaggio vorremmo farlo sul piano occupazionale. Lei, con la sua azione, non ha garantito occupazione, ma pervicacemente ha sostenuto l’idea che ha mosso i politici che l’hanno preceduta, calpestando ancora una volta la Costituzione italiana che assicura un lavoro dignitoso, fatto in salute, in sicurezza e in un ambiente salubre. Garanzie che l’Ilva, al pari di altre aziende dell’intero territorio nazionale, non assicurano.

Ambiente, Salute, Lavoro e Sviluppo economico sono dicasteri, insieme a quello per il Sud, nelle mani dei rappresentanti del movimento 5 stelle; nelle mani di chi, prima della consultazione elettorale, guardava negli occhi i cittadini ed ora mostra loro le spalle, inchinandosi alle lobbies del guadagno in spregio dell’ambiente e della salute.

Riteniamo un’offesa inaccettabile per l’intera nazione essere rappresentati da persone come lei, signor Di Maio. Siete fatti così, purtroppo:come bambini che hanno chiesto a Babbo Natale un ministero e sono stati accontentati, siete riusciti a rompere il giocattolo già prima che arrivasse Santo Stefano.

Quando un bambino si ammala, soffre ed infine muore, signor Di Maio, l’intera Repubblica democratica italiana dovrebbe abbassare gli occhi ed interrogarsi per capire se davvero tutto quello che si poteva fare è stato fatto. Perché qui, a Taranto, ancora malediciamo chi, pur potendo fare, non ha fatto. Compresi gli ultimi traditori. E glielo diciamo chiaro e forte nella Giornata internazionale UNICEF dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Unicef Italia ha scelto Taranto per questa importantissima celebrazione. Lei ha scelto Taranto per sacrificarla ad un contratto di governo che mai vedrà compimento.

Noi continueremo a difendere i diritti dei nostri figli avvalendoci di tutti gli articoli della Carta costituzionale contro chi alla salute e alla salubrità dell’ambiente antepone la logica dei “poteri forti”. Anche contro questo governo.

Dopo i vostri “Vaffa-day”, ve ne proponiamo un altro: “Vergogna-day”. Da riproporre ogni giorno della vostra vita.

Per Lollo, Ambra, Syria, Elio, Alessandro, Sofia, Myriam, Davild, Roberta e tutti gli altri piccoli tarantini che hanno vissuto nell’inferno prima di volare in Paradiso.

 

Genitori tarantini

Incontro a Bari, alla Regione Puglia, fra l’assessore allo Sviluppo economico, Cosimo Borraccino, il responsabile della task force occupazione, Leo Caroli, ed i Sindacati Metalmeccanici per verifidare le possibilità di sostenere il reddito dei lavoratori Ilva che, esclusi dalla selezione compiuta da Arcelor Mittal - che dall’1 novembre gestisce gli impianti -, sono attualmente in cassa integrazione a zero ore con l’amministrazione straordinaria. “La Regione Puglia - ha dichiarato Valerio D’Alò, segretario Fim Cisl Taranto - si é dichiarata disposta a far partire subito, rifinanziandolo, l’Avviso 4 del 2017 per effettuare dei corsi di formazione professionale ai lavoratori in cassa”. In pratica, frequentando questi corsi, i lavoratori percepiscono anche un’indennità di corso che va ad integrare economicamente i soldi percepiti con la cassa integrazione. “La Regione è disposta a rilanciare l’Avviso entro fine mese - spiega D’Alò -, noi, adesso, dobbiamo incontrare l’azienda per verificare di quali profili professionali e tecnici c’è bisogno in modo da poter calibrare su queste esigenze i corsi stessi”. Non è stata fatta, al momento, una stima su quanto verrebbe stanziato finanziariamente, nè sulla platea dei lavoratori interessati.

 

 

 

 

 

Mister Panarelli:” Giocata una buona partita, risultato bugiardo.” D'Agostino: “ In questo momento non siamo fortunati, dobbiamo dare tutti di più.”

