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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

La prima modifica parzialmente la n. 18 di ieri, indicando che i mercati rionali saranno aperti anche nei prefestivi (sabato), sempre solo per la vendita di generi alimentari, restando invariate tutte le prescrizioni provenienti dal Dpcm.

La seconda ordinanza è destinata a "Kyma Mobilità - Amat" e raccoglie le indicazioni provenienti dalla Regione Puglia. Ha lo scopo di ridurre i servizi di trasporto non essenziali, applicando tutte le soluzioni utili per garantire che i passeggeri viaggino rispettando la distanza minima di sicurezza. Con la medesima ordinanza, sono state disposte ulteriori attività di sanificazione ciclica dei mezzi, con prodotti a base di cloro.

L’ordinanza prevede il divieto di accesso a pinete, giardini, parchi, spiagge, arenili e scogliere, intesi come luoghi di aggregazione, disponendo contestualmente anche la chiusura di tutti gli esercizi di somministrazione self-service comunemente definiti "H24". 

«Abbiamo dovuto ricorrere a questa misura - ha spiegato il sindaco Melucci - perché la risposta di alcuni cittadini, soprattutto più giovani, non è stata quella che ci aspettavamo. L’invito a rimanere a casa non è stato raccolto da tutti e, di conseguenza, nei parchi si sono verificati assembramenti che non si conciliano con le indicazioni ricevute dal Governo».

 Un militare in servizio sulla nave San Giusto della Marina Militare è stato trovato positivo al coronavirus, pertanto l'intero equipaggio è stato messo in quarantena sulla nave, che è attraccata nel porto di Brindisi. Il malato, u  Un militare in servizio sulla nave San Giusto della Marina Militare è stato trovato positivo al coronavirus, pertanto l'intero equipaggio è stato messo in quarantena sulla nave, che è attraccata nel porto di Brindisi. Il malato, un sottufficiale, era stato portato all'ospedale 'Perrino' perché presentava i sintomi di un possibile contagio, che è stato poi confermato dal tampone. Il comando e i colleghi sono stati informati del contagio e la Marina ha disposto, in via precauzionale, di mettere in quarantena l'intero equipaggio. La nave anfibia è attraccata al seno di Ponente, nei pressi della base della Brigata San Marco. Sono in corso verifiche anche su altre navi militari.  

 Arrivata la conferma: il sindacato Fim Cisl ha sospeso lo sciopero che dalle 7 di oggi era stato indetto nel siderurgico ArcelorMittal in quanto questa sigla metalmeccanica, insieme all’Usb, riteneva non adeguate le misure varate dall’azienda in relazione al Coronavirus. La Fim Cisl di Taranto comunica che “alla luce delle comunicazioni aziendali di fermata degli impianti e della disponibilità ad esaminare le richieste sindacali che hanno dato origine alla mobilitazione annunciata ieri e avviata questa mattina, in considerazione anche dell’incontro ottenuto dalle segreterie nazionali con il presidente  del Consiglio, Giuseppe Conte”, la Fim Cisl “ ritiene sospeso lo sciopero”. “Tanto - dichiara la Fim Cisl - in attesa di consumare l’incontro previsto in data odierna"

 

"Qualora l’azienda non si dimostrerà sensibile e disponibile ad uno sforzo volto alla tutela della salute dei lavoratori, la mobilitazione riprenderà”. Per la Fim Cisl, “lo sciopero è stato il mezzo per portare l’azienda a voler entrare nel merito della questione che in questo caso specifico, al contrario delle altre volte, riguarda una pandemia che va gestita con strumenti a approcci straordinari”. “Fatte nostre le disposizioni impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in tutto il territorio nazionale, chiediamo - sostiene la Fim Cisl - il rispetto di tali indicazioni: da quando è iniziata l’emergenza, per affrontare al meglio questi giorni difficili. Abbiamo chiesto ad ArcelorMittal - conclude la Fim Cisl - di intervenire con strumenti che non intacchino il reddito dei lavoratori, ma che tutelino incolumità e salute”.

