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Giornale di Taranto - Giornalista1

\"Ci sono altri soggetti

industriali che hanno chiesto di visitare gli impianti di quella che

era l\'ex Ilva. Oltre ai tre soggetti che lo hanno fatto nelle ultime

settimane, in questo caso è un\'impresa canadese, uno dei grandi paesi

del G7\". Cosi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo

Urso, a margine dell\'assemblea di Unioncamere.

\'\'Ci sono - riferisce - anche altre imprese, magari di minore

dimensione, che hanno chiesto di visitare gli impianti per fare

eventualmente, anch\'esse, nell\'ambito della procedura, delle proposte

di politica industriale e finanziaria che sia confacente al piano che

dobbiamo realizzare\'\'.

(Dks/Adnkronos)

A seguito della consultazione del Bollettino di vigilanza metereologica (Meteo Aeronautica Militare), la Regione Puglia decreta l\'allerta caldo sul territorio regionale. In particolare, dopo le temperature con valori massimi elevati registrate ieri, accompagnate da pressoché totale assenza di precipitazioni, per oggi, lunedì 8 luglio, la Protezione civile prevede temperature con valori massimi da elevati fino a molto elevati sulla Puglia centro-meridionale. Nessun fenomeno significativo viene, infine, segnalato per quanto riguarda i venti. 

 Proposta di matrimonio in divisa per  Giulia Latorre, figlia del marò Massimiliano che fu al centro di un caso diplomatico con l\'India: ha atteso il suo giuramento a Sulmona come agente della Polizia penitenziaria per chiedere alla sua fidanzata Rosy Grano, 30enne agente della Polizia di Stato, di sposarla. Entrambe sono originarie di Taranto e Giulia ha voluto rendere indimenticabile un giuramento che arrivava a pochi mesi dalla morte della madre a causa di un cancro.
    Durante il picchetto, gli agenti della Penitenziaria si sono disposti in due file, tenendo in mano dei fiori al posto delle spade. Giulia ha camminato nel mezzo, in direzione di Rosy, raccogliendo i fiori e formando un mazzo. Poi si è inginocchiata davanti alla sua amata e le ha chiesto di sposarla e Rosy ha risposto con un entusiastico sì. Il video è stato postato su TikTok.
    \"Le ho fatto una sorpresa, c\'era anche il mio papà\", ha raccontato Giulia all\'indomani della cerimonia, \"con Rosy ci siamo conosciute nella nostra Taranto tramite un’amica in comune\". 

La cerimonia e la proposta erano anche un omaggio alla madre Mariella, scomparsa pochi mesi fa a causa di un cancro: \"Questo giorno lo dedico solo a te mamma, perché sei stata la cosa più bella della mia vita. Mi dicevi sempre di tenerla stretta, così ho fatto. Ti ho sentita, eri lì con me\", ha scritto Giulia sui social. Le parole di Giulia riflettono un amore incondizionato e un legame indissolubile con la madre: \"Tu non mi hai mai lasciata sola e continui a starmi accanto. Sei stata la mamma migliore, a te devo tutto... a te dedico tutto! Sei il mio angelo custode. Tra qualche giorno saranno tre mesi che non ci sei più ed io incredula ancora ti cerco sperando di trovarti, ma con un segnale ti fai sentire... trovo sempre cuori sparsi ovunque... so che sei tu! Ti voglio tanto bene mamma\". Giulia e Rosy, entrambe originarie di Taranto, vivono insieme a Rimini da due anni.

Al via da ieri i Saldi Estivi 2024. Come si legge in una nota di Confcommercio Taranto, si è aperto un lungo fine settimana, con negozi aperti oggi  a Taranto e provincia, molto atteso  dagli amanti dello shopping che hanno ormai calendarizzato la data dell’inizio saldi come evento da non perdere.

