Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

La Polizia Locale di Taranto congiuntamente alla Polizia di Stato continua a lavorare  per garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini. 

Il personale della P.L. insieme alla squadra Amministrativa della Polizia di Stato hanno effettuato controlli sul territorio al fine di contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale. 

E’ stato eseguito un sequestro di 20 kg di mitili con redazione dell’informativa di reato ai sensi della legge n. 283/62. 

È stato effettuato un controllo presso un circolo ricreativo della città con conseguente sequestro amministrativo di 7 slot ed applicazione della sanzione amministrativa  ai sensi art. 39 L.R. n. 24/2015(mancanza di presentazione di Segnalazione Certificata Inizio Attività). 

Inoltre è stata elevata una violazione amministrativa ai sensi dell’art. 34 del Piano Commerciale in quanto veniva effettuata la vendita su area vietata con conseguente ordine di allontanamento e n. 1 verbale di contestazione di violazione amministrativa ai sensi dell’art. 31 del Regolamento di Polizia Urbana.

 

Resilienza, cambiamento, rigenerazione, riqualificazione,verde. Sono queste le parole chiave, gli assi portanti attorno i quali si sviluppa Ecosistema Taranto, la Strategia di transizione ecologica, economica ed energetica di Taranto, resilient city.  

Questa mattina al teatro Fusco  si è svolta la prima fase della due giorni di incontri e approfondimenti con partner pubblici e privati chiamati a fornire contributi in termini di idee, sostegno, partecipazione, critiche e proposte.

“In questi ultimi due anni - ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci alla variegata platea che racconto l’invito del primo cittadino -l’Amministrazione ha provveduto alla raccolta di dati, analisi capillari e sperimentazioni per ridisegnare i processi amministrativi che coinvolgono la città di Taranto. In occasione degli obiettivi stabiliti con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta dai governi dei paesi membri dell’ONU, il Comune di Taranto ha deciso di avviare un progetto di ristrutturazione interna in conformità con quelli che sono gli obiettivi delineati dall’art. 11 di “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.

L’obiettivo è quello di riuscire a ridisegnare dall’interno il ruolo e i compiti dell’ente locale in modo che possa fornire la spinta necessaria al superamento della crisi strutturale che investe la città, accompagnandola nel processo di transizione ecologica ed economica. Il progetto Ecosistema Taranto - ha sottolineato Melucci-  è volto alla creazione di una forma di governance della rigenerazione urbana e territoriale in cui i privati e le organizzazioni hanno un ruolo attivo, entrando in diretto contatto con la pubblica amministrazione e concorrendo alla elaborazione di strategie più adeguate ai nuovi scenari che coinvolgeranno i sistemi sociali ed economici nel percorso verso una nuova “Taranto - città resiliente”. La trasformazione del tessuto urbano e sociale della città di Taranto- ha aggiunto il primo cittadino - è possibile mediante un impiego efficace ed efficiente delle numerose risorse endogene del territorio che permetta il superamento dell’emergenza territoriale e la creazione di una economia circolare alternativa conforme al paradigma della sostenibilità dell’Agenda 2030.”

Una strategia a largo respiro che parte dalla consapevolezza di potenzialità’, vocazioni, aspettative a cui non è stata finora data possibilità di esprimersi compiutamente e che ruotano intorno a quella che possiamo definire la nostra principale, essenza e ossigeno di questa città, il mare. 

“Oggi noi lanciamo a noi stessi e a chi ci osserva fuori dalla nostra magnifica città - ha dichiarato Melucci - la sfida per il decennio appena iniziato, la sfida per il futuro dei nostri giovani, la sfida per la resilienza, la modernità. Taranto sta già cambiando, ora è perfino più consapevole delle proprie potenzialità e ha un metodo che le mancava una rotta precisa. Questo è Ecosistema Taranto, un patrimonio che può travalicare i colori e gli attori politici, la mappa di questo grande viaggio della transizione che non solo la nostra città è chiamata ad avviare sul nostro fragile pianeta. Noi siamo certi che Taranto è capace di arrivare in fondo prima e meglio di altri. Sarà un sollievo specchiarsi nel Mar Piccolo e vedere come siamo stati capaci di cambiare. Non vogliamo arrivare tardi a questo appuntamento con la storia. Ci piacerebbe che il

sistema Taranto diventasse un catalizzatore del cambiamento”. 

