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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

La situazione impone di intervenire su più fronti perché sono tante e diverse le emergenze create dal coronavirus. Nel suo ultimo messaggio Emiliano punta la propria attenzione su chi è costretto a vivere in quarantena. Ecco il testo.

In Puglia nessuno deve sentirsi solo. Mi riferisco alle persone che per diverse ragioni sono costrette a restare in casa per prevenzione, in quarantena fiduciaria o perché vivono una condizione di fragilità. Stiamo schierando un vero e proprio esercito di volontari per dare loro ogni tipo di supporto: sono i volontari della Protezione civile della Regione Puglia chiamati a raccolta per fronteggiare questa emergenza. Pugliesi che aiutano altri pugliesi con piccoli gesti che però in questo momento hanno un enorme valore. Ovviamente con tutte le precauzioni del caso e il sostegno della Regione Puglia.

 

Ad oggi in tutta la Puglia sono circa 500 le persone che si trovano in quarantena fiduciaria (obbligo di rimanere a casa con sorveglianza attiva, a seguito di contatto stretto con un caso positivo al Covid 19). A queste, si aggiunge un’altra fascia di popolazione, in particolare persone rientrate dalle zone gialle (regioni e province con focolaio) alle quale i medici di famiglia hanno consigliato la permanenza domiciliare a casa sempre per motivi precauzionali. Ci sono poi le situazioni delle persone più fragili o anziane che, giustamente, per evitare rischi stanno rimanendo in casa: saranno i Comuni, attraverso i COC (centri operativi comunali) a individuarle e a metterle in contatto con la rete dei volontari della protezione civile per ricevere il supporto necessario. 

 

Sono 311 le associazioni iscritte all'elenco di volontariato della protezione civile che coprono l’intero territorio. Ogni associazione conta dai 15 ai 20 operativi e fino a 30 iscritti. Questo significa che oggi stiamo attivando una rete che all’occorrenza può arrivare a 4500 volontari operativi.

 

Per approfondire: http://rpu.gl/oaBuw

“Gli interlocutori della vicenda Ilva, sindaco di Taranto e presidente della Provincia in testa, non spostino l’attenzione dal fronte comune raggiunto, che prevede prima di tutto la chiusura delle fonti inquinanti e la successiva pianificazione della riconversione”. Rispondono così i deputati tarantini del M5S Giampaolo Cassese ed Alessandra Ermellino alla richiesta di dimissioni dei commissari straordinari Ilva, avanzata dal sindaco Rinaldo Melucci e dal presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, e sostenuta dal Pd. 

Per i due parlamentari del M5S, “i commissari straordinari sono parti tecniche che non crediamo vadano contestate sul piano politico, andrebbero giudicati unicamente sul fronte degli obiettivi raggiunti o da conseguire. Da questo punto di vista - affermano - non dimentichiamo il lavoro portato avanti sullo smaltimento fanghi, per cui hanno allestito un apparato operativo che gli ha permesso di utilizzare 65 dipendenti della cassa integrazione. In maniera complementare, sempre dal punto di vista ambientale, i commissari - dicono i due deputati M5S - hanno dato conto delle attività di smaltimento rifiuti, e poi ancora del completamento dell’innovativa copertura per le collinette ecologiche, la quale ha dato modo alla stessa Amministrazione comunale di riaprire le scuole. Non scordiamo poi - aggiungono - lo stanziamento dei 30 milioni di euro destinati alle attività sociali da implementare nei comuni dell’area di crisi complessa tarantina, per cui i commissari sono partiti dai fabbisogni effettivi delle comunità, tramite anche la consulenza della Procura, del Tribunale dei Minori, dell’Asl, degli assessorati ai servizi sociali e del direttore del carcere. Infine - rilevano - non possiamo evitare di menzionare il progetto Fuksas, che prevede il recupero della cava Amastuola nel territorio del Comune di Crispiano, attraverso la progettazione di un bio parco, in perfetta chiave riconversione. A fronte dell’impegno che abbiamo personalmente preso al tavolo convocato da Melucci - concludono Cassese ed Ermellino - ribadiamo la necessità di rimanere concentrati sui reali interessi del territorio. Tutti gli attori locali si prodighino nei confronti dei rispettivi gruppi politici per ribadirlo tutti insieme con una sola voce”.