 

Come da tradizione infatti, il  primo week end di luglio è contrassegnato dall’avvio della stagione delle vendite a prezzi scontati di capi di abbigliamento, calzature, accessori, ed articoli per la casa nel pieno, appuntamento apprezzato dalla clientela che ha la possibilità di scegliere tra le collezioni della stagione in corso,  partita appena poco più di un mese fa. I saldi estivi sono infatti sempre molto interessanti poiché inegozi sono  ancora pieni di merce  e di capi di tendenza da acquistare e mettere nella valigia delle vacanze. Una scelta che spazia tra i brand, ed i cosiddetti must have dell’estate e in qualche caso l’acquisto dell’affare  da indossare in autunno con i primi freddi.  

 

Le regole dei Saldi - che andranno avanti sino al 15 settembre- sono quelle di sempre,  Federazione Moda Taranto  e Confcommercio Taranto ricordano una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza:

CAMBI - la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
PROVA DEI CAMBI - non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
PAGAMENTI - le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
PRODOTTI IN VENDITA - i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
PREZZI - obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
MODIFICHE E/O ADATTAMENTI SARTORIALI - sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

 

Tutto pronto a Crispiano per “Ginevra – Nessun mi salverà se non me stessa”, lo spettacolo teatrale che andrà in scena  da stasera al 10 luglio  alla masseria Pizzìca. Questo lavoro è il frutto dell’incontro tra Gaetano Colella, regista, autore e attore professionista, e un gruppo di appassionati di teatro, che negli ultimi mesi si sono immersi in un vero e proprio percorso di preparazione all’arte scenica. Sono loro gli attori dello spettacolo scritto e diretto da Colella e prodotto dall’associazione culturale Cè ttèatre. Un esperimento interessante che ha riscosso un grande entusiasmo da parte del pubblico, tanto da richiedere l’aggiunta della quarta replica, inizialmente non prevista. Sono rimasti biglietti soltanto per lo spettacolo del 10 luglio. L’ingresso è alle ore 20.30, il sipario alle 21.

In scena verrà portata la storia di Ginevra e Ariodante, già narratada Ludovico Ariosto nell’”Orlando Furioso” e qui riscritta da Gaetano Colella, una vicenda dall’intreccio appassionante che si presta anche a una riflessione sull’identità e sul ruolo della donna nella cultura moderna.

biglietti (intero 15 euro / ridotto 10 euro per gli under 18) sono acquistabili a Crispiano nella sede di Cè ttèatre (via degli Aranci 56 – dalle 19 alle 21) e nei seguenti punti vendita: Ideal Bar – La Piccola Botte – Bar Nuove Dimensioni – Arredamenti Paciulli. 

«La storia di Ginevra e Ariodante raccontata nell’”Orlando furioso”– spiega Gaetano Colella – ha appassionato lettori e scrittori fin dal XVI secolo. A differenza dell’originale, nella mia riscrittura Ginevra e tutte le donne della storia escono dal cono d’ombra in cui sono relegate e prendono in mano il loro destino, sino a mettere il regno di fronte alla realtà di una legge ingiusta che tratta le donne diversamente dagli uomini. Ho lavorato con il gruppo di cittadini-attori di Cè ttèatre per sei mesi per la realizzazione del progetto con il duplice obiettivo di realizzare lo spettacolo e fornire loro una più solida preparazione all’arte scenica. È un percorso in divenire di cui questo lavoro è una felice tappa. Ringrazio Enrico Messina per avermi fatto appassionare a questa storia e tutti i collaboratori preziosi che ci hanno lavorato».

Il cast è composto da Vincenzo Bruno, Maria Rosaria Carbotti, Michele Carbotti, Gianni Caroli, Massimo Capuzzimati, Anna Convertini, Tiziana Del Giudice, Valerio Giuliani, Francesca Internò, Tina Lacatena, Dolores Larocca, Lorenzo Marangi, Maria Giovanna Paciulli, Nada Scatigna, Valeria Scialpi e Marina Torsello. Hanno lavorato alla realizzazione Maria Giovanna Stallo(costumi), Paolo Elettrico (scena), Mirko Samarelli (attrezzista), Vincenzo Parabita (ufficio stampa e comunicazione), Massimo Ruvio (foto), Luciano De Leonardis (assistente alla regia), Doriana Chillo (assistente di palco), Aldo Paciulli (direzione di produzione), Pino Di Michele (service).

Lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Crispiano e ha come sponsor AP Impianti, Blacksmith Pub, Climatec, Code Corporation, Costruire, Dolce Borgo, Edilpaolo, Ideal Pasticceria, Maravilha Boutique, Paciulli Arredamenti, Proel Engineering, Saracino Pizza & Passione, Sismalab, Sungrit, Tecsam.

 

LA TRAMA

Scozia, Medioevo. La principessa Ginevra, vittima delle macchinazioni di Polinesso, viene ingiustamente accusata di adulterio. Sarebbe stata vista in compagnia di un uomo nelle sue stanze e questo, per le leggi scozzesi, significa una sola cosa: la principessa verrà uccisa se entro trenta giorni nessuno andrà a reclamare la sua innocenza. Perché in Scozia la legge condanna al rogo una donna accusata di essersi unita con un uomo che non è suo marito. Diversamente dagli uomini che invece, per la stessa causa, non subiscono alcuna punizione. Ginevra è quindi in pericolo di morte. E sa bene che non dovrà lottare solo contro una ingiusta accusa, ma anche contro una legge assurda e iniqua. La sua sarà una lotta contro il tempo e contro i pregiudizi di un intero regno.

 

IL REGISTA E AUTORE

Gaetano Colella è laureato al Dams di Bologna. Inizia la sua carriera come attore di teatro, lavorando negli anni con grandi artisti come Elena Bucci, Marco Sgrosso, Emma Dante, Claudio Morganti, Valter Malosti, Mimmo Borrelli. Dal 2010 affianca al teatro esperienze di cinema e tv: recentemente è apparso in \"Imma Tataranni”, “Makari 2 - La serie\" su Rai 1 e nel film \"La prima regola\" di Massimiliano D\'Epiro. Colella è anche autore per il teatro, per il cinema, per la tv e per la radio. Fra i vari riconoscimenti ricordiamo il Premio Scenario (2005) con lo spettacolo \"Il deficiente\" e il Premio Solinas Experimenta Serie (2018) con Andrea Simonetti per la serie Tv \"Up&Down\", prodotta da Rai Fiction e disponibile su Raiplay. Recentemente è stato in scena ne “La ferocia”, spettacolo teatrale tratto dall’omonimo romanzo di Nicola Lagioia, che riprenderà la tournée nella prossima stagione 2024/25 partendo dal Teatro Argentina di Roma.

 

 

 

I diritti delle perone sono tanti, a partire da quelli Sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ripresa dalla nostra Costituzione, e tanti altri, eppure, pur essendo inalienabili, troppo spesso sono ignorati, se non proprio calpestati.

Partendo da questa considerazione alcune associazioni tarantine hanno costituito il collettivo “HumanPrideTaranto” per promuovere una nuova e innovativa manifestazione in grado di promuovere tutti i diritti civili e l\'inclusione sociale; il primo nucleo, in particolare, era composto da Apmarr, Terra Jonica, Arci Puglia, Mercato Nuovo, Cest, Giustizia Per Taranto e T Genus. L’idea ha poi riscosso interesse e condivisione da parte di associazioni e organismi vari che in oltre quaranta hanno aderito all’iniziativa. 

Tutti insieme hanno dato ieri vita alla prima edizione dello “Human Pride”,  un corteo colorato, ricco di gioia e musica, che ha attraversato le strade di Taranto. La manifestazione è patrocinata da Comune di Taranto, Centro Servizi Volontariato Taranto ETS e Regione Puglia.

La parata si è conclusa in Piazza Garibaldi con momenti di musica e discussioni, unendo i partecipanti in un clima di festa e riflessione; l’evento è “dedicato” a Mimmo Martucci, storico attivista tarantino venuto a mancare prematuramente.

