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Giornale di Taranto - Giornalista1

Dopo la presa di posizione della Corte europea dei diritti dell’uomo. È una giornata importante per la Puglia - dice il Governatore -

e per le battaglie che stiamo portando avanti in difesa della salute, dell’ambiente e del nostro mare”.

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha affermato oggi quello che la Regione Puglia sostiene da quando sono diventato Presidente: cioè che l’Italia non ha protetto la salute dei cittadini di Taranto esposti alle emissioni dell’Ilva. Per questo la Corte ha condannato lo Stato italiano e ora intima il Governo ad attuare subito tutte le misure necessarie alla tutela dell’ambiente e della salute.

L’altra notizia riguarda lo stop di 18 mesi alle trivellazioni nel mare: la Lega pare abbia ceduto di fronte alla netta presa di posizione del ministro dell’Ambiente Costa che condivido. Consideriamo la sospensione un provvedimento non definitivo che non ci tranquillizza e che anzi pretende dal Governo un definitivo chiarimento che non può tardare.

Vi ricordo che siamo stati proprio noi dalla Puglia a denunciare pubblicamente le nuove autorizzazioni a cercare petrolio rilasciate lo scorso 31 dicembre e grazie a noi il Governo ha fatto marcia indietro.  

La Regione Puglia chiede l’avvio immediato della decarbonizzazione dell’Ilva di Taranto, unica soluzione possibile per un futuro sostenibile della fabbrica e compatibile con le leggi. Chiediamo inoltre l’abrogazione dei decreti Salva Ilva che concedono l’immunità penale a chi la gestisce.

Serve poi un intervento legislativo che risolva definitamente la questione trivellazioni e ricerche petrolifere, che in particolare  impedisca l’utilizzo dell’airgun che devasta i nostri meravigliosi fondali.

SQUADRA CHE PERDE NON SI CAMBIA?”E’ L’ULTIMO ATTO DEL TEATRO DELL’ASSURDO” Evidenzia in una nota l’Organizzazione delle imprese pugliesi.

 

 

Se per 3 anni e mezzo, dall’agosto 2015 ad oggi, non sono state date risposte concrete ad un’agricoltura pugliese affamata che ha bisogno di fatti e ‘giusti tempi’, non vediamo cosa possa accadere se non si cambiano le regole del gioco, profondamente, ridando centralità all’agricoltura pugliese sottolinea la Coldiretti.. E non sposiamo - prosegue la nota -  la linea gattopardesca di chi fa finta di compiacersi della grande novità relativa alle ritirate dimissioni dell’Assessore Di Gioia, quando nulla è cambiato, anzi il suo rientro è già segnato dal ritiro attuato dallo stesso Di Gioia del Decreto Xylella, che sarebbe stato discusso il 25 gennaioprossimo in Conferenza Stato - Regioni”, dichiara il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“I tempi si dilateranno ulteriormente, a differenza dei buoni propositi enunciati al tavolo con il Presidente Emiliano - dice il presidenteMuraglia – e la discussione sul Decreto Xylella non sarà affrontata immediatamente. Abbiamo la tragica certezza che questo possa far ulteriormente precipitare nell’incertezza le imprese che già hanno subito ritardi ingiustificati”.

“Si continua a parlare di tavoli, coordinamenti, confronti, quando quello che bisognava aver già fatto – aggiunge Muraglia - è ben noto da tempo, non era già rinviabile e derogabile”.

Serve un deciso cambio di passo di tutta l’amministrazione regionale “perché il bilancio di quanto fatto su Xylella, PSR, Consorzi di Bonifica, 12 leggi prodotte, alcune delle quali inapplicate o inapplicabili per mancanza di punti e virgole, risorse, ostacoli burocratici – insiste il presidente Muraglia - è fallimentare su tutta la linea”.

L’agricoltura non è stata finora centrale nell’azione di Governo “a causa dell’assenza di una visione strategica che pesa sulla competitività delle nostre imprese che hanno bisogno di istituzioni forti e responsabili al loro fianco”, conclude il presidente Muraglia.

