Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

Per anni ha guidato La TCT.

Articolo tratto dal Quotidiano Il Piccolo di Trieste del 10 febbraio 2019

Due big della portualità per Monfalcone. Da una parte GianCarlo Russo uomo di fiducia di Pierluigi Maneschi, nel gruppo da oltre 20 anni, comandante di lungo corso, dirottato dal terminal di Taranto per gestire Monfalcone come amministratore delegato della Compagnia. Dall’altra Carlo Merli, altra autorità indiscussa del mondo terminalistico, di casa nel Tirreno, amministratore delegato della MarterNeri che lavora a Livorno e a Monfalcone. Segnali inequivocabili che il porto sta voltando pagina ed ora sperabilmente inizia il rilancio. Questo per i lavori infrastrutturali impostati, dalle manutenzioni del canale di accesso in corso all’escavo avviato dalla Regione che porterà il fondale a -12,50 metri, senza contare il piano regolatore che risale agli anni ’70 e che ora verrà rifatto. Sull’altro fronte l’ingresso del porto di Monfalcone con Trieste nell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale sotto la guida di Zeno D’Agostino. Tutti investimenti per lo sviluppo dello scalo.

Se ne è parlato nella recente visita in porto del vice ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi e non è passata inosservata l’accoglienza riservata da quest’ultimo a Russo e Merli come due “autorità” del campo marittimo, riconosciute dallo stesso D’Agostino.

Cinquantacinque anni, originario di Piano di Sorrento, GianCarlo Russo ha visto decollare la suaesperienza professionale in particolare con Msc dove ha scalato i vari incarichi fino ad assumere a soli 27 anni il comando una un’unità portacontenitori (Msc Alexandra). Dal ’95 conclusa l’esperienza con Msc gli incarichi come Terminal operator a Napoli, fino a quelli tra 2001 e 2004 a Taranto controllato dal colosso taiwanese Evergreen. Nel 2004 l’incarico di executive vice president e in vari incarichi in Assologistica con delega al Mezzogiorno e all’Università come docente. Da poco l’incarico a seguire lo sviluppo di Monfalcone come amministratore delegato della Compagnia portuale. Una realtà che ha fatturato nel 2018 16-16 milioni di euro, dà lavoro a circa 140 persone tra diretti e indiretti, si occupa di merci varie di tutte le specie (dai metalli alla cellulosa ai legnami) e in porto opera su circa 110 mila metri quadri più altri spazi su cui sta investendo all’esterno del porto. Un curriculum diverso da quello di Merli, 59 anni, nato a Piacenza, ingegnere nucleare, che ha iniziato alla Siet (con soci Enea ed Enel), che si è spostato all’Agusta (aerospaziale), poi in varie altre industrie private sino alla Piacenza intermodale. Infine il salto in Maersk e dal luglio 2018 alla MarterNeri che gestisce Livorno e Monfalcone. L’azienda che svolge attività terminalistiche e di logistica con le rinfuse (in particolare siderurgici e prodotti forestali) nel 2018 ha fatturato circa 48 milioni nelle due unità. Ha 125 dipendenti diretti e a Monfalcone gestisce circa 65 mila metri quadrati di spazi coperti, 100 mila scoperti. A Portorosega movimentate circa 2 milioni di tonnellate di merce (2 milioni con Livorno). —

La Erredi Volley è scesa in campo al Palafiom di Taranto con grande entusiasmo e la voglia di riscatto; la partita di andata giocata il 21 ottobre a Tricase aveva lasciato “l’amaro in bocca” alla rosa tarantina, incontro al tempo perso per pochi punti e troppi errori. Dall’inizio del campionato la squadra ha trovato il suo equilibrio, rintracciando forza e concentrazione in costanti allenamenti cui Mister Narracci sottopone diligentemente la squadra. Insomma se si lavora  bene i risultati arrivano. Al fischio di inizio il Tricase, con la consapevolezza di giocare contro la squadra che ha dominato le grandi della classifica, si è subito messo in mostra, ma il vantaggio dura sino al 15-16 poi la Erredi con grinta ed attacchi che superano ogni muro, sorpassa l’avversario e chiude il primo set sul 25- 23. Nel secondo set gli animi si scaldano la Erredi trova facili spazi in coperture assenti e difese poco attente da parte del Tricase. Grande matador sarà Roberti che non sprecherà neanche una palla sulle costruzioni di gioco. La squadra ospite ha un calo motivazionale e il set dominato dalla squadra del Taranto si chiude sul 25 -16. La terza e ultima frazione di gioco sarà una riconferma dei primi due momenti, in campo un Taranto sempre più scatenato ed entusiasta, incitato dai cori dei supporter che vedono i tre punti concretizzarsi in pochi minuti. Il vantaggio si mantiene netto fino alla fine, il Taranto chiuderà set e partita sul 25-20. Una vittoria che rigenera gli umori e riporta la Erredi Volley nella zona classifica che conta , quarta, a solo un punto dalle terze, il prossimo incontro ad Avellino, domenica 17 febbraio, potrebbe permettere il distacco della squadra tarantina. L’incontro di andata, del resto, fu vinto per 3 a 1, ma ogni partita è un momento a sé e il gioco insuperabile di questa sera lo dimostra.

