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Giornale di Taranto - Giornalista1

“Il Comune di Taranto - fa sapere l’assesore Paolo Castronovi - vara misure specifiche per lo smart working, per contenere ulteriormente il rischio di contagio da Covid-19.

 

Con il regolamento temporaneo per l’adozione del lavoro agile redatto dalla struttura comunale competente, dopo aver informato i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e il presidente della RSU, i dipendenti dell’ente che si troveranno in particolari condizioni (patologie che espongono maggiormente al rischio contagio, utilizzo di mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro, responsabilità della cura dei figli a seguito della riduzione dei servizi educativi per l’infanzia) potranno fare richiesta di esercitare le proprie mansioni restando a casa”.

 

Nei 15 articoli del regolamento sono contenuti tutti i dettagli di questa particolare modalità di lavoro, una possibilità che ha assunto enorme importanza alla luce delle ultime decisioni del Governo. 

 

«Le restrizioni che interesseranno ogni cittadino - il commento del sindaco Rinaldo Melucci - dovranno essere contemperate da strumenti che consentiranno la continuità amministrativa, pur nella convinzione che questa situazione richiede sacrifici importanti. Dopo aver regolamentato l’ingresso nelle sedi comunali, introduciamo la possibilità dello smart working per consentire a tutte quelle figure che svolgono mansioni compatibili con questa modalità, di continuare a farlo senza rischi».

 

Per poter esercitare le mansioni lavorative in modalità agile, i dipendenti destinatari potranno utilizzare strumentazioni proprie, facendo richiesta alla Direzione d’appartenenza che entro 48 ne valuterà la possibilità.

 Ricorso alle comandate per limitare al massimo la presenza dei lavoratori sugli impianti e stop alle attività dell’indotto, ovvero le imprese esterne alla fabbrica: sono le due richieste che oggi fa il sindacato Usb ad ArcelorMittal, ex Ilva, stabilimento di Taranto, per il Coronavirus. Le comandate sono squadre di operai, comandati appunto dall’azienda, che entrano in attività in caso di scioperi per salvaguardare la sicurezza e l’integrita degli impianti stessi. Per l’Usb, “la necessità di contenere la diffusione del virus deve riguardare anche le aziende. Abbiamo denunciato l'assenza di misure cautelative nello stabilimento tarantino di Arcelormittal - dice Usb -.  Oggi, alla luce di una progressione del virus che pare inarrestabile, e considerate le disposizioni del Governo, si rende necessario la messa in sicurezza dello stabilimento utilizzando le comandate in modo da ridurre drasticamente il numero degli addetti, i viaggi collettivi in pullman e ogni altra possibilità concreta di contagio. Inoltre - afferma ancora Usb - si chiede la sospensione di tutte le attività dell'indotto”. Per Usb, “le aziende possono far ricorso agli ammortizzatori sociali con integrazione salariale per garantire il reddito e testimoniare così attenzione alla salute dei lavoratori”. 

In ottemperanza alle disposizioni del DPCM sul coronavirus, l’assessorato ai servizi sociali ha sospeso le attività dei centri anziani luoghi di aggregazione, d’incontro, di aiuto e contrasto alla solitudine. 

 

Per aiutare i cittadini in difficoltà, in particolar modo gli anziani, le persone immunodepresse e  fisicamente fragili a causa di patologie, il Comune di Taranto sta provvedendo ad aggiornare una nuova sezione sul sito comunale sulla gestione emergenze coronavirus.

 

In questa pagina verranno indicati: 

 

1. Numero verde Regionale per informazioni sul coronavirus attivo dalle 8 alle 22 - 800 713931;

 

2. Centro Operativo Comunale per le emergenze COC - Centrale Radio : 0997323204  fax : 0997350187 - 0997364911;

 

3. Numero Verde Comunale Pronto Intervento Sociale da utilizzare in caso di emergenze sociali attivo 24h 

800 955 028

380 9010103;

 

4. Numeri del segretariato sociale,

0994581786

0994581737

0994581302

0994581825

0994581310

attivi in orari di ufficio tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 il martedì e giovedì;

 

5. Numero verde Federfarma attivo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.30 - 800 189 521 per la fornitura dei farmaci a domicilio;

 

6. Numeri di telefono degli esercizi commerciali che hanno attivato il servizio di consegna domiciliare e categoria merceologica (la seguente sezione verrà aggiornata non appena si acquisiranno le disponibilità dei direttori degli esercizi commerciali).