 

Bari, 23 gennaio 2019

 

 

Dichiarazione di MICHELE Emiliano, Presidente uscente.

 

"Finalmente abbiamo la data delle primarie per individuare il nostro candidato alle elezioni regionali del 2020.
Dal 24 febbraio in poi potremo tranquillizzare i nostri concittadini sul fatto che non passeremo il tempo a combatterci tra noi e a rendere difficile la vita al governo regionale, bensì a governare al meglio sino all’ultimo giorno del mandato, consentendo a tutti i candidati di contribuire ad informare i pugliesi sui risultati ottenuti. Sappiamo di dover spiegare bene a tutta la comunità quanto accaduto in questi tre anni. La campagna elettorale serve soprattutto a questo scopo. Chi vincerà le primarie avrà la tranquillità di poter preparare la sua campagna elettorale con la collaborazione di tutti gli altri componenti della coalizione. E soprattutto avremo il tempo per costruire dal basso un programma condiviso e partecipato, che stabilisca in maniera trasparente e democratica cosa fare nel prossimo mandato. Perché ancora una volta sarà proprio il programma a costituire la base comune che tiene unita la nostra coalizione e che ci rende credibili.
Mi auguro che chiunque vinca le primarie riesca ad aprire il nostro progetto di governo alla società pugliese e in particolare a quelle componenti che finora non siamo riusciti a coinvolgere a sufficienza, sulla base di valori e obiettivi condivisi.
Tra i tanti modi in cui si possono individuare i candidati, le primarie restano la strada più democratica e plurale, ed è per questo che vi invito sin da ora a partecipare."

Clara Cottino, presidente e direttore artistico del Crest, ha vinto il "Premio Corriere di Taranto 2018: Donne di Taranto", riconoscimento voluto e ideato dalla Fondazione Oro6 per il sociale e dal CorrierediTaranto.it. La cerimonia di proclamazione e premiazione si è tenuta ieri nella Galleria Comunale del Castello Aragonese. «Il “Premio Corriere di Taranto - Votiamo Taranto, quella che rinasce”, a scadenza biennale, ha lo scopo di individuare e premiare coloro i quali hanno portato in alto con dedizione il nome della nostra città e del nostro territorio; tutti coloro che giorno dopo giorno, con il proprio impegno, hanno contribuito alla sua rinascita. Anche questa volta, sono stati, appunto, i lettori, i cittadini, ad esprimere la propria preferenza». 

 

 

Il 26 gennaio al Monun Restaurant con lo chef Fabio Campoli.

 

Ancora pochi giorni alla cena di beneficenza “Il Gusto di Donare” nella splendida cornice del Monun Restaurant a Grottaglie (TA) con lo chef Fabio Campoli. Il 26 gennaio alle 21.00 vivremo insieme un’altra esperienza emozionante per raccogliere fondi per il progetto “TOMMI ed i suoi Amici”, un’iniziativa innovativa ed unica a favore dei bambini ospedalizzati di Taranto.

Dall’antipasto al dolce, al Monun Restaurant in via Sonnino 5 a Grottaglie (TA), si gusterà il sapore della solidarietà, del donare e dell’amicizia. Per la prima volta a Taranto, il 26 gennaio, a guidare la charity dinner “Il Gusto di Donare”, in favore del progetto “TOMMI ed i suoi Amici”, sarà lo chef Fabio Campoli, volto noto internazionale della cucina italiana.

Lo chef realizzerà un menù esclusivo, pensato appositamente per l’occasione, in cui la sua maestria nel valorizzare le materie prime del luogo e le sue tecniche di cottura guideranno i presenti nella degustazione di una vera sinfonia di sapori.

A coadiuvare Fabio Campoli nell’organizzazione ci saranno anche la sua compagna di vita e socia Patrizia Forlin, personaggio delle trasmissioni di Alice TV; Sara Albano, ormai confermata promessa del settore enogastronomico della nostra terra jonica, e l’apprezzatissimo resident chef del Monun Restaurant Alessandro Guarino che sta sorprendo e deliziando il territorio con le sue creazioni.

