Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

<Nell\\\'ambito del Festival delle Culture, abbiamo assistito a momenti di profonda emozione e riflessione. L\\\'incontro pubblico con le scuole e i progetti di accoglienza per ricordare la strage della Mecnavi ha visto una grande partecipazione, segno dell\\\'impegno della nostra comunità nel non dimenticare per non ripetere gli errori del passato.

Il cuore dello spettacolo La Gru ha pulsato forte, toccando le corde più intime dell\\\'anima. Quest\\\'opera teatrale, ispirata a un tragico evento nel porto di Taranto, ci ha ricordato l\\\'importanza vitale della Sicurezza sul Lavoro.

Questi momenti di commemorazione devono rafforzare il nostro impegno a promuovere la sicurezza e a proteggere la vita di ogni lavoratore.

Ringraziamo l\\\'associazione Opportunità alla Pari di Taranto per l\\\'energia e la bellezza del loro spettacolo.>

Con queste parole l\\\'organizzazione della prestigiosa rassegna culturale che da 17 anni si tiene a Ravenna da marzo a luglio, a cura dell\\\'amministrazione comunale, ha salutato l\\\'associazione Opportunità alla Pari che ha presentato a Ravenna la performance teatrale LA GRU, scritta da Luisa Campatelli, interpretata da Tiziana Risolo con la regia di Alfredo Traversa.  Le due città sono legate simbolicamente dal dramma delle morti sul lavoro 

<Sono parole toccanti che ci riempiono di orgoglio - ha dichiarato Sabrina Pontrelli, presidente dell\\\'associazione di promozione sociale - soprattutto per l\\\'occasione che ci è stata data di portare a Ravenna uno spaccato della realtà tarantina.>

La grande industria che fa da sfondo alla tragedia che si è consumata sulla gru al porto di Taranto, le problematiche su ambiente e salute ma soprattutto la condizione delle donne, quelle in particolare a cui tocca il peso della vita all\\\'indomani della tragedia sono i temi affrontati sul palco delle Artificerie Almagià, dove sono intervenute l\\\'assessora del comune di Ravenna con deleghe al lavoro, politiche di genere, associazionismo e immigrazione, Federica Moschini, la segretaria generale della Cgil della provincia di Ravenna, Marinella Melandri e la responsabile dei servizi per l\\\'immigrazione, Giovanna Santandrea che hanno ricordato la Tragedia Mecnavi, del 13 marzo 1987, quando 13 operai alcuni dei quali al loro primo giorno di lavoro, morirono intrappolati nella stiva della nave. 

<Non pensate che queste problematiche siano tanto lontane da voi, solo perché Taranto è una città distante da Ravenna - ha detto la sindacalista della città capitale del mosaico rivolgendosi agli studenti degli istituti superiori presenti in sala - anche nel porto di Ravenna ci sono tante gru proprio come quelle del porto di Taranto e la tragedia che avete appena visto rappresentata su questo palco potrebbe toccare da vicino ciascuno di noi più di quanto pensiate. Il tema della sicurezza sul lavoro così ben evidenziata dalla pièce teatrale, mette in luce la necessità di mantenere elevata l\\\'attenzione su questo fronte.>

Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte dell\\\'autrice Luisa Campatelli che ha commentato: <portare la testimonianza di Taranto a Ravenna attraverso questo testo è stato per me momento di forte impatto emotivo. Quest\\\'opera scava nel profondo dell\\\'animo femminile e sono contenta che questo sia stato compreso. Al termine dello spettacolo, vedere i ragazzi ammutoliti, alzarsi in piedi, mi ha fatto capire che il messaggio era arrivato dritto al cuore di tutti e ringrazio l\\\'associazione Opportunità alla Pari perché oramai lavoriamo in perfetta sintonia su tematiche che ci trovano completamente d\\\'accordo. Con l\\\'attrice Tiziana Risolo meravigliosa interprete e il regista Alfredo Traversa abbiamo intrapreso un percorso che attraverso il teatro sollecita riflessioni. Con La Gru abbiamo portato sul palcoscenico la tragedia ma anche il sogno nel contrasto tra la macchina industriale e i bellissimi uccelli che si riposavano sulle sponde dello Ionio.>

Al termine dell\\\'incontro l\\\'associazione ha omaggiato il comune di Ravenna con prodotti tipici del territorio ionico e la giornata si è conclusa con un \\\"arrivederci\\\" da parte di tutti alla prossima edizione del Festival delle Culture.

Lu.Lo. 

