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Giornale di Taranto - Giornalista1

 “Il decreto ha stabilito il finanziamento degli azionisti, di Invitalia e poi contenporaneamente di ArcelorMittal. È ora una legge dello Stato e ci ha dato una serenità ed un obiettivo finanziario grandissimo. Avere lo Stato, tramite Invitalia, che investe in modo così forte nell’azienda, direi che il problema del futuro si è un pò risolto”. Lo ha detto oggi a Taranto, a margine dell’inaugurazione dell’Academy, l’ad di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, a proposito del decreto sugli impianti strategici, convertito in legge dalla Camera nella scorsa settimana, che autorizza Invitalia, partner di minoranza di AdI, ad intervenire sino ad un miliardo per il rafforzamento della società siderurgica mentre 680 milioni sono già arrivati dalla stessa Invitalia e 70 da ArcelorMittal, azionista di maggioranza di AdI. “Questo sforzo non sarebbe mai, mai arrivato se le istituzioni pubbliche non ci avessero creduto - ha detto Morselli -. È il Parlamento, l’Italia, che ci sostiene, è una cosa immensa”. 

Riceviamo e pubblichiamo 

Si scende in campo.

Terza Lista, rigorosamente Civica, “ fuori dal coro”, che desidera offrire alla cittadinanza una valida alternativa, assolutamente priva di ogni interesse, che non sia il bene della nostra amata Crispiano.

Lista Civica, che prende vita da chi negli anni si è adoperato per il paese tutto, dando grande disponibilità, presenza e vicinanza alla gente, ascoltando il singolo, cercando di dare risposte, una Politica Sociale, punto di riferimento per molti.

“GenerAzione Crispiano” diventa protagonista di questa campagna elettorale, in continuità con il lavoro svolto in Consiglio Comunale negli ultimi 5 anni.

La difesa del territorio, la difesa di quella prospettiva di crescita economica e sociale mancata, ci inducono a non delegare più alcuno.

Siamo e saremo sempre dalla parte dei cittadini. Il tanto lavoro fatto fino ad oggi ci fa guardare dritto ad un futuro migliore.

Una squadra che rappresenta in tutto e per tutto la nostra cittadinanza: scendono in campo donne e uomini di diversa età, pronti a mettersi al servizio di Crispiano e del territorio; ognuno con competenze diverse, con grande professionalità, saper fare con determinazione e concretezza.

Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo all’immagine della nostra Crispiano

Nei prossimi giorni, presenteremo il nostro candidato Sindaco e il programma elettorale.

 

 A una produzione di 6-8 milioni di tonnellate e quindi a una piena occupazione “dovremmo arrivare il più presto possibile comunque quantomeno nell’arco di 2-3 anni”. Lo ha detto la Sottosegretaria al Mimit, Fausta Bergamotto, a margine della presentazione del francobollo ‘Donne Imprenditrici’ rispondendo a una domanda sul problema occupazionale legato all’Ex Ilva.  “C’è un accordo di programma e, al momento, Adi  è nelle condizioni di poter garantire un certo tipo di produzione, una certa quantità che sta nell’ordine dei 4 milioni di tonnellate. Ovviamente la produzione così non garantisce tutta l’occupazione, per cui ci sono delle persone in cassa integrazione che nell’immediato non potranno evidentemente rientrare”, ha spiegato. 

La Guardia di Finanza ha scoperto nel Tarantino 220 persone che hanno percepito illegalmente il reddito di cittadinanza. Erogato complessivamente dall’Inps 1,9 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha chiesto alla magistratura il sequestro della somma. Gli accertamenti svolti dai finanzieri hanno interessato numerosissimi target selezionati all’esito di specifiche analisi di rischio, oppure emergenti da mirate attività investigative svolte dai Reparti del Corpo con l’ausilio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma e di concerto con l’Inps. I beneficiari avrebbero attestato falsamente nelle istanze di accesso il possesso dei requisiti previsti dalla normativa di settore, ovvero omesso di dichiarare informazioni dovute. Tra le principali presunte violazioni riscontrate, sarebbe stato accertato in capo ai percettori l’insussistenza del requisito di cittadinanza, lo stato di detenzione presso case circondariali e la comunicazione di false informazioni relative alla composizione dei nuclei familiari conviventi. Infine, sarebbero stati scoperti 10 lavoratori in nero o irregolari che avrebbero indebitamente percepito il reddito di cittadinanza o che sarebbero risultati componenti di nuclei familiari beneficiari della provvidenza. 

di Ingrid Iaci

 

L\'otto marzo, spesso erroneamente celebrato come un giorno di festa, deve essere invece considerato un giorno di riflessione in cui fare il punto della situazione. 