“Madrina” dell’evento è stata l\'avvocata Cathy La Torre, una figura di spicco nel panorama dei diritti antidiscriminatori. La Torre, conosciuta per il suo impegno nella lotta contro le ingiustizie e la promozione dell\'uguaglianza, ha fondato lo studio legale Wildside Human First, specializzato in diritto antidiscriminatorio, diritti digitali e nuove tecnologie. Grazie al suo lavoro, La Torre è stata insignita di numerosi premi, tra cui il titolo di miglior avvocata pro-bono d’Europa nel 2019 e il premio Coraggio Emanuela Loi nel 2020.

Tutti coloro che hanno aderito allo Human Pride hanno sfilato per le strade di Taranto, chiedendo con forza che vengano posti al centro la tutela dei diritti delle persone LGBTQIA+, delle donne, dei lavoratori, di tutti a vivere in un ambiente sano e alla salute, delle persone migranti, dei corpi non conformi, non binari, delle persone nelle carceri, delle persone trans, delle persone con disabilità, dei diritti di coloro che sono resi invisibili dal sistema mercificatorio che pone il profitto al centro dei rapporti all’interno della società, soprattutto i diritti di tutte le persone la cui autodeterminazione è quotidianamente compromessa ancora da barriere politiche, legislative, fisiche e sociali.

Alla base dell’impegno dei partecipanti a Human Pride, infatti, c’è la sacralità dell’essere umano, i cui diritti devono essere difesi in modo intersezionale.

Partecipanti a “Human Pride” Taranto 2024

 

No Binary Massafra, Giustizia per Taranto, Arci Calypso, Terra Jonica, Mediterranea Taranto, Mercato Nuovo, Videokult, Cest, Amnesty Taranto, T Genus, Nudi, Mondi, Citte Citte, Proloco Pulsano, Proloco Talsano, Auser, Arci Territoriale Taranto, La casa delle donne Taranto, Una Strada diversa, Artava, La Factory, Ethra, Apmarr, Ammostro, CGIL Taranto, Dedalo, Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo, Partito Democratico Provinviale Taranto, Cooperativa Equociqui - Commercio equo e solidale, NPS Puglia (Network Persone Sieropositive), Dis-Education, Arci Puglia, Giovani Democratici, Collettivo 080, Arci Gagarin, Libera Taranto, Circolo fotografico \"il Castello\", Munart, The Olive, Radio Vera, Ohana, APS I Care e Salotto Elettronico Taranto

Il Taranto in esilio forzato. Questo è quanto scrive la Società  sulla sua pagina ufficiale. Impedimenti legati ai lavori in vista dei Giochi del

Mediterraneo non renderanno possibili le partite allo Stadio Iacovone. Nel sottolineare l\'assenza di risposte da parte   dell\'Amministrazione comunale, la Società dichiara che con grandissimo dispiacere e contro le sue aspettative e volontà, una volta completato il ritiro precampionato di Viggiano, in programma dal 18 luglio al 2 agosto, provvederà a trasferire definitivamente il proprio staff ed i propri calciatori in una sede alternativa che il club sta predisponendo per la prossima stagione sportiva che è alle porte.

Ecco il testo integrale del comunicato 

Abbiamo sempre dimostrato quanto fosse determinante, per la nostra Società, poter giocare le partite casalinghe del prossimo campionato presso lo stadio lacovone. Il nostro stadio. Per mille ed un motivo, uno in particolare, nel rispetto della nostra tifoseria.

Temendo difficoltà di ordine logistico, derivanti dalle esternazioni più o meno palesi espresse dalla organizzazione dei Giochi del Mediterraneo, da mesi ci siamo adoperati per ottenere rassicurazioni in tal senso.

Dopo le ottime prestazioni dello scorso campionato, continuare a giocare nel nostro stadio rappresentava già un buon punto di partenza agli occhi della nostra cittadinanza e tifoseria.

In data 27 marzo u.s. inviammo un nota a mezzo pec al nostro Sindaco Rinaldo Melucci e per conoscenza al Commissario Straordinario dei Giochi del Mediterraneo, sollecitando una conferma sulla piena disponibilità dell’impianto sportivo.

