Quasi 4mila persone hanno partecipato al festival organizzato a Massafra da Il Serraglio. “Flores del precipicio” di Andrea Gatopoulos ha vinto il concorso dei cortometraggi. Il direttore artistico Madaro: “Tanta energia positiva da parte di un pubblico eterogeneo”
Il castello di Massafra gremito di gente per cinque sere di fila, per un totale di circa 4.000 persone arrivate per i vari appuntamenti del festival. Sono i numeri significativi della diciottesima edizione di Vicoli Corti. Cinema di Periferia, organizzato dall’associazione Il Serraglio che, anche quest’anno, dal 17 al 21 agosto ha portato in provincia di Taranto il meglio dei cortometraggi (e non solo) italiani e internazionali.
Almeno 400 persone a serata hanno assistito alle proiezioni nella piazza d’armi del castello, tra posti a sedere e gente che ha assiepato le rampe d’accesso e i muretti. Ma in tanti hanno partecipato anche agli appuntamenti pre-serata, come il reading teatrale del Teatro delle Forche e l’incontro con la scrittrice Anna Puricella curato da Volta la carta, e ai live set che hanno trasformato ogni giornata festivaliera in una festa. Nella seconda postazione, a Palazzo de Notaristefani si sono contate una media di 50 persone a sera: è lì che c’è stata la proiezione di “Piove” di Paolo Strippoli (in collaborazione con Monsters – Taranto Horror Film Festival), alla presenza dello sceneggiatore del film Jacopo Del Giudice, e la presentazione dei progetti vincitori della call “Landscape 2023” a cura del Collettivo Zeugma.
Il premio come miglior cortometraggio è andato a “Flores del precipicio” di Andrea Gatopoulos. Questa la motivazione espressa dalla giuria composta dal regista e produttore Giuseppe Marco Albano, dall’attrice Angela Curri, dalla regista Claudia Mollese e dal critico cinematografico e giornalista Domenico Saracino: “Utilizzando in modo articolato il linguaggio filmico - tra rarefazioni impressioniste, un\'accurata costruzione di piani spaziali e sonori - l\'opera di Gatopolus riesce a restituire, anche grazie a paesaggi e musiche, una storia toccante di separazioni e dolore, di fiori sul precipizio”. Hanno ricevuto una menzione speciale “Nothing holier than a dolphin” di Isabella Margara e “Faccia di cuscino” di Saverio Cappiello. Inoltre il Premio del pubblico è andato a “L\'anniversario” di Marius Gabriel Stancu e il Premio WeShort ad “Albertine where are you?” di Maria Guidone. Da segnalare la presenza di diversi registi dei film in selezione, intervistati nel corso delle prime due serate da Fabio Di Bari.
Il pubblico ha accolto con grande calore le proiezioni dei film di due tra i più talentuosi registi pugliesi: “Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa (al quale è stato assegnato il Premio Sentinella dello Sguardo) e “Disco Boy” diGiacomo Abbruzzese (Orso d’Argento alla Berlinale). Con loro hanno chiacchierato Alessandro Boschi e Massimo Causo. Un altro riconoscimento, da parte dell’organizzazione, è stato conferito a Mediterraneo Cinematograficacome migliore produzione per il biennio 2022/2023. Hanno ricevuto apprezzamento anche i lavori realizzati dalle scuole all’interno del Progetto Pricò, che da quest’anno costituisce la sezione giovani di Vicoli Corti.
Il direttore artistico del festival Vincenzo Madaro esprime la propria gioia con queste parole: “È stata un\'edizione straordinaria, sotto diversi aspetti, la programmazione cinematografica è stata molto apprezzata, così come lo sono stati tutti gli eventi collaterali, dalla mostra di Luana Rigolli agli incontri letterari e le performance teatrali. Una incredibile partecipazione di pubblico, eterogeneo, tanti giovani e tanta energia positiva che ha attraversato tutti i luoghi della rassegna: il castello, Palazzo De Notaristefani ed il Palazzo della Cultura. Questo ci gratifica particolarmente se pensiamo che a ridosso dell’evento ci è stata oscurata la pagina Facebook del festival per phishing. Ora Vicoli tornerà in autunno in sala, con i matinée per le scuole e la programmazione cinematografica serale aperta al pubblico”.
Intanto a Palazzo della Cultura è ancora visitabile fino al 30 agosto la mostra fotografica “L’isola degli arrusi” di Luana Rigolli, aperta ogni giorno dalle 17 alle 20. L’ingresso è libero. Finora l’esposizione ha visto la presenza di 20 persone in media al giorno, diventate quasi 50 durante i giorni del festival.