 

“Un po’ di pazienza, qualche sacrifico e tante cautele servono a tutelare i nostri concittadini più fragili e tutti noi. Dobbiamo fermarci - fa sapere l’assessore ai servizi sociali Gabriella Ficocelli - , rispettare poche regole molto precise e rimanere a casa anche se questo comporta rinunce soprattutto per quel che riguarda la socialità. Il comune rimane a disposizione fornendo servizi e numeri di pubblica utilità. Ci aspettano giorni con più di un sacrificio e disagio, ma ne usciremo tutti più forti e uniti”.

di Ingrid Iaci

Il giorno dopo l’annuncio di Conte dell’estensione a tutto il territorio nazionale della zona rossa, a Taranto la popolazione sembra aver recepito il messaggio. Nei bar pochissima gente, nelle farmacie sono spuntate vetrate, distanziatori e segnaletiche varie che invitano a rispettare il metro e più di distanza tra l’utenza, nei supermercati (in foto un supermercato di una delle zone più popolose di Taranto, via Medaglie d’oro) si regolamentano gli accessi e la fila al di fuori dell’esercizio commerciale farebbe invidia ad una qualsiasi British queue.

Ma la categoria che ha dimostrato di essere “sul pezzo” più di tutte è quella degli insegnanti, anche perché a loro è toccato prima il doversi adeguare alle misure più restringenti. Dopo un primo inconfessabile entusiasmo, peraltro ipocritamente malcelato sui social, maestri, professori e dirigenti scolastici hanno mostrato subito una duttilità ed una capacità di adattamento alle nuove regole, non comune tra i dipendenti pubblici.

Ecco che ragazzi di ogni età ( in foto una studente elementare della XXV luglio) vengono impegnati, nell’arco della mattinata, via Skype, con lezioni online, compiti e per i più evoluti anche test e verifiche. 

Certo non è la perfezione, ci mancherebbe, ma per una situazione di assoluta emergenza va più che bene.

Resta da verificare se i giovani, quelli che sono “scappati” dalle zone rosse, quelli che hanno portato il premier Conte ad estendere i confini della zona rossa per intenderci, e che due giorni dopo si ritrovano con le stesse restrizioni e in più la parmigiana di mammà, bisogna capire, se questi hanno fino in fondo recepito il messaggio e se oltre ad autodenunciarsi stanno veramente rispettando l’isolamento fiduciario e, soprattutto, se lo stanno rispettando anche le loro famiglie.

Questo lo potremo verificare solo nei prossimi giorni in base all’andamento dei contagi sul territorio regionale.

Nel frattempo #iorestoacasa

La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il nottata il Dpcm 'Io resto a casa' che è in vigore da oggi al 3 aprile.

    Le norme sono valide in tutta Italia: 1) è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico; 2) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, eccetto quelli internazionali che potranno svolgersi a porte chiuse; 3) lo sport all'aperto è ammesso purchè si rispetti la distanza di un metro tra le persone; 4) va evitato lo spostamento di persone fisiche (non delle merci) se non per "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute". E' consentito il ritorno a casa; 5) chi ha più di 37,5 gradi di febbre è "fortemente raccomandato" a  rimanere a casa; 6) chi è in quarantena deve rimanere a casa; 7) agevolare le ferie e i permessi per i dipendenti; 8) sono chiusi gli impianti sciistici; 9) sono sospesi gli eventi, compresi quelli culturali, ludici, sportivi, religiosi e fieristici; 10) sono sospese le attività in asili, scuole, università; 11) sono sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali; 12) le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6 alle 18, ma va mantenuto un metro di distanza tra le persone; 13) le altre attività commerciali sono consentite purchè si rispetti la distanza di un metro; 14) nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita (ad esempio centri commerciali e mercati); 15) sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri termali, centri sociali e ricreativi; 16) sono sospesi gli esami alla Motorizzazione Civile.

