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Giornale di Taranto - Giornalista1
Nulla sarà come prima! Giunta alla nona edizione, pur nel segno della continuità con le precedenti edizioni, la Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà si trasforma per essere sempre più uno spazio aperto d’incontro con il volontariato provinciale mediante momenti orientati alla massima partecipazione e al coinvolgimento della società civile. La Rassegna quest’anno diventa evento “diffuso” nella Città, in particolare nel Centro storico di Taranto, la cosiddetta Città Vecchia, pur prevedendo anche una grande manifestazione inaugurale che attraverserà simbolicamente Taranto per raggiungere il Quartiere Tamburi. Quest’anno la Rassegna diventa evento “diffuso” anche nel tempo poiché, invece che in un solo weekend come nelle edizioni precedenti, si svilupperà nell’arco di un’intera settimana, dal 12 al 19 ottobre; il programma sarà ricco di momenti di incontro, di formazione e di riflessione, di intrattenimento culturale, di sport e molto altro per mettere in campo, ciascuno di noi, il proprio impegno, le proprie competenze, i propri talenti, per ricercare risposte per il territorio ripartendo dalle persone e dal loro benessere. Anche questa nona edizione della Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, nell’Anno europeo dedicato ai cittadini, è organizzata dal Centro Servizi Volontariato (CSV) di Taranto, che ne sostiene integralmente i costi, in collaborazione con il Comitato di coordinamento composto da associazioni di volontariato locali. Quest’anno le associazioni di volontariato joniche hanno deciso di tornare alle proprie origini, ovvero nel Centro Storico della città, per riscoprire i valori fondanti del vivere solidale che sono alla base della loro attività di volontariato, in particolare l’idea di donarsi al prossimo con spirito di gratuità, solidarietà e responsabilità. Giovanni Guarino, operatore culturale e coordinatore della manifestazione, spiega che “nel Centro Storico è ancora presente un fortissimo senso di appartenenza alla comunità, gli abitanti si aiutano l’un l’altro, e nel momento del bisogno ognuno sa di poter contare su una rete di prossimità composta dai familiari, dalle persone con cui è cresciuto nel vicolo e, più in generale, dagli abitanti della Città Vecchia”. Nel Centro storico ogni abitante è una persona inserita in un contesto sociale, con la propria storia personale condivisa da tutti. La persona, il rispetto assoluto della sua dignità e il riconoscimento dei suoi diritti inalienabili, rappresentano un valore fondante della cittadinanza attiva che è alla base del volontariato. “Sono convinto – ha detto Carlo Martello, presidente del CSV Taranto – che, per superare la crisi, sia indispensabile ritrovare la coesione sociale, sia necessario riscoprire il senso profondo della parola comunione, ovvero la partecipazione comune a qualcosa che unisce: la comunità che vive nel Centro Storico è uno straordinario esempio di testimonianza quotidiana di questi valori”. Carlo Martello ha poi citato le parole pronunciate da Papa Francesco ad Assisi la settimana scorsa: “non ci può essere vera pace e armonia se non lavoriamo per una società più giusta e solidale, se non superiamo egoismi, individualismi, interessi di gruppo, e questo a tutti i livelli": ispirandoci alla parole del Papa abbiamo scelto il titolo di questa Rassegna: “vicini, insieme a te”. Questa manifestazione rappresenta un radicale cambiamento nei rapporti tra il territorio e il Centro storico: finora in gran parte delle manifestazioni i tarantini si sono recati nel Centro storico come turisti, per ammirare eventi legati alle tradizioni o al folklore, o per visitare l’immenso patrimonio storico e architettonico, mentre in questa occasione per una intera settimana il volontariato si fonderà agli abitanti dell’Isola condividendone la quotidianità e organizzando iniziative che si terranno in ogni dove, anche negli androni sgarrupati dei palazzi meno importanti, perché anche, e forse soprattutto, questo è il Centro storico più autentico. “Accompagnando i volontari nel Centro storico – racconta Giovanni Guarino – ho chiesto loro di vivere questa comunità, di entrare in simbiosi con essa, di respirare il profumo del degrado e della povertà, perché quando sono vissuti con dignità, questi profumano!”. Oltre ai volontari, anche le scolaresche e i cittadini che parteciperanno alle numerose iniziative in programma avranno così modo di vivere e conoscere appieno il Centro storico e i suoi abitanti: “questa manifestazione – ha detto Giovanni Guarino – rappresenta una straordinaria occasione per rimuovere e superare tutta una serie di luoghi comuni che da sempre avvolgono la comunità del Centro storico”. Camilla Lazzoni, direttore del CSV Taranto, spiega che “anche quest’anno nella Rassegna si prevede il coinvolgimento di circa cento organizzazioni di volontariato e del terzo settore del territorio; il ricco programma della manifestazione sarà articolato in base alle aree di intervento del Volontariato, che già avevano caratterizzato l’allestimento della ottava edizione: “Culturale ed educativa”, “Ricreativa e sportiva”, “Tutela dei