Con questo spirito la Consigliera di Parità della Provincia di Taranto, l\'avvocato Gina Lupo, ha inteso affrontare questa giornata, cercando di fare il punto della condizione femminile non solo a livello locale ma anche globale.

\"La parità non si può dire raggiunta solo perché finalmente a Palazzo Chigi si è insediata una donna, e neanche perché è donna il capo del principale partito di opposizione\" - dice la Consigliera di Parità - \"perché a dire il vero c\'è ancora una grande diffidenza nei confronti del genere femminile e persiste ancora un significativo divario uomo/donna in termini di occupazione e retribuzione.\"

Infatti, nonostante tutti gli interventi di legge, permane la differenza salariale e tantissime  sono le donne che oltre ad occuparsi della cura della famiglie e dei figli, soprattutto al Sud, svolgono lavori a nero.

Molte lavoratrici sono state penalizzate dalla pandemia ed hanno perduto il lavoro senza essere state più assunte.

C\'è comunque una buona notizia: in controtendenza al dato nazionale (nel 2022 si contano 6mila imprese femminili

in meno rispetto al 2021) l\'imprenditoria rosa di Puglia fa segnare una variazione positiva  di  +319  imprese  nel confronto fra i due anni, seguita dalla Lombardia (277), dalla Sardegna(272), dal Trentino Alto Adige  (156)   dalla Valle  d\'Aosta (18). Per tutte le altre regioni italiane i dati portano il segno negativo. 

\"Questo dato dimostra ancora una volta l\'immenso coraggio delle donne pugliesi, donne forti alle quali va il mio abbraccio e il mio augurio nella speranza che siano da esempio per tutte quelle che ancora faticano ad andare avanti e dimostrare il loro valore. 

In questa giornata però, sento il dovere di rivolgere il mio pensiero alle donne ucraine, alle donne iraniane, alle donne turche e a quelle afgane e alle donne che hanno perso la propria vita o quella dei loro figli nella tragedia di Cutro. A tutte loro esprimo il mio rammarico e la mia vicinanza al loro dolore.\"

Dopo un’attesa di diversi mesi, partono ad aprile i corsi di riqualificazione professionale per i dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria che sono in cassa integrazione a zero ore. A Taranto sono 1.524, secondo dati aggiornati al 30 settembre scorso di Ilva in as, e salgono a 1.808 includendovi tutti gli altri siti del gruppo. La partenza dei corsi è stata annunciata oggi pomeriggio ai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Usb dall’assessore regionale al Lavoro e alla formazione, Sebastiano Leo, e dal capo della task force Lavoro della Regione, Leo Caroli.

  E\' stato approvato il progetto pilota formativo - secondo quanto è emerso nell’incontro odierno - e risultano programmati 120 progetti per circa 1200 profili. L’indennità di frequenza sarà pari a 6 euro ad ora e sarà possibile effettuare l’iscrizione esclusivamente attraverso l’utilizzo dello Spid mediante una piattaforma che sarà disponibile al termine della fase di divulgazione dei progetti da parte degli enti formativi certificati. Le 210 ore pro-capite saranno spalmate su 3 moduli da 70 ore ciascuno.

 

Per quanto riguarda il pagamento dell’indennità, su richiesta di Fim, Fiom e Uilm “si è convenuto che l’erogazione della indennità venga riconosciuta direttamente dall’ente formativo, al fine di evitare disguidi o ritardi come già accaduto in passato” Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto che il prossimo bando preveda nei cataloghi formativi anche i profili relativi alla transizione ecologica in Acciaierie d’Italia. Sulla questione lavori di pubblica utilità, la Regione ha comunicato che l’emendamento parlamentare presentato non è andato a buon fine e quindi “la regionale non può derogare quella nazionale”.

    Il sindacato Usb dichiara che “i corsi dovranno essere conclusi entro luglio” e non riguarderanno solo i cassintegrati di Ilva in amministrazione straordinaria, “ma anche, probabilmente, i cassintegrati Cemitaly, ex Cementir, e quelli di altre realtà in crisi o in fase di riorganizzazione”. Circa i lavori di pubblica utilità, “che al momento sono preclusi ai cassintegrati a causa di una limitazione prevista in una legge nazionale, ancora una volta - dichiara Usb - auspichiamo un’attività bipartisan in questa direzione da parte dei parlamentari. A tal fine chiediamo al presidente della task force, Caroli, di convocare deputati e senatori”. 

di Ingrid Iaci

Una storia realmente accaduta nell\'anno 1939 sull\'isola di San Domino, tra le isole Tremiti: Domenico, un pescatore barese, viene deportato dagli squadristi del regime su questa isola  scelta del 

 quale luogo dove confinare gli omosessuali di allora. 