 

Ecco quali sono le misure da osservare in tutta l’Italia a partire da domani, quando il decreto entrerà in vigore

 

Evitare gli spostamenti

 

Sia in entrata che in uscita dai territori, nonché all'interno degli stessi, alle persone si chiede di spostarsi solo per:

- esigenze lavorative;

- situazioni di necessità;

- motivi di salute.

E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

 

 

Salute e rispetto della quarantena

 

Alle persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere al proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.

Per le persone sottoposte alla misura della quarantena o risultati positivi al virus, è fatto divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione o domicilio.

 

 

Sospesi nidi, scuole e Università

 

Sono sospesi i servizi educativi per l'infanzia, le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi  professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i  corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e  locali e da soggetti privati.

Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

 

 

 

Sospese manifestazioni organizzate, cinema, teatri, sale bingo, discoteche

 

E’ sospesa ogni attività nei seguenti luoghi: cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. Sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, come, ad esempio, i grandi eventi.

 

 

Chiusi musei e biblioteche

 

Sono chiusi i musei, le biblioteche e gli archivi, le aree e i parchi archeologici e i complessi monumentali.

 

 

Ristoranti e bar aperti dalle 6 alle 18, un metro fra le persone

 

Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle ore 6.00 alle ore 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, la sanzione prevista è la sospensione dell'attività.

Sono consentite le attività commerciali diverse da ristorazione e bar a condizione che il gestore garantisca un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori. In caso di violazione, la sanzione prevista è la sospensione dell'attività. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, tali attività dovranno essere chiuse.

 

 

Chiusura medie e gradi strutture di vendita nei festivi e prefestivi (eccetto farmacie, para farmacie e punti vendita generi alimentari)

 

Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. La sanzione prevista per il mancato rispetto è la sospensione dell'attività.

In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, tali strutture dovranno essere chiuse.

La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è comunque sempre chiamato a garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, pena la sospensione dell'attività in caso di violazione.

 

 

Sospese palestre, piscina, centri sportivi

 

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi. Queste attività, alle quali si aggiungono i centri diurni, vengono sospese anche nelle altre province, sulla base dell’ordinanza del presidente Bonaccini.

 

 

Luoghi di culto. Sospese le cerimonie funebri

 

L'apertura è condizionata all'adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri.

 

 

Competizioni ed eventi sportivi

 

Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito il loro svolgimento, nonché delle sedute di allenamento degli atleti professionisti e atleti di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, oppure all'aperto senza la presenza di pubblico.

In ogni caso, le associazioni e le società sportive, attraverso il proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.

 

Ricorso a ferie e congedo

 

Ai datori di lavoro pubblici e privati è raccomandato di promuovere la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dalle norme per l’applicazione del lavoro agile.

 

 Sospesi i concorsi

 

Sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica.

Sono esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario, gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo e quelli per il personale della protezione civile, che devono svolgersi preferibilmente con modalità a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

 

Congedi sospesi

 

Sono sospesi quelli ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale.

 

Riunioni in videocollegamento

 

Nello svolgimento di riunioni, in tutti i casi possibili devono essere adottate modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell'ambito dell'emergenza COVID-19. In ogni caso, va garantito il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

 

 Sospesi esami di guida

 

Sono sospesi gli esami di idoneità alla patente da espletarsi negli uffici periferici della Motorizzazione civile. Con apposito provvedimento dirigenziale è disposta la proroga a favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d'esame in ragione di tale sospensione.

"I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti". Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.  "Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione "io resto a casa". Ci sarà l'Italia come zona protetta". Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Sulla nuova misura del governo c'è stato "il plauso delle Regioni". Lo dice il premier Giuseppe Conte che annuncia di aver informato il presidente della Repubblica "Ho informato il presidente della Repubblica", ha aggiunto.

"Non c'è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo". Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il decreto sarà firmato questa sera ed entrerà in vigore domani mattina.

"Portiamo la sospensione delle attività didattiche sino al 3 aprile su tutta la penisola isole comprese" annuncia il premier Giuseppe Conte.