Schiarita per due impianti importanti dei Giochi del Mediterraneo, l’evento sportivo internazionale in programma a Taranto da fine agosto a primi di settembre del 2026 con circa 4mila atleti attesi da 26 Paesi dell’area mediterranea. La svolta si è avuta nel corso di una riunione tra il commissario di Governo per i Giochi, Massimo Ferrarese, l’ad della società pubblica Sport e Salute (incaricata della progettazione), Diego Nepi Molineris, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Sciolto soprattutto un nodo significativo: nei 18 mesi di lavori preventivati per la completa ristrutturazione dello stadio, il Taranto Calcio potrà continuare a giocare le partite del campionato. Individuate infatti le soluzioni tecniche che permetteranno la coesistenza delle attività di cantiere con quelle agonistico-sportive. Per effetto di una serie di integrazioni progettuali, dalle demolizioni alle coperture della struttura, il costo del progetto dello stadio - capienza 21mila spettatori - è passato dai 28 milioni inseriti masterplan (ma riferiti al documento preliminare di progettazione) ai 45 stimati ora, anche se si prevede che si possa arrivare a 50 milioni. Nel corso della ristrutturazione, che partirà con i primi lavori a fine campionato per esplicarsi, una volta finita la gara di appalto, da novembre 2024 in poi, la capienza dello stadio sarà ridotta a 4mila spettatori. Rivisto e potenziato anche il progetto dell’impianto polivalente Ricciardi che ora é attestato a 16 milioni. 

 “Stiamo lavorando tutti per cercare di risolvere i problemi e non è cosa facile, abbiamo definito le questioni relative allo stadio e al PalaRicciardi, e la società pubblica Sport e Salute sarà al nostro fianco non solo per la progettazione delle opere, ma anche come centrale di committenza per il lancio della gara di appalto” ha detto il commissario Ferrarese. Mentre il sindaco Melucci ha affermato che “ora di auguriamo che il Governo potrà essere sensibile verso le nuove esigenze del Comitato organizzatore per adeguare il masterplan generale alle aspettative e alle esigenze tecniche di una vetrina internazionale fondamentale per la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Il Comune di Taranto ha precisato che per “le situazioni tecniche di emergenza, ovvero per motivi di sicurezza che dovessero sopraggiungere lungo il cantiere, l\'Amministrazione comunale manterrà l\'impegno di garantire in subordine l\'uso in convenzione dell\'impianto pubblico di Brindisi”. L’ad di Sport e Salute, Nepi Molineris, ha scandito i tempi che da ora in poi attendono la società, 2 mesi per completare il progetto dello stadio, 4 per organizzare e bandire la gara di appalto e 18 di lavori, “tempi - ha detto Nepi Molineris - che devono essere scolpiti sulla nostra pelle”. L’ad della società del Mef ha infine dichiarato che sarà donato a Taranto un play ground chiamato “Illumina\" e rappresenterà “concretamente il contratto sociale tra giovani e anziani. Sarà un luogo di sport e di inclusione generazionale, dove sarà possibile praticare diverse discipline come ad esempio l\'arrampicata, lo skate, il basket 3x3, la ginnastica dolce e che preveda spazi di incontro e di aggregazione. Con ‘Illumina’ - ha detto Nepi Molineris - vogliamo anche a Taranto, così come in diverse città d’Italia, lanciare, attraverso lo sport, un messaggio per noi importante di inclusione”. 

Torniamo ancora una volta a plaudire l’operato della Guardia di Finanza contro il lavoro abusivo. I numeri riportati dalla recente operazione nel comune di Manduria, circa 100mila euro di volume di affari maturati totalmente a nero dal 2020 al 2023 da attività abusiva di estetica, testimonia la portata del fenomeno dell’abusivismo nella nostra provincia. Basta moltiplicare per le migliaia di pseudo operatori del benessere abusivi che imperversano nelle strade di tutta la provincia ionica, per renderci conto di che parliamo.

Quello dell’abusivismo è un fenomeno che interessa tutti i settori, la moda, l’autoriparazione, l’edilizia, l’impiantistica, l’alimentare, ma crediamo che un rilievo particolare il fenomeno lo assuma per le imprese di acconciatura ed estetica. Raffaella Semeraro e Silvio Lippo, referenti provinciali di Confartigianato Benessere (estetica ed acconciatura) intervengono così su un problema annoso e sempre attuale per il suo impatto economico e per i danni che può causare ai consumatori.

Confartigianato continua a sostenere una battaglia costante contro questo fenomeno dell’abusivismo che va ad aggravare la crisi dei professionisti in regola, la stragrande maggioranza, che operano nel rispetto delle norme, a cominciare da quelle igienico sanitarie in merito alla sterilizzazione degli strumenti, per continuare con quelle legate alla formazione e alla qualifica professionale e finire con l’utilizzazione di prodotti e apparecchiature certificate. Sono quelli che contribuiscono a rendere vivibile col loro lavoro i centri storici e le periferie di tutti i comuni della nostra provincia, arginando lo spopolamento e il degrado.