Un’esperienza che si prospetta indimenticabile per tutti i presenti, non solo per l’opportunità di degustare le ricette di un grande chef, ma anche e soprattutto per diventare parte attiva di un progetto innovativo, in cui la realtà virtuale si renderà funzionale a dare vero supporto ai più piccoli e bisognosi, rappresentati nel progetto “TOMMI ed i suoi Amici” dai tantissimi bambini ospedalizzati di terra Jonica.

Il contributo che Fabio Campoli donerà a questo progetto è di grande importanza, soprattutto perché mosso dal cuore di chi conosce l’importanza di una tavola volta alla solidarietà, risultando ad oggi tra gli chef italiani più coinvolti e partecipi nell’ambito di iniziative solidali.

“Sarà una nuova occasione in cui avremo l’opportunità di trasmettere ai presenti l’emozione del sapore che raddoppia” – ha dichiarato lo chef – “che rappresenta ciò che si prova quando si sceglie di concedersi una serata di convivialità, accompagnando il tutto sia al buon gusto della cucina che a quello ancor più fondamentale dell’atto donare”.

Campoli ha proseguito ancora affermando che “La situazione dei pazienti oncologici di Taranto, andando a coinvolgere purtroppo anche un alto numero di bambini (sopra la media nazionale), rende ancor più eticamente doverosa l’unione di tutti per fare la forza, e contribuire con un gesto importantissimo ad aiutarli meglio nel sopportare le cure necessarie”.

La charity dinner sarà una occasione unica da non perdere, non solo per la possibilità di gustare le creazioni dello chef Fabio Campoli, ma anche per donare a favore del progetto “TOMMI ed i suoi Amici”. Come spiega il suo l’ideatore Francesco Giuri: “Amici di TOMMI è un progetto innovativo che è perfettamente descritto proprio nel suo titolo: AMICI, perché vogliamo realizzare, con il coinvolgimento di realtà amiche come Arci Ragazzi Taranto, LWBProject srl, PRODIGUS – Promotori di Gusto e SoftCare Studios, un’iniziativa innovativa che porti sollievo reale ai piccoli pazienti ospedalizzati e poi TOMMI, che è un gioco e molto di più, un ambiente virtuale realizzato proprio per immergere i piccoli pazienti in una realtà giocosa che li distragga dallo stress ospedaliero e dall’esperienza di quanto stanno vivendo, permettendo anche una interazione concreta con i genitori e i fratelli anche lontani”.

Attraverso la partecipazione a questa cena esclusiva, gli ospiti doneranno la possibilità di ampliare il numero di operatori specializzati per la realizzazione del progetto “TOMMI e i suoi amici” e permettere il coinvolgimento del maggior numero di bambini possibile.

La location della charity dinner sarà il Monun Restaurant il ristorante gourmet del Monun Hotel – Restaurant & SPA che quotidianamente offre ai suoi ospiti un’esperienza di gusto autentica grazie ad un’attenta ricerca di materie prime di qualità ed una cucina creativa e raffinata, arricchita da elementi unici che, in un mix di colori, profumi e sapori, conferiscono ad ogni piatto la giusta spettacolarità, senza mai rinunciare al piacere della buona tavola.

Quota: 85 euro a persona. Posti limitati.

Per informazioni e prenotazioni (entro il 25 Gennaio):

· http://www.monun.it / tel. 099 4505655 / mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
· Monun Hotel – Restaurant & SPA, Via Sonnino 5 – Grottaglie (TA)

Per le quote verrà rilasciata ricevuta valida ai termini di legge per le erogazioni liberali.

