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Giornale di Taranto - Giornalista1

Sono 11 i passeggeri giunti alla stazione di Taranto con treni provenienti da Milano e Torino. Tutti sono stati fermati e identificati. Il controllo è stato effettuato nell’ambito delle misure di contrasto al Coronavirus. “Allertati dalle notizie di un nuovo esodo dal nord - spiega l’assessore comunale alla Polizia Locale, Gianni Cataldino -, abbiamo subito avviato un confronto con le autorità competenti che hanno messo in moto la macchina dei controlli. Gli 11 passeggeri sono stati identificati, è stata verificata la loro residenza ai sensi del Dpcm e ora dovranno comunicare all'autorità sanitaria il loro arrivo e mettere in atto la profilassi prevista”. La Polizia Locale di Taranto sta anche intensificando i controlli. Denunciate 5 persone, chiuse in un circolo ricreativo, mentre altre 2 persone sono state denunciate nell'ambito dei riscontri effettuati per strada sull'effettiva necessità degli spostamenti. In totale, sono state controllate 133 persone. E questa mattina controlli anche ai mercati  Fadini e piazza Sicilia di frutta, verdura e generi alimentari per verificare il rispetto delle distanze di sicurezza.

Negli ultimi due giorni, dal 12 marzo ad oggi, sono state 3000 le persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione on line per dichiarare di essere rientrate in Puglia da Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio- Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Dal 29 febbraio ad oggi, sono 16545 i moduli on line di autosegnalazione per dichiarare di essere rientrati in Puglia. Il dato è in continuo aggiornamento. Analizzando i dati si evince che negli ultimi due giorni le autodichiarazioni sul portale della Regione sono cresciute in maniera significativa. Il modulo è disponibile sul portale della Regione Puglia al link https://www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus.

 

  I pugliesi possono segnalare questa circostanza del loro rientro in Puglia dalle suddette zone anche telefonicamente al proprio medico curante. Chi è rientrato dalle zone indicate (dal 7/03/2020) per soggiornare nel proprio domicilio, abitazione o residenza in Puglia deve osservare, come da ordinanza della Regione Puglia, la permanenza domiciliare con isolamento, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni e il divieto di spostamenti e viaggi; rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi, deve avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione. “C’è un altro esodo in corso dalle regioni del Nord verso la Puglia – dichiara il presidente Michele Emiliano – 3000 persone dal 12 marzo si sono autosegnalate sul sito della Regione e si sono poste in auto quarantena. Sarebbe opportuno che anche i familiari si mettano in autoquarantena. Dal 29 febbraio a oggi sono 16545 i pugliesi che si sono autosegnalati come tornati a casa dalle regioni del Nord interessate all’epidemia. Un sovraccarico di questo genere del sistema sanitario pugliese sarà difficilissimo da gestire. (foto (Milano.Repubblica.IT)

L’ospedale di Taranto ha superato l’emergenza. Sono infatti risultati negativi gli oltre 50 tamponi effettuati a seguito del transito di due pazienti risultati poi postivi al Coronavirus dal reparto di Medicina dell’ospedale SS.Annunziata poi trasferiti al reparto Infettivi dell’Ospedale Moscati. Si attende l’esito di altri 10 tamponi. Il personale medico, infermieristico e ausiliario è stato sottoposto a screening. Le aree sottoposte a sanificazione sono tornate agibili. 

Il primario del reparto di Medicina finalmente tornato alla normalità Fernando Sogari ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti dei medici “hanno saputo riconoscere subito i casi adottando tutte le misure necessarie per impedire il diffondersi del contagio”

uovo accorato messaggio del governatore della Puglia Michele Emiliano dopo che si è diffusa la notizia di nuovi arrivi dal

Nord Italia e di stazioni affollate e treni pieni, in particolare il Milano Lecce. Ecco il testo 

“Di nuovo ondate di pugliesi che tornano in Puglia dal nord. E con loro arrivano migliaia di possibilità di contagio in più. 

Avrete probabilmente esibito ai soldati alla stazioni le vostre legittime autocertificazioni sulla motivazione del vostro ritorno, spero che abbiate le mascherine e che teniate la distanza di un metro l’uno dall’altro in treno. 