La diciottesima edizione di Vicoli Corti. Cinema di Periferia ha avuto il contributo e patrocinio del Comune di Massafra ed è rientrata nell’ambito di Apulia CineFestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission. Ha avuto anche la partnership di Amnesty International Italia(era presente il portavoce italiano Riccardo Noury) e il supporto dei festival partner Monsters – Taranto Horror Film Festival, Be Green Film Festival e Cinema del reale.
Passaggio di consegne alle Fiamme Gialle di Taranto: il Maggiore Giuseppe Savoia ha assunto il comando del Gruppo della Guardia di Finanza in sostituzione del Maggiore Mauro Nuzzo destinato al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza.
Il Maggiore Giuseppe Savoia ha 53 anni, è laureato in economia e ha retto in precedenza il comando delle Tenenze di Santo Stefano di Camastra e di Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina, di una Sezione del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Bari e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro. Da ultimo, l’incarico di Comandante della Compagnia di Castrovillari (CS) ove per tre anni è stato impegnato in un’intensa attività a tutela della sicurezza economico-finanziaria di quel territorio ed a contrasto della criminalità comune e organizzata.
Il Magg. Mauro Nuzzo lascia il Gruppo Taranto dopo due anni di attività, nel corso dei quali ha dato impulso a importanti investigazioni in materia di frodi fiscali, di accise sui prodotti energetici, di contraffazione dei marchi registrati e di sicurezza dei prodotti.
L’avvicendamento ha avuto luogo nel corso di una sobria cerimonia tenutasi nella caserma “M.A.V.M. Brig. Lorenzo Greco” di Taranto, alla presenza del Comandante Provinciale, Col. Massimiliano Tibollo.
Dopo aver espresso parole di ringraziamento al Maggiore Mauro Nuzzo per la proficua attività operativa svolta nel territorio jonico, il Col. Massimiliano Tibollo ha rivolto al Maggiore Giuseppe Savoia un caloroso benvenuto e un sincero augurio di buon lavoro.
Ancora un grandioso successo successo per la atleta mottolese Antonella Palmisano.
Ai Mondiali di atletica tenutisi a Budapest, la 32enne della provincia di Taranto, campionessa olimpica in carica, si è piazzata oggi terza nella 20 km di marcia in 1h27-26
L’oro va alla spagnola (e grande favorita) Maria Perez in 1h26’51”, \'argento all’australiana Jemima Montag in 1h27’16”.
“Quello che conta è la testa - ha dichiarato la Palmisano subito dopo la gara - ho imparato in questi due anni a vedere tutto il bello che c’è intorno a me, senza concentrami sui problemi. Ora so che posso andare avanti al meglio, il prossimo appuntamento è con l’Olimpiade, c’è Parigi dietro l’angolo”.
foto instagram
Tokio 2020
Lu.Lo.
Vuole riconoscere il neonato dato alla luce pochi giorni fa e poi lasciato davanti ad un cassonetto dei rifiuti nel centro di Taranto, la 23enne georgiana, attualmente ricoverata in Ostetricia all’ospedale Santissima Annunziata per accertamenti, così come ricoverato in osservazione al reparto di Terapia intensiva neonatale è il piccino, dal peso di 3 chili, al quale i medici hanno dato il nome di Lorenzo. La donna, che lunedì aveva già manifestato l’intendimento di vedere il proprio figlio e di allattarlo, anche se poi non c’era stato un seguito concreto, questa mattina ha espresso al suo avvocato, Francesco Zinzi, di Taranto, la volontà del riconoscimento. Si è quindi vestita, ha temporaneamente lasciato il reparto dove era e insieme sono andati nell’ufficio del nosocomio dove avvengono i riconoscimenti dei neonati. Riconoscimento che però non è potuto avvenire per un problema pare burocratico, per cui è stato rinviato alle prossime ore. Stamattina in ospedale si è anche recato per sentire la donna,indagata di abbandono di minore, il sostituto della Procura dei minori di Taranto, Stefania Ferreri Caputi. La 23enne georgiana lavora a Taranto come badante in casa di un’anziana dove ha dato alla luce il neonato nel pomeriggio di venerdi scorso. Ha quindi dormito la notte tra venerdì e sabato col piccino e poi di primo mattino, dopo averlo lavato e avvolto in un lenzuolino, l’ha lasciato in una borsa di tela dove poi alle 7 l’ha scoperto una donna che portava a spasso il proprio cane, attratta dai pianti del neonato. La donna ha detto che l’abbandono é stato un gesto di smarrimento e di disorientamento dettato dalla paura di perdere il lavoro di badante a seguito della nascita del piccolo. La donna ha anche un altro figlio di 5 anni che vive in Georgia.
