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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

Pilastri dell’offerta mozzarelle, pasta, taralli, prodotti sottoli

 


La Puglia è una delle regioni record per crescita delle vendite di prodotti ‘100%Puglia’ in etichetta con il +13%, dove hanno fatto da traino mozzarelle, pasta e sottoli che, insieme ai taralli, rappresentano anche i pilastri dell’offerta regionale in termini di valore, frutto della battaglie  condotte proprio sul fronte della garanzia della tracciabilità e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori. E’ l’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di una indagine dell'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy sulle etichette di migliaia prodotti, nel canale della grande distribuzione organizzata. “La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell’agroalimentare, ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati attraverso l’indicazione dell’origine del prodotto in etichetta. Per questo cresce la comunicazione e il relativo apprezzamento dei consumatori verso l’origine del territorio regionale in etichetta su un paniere di oltre 76mila prodotti analizzati, ponendosi al 6° posto delle regioni maggiormente comunicate on pack ed è aumentata anche la pressione della promozione dell’origine in etichetta con un ragguardevole 37%”, commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

 

Altro segmento in forte espansione nell’area del lifestyle è quello del “veggie”, che rappresenta il 3,7% dei prodotti in vendita, con in testa i piatti pronti freschi, i derivati del pomodoro, i sostitutivi del pane e i fuori pasto salati e i prodotti biologici. “La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia, secondo i dati Sinab 2019, con un aumento del 4,5% delle superfici biologiche rispetto all’anno precedente e 7316 produttori. Che sia bio o convenzionale, il ‘Made in Puglia’ è garanzia di sicurezza alimentare e qualità”, aggiunge il presidente Muraglia. La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. Proprio a Villa Castelli (Brindisi) c’è l’unico agriturismo del Sud Italia dotato di una piscina biologica. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una attenzione crescente verso i temi della sicurezza alimentare e in una domanda incalzante di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.

 

«Ma qui non ho visto nessuna farfalla. Quella dell'altra volta fu l'ultima: le farfalle non vivono nel ghetto». In occasione della “Giornata della memoria”, lunedì 27 gennaio, alle ore 18 nel foyer del TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, Crest e Soroptimist Club promuovono la narrazione “Le farfalle di Terezin” di e con Giovanni Guarino, liberamente tratta dal libro “La repubblica delle farfalle” di Matteo Corradini. Una serata d’ascolto e di incontro per non dimenticare. Ingresso libero. Info a 099.4725780.

La cittadina fortificata di Terezin (in tedesco, Theresienstadt), situata a sessanta chilometri da Praga e sede di caserme e prigioni nella prima guerra mondiale, dalla fine del 1941 fu trasformata dai nazisti in ghetto e campo di transito per gli ebrei di quella zona dell’allora Cecoslovacchia annessa al Reich. Nel campo di Theresienstadt confluirono in seguito gli ebrei tedeschi, in particolare gli anziani, gli austriaci, gli olandesi e i danesi. In un luogo dove abitavano settemila persone furono stipati più di cinquantamila ebrei. La vita nel ghetto era in parte gestita dal Consiglio ebraico, che su ordine dei nazisti aveva il compito drammatico di stilare le liste di coloro che sarebbero dovuti partire con i treni verso i campi di sterminio, in particolare verso Auschwitz.

È in questo sfondo, nel ghetto di questa città isolata dal mondo, che un gruppo di ragazzi reagisce alle violenze, alla paura, ai soprusi, incontrandosi, tra il 18 dicembre 1942 e l’agosto 1944, ogni venerdì sera in gran segreto. Da questi incontri, nascerà un giornale, il Vedem (Avanguardia), realizzato con il contributo di tutti, anche dei più piccoli: disegni, poesie, rubriche, recensioni. Le riunioni di redazione diventano un momento prezioso per scambiarsi pensieri, timori e, soprattutto, per dar spazio ai sogni. Il Vedem, che produsse più di 800 pagine, molte delle quali sono ora conservate nel Memorial di Terezìn e nel museo Yad Vashem di Gerusalemme, sarà per i ragazzi di Terezín l’unico modo per resistere, lottare e testimoniare la voglia di vita nonostante la brutalità che circonda le loro esistenze. Grazie al loro sacrificio, le atrocità di Terezìn sono giunte fino a noi, per non dimenticare.