Un affresco puntuale e minuziosamente descrittivo di alcune storie di uomini gay, provenienti dal sud, dal centro e dal nord della penisola, durante l\'epoca fascista, che si ritrovano a vivere questa esperienza di \"esilio\" vista attraverso gli occhi di Domenico e raccontata da Michele, amico etero di Domenico, io narrante del libro e dell\'opera teatrale.

Al di là delle vicende personali di ciascuno, l\'opera tratta le storie di uomini che conducono una vita assolutamente normale ma il cui orientamento sessuale secondo l\'ideologia fascista rappresentava una minaccia all\'immagine virile del maschio italiano e per questo, quindi, dovevano essere confinati. 

In quel mondo intollerante verso ogni tipo di alterità, un mondo che mirava al dominio della razza ariana, cancellando le diversità sessuali, religiose, ideologiche e soprattutto  etniche, Alfredo Traversa, l\'autore del libro da cui è tratta l\'opera teatrale rappresentata ieri a Stazione 37, narra le vicende di uomini \"diversi\" finemente descritti ciascuno con il proprio idioma dialettale: tra di essi un ragioniere milanese, un sarto lucano, Peppinela il

napoletano, Romolo, il romano, detto barcaccia, e persino un mafioso siciliano, dom Mimì, “un omaggio alla mafia era dovuto\" dirà simpaticamente Alfredo Traversa alla fine dell\'opera. 

Ai momenti drammatici, interpretati fino allo stremo dall\'autore/attore, si alternano battute comiche che allentano la tensione nel corso della rappresentazione di situazioni orribili, ma ancora tremendamente attuali, in un momento storico già di per sè orribile. Non è mancato l’omaggio ad altri autori ed altre opere come Pasolini, ricordato nella triste sorte toccata ad Antonio, e “Sogno di una notte di mezza estate\" E anche i gabbiani, presenti all\'inizio ed alla fine della rappresentazione teatrale, ci ricordano l\'albatros di Coleridge e di Baudelaire, metafora del poeta/ artista che \"vola\" alto al di sopra delle miserie umane.

Il Domino (dal latino dominus =padrone) parola presente nel titolo, nel nome dell\'isola e nel gioco richiamato nello spettacolo teatrale, è, dunque, l\'invito dell\'autore ad essere padroni della propria vita e a non piegarsi di fronte alle avversità, nell\'eterno scorrere di situazioni che mettono l\'essere umano continuamente di fronte alla scelta tra bene e male. 

In tutta l\'opera teatrale la parola \" domino\" evoca quindi la capacità di cambiare direzione quando la vita pone degli ostacoli, il male appunto, esattamente come accade nel gioco fatto di tessere di legno con puntini e parti lisce. 

D\'altronde anche il destino di San Domino non si è sottratto al \"cambio di direzione\": l\'isola infatti da sede di atrocità, è oggi luogo ameno dove trascorrere le vacanze. A ricordare il passato, però, è stata deposta una targa in memoria di quella terribile parentesi.

Grande successo di pubblico per questo intenso lavoro di Alfredo Traversa che si inserisce nella bella rassegna di REC- Recitazione E Cinema curata da Debora Boccuni e Tiziana Risolo. 

Sono risultati che incoraggiano e gratificano gli operatori quelli raggiunti ieri al Museo archeologico MArTA di Taranto. Ieri migliaia di visitatori, 2423 per la precisione, in coda per ammirare le collezioni presenti all’interno di un luogo simbolo della città che aspira a far ruotare il proprio sviluppo intorno a settori come il turismo, la cultura, la storia. 

“La lunga coda di visitatori in Via Cavour- si legge nella pagina facebook del MArTA- ha dimostrato che il Museo Archeologico Nazionale di Taranto si conferma come luogo di grande fascino e interesse, dove la storia prende vita attraverso le testimonianze del passato.”

 Mercoledì 8 marzo, giornata speciale dedicata all\\\\\\\'universo con ingresso gratuito per tutte le donne. 
Lu.Lo.

Taranto: “Gli ionici non sanno più vincere, Col Giugliano un punto utile in chiave salvezza.” 
 