Entra nel vivo la diciottesima edizione del festival cinematografico organizzato da Il Serraglio. Il programma è corposo: 14 corti in concorso, 4 lungometraggi, oltre a progetti speciali, live set e libri. Verrà assegnato un premio al regista Pippo Mezzapesa
Cinque giorni, quattordici corti in concorso e nove fuori concorso, quattro lungometraggi (tra cui un Orso d’Argento all’ultimo Festival di Berlino), opere prime e seconde in proiezione, live set, libri e progetti speciali. Tutto è pronto per la diciottesima edizione di Vicoli Corti. Cinema di Periferia, il festival cinematografico che si terrà a Massafra da oggi 17 agosto al 21, nel castello medioevale, organizzato dall’associazione Il Serraglio, con la direzione artistica di Vincenzo Madaro.
Dopo i primi appuntamenti realizzati già da luglio, con la retrospettiva su Lina Wertmüller intitolata “Vicoli d’Amore e d’Anarchia”, e la mostra fotografica “L’isola degli arrusi” di Luana Rigolli (ancora ospitata nel Palazzo della Cultura “N. Lazzaro” fino al 30 agosto), il ricco calendario della manifestazione troverà il suo cuore pulsante nella competizione, che vedrà in gara i cortometraggi di caratura nazionale e internazionale. Ognuno di loro con uno sguardo attento ai temi della periferia e a nuovi linguaggi cinematografici, frutto del talento di alcuni tra i migliori giovani registi. Saranno giudicati da una giuria tecnica composta dal regista e produttore Giuseppe Marco Albano, dall’attrice Angela Curri, dalla regista Claudia Mollese e dal critico cinematografico e giornalista Domenico Saracino. Tutte le serate saranno condotte dall’attrice Erika Grillo. L’illustrazione ufficiale del festival è di Annalisa Manfredi.
Giovedì 17 agosto, alle 21, proiezioni al via al castello con i primi sette corti in gara: “Estasi” di Domenico Laddaga, “Bergie” di Diane Ways, “Don’t Be Cruel” di Andrej Chinappi, “Nothing Holier Than A Dolphin” di Isabella Margara, “Internet sparito” di Matteo Cirillo e Bonolis Bros, “L’anniversario” di Marius Gabriel Stancu e “Faccia di cuscino” di Saverio Cappiello.
Venerdì 18 agosto, sempre alle 21, toccherà agli altri sette in competizione: “Tria – Del sentimento di tradire” di Giulia Grandinetti, “Rites” di Damian Vondrasek, “Old Tricks” di Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov, “Flores del precipicio” di Andrea Gatopoulos, “The Delay” di Mattia Napoli, “Scratch” di Ginevra Migliarini e “Albertine Where Are You?” di Maria Guidone. A seguire, l’evento speciale in partnership con Be Green Film Festival, con la proiezione di “Cracolice” di Fabio Serpa, corto vincitore del premio Speciale Vicoli Corti alla prima edizione del Be Green Film Festival. Entrambe le prime due serate termineranno con dei live set musicali (il 17 a cura di Deepot e il 18 con Zos).
Sabato 19 agosto si ricomincia alle 21, con “Sopralluoghi per un film nel quartiere Gesù Bambino a Massafra”, corto documentario fuori concorso realizzato nell’ambito del progetto “Pricò - Il Cinema è Giovane” dalla 3ª C del liceo “D. De Ruggieri”, con il coordinamento, regia e fotografia di Paolo Pisanelli. La serata proseguirà con un appuntamento in collaborazione con Amnesty International Italia: la proiezione dell’opera seconda della regista siriana Soudade Kaadan, “Nezouh - Il buco nel cielo”, premio Diritti umani Amnesty International al MedFilm Festival 2022, premio degli spettatori Orizzonti Extra e premio Lanterna Magica a Venezia 2022. Sarà presente a Massafra Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, mentre la regista interverrà con un messaggio video. La stessa sera si assisterà alla proiezione di “Gladiators”, corto fuori concorso di Maryam Rahimi, seguito poi dal live set di Luca G.