Riteniamo – insistono i referenti – che la soluzione possa passare attraverso maggiori controlli da parte degli organi preposti e dalla presa di coscienza da parte dei consumatori sia dei rischi per la salute che si corrono affidandosi ad operatori abusivi. Senza dimenticare il danno economico e sociale che si arreca alla cittadinanza, con l’evasione di imposte che servono a sostenere i servizi di pubblica utilità. Tanti cittadini, troppi, non sempre ignari, continuano facilmente a rivolgersi ad abusivi ed irregolari per servizi alla persona fuori da ogni controllo dal punto di vista igienico sanitario e fiscale.

Le modalità con le quali operano le attività abusive sono note, ed i social sono pieni di offerte da parte di abusivi, neanche piu nascoste o velate: c’è chi presta servizi di estetica ed acconciatura privatamente direttamente presso l’abitazione di clienti e chi presso propri locali spesso anonimi, senza avere il minimo rispetto delle norme igieniche e sanitarie, utilizzando prodotti magari economici (impazzano le cineserie), ma pericolosi, e spesso senza nemmeno avere l’abilitazione professionale.

In pratica abbiamo comportamenti ed attività che possono esporre la clientela al rischio di lesioni capillari, cutanee o, nei peggiori dei casi, alla possibilità di contrarre malattie gravi come l’epatite C o l’Aids, ma sembra che tutto ciò non spaventi la gente. Lo spavento del covid sembra non essere servito poi a nulla, anzi ha contribuiuto ad incrementare la platea dei fruitori.

Confartigianato vuole continuare a lanciare un segnale forte e di sensibilizzazione verso i consumatori per ricordare che affidarsi a coloro che si improvvisano operatori del settore non mette a rischio solo la bellezza, ma anche la propria salute. Il mettersi in mani sicure e professionalmente riconosciute rimane il punto principale. Scegliere un centro di estetica o un parrucchiere regolaramente iscritto alla Camera di commercio, significa scegliere un professionista del settore che utilizza prodotti selezionati, tecniche all’avanguardia e certificate, attrezzature sterili e sanificate in ambienti sani e igienicamente idonei, qualcuno che offre la garanzia della propria professionalità. Parliamo di operatori soggetti a rigidi controlli sanitari, al rispetto delle certificazioni sui macchinari proprio a garanzia dei clienti. Chi si affida a improvvisati operatori a fronte anche di un eventuale risparmio economico, convenienza che a vedere su facebook è poi tutta da dimostrare, si espone al rischio di danni gravi e permanenti e spinge la categoria verso un impoverimento professionale.

 Confartigianato, come sindacato degli artigiani – dichiara il Segretario provinciale Fabio Paolillo - auspica che il lavoro della Guardia di Finanza e delle altre autorità preposte continui in maniera serrata. Come associazione restiamo come sempre disponibili a collaborare e supportare le autorità competenti nel loro lavoro. Invitiamo chiunque abbia volontà a denunciare alla pubblica Autorità qualsiasi situazione abusiva ed irregolare. Come noto, anche Confartigianato è disponibile a veicolare qualsiasi segnalazione di irregolarità pervenga in associazione. Proseguiremo – conclude Paolillo – le nostre iniziative di sensibilizzazione verso la cittadinanza per una corretta informazione sui rischi e sulle conseguenze sanitarie causate dai trattamenti alla persona svolti in maniera abusiva ed incontrollata, a cui devono seguire azioni repressive, con sanzioni e conseguente sequestro delle attrezzature. Inoltre chiediamo con forza che siano applicate parimenti le sanzioni anche ai cittadini utenti che fruiscono di questi trattamenti in forma abusiva: se non c’è richiesta, l’offerta scompare, con tutte le conseguenze positive del caso.

E’ stato inaugurato a Taranto il BAC - Parco della Musica, una nuova destinazione d’uso dedicata alla cultura, all’arte e allo sviluppo tecnologico. Un\'inaugurazione che fa parte del processo di riqualificazione e rigenerazione urbana che mira a restituire alla città aree e siti dismessi o degradate. Intorno a questa apertura si sono aperti momenti di riflessione su Taranto, città complessa e sui tanti spazi che come quello di via Di Palma attendono attenzione. 

Con il taglio del nastro da parte del Sindaco Rinaldo Melucci sono state aperte le porte della nuova infrastruttura e riconsegnate  così alla comunità cittadina la piazza di questa importante area, oggetto di un significativo intervento di riqualificazione urbana che prevede il recupero complessivo degli immobili presenti e una nuova destinazione d’uso dedicata alla cultura, all’arte e allo sviluppo tecnologico.