diritti”, “Ambiente e Protezione civile”, “Sanitaria” e “Socio-assistenziale”. Ad ognuna di queste aree di intervento sarà dedicata una giornata della Rassegna durante la settimana: “le associazioni di volontariato impegnate quotidianamente in un determinato ambito di attività – sottolinea Camilla Lazzoni – sono state chiamate a collaborare e a confrontarsi, a partire dalla definizione del programma della giornata loro dedicata, nonché a condividere spazi e momenti di incontro, per giungere alla giornata conclusiva, sabato 19 ottobre, momento culminante della Rassegna in cui si farà sintesi e il mondo del volontariato tutto sarà presente in ogni angolo, androne, vicolo del Centro storico. Ci ha spinti a riproporre questa articolazione, ponendo l’accento su ognuna delle aree tematiche, il convincimento che debba crescere anche tra le realtà del volontariato e della solidarietà la capacità di fare rete, a partire proprio dalla lettura dei diversi bisogni e della costruzione di una valida risposta per la comunità. La maggior coesione è fondamentale per una maggior efficacia dell’intervento del volontariato anche in considerazione delle sempre più ridotte risorse disponibili”. La nona Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà si aprirà sabato prossimo, 12 ottobre, con una festosa Marcia della solidarietà che vedrà il coinvolgimento di podisti, volontari, studenti e di tutti i cittadini che vorranno prendervi parte. L’iniziativa è articolata in due momenti: alle ore 9.30 partirà da piazza Gesù Divin Lavoratore, nel cuore del Quartiere Tamburi, una delegazione di podisti che raggiungeranno piazza Garibaldi; qui troveranno ad attenderli volontari, studenti, altri podisti e cittadini ai quali consegneranno palloncini simbolicamente riempiti con aria pulita della Villa Peripato, il polmone verde della città in cui l’anno scorso si è tenuta l’ultima edizione della Rassegna. La Marcia della Solidarietà partirà a questo punto con i palloncini da piazza Garibaldi, intorno alle ore 10.00 e, dopo aver percorso piazza Castello, via Duomo, piazza Fontana, il Ponte di Pietra, via Napoli e via Orsini, giungerà in piazza Gesù Divin Lavoratore, l’area dei Tamburi più vicina alla zona industriale, dove sarà simbolicamente liberata l’aria pulita, atto con il quale si inaugurerà ufficialmente la Rassegna. Nella giornata di domenica prossima, 13 ottobre, la nona Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà inizierà il suo programma di attività nel Centro storico di Taranto, in particolare con la ciclo-passeggiata “Caccia al particolare: alla scoperta dell’Isola”: con partenza da piazza Castello (lato via Duomo) alle ore 10.00, i ciclisti percorreranno lento moto la discesa Vasto, via Garibaldi, piazza Fontana, corso Vittorio Emanuele (Ringhiera), piazza Castello, via Duomo per giungere in piazza San Cataldo. Nella stessa mattinata in piazza Municipio l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco terrà Pompieropoli, un percorso ludico-istruttivo in cui i bambini diventeranno pompieri, mentre l’Associazione Il Sole curerà un’animazione per i più piccoli. Nella mattinata di domenica in programma anche due momenti musicali: alle ore 11.00 la Piccola Orchestra di Taranto dell’Istituto Paisiello terrà un concerto nel Chiostro di San Michele, mentre alle ore 12.00, in piazza San Cataldo, il coro polifonico Riuniti per caso di Martina Franca terrà il Concerto di Mezzogiorno. Dal lunedì al venerdì le associazioni di volontariato cureranno, dalla mattina fino alla sera, un programma di manifestazioni e iniziative (programma su www.csvtaranto.it). Nell’ultima giornata della Rassegna, sabato 19 ottobre, in mattinata si terrà l’evento conclusivo del Progetto “Giovani in Volo.” del CSV Taranto che, giunto all’ottava edizione, ha lo scopo di promuovere il volontariato e la cultura della solidarietà all’interno del mondo della scuola, sensibilizzare maggiormente i giovani nei confronti delle problematiche sociali che caratterizzano il nostro territorio e, infine, offrire agli studenti spunti di riflessione su valori quali la solidarietà, la cittadinanza attiva, l’ambiente e la multiculturalità. Per chiudere “Giovani in Volo.”, in particolare, quest’anno sarà realizzato un evento che, alle ore 10.00, vedrà convergere in piazza Municipio, provenienti dalle diverse vie del Centro storico, oltre 150 studenti delle scuole aderenti al progetto che, mascherati, sulle note della canzone Hey You di Madonna daranno vita a una performance teatrale-corporea per la conoscenza dell’altro mediante la rimozione delle barriere che la impediscono. Nel pomeriggio si concluderà la nona Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà: alle ore 17.00, presso la ex Caserma Rossarol, sede della Facoltà di Giurisprudenza del Polo universitario jonico, si terrà il convegno finale, e a seguire, alle ore 19.30 sul palco in piazza San Cataldo, si terrà il Concerto degli anniversari a cura del Coro Polifonico Tarenti Cantores. Taranto, 8 ottobre 2013 Per informazioni: addetto stampa CSV Taranto Marco Amatimaggio: 392 9360437