Hanno arbitrato

1° PAPAPIETRO EUSTACHIO

 

2° CHIECHI MARI

Erredi: Chiarelli 30 - Parisi 3 - Piscitelli0 - Carofiglio 7 - Roberti 23 -  -Schifone 5 - Giosa  9 -Di sabato 4

Tricase: Muccio 7 - Marzo 12 - Tridici 2 - Borghetti 5  - Parisi 3 - Di Florio 15 , Melcame 1 - Crisostomo 1

 

 

L'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale (ARPAS Puglia) attraverso il  proprio sito web informa che, sensi del Piano contenente le prime misure di intervento per il risanamento della qualità dell'aria nel quartiere Tamburi (TA) per gli inquinanti PM10 e benzo(a)pirene, approvato con DGR n. 1944 del 2/10/2012, e dei connessi adempimenti previsti a carico delle Aziende interessate, domani lunedi 11/02/2019 è previsto un "wind-day".

Forte puzza di gas avvertita intorno alle 11 di oggi  a Taranto nella zona  Corso Italia/ Via Calabria/via Umbria. Si segnalano odori di gas anche nella zona del Lungomare. Abbiamo preallarrato l'Arpa Puglia dopo aver invano (centralino sempre occupato) cercato di contattare i vigili del fuoco e dopo aver contattato il 113  che purtroppo non ha saputo fornirci dati precisi. Sembra che il problema sia derivato da un huovo impianto installato all'inyerno dello Stabilimento Eni, ma su questo si attendono conferme.

Floriana de Gennaro:Nel porto di Taranto ci sono 500 lavoratori che attendono,

 

Attendono - evidenzia la Consigliere al Comune di Taranto - con il fiato sospeso e, purtroppo, in molti casi paventando persino il pignoramento delle loro abitazioni, di recuperare un po’ di serenità per il loro futuro e quello delle loro famiglie.

Apprensione condivisa da una comunità che, consapevole che il porto rappresenta uno dei principali volani per il rilancio di una economia locale asfittica, spera che i traffici marittimi da/per il nostro scalo ritornino a registrare quei “numeri” necessari per creare ricchezza e benessere per tutto il territorio.

Accade che un investitore globale come Yilport, con un portafoglio di quasi mezzo miliardo di euro, decida di cercare di ottenere la concessione per lo sfruttamento ed utilizzo del molo polisettoriale del nostro porto, ma per questo debba concorrere con un consorzio locale che conta su un fondo consortile di poche migliaia di euro…

Mezzo miliardo di euro a fronte di poche migliaia di euro: in qualsiasi Paese del globo terracqueo solo questo dato risolverebbe la questione a favore di Yilport, con una intera comunità che accoglierebbe l’investitore a braccia aperte!

Ma non nel nostro Paese. Da noi quello stesso garantismo nato per salvaguardare il diritto dei più deboli nei confronti del più forte, diviene invece la leva stessa per far sì che i più furbi determinino, a causa delle croniche disfunzioni burocratiche e giudiziarie, la paralisi di un intero sistema portuale.

E così accade che purtroppo i più deboli, lavoratori e cittadini, siano costretti ad assistere inermi allo svanire di una possibilità che potrebbe rappresentare un futuro roseo, ma che invece si allontana a causa di un presente immobile che scoraggerebbe qualsiasi investitore, anche il più determinato.

Allora c’è da chiedersi: qual è il vero fine di chi utilizza escamotage giudiziari per ostacolare un grande investimento che porterebbe ricchezza a una intera comunità

È la storia di tante iniziative imprenditoriali che non sono riuscite a mettere radici nel nostro territorio, con una città in progressivo declino, non perché il legislatore o l’investitore non la considerino, ma perché anche le emergenze si infrangono sugli scogli di una macchina giudiziaria ed amministrativa che tarda il passo e non è in grado di fornire, con altrettanta velocità, le risposte urgenti che gli investitori la comunità si attendono.

Quanti treni sono passati da Taranto, come questo che sta attraversando il Porto, senza che si siano potuti fermare, a causa degli interessi di pochi che hanno penalizzato il benessere di tanti?

Ma questo è un treno che non possiamo permetterci di perdere.Per questo dobbiamo auspicare che, una volta tanto, il percorso decisionale della giustizia amministrativa sia rapido e non penalizzante.