 A seguito del tradizionale taglio del nastro, è stato presentato un breve intermezzo musicale a cura dell’Orchestra Giovanile della Magna Grecia. Dopo  gli interventi istituzionali del Sindaco Rinaldo Melucci e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Cosimo Ciraci, che hanno illustrato lo stato di avanzamento del cantiere complessivo dei BAC conferenza stampa di presentazione del calendario degli eventi programmati dall’amministrazione Melucci per il 2024 con l’assessore alla Cultura, Angelica Lussoso.

 

Durante l’evento d’inaugurazione sono stati  allestiti spazi espositivi in cui si terranno ulteriori talk tematici di approfondimento, con un focus particolare sulla “Giornata internazionale della Donna”: il Dipartimento Prevenzione dell’ASL di Taranto promuoverà tutte le attività a favore delle donne, in particolare vaccinazioni e screening oncologici, mentre l’Associazione Alzaia illustrerà le opportunità offerte dal Centro Antiviolenza del Comune di Taranto in co-gestione con SudEst Donne. Al contempo, la Biblioteca Comunale “Pietro Acclavio” ha promosso le proprie attività a favore della cittadinanza.

 

Presente anche uno stand del progetto CALLIOPE - Casa delle tecnologie Emergenti, un vero e proprio hub dell’innovazione in cui competenze e tecnologie di ultima generazione si fondono per dare luogo a un programma di ricerca in ambito One Health che riconosce l\'interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale.

 

Tra i vari momenti, largo spazio all’intrattenimento, al cibo e alla musica per famiglie e ragazzi, con Armando Carrera, piano e voce, l’esibizione live della band “Spaghetti Brothers” e un djset conclusivo

 

Abbiamo partecipato all’evento che si è svolto, in via di Palma, a pochi metri dall’ingresso principale dell’Arsenale Marittimo,  nella splendida cornice degli Ex Baraccamenti Cattolica, per testimoniare la presenza dei nostri associati.    È quanto scrive in una nota CasaImprese, presente all\'evento insieme ai tanti che  hanno voluto testimoniare con la loro presenza interesse e attenzione.  

Di seguito le riflessioni di CasaImpresa.

Per plaudere ad un primo passo sul difficile percorso di una vera rigenerazione urbana, di una non più rinviabile rivitalizzazione del borgo, del centro cittadino dove attualmente - per tanti arcinoti motivi - il settore del commercio vive una crisi che non accenna a diminuire.

UN’ASSOLUTA NOVITA’

Ecco perché- per la categoria dei commercianti del centro - la riqualificazione di un’importante area, per tanto tempo chiusa e abbandonata (dismessa dalla Marina Militare) ed ora finalmente recuperata crediamo possa rappresentare un’assoluta novità in termini di fruibilità di cultura, arte e anche sviluppo tecnologico. Come abbiamo visto gli interventi di ristrutturazione e di rigenerazione hanno interessato solo una parte esterna dell’area.

Il progetto infatti sarà integrato sia con il teatro da 500 posti sia con l’istituzione del Distretto dell’’Innovazione Taranto (Progetto Calliope - Casa delle Tecnologia Emergenti): entrambe le iniziative potranno meglio definire l’attrattività dell’area che però dovrà necessariamente completata con i tanto auspicati parcheggi.

PARCHEGGI

Abbiamo appreso con piacere che è in via di definizione l’acquisizione dell’adiacente grande area ex Caserma Mezzacapo che diventerà una grande parking area al servizio del Borgo. Un’esigenza centrale per i commercianti considerata la grande, crescente difficoltà dei clienti di arrivare in centro con le auto.

Auspichiamo che a tutto questo possano e debbano aggiungersi ulteriori elementi attrattivi, ovvero un servizio di accoglienza, un info point, e tutto ciò che possa riempire di contenuti una struttura innovativa e propulsiva integrata nella vita del centro. Dare nuova vita alla città e al commercio deve essere una priorità assoluta: perciò auspichiamo che all’istituzione del Parco della Musica possano poi aggiungersi il recupero del Palazzo degli uffici, del Palazzo Frisini e di tante altre piccole aree abbandonate che possa essere restituite alla fruizione della comunità.