Il dissesto idrogeolico in Puglia, ma in modo particolare in provincia di Taranto, ha colpito ancora. Il bilancio provvisorio delle violenti ed incessanti piogge cadute nella notte e che hanno colpito soprattutto il territorio di Ginosa e di Marina di Ginosa, è gravissimo con un morto e tre dispersi. Nella serata di ieri si è diffusa inisistente la voce che i dispersi fossero stati ritrovati, ma poi la notizia è stata smentita. Una valanga di acqua proveniente dalle Gravine si è abbattutta sulla cittadina e nelle zone linitrofe. La vittima, il cui corpo è stato recuperato nella mattinata intorno alle 8, è la trentenne Rossella Pignarosa. I dispersi sono un 32enne di Montescaglioso (Matera) e una coppia di coniugi trentenni che facevano i guardiani in un capannone. “La morte violenta di Rossella a causa di una fatalità assurda, ci rattrista e ci colpisce. In questi casi, purtroppo, è impossibile trovare le parole giuste e non rimane che testimoniare un profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia Pignalosa colpita da questo grave lutto”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, appresa la notizia della morte della giovane donna travolta ieri dall’acqua nei pressi di un ponte che attraversa un torrente a Ginosa, a causa del nubifragio che ieri si è abbattuto sul Salento. “Nell’area di Ginosa – ha proseguito Vendola – si contano altri tre dispersi, che mi auguro vengano tratti in salvo e stiano bene. Sono in continuo contatto con la Prefettura di Taranto e seguo con grande apprensione le ricerche in corso da parte dei Vigili del Fuoco, sommozzatori, volontari della Protezione Civile e forze dell’ordine”. Intanto l'Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni Nardoni: ha deciso di anticipare da venerdì a giovedì il suo sopralluogo nelle zone colpite dall’alluvione di queste ore in provincia di Taranto.“Pronti ad intervenire. Presto in giunta la delibera per lo stato di calamità” ha detto l'Assessore. La grave emergenza venutasi a creare nelle aree alluvionate del versante occidentale della provincia di Taranto merita la massima attenzione, per questa ragione, dopo aver sentito sia il Ministro per l’Agricoltura, Nunzia De Girolamo e il Governatore Vendola, ho deciso di annullare la Commissione Politiche Agricole prevista a Roma per giovedì mattina e recarmi direttamente nei luoghi della tragedia che sta colpendo così duramente la mia terra, le nostre comunità e gli agricoltori messi in ginocchio da un evento meteo climatico di vaste e travolgenti proporzioni. L'Assessore Nardoni, in stretto contatto con il Presidente Nichi Vendola, annuncia anche il massimo impegno da parte di tutta la Giunta regionale e la convocazione di una riunione straordinaria – anche al fine di presentare ed approvare subito la delibera per il riconoscimento dello stato di calamità. Sono già al lavoro i tecnici del Consorzio di Bonifica - aveva detto Nardoni già dalle prime ore del mattino dopo le violenti piogge - che tengono sotto controlli i canali di deflusso delle acque gestiti dall’ente e i funzionari dell’UPA di Taranto che con me venerdì effettueranno un sopralluogo puntuale. Questa mattina ho chiamato il Sindaco De Palma a cui ho espresso tutto il mio cordoglio e tutta la mia piena disponibilità ad operare in favore di quell’area che già tempo fa era stata costretta subire gli effetti di una gestione del suolo e di un dissesto idro-geologico su cui ormai si impone una celere azioni di intervento non più procrastinabile. L'Assessore Nardoni ha parlato anche il collega Minervini per ciò che concerne gli interventi di protezione civile e il necessario iter di valutazione dei danni da calamità naturale. Il Presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, in apertura dei lavori consiliari, ha rivolto un pensiero alle comunità del territorio di Ginosa colpite dal nubifragio. “Colleghi Consiglieri - ha detto Introna - giungono notizie di gravissimi allagamenti, ieri sera e questa notte, nella parte meridionale della nostra Regione, tra l’area ionica e il Salento. In particolare, a Ginosa si lamentano una giovane travolta nella sua auto dalla piena di un torrente e un disperso. Le scuole nella città sono chiuse. Rivolgiamo al Governo regionale l’invito a far sentire la vicinanza concreta dell’Istituzione alle comunità colpite, a voler adottare nei prossimi giorni ogni provvedimento utile. E a relazionare in Aula sui danni e sulle iniziative a sostegno. Siamo vicini a tutte le popolazioni interessate. Esprimiamo alla famiglia della vittima il più fraterno cordoglio. Invito il Consiglio ad osservare un minuto di raccoglimento”. Il Consigliere regionale PdL Pietro Lospinuso, ha invece diffuso una nota: “Questa volta a Ginosa l’alluvione – dice Lospinuso che peraltro è nativo della cittadina tarantina - non si è limitata a distruggere soltanto le cose, demolendo infrastrutture e azzerando i beni di famiglie ed imprese, ma si è portata via anche vite umane, con un morto accertato e quattro dispersi, cui si aggiungono anche le cose, case ed infrastrutture, spazzate via dalla furia dell’acqua. Partecipo alla riunione odierna del Consiglio regionale per rappresentarvi con lo strazio e la determinazione che mi invadono il dolore e le drammatiche necessità della mia Gente, per poi rientrare immediatamente laddove, ancora