Melucci ha richiamato il concetto espresso da Alessandro Leogrande  nel libro “La Frontiera”, quella linea immaginaria eppure realissima che separa e insieme unisce il Nord e sul cui margine  si gioca il Grande gioco del mondo contemporaneo. 

Al termine della presentazione hanno avuto inizio i tavoli tematici che proseguiranno nella giornata di domani su questi temi : Accessibilità e connessione; Cultura dell’Abitare; Innovazione di processo; Spazio alla Comunità.

Taranto rischia di vivere una Chernobyl industriale e il sistema pubblico/privato cerca di correre ai ripari. Si attiva il tavolo CIS, vengono proposte e finanziate importanti iniziative, si cerca di sviluppare attività di vario genere diverse da quelle siderurgiche.

La Camera di Commercio si pone come riferimento dei vari Comuni del territorio, della Provincia e dell’Autorità Portuale per coordinare eventuali azioni di sviluppo, facendo anche appello a tutte le categorie economiche affinché promuovano settori imprenditoriali alternativi.

Tra i tantissimi timori e le poche speranze, la Provincia di Taranto avvia la Gara n. 127, relativa al servizio di integrazione scolastica/assistenza specialistica anche con diversità neurosensoriali in favore di alunni diversamente abili delle scuole di secondo grado della provincia.

Potendolo fare, richiede ai fini dell’ammissione alla gara l’avvenuta esecuzione di un unico contratto di punta. Il problema è che il requisito richiesto non è posseduto da nessuna impresa di Taranto, e questa circostanza è ben nota all’Amministrazione Provinciale, così come è noto che poche imprese in Italia lo possiedono.

Quindi, nel momento in cui molte imprese tarantine rischiano di chiudere per la vicenda ex ILVA, la Provincia di Taranto preclude ad altre la possibilità di concorrere a gare invocando requisiti particolarissimi.

E così la stessa Provincia di Taranto che al tavolo del CIS concorre a stabilire premialità per le imprese tarantine, in altra sede le penalizza per ragioni incomprensibili.

In altri territori le stazioni appaltanti fanno di tutto per sostenere l’imprenditoria locale, arrivando, come ha fatto la Provincia di Trento, a stabilire riserve in favore delle imprese di inserimento lavorativo.

Probabilmente i disastri di Taranto non interessano l’Amministrazione Provinciale che certamente non ha mostrato coerenza istituzionale e, totalmente esente dal dover rispondere al consenso popolare, se ne infischia delle sofferenze e delle aspettative delle imprese del luogo.

Occorre anche ricordare che è pur vero che la stazione appaltante può fissare discrezionalmente i criteri di partecipazione, ma per effetto del decreto legislativo 50/2016 , art. 83, comma 2, deve pur essere garantito l’interesse pubblico ad avere il più ampio numero di potenziali partecipanti. E nel caso in questione ciò non è stato consentito dai particolarissimi requisiti richiesti.

Una Amministrazione pertanto lontana anni luce dalla sua missione istituzionale “tarantina”, che bene farebbe a cambiare denominazione chiamandosi “Provincia di nessuno”.

Un aborto istituzionale nato da una pasticciata riforma che la sottrae alle sue responsabilità e che un legislatore attento dovrebbe definitivamente cancellare sopprimendone l’esistenza.

“Con l' inserimento prima e la mancata proroga poi della normativa nel dL Milleproroghe per la Taranto Port Workers Agency , "agenzia per la somministrazione del lavoro e per la riqualificazione professionale dei lavoratori del Porto di Taranto, entrata in vigore con l’art. 4, co.1, del Decreto Legge 29 dicembre 2016, n.243 convertito con modificazioni dalla legge 27 Febbraio 2017 n18" è quanto si legge in una nota a firma di Piero

Prete del Coordinamento Provinciale Usb Operatori Portuali.

come Coordinamento USB 

“ Ci preme ora sollecitare il Governo - scrive Prete- affinché intervenga confermando la normativa di proroga nell’annunciato decreto "Cantiere Taranto''.

Occorre sottolineare che la bozza di proposte delle normative nel decreto-legge "Cantiere Taranto"

durante la fase di valutazione tecnica ed economica riportava la proroga tra i 21 articoli riportati ovvero come primo degli stessi e precisamente

- Art.1 "Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale transhipment".

