Al di la del giudizio tecnico sulla efficacia e sulla equità delle misure, quello che possiamo dire con certezza e ' che l'intervento sull'Imu non è' fra le priorità del paese. Questo il giudizio di Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, secondo il quale, nel pieno di una crisi spaventosa per il paese e, in particolare, per il settore delle costruzioni la vera priorità era e resta il lavoro, la sua qualità e la sua remunerazione.
Per il numero uno degli edili Cgil almeno una parte degli oltre 4 mld postati per finanziare l'abolizione dell'Imu sarebbe stato meglio impiegarla per un intervento sul carico fiscale dei lavoratori dipendenti, lasciando la parte restante per un intervento selettivo nei confronti delle imposte sulla casa capace di salvaguardare i redditi piu' bassi e di colpire la rendita. In proposito diventa sempre piu' urgente una riforma del catasto, sulla quale ci piacerebbe vedere lo stesso zelo dimostrato sulla vicenda Imu.
Per Schiavella possono scaturire le risorse per un grande piano di recupero del territorio e delle città che, insieme al rilancio della spesa per le infrastrutture, puo' davvero far ripartire il settore. Per la Fillea le misure adottate nel decreto - seppur in alcuni casi utili, come quelle relative all'esenzione Imu su invenduto e al sostegno cdp ai mutui - da sole non bastano se non si ripristina la capacità di spesa dei salari e se non si avvia subito una nuova fase di spesa per interventi pubblici di manutenzione e di piccole opere, attraverso lo sblocco selettivo del patto di stabilità . Per questo il numero uno degli edili Cgil non condivide l'entusiasmo dei costruttori anche perché quel poco lavoro che da subito potrebbe ripartire attraverso le misure di questo decreto e di quello del fare (bonus energetici, ristrutturazioni, etc.) rischia di essere lavoro irregolare, grazie all'indebolimento delle norme sul Durc e sulla sicurezza. Mi sembra che anche questa volta non si sia usciti dallo schema che ha prevalso in questi ultimi anni - conclude Schiavella - ovvero prima i conti, poi le imprese e alla fine, solo alla fine, il lavoro.
Nel fine settimana dal 30 agosto al 1 settembre il Museo Nazionale Archeologico di Taranto sarà aperto al pubblico con il seguente orario:
Venerdi 30 agosto: dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00)
Sabato 31 agosto: orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 23.00 (ingresso consentito fino alle ore 22.30; dalle ore 20.00 ingresso gratuito)
Domenica 1 settembre: dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00).
Sabato 31 agosto, essendo il MARTA inserito tra i Musei che godono delle aperture straordinarie promosse dall’Agenzia Puglia Promozionein accordo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, dalle ore 20.00 alle ore 23.00 è previsto l’ingresso gratuito (accesso consentito fino alle ore 22.30).
Inoltre visite guidate gratuite affidate ad archeologi della Soprintendenza sono fissate per le ore 20.00 e le ore 21.30, previa prenotazione telefonica allo 099/4532112.
Sarà inoltre fruibile la mostra Negli occhi della Gorgone. Il volto di Medusa sulle antefisse di Taranto.