 
 
di Andrea Loiacono 
 
 
 
Il Taranto esce con un punto prezioso da “Partenio” di Avellino dopo un match avaro di emozioni contro il Giugliano nel match valido per la trentesima giornata di lega Pro girone C. 
 
Mister Capuano, squalificato per l\'occasione schiera il Taranto con il classico 3-5-2 con Labriola che prende il posto di Crecco a centrocampo e con il ritorno di Tommasini accanto a Bifulco. Mister Di Napoli schiera il suo Giugliano con il 3-5-2 a specchio con Salvemini come terminale offensivo. Presenti nelle file campane gli ex Zullo e Lamonica. Presenti a sostegno della formazione rossoblu circa duecento sostenitori ionici. Taranto con la tradizionale divisa rossoblu; arbitro dell\'incontro il Sig. Caldera di Como. 
 
 
 
Parte bene il Taranto che nei primi dieci minuti imprime un buon ritmo al match. Al 4\' Mazza batte un calcio d\'angolo con un colpo di testa di Romano che da buona posizione manda alto. Al 10\' viene ammonito Lamonica nel Giugliano per fallo su Formiconi. All\'11\' il Giugliano si fa vivo in avanti con una conclusione di Felipe che termina alta. Al 16\' Oyewale va sulla corsia sinistra e crossa al centro, Antonini è bravo ad anticipare gli avanti gialloblu. Al 19\' nel Giugliano ammonito Zullo per fallo su Bifulco . Al 23\' il Taranto costruisce una bella azione con Tommasini servito da Bifulco che calcia ma viene rimpallato e l\'azione sfuma. Al 29\' l\'ex Lamonica cade in area di rigore del Taranto ma il Sig. Caldera lascia correre. Il Giugliano finisce in crescendo il primo tempo e al 40\' Poziello raccoglie una respinta della difesa e tira ma Vannucchi risponde presente. Allo scadere Iglio per il Giugliano lavora una gran palla al limite dell\'area e calcia di poco fuori. Finisce così il primo tempo. 
 
 
 
Il secondo tempo ha inizio con i cambi nel Taranto, Provenzano e Semprini prendono il posto di Labriola e Tommasini; tre cambi anche nel Giugliano. Al 51\' Lamonica conclude una triangolazione e calcia a lato. IL Taranto risponde al 59\' oon Bifulco che entra in area ma al momento del tiro viene intercettato. Al 66\' nel Taranto esce Bifulco dentro Rossetti. Al 68\' angolo per il Taranto con un colpo di testa di Romano con la sfera che termina fuori. Al 70\' esce Romano dentro Diaby. Al 79\' c\'è tempo per la prima ammonizione di marca rossoblu che porta il nome di Antonini. Nei dieci minuti finali il Giugliano prova a portare a casa l\'intera posta in palio, il Taranto si difende con ordine e porta a casa un pareggio utile in zona salvezza. 

 

\"Scoglio Lucio Dalla\": sarà questo il nome di un isolotto delle Isole Tremiti, nel Foggiano che sarà intitolato al cantante bolognese di cui oggi ricorrono gli 80 anni dalla nascita. È quanto deciso questa mattina dal sindaco delle Tremiti, Giuseppe Calabrese, e dalla sua giunta.

     È noto il legame di Lucio Dalla col Gargano e, in particolare, con le Isole Tremiti. Qui nella sua villa di Cala Matano, una delle spiagge più belle delle isole foggiane, Lucio Dalla ha scritto alcune delle sue canzoni più belle. 

Parliamo di Com’è profondo il mare, Piazza Grande, 4 marzo 1943. Dalla e il mare vivevano in simbiosi, come uniti da un cordone ombelicale che per l’artista era fonte di ispirazione, rifugio, sogno. Questo è uno degli aspetti che hanno reso unica e immortale la sua musica, esattamente come il mare.    “Intitolare – ha detto il sindaco Calabrese- una piazza o una via a Lucio Dalla sarebbe stato banale. Lui era un uomo di mare e amava il nostro mare. Per questo abbiamo iniziato l’iter per intitolare a lui uno scoglio che si trova tra l’isola del Cretaccio e San Nicola dove spesso si fermava, con la barca per ammirare il mare”.

    Nei prossimi giorni la richiesta sarà inviata alla prefettura di Foggia che sarà poi inoltrata alla capitaneria di Porto di Termoli e, infine, all’istituto Idrogeografico di Genova per far riportare lo scoglio con il nome di Lucio Dalla sulle carte nautiche. Così sarà possibile riconoscerlo “in mezzo a questo mare” per dirla con uno degli indimenticabili versi dell’artista.

Lu.Lo. 

 

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