L' intervento dell' inserimento della normativa è di notevole importanza in quanto servirà a tutela dei 500 lavoratori iscritti in elenco per continuare a percepire l'IMA (Indennità Mancato Avviamento) erogata da INPS specie ora che ci si trova in prossimità della fase di partenza del molo Polisettoriale con la compagnia turca Yilport Holding.

Auspichiamo quindi che il Governo trovi le risorse in considerazione di questo in tempi brevi calcolando la tempistica che si andrebbe ad aggiungere per l'iter di conversione in legge del decreto da parte del Parlamento”.

La Provincia di Taranto ha indetto 3 concorsi pubblici per la selezione di 10 unità da inquadrare in diversi profili professionali.

Nello specifico:

- n. 7 posti a tempo determinato per

“Istruttore direttivo tecnico” di cui n. 1 posto a tempo parziale (27 ore) e 

n.6 posti a tempo pieno;

- n. 2 posti a tempo pieno e determinato per

“Istruttore direttivo contabile”;

- n. 1 posto in mobilità volontaria, a tempo pieno ed indeterminato, per "Dirigente area tecnica" qualifica unica dirigenziale, ai sensi dell'art. 30 del D. Lgs. n. 165/2001.

Per partecipare alla selezione per istruttori direttivi contabili e tecnici,  la scadenza per la presentazione delle domande, che dovranno essere inviate esclusivamente via pec, è il *30 gennaio 2020*.

Per concorrere alla qualifica di dirigente, le domande vanno presentate non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione in gazzetta ufficiale.

Inoltre, l’ammistrazione provinciale intende procedere alla nomina del “Direttore Generale”, incarico per il quale il  termine ultimo per la presentazione delle candidature è il *15 gennaio 2020*.

Gli interessati potranno approfondire requisiti e modalità di partecipazione, scaricando il testo integrale degli avvisi pubblici nonché gli allegati modelli per la presentazione delle domande, dal sito istituzionale dell’Ente www.provincia.ta.it, nella sezione “Avvisi” in homepage.

Scongiurato lo spegnimento dell'Altoforno 2 dell'ex Ilva. Il Tribunale del Riesame di Taranto, in sede di appello, ha accolto il ricorso presentato dai commissari dell'Ilva in amministrazione straordinaria, annullando la decisione del giudice Francesco Maccagnano di respingere l'istanza di proroga dell'uso dell'impianto. L'Afo2 fu sequestrato nel giugno 2015 dopo l'incidente costato la vita all'operaio 35enne Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente.

 

 

Rizzo : “chiediamo il rifinanziamento dell’integrazione salariale e l’apertura di un tavolo di confronto sul Decreto Taranto”


Mentre si attende la decisione del Tribunale del Riesame su Afo2, il cui destino avrà implicazioni immediate nella complessa vicenda di ex Ilva/ ArcelorMittal e nella piega che prenderà la trattativa in corso con il Governo, oggi alle prime luci del mattino è scattata l’iniziativa di USB che riguarda il futuro dei lavoratori in amministrazione controllata. Una partita aperta che vede coinvolti 1700 operai più altri 1400 che andranno a 13 settimane.

“Il sindacato - come scrive il segretario Francesco Rizzo- è accanto  ai lavoratori Ilva in As oggi davanti ai cancelli dell'Eni, sciopero e presidio per chiedere il rifinanziamento dell'integrazione salariale e l'apertura di un tavolo dindiscussione sul  Decreto Taranto.

900 Milioni per le banche trovati in 5 minuti mentre per Taranto e i lavoratori solo disoccupazione cassaintegrazione e Inquinamento.” I manifestanti hanno bloccato i cancelli della raffineria 

Nella serata di ieri a Taranto, a causa del fortissimo vento, un pino di grandi dimensioni, insistente nel giardino dell’asilo comunale “Arcobaleno” in via Fratelli Rosselli, si è schiantato violentemente a terra abbattendo la recinzione in ferro del plesso scolastico e un palo dell’energia elettrica.

L’episodio è avvenuto nel terreno alle spalle dell’asilo che viene utilizzato a tutte le ore dai residenti sia come parcheggio – il tronco è infatti caduto a pochissimi metri dalle auto parcheggiate – e sia come passaggio obbligato per raggiungere i cassonetti dei rifiuti e una pizzeria attraverso un passaggio (indicato nelle foto da una freccia rossa) ubicato a quattro metri dal punto della caduta.