Menù
“Il Gusto di Donare”
By Fabio Campoli

Triade di antipasti
Tartelletta con cuore di baccalà, patate e peperoni
Triangolo farcito al polpo e sedano
Mini arancino al cacio, pepe e cozze

Primo piatto
Cavatelli “C’è più Gusto”
con seppie e perle del loro nero, vongole, broccoli e taralli sbriciolati

Secondo piatto
Rana pescatrice in giallo

Dessert
Granita al mandarino e Malvasia di Puglia
servita su mattonella al cioccolato

Vini in abbinamento appositamente scelti dal Sommelier del Monun Restaurant

Biografia Fabio Campoli

Con oltre trent’anni di esperienza attraverso poliedriche attività incentrate sulla cultura, ricerca e progettazione gastronomica, e ben venti anni ininterrotti in tv sulle più note reti televisive, ha coniato un modo di fare cucina “semplicemente differente”, sospinto sempre da inesauribile curiosità e sete di conoscenza.
Fondatore dell’azienda Azioni Gastronomiche, nonché proprietario del marchio di qualità Il Circolo dei Buongustai e direttore della testata giornalistica ProDiGus (Promotori di Gusto), Fabio Campoli è oggi affermato consulente per aziende ed esercizi ristorativi italiani ed esteri, ideatore e organizzatore di grandi eventi, nonché editore, autore e conduttore di programmi televisivi e radiofonici, consulente per l’industria cinematografica e food designer, pluripremiato in ambito culinario e comunicativo.
Con il suo portfolio di esperienze variegate Fabio Campoli dimostra di essere molto più di uno chef, grazie all’ampiezza ed alla ricchezza del suo percorso di cultura nel mondo dei media, del project management, dell’editoria, che rendono oggi la sua firma sinonimo di classe, qualità e di una creatività mirata e consapevole, divenuta ormai nota e riconoscibile al suo grande pubblico e non solo.
Le sue stesse passioni lo hanno guidato a diventare autore di otto pubblicazioni e docente per istituti pubblici e privati, così come le sue doti artistiche lo hanno portato a viaggiare tra i più celebri set cinematografici per rievocare banchetti storici e scenari gastronomici (da Mission Impossible 3 a Mangia, prega, ama e To Rome with love di Woody Allen, per citarne solo alcuni).
La sua filosofia a tavola, nel lavoro e nella vita si riassume nell’attenzione verso le “buone cose”, in una logica in cui l’essenziale è visibile agli occhi di chi vive la cucina non come fine ma come mezzo per trasmettere emozioni e tramandare storia e cultura.
Da vent’anni è autore e protagonista delle più svariate trasmissioni televisive in ambito gastronomico. Nel 2019 potrete seguirlo sul canale tematico Alice TV (canale 221 del digitale terrestre) e nel corso della nuova edizione de “La Prova del Cuoco” su Rai Uno, condotta da Elisa Isoardi, nelle vesti di maestro di cucina con la sua rubrica settimanale “Piatti d’Autore”.

 

Idee e suggerimenti dei rappresentanti delle sigle sindacali attive in azienda, soprattutto nei mesi più recenti, sono una risorsa preziosa cui il management di AMIU non ha mai derogato.

L’ascolto, il confronto costante, la risoluzione di problematiche accantonate per troppo tempo, infatti, sono le caratteristiche salienti di un rapporto che si è sempre ritenuto leale e che si immaginava potesse mantenersi tale, per il progresso dell’azienda. Non è assolutamente comprensibile, quindi, l’iniziativa almeno ingenerosa di tre sigle sindacali (Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel) che hanno addirittura lanciato un ultimatum al sindaco Rinaldo Melucci.

Un’iniziativa infelice, inoltre, poiché arriva in un momento in cui i lavoratori stanno toccando con mano l’impegno che vertici aziendali e Comune stanno ponendo nel garantire il rispetto dei loro diritti. La ritrovata regolarità nei pagamenti di stipendi e tredicesima, il riconoscimento dei buoni pasto agli aventi diritto, il recupero delle quote di produttività non riscosse negli anni passati e l’apertura verso la definizione di quella per i prossimi anni sono traguardi inequivocabili. Evidentemente, qualcuno ha scambiato questa azione di normalizzazione per una ghiotta opportunità, finalizzata a ottenere più di quel che sia possibile.