Domenica 20 agosto il programma inizia alle 20, nell’atrio del Castello, con la presentazione del romanzo d’esordio “Monteruga” (Fandango Libri) di Anna Puricella, in dialogo con il giornalista Vincenzo Parabita. È un appuntamento a cura di Volta la carta. Alle 21 tocca al cortometraggio fuori concorso “Nel cognome che ho scelto” di Lorenzo Sepalone, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola. Subito dopo avverrà la consegna del premio Massafra, Sentinella dello sguardo al regista Pippo Mezzapesa, del quale sarà proiettato l’ultimo film, “Ti mangio il cuore”. Sarà presente il regista, in dialogo con Alessandro Boschi. La serata si chiuderà con la proiezione di “Del padre e del figlio”, di Mauro Lamanna, evento speciale fuori concorso, con il premio alla migliore produzione 2022/2023 che sarà consegnato a Mediterraneo Cinematografica. A mezzanotte il modular live set di Marco Cassanelli e Deckard.
L’ultima serata, lunedì 21 agosto, riparte alle 21, con la proiezione di “Anxiety”, corto realizzato nell’ambito del progetto “Pricò - Il Cinema è Giovane”, realizzato dalla 5ª C della sede di Grottaglie e dalla 5ª M della sede di Taranto del liceo artistico “V. Calò”, con la regia di Laura Rochira. Si prosegue con la proiezione di uno degli esordi cinematografici migliori del 2023: “Disco Boy” di Giacomo Abbruzzese, che ha conquistato l’Orso d’Argento al Miglior Contributo Artistico per la Fotografia di Helene Louvart e Premio KINÉO e GCHR per i Diritti Umani alla Berlinale 2023. Il film è stato candidato anche ai Nastri D’Argento 2023 come Miglior Esordio. Il regista sarà presente, in dialogo con Massimo Causo. In conclusione di serata, ci sarà la proclamazione e proiezione del cortometraggio vincitore dell’edizione 2023 di Vicoli Corti. Cinema di Periferia», con la consegna del Premio WeShort. La festa finale del festival con il live set di Andromeda, nell’atrio del castello, saluterà l’edizione numero 18.
Parallelamente all’attività nel castello, nell’atrio del Palazzo De Notaristefani si terranno diversi progetti speciali rientranti nella sezione Vicoli Altri. Il 17 agosto, alle 19.30, va in scena “Ciccina. Suppliche per gli arrusi”, reading musicale a cura del Teatro delle Forche, liberamente ispirata dalla mostra fotografica “L’isola degli arrusi” di Luana Rigolli. Venerdì 18, alle 21.30, saranno proiettati i corti “La night au frioul” di Claudia Mollese e “La vipera, la donna e il campo” di Francesco Dongiovanni. Toccherà poi ai progetti vincitori della call internazionale Landscape 2023, curata dal Collettivo Zeugma, con la sonorizzazione live “Ìchos - suoni a margine”. Il 19 agosto invece, alle 21.30, sarà la volta dell’opera prima “Piove” di Paolo Strippoli, per cui sarà presente lo sceneggiatore Jacopo Del Giudice, che dialogherà con Davide Di Giorgio. L’appuntamento è in collaborazione con Monsters - Taranto Horror Film Festival.
La diciottesima edizione di Vicoli Corti. Cinema di Periferia ha il contributo e patrocinio del Comune di Massafra e rientra nell’ambito di Apulia CineFestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission. Per informazioni su Vicoli Corti: 347.579.85.02 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Il festival ha un sito internet (www.vicolicorti.it).
È indagata per abbandono di minore la 23enne georgiana che a Taranto ha abbandonato il proprio figlio ieri mattina alle 7 nel centro di Taranto vicino ad un cassonetto dei rifiuti. È stata la Polizia a identificare la donna dalle immagini della videosorvegluanza della zona, donna che dopo essere stata rintracciata nel pomeriggio è stata portata in ospedale, al Santissima Annunziata, per essere sottoposta a controlli medici. Rispetto alle notizie di ieri pomeriggio in base alle quali la giovanissima georgiana si sarebbe recata nell’altro ospedale di Taranto, al Punto di primo intervento del Moscati, per un controllo, è emerso da una più accurata ricostruzione dei fatti che quest’ultima donna è invece un’italiana, la quale accortasi che al Moscati non c’è la ginecologia - presente invece al Santissima Annunziata - si sarebbe allontanata dal nosocomio. Questo avrebbe destato sospetti nel personale di vigilanza, sospetti poi chiariti. Il piccolo dato alla luce dalla georgiana, dal peso di 3 chili e al quale il personale sanitario ha dato il nome di Lorenzo, è attualmente ricoverato all’Utin in osservazione. Le sue condizioni sono buone.