Solo il caso ha evitato che qualcuno non si trovasse sotto il pesantissimo tronco nel momento della caduta; già nella tarda serata di ieri l’area era stata messa in sicurezza e l’enorme tronco sezionato per la sua successiva rimozione.

 

Sull’episodio interviene Gianrocco De Marinis, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto: «pur apprezzando l’operato delle Amministrazioni comunali che, come quella di Taranto, stanno cercando di mettere in sicurezza il patrimonio urbano arboreo, dobbiamo sottolineare come tali sforzi siano ancora insufficienti rispetto alla gravità del pericolo che ormai tali incidenti possono rappresentare per i cittadini».

«Già da un paio di anni – ha poi detto Gianrocco De Marinis – purtroppo certi fenomeni atmosferici sono sempre più frequenti: dobbiamo imparare a conviverci e, soprattutto, a prevenirne gli effetti devastanti».

Nello scorso febbraio il vento impetuoso aveva sradicato tantissimi alberi in molti centri abitati della provincia tarantina, capoluogo compreso, e a luglio nella sola Castellaneta Marina si contarono circa 600 alberi abbattuti dal vento.

«I Dottori Agronomi e Forestali – ha ribadito Gianrocco De Marinis – sono gli unici professionisti in possesso delle competenze necessarie per poter collaborare con le Amministrazioni comunali in tutte le azioni necessarie a preservare il patrimonio arboreo cittadino e, più in generale, il verde urbano».

Sono gli unici, infatti, a poter effettuare la cosiddetta valutazione visiva degli alberi su basi biomeccaniche (VTA = Visual Tree Assessment); è un’analisi visiva e strumentale che, attraverso l’utilizzo di una strumentazione sofisticata, permette l’identificazione di soggetti arborei a rischio statico attraverso il riconoscimento di sintomi caratteristici che un albero mostra in presenza di danno interno: l’esame VTA ha validità giuridica in Italia e in vari paesi europei.

Il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto ha poi rivolto un invito a tutte le Amministrazioni comunali della Provincia jonica: «devono essere aumentate le risorse finanziarie da destinare al verde pubblico, arrivando a destinare i fondi necessari per effettuare un’attenta e puntuale VTA almeno sugli alberi la cui caduta, come quello di ieri in un asilo comunale del capoluogo ionico, può rappresentare un grave pericolo per i cittadini».

È sempre più importante individuare ed abbattere gli alberi che, pur essendo rimasti a dimora, il fortissimo vento ha comunque reso instabili e pericolanti; inoltre, realizzando un’idonea potatura delle fronde, un’operazione che alleggerisce l’albero e diminuisce la superficie su cui agisce il vento, si possono ancora salvare tanti alberi la cui stabilità in futuro potrebbe essere compromessa.

In entrambi i casi c’è bisogno di una relazione stilata dai Dottori Agronomi e Dottori Forestali, gli unici professionisti che dispongono ex lege di competenze specifiche ed esclusive per le attività di valutazione della stabilità delle alberature, oltre che di altre in materia forestale e fitoiatrica.

«La nostra categoria professionale – ha concluso Gianrocco De Marinis – rinnova la sua disponibilità nei confronti delle Amministrazioni comunali per effettuare un monitoraggio del patrimonio arboreo urbano, attività che deve comprendere la valutazione della stabilità, onde poter stabilire quali alberi possono permanere a dimora, magari operando un’adeguata potatura, e quali debbano essere invece abbattuti per prevenire eventuali danni a cose e/o persone».

Infatti ogni specie di albero, come ogni singolo esemplare in base alle sue particolari condizioni “di salute”, ha determinate peculiarità che incidono sulla sua stabilità: alcuni tendono a cedere all’improvviso schiantandosi su cose e persone sottostanti, altri invece cedono piegandosi lentamente.

 

 

Una zona di bassa pressione, ampia e profonda, in estensione dalla Scandinavia ai Balcani, convoglierà, nella giornata di oggi, intensi flussi di aria fredda sul nostro Paese, favorendo un deciso rinforzo della ventilazione da settentrione, in particolare sui settori adriatici centrali e sulle regioni meridionali.

    Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede dalla mattinata di domani venti nord-orientali forti o di burrasca su Abruzzo, specie sui settori costieri e meridionali, su Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con possibili raffiche di burrasca forte sulla Puglia ionica e meridionale, attese mareggiate lungo le coste esposte.