La situazione negli ospedali è sotto controllo, il numero dei casi è ancora gestibile rispetto alle nostre capacità. Ma sappiamo tutti che il contagio è in evoluzione ed è nostro compito delineare gli scenari possibili per essere pronti ad affrontare un numero superiore di ricoveri. - è quanto scrive il governatore della Puglia Michele Emiliano-

 

La Regione Puglia ha già trasmesso al Governo nazionale la richiesta di assunzione di 2539 persone di cui 678 medici (comprensivi di 35 convenzionati per 118), 1191 infermieri, 599 Oss, 60 tra tecnici e assistenti. Le discipline interessate sono: terapie intensive, pronto soccorso, malattie infettive, pneumologia, cardiologia e medicina interna.

 

La nostra richiesta rientra nel piano di potenziamento dei posti letto di malattie infettive e della terapia intensiva che avverrà su tutto il territorio e che al più presto vi illustrerò nel dettaglio, per affrontare al meglio l'emergenza Coronavirus.

 

Le assunzioni saranno anche extra dotazione organica e con le modalità più rapide: tramite avvisi pubblici o andando ad attingere dalle graduatorie già attive. 

 

Per far fronte alle esigenze "straordinarie e urgenti" derivanti dalla diffusione del Coronavirus, il Governo nazionale ha inoltre già ufficialmente autorizzato le Regioni a richiamare in servizio medici e infermieri in pensione.

 

Medici, infermieri e operatori sanitari sono la forza della nostra rete ospedaliera!

Un infinito grazie va a tutti loro e grazie sempre a voi per l’attenzione che ci mettete: avere comportamenti responsabili in questo momento fa la differenza!

 Due nuovi casi di positività al coronavirus vengono segnalati nel Salento. Si tratta di un’anziana 86enne di Copertino, attualmente ricoverata nel reparto di "Malattie infettive" dell’ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, e di un 48enne di Melendugno, sottoposto al test del tampone nella tenda del pre – triage realizzata all’esterno dell’ospedale "Santa Caterina Novella" di Galatina. Subito dopo l’uomo è stato ricoverato nel padiglione "Infettivi" dello stesso nosocomio. In entrambi i casi i tamponi sono stati inviati al Policlinico di Bari per la conferma degli esiti.

   Il numero dei pazienti risultati positivi all'infezione di Covid-19 nel Salento sale, quindi, a cinque.

 

“L’incremento dei casi che si registra in questi giorni anche in provincia di Lecce non è altro che la conseguenza del fatto che il virus ci ha colti impreparati, nel senso che le contromisure, come la quarantena, sono scattate con ritardo, ma gli effetti positivi di tutto ciò che stiamo facendo ora li vedremo probabilmente a partire dalla seconda metà di questo mese”, fa sapere l’immunologo salentino Mauro Minelli, professore straordinario di Igiene generale e applicata all’Università Pegaso.

    “Un elemento che occorre tenere presente – aggiunge Minelli - è il tasso netto di riproduzione dell’infezione, ossia il valore che esprime il numero atteso di nuove infezioni generate da un singolo individuo. Fino a ieri questo tasso era leggermente superiore a 2 e ciò significa che ogni persona infetta ne può infettare altre due. Si deve aspettare che il tasso diventi inferiore ad uno. Inoltre, noi stiamo calcolando il tasso di mortalità in rapporto al numero di infezioni censite. Ieri i contagiati erano complessivamente 4637 per un tasso di mortalità intorno al 4 per cento, ma questa percentuale – osserva Minelli - viene calcolata su 4637, malgrado gli infettati siano ragionevolmente molti di più e quindi quel 4 per cento scende. Questo, però, non significa che si debba abbassare la guardia, ma occorre ragionare sui dati oggettivi senza rischiare di essere né catastrofisti, né troppo ottimisti. Si nota poi un raddoppio di casi non più ogni due giorni, ma ogni tre giorni, cioè in linea con il trend cinese. Se questo andamento continuerà – conclude l’immunologo - dobbiamo aspettarci un picco di infezioni la settimana prossima e poi una flessione”. Tre istituti superiori di Foggia sono stati chiusi dal dirigente scolastico dopo aver appreso che una insegnante è risultata positiva al Covid-19. La docente è sorella del paziente di San Nicandro Garganico, anche lui positivo al Coronavirus, ricoverato a San Giovanni Rotondo. La docente martedì scorso, subito dopo aver saputo della positività del fratello, è stata messa in quarantena nel centro garganico dove vive. Il dirigente scolastico, dopo la notizia della positività della docente, ha chiuso le scuole a tutto il personale fino ad una nuova e più approfondita sanificazione. Inoltre è stato disposto che, a scopo precauzionale, tutto  il personale non si rechi a scuola. 

 

 

 

La Confartigianato ha inteso da subito sollecitare iniziative di sostegno per le aziende ed i lavoratori dell’artigianato  in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria.