Fin da subitoa i medici avevano detto che essendo stato trovato il piccino (che pesa 3 chili, è in buone condizioni generali e a cui è stato dato il nome di Lorenzo dal personale dell’Utin dove é ricoverato in osservazione) ancora col cordone ombelicale attaccato, era probabile che una parte di questo fosse rimasto attaccato alla madre che per questo la donna aveva bisogno di immediata assistenza. Subito dopo il ritrovamento, la Polizia ha avviato la visione delle immagini della videosorveglianza. Intanto in merito al rinvenimento del neonato si è appreso un particolare. Ieri mattina nel centro di Taranto, all’incrocio tra le vie Principe Amedeo e Pisanelli, si trovavano un uomo e una donna, entrambi con i rispettivi cani a spasso, che si sono messi ad abbaiare. Quando poi hanno smesso, l’uomo e la donna hanno udito chiaramente il pianto del neonato che era in una borsa di tela, di quelle usate per la spesa, e a quel punto la donna si é chinata vedere meglio. Da qui è poi partito l’allarme. Molto commossi i due che si sono trovati davanti a questa scena.
di Ingrid Iaci
Questa mattina intorno alle sei circa è stato ritrovato un neonato lasciato ai piedi dei cassonetti di via Pisanelli angolo via principe Amedeo a Taranto.
Un rifiuto in mezzo ad altri. Ed è inutile cercare di usare toni più politically correct, un bambino è stato letteralmente gettato in un cassonetto. O nei pressi, ma questo poco cambia. È stato, cioè, trattato come un rifiuto, e nemmeno tanto speciale
Che poi, in senso lato, di un rifiuto si tratta: quello della madre che ha deciso di non tenerlo. Le considerazioni psicologiche, sociali, o economiche che hanno determinato il gesto non possono essere trattate in questa sede, meritano sicuramente opinioni più autorevoli di persone esperte.
Ciò su cui i mezzi di informazione possono interrogarsi è, invece, quanta pubblicità si è riusciti a dare alla esistenza anche a Taranto, inaugurata nel 2016, della \\\\\\\\\\\\\\\"culla per la vita\\\\\\\\\\\\\\\" e quanto si riesca o meno a diffondere questa informazione a tutte le fasce della società.
\\\\\\\\\\\\\\\"La culla per la vita\\\\\\\\\\\\\\\" è l\\\\\\\\\\\\\\\'evoluzione in chiave moderna della ruota degli esposti, un luogo sicuro, cioè, dove poter lasciare neonati indesiderati senza lasciarli morire e, anzi, garantendo loro assistenza e un futuro. E se un tempo queste ruote si trovavano presso i conventi o gli altri istituti religiosi, oggi per fortuna, il luogo preposto alle prime cure si trova integrato nelle strutture sanitarie.
A Taranto, esiste dal 2016, come è stato già detto, e si trova sulla parete esterna dell’ospedale Santissima Annunziata, all’incrocio tra via Dante e via Crispi, in un angolo ben riservato della strada ma comunque vicinissimo all’Unità terapia intensiva neonatale del nosocomio.
Come dichiarato dal gia primario di questa struttura, il dottor Oronzo Forleo, \"L’augurio è che la «culla per la vita» non debba mai essere usata secondo il primo scopo per cui è pensata, ossia un luogo dove deporre neonati indesiderati o ai quali non si può assicurare alcun futuro, consentendo loro magari di essere più fortunati se affidati ad altri genitori. L’auspicio, dunque, è che chiunque possa venire al mondo sia accolto e desiderato nel migliore dei modi. Ma la realtà spesso è troppo diversa e molto più amara. La tecnologia fa quindi in modo che, nel caso in cui qualcuno dovesse abbandonare un neonato sollevando la saracinesca posta al posto dell’antica ruota, scattino i soccorsi necessari. Si attiva infatti un sistema di riscaldamento e di areazione. Il sistema è poi in grado di allertare nel giro di pochi secondi il personale dell’Utin, attrezzata di una culla mobile. Per cui in un breve lasso di tempo un neonato viene soccorso e messo al sicuro. La finestra sarà sempre apribile dall’esterno, salvo quando venga deposto il bimbo. A quel punto, una volta richiusa, potrà essere riaperta solo da personale autorizzato.