BANDO OPEN BAC 2024

Plaudiamo inoltre al bando previsto nell’ambito dell’iniziativa “Open BAC 2024”, che prevede - durante la stagione estiva – di metterà a disposizione la piazza del Parco per eventi teatrali, musicali e letterari

TARANTO E LA PROVINCIA

Ci preme infine rimarcare l’importanza che Taranto possa tornare ad essere davvero il “capoluogo di provincia”, ovvero il riferimento per i cittadini e i consumatori dei comuni limitrofi: abbiamo assistito negli ultimi anni ad un progressivo allontanamento. Rinnoviamo la nostra disponibilità per collaborare nel recupero di questa identità, attuando politiche di co-marketing con le realtà della provincia ionica.

Lu.Lo. 

Una task force per i problemi dell’indotto di Acciaierie d’Italia. La coordinerà la Camera di Commercio di Taranto, sarà rappresentativa dei diversi soggetti coinvolti, e tratterà con i commissari dell’amministrazione straordinaria, i ministeri, a partire dal Mimit, e la Regione Puglia. “Si é deciso di mettere in piedi una task force guidata dalla Camera di Commercio che assumerà i toni istituzionali senza per questo sostituirsi in alcun modo ai portatori di interessi, alle associazioni e ai sindacati, che continueranno a giocare le loro partite e ad esprimere le loro rivendicazioni nei modi e nelle forme che riterranno più opportune” spiega il presidente Vincenzo Cesareo, che aggiunge: “Abbiamo deciso insieme di mettere tutti gli attori intorno alla Camera di Commercio oltreché per le economie di scala e aumentare la massa critica, anche perché riteniamo che la Camera di Commercio, in quanto istituzione, abbia facilità ad interloquire con gli ambiti ministeriali e regionali”. Cesareo precisa: \\\"Compito della task force sarà quello di “accertare che la volontà del Governo di ristorare i crediti delle imprese e di garantire la funzionalità del siderurgico, si traduca in una condizione possibile. Al momento non ci pare che questa condizione ci sia”.

   Il presidente della Camera di Commercio ritiene possibile un intervento della Regione a favore delle imprese, acquisendo i crediti dell’indotto, “ma crediamo - specifica - che si debba intervenire o sulle nuove norme che regolano la crisi d’impresa, o con uno strumento normativo ad hoc”. 

Il sindacalista Fabio Ligonzo: accolta la nostra richiesta a sostegno dei lavoratori del borgo

Il lavoro proficuo di mediazione della Cisl FP del Comune di Taranto ha raggiunto un primo risultato soddisfacente in merito alla riduzione del costo degli abbonamenti mensili a tariffa agevolata per gli stalli di sosta a pagamento.

La nuova tariffa è di 35 euro nelle zone A e B della città, dalle ore 8 alle ore 18:30, ed è stata approvata lo scorso 27 febbraio dal Cda di Kyma Mobilità, così come ci conferma il Direttore Generale Dott. Carallo, con una delibera che è in fase di pubblicazione. È quanto afferma in una nota stampa, il Segretario Aziendale della Cisl FP, Fabio Ligonzo, che in questi mesi aveva avanzato diverse proposte in tal senso.

Tale tariffa rinviene dallo sconto del 30% sull’importo base di 50,00 euro, che sarà applicata qualora gli abbonamenti siano acquistati previa sottoscrizione di un\'apposita convenzione con Kyma Mobilità Spa, in un numero di almeno 30 trena unità da Amministrazioni pubbliche, enti o associazioni varie, società o aziende, in favore di titolari, soci, dipendenti e collaboratori, già dal mese di marzo.

L\'amministrazione comunale, a seguito della delibera del commissario Cardellicchio che aveva ridotto il costo degli abbonamenti a 25 euro, aveva raddoppiato l\'importo che era arrivato a 52,50 euro.

Questa scelta aveva portato ad una significativa riduzione del potere d\'acquisto dei lavoratori, oltre a un malcontento generalizzato, continua Ligonzo. Difatti i lavoratori del Comune di Taranto insieme agli altri dipendenti pubblici (Asl, Provincia di Taranto, Agenzia delle Entrate e Riscossione, docenti e dei ministeriali) ed i postali rappresentati dalla Slp Cisl, si erano uniti alla Cisl FP per trovare una soluzione a questo aumento vertiginoso dei prezzi.

Diverse sono state le proposte della Cisl FP, non ultima l\'introduzione di un programma di welfare integrativo per i dipendenti del Comune di Taranto, per noi ancora valida - afferma Ligonzo - che includa benefici come l\'abbonamento agevolato per gli stalli di sosta a pagamento ed anche per i mezzi pubblici, che possono contribuire in modo significativo al miglioramento della qualità della vita dei dipendenti.

Bene quindi ha fatto Kyma Mobilità Spa su impulso dell\'assessore Mazzariello, a rivedere e diminuire la tariffa dell\'abbonamento per i lavoratori, con l\'auspicio di continuare a trovare soluzioni condivise al fine di calmierare ancora di più questi costi, vista la crisi economica che attanaglia la nostra città.