 

di Andrea Loiacono

 

Un Taranto sprecone e poco preciso non va oltre l'1a1 in casa contro la Gelbison collezionando il secondo pareggio di fila e vedendo così allontanarsi la battistrada Picerno. La partita è stata ccaratterizzata da un errore grossolano del portiere Cavalli da cui è nato il vantaggio dei campani. Il Taranto dal canto suo ha attaccato per tutta la partita trovando il pari al 2' della ripresa con D'Agostino su calcio di rigore, ma non è poi riuscito a perforare la difesa avversaria che ha eretto un vero e proprio muro a protezione dell'area di rigore. Al termine del match il tecnico Luigi Panarelli non è soddisfatto del pareggio al contrario della prestazione:”Abbiamo raccolto molto meno di quanto abbiamo creato, credo che questa con 17-18 occasioni da rete create sia la migliore partita che abbiamo giocato fino ad oggi. C'è grande delusione ma il campionato non è finito e noi ce la metteremo tutta. Non credo ci sia stato un problema di cattiveria sotto porta. Nel primo tempo ci sono state innumerevoli parate da parte del portiere. Degli errori dei singoli non voglio parlare anche se è chiaro che l'indecisione c'è stata ed è sotto gli occhi di tutti. Andiamo avanti e lavoriamo, in questo momento è l'unica risposta che possiamo dare. Per quanto riguarda l'attacco ho sempre detto che anche numericamente siamo un po' corti, fra poco aprirà il mercato di dicembre e vedremo cosa la società potrà fare. Non credo neanche che questa squadra abbia un problema mentale perché quando si gioca come oggi colpendo due legni e mettendo sotto una squadra che fuori casa aveva messo in difficoltà un po' tutti, non ci può essere un problema psicologico. Abbiamo dei ragazzi che stanno crescendo, oggi Ferrara ja dimostrato di poter giocare benissimo anche da centrale e ha fatto una grande partita. Per quanto riguarda la classifica è chiaro che la guardiamo ma dobbiamo dare il massimo e cercare di stare il più attaccati possibile alla prima.”

 

In sala stampa si presenta anche l'autore del gol, il capocannoniere del Taranto con 7 reti, Stefano D'Agostino: “ Si è trattato di una partita stregata che fino all'ultimo abbiamo provato a portare dalla nostra parte. Non abbiamo mai subito un'azione della Gelbison in tutta la gara e questo la dice lunga sul suo andamento. In questo momento non si può neanche parlare di gol sbagliati, dobbiamo andare a Nardò domenica prossima per reagire. Ho voluto dedicare il gol a Cavalli perché per lui non è stata una partita semplice, ha sbagliato uno stop cosa che può succedere a tutti. È

un ragazzo con delle qualità che nutre della nostra fiducia. Non penso che il Taranto vada in sofferenza psicologica perché anche ad Altamura abbiamo fatto due reti su un campo difficile. È

un momento questo in cui per vincere le partite occorre fare qualcosa in più del normale e per questo siamo chiamati tutti a dare il massimo. Il rigore dovevo per forza calciarlo forte. Così ho deciso di calciarlo forte sotto la traversa ed è andata bene. Sinceramente segnare mi piace e mi piacerebbe battere il mio record di marcature con la maglia del Taranto, ma solo se servisse alla squadra a vincere questo campionato.”

 

Incontenibili i delfini di Taranto trascinati dal matador Schifone.


Si è giocato a Saviano a Napoli l'incontro tra  CML VESUVIO CIMITILE NA ed  ERREDI ASSIC. TARANTO. La compagine  Ionica ha da subito mostrato una predominanza tecnica nel gioco vincendo facile con un secco 0-3.

Un grande risultato che vede articolare i tre set in poco più di 60 minuti con una crescente positività da parte dei giocatori. La squadra tarantina ha raggiunto una grande sintonia di gioco che le ha permesso di metter in campo azioni di pulite, vincenti ed incisive. La buona competenza dei ruoli permette di prendere le distanze a metà del primo set che si chiuderà sul 18-25 con grande soddisfazione per il coach Gianni Narracci.

Il secondo set ripropone la formazione titolare (Parisi, Garofalo, Carofiglio, Roberti, Schifone, Giosa e il libero Neri)  i delfini di Taranto fanno bene e la squadra avversaria guidata dal coach Luigi Calabrese non riesce a contenere gli innumerevoli attacchi e l'entusiasmo del Taranto, che vince in poco anche il secondo set, con un meritatissimo 17-25.