Ma la «culla per la vita» vuole anche servire ad un altro scopo. Intende essere un luogo in cui una donna in gravidanza, in evidente difficoltà e in crisi, possa lasciare il suo grido d’aiuto e chiedere sostegno. L’obiettivo è quello di evitare il ricorso all’aborto. Le donne, infatti, verrebbero aiutate in anonimato a sostenere la propria gravidanza, a dare alla luce in tutta sicurezza il proprio figlio ed eventualmente, se la propria condizione di vita impedisce di crescerlo, ad affidarlo alle cure di altri genitori pronti ad accoglierlo nella propria vita e ad assicurargli un futuro dignitoso. Insomma, una «culla per la vita» a 360 gradi che risponde ai bisogni più difficili di una società le cui sacche di emarginazione e disperazione portano spesso la popolazione a gesti disperati.\\\\\\\\\\\\\\\"
Solo immaginare la disperazione della mamma o della coppia che questa mattina ha compiuto il terribile gesto nel pieno centro cittadino è qualcosa che fa rabbrividire, possiamo solo auspicare che scelte simili, oggigiorno, possano essere compiute nella più completa sicurezza per l\\\\\\\\\\\\\\\'incolumità del bambino.
Sempre nella speranza che la culla per la vita sia ancora attiva e non sia finita sotto la scure dei tagli della sanità pugliese...
Un neonato di pochissime ore è stato ritrovato questa mattina intorno alle 7 nel centro di Taranto ai piedi di un cassonetto dei rifiuti. L’ha scoperto una donna che stava recandosi a lasciare il sacchetto della spazzatura. Ha sentito piangere il piccino e lo ha subito visto. La donna ha quindi chiamato la Polizia che è arrivata sul posto. Il neonato è stato subito trasportato all’ospedale di Taranto. Sta bene, il colorito è roseo, ed era stato dato alla luce poche ore prima del ritrovamento. La Polizia sta ora visionando le immagini della videosorveglianza nell’area tra le vie Pisanelli e Principe Amedeo al fine di ricavare possibili elementi utili all’identificazione di chi ha lasciato lì il piccolo.
Era in una busta di colore verde il neonato. La donna che lo ha scoperto era nella zona del centro di Taranto col suo cane, che stava portando a spasso. Attualmente il neonato é in osservazione al Santissima Annunziata di Taranto - peraltro poco distante dal luogo del ritrovamento - e anche fonti sanitarie confermano le buone condizioni del piccolo. La zona del ritrovamento è anche vicinissima a piazza Maria Immacolata, una delle piazze centrali della città.
Il Comune di Taranto chiederà domani alla Regione Puglia il riconoscimento dello stato di calamità per la mitilicoltura dopo che le temperature torride delle scorse settimane e il surriscaldamento del mare hanno provocato la moria del 50 per cento degli allevamenti delle cozze nere. La decisione dello stato di calamità é stata presa oggi in un vertice con le associazioni dei produttori. “Attraverso la condivisione e l’ascolto, abbiamo trovato con i produttori la strada migliore per sostenerli in questo momento così complesso” dichiara il vice sindaco di Taranto, Fabrizio Manzulli. Oggi intanto le associazioni di categoria hanno denunciato in commissione Ambiente “l\'abbandono di ogni progetto di bonifica del Mar Piccolo ed è stato richiesto un impegno forte e determinante dell’amministrazione comunale affinché il percorso avviato venga ripreso, giacché proprio l’impossibilità di utilizzare il primo seno determina e rende ingestibile l\'aumento delle temperature, provocando poi la moria dei mitili”. Infine, una delegazione di parlamentari pugliesi ha incontrato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, “per affrontare le problematiche legate al comparto agricolo che riguardano il territorio regionale e tra le criticità affrontate si è parlato anche dell’emergenza mitilicoltura”.
Un sedicenne è morto oggi pomeriggio a Lama, borgata di Taranto, nell\'impatto tra la sua moto e un\'auto. L\'incidente è avvenuto in zona Tre Fontane. Dopo lo schianto, il corpo della vittima è stato sbalzato per diversi metri. Il personale del 118, intervenuto con un’ambulanza e un’auto medica, a seguito dell’allarme lanciato dagli automobilisti di passaggio, non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. Sul posto Polizia e Polizia Locale, che hanno chiuso temporaneamente la strada al traffico per consentire i soccorsi ei rilievi, e ora stanno accertando la dinamica.