Inquinamento ambientale e rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro: sono i due reati per le quali risulta indagata Lucia Morselli, ex amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, società che da alcune settimane é stata ammessa all’amministrazione straordinaria e commissariata dal Governo. L’indagine sulla Morselli è riportata oggi da “ La Gazzetta Del Mezzogiorno”. La manager ha ricevuto un avviso di proroga delle indagini da parte del gip di Taranto, Francesco Maccagnano. L’indagine sulle emissioni di Acciaierie d’Italia è stata aperta mesi addietro dalla Procura di Taranto e diversi sono i sopralluoghi effettuati in fabbrica dai Carabinieri del Noe su mandato dall’autorità giudiziaria. Al direttore dello stabilimento, Vincenzo Di Mastromatteo, sono stati anche notificati, da parte dei militari del Nucleo operativo ecologico, ordini di acquisizione relativi a documenti sulla gestione e manutenzioni degli impianti. 

L’indagine della Procura si è mossa sulla base di diversi esposti arrivati, ma il problema è stato anche segnalato dalle autorità sanitarie relativamente al benzene, inquinante cancerogeno. Pur restando sotto il valore limite, come media annuale, di 5 microgrammi per metro cubo di aria, Arpa Puglia ha infatti segnalato un trend al rialzo per le emissioni di benzene, passate, sempre come media annua, da 3,2-3,3 del 2022 a 3,7 dell’anno scorso. Il che, per Arpa e Asl, costituisce un segnale da non sottovalutare in una città come Taranto, già sottoposta a molte pressioni ambientali.  Dai rilievi fatti da Arpa Puglia emerge che all’inizio del 2023 le emissioni di benzene (riferite sempre a valori medi mensili) hanno avuto un’accelerazione. Nel rione Tamburi (quartiere molto vicino all’acciaieria), la centralina di via Orsini ha segnalato a gennaio 2023 - dati Arpa - 5,9 microgrammi per proseguire con 4,6 a febbraio, 5 a marzo, 3,9 ad aprile, 2,8 a maggio e 3,1 a giugno scorso. I valori più bassi si riscontrano invece alla portineria C della fabbrica (intorno all’1 e spesso anche meno), quelli più alti, invece, in cokeria (a febbraio e aprile si è toccato, rispettivamente, 46,5 e 45,7 microgrammi, salvo poi scendere al 26,9 di giugno; ma qui non valgono i valori limite di 5 microgrammi e il personale è munito di dispositivi di protezione). Un altro dato monitorato è quello della centralina parchi, molto vicina alla città, dove il benzene a gennaio e ad aprile ha toccato, rispettivamente, 7,6 e 7,7 per scendere poi a 4,4 e 4,8 a maggio e giugno. Va detto che già a gennaio 2023 Arpa segnalava ad Acciaierie, ma anche a Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria degli impianti, al ministero dell’Ambiente e ad Ispra, che nei primi 11 mesi del 2022 si sono registrati dati in aumento. Proprio perchè il tema ambientale ha un impatto delicato che nel decreto sull’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia, approvato dal Senato e ora al vaglio della Camera per la conversione in legge, è stata prevista la possibilità di non assoggettare alla cassa integrazione anche gli addetti ai presidii ambientali della fabbrica, oltre a quelli addetti alla sicurezza. La richiesta di mantenere integra l’attività dei presidi ambientali del siderurgico di Taranto era stata chiesta nelle audizioni al Senato a gennaio dal dg di Arpa Puglia, Vito Bruno. In quanto ad Acciaierie d’Italia, giorni fa il Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza, passaggio finale per l’ammissione all’amministrazione straordinaria, e la Procura di Milano ha aperto un fascicolo (al momento senza indagati e senza ipotesi di reato) per vedere se sono state commesse irregolarità nella gestione dell’azienda tali da presupporre il reato di bancarotta. 