Sarebbe bastato riflettere su questi temi per fugare dubbi e incertezze sulle intenzioni nei confronti di AMIU, che è e sarà uno degli asset fondamentali dell’azione di governo cittadina. Il lavoro che si sta compiendo su contratto di servizio e impianti, d’altro canto, è finalizzato proprio a garantire un futuro produttivo, azioni che sono in divenire e sulle quali i sindacati sono già informati, per quanto di competenza, con la riserva di approfondire il confronto quando vi saranno elementi sostanziali.

Come è stato fatto per la figura del direttore generale, la cui individuazione è una necessità che è stata condivisa con i rappresentanti dei lavoratori a più riprese. Si tratta di una figura indispensabile per raccordare le numerose attività svolte da AMIU, un’esigenza che in tempi non sospetti avevano manifestato gli stessi sindacati.

Di fronte a questo quadro, quindi, pur rispettando il diritto alla protesta, la paventata organizzazione di un sit-in o il ricorso alla saggezza del Prefetto appaiono prospettive stridenti, poiché si finirebbe per rivendicare… ciò che già si possiede.

L’appello alle organizzazioni sindacali, a questo punto, è di evitare l’inutile logoramento dei rapporti. L’azienda, seppur faticosamente, sta intravedendo un traguardo di piena autonomia che le consentirà di svolgere il servizio con profitto, a beneficio della città e dei suoi lavoratori che devono essere protagonisti, e non antagonisti, di questo risultato.

L'accordo stilato con il Consorzio Integra, player di prima grandezza nel panorama cooperativo italiano, in particolare nei settori delle costruzioni, dei servizi e dell'ingegneria - creerà nuove sinergie e nuove opportunità per le nostre aziende, ed allo stesso tempo consentirà allo stesso consorzio di imprese - come spiegato st dal Direttore Generale Vincenzo Onorato in Confindustria - di essere percepito maggiormente sul territorio di riferimento e di sviluppare maggiore competitività attraverso la collaborazione con le aziende locali, che meglio conoscono le peculiarità dell'area in cui già operano.  È quanto dichiarato dal Presidente di Confindustria Vincenzo Cesareo dopo l’incontro nella sede degli industriali ionici ai referenti del consorzio rappresentati oltre che dal direttore generale anche dal Direttore Commerciale Macro Area Sud Vittorio Di Vuolo. Ha partecipati alla riunione una delegazione di aziende e il Presidente di Ance Taranto Paolo Campagna. L’avvio del rapporto di collaborazione è nato da un’iniziativa fra il presidente del Gruppo Giovani, Giuseppe Calianni, e il giovane manager Mirko Mancini di Integra. L’intesa darà luogo a nuove iniziative che si potranno positivamente ripercuotere sui livelli di competitività del nostro sistema imprenditoriale con ricadute positive sullo sviluppo del territorio.

PATRIZIA CAPOBIANCO (nella foto), Dirigente dell’Istituto: “importante attivare sinergie sul territorio“.

Lavoro, competenze, formazione, digitalizzazione, nuovi processi produttivi, politiche attive, buone pratiche sono stati i principali temi di cui si è discusso stamattina nell’ambito del seminario “Quale Istruzione per Quale Lavoro”.

Un percorso di orientamento pensato dall’IISS Archimede-Falanto per gli studenti che stanno per concludere il proprio ciclo di studi e per coloro che stanno per intraprenderlo e come indispensabile momento di riflessione per tutta la comunità circa il ruolo fondamentale che la scuola, oggi molto più che in passato, è chiamata a svolgere per l’inserimento dei più giovani nel mondo del lavoro. L’incontro, organizzato presso la Cittadella delle Imprese a Taranto, si è aperto con il saluto del Dirigente Scolastico dellArchimede-Falanto, Patrizia Capobianco, che ha subito posto l’accento sull’importanza delle sinergie da attivare sunostro territorio non solo perché si semplifichi la fase di transizione scuola-lavoro, in cui ci si trova a verificare l’adeguatezza delle competenze acquisite nel percorso formativo, ma anche per valorizzare il territorio stesso che sta provando a rilanciarsi dopo una lunga stasi. 