Dalla Pubblica Amministrazione, come tutti ben ricordano, non c’è stata mai nessuna risposta, mentre il Dottor Massimo Ferrarese, Commissario dei Giochi, con una nota ufficiale, precisava: “Tale ipotesi appare di difficile realizzazione in considerazione dei tempi necessari all’espletamento di tutta la procedura di affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione delle opere.” Il dottor Ferrarese in questo senso è stato sempre molto esplicito e sincero. Lo lacovone non sarà disponibile.

In fase di iscrizione, ci è pervenuta dagli uffici della Pubblica Amministrazione Comunale la certificazione di idoneità dello stadio lacovone per la disputa delle partite del prossimo campionato, con una capienza di 10.989 spettatori, identica alla stagione appena conclusa. Certificazione da noi trasmessa nel rispetto dei regolamenti ai competenti organi della Federcalcio.

Il Taranto F.C. 1927 S.r.l. si è regolarmente iscritto al prossimo campionato di Serie C ed è in possesso di tutti i requisiti infrastrutturali, richiesti dalle norme della Federcalcio e della Covsoc.

Il ministro dello Sport Andrea Abodi ed il CEO di Sport & Salute Dr. Nevio Nepi nel corso di un tavolo di concertazione tenutosi presso la Subfor di Taranto confermavano, dinanzi al Commissario Straordinario Dr. Massimo Ferrarese, al Vice Sindaco di Taranto Gianni Azzaro ed all’Avv. Enzo Sapia del Taranto F.C. 1927, che la nostra squadra avrebbe, tranquillamente, giocato le gare casalinghe del prossimo campionato presso lo Stadio E. lacovone, in presenza del proprio pubblico.

Una volta inoltrata richiesta di sottoscrizione della concessione d’uso dello Iacovone al Comune di Taranto, sono sorte le difficoltà. Gli uffici comunali non hanno mai risposto alle nostre richieste del 30.05.24 – 6.06.24 – 12.06.24 – 24.06.24 – 2.07.24, inviate a mezzo pec. È evidente la difficoltà dell’Amministrazione Comunale a poter rilasciare la convenzione in oggetto, probabilmente perché attende l’autorizzazione dal Commissario dei Giochi del Mediterraneo.

Alla luce di questi avvenimenti, il Taranto F.C. 1927, con grandissimo dispiacere e contro le sue aspettative e volontà, una volta completato il ritiro precampionato di Viggiano, in programma dal 18 luglio al 2 agosto, provvederà a trasferire definitivamente il proprio staff ed i propri calciatori in una sede alternativa che il club sta predisponendo per la prossima stagione sportiva che è alle porte.

Sarà nostra premura comunicare alla tifoseria quanto prima dove andremo a disputare le nostre gare e ad allenarci.

Ci adopereremo nei prossimi giorni ad effettuare e completare le procedure per il trasferimento, come imposto dalle norme federali. Il Taranto Calcio esprime grande delusione ed è davvero sconfortato da queste grandissime difficoltà che condizioneranno inevitabilmente i nostri sostenitori nei prossimi due campionati. È necessario che tutta la tifoseria rossoblu rimanga vicina al club con grande forza e tenacia, per superare questi due anni di esilio forzato per far spazio ai Giochi del Mediterraneo. Un esilio davvero assurdo mai preventivato da questa società

 

 

 



 

di Lucia Pulpo 

 

A maggio di sedici anni fa, da Bologna è partito il viaggio di IT.A.CA\', il primo ed unico festival sul turismo responsabile, che anche quest\'anno farà tappa a Taranto (Novembre 2024), con l’obiettivo di cambiare la visione che riduce il turismo a mera fonte economica. La mission è la trasformazione delle mentalità e delle pratiche adottate quando si visita un territorio e quando si ospitano turisti e viaggiatori. Come ci ha spiegato dettagliatamente Giovanni Berardi, guida turistica e referente del festival IT.A.CA\' a Taranto.

Cos’è ‘IT.A.Cà?