Le emissioni inquinanti dell’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, sono anche al centro di un’ordinanza del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che lo scorso 22 maggio dispose che Acciaierie d’Italia e Ilva in amministrazione straordinaria (proprietaria degli impianti mentre Acciaierie è gestore in fitto), individuassero e rimuovessero le cause alla base delle stesse emissioni nel giro di 30 giorni. Inoltre, il sindaco di Taranto stabilì che le due società fermassero gli impianti dell’area a caldo nei successivi 30 giorni in caso di inadempienza all’ordinanza. Quest’ultima é stata impugnata da Acciaierie d’Italia prima davanti al Tar del Lazio, che peró ha dichiarato la sua incompetenza territoriale, e in seguito al Tar di Lecce che, accogliendo la richiesta dell’azienda, l’ha sospesa a giugno. L’udienza al Tar si è svolta lo scorso 26 ottobre e il legale del Comune di Taranto ha chiesto un rinvio in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia Europea su un’altra vicenda che riguarda sempre l’ex Ilva e gli aspetti dell’impatto ambientale del siderurgico. Sul punto la Corte UE del Lussemburgo ha tenuto l’udienza il 14 dicembre scorso e la sentenza dovrebbe uscire in questa primavera. Per il sindaco Melucci, un pronunciamento favorevole dei giudici del Lussemburgo, avrebbe effetti positivi anche per la causa aperta davanti al Tar Lecce. Nell’ultima udienza, l’avvocato generale della Corte UE, Juliane Kokott, nel suo parere al collegio, disse che “qualora i fenomeni di inquinamento ambientale derivanti dall’impianto o prevedibili, nonostante l’uso delle migliori tecniche disponibili, causino danni eccessivi alla salute umana devono essere adottate misure protettive ulteriori. Se misure in tal senso non risultino attuabili, l’impianto non può essere autorizzato. La tutela della salute umana può in tal caso giustificare anche rilevanti pregiudizi economici”. Alla Corte UE il caso è giunto dal Tribunale di Milano (Milano è la sede legale della società) a cui si sono rivolti associazioni e cittadini di Taranto chiedendo per i danni ambientali e sanitari la chiusura o il fermo degli impianti siderurgici. Il Tribunale, a sua volta, ha effettuato un rinvio pregiudiziale alla Corte del Lussemburgo chiedendo di chiarire se i provvedimenti adottati verso l’ex Ilva abbiano o meno violato il diritto comunitario. In particolare, il Tribunale di Milano ha posto la sua attenzione sulle proroghe all’interno dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), la mancata Valutazione del danno sanitario ai fini del rilascio dell’Aia e l’aver considerato solo un set di inquinanti. Per l’avvocato generale della Corte UE, “nell’autorizzare un impianto e nel riesaminare un’autorizzazione, devono essere considerate tutte le sostanze inquinanti emesse in quantità significativa che possono essere previste e il loro impatto sulla salute umana”. Inoltre, per l’avvocato generale, “la tutela della salute umana può in tal caso giustificare anche rilevanti pregiudizi economici. In particolare - osserva Kolott - non possono essere tollerati fenomeni di inquinamento ambientale che, danneggiando la salute umana, violano i diritti fondamentali degli interessati, come accertato dalla CEDU con riferimento all’acciaieria Ilva”. La Corte Europea dei diritti dell’uomo (CEDU) si è infatti espressa tempo addietro sul caso dell’ex Ilva evidenziando mancate tutele della salute dei cittadini di Taranto e dei lavoratori e sul tema l’avvocato generale della Corte del Lussemburgo sottolinea che “i fenomeni di inquinamento che, compromettendo la salute umana, violano i diritti fondamentali delle persone interessate sono sempre significativi”.  Infine, a febbraio 2023 Acciaierie d’Italia ha  presentato al ministero dell’Ambiente domanda di rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) scaduta il 23 agosto 2023, e l’istruttoria è attualmente in corso.

Mister Capuano: \" Questa è una squadra di carattere e non sarà dimenticata. \" Fabbro: \"Successo che ci da consapevolezza. Al gol ho provato una grande emozione.\"

 

Di Andrea Loiacono 

 

Ottavo risultato utile consecutivo per il Taranto che allo Iacovone batte ancora una volta nel finale una buona Virtus Francavilla. Primo tempo di studio sostanziale con Capuano che ripropone Bifulco dal primo minuto. Virtus Francavilla di mister Villa che si schiera col 3-5-2. Il primo tempo è equilibrato con il Taranto che sfiora il vantaggio con Bifulco. Risponde la Virtus con un paio di ripartenza ficcanti. Nella ripresa il Taranto prende le redini del gioco e sfiora la rete con Simeri di testa. A pochi istanti dal termine ci pensa Michael Fabbro con una zampata sottoporta a far esplodere di gioia i quasi cinquemila supporters ionici.