una volta, essa deve misurarsi con l’atrocità della natura e l’imprevidenza umana. La speranza è che non sia lasciata sola, dall’indifferenza e dall’ingenerosità di chicchessia” Un intervento si registra anche dalla consigliera regionale del Pd, Anna Rita Lemma “le cui notizie drammatiche che giungono da Ginosa impongono una accelerazione, pur tardiva rispetto alle esigenze più volte denunciate dalla popolazione di quel territorio, sullo sblocco dei fondi a risarcimento dei danni subiti da Marina di Ginosa nella notte del 1 marzo 2011. Le procedure di accreditamento risultano ingessate perché, a quanto pare, manca la firma definitiva da parte degli uffici competenti del Ministero delle Finanze. Ciò, nonostante l'individuazione della strada più agevole per l'utilizzo effettivo delle somme da stornare (contabilità speciale affrancata dal patto di stabilità), l'avvenuta rendicontazione dei danni subiti da abitazioni private e imprese e, non ultimi, i ripetuti solleciti inviati a Roma dal servizio di Protezione Civile della Regione. Manca una firma, dunque. Intanto, un'altra alluvione ha colpito Ginosa. Il governo Monti, all'inizio del 2013, per due volte dimenticò di inserire Ginosa tra i Comuni colpiti da calamità naturali, ripartendo fondi disponibili tra altre zone ugualmente messe in ginocchio da alluvioni. Il Governo in carica ponga rimedio a quelle amnesie! Siano accreditate le somme già maturate per la calamità 2011, snellendo in partenza le procedure che dovranno essere attivate alla luce di quest'ultima, drammatica, alluvione. In una dichiarazione il consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano ribadisce con fermezza che Si sostenga con determinazione la ricerca dei dispersi e il ripristino delle normali condizioni del territorio per poi procedere immediatamente alla dichiarazione dello stato di calamità, condizione indispensabile per far fronte all'emergenza. La Giunta regionale della Puglia, così come fatto dalla Regione Basilicata, si adoperi prontamente per far fronte, in via straordinaria, alla situazione altamente critica in cui versano persone, abitazioni, strade e aziende del territorio coinvolto”. Il consigliere regionale del PdL, Giuseppe Cristella sostine anche lui che “Il violento nubifragio abbattutosi su Ginosa ha gettato nella disperazione le famiglie di una giovane donna deceduta, a cui rivolgiamo un sincero cordoglio, e a quelle di tre dispersi che ci auguriamo di rivedere presto tra di noi. Manifesto altresì sensi di vicinanza e solidarietà alla comunità di Ginosa e a quella di Laterza così duramente colpite dal tragico evento. Non farò mancare il mio fattivo contributo per promuovere l’adozione di interventi finanziari a favore di dette zone colpite e nondimeno solleciterò lo sblocco dei fondi a risarcimento dei danni subiti da Marina di Ginosa nel marzo del 2011”.
Antonio Cecere, ex ingegnere del quarto centro siderurgico tra gli anni sessanta ed ottanta, militante ed attivista comunista si è spento sabato 5 ottobre, anche se la notizia la si è appresa solo oggi. Punto di riferimento politico e sindacale, molto conosciuto ed apprezzato, fu uomo di grande generosità e passione umana, di grande dirittura etica e morale. Un uomo di parte ma sempre di quella giusta, dei lavoratori, della difesa della loro dignità, salute e sicurezza sui luoghi del lavoro. Egli ha dato tanto nella fase cruciale degli anni settanta al movimento operaio organizzato all’indomani della conquista dello Statuto dei lavoratori e della sua realizzazione divenendone parte integrale. La sua scelta politica e di vita, doveroso ricordarlo oggi, costò alla sua carriera professionale avviata al ruolo dirigenziale in quella azienda. Nel suo partito si utilizzarono le sue conoscenze e competenze per una comprensione approfondita del ciclo produttivo fortemente parcellizzato nel suo modo interno di organizzare il lavoro. Grazie anche al suo impegno politico nella metà degli anni settanta la figura del tecnico e dei quadri aziendali entrarono, quindi, nella lotta sindacale e politica e contribuirono a realizzare quella grande intuizione che furono i gruppi omogenei dei lavoratori per il cambiamento del modo di lavorare in fabbrica. Si ricomponeva allora, con tecnici come Cecere, una frattura usata dalla proprietà pubblica e privata volta ad isolare la classe operaia ed indebolirne la sua rivendicazione. Leggendo l’attualità riusciamo a comprenderla meglio nel grande passo indietro che i lavoratori hanno fatto ed il ruolo padronale svolto dalle fasce intermedie oggi. Nel 1976 fece grande scalpore in Italia il fatto che in una delle più grandi aziende italiane, l’Italsider, furono tantissimi i tecnici che sottoscrissero un manifesto a sostegno del voto elettorale al Pci come chiaro segnale di una svolta alternativa nella politica italiana ritenuta allora indispensabile. Alcuni di loro entrarono negli organismi dirigenti del partito e nelle Istituzioni locali e nazionali. La conferenza nazionale del Pci sulla siderurgia del 1980 a Taranto vede in Cecere uno dei protagonisti. Il suo impegno comunista iniziò nella sezione Lenin dell’Italsider di Taranto e continuò sino ai nostri giorni nelle fila del Pdci.