Di apertura delle aziende locali in tale direzione, ha parlato Salvatore TomaPresidente della Sezione Tessile, Moda e Abbigliamento di Confindustria Taranto e Confindustria Puglia.Nei prossimi anni andranno in pensione moltissimi lavoratori del settore moda e non sarà semplice sostituirli perché al momento mancano molte delle professionalità richieste. Per questo motivo – ha spiegato Toma – è fondamentale sensibilizzare, sin dallescuole medie, gli studenti verso la formazione professionale e tecnica. 

Legame con il territorio, dunque, e valorizzazione ad esempio tramite i due nuovi indirizzi scolastici proposti dall’Archimede-Falanto“Pesca commerciale e produzione ittica” e “Gestione delle acque e risanamento ambientale”, che si affiancano alla già variegata offerta dell’Istituto  (Manutenzione e assistenza tecnica, Industria e artigianato per il “Made in Italy”, Informatica e telecomunicazioni, Elettronica ed elettrotecnica, Trasporti e logistica (Ex Nautico). 

Ad illustrare le enormi potenzialità dei due nuovi indirizzi è intervenuta Elena Gaudio, del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del MIUR, che ha sottolineato l’enorme richiesta, innanzitutto in un territorio come quello ionico legato a doppio nodo al suo mare, di figure professionali esperte nell’organizzazione della pesca e, allo stesso tempo, in grado di sostenere le attività delle filiere produttive e commerciali in maniera propositiva, innovativa e sostenibile, come anche nell’ambito della tutela e della gestione  delle risorse idriche e, quindi, ambientali.

Ancora il mare è stato protagonista della relazione di Annamaria Morgese, Risorse Umane -Fincantieriche ha posto l’accento anche sulle soft skills, quelle competenze trasversali che riguardano le capacità comportamentali e relazionali di ogni individuo, frutto del background di ogni individuo, oltre che della propria personalità. Sapersi integrare facilmente in un nuovo gruppo di lavoro, essere capaci di lavorare in team creando un ambiente produttivo e armonioso, sono competenze particolarmente apprezzate da Fincantieri, principale costruttore navale del mondo occidentale, presente con cantieri e joint venture in quattro continenti, e alla ricerca di personale da assumere, ad esempio, come progettista, controller di stabilimento o tecnico di progettazione. 

Ed è proprio a scuola, si sa, che lo studente costruisce il suo bagaglio di competenze specifiche ma anche trasversali. Su questo aspetto della formazione ha più volte richiamato l’attenzione Fabio Mancinimoderatore del dibattito e docente di letteredell’Archimede-FalantoMa la presenza massiccia dei nuovi media e delle tecnologie della comunicazione, divenuti nel tempo anche strumenti di apprendimento, ha radicalmente modificato le domande che i ragazzi pongono alla scuola. Così come è mutato il rapporto tra i ragazzi e il mondo del lavoro, a causa di rapidi cambiamenti come la scomparsa del “posto fisso”, l’avanzarsi deiconcetti di flessibilità e precarietà agli inizi della carriera professionale, le incertezze sul futuro pensionistico. 

Giovanni Fanelli, responsabile del Talassografico “A. Cerruti” sede di Taranto del Cnr  Irsa, nel suo intervento al Seminario ha, infatti, proposto una riflessione al contrario, circa la possibilità di vedere le attuali problematiche riguardanti l’inserimento nel mondo del lavoro come preziose opportunità. A Taranto, ad esempio, il rilancio del territorio offeso dall’inquinamento può rappresentare un’occasione di svolta con attività di bonifica, monitoraggio, gestione sostenibile connesse, infine, anche al turismo culturale e ambientale. Tutto in nome della ricerca di personale tecnico specializzato che ha di certo interesse per le discipline d’indirizzo, ma ha a cuore anche il patrimonio di tradizioni e la cultura della propria terra. 