A Taranto Allerta ARANCIONE per VENTO dalle 14 del 5 gennaio 2020 e per le successive 24-30 ore.

Sono in corso Venti forti settentrionali con raffiche di burrasca e con rinforzi di burrasca forte. Mareggiate lungo le coste esposte.

https://protezionecivile.puglia.it/wp-content/uploads/pubblicazioni/messaggi_allerta/20200105_1348_MessaggioAllerta_001.pdf

20200105_1348_MessaggioAllerta_001.pdf

https://protezionecivile.puglia.it/wp-content/uploads/pubblicazioni/messaggi_allerta/20200105_1348_MessaggioAllerta_001.pdf

 


https://protezionecivile.puglia.it/wp-content/uploads/pubblicazioni/messaggi_allerta/20200105_1348_MessaggioAllerta_001.pdf

 

 

Mister Panarelli: “ Contento per i ragazzi; è stata una bella vittoria ma non dobbiamo esaltarci. Mister Ciullo: “Partita condizionata dal vento, sul primo gol commessa una ingenuità.” Giuseppe Genchi: “Ci tenevo a iniziare meglio il nuovo anno, adesso ci prepariamo con serenità al big match col Casarano.”

 

 


di Andrea Loiacono

 

 

 

Inizia con una vittoria, così come sia era concluso il nuovo anno per il Taranto. La formazione allenata da mister Gigi Panarelli espugna l'impianto “Franco Fanuzzi” di Brindisi dopo sette anni grazie a una prestazione convincente soprattutto nel primo tempo. Per i rossoblù terzo risultato utile consecutivo e piccolo passo in avanti in classifica rispetto a Casarano e Foggia rispettivamente sconfitte dal Cerignola e fermata in casa dal Fasano. Continua invece inarrestabile la marcia del Bitonto. Mattatori dell'incontro Giuseppe Genchi nel primo tempo e Stefano D'Agostino a 15' dalla fine.

 

 

 

Panarelli conferma il classico 4-2-3-1 con Sposito in porta preferito al neo arrivato Carriero, Pelliccia, Benvenga, Gigi Manzo e Ferrara in difesa; Stefano Manzo e Cuccurullo in mediana con Doggiano, D'Agostino e Genchi alle spalle di Olcese. Panchina iniziale per Guaita. Mister Ciullo, uno dei tanti ex schiera il Brindisi con un 3-5-2 con capitan Marino a fungere da raccordo fra centrocampo e attacco, quest'ultimo composto dal tandem Dorato e l'altro ex Cristiano Ancora. Arbitro dell'incontro il Sig. Taricone della sezione di Perugia. Nel settore ospiti presenti quattrocento sostenitori tarantini provenienti dal capoluogo ionico. Sugli spalti circa duemila spettatori.

 

 

 

La partita è condizionata sin dalle prime battute da un forte vento che vede inizialmente gli ionici giocare a favore di vento. Non c'è neanche il tempo di iniziare che il Taranto dopo quaranta secondi colpisce un palo interno con Genchi. La sfera colpisce la basse interna del palo e poi termina tra le braccia di Pizzolato. Il Taranto parte bene e lo stesso Genchi calcia dai venticinque metri una punizione che termina alta. Al 18' i rossoblù reclamano un rigore per presunto fallo su Oggiano entrato in area dal vertice sinistro. Per l'arbitro non ci sono gli estremi per il rigore e l'esterno sardo viene ammonito. Al 22' ancora il Taranto si rende pericoloso con Benvenga sugli sviluppi di calcio d'angolo, ma la conclusione del centrale difensivo ionico è debole. Al 30' altro calcio d'angolo per il Taranto e sugli sviluppi Pelliccia calcia a volo di poco sopra la traversa. Al 36' viene ammonito Stefano Manzo per un fallo su Antonio Boccadamo. Al 38' il Taranto sblocca meritatamente l'incontro con Genchi che approfitta di un errato disimpegno di Esco e con uno stop perfetto dribla un difensore e batte il portiere con un pallonetto imparabile. Il Taranto cerca di approfittare del momento favorevole e allo scadere Genchi potrebbe raddoppiare su una dinamica simile ma la sua conclusione è affrettata e termina fuori. Il Brindisi prova a reagire ma si conta un unico tentativo di Boccadamo che termina sul fondo allo scadere del primo tempo.