IT.A.Cà è il Festival del Turismo Responsabile. Il il vagabondaggio di IT.A.Cà migranti e viaggiatori è iniziato da Bologna e questa è la 16° edizione nazionale. Dopo Bologna è stato adottato da diversi territori in tutto lo stivale nazionale. Gode di un riconoscimento internazionale prestigioso, quello conferitogli dall’organizzazione mondiale  del turismo dell’ONU già nel 2018, come buona pratica in quanto ad eccellenza ed innovazione nel settore. Parliamo di una altra maniera di leggere, interpretare e vivere il fenomeno turistico, in maniera più responsabile e sostenibile, con l’obiettivo di rendere l’esperienza più autentica ma anche il rapporto, il binomio visitatore-ospitante più rispettoso dell’ambiente, riguardo alle modalità di viaggio e all\'impronta che viene lasciata sui territori.

Taranto sarà l’unica tappa pugliese? Sarà coinvolta esclusivamente la Gravina tarantina?

Per questa edizione, la quinta in loco, Taranto sarà l’unica tappa pugliese del festival, nomade per sua natura, che partito a maggio dal Monte Catria si concluderà qui a Novembre. Includerà otto regioni, quindici tappe, la prossima in Umbria mentre si è appena conclusa la prima delle due tappe sarde. Questo viaggio collettivo approderà a Taranto nel week end di Ognissanti, provando a declinare con diverse iniziative il tema nazionale scelto per questa edizione: “radici in movimento”. Il binomio migrante-viaggiatore è nel DNA di questa manifestazione che vuole far riflettere sule contraddizioni che si porta dietro. Generalmente infatti, il turista viene considerato una risorsa soprattutto economica, mentre chi si sposta, viaggiando ugualmente, da una parte all’altra del mondo per necessità viene percepito come un problema di ordine sociale. La dialettica di questa edizione del festival vuole invece coniugare questi aspetti, pur parlando del tema delle radici. Come insegna il prof. Stefano Mancuso: le piante attecchiscono tramite le loro radici e spostandosi, viaggiando, trovano le condizioni più favorevoli ad attecchire altrove creando ecosistemi nuovi che sono un’opportunità di vita per tutti.

Oltre al viaggio, sul sito si parla di residenza e resilienza. Cosa s’intende?

Per IT.A.Cà il viaggio perfetto è quello circolare, quello che parte da casa e torna a casa. Qualsiasi sia casa, dove si sta bene; questa è il concetto di residenza per le oltre 700 realtà che fanno parte di questa rete fra cui, ad esempio, quelle dell’Appennino alle prese con gravi problemi di spopolamento, per le quali sono molto importanti i significati contenuti nei nostri eventi, che parlano anche di resistenza al turismo di massa, o all\'overtourism, e di resilienza.

Negli ultimi anni, molti soprattutto giovani vanno via. Taranto. Dunque indicarla come approdo finale non è una contraddizione? 

No, assolutamente, anzi è un valore aggiunto; in tanti sono andati via emigrando magari per  necessità lavorative ma è vero anche che molti sono tornati o vogliono ritornare. Proprio per questo, questa forma particolare di turismo, il turismo delle radici, di chi torna per un attimo o di chi torna per organizzarsi e fare qualcosa che migliori la propria terra, si presta alla riflessione. Il turismo se lo interpretiamo come industria e fonte di guadagno va analizzato in chiave sostenibile per evitare di ricadere negli errori delle monoculture industriali o delle servitù militari, che alla lunga hanno mostrato i loro danni. È necessario portarlo questo festival a Taranto, e approfondire, sin da subito, le modalità del turismo, dei turisti o dei migranti o dei viaggiatori che vogliamo accogliere sul nostro territorio.

Può dirci quali associazioni aderiranno alla tappa tarantina e quali sono gli eventi proposti per Novembre?