FSBA, il fondo di solidarietà di EBAP Puglia che gestisce gli ammortizzatori sociali ha infatti predisposto uno strumento dedicato per la gestione delle crisi aziendali causate dall’emergenza coronavirus.

Trattasi di uno specifico ammortizzatore sociale pari all’80% della retribuzione spettante per le ore di lavoro non prestate, a supporto del reddito dei lavoratori di aziende costrette a sospendere o ridurre l’attività produttiva in forza di quanto sta accadendo in questi giorni, utile per evitare il licenziamento delle maestranze e delle preziose professionalità di una impresa.

Attualmente il periodo di operatività della misura è l’intero mese di marzo e riguarda tutte le micro, piccole e medie imprese aderenti alla bilateralità artigiana che sono ogni giorno in prima linea nel nostro territorio e che, proprio per questo, sono più esposte alle ricadute di questa crisi. Il compito della bilateralità è proprio questo: sostenere gli imprenditori e i loro dipendenti in questo frangente di difficoltà inaspettata ed improvvisa fragilità, e per questo ringraziamo per la pronta disponibilità il Presidente di Ebap Dario Longo e tutto il partenariato sociale.

A tale proposito, proprio in questo momento delicato,  invitiamo le imprese ed i consulenti ad utilizzare questa importante provvidenza finanziaria.

Per attivare lo strumento di sostegno,  è possibile rivolgersi a Confartigianato Imprese Taranto – tel 099.336775,  che è anche sede unica ufficiale U.G.B.  di EBAP –Ente Bilaterale Pugliese a Taranto.

 Sale a 24 il numero di casi positivi al Covid 19 in Puglia. Lo ha reso noto il presidente della Regione, Michele Emiliano, che dopo le informazioni ricevute dal direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro ha spiegato che oggi sono stati esaminati 59 casi, di cui tre sono risultati positivi: uno nella Provincia BAT; uno nella Provincia di Lecce e uno nella Provincia di Bari. Ieri, invece, sette i casi esaminati di cui due positivi e riguardano la provincia di Foggia. Tutti i test positivi verranno inviati all’Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I dipartimenti di prevenzione rispettivamente delle Asl di Foggia, Bat, Lecce e Bari hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti. 

Estinto il procedimento di urgenza avviato a novembre scorso - attraverso un ricorso cautelare ex articolo 700 - dai commissari straordinari Ilva contro ArcelorMittal per bloccarne il disimpegno dal contratto. L’estinzione del procedimento davanti al Tribunale di Milano è stata dichiarata dalla sezione specializzata in materia di impresa, presieduta dal giudice Claudio Marangoni. L’estinzione si è avuta perché a seguito dell’accordo del 4 marzo a Milano tra ArcelorMittal e Ilva in amministrazione straordinaria, le due società hanno ritirato i loro ricorsi. In particolare, ArcelorMittal aveva depositato un atto di citazione contro i commissari Ilva chiedendo al Tribunale di dichiarare il recesso. Il presidente Marangoni, dichiara il Comune di Taranto, “non ha accolto la richiesta di visionare il contenuto dell’accordo e di interloquire sullo stesso, nonostante la espressa invocazione da parte del Comune di Taranto, prendendo di fatto atto della cessazione della contesa per intervenuto accordo stipulato soltanto tra Ilva in amministrazione straordinaria e AmInvestco”, la società veicolo di ArcelorMittal per l’operazione Ilva. “Continueremo a vigilare ed intervenire con convinzione e forza su ogni successivo ed ulteriore passo che riguarderà la vicenda del siderurgico - annuncia il Comune di Taranto - al fine di tutelare il diritto alla salute ed al lavoro dei cittadini che, come noi, vedono molti soprusi e molte nubi per il loro futuro”. 