 

 

 

La seconda frazione vede il Taranto giocare controvento. L'estremo difensore rossoblù Sposito ha diverse difficoltà nel rinviare e si attarda venendo ammonito dal direttore di gara. Al 57' prime sostituzioni nel Taranto. Guaita prende il posto di un dolorante Oggiano mentre Marino avvicenda Pelliccia. Nel Brindisi esce Dorato entra Turè. Al 65' Marino nel Brindisi calcia una punizione per la testa di Iannicello che svetta bene ma alza di molto la mira. Al 70' capitan Marino conclude a botta sicura verso Sposito ma la sua conclusione è deviata in angolo da Gigi Manzo. Al 74' lascia il campo Genchi sostituito da Allegrini e il Taranto si copre. Ma subito dopo arriva il raddoppio rossoblù con una grande fuga sulla fascia destra di Leandro Guaita che crossa al centro per D'Agostino che timbra il raddoppio. All'85' standing ovation per il fantasista genovese che lascia il campo per Goretta. All'86' il Brindisi va vicinissimo al gol della bandiera con un colpo di testa di D'Ancora che termina di poco a lato. All'88' entra Matute per il Taranto al posto di Olcese. Il Taranto cambia ancora atteggiamento e termina la gara con il 4-5-1.L'arbitro assegna 5' di recupero e proprio nell' extratime il Taranto potrebbe fare tris con una punizione velenosa calciata da Guaita ma Pizzolato è attento. Il Sig. Taricone di Perugia fischia la fine e il Taranto festeggia a centrocampo una festeggia meritata quanto preziosa.

 

 

 

Al termine dell'incontro il tecnico ionico Panarelli elogia i suoi ragazzi ma spegni facili entusiasmi: “Si tratta del secondo successo consecutivo esterno dopo quello di Andria; sicuramente fa bene al morale e ci permette di iniziare bene l'anno, ma dobbiamo stare attenti a non esaltarci; il girone di ritorno è lungo e dobbiamo ancora lavorare sodo. La scelta di tenere inizialmente Guaita in panchina si è rivelata azzeccata alla fine; entrando a gara in corso ha propiziato il raddoppio. Lo schieramento con Genchi dietro la punta spostato sulla destra lo proviamo spesso. Si tratta comunque di giocatori tutti titolari che si stanno ben comportando. Non so quanto questo vento ci abbia condizionato oggi, soprattutto se consideriamo che il raddoppio è arrivato controvento nella ripresa. Nel complesso ci siamo adattati bene, non è facile preparare una gara durante una settimana in un modo e trovare delle condizioni climatiche la domenica che sono completamente differenti. Direi però che il Taranto nel computo delle azioni create ha meritato di vincere questa partita, contro una squadra come il Brindisi bene messa in campo da mister Ciullo. Sono certo che poche squadre verranno a vincere qui. Questa vittoria è tutta per i ragazzi che anche durante le feste si sono allenati facendosi trovare pronti. Genchi ha fatto un gran gol e all'inizio poteva farne anche un altro ma in quel caso è stato sfortunato. Dobbiamo proseguire su questa strada senza rilassarci.”

 

 

 

Un pizzico di amarezza traspare invece dalle parole di Sasà Ciullo, ultimo allenatore ad aver allenato il Taranto in Lega Pro: “Nella prima mezz'ora abbiamo disputato una gara accorta senza accusare la pressione del Taranto che pure era insistente. Mi spiace aver preso il gol di Genchi in quel modo sopratutto in quanto avevamo preparato certe situazioni. Sapevamo che lasciavano gli attaccanti molto alti, ma forse anche il vento ci ha messo del suo. Genchi comunque è sato molto bravo, siglando una bella rete che a mio avviso ha deciso il match. Penso che il Taranto abbia meritato di vincere anche se noi potevamo concludere di più. Purtroppo ho dovuto fare a meno anche della fisicità di Dorato e la difesa esperta del Taranto ha prevalso. Per quanto riguarda i problemi della rosa troppo corta non voglio parlarne, cercherò di fare il massimo con il materiale umano e tecnico che ho a disposizione. Chi pensava che il Brindisi fosse già salvo si sbagliava e questo risultato ci deve far focalizzare le attenzioni sul nostro obiettivo da centrare anche all'ultima giornata. La salvezza andrà conquistata, a partire dalla difficile sfida con la Nocerina di domenica prossima.”

 

Pagina 558 di 913