Nel terzo set il coach Narracci, messo al sicuro il risultato, permette a tutta la rosa di scender in campo con le sostituzioni di : Pacucci su Garofalo, Gasbarro su Giosa e Mingolla sul "prof Roberti", fresco di laurea in Scienze Motorie. La squadra è carica e motivata, in campo tutti fanno bene chiudendo il set, e la partita, sul 14-25.

Taranto porta a casa la seconda vittoria consecutiva. Un risultato importante che permette alla Erredi Assicurazioni Taranto di avvicinarsi moltissimo alla vetta della classifica. Le prossime due partite saranno giocate in casa, al Palafiom, dove la squadra attende il caloroso abbraccio del pubblico tarantino, sempre presente nel supporto ai giocatori. Al consueto orario delle 18.00 la Erredi Assic. Taranto ospiterà prima la Leo Shoes Casarano, domenica 25 novembre, mentre la domenica successiva, 2 dicembre, sarà la volta della seconda in classifica Snav Folgore Massa, avversaria già incontrata  dalla rosa tarantina nella passata stagione sportiva. Insomma le prossime settimane saranno intense per i Nostri a cui auguriamo risultati sempre più soddisfacenti.

L'incontro è stato arbitrato da:

1.Baldi Francesco

2.Citro Giuseppe

Erredi: Parisi - Piscitelli 4 - Garofalo 8 -Carofiglio 4 - Roberti 14 -Mingolla0 - Pacucci 0 - Schifone14 - Giosa 7 -Gasbarro 1 -Nero 0 - Luzzi .  

Cml Vesuvio : Gasparro 7- Affinito 0- De Palma13 - Crispo 0- Ambrosone5 -Piccegna4 - Polisciano0- D'Ambrosio0 - Palermo1 - Penna0 -Panico 5 - De Rosa0  

Adesso il sindaco ha riconquistato i 17 voti che aveva, ma questo, come lo stesso Melucci ha dichiarato qualche giorno fa, è sì condizione necessaria ma non sufficiente per proseguire il mandato. Melucci vuole ampliare la maggioranza e renderla meno risicata rispetto all’attuale livello, minimo, di oggi. E così, ricomposta la coalizione, oggi stesso il sindaco ha allargato il giro al di fuori della sua maggioranza. Il primo incontro lo ha avuto col consigliere Mimmo Ciraci. Che per ora non ha firmato, come gli altri, il documento proposto dal sindaco. Il colloquio, tuttavia, lascia intravvedere margini positivi. Se Ciraci firmasse, si salirebbe a 18 consiglieri su 32. A proposito dell’incontro tra il sindaco e Ciraci, il Comune di Taranto fa sapere, attraverso una nota, che “si è registrata una solida convergenza sugli aspetti programmatici cari all’amministrazione, in un clima costruttivo per la città che per altro si manifesta informalmente già da alcuni mesi. Il sindaco - si evidenzia - ha speso parole di apprezzamento per il senso di responsabilità del consigliere Ciraci, oltre ogni appartenenza partitica, ciò che davvero interessa i cittadini. Le parti - si rende noto - torneranno presto a riunirsi per definire un eventuale percorso di maggiore aderenza alla vita dell’attuale maggioranza di Palazzo di Città”.A proposito dell’ampliamento della maggioranza, i consiglieri oggi interpellati dal sindaco hanno espresso orientamento positivo. Palazzo di Città, in relazione ai gruppi “Taranto Bene Comune”e “Taranto Futuro Prossimo”, fa sapere che “i consiglieri Vittorio Mele, Piero Bitetti e Mimmo Cotugno hanno sottoscritto il documento che rilancia una nuova maggioranza per il sindaco”. E anche i consiglieri Cisberto Zaccheo per il Psi e Dante Capriulo di “Per-Taranto”, si comunica, “si sono resi disponibili per il consolidamento e l’allargamento della attuale maggioranza, fermi restando i valori politici propri dell’attuale amministrazione”. Infine, sì anche dalla consigliera Gina Lupo a “questa nuova fase politica del civico ente”. A pochi giorni dalla scadenza della data (22 novembre) entro cui deve decidere definitivamente se confermare o revocare le dimissioni annunciate l’1 novembre e presentate il giorno dopo al segretario generale del Comune, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, del Pd, è al lavoro per verificare se e come proseguire l’attività. E quindi ritirare le dimissioni. Ipotesi, questa, che prende sempre più quota, così come prende quota un allargamento della maggioranza. Oggi il sindaco dimissionario ha incontrato diversi consiglieri comunali, i quali hanno sottoscritto il nuovo documento programmatico proposto che da un lato focalizza le priorità dell’amministrazione e dall’altro costituisce il presupposto per la ripresa, su nuove basi, dell’attività dopo questi giorni di fermo. Il sindaco, in particolare, si è visto con tutti i consiglieri che costituivano l’ultima maggioranza, fatta da 17 consiglieri su 32. Tutti hanno firmato il documento e indicato, a loro volta, problemi e situazioni sui quali l’esecutivo comunale dovrebbe rivolgere la sua attenzione. Al termine di questi incontri, Melucci ha conseguito un primo obiettivo: ricostruire la maggioranza a 17. Maggioranza che il 31 ottobre era venuta meno in occasioni delle elezioni per la presidenza della Provincia di Taranto. In quella sede, infatti, Melucci che, su indicazione del Pd e del centrosinistra, era stato candidato a guidare anche la Provincia di Taranto, aveva ottenuto solo 15 voti dai consiglieri comunali tarantini. Fu così sconfitto dal suo antagonista, Giovanni Gugliotti, sindaco di Castellaneta, sul quale si sono riversati anche voti del Pd e del centrosinistra. Trovandosi con due voti in meno rispetto alla maggioranza, Melucci ne ha quindi preso atto e si è dimesso, parlando di segnale politico molto chiaro venuto dalle elezioni provinciali. Più duro era stato il Pd di Taranto che aveva parlato di “tradimento politico” avallato dal governatore di Puglia, Michele Emiliano, che, secondo l’accusa, avrebbe orientato il voto per Gugliotti e non per Melucci, anche a seguito della rottura dei rapporti fra i due dopo le elezioni di marzo.(AGI) 