 

 Il dato relativo all’assenza da lavoro per malattia risulta essere alto ed è in via di quantificazione in termini di percentuale. Lo affermano fonti Fim Cisl in relazione alla situazione di ArcelorMittal, stabilimento siderurgico di Taranto. Ovviamente non si tratta assolutamente di casi positivi al contagio da Coronavirus ma di lavoratori che, avendo paura di contagiarsi, dati i grandi numeri dello stabilimento (8200 dipendenti diretti, più alcune migliaia di indotto-appalto), e l’affollamento che si determina in mense, spogliatoi e trasporti interni, hanno inviato all’azienda un certificato medico non presentandosi sul posto di lavoro. Le fonti Fim Cisl fanno sapere che, in relazione allo sciopero che questo sindacato, insieme all’Usb, ha indetto dalle 7 di oggi per protestare contro la mancata adozione, da parte di ArcelorMittal, di adeguate misure di contrasto al contagio, le assenze, solo di sciopero, sono pari al 20% (operai) e al 15% (stabilimento compresi intermedi, impiegati e quadri). In questo momento però, dicono fonti Fim Cisl, manca ancora dato delle due acciaierie e delle comandate allargate. Va detto infine che Fim Cisl e Usb sono orientate a sospendere dalle 15 lo sciopero scattato dalle 7 di stamattina avendo ottenuto nuove risposte dall’azienda.

È in corso da questa mattina alle 7 in ArcelorMittal, stabilimento siderurgico di Taranto, ex Ilva, lo sciopero indetto da Fim Cisl e Usb per protestare contro la mancata predisposizione di misure adeguate da parte dell’azienda in materia di contrasto al Coronavirus. Lo sciopero è stato indetto ieri pomeriggio dai due sindacati al termine di un incontro con ArcelorMittal che Fim Cisl e Usb hanno giudicato infruttuoso. Lo sciopero delle due sigle è programmato sino alle 23 del 22 marzo. Non partecipano allo sciopero Fiom Cgil e Uilm che stamattina si sono autoconvocate in Prefettura a Taranto ritenendo anch’esse le misure varate da ArcelorMittal non adeguate. Anche Fiom Cgil e Uilm hanno indetto uno sciopero sino al 22 marzo ma l’avvio è programmato dal 16 marzo. E comunque Fiom Cgil e Uilm subordinano l’avvio effettivo dello sciopero alle risposte che avranno oggi dalla Prefettura, agli esiti di un nuovo incontro con ArcelorMittal programmato per oggi a Taranto e ai provvedimenti che oggi il premier Giuseppe Conte dovrebbe annunciare a Roma ai sindacati nazionali e alle associazioni datoriali in materia di lavoro e aziende. Ieri ArcelorMittal ha ribadito a più livelli di essersi subito attrezzata in materia di contrasto al Coronavirus, mettendo in campo azioni e interventi che l’azienda giudica in linea con le disposizioni dei vari Dpcm. Oggi in ArcelorMittal, dove già opera una task force dedicata, arriveranno i termometri digitali per la misurazione della temperatura. 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro ha reso noto che l'uomo di 75 anni deceduto ieri in Provincia di Lecce, è risultato positivo a Covid-19. Sarà l’Istituto Superiore di Sanità a stabilire il nesso tra infezione da Covid-19 con il decesso quando analizzerà i campioni clinici. Sono così salite a sei le vittime in Puglia, risultate positive al coronavirus.

Si è impossessato di confezioni di mascherine, guanti in lattice e farmaci, sottraendoli all'Ospedale 'Perrino' di Brindisi, e per questo un assistente tecnico dell'Unità Ospedaliera di Nefrologia è stato arrestato in flagranza dai carabinieri del Nas con l'accusa di peculato. In particolare, i militari hanno sorpreso il dipendente della Asl, mentre si appropriava di materiale sanitario e presidi medico chirurgici. Nella sua autovettura, oltre ad un farmaco anestetico, i militari hanno trovato anche una confezione da 50 mascherine chirurgiche, una confezione da 200 guanti in nitrile, mentre nella sua abitazione, oltre a farmaci e soluzioni cutanee, sono state trovate altre 26 mascherine chirurgiche, due confezioni da 50 mascherine monouso e altri 200 guanti. L'arrestato è finito ai 'domiciliari, mentre il magistrato di turno ha disposto l’immediata restituzione di quanto sottratto all’Ospedale "Perrino” di Brindisi.

Buone notizie da Massafra, come ha confermato questa mattina il sindaco Fabrizio Quarto in un video messaggio via fb sono risultati negativi i cinque tamponi effettuati nella provincia ionica versante occidentale. Quattro di questi a Massafra in relazione al paziente risultato positivo e ricoverato prima al SS.Annunziata, reparto di Medicina, e poi al Moscati. Come ha spiegato Quarto si tratta di dirigente della CISA, una grossa azienda che si occupa di smaltimento dei rifiuti, che pare fosse entrato in contatto con una persona che risiede al Nord. Il sindaco Quarto ha così voluto tranquillizzare la popolazione e ringraziare il servizio Asl che ha prontamente attivato i protocolli necessari a evitare il contagio. 