Fatto sta che ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare.

In pochi giorni migliaia e migliaia di persone hanno fatto rientro in Puglia aggravando la nostra già drammatica situazione. 

Vi ricordo che appena arrivate dovete richiudervi in casa e che dovete stare lontani da genitori, fratelli, nipoti, amici, nonni e malati che rischiano di morire se contagiati. Dovrete rimanere in casa almeno per altri 14 giorni e comunque per tutto il tempo di durata del decreto del Presidente del Consiglio. 

E dovete anche dichiarare la vostra presenza sul sito della Regione Puglia 

www.regione.puglia.it/coronavirus

come da me disposto con ordinanza la cui violazione determina il reato di cui all’art.650 cp.”

 

Questo il link dell’ordinanza

http://rpu.gl/ord-080320-1130
(foto Repubblic)

Undici persone che la sera del 19 febbraio scorso hanno provocato disordini in occasione della visita, nel capoluogo Jonico a Taranto, del sen. Matteo Salvini sono stati denunciati dalla Digos con le accuse di adunanza sediziosa, lancio di fumogeni, travisamento in pubblica manifestazione e violenza privata. Come accertato dagli investigatori, il gruppo di contestatori, per non dare nell’occhio alle forze di polizia, si allontanò alla spicciolata dal resto dei manifestanti, radunati nelle vicinanze dell’albergo luogo dell’evento, andando a posizionarsi in una strada limitrofa in attesa dell’uscita del senatore. Nella circostanza, diversi soggetti si travisarono, a dimostrazione del chiaro intento di creare disordini, mentre il resto del gruppo si preoccupò di allontanare alcuni persone che stavano facendo delle riprese con i telefoni cellulari. In particolare, uno di questi fu anche aggredito e malmenato.

Al termine dell’evento, il gruppo, resosi conto che l’esponente politico era andato via da altro percorso, iniziò un lancio di oggetti contro le forze di polizia, tra cui fumogeni e anche una “bomba carta” che danneggiò un’autovettura in sosta.

 Sono ferme nel porto di Brindisi e soggette a misure particolari le navi militari San Giusto (come già scritto in precedente articolo) e San Giorgio, dopo i casi di due militari risultati positivi al Coronavirus. La Marina Militare dichiara di aver adottato "misure precauzionali per limitare al massimo il rischio di contagio a seguito dell'individuazione di due militari che sono risultati positivi al Covid-19 e che 10 giorni fa avevano svolto attività in mare sulle navi anfibie San Giusto e San Giorgio.

I due militari, di cui uno è ricoverato presso l’ospedale Perrino di Brindisi - specifica la Marina - dopo aver mostrato sintomi connessi al virus sono stati sottoposti al tampone naso faringeo, risultato poi positivo. Gli stessi hanno informato del contagio i rispettivi comandi”. La Marina Militare "ha immediatamente adottato provvedimenti restrittivi a tutela della salute del personale, dei familiari e della cittadinanza, segnalando a scopo quarantenario gli equipaggi delle due navi alle autorità sanitarie". Viene dichiarato infine che “le navi resteranno ormeggiate in porto a Brindisi vigilate dal personale della Stazione Navale che ne manterrà lo stato di efficienza”

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha subito espresso la sua vicinanza alla forza armata. Taranto è la più importante base italiana della Marina Militare. “La nostra vicinanza alla Marina, in queste ore particolari nelle quali apprendiamo che due militari sono rimasti contagiati dal Coronavirus - afferma il sindaco di Taranto - non è un semplice esercizio di garbo istituzionale. La Marina è un pezzo importante della nostra città, lo è anche quando gioie e dolori si consumano lontano dai nostri mari”. 