Parimenti dobbiamo auspicare che si proceda, senza indugi ed in piena collaborazione fra enti locali e nazionali, a completare le opere di infrastrutturazione, decisive per incrementare la competitività del Porto di Taranto, indipendentemente da chi risulti infine assegnatario delle concessioni.

 

Mino Borraccino, Assessore regionale allo Sviluppo Economico: soddisfazione per l'intesa raggiunta nella apposita riunione della task force regionale per l'occupazione presieduta da Leo Caroli.

Si è conclusa con un esito confortante e positivo la riunione della Task Force regionale per l’Occupazione convocata, oggi, per affrontare la vertenza relativa ai lavoratori e alle lavoratrici di Planet Group, azienda impegnata nel settore dei call center, presente a Taranto (dove impiega circa 250 dipendenti), Brindisi, Lecce e Francavilla Fontana, e che lavora con commesse provenienti da importanti gruppi di rilievo nazionale. All’esito dell’incontro è stato siglato un accordo tra i sindacati e l’azienda contenente la previsione di un adeguamento salariale per i lavoratori con il costo del lavoro che sarà portato a 6,51 euro orari, con l’impegno a rispettare il contratto collettivo nazionale e quello a revisionare periodicamente il rispetto dell’intesa raggiunta. Si tratta di un passo in avanti molto significativo nella direzione di garantire maggiori tutele e condizioni più favorevoli ai lavoratori, in modo da poter assicurare positive ricadute anche per lo sviluppo del territorio. Sotto altro profilo l’azienda, che sta superando una congiuntura non particolarmente favorevole attraversata nei mesi scorsi, si è impegnata ad adoperarsi al fine di affrontare e risolvere la questione relativa al pagamento dei contributi per i mesi pregressi.

Esprimo grande soddisfazione, come Assessore allo Sviluppo Economico, per questo accordo e desidero rivolgere il mio ringraziamento al Presidente della Task Force, Leo Caroli, per l’equilibrio e la determinazione con cui ha condotto i lavori, e ai sindacati e ai rappresentanti dell’azienda per il senso di responsabilità dimostrato nella gestione di questa vertenza, sempre animanti dalla volontà di trovare una intesa finalizzata a tutelare innanzitutto il diritto di centinaia di lavoratrici e lavoratori a un buona occupazione.

Come Regione Puglia continueremo a vigilare su questa questione, soprattutto con riferimento al preciso rispetto delle intese raggiunte, e a questo proposito la Task Force si è impegnata a riunirsi nuovamente entro il mese di giugno prossimo per condurre una apposita verifica.

Interessante convegno in programma a Taranto organizzato dalla dalla Cgil per il prossimo 11 febbraio .

Dal 16 al 19 maggio nella Città dei due Mari.

 

Torna la Biennale della Prossimità: quattro giorni di confronto, racconti, testimonianze, arte e convivialità per raccontare le esperienze, le storie e i prodotti di prossimità che animano l’Italia e rappresentano una delle parti migliori del nostro Paese. Un evento collettivo aperto alla partecipazione di tutti i cittadini e creato dai cittadini stessi.

Dopo Genova nel 2015 e Bologna nel 2017, con più di 500 esperienze di prossimità raccontate e 1000 partecipanti ospitati, questa edizione della Biennale fa tappa al Sud Italia e in particolare a Taranto, una città che contiene tutte le contraddizioni del Sud. A Taranto, paesaggi, storia e cultura fanno da sfondo a livelli preoccupanti di povertà e disoccupazione, causati anche da uno sviluppo industriale fallito, di cui l’Ilva ne è un simbolo. Ma Taranto è anche la città che reagisce e che è divenuta nel tempo un terreno fertile per tante esperienze di partecipazione civile e comunitaria. È un territorio, dove la società civile è vivace e attiva, piena di fermenti e di voglia di costruire, fatta di solidarietà e protagonismo, in una parola di prossimità.

A Taranto, gli organizzatori hanno trovato da subito la città ideale per una nuova edizione della Biennale. Il Terzo settore locale, i cittadini e le istituzioni sono pronti a fare sinergia e a lavorare per costruire insieme il programma di un evento che non è una fiera e non ha un format predefinito, ma si definisce grazie alla partecipazione di tante realtà, piccole e grandi, che propongono le attività da svolgere durante l’evento. Entro il 28 febbraio, in particolare, le associazioni possono proporre un’iniziativa artistica da realizzare durante la Biennale, mentre entro il 31 marzo si possono proporre altre iniziative come workshop, giochi, animazione, testimonianze, ecc.