Sono 7.985 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri ha affermato il commissario per l'emergenza. (ansa)

 “In Puglia, per quelle che sono le nostre previsioni, il picco potrebbe arrivare alla fine di marzo o agli inizi di aprile”. Lo ha detto, in relazione al Coronavirus, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha anche postato un messaggio Facebook. “La sanità italiana - ha detto Emiliano - non è tutta uguale. La Lombardia era un gigante ed avete visto in che condizioni è stata messa dall’epidemia, serve quindi rallentarla ulteriormente. Speriamo che il presidente del Consiglio adotti già da stasera il provvedimento che abbiamo chiesto” ha detto ancora Emiliano, cioè “di estendere a tutto il territorio nazionale la normativa già prevista per Lombardia ed una parte dell’Emilia e del Veneto. Si tratta di sospendere attività non essenziali per una quindicina, venti giorni, in modo - ha rilevato Emiliano - da avere un sostanziale rallentamento del contagio e consentire così a8 sistemi sanitari di reggere l’ondata del picco”. 

A partire da domani, sarà istituito nella Prefettura di Taranto il Centro di coordinamento soccorsi “al fine di acquisire tempestivamente ogni notizia sulla omogenea applicazione delle misure, nonché procedere, ove necessario, a dare indicazioni per dare unitarietà agli interventi di competenza delle autorità locali”. Lo ha deciso stasera a Taranto un vertice presieduto dal prefetto Demetrio Martino, presenti i sindaci, Asl, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Università e Pubblica istruzione. Il Centro di coordinamento della Prefettura sarà composto dai responsabili di tutte le strutture che operano sul territorio e ad esso faranno capo i Centri operativi comunali che saranno “tempestivamente” istituiti (ma alcuni Comuni lo hanno già fatto nelle scorse ore). Questo, si spiega, per assicurare “l’efficace gestione delle misure adottate sul piano sanitario e garantire il pieno funzionamento dei servizi ai cittadini-utenti”. Nei prossimi giorni avverrà un “monitoraggio costante” sulle misure varate stasera in Prefettura. Il prefetto di Taranto ha richiamato tutti i sindaci sulla necessità di porre in essere “ogni azione utile ad incrementare il grado di consapevolezza sulla indispensabilità che tutta la collettività si attenga alle nuove norme di comportamento quale misura essenziale per ridurre il rischio di contagio”. 

Mentre sta per iniziare la conferenza stampa del premier Conte in cui saranno rese note misure drastiche per fronteggiare l’espansione del coronavirus,  ecco il messaggio appena postato su fb dal governatore della Puglia Michele Emiliano. 

“Che la situazione sia seria lo abbiamo capito tutti. C'è una espansione dell'epidemia molto forte nelle zone ad alta sorveglianza e i contagi si stanno moltiplicando in tutte le regioni. 

Per questo ho chiesto al Governo oggi di estendere a tutto il territorio nazionale la normativa prevista per la Lombardia e per parte del Veneto e parte dell'Emilia del Piemonte e delle Marche. Chiediamo, nella sostanza, di sospendere ogni attività non essenziale per 15-20 giorni in modo da rallentare il contagio e consentire ai sistemi sanitari più deboli di quello lombardo di sostenere l'ondata del picco. 

Un picco che in Puglia - secondo le previsioni - potrebbe arrivare alla fine di marzo o ai primi di aprile. Capirete che la sanità italiana non è tutta uguale: la Lombardia era un gigante e purtroppo avete visto in che condizioni è stata ridotta dall'epidemia. Serve rallentare il contagio ed ecco perché abbiamo fatto questa richiesta. Speriamo che il Governo già da stasera adotti questo provvedimento che ci consentirebbe di guardare con maggiore ottimismo al futuro.

 

Noi in Puglia siamo pronti: nel nostro piano abbiamo già disponibili 209 posti in terapia intensiva e mille posti letto per fronteggiare il coronavirus. Però se questi limiti dovessero essere superati noi rischiamo. Ecco perché tanta determinazione da parte nostra, dalla Puglia, nell'insistere col Governo per la massima severità possibile in questi giorni decisivi per l’epidemia.”

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