Alfredo TogliaAmministratore delegato INFOTEL S.R.Lha, infatti, parlato ai numerosi studenti intervenuti al seminario e ai docenti accompagnatori, proprio della digital transformationdefinita come l’insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, ma anche culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali associati alle applicazioni di tecnologia digitale, che investono tutti gli aspetti della società umana. Perché il futuro è qui e ora e si costruisce proprio attraverso il cambiamento culturale, di leadership, di pensare diverso e attraverso nuovi modelli di business.

Secondo Puglia 2020, organizzazione non ben inquadrata politicamente, ma che sicuramente e’ contro la candidatura di Emiliano a Governatore della attacca l’assessore Borraccino per Sinistra Italiana e il consigliere regionale Turco per la civica di Emiliano, non hanno voluto partecipare al tavolo del centrosinistra convocato dal pd di Taranto per la costruzione della lista per il rinnovo del consigli provinciale. Borraccino e il consigliere regionale Turco, in seno alla maggioranza, che per il rinnovo del consiglio provinciale di Taranto appoggiano liste ufficialmente di centrodestra a sostegno presidente della provincia di Forza Italia.

Circostanze smentite categoricamente da Mino Borraccino il quale evidenzia che una qualunque strategia attribuita al sottoscritto, finalizzata a boicottare il tavolo del centrosinistra provinciale di Taranto. Ancor più ridicola risulta essere la fantomatica ipotesi di un mio possibile accordo con Forza Italia. Il mio Partito, - dice -fguidato dal Coordinatore provinciale Maurizio Baccaro, ha scelto di valorizzare il lavoro svolto nei territori dai suoi amministratori e lo ha fatto lasciando liberi gli stessi di sostenere i candidati scelti dalle rispettive maggioranze in ogni Comune. Faccio notare che i Sindaci Quarto a Massafra, D’Alò a Grottaglie, Fischetti a Fragagnano, Fabiano a San Giorgio, , Lasigna a Palagiano (per citare alcuni dei Comuni in questione, uno dei quali espressione diretta  del PD), sono totalmente in antitesi all’amministrazione provinciale uscente, nata dall’accordo fra PD e Forza Italia, che noi, insieme ai sopracitati amministratori, abbiamo denunciato e contrastato. Tutte le scelte sulle questioni ambientali fatte dalla Provincia hanno visto questi Sindaci fieri oppositori, fino ad ottenere anche il ribaltamento in sede di giustizia amministrativa di alcuni degli atti che l’Ente di Via Anfiteatro aveva prodotto, in favore della realizzazione di nuovi impianti impattanti. Il fatto stesso che qualcuno tenti di attribuire al sottoscritto ed a Sinistra Italiana di Taranto intenti differenti da quanto pubblicamente dichiarato ieri dal Coordinatore provinciale del mio Partito, e da me sopra ribadito, svela quella che è la reazione di chi, evidentemente, era affezionato al vecchio sistema.Chi ha fatto circolare le folli ipotesi di cui sopra, dimentica,  finge di non sapere, che nei prossimi giorni verranno eletti solo e soltanto i Consiglieri Provinciali. Il Presidente, invece, è stato già eletto e, in quella circostanza, il sottoscritto e Sinistra Italiana hanno sostenuto il Sindaco Melucci, tentando invano, fino all’ultimo minuto, di unire il tavolo del Centro Sinistra Jonico al percorso di cambiamento prodotto dai Sindaci che sono espressione di forze civiche, in quella circostanza, il sottoscritto e Sinistra Italiana hanno sostenuto il Sindaco Melucci, tentando invano, fino all’ultimo minuto, di unire il tavolo del Centro Sinistra Jonico al percorso di cambiamento prodotto dai Sindaci che sono espressione di forze civiche.

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