Si è svolto lo scorso 7 ottobre nella sede di Confindustria Taranto il preannunciato incontro con i consulenti dell’Accordo di Programma del SIN di Porto di Marghera, in vista di un analogo Accordo di Programma per l’area di Taranto. "I molteplici interventi legislativi che riguardano l’area di Taranto in ambito ambientale - ha detto in apertura il Presidente degli imprenditori ionici Vincenzo Cesareo - richiedono l’adozione di un importante strumento necessario a dare avvio ai progetti di riconversione e riqualificazione in una logica di diversificazione produttiva. Tale strumento - ha proseguito il Presidente - è l’Accordo di Programma previsto nel protocollo d’intesa del 26 luglio 2012, rivolto alle aree in situazione di crisi industriale complessa, qual è appunto quella jonica. L’ipotesi di AdP da proporre al governo centrale non può prescindere, tuttavia, - ha concluso - dal coinvolgimento degli attori istituzionali pubblici e privati del territorio affinché definiscano insieme alle imprese locali il quadro progettuale ed operativo in cui muovere i primi passi". Sulla base di tali premesse si è svolto l’incontro nel corso del quale si è discusso delle best practice avviate con l’Accordo di Programma del SIN di Porto Marghera e delle sue aree limitrofe. Sono intervenuti l’avv. Alessio Vianello, partner dello studio legale MDA associati del Foro di Venezia, e la dott.ssa Gabriella Chiellino, amministratore delegato di Ambiente srl di Venezia. Numerosi gli imprenditori intervenuti (Marinaro, Prota, Albanese, De Pace, Ferrara, ecc.) alla riunione alla quale non hanno fatto mancare la loro presenza i rappresentanti istituzionali e politici locali e regionali quali il Parlamentare Michele Pelillo, il Sindaco di Taranto Ezio Stefàno, il Presidente dell'Autorità Portuale di Taranto, nonché Commissario opere portuali, Sergio Prete, i Consiglieri Regionali Alfredo Cervellera, Donato Pentassuglia e Piero Lospinuso, Il Presidente della Camera di Commercio Luigi Sportelli, i Segretari generali di Cgil Luigi D'Isabella e Uil Giancarlo Turi, ed il Segretario della Cisl Filippo Turi. Un tema di grande attualità che potrebbe delineare nuove occasioni di sviluppo per il territorio tarantino - ha voluto sottolineare l'avv.Vianello - che presenta notevoli analogie con il territorio di Marghera che questo progetto lo ha già messo in cantiere 15 anni fa. I messaggi inviati al sindaco in tal senso non sono stati pochi, considerato che in qual di Venezia la parte del "Leone" è stata svolta proprio dal Primo cittadino. Al termini degli interventi il Presidente Cesareo ha dato lettura di un documento invito dall'Assessore Regionale il tarantino Fabrizio Nardoni il quale ha garantito tutto l'impegno suo personale e dell'Ente che rappresenta anche in riferimento alle ipotesi di avviare subito un confronto con il Ministro dell'Ambiente Orlando.