La Biennale della Prossimità, promossa dalla Rete Nazionale per la Prossimità e sostenuta dalla Fondazione CON IL SUD e Compagnia di San Paolo, è un’occasione per gli enti del Terzo settore, volontari, cittadini, amministratori locali di incontrarsi per avviare un confronto sulle iniziative di prossimità, i risultati raggiunti, le criticità superate, tessere reti e relazioni. L’iniziativa è rivolta a tutti i protagonisti degli interventi di prossimità e a coloro che sono interessati al tema. Non è un evento di rappresentanza, ma è uno spazio di incontro e di lavoro utile a tutti i membri delle organizzazioni, dai presidenti agli operatori, da responsabili di settore ai volontari.

Un luogo di relazione tra persone, uomini e donne che investono le loro energie per offrire un futuro alle proprie comunità, generando esperienze incredibili fatte di passione e competenza: un’occasione per generare Futuro.

Di seguito la nuova composizione Del Consiglio Provinciale di Taranto dopo le consultazioni elettorali dello scorso 3 febbraio che ha visto coinvolti tutti i Consiglieri Comunali ed i Sindaci dei 28 Comuni della Provincia Ionica.

 

 

 

 

 

Mister Panareli: “Contento per la vittoria, peccato per il gol subito.” D'Agostino:” Bello segnare ma viene prima la vittoria del gruppo.”

 

di Andrea Loiacono

 

Un Taranto praticamente perfetto espugna il campo del Nola grazie a una doppietta di D'Agostino e al gol di Croce e mantiene la vetta della classifica del girone H di serie D. Al termine della gara mister Panarelli commenta con soddisfazione la gara disputata dai suoi giocatori: “ Non era una partita semplice, il Nola è una buona squadra che punta a salvarsi e non possiamo mai abbassare la guardia. Abbiamo giocato una gara nel complesso buona, soprattutto con i vari under che ho schierato. Abbiamo finito la partita con 5 under e questo testimonia la qualità del gruppo. È una vittoria che mi rende felice perché aumenta la nostra autostima. Questi ragazzi ci stanno dando grandi soddisfazioni e a prescindere dai risultati delle nostre concorrenti dobbiamo continuare e andare avanti per la nostra strada. A fine primo tempo ho preferito far uscire Lanzolla perché non stava benissimo considerando che è stato a lungo fuori per un infortunio. Menna lo ha sostituito egregiamente. Spero di recuperare tutti gli infortunati anche perché già domenica prossima ci attende una gara molto impegnativa in cui mi auguro di poter contare sull'apporto del nostro pubblico. Oggi mi dispiace aver subito gol all'ultimo perché eravamo in superiorità numerica e mancavano 2' alla fine. Sono disattenzioni che in altre situazioni possono costare care. Ora da martedì prepareremo al meglio la sfida col Savoia.

 

Protagonista in campo con una doppietta è stato il capocannoniere del girone Stefano D'Agostino: “ Siamo felici per la vittoria che ci consente di rimanere in vetta alla classifica. Oggi ho fatto due gol ma come ripeto sempre questo non è importante. Quello che conta è la vittoria della squadra. In occasione del rigore sono andato convinto sul dischetto perché il rigorista sono io. A Gragnano feci tirare Favetta per risollevare il morale di un compagno che è anche un amico. Il secondo gol invece è frutto di un movimento che faccio spesso staccandomi dalla difesa. Ho ricevuto palla da Esposito e ho calciato con precisione anche perché Gragnianiello è un portiere esperto che aveva già fatto diverse parate. Adesso aspettiamo un grande pubblico a sostenerci anche contro il Savoia sperando di regalare loro un altro successo.

 

Un altro artefice della vittoria del Taranto è stato il centrocampista rossoblù Stefano Manzo, autore di una prestazione di sostanza in mezzo al campo. IL centrocampista ex Cavese si esprime così nel post partita: “ Si è trattato di un match difficile perché nel primo tempo il Nola ha spinto sull'acceleratore. Poi, dopo aver trovato il vantaggio ci siamo sciolti giocando come sappiamo e nella ripresa abbiamo trovato il raddoppio. Dobbiamo fare l'abitudine a questo tipo di squadre che contro di noi moltiplicano sempre le forze. Comunque l'importante era vincere e portarsi 3 punti a casa. Abbiamo fatto 3 partite collezionando nove punti in una settimana. Era quello che volevamo, abbiamo riaperto il campionato ma ora dobbiamo riconfermarci.

 

In casa campana l'unico a parlare è l'allenatore, mister Liquidato:” Non riesco a commentare una partita che a mio modo di vedere è stata condizionata dagli episodi. Credo che ci sia stata per esempio una distribuzione dei cartellini non uniforme. Il Taranto è una grossa squadra quindi non speravamo molto in un successo ma in un risultato meno bugiardo. I miei ragazzi hanno dato l'anima ma non si può concedere un calcio di rigore per un fallo così. La mia comunque non vuole essere una lamentela, andiamo avanti convinti di poter raggiungere la salvezza contro avversari più abbordabili.

 

Pagina 612 di 914