La poesia all’inizio è di Pavel Friedman (1921-1944), uno dei ragazzi rinchiusi nel campo di Terezin, poi mandato ad Auschwitz dove ha trovato la morte. Le poesie e i disegni dei bambini internati dai nazisti nel ghetto di Terezin e quindi uccisi nei lager compaiono nel libro "Non ho mai visto un'altra farfalla", pubblicato dall’Us Holocaust Memorial Museum.

Il Taranto Opera Festival torna sulle scene con il secondo spettacolo della stagione invernale, il 24 e 25 gennaio, con Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. L’intera rassegna, in programma al teatro Fusco di Taranto, è promossa dall'associazione musicale Domenico Savino e dal Comune di Taranto, con il patrocinio della Regione Puglia ed in collaborazione con la Banca di Taranto. Per il Barbiere di Siviglia: coro ed orchestra TarantOperaFestival, direttore Mikhail Kirchhoff, regia Mei Lin, special guest il baritono Domenico Colaianni. Figaro sarà interpretato da Pedro Carrillo; Rosina sarà Ripalta Bufo; il Conte d’Almaviva sarà Stefano Sorrentino; il dottor Bartolo sarà interpretato da Domenico Colaianni (recite 1 e 2) e Mauro Utzeri (recita 3). Ripalta Bufo è reduce da un enorme successo ottenuto nel Rigoletto, la prima delle rappresentazioni in programma del Taranto Opera Festival. E’ stata lungamente applaudita in una delle recite del Rigoletto, tanto che gli applausi hanno fermato, per qualche minuto, la rappresentazione, per rendere omaggio all’artista. Il cartellone è promosso dall'assessore comunale alla cultura Fabiano Marti, da Pierpaolo de Padova e Paolo Cuccaro, referenti dell'associazione musicale Domenico Savino e dal direttore artistico dell’intera rassegna Davide Dellisanti. Il Taranto Opera festival prosegue il 26 e 27 febbraio, con lo spettacolo “I tre tenori” - gran galà lirico. Il 13 e 14 marzo si concluderà con la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, coro ed orchestra TarantOperaFestival, direttori Davide Dellisanti e Stefano Romani e regia di Katia Ricciarelli.

Saranno tre le recite programmate per ogni opera: una pomeridiana (nella seconda giornata) con ingresso alle ore 15 e sipario alle ore 16 e due serali (in entrambe le giornate), con ingresso alle ore 20 e sipario alle ore 21. Sono state programmate, inoltre, alcune recite al mattino dedicate alle scuole, per portare bambini e ragazzi a teatro, con una formula originale che coinvolgerà i docenti e gli alunni all’interno dello spettacolo, per catturare l’attenzione dei piccoli studenti e far avvicinare loro all’opera lirica.

Il progetto si arricchisce di nuovi contenuti riguardanti l’ avvicinamento e la formazione dei più giovani al mondo dell’opera e la collaborazione internazionale. E’ stato promosso, infatti, un protocollo d’intesa tra la Città di Taranto, la Corea del Sud e l’Università della Musica di Pechino, con la presenza di diversi artisti asiatici nel capoluogo ionico, per perfezionare il loro percorso di formazione finalizzato alla partecipazione all’interno del cartellone artistico del Festival, creando così i presupposti per uno scambio culturale tra i due Paesi. Madrina del progetto di avvicinamento e formazione all’opera è Katia Ricciarelli. Il progetto si caratterizza, infine, per la collaborazione con alcune grandi realtà musicali ed operistiche italiane, come il Teatro Goldoni di Livorno, l’accademia Beniamino Gigli di Recanati, il coro lirico di Lecce, l’orchestra sezione archi Oles di Lecce e l’istituto Paisiello di Taranto.

Per informazioni: associazione musicale Domenico Savinovia Cavour 24, Taranto, tel. 3392360993 oppure 3477242217; email:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , sito internet: www.tarantoperafestival.it

Prenotazioni e biglietti: Teatro Fusco, via Ciro Giovinazzi 49, Taranto tel. 099.4581731.

 

 Italiano, uomo, ha tra i 31 – 55 anni, cerca in primis il relax, l’arricchimento culturale e infine vivere nuove esperienze

 

 

 

 


È italiano (72,5%), proviene dalla Lombardia (18%), è uomo e ha tra i 31 e i 55 anni. La vacanza è il principale motivo del suo viaggio (95% per gli stranieri e 73% per gli italiani), cerca in primis il relax, poi l’arricchimento culturale e, infine, vivere nuove esperienze. Richiede la guida turistica e cerca buon cibo. Sceglie la Puglia principalmente per il buon clima.