Il 30 settembre 2013 il Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, il Presidente dell’Ente Nazionale del Microcredito, Mario Baccini, il Segretario Generale, Riccardo Graziano e la coordinatrice del progetto “Microcredito e donna”, Daniela Brancati hanno presentato presso la sede di Palazzo Chigi un nuovo progetto, frutto di un network tra associazioni femminili (c.d. “network di attenzione” che coinvolge attori del calibro di CGIL, CISL, CNA – Impresa donna, Confartigianato Imprese, Unioncamere) a sostegno dell’imprenditoria femminile, denominato “RIPARTI DA TE – BELLA IMPRESA ESSERE DONNA”. Il progetto “RIPARTI DA TE”, rivolto alle donne di qualsiasi età, è frutto di una duplice constatazione: 1. La disoccupazione in generale, e quella femminile in particolare, incidono gravemente la nostra economia; 2. Fra le difficoltà riscontrate dagli italiani nell’approccio alle banche, appare maggiormente significativa quella espressa dal genere femminile. Lo slogan parla chiaro: “riparti da te… donna, dalle tue idee, dalla capacità di sviluppare queste idee”. In pratica, è lo strumento deputato a fornire sostegno concreto alle donne che valutano la possibilità di creare una propria impresa, senza fornire garanzie reali e senza chiedere aiuto alla proprie famiglie. Dal punto di vista del marketing, la campagna è articolata in manifesti pubblicitari multisoggetto (ora visibili nei dintorni di Roma), da uno spot pubblicitario in onda sui canali RAI a far data dal 5 ottobre e mette a disposizione dell’utenza femminile un sito dedicato (www.microcreditodonna.it) collegato a quello istituzionale del microcredito nazionale, da cui tutte le donne interessate, tramite mail, possono rivolgere domande ed ottenere risposta dai soggetti eroganti il microcredito del territorio loro più vicino. Lo strumento del microcredito, sconosciuto ai più, nasce da un’intuizione degli Stati Uniti, quando l’allora Segretario dell’ONU Kofi Annan, proclamò “l’anno internazionale del microcredito”, destinato a combattere la povertà nel mondo, con lo scopo di sollecitare gli stati nazionali ad istituire organismi capaci di avvicinare i soggetti c.d. “non bancabili” alle istituzione finanziarie per l’ottenimento di un credito. Ma cos’è questo microcredito? Per definizione, esso rappresenta un “credito di piccolo ammontare finalizzato all’avvio di attività imprenditoriali o per far fronte a spese d’emergenza, nei confronti di soggetti vulnerabili, generalmente esclusi dal settore finanziario formale”. Tecnicamente, è una misura di sostegno della microfinanza, disciplinato dall’art. 111 del D.Lgs. n. 385/1993 (T.U.B.), che identifica un finanziamento concesso a persone fisiche, società di persone o srl semplificate, associazioni o categorie, a condizione che i finanziamenti stessi abbiano le seguenti caratteristiche: 1. Ammontare non superiore a 25.000 euro, non assistiti da garanzie reali; 2. Finalizzati all’avvio o allo sviluppo di iniziative imprenditoriali o all’inserimento nel mercato del lavoro; 3. Accompagnati da servizi ausiliari di assistenza e di monitoraggio dei soggetti finanziati. Per i finanziamenti concessi in favore di soggetti in condizione di particolare vulnerabilità economica o sociale, l’ammontare delle garanzie è fino a 10.000 euro, purché scopo ultimo del finanziamento sia quello di favorire l’inclusione sociale e finanziaria del beneficiario. Per servizi ausiliari si intendono: • Relativamente al microcredito d’impresa: servizi di informazione/orientamento; pre-valutazione dell’idea imprenditoriale; tutoring; • Relativamente al microcredito di cui al presente articolo (c.d. “microcredito sociale”): ascolto, affiancamento individuale, prevalutazione della richiesta, formazione finanziaria. Gli obiettivi del progetto sono quindi, da un lato, quello di informare; dall’altro, quello di formare. Attualmente, le risorse destinate all’incentivo prevedono un fondo pilota di trecentomila euro (per il quale è stimato un effetto leva 1:4 – 1:5), e dei fondi aperti a tutte le regioni italiane, con accesso al fondo di garanzia nazionale, per rimpinguare l’iniziativa. E’ bene evidenziare la possibilità di non fornire alcuna garanzia all’atto di concessione del finanziamento, in quanto a farne carico è lo stesso ENM (Ente Nazionale per il Microcredito) presso cui è istituito uno dei fondi di garanzia. In altri termini, ENM non eroga denaro, ma valuta i progetti ed indirizza le aspiranti imprenditrici.
Aperta fino al 30 ottobre alla galleria ARTEMARE di Roma in via dell’Acqua Traversa 247 tel 06 3313773 la mostra “Quadri con foulard d’autore di navi e barche” che vede in esposizione le opere di seta incorniciate delle più famose maison di moda come Gucci, Ferragamo, Hermes, Valentino, Louis Vuitton che nel tempo hanno realizzato questi accessori firmati da autori noti con soggetti dedicati a unità navali famose, a manifestazioni nautiche internazionali, alle marine militari e ai più importanti yacht club. L’esposizione è dedicata particolarmente alle donne che amano il mare, le barche e i viaggi. Il foulard è molto più di un quadrato di seta, è un’icona, un gioiello che si tramanda di madre in figlia e non passa mai di moda anzi come succede alle cose davvero preziose, diventa più bello col passare del tempo. Incorniciato è una vera e propria opera d’arte e come ammiriamo i dipinti più volte e con piacere anche i foulard incorniciati non finiscono mai di incantarci e di raccontare la loro storia. Nella mostra, aperta tutti i giorni eccetto festivi con orario 10 - 13 e 16 - 20, sono altresì esposte le tavole di 16 modi di indossare i foulard sia durante l’inverno sia in estate. Entrata libera.