 

Queste le parole del tecnico Capuano nel dopogara: \"Il risultato è giusto, se vogliamo anche stretto. Nel primo tempo siamo stati un po contratti contro una buona virtus, una squadra compatta a cui vanno i miei complimenti. Nella ripresa abbiamo cambiato sistema di gioco e sono contento che anche oggi un subentrato abbia deciso il match, questo è sinonimo di squadra di carattere. Non è importante il tipo di sostituzione ma quando viene fatta. Al di là di questo i meriti sono tutti dei ragazzi. La classifica ora la guardiamo e siamo contenti,  la squadra oltre che essere simpatica lotta su ogni pallone. Dobbiamo andare avanti con umiltà ma senza porci limiti.\"

 

Grande gioia si evince dalle parole del man of the match Michael Fabbro : \" Sentivamo l\' importanza di questa partita. Sappiamo che queste gare contro squadre in lotta per la salvezza sono molto difficili. Il gol è il frutto di un gruppo che ci ha sempre creduto. Quando ci si allena come lo facciamo noi arrivano i risultati. Nel secondo tempo abbiamo guadagnato maggiori spazi e ci abbiamo forse creduto di più. In occasione del gol c\' è stato un calcio di punizione con la sfera deviata sa Miceli. Ci ho creduto e ho aspettato la palla. Quando l\' ho vista finire in rete non ho capito granché,  poi mi sono emozionato a sentire il boato della curva. Il merito della vittoria è dei nostri tifosi che ci hanno sempre spinto e sostenuto. Il gol lo dedico alla mia famiglia e a me stesso,  è stato un anno difficile con diversi infortuni.  Questo terzo posto ci da maggiore consapevolezza di non essere inferiori a nessuno.\"

L\'abbattimento degli storici lecci di via Di Palma a Taranto sta mobilitando i cittadini che chiedono di sapere le ragioni di una così drastica decisione. Belli e fieri, i lecci di via Di Palma svettavano ai bordi del viale rappresentandone il segno distintivo.

Ma era proprio inevitabile questa condanna a morte? L\'Amministrazione comunale ha fornito la sua spiegazione. Si tratta di alberi malati e per sette di loro l\'abbattimento è inevitabile.

Ecco, di seguito la nota che spiega le ragioni della scelta:

L’abbattimento degli alberi non obbedisce a regole di estetica del verde, quanto piuttosto ad inderogabili regole di verifiche tecniche da parte di personale specializzato mirate a constatare le condizioni vegetative e biomeccaniche delle alberature ove compromesse oppure di pericolosità per la pubblica e privata incolumità.

Le censure e le critiche su abbattimenti mosse  non tengono conto di queste condizioni.

Nello specifico circa gli abbattimenti delle alberature di Quercus Ilex di via Di Palma occorre puntualizzare che tale tipo di intervento, pur drastico ma necessario ed indispensabile, è stato dettato, per una buona parte di essi, dalle accertate pessime condizioni vegetative e biomeccaniche da parte dei tecnici in quanto gravemente affetti da funghi xilovori, più comunemente definiti come la carie del legno. Per altri sette esemplari si è dovuto provvedere al loro abbattimento per accertate gravi lesioni che avrebbero comportato il loro cedimento con potenziali gravi pericoli per la pubblica e privata incolumità. Ovviamente questa soluzione, per i tecnici, era l’unica adottabile per non trovarsi poi, come comunità tarantina, a commentare la morte o il ferimento dei pedoni che ivi, abitudinariamente, transitano in quel tratto di marciapiede altamente frequentato.

Come prassi, nella stagione appropriata si provvederà alla piantumazione di altrettante alberature.

Purtroppo, passa sempre sotto silenzio e inosservata la quotidiana attività di monitoraggio al quale viene sottoposto l’ingente patrimonio delle alberature inserite nel catasto del verde pubblico cittadino.

I progetti di massiccia piantumazione da parte dell’amministrazione guidata dal Sindaco Melucci, per esempio, Green Passage e il piano per la realizzazione della Green Belt sono attività che hanno reso Taranto negli anni una tra le città pugliesi con più verde urbano per abitante, come affermato già nel 2022 da Legambiente Puglia (14,44 mq per abitante).

A nessuno piace abbattere alberi per il solo gusto di farlo, magari per soli aspetti estetici.

Tale spiegazione non esaurisce critiche e polemiche hanno letteralmente invaso Facebook.

A sostenere un\'altra tesi è l agronomo Francesco Pasculli, ecco le sua considerazioni: 

Solo la scarsa conoscenza dell\'arboricoltura può far scrivere queste nefandezze. Risulta assolutamente evidente che non si ha conoscenza delle tecniche di slupatura, operazione con la quale si libera il tronco o altra parte dell\'albero danneggiato dalla lupa o carie; si esegue con attrezzi adatti, come sgorbie, scalpelli, ecc., fino a raggiungere il legno sano, la cui superficie, messa a nudo e bene lisciata, viene disinfettata e spalmata con sostanze protettive.

Non si ha la minima conoscenza della Valutazione di Stabilità Integrata, prove di trazione, tomografia sonica e elettrica.

Non si ha la minima conoscenza