 

Questo è l’identikit del turista tipo che decide di visitare la Puglia, una regione super gettonata come dimostrano anche i dati turistici: oltre 4 milioni di arrivi nel 2018 (+4% rispetto al 2017), di cui un milione dall'estero e oltre 15 milioni di presenze. Anche nel 2019 il trend di crescita è proseguito e questi i primi dati riferiti all’estate (da giugno ad agosto): +3% per gli arrivi e +4% per le presenze mentre l’incremento dall’estero si è attestato al +8% e +12%.

 

Un turista su quattro è straniero (23,5%) e la maggior parte proviene dalla Francia (22%) seguita dalla Germania (17%). 

(fonte Osservatorio regionale del turismo dell’Agenzia Pugliapromozione).

 

E su questi dati che sta per aprire i battenti la VI edizione di BTM - Business Tourism Management, una delle più interessanti manifestazioni internazionali sul turismo. Dal 20 al 22 febbraio 2020 a Lecce (Lecce Fiere) l’evento metterà in comunicazione i principali attori del settore turistico quali buyer e seller, enti, esperti, operatori turistici, consentendo un confronto fra domanda e offerta per pianificare nuove strategie di marketing per la crescita del territorio pugliese.

 

Un focus particolare sarà poi riservato al turismo enogastronomico (la Puglia risulta essere la terza regione italiana preferita dai turisti enogastronomici).

Aziende produttrici e di servizi del settore presenteranno e racconteranno un territorio unico, la Puglia, come destinazione sempre più ambita da turisti stranieri identificati come foodies. 

Punto di forza sarà il B2B che aprirà la strada all’incontro tra buyer e seller. Al BTM parteciperanno buyer internazionali provenienti da Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Olanda, Danimarca, Svizzera, Ungheria, Lettonia, Russia, Ucraina, Canada, Stati Uniti e Australia.

 

Insomma, una tre giorni ‘in giro per la Puglia’ alla scoperta di destinazioni originali, trend emergenti, nuovi modi di vivere il viaggio con tante idee per i viaggiatori di ogni tipo.

Il programma competo sarà presentato martedì  11
febbraio in occasione della BIT di Milano nell'area espositiva di Pugliapromozione.

 

BTM, organizzato dall’agenzia 365 giorni in Puglia, è rivolto al pubblico e agli operatori professionali.

 

Per informazioni: wwwbtmpuglia.it

Quello di Lillo e Greg all'Orfeo di Taranto è certamente un ritorno gradito. E se nel 2016 hanno registrato il soldout con “Best of”, dopo 3 anni si preparano a calcare ancora una volta il palco del teatro dei due mari il 31 gennaio alle ore 21,00 con un nuovo sfavillante “varietà”: “Gagmen - I fantastici sketch”. Il titolo parla chiaro e lascia spazio alla comicità più basica, più pura, depurata da qualunque orpello narrativo.

Lillo e Greg punteranno, infatti, sul carisma e sulla rivisitazione (personale e tuttavia molto attuale) della classica tradizione degli sketch.

Lo spettacolo riproporrà ulteriori cavalli di battaglia, questa volta tratti non soltanto dal loro repertorio teatrale ma anche da quello televisivo e radiofonico come “Che, l’hai visto?” (rubrica cult del famigerato programma radiofonico 610 condotto dai due) e “Normal Man”, che vede entrambi nei panni di due super eroi particolari!

L'umorismo colto e sagace di questi volti della comicità italiana, che ha lasciato il segno persino nel mondo dell'editoria e dei fumetti nel lontano '86, torna sul palcoscenico più forte che mai, 'promettendo' risate esilaranti. Una lettura della realtà colta e intramontabile, che non teme confronti stilistici o temporali grazie al suo stretto legame con le attitudini umane più viscerali e per questo immutabili. Gagmen sarà questo e molto altro.