1963-2013. Mercoledì, 9 ottobre, la cerimonia commemorativa nel campus L’Istituto di Fisica, oggi Dipartimento Interateneo dell’Università e del Politecnico di Bari, compie 50 anni La riconosciuta e apprezzata comunità scientifica dei fisici, afferente al Dipartimento interateneo di Fisica dell’Università di Bari e del Politecnico festeggerà dopodomani, mercoledì, 9 ottobre, i suoi primi 50 anni di attività. In realtà l’Istituto universitario di Fisica, nasce a seguito del Regio Decreto n. 60 del 27 gennaio 1944 e inizia la sua storia a Bari e in Puglia nel lontano 1947, all’indomani della seconda guerra mondiale. Agli albori della sua vicenda l’Istituto viene ospitato nel piano seminterrato del palazzo della Facoltà di Economia e Commercio, in ambienti umidi e inadeguati, adibiti durante il periodo bellico a celle per detenuti politici. Il corso di laurea in Fisica, istituito a seguito del D.P.R. n. 451 del 21 aprile 1949, inizia la sua attività nell'anno accademico 1949-1950. All’inizio del 1958 arriva a Bari, chiamato come vincitore della cattedra di Fisica Sperimentale, il prof. Michelangelo Merlin (1910-2002). Assunta la direzione dell’Istituto di Fisica, egli progetta e realizza con encomiabile perseveranza una nuova sede dellʹIstituto nell’attuale localizzazione, all’interno dell’attuale campus universitario. La sede viene inaugurata il 6 novembre 1963, in concomitanza con l’apertura del Congresso della Società Italiana di Fisica, che vi svolse i lavori. Con una saggia e lungimirante politica, Merlin dota l’Istituto di attrezzature tecniche e scientifiche di prim’ordine e crea una scuola di fisici, oggi nota e apprezzata a livello internazionale. Successivamente l’Istituto di Fisica si trasforma in Dipartimento di Fisica dell’Università di Bari e nel 1995 in Dipartimento interuniversitario di Fisica dellʹUniversità degli Studi di Bari e del Politecnico di Bari. Il 12 gennaio 2004 il Dipartimento Interateneo di Fisica è intitolato a suo nome. Oggi, il Dipartimento ospita al suo interno strutture di ricerca quali la Sezione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Unità dell’Istituto di Fotonica e NanoTecnologie (IFN), così come lo spin‐off GAP del Politecnico di Bari specializzato in temi di telerilevamento e Geomatica. In totale vi operano circa 280 fra ricercatori e unità di personale tecnico-amministrativo. Per ricordare quel lontano 1963 e i 50 anni di attività il Dipartimento Interateneo di Fisica «Michelangelo Merlin» dell’Università e del Politecnico di Bari, organizza per mercoledì, 9 ottobre 2013, a partire dalle ore 10.30, le celebrazioni del 50mo anniversario della fondazione. Il programma prevede: Saluti dei Magnifici Rettori dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli e del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio «1963-2013: 50 Anni di Fisica» Introduzione: Prof. Salvatore Nuzzo, Direttore del Dipartimento Intervengono: Prof. Fernando Ferroni, Presidente dell’Ist. Naz. di Fisica Nucleare (INFN) Prof. Luciano Maiani, CERN e Cattedra Enrico Fermi, Università di Roma La Sapienza Prof.ssa Luisa Cifarelli, Presidente della SIF e del Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi" - Centro Fermi Prof. Guido Tonelli, Spokesman Emerito Esperimento CMS-LHC Prof. Massimo Inguscio, Direttore del Dip. di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia, CNR Ore 15.00 «1963-2013: Storia del Dipartimento» Introduzione dei Proff. M. de Palma, G. Scamarcio. Intervengono i Proff.: Aldo Romano, Luciano Guerriero, Vittorio Picciarelli, Sergio Natali, Bruno Ghidini, Bartolomeo Marangelli, Gianluigi Fogli, Maria Teresa Muciaccia, Franco Selleri, Ida Maria Catalano. «I giovani fisici baresi nel mondo» Collegamento internet con i laboratori di fisica nel mondo. ufficio stampa
Con un auto rubata poche ore prima a Manduria, ed fucile risultato rubato 17 anni fa a Carovigno, due giovani, entrambi di 22 anni di Trepuzzi, hanno effettuato una rapina in un esercizio commerciale di Cellino San Marco e successivamente sono stati arrestati dai carabinieri di Lecce e della Compagnia di Campi. I due si sono fatti consegnare circa 3000 euro dal cassiere del supermercato sotto la minaccia del fucile e sono poi fuggiti a bordo dell'auto, nella quale sono stati trovati anche due passamontagna improvvisati. Analizzando gli elementi raccolti e incrociando una serie di dati, i carabinieri sono arrivati ai due giovani arrestandoli con l'accusa di rapina. Proseguono invece le ricerche di un terzo complice e anche le attivita' investigative finalizzate a capire se il gruppo sia responsabile di altre rapine commesse nella zona.