 

 

Lo ha deciso in Prefettura il Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera previsto dal Protocollo di Legalità sugli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione affidati ai Commissari ILVA in A.S..

 

All'incontro nella sede istituzionale hanno partecipato il Prefetto di Taranto Donato Cafagna, i Commissari Straordinari di ILVA in A.S. Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carruba, i segretari provinciali di CGIL, CISL, UIL, UGL e USB, il Dirigente dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro, il Direttore Provinciale dell'I.N.A.I.L. e il Presidente provinciale della Confindustria.

L'incontro ha consentito di effettuare una compiuta disamina delle attività di prevenzione messe in campo, a partire dalla costituzione della Banca Dati e della Piattaforma Genesis, nella quale vengono riversate tutte le informazioni concernenti i lavori di bonifica e decontaminazione, l'anagrafe degli esecutori, il piano coordinato di cantiere e sub-cantiere, la tracciabilità dei flussi finanziari.

Dal momento della sua attuazione, il Protocollo ha consentito un'accelerazione degli investimenti. Infatti, per gli interventi ambientali, Ilva in A.S. ha comunicato che dal 13 giugno 2017 (data di costituzione del Patrimonio Destinato) ha pagato 100 milioni di euro, di cui 81 milioni dopo il 25 gennaio 2018, data in cui è stato siglato il Protocollo di Legalità. Relativamente alle 33 Prescrizioni AIA sono stati avviati circa 80 interventi, tutti in avanzato stato di esecuzione.

Nel corso dell'incontro è stato inoltre annunciato che, a breve, presso la sede Ilva in A.S. situata nel Centro Storico di Taranto, in via Duomo, verrà istituito il Centro Operativo di Trasparenza e Legalità, al quale potranno accedere i cittadini, le associazioni, le organizzazioni sindacali e di categoria per ricevere notizie sui lavori di bonifica e decontaminazione e sugli interventi in corso.

Il Centro Operativo, che ha la finalità di contribuire attraverso un'informazione ampia ed accurata a rendere partecipe la comunità sull'andamento delle opere di riqualificazione ambientale, sarà  gestito da personale specializzato di Ilva in A.S. e da un pool di soggetti pubblici coordinati dalla Prefettura e sarà dotato di postazioni multimediali a disposizione dell'utenza

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