Insediata l’assemblea ordinaria dell’Osservatorio Galene, lo strumento istituito dal commissario di Governo per la bonifica di Taranto per controllare lo stato di avanzamento del risanamento del Mar Piccolo. L’assemblea, presieduta dal commissario Vera Corbelli, presente il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, ha eletto presidente dell’Osservatorio Leonardo Giangrande, presidente Confcommercio Taranto, e Cosimo Bisignano di Legacoop agroalimentare e Fabio Millarte del Wwf, vice presidenti. L’Osservatorio Galene è costituito da 31 soggetti sottoscrittori che dalla prossima seduta si organizzeranno in gruppi di lavoro per confrontarsi su singole tematiche (gestione integrata delle zone costiere; filiera produttiva legata all’economia del mare; turismo e attività sportive; portualità, logistica e trasporti; biotecnologie e sicurezza e legalita). L’Osservatorio, spiega il commissario, è uno strumento tecnico, ma anche un luogo di incontro e di confronti i diversi attori sociali, punto di riferimento per istituzioni, Enti pubblici e privati, mitilicoltori, imprenditori, associazioni e tutti i soggetti interessati all’azione di valorizzazione e riqualificazione del Mar Piccolo di Taranto secondo un nuovo approccio metodologico. L’Osservatorio Galene, rileva il commissario di Governo, Corbelli, sarà impegnato nella valorizzazione e sostenibilità del sistema Mar Piccolo partendo da quanto già progettato, realizzato ed in fase di esecuzione. Le attività dell’Osservatorio concorreranno all’attuazione del laboratorio Taranto scala 1.1 ,declinato già da qualche anno , “e che ha dato ad oggi - commenta Corbelli - risultati significativi in termini di ambientalizzazione e rigenerazione del sistema Mar Piccolo, delle aree tarantine e dei suoi territori”. In una nuova prospettiva - aggiunge Corbelli - le istituzioni, ognuno per il proprio ruolo, si sono messe a disposizione della collettività tarantina per dare massima attenzione all’ecosistema del Mar Piccolo di Taranto perché grande è la sua bellezza ed uniche sono le sue peculiarità. Il bacino - aggiunge - è anche fonte di reddito per tante famiglie che operano nella mitilicoltura. L’Osservatorio dovrà essere a uso e consumo degli attori del territorio per supportare una programmazione condivisa e sostenibile. Trovare una strada - conclude il commissario di Governo - attraverso cui perseguire lo sviluppo sostenibile di questa città non può non richiedere un’associazione di prospettive, di conoscenze e di risorse diverse”.

 Asl Taranto, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese insieme in un progetto per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico rivolto ai ragazzi. Ci saranno laboratori teatrali nelle scuole di Taranto e provincia da gennaio a marzo 2020 mentre il talk “Fate il Nostro Gioco” andrà in senza martedì 28 gennaio al Teatro Fusco (ore 10.30): ingresso gratuito e aperto al pubblico. Il Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Taranto, si spiega, ha avviato un progetto di laboratori e attività teatrali nelle scuole di Taranto e provincia in seguito a un accordo di cooperazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Il progetto, si afferma, è finalizzato a sensibilizzare i ragazzi e gli adolescenti alla prevenzione dalle dipendenze da gioco d’azzardo patologico ed è condotto dalle compagnie teatrali Crest di Taranto e Teatro delle Forche di Massafra.Le attività si articolano in una serie di interventi artistici a carattere laboratoriale e narrativo che si terranno da gennaio a marzo 2020 in 15 scuole secondarie di Taranto e provincia e un incontro al Teatro Fusco martedì 28 gennaio.

 

Con il talk “Fate il nostro gioco”, rivolto alle scuole coinvolte nel progetto e aperto al pubblico, si vuole proporre “il rigore e la meraviglia della scienza in una performance dal vivo per uno spettacolo “più pop di una conferenza, più seria di uno show, più divertente di quanto credi”. Qualcosa - si sottolinea - che va oltre la tradizionale conferenza, che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente. In un’ora e mezza - si evidenzia - circa vengono smontate alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e si restituisce il senso delle reali probabilità di vincere attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico”. “L’obiettivo - si conclude - è quello di svelare le regole, i piccoli segreti e le grandi verità che stanno dietro all’immenso fenomeno del gioco d’azzardo in Italia e il modo migliore per farlo sia usare la matematica e la psicologia come una specie di antidoto logico per creare consapevolezza intorno al gioco e svelare i suoi lati nascosti”. Il progetto dei laboratori del Crest prevede invece, nelle scuole secondarie di secondo grado coinvolte, un’unica giornata all’interno della quale sarà tra l’altro sviluppata la presentazione dell’importanza e della conoscenza e prevenzione delle problematiche legate al DGA (Disturbo da gioco d’azzardo) con l’intervento degli operatori del Servizio per il gioco d’azzardo patologico e dipendenze comportamentali. Previsto infine il coinvolgimento diretto degli studenti: attraverso modalità differenti, gli studenti potranno rielaborare la storia e presentare il loro punto di vista. 