Un magistrale concerto, eseguito dai due eccellenti pianisti calabresi Maria Teresa Lobianco (Ballata n. 4 di Chopin e Ciaccona in re minore di Bach-Raff) e Salvatore Sangiovanni (la difficile ma ben riuscita interpretazione della Sonata in si minore di Liszt), entrambi allievi del Maestro Cosimo Damiano Lanza, ha inaugurato nei giorni scorsi l’anno accademico 2013-2014 dell’Accademia Musicale Mediterranea. A Palazzo di Città di Taranto sono ripresi gli appuntamenti della trentunesima edizione della rassegna Emozioni concertistiche, promossa dall’Accademia Mediterranea con la Presidenza della Repubblica Italiana, la Presidenza del Senato della Repubblica, la Presidenza della Camera dei Deputati, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e col patrocinio del Comune di Taranto. Nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico sono stati consegnati i diplomi agli oltre cento allievi della passata stagione dell’istituto, che è l’unico privato musicale di Taranto e provincia dove è possibile tenere gli esami ministeriali in sede. MIGLIORI ALLIEVI IN CONCERTO La rassegna Emozioni concertistiche è riservata ai migliori allievi dell’Accademia Mediterranea ed ai migliori pianisti che godono delle lezioni del direttore della scuola il M° Cosimo Damiano Lanza. Dopo l’appuntamento dell’1 ottobre con Francesca Ferri, Paolo Leone e Francesco De Santis, il prossimo in agenda è il concerto del 15 ottobre a Palazzo di Città a Taranto. Protagonisti sono i giovani artisti Eleonora Lanza, Claudio Passiatore e Francesca Pompamea. Eleonora Lanza, nove anni, studia pianoforte dall’età di 3 presso l’Accademia Mediterranea di Martina Franca sotto la guida della Maestra Agnese Urso. Per Emozioni concertistiche eseguirà: Preludio in do minore e Preambulum in FA maggiore di Bach, Sonatina n. 4 (3° tempo) di Clementi e Vecchia filastrocca di De Santis Claudio Passiatore ha 13 anni ed a 9 ha intrapreso il corso di pianoforte, attualmente frequenta il 4° anno della scuola. Per Emozioni concertistiche eseguirà Studio n.2 in mi minore di J.B. Cramer, Minuetto e trio dalla suite Francese III di J.S. Bach, Sarabanda HWV 437 di G.F. Handel e Barcarola Veneziana di F.B. Mendelsshon. Francesca Pompamea, diciottenne, ha iniziato a studiare pianoforte dall’età di 9 anni. Ha sostenuto gli esami di teoria e solfeggio ed il Compimento inferiore al conservatorio Tito Schipa di Ceglie Messapica. Per la kermesse dell’Accademia Mediterranea eseguirà il seguente programma concertistico: Sonata in la minore F 98 di Scarlatti, Intermezzo op 117 n.2 di Brahms e Preludio Op. 32 n. 5 e 6 di Rachmaninoff. L’ingresso al concerto è libero, dalle ore 18.30. IL PREMIO ITALIA IL 22 NOVEMBRE Emozioni Concertistiche, prevede settimanalmente un appuntamento nel Salone degli Specchi del Comune di Taranto e si chiuderà il 22 novembre con il Premio Italia-Olimpo Pianistico 2013, caratterizzato da una lunga tradizione e che per questa edizione è rivolto ai soli iscritti dell’Accademia Musicale Mediterranea. Il 20 e 21 novembre si terranno le eliminatorie, il 22 la finale e concerto dei premiati. Il concorso è prestigioso, perché assegna le medaglie di bronzo dei: Presidente della Repubblica, Presidente del Senato della Repubblica, Presidente della Camera dei deputati e del Presidente del Consiglio dei Ministri. L’Accademia Musicale Mediterranea ha quattro sedi: Taranto, Martina Franca, Leporano e Grottaglie. Per iscriversi (a corsi ministeriali con esami o a corsi ludici per diletto), nelle sezioni di canto, chitarra, clavicembalo, oboe, organo, pianoforte, piano jazz, violino e violoncello, si può fissare un appuntamento chiamando al numero telefonico 328/2424840.
Arrestato e condotto in carcere con l'accusa di concussione un funzionario della Sovrintendenza di Taranto che avrebbe chiesto una tangente per agevolare una pratica relativa all'esecuzione di lavori di ristrutturazione di una villa in località 'Rosa Marina', a Ostuni (Brindisi), per i quali era indispensabile un 'nulla osta. La polizia lo ha arrestato in flagranza mentre in un'area di servizio riceveva una tangente di 300 euro dal geometra incaricato della esecuzione delle opere.
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