    Il sindaco di Taranto specifica che “gli equipaggi di nave San Giusto e nave San Giorgio, dove hanno transitato i due militari e che ora sono ormeggiate a Brindisi, sono stati posti in isolamento: 300 persone alle prese con la ragionevole preoccupazione che comporta questa condizione”

 Anche Brindisi rientra tra gli scali aeroportuali italiani per i quali è stato previsto lo stop temporaneo al traffico passeggeri. Lo comunica Aeroporti di Puglia, spiegando che da domani e fino al 25 marzo prossimo ci sarà lo stop a tutti i voli civili e all’operatività dell’Aeroporto del Salento. La decisione è stata presa dal ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli che ha firmato un decreto accogliendo l’appello dell’Enac, delle società di gestione aeroportuale italiane, fra le quali Aeroporti di Puglia. 

 

 Nei giorni scorsi, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, aveva richiesto personalmente tale provvedimento nel corso delle ultime due riunioni in sede di protezione civile. La sollecitazione nasceva dal fatto che, a seguito dell’emergenza Covid-19, la gran parte delle compagnie aeree ha cancellato i voli, determinando un drastico calo dei passeggeri. La chiusura è una misura provvisoria, ma necessaria, per tutelare non solo la salute dei passeggeri, ma anche e soprattutto quella degli operatori aeroportuali che sono i più esposti al rischio contagio. Contestualmente allo stop temporaneo di Brindisi ci sarà una riduzione dell’operatività (pari allo zero) nello scalo di Bari che resterà aperto nel rispetto del decreto del Mit. Aeroporti di Puglia precisa che si lavorerà, anche in questa situazione, per non perdere neppure un posto di lavoro. 

 I sindacati metalmeccanici Fiom Cgil e Uilm “considerano le ulteriori misure messe in atto dall’azienda, che in parte ha recepito alcune delle richieste sindacali, dei passi in avanti ma ancora non sufficienti in merito al rischio di contagio dal Covid-19”. Così le due sigle sindacali a proposito dello stabilimento ArcelorMittal, ex Ilva di Taranto.

    “Infatti, l’azienda - dicono ancora Fiom Cgil e Uilm - ha annunciato una riduzione trasversale di tutte le attività a giornata di circa il 25%, prevedendo inoltre la fermata momentanea dei seguenti impianti: Treno lamiere, Finitura nastri e Zincatura 2”. Tra le varie misure l’azienda, specificano Fiom Cgil e Uilm, ha comunicato che "circa 40 mila mascherine sono state dirottate verso il servizio sanitario pubblico, stante la difficolta di approvigionamento". I due sindacati “ritengono le azioni intraprese dall’azienda non esaustive rispetto alla complessità della situazione derivante dal contagio di Coronavirus. Infatti -per avere un quadro normativo più ampio, anche in merito ai possibili interventi governativi su ammortizzatori sociali e protocollo sanitario che seguiranno dopo l’incontro tra i sindacati e il presidente del Consiglio, Fiom e Uilm si riservano per la giornata di lunedì 16 marzo, subito dopo l’incontro con l’azienda, di verificare le condizioni di conferma o di revoca del preannunciato sciopero”. Sciopero che ieri è stato indetto dal 16 al 22 marzo. 

La Fim Cisl sospende lo sciopero 

 

“Vista l’apertura mostrata dall’azienda rispetto a quanto richiesto dalla Fim Cisl nei giorni scorsi, abbiamo deciso di sospendere lo sciopero, in attesa sia delle novità che potrebbero giungere dalla presidenza del Consiglio, sia per l’aggiornamento e per le ulteriori richieste avanzate all’azienda”. Lo dice il sindacato metalmeccanico Fim Cisl in relazione alla situazione Coronavirus per ArcelorMittal, stabilimento di Taranto. Ieri pomeriggio la Fim Cisl, insieme all’Usb, valutando inadeguate le misure aziendali, aveva indetto uno sciopero dalle 7 di oggi alle 23 del 22 marzo. La protesta adesso è stata sospesa. “Questo - commenta la Fim Cisl - è un primo importante risultato raggiunto e per cui ringraziamo tutti i lavoratori per la forte partecipazione allo sciopero. Tali importanti misure si aggiungono a quanto già comunicato e realizzato da parte aziendale nell'ottica di prevenire ed ottemperare al quadro normativo venutosi a delineare”.