Obiettivo del decreto Cantiere Taranto, di prossima approvazione, è "introdurre misure concrete ad alto moltiplicatore economico in grado di facilitare ii benessere diffuso". Lo ha detto Mario Turco, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e agli investimenti, al termine della riunione di ieri sera a Palazzo Chigi. 

   "Stiamo mettendo a sistema - ha aggiunto - una serie di iniziative che sosterranno la riconversione economica, sociale e culturale di Taranto. Agevolazioni alle imprese, università, sanità, ambiente, turismo, infrastrutture e agricoltura i settori di intervento previsti. Importante sarà anche il supporto d’investimento delle imprese a partecipazione pubblica".

ArcelorMittal ha convocato per il 29 gennaio alle 11 i sindacati metalmeccanici per fare il punto della situazione sugli assetti produttivi della fabbrica. Erano stati i sindacati giorni fa ad avanzare la richiesta allo scopo di avere una mappa aggiornata su impianti in attività, produzione realizzata, ordini di lavoro, gestione della cassa integrazione, prospettive di mercato. Oggi, intanto, è stato il primo giorno di rimessa in marcia dell’acciaieria 1 dopo che l’azienda il 20 gennaio aveva deciso di fermarla sino a fine marzo per produrre solo con l’acciaieria 2. ArcelorMittal ha dovuto rivedere la situazione perché all’alba di ieri tre esplosioni - senza feriti - hanno interessato l’impianto di trattamento gas a servizio del convertitore 1 dell’acciaieria 2,uno dei tre dell’inpianto, motivo per cui il piano aziendale di concentrare tutto sull’acciaieria 2 non è stato più possibile.

 

Sono in corso gli accertamenti tecnici per capire l’origine dell’esplosione. I danni, a quanto pare, potrebbero essere riparati in un paio di settimane. E quindi sino ad allora il siderurgico continuerà a marciare con le due acciaierie, 1 e 2. Solo successivamente si vedrà se si tornerà al piano comunicato il 20 gennaio, cioè una sola acciaieria, la 2, in funzione, visto l’attuale basso livello di produzione della ghisa (11.000-11.500 tonnellate al giorno) e le difficoltà esistenti sul fronte dell’approvvigionamento delle materie prime. ArcelorMittal ha intanto notificato un provvedimento disciplinare al lavoratore che manovrava il convertitore interessato dall’incidente di ieri. Si suppone che l’azienda attribuisca al lavoratore una qualche responsabilità per l’accaduto. I sindacati intanto dichiarano che a loro l’azienda non ha notificato nulla, nè gli ha informati, nè nell’incontro di ieri mattina, per un primo punto di situazione, ha fatto riferimento ad eventuali responsabilità degli addetti. Adesso, in base alla prassi, sarà il lavoratore interessato a rivolgersi al sindacato ai fini della risposta da fornire all’azienda nei tempi prefissati. 

 Una cantante barese di ritorno dalla Cina è stata ricoverata nel Policlinico di Bari per un sospetto caso di coronavirus ed è stata posta in isolamento respiratorio e da contatto in attesa degli esami diagnostici. Da quanto si è appreso, la dona rientrava da un tour in oriente che aveva toccato la zona di Wuhan, epicentro del virus. 

 

In merto al caso sospetto, il policlinico in un nota fa sapere che "in data odierna l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Bari ha segnalato agli organi competenti un caso di sospetta infezione da coronavirus 2019-nCov".

    "Sono state adottate tutte le procedure di prevenzione previste - prosegue la nota -. La paziente si trova attualmente in isolamento respiratorio e da contatto presso il reparto di malattie infettive e sta ricevendo le cure necessarie in attesa di conoscere gli esiti degli esami diagnostici di conferma".

"In riferimento al sospetto caso di coronavirus 2019-nCoV ricoverato presso l’Azienda Policlinico di Bari - è spiegato - si comunica che in base agli esami microbiologici effettuati è stata individuata una positività per Micoplasma. Tale diagnosi è clinicamente compatibile con la sintomatologia presentata dalla paziente e non dissimile dalla malattia causata dal coronavirus. Si resta in attesa comunque degli ulteriori accertamenti in corso per la precisazione diagnostica definitiva".

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