Anche per scacciare la paura che è rischioso donare il sangue in tempi di Coronavirus, questa mattina, nel Servizio di Immunoematologia delll’ospedale Santissima Annunziata di Taranto , presenti in qualità di donatori i vertici Asl Taranto e Questura Taranto, si è svolta una raccolta speciale per sensibilizzare alla donazione del sangue. Annunciata inoltre l’offerta di test gratuiti per uomini e donne per spingere le donazioni. “Nei periodi emergenziali - ha dichiarato Stefano Rossi, direttore generale Asl Taranto - sono sempre le categorie più fragili a farne le spese. Le raccolte associative si sono ridotte per evitare assembramenti: bisogna quindi invitare a donare nelle unità a raccolta fissa della Asl”. “Per incentivare i nostri amici donatori - ha annunciato Rossi - abbiamo pensato di offrire un ulteriore controllo oltre quelli previsti dalla legge: per gli uomini l'esame del PSA e per le donne il T4. Quindi donare diventa anche un momento di prevenzione e controllo”. Il dosaggio del PSA, il cosiddetto “antigene prostratico specifico”, aumenta infatti la possibilità di individuare una neoplasia della prostata in fase iniziale, mentre per le donne - spiega Asl Taranto - il dosaggio del T4 è un'analisi specifica della funzionalità tiroidea. Questi esami aggiuntivi sono offerti fino al 12 aprile a tutti i donatori. Il questore di Taranto, Giuseppe Bellassai, ha affermato di essere stato “un donatore per molti anni, lo facevo con grande piacere. Poi - ha affermato -, a causa dei trasferimenti di lavoro, ho smesso ma ho accolto volentieri l'invito del direttore generale a donare e questa potrebbe essere una buona occasione per riprendere a farlo".

Continua l’avanzata della Xylella fastidiosa come dimostrano altre 120 piante risultate infette alle analisi, di cui 117 olivi, due mandorli ed un oleandro. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati resi noti da "InfoXyella", relativi ai risultati delle analisi sui campioni di olivi del sesto aggiornamento del 2019. Attraverso tali accertamenti è stata rilevata la presenza della malattia su 71 piante tra ulivi, mandorli e oleandro in territorio brindisino, di cui 56 a Ostuni e 15 a Ceglie Messapica, mentre 49 ulivi risultati infetti ricadono nel territorio di quattro comuni della provincia di Taranto (quattro a Monteiasi, 19 a Montemesola, 19 a Crispiano e sette a Taranto). Nella provincia tarantina il fronte della batteriosi avanza spostandosi più ad ovest (Longitudine 17.2971) rispetto ai precedenti aggiornamenti. “Le nuove infezioni accertate confermano che continua la virata e l’avanzata della malattia - spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - sul fronte tarantino verso Matera. L’infezione colpisce anche altre specie, come testimoniato dai risultati delle analisi sulle due piante di mandorlo, come precedentemente accaduto alla pianta di rosmarino sempre ad Ostuni.

 

- Ciò rende ancora più necessario che gli agricoltori abbiano la possibilità di diversificare le attività colturali per garantirsi un futuro imprenditoriale realistico, affidandosi ai dati scientifici. Continua a mancare una strategia condivisa e univoca tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e paesaggistico”, aggiunge ancora Muraglia. "La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – precisa la Coldiretti - ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo con il contagio che avanza inarrestabile verso nord. Sotto accusa però ci sono anche le responsabilità comunitarie a partire – sottolinea la Coldiretti – dal sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam . Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione – conclude Coldiretti - si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provato stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale anche con l’avvio di una apposita task force".

Rottura del rapporto tra i commissari di Governo di Ilva in amministrazione straordinaria e il Comune e la Provincia di Taranto. Oggi il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, hanno ricevuto i commissari di Ilva ed  hanno rinnovato “tutto il loro personale disappunto e le rimostranze dell'intera comunità per l'agire irriguardoso degli ultimi giorni da parte dei commissari di Governo, a proposito della vertenza presso il Tribunale di Milano”. Ai commissari, sindaco e presidente “hanno anche rammentato una lunga e comprovata serie di disservizi, ritardi e mancanze della gestione commissariale, a cominciare dal tema delle bonifiche, del lavoro e dei fondi sociali”.

 

 Melucci e Gugliotti hanno manifestato “sorpresa per la visita del commissario Ardito”, uno dei tre commissari Ilva, gli altri due sono Danovi e Lupo, “nella giornata di sabato scorso, allorquando egli esprimeva al primo cittadino le scuse per le dichiarazioni a mezzo stampa del collegio commissariale, nei riguardi dell'ordinanza sindacale n. 15 del 27 febbraio 2020, e sostanzialmente prendeva le distanze dall'operato dei colleghi e del Governo, confermando - dicono Melucci e Gugliotti -la confusione completa e la inadeguatezza del loro gruppo di lavoro circa un piano insostenibile nei fatti”. Sindaco e presidente Provincia definiscono “forse ancora più grave dal punto di vista morale, agli occhi degli enti locali, la posizione del commissario Lupo che avrebbe potuto mostrare un maggior attaccamento alla propria terra”. Lupo è infatti di Grottaglie (Taranto). Sindaco Taranto e presidente Provincia Taranto dichiarano infine di ritenere “ormai compromesso ogni spazio di collaborazione con questi commissari ed hanno sollecitato le loro immediate dimissioni”

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