 "I tamponi - ha precisato Quarto -  sono stati fatti per comprendere, ed eventualmente  circoscrivere, l’ipotesi di contagio. Ripeto: questi tamponi sono tutti negativi. Non vi sono persone che hanno contagiato o possono contagiare rispetto  a quel primo paziente”. “Mi è stata data un’altra notizia - ha aggiunto il sindaco di Massafra - sono decorsi 15  giorni di tempo, previsti dal decreto ministeriale, dal contatto col paziente infetto, per cui termina anche la quarantena per tutti coloro, dipendenti, dirigenti, titolari dell’azienda, che avevano avuto contatto e termineranno la quarantena nella giornata di oggi”. Il sindaco ha fatto anche il nome dell’impresa affermando di essere stato autorizzato in proposito. “Ma non ci dobbiamo rilassare - ha proseguito Quarto -  dobbiamo continuare ad osservare quelle misure che più volte abbiamo detto, stare a casa ed evitare assembramenti”. Il sindaco ha raccomandato ai cittadini di “acquisire notizie solo dalle fonti ufficiali, non per sentito dire, che è deleterio, sul sito istituzionale del Comune di Massafra ci sono tutte le informazioni necessarie”. In quanto alla persona risultata invece positiva al Coronavirus, è ricoverata nel reparto Infettivi dell’ospedale Moscati di Taranto.

 Anche un giornalista della sede Rai della Puglia è risultato positivo al test del coronavirus. La notizia è stata confermata ieri sera e, da questa mattina, la sede Rai di via Dalmazia è stata chiusa in via precauzionale per la sanificazione. La puntata odierna di 'Buongiorno Regione' non è andata in onda a causa dell'impossibilità per i dipendenti di recarsi al lavoro. Accertamenti sono in corso sia sui giornalisti che sui lavoratori dell'area tecnica, alcuni di essi sono già in quarantena. Si lavora per garantire comunque la possibilità di mandare in onda i servizi, via radio e tv, della giornata. 

“Considerata la necessità di far fronte ad eventuali emergenze che si potrebbero verificare nel territorio a seguito del contagio da COVID-19 chiedo, in deroga dal decreto ministeriale n. 70 del 2015, la riapertura dell’ospedale  “San Marco” di Grottaglie in considerazione del fatto che attualmente è l’unica struttura della provincia di Taranto che nel breve tempo potrebbe essere di supporto all’ospedale  Santissima Annunziata di Taranto”. È la richiesta che il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, ha inoltrato oggi al premier Giuseppe Conte, al ministro della Salute, Roberto Speranza, al commissario straordinario Domenico Arcuri e al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. “In qualità di sindaco e di autorità sanitaria locale - afferma D’Alò - non posso non mostrare preoccupazione per la mia comunità ma in generale per la provincia di Taranto che, con l'evolversi della situazione epidemiologica, potrebbe portare il nostro sistema sanitario provinciale al collasso”. Per il sindaco di Grottaglie, “in Italia i contagi che si stanno registrando vedono un incremento del 24,3% in 24 ore. Questa angosciante situazione, in considerazione anche della dichiarazione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della pandemia, porterà inevitabilmente un enorme calo del livello di assistenza che in provincia di Taranto - conclude D’Alò - non può essere assolutamente accettata in considerazione anche dell'elevata percentuale dei pazienti oncologici e delle problematiche legate alla salute”. 

I mercati rionali giornalieri saranno aperti solo per la vendita di generi alimentari, rispettando la regola della distanza minima di sicurezza (1 metro), e solo nei gironi feriali.

Con apposita ordinanza (n. 18 del 12 marzo 2020), il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha specificato l’applicazione delle misure già previste dal Dpcm del 4 marzo, integrate con quelle introdotte dai successivi decreti di 8 e 11 marzo, individuando anche la necessità di garantire l’accesso alle strutture Fadini, Orsini, Lucania, Salinella e Talsano (c/o “Mio Mercato”) attraverso un unico varco, in modo tale da poter contingentare le presenze al loro interno ed evitare gli assembramenti proibiti dalle norme anti-Coronavirus. Gli operatori, invece, dovranno vigilare sul rispetto della distanza minima di sicurezza e dovranno essere provvisti di guanti e mascherine.

Tutte le strutture, quindi, osserveranno la chiusura nelle giornate festive e prefestive, a eccezione del Fadini, che potrà restare aperto per la vendita di prodotti ittici solo nelle ore antimeridiane della domenica. Tali disposizioni varranno sino al 3 aprile 2020.

 

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