 

E comunque, annuncia la Fim Cisl, “al fine di fornire ulteriori chiarimenti e disponibilità in ordine ad ulteriori richieste avanzate nel corso dell'incontro odierno, le parti hanno deciso di riaggiornarsi lunedì 16 marzo, alle ore 11,30, presso la sala riunioni della direzione di Taranto, anche alla luce delle attese modifiche da parte dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte”.

    Nell'odierno incontro, afferma il sindacato, "le parti hanno proceduto all'esame ed approfondimento di ogni misura idonea diretta alla prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, adottate nello stabilimento di Taranto, in applicazione a quanto già definito dagli interventi del Dpcm, alle raccomandazioni fornite dall’Istitito superiore si sanità, dal Ministero della Salute, dalle Asl competenti ed alle disposizioni aziendali già comunicate”. In tale ottica, sostiene la Fim Cisl, "l'azienda ha preliminarmente ribadito le iniziative intraprese a far data dal 24 febbraio scorso e confluite in linee guida e raccomandazioni, alcune delle quali in accoglimento di richieste sindacali". 

500 lavoratori in cassa anche Usb recede dallo sciopero 

 Dopo il sindacato Fim Cisl, anche l’Usb annuncia stasera la sospensione dello sciopero nel siderurgico di Taranto dopo le misure potenziate da ArcelorMittal in materia di contrasto al Coronavirus. Usb rammenta che lo sciopero era stato indetto “per protestare sulle mancate risposte di ArcelorMittal in merito alla necessità di osservare le disposizioni mirate ad evitare il contagio da Coronavirus”. E ora, rileva il sindacato, vi sono “primi risultati dopo la riunione tenuta nel pomeriggio tra le organizzazioni sindacali e la dirigenza aziendale”. In particolare, specifica Usb riepilogando tutti i nuovi interventi messi in campo, “500 lavoratori vengono posti in cassa integrazione in seguito alla fermata di Zincatura 2, Treno Lamiere, Finitura Lamiere e Ossitaglio”. “Rispetto alle rivendicazioni fatte - sostiene Usb -, abbiamo ottenuto la riduzione dei lavoratori nel primo turno pari al 42,5 %, quindi da 3.000 a 1.750 unità”. “Puntiamo  comunque - afferma Usb - a portare gli impianti a regime di comandata”. Le comandate sono squadre di lavoratori che, proprio perché “comandati” dall’azienda, presidiano gli impianti per preservarne la sicurezza. È una misura che si applica durante gli scioperi ma che l’Usb ora vuole estendere per il Coronavirus. “Auspichiamo  - afferma Usb - che il Governo vari una norma per l’allargamento della cassa integrazione straordinaria per consentire ai dipendenti di stare a casa con le proprie famiglie in questo momento delicato”. “Questo è un primo passo - conclude Usb -. La prossima settimana o il numero dei lavoratori a casa aumenta o riattiveremo lo sciopero”. 

 

 Salgono a 158 i casi positivi al coronavirus in Puglia. E’ l’ultimo bollettino dell’infezione da Covid-19 reso noto questa sera dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro. Nella giornata di oggi sono stati effettuati 180 test in tutta la regione: 130 sono risultati negativi e 50 positivi. Dodici i casi positivi registrati nella provincia di Bari; 8 nella Bat; 4 nella provincia di Brindisi; 18 nel foggiano; 6 nella provincia di Lecce e 2 in quella di Taranto.

 

 

In serata una brutta notizia. E’ deceduta la donna di 74 anni risultata positiva al tampone per il Covid-19 cui era stata sottoposta nei giorni scorsi. Lo rende noto il dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, attraverso il presidente Michele Emiliano. L'anziana, ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, soffriva di patologie pregresse. 

Quella di oggi può definirsi per Taranto e provincia una giornata tranquilla. Il riscontro dei diversi tamponi effettuati è negativo all’infuori di un solo caso, un anziano, già ricoverato, con altre patologie, la cui positività al Coronavirus era già stata messa in conto”. Lo dichiarano ad AGI fonti Asl Taranto. In serata ci sarà il punto della Regione relativamente all’intero territorio pugliese

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