IT.A.Cà a livello nazionale, ed anche locale, è una rete di reti, e anche a Taranto abbiamo una serie di associazioni, cooperative, tour operator, guide turistiche, info point regionali, associazioni sportive e teatrali, come quelle si impegnano per l\'accessibilità e l\'inclusione che insieme alle amministrazioni pubbliche locali o nazionali, come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che vogliono offrire il loro sostegno, provano a ragionare su queste tematiche; per cui un insieme eterogeneo. Quanto alle iniziative, il programma è in costruzione con una intensa co progettazione, ma possiamo anticipare che tutta la provincia e il parco regionale delle Gravine saranno attraversate da passeggiate, trekking, visite guidate e presentazioni di libri, iniziative volte a una scoperta sostenibile e più rispettosa del territorio che si visita. Possiamo anticipare che, dovendo chiudere non soltanto la kermesse tarantina ma anche quella nazionale, concluderemo con un grande Capocanale. Si tratta di una festa che si usava fare in ambito rurale, soprattutto nelle masserie, alla fine della stagione, dopo la vendemmia, dove si ribaltava in parte il rapporto datore di lavoro e lavoratori, s’invertivano i ruoli ed erano i primi a preparare, cucinare, offrire da bere e da ballare ai secondi. Riproporre questa festa delle radici pugliesi, che molti tra i nostri emigrati ricorderanno, credo sia una chiusura adeguata del festival.

 

 


 

Un grave infortunio, che ha visto coinvolto un lavoratore  di un\'azienda dell’appalto Eni, si è verificato oggi all’interno della raffineria Eni di Taranto. Questo è quanto si legge in una nota della La Segreteria e le RRSSUU UILM Appalto Raffineria Eni Taranto.

Il lavoratore è stato soccorso e trasportato in ospedale, al momento la prognosi  è riservata.

Le cause dell\'incidente attualmente sono oggetto di indagine da parte degli organi ispettivi e di controllo per ricostruirne la dinamica.

La UILM e la RR.SS.UU - si sottolinea nella nota- esprimono il proprio dissenso su alcuni comportamenti della committenza nei confronti dei lavoratori e delle ditte dell\'appalto in materia di sicurezza e prevenzione.

Pertanto, al fine di evitare che altri episodi simili accadano in futuro- concludono le organizzazioni sindacali - la UILM e la RR.SS.UU.  chiedono un incontro specifico che coinvolga la Direzione ENI e le aziende di appalto, mirato a definire  maggiori garanzie per la salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori.

                                               

Il numero di quote di CO2 dichiarato da Acciaierie d’Italia (gestione precedente all’amministrazione straordinaria) è stato per 4.703.125 euro “inferiore a quello effettivamente emesso” e questo ha indotto il comitato ETS ad attribuire gratuitamente al siderurgico di Taranto un numero di quote pari a 6.429.669 per un valore complessivo di 516.816.794,22 euro “superiore a quelle realmente spettanti” determinando così “un ingiusto profitto” tra risparmi di spesa e riconoscimento di quote gratuite di CO2. Lo scrive la Procura di Taranto nell’atto con cui indaga per il reato di truffa allo Stato l’ex ad di Acciaierie, Lucia Morselli, e altre persone che hanno avuto responsabilità aziendali. 

Acciaierie d’Italia, nella gestione precedente all’amministrazione straordinaria, ha restituito una quantità di quote “inferiori a quelle realmente prodotte” e ha ottenuto “gratuitamente più quote di quelle a cui avrebbe avuto diritto, determinando uno scarto tra le prime e le seconde di oltre 2 milioni di quote”. “Alla luce del consistente valore economico di ciascuna quota di CO2 (allo stato pari a circa 82 euro cadauna), il danno per lo Stato é evidente”.  Scrivono ancora procuratore capo di Taranto, Eugenia Pontassuglia (nella foto) e il sostituto Francesco Ciardo nell’atto relativo all’indagine aperta sull’ex Ilva per le quote di CO2. Come detto, ci sono dieci indagati per truffa allo Stato tra cui l’ex ad Lucia Morselli e gli ex direttori Adolfo Buffo, Vincenzo Dimastromatteo e Alessandro Labile, tutti nel frattempo licenziati dai commissari. Labile é stato anche direttore dell’Area Ambiente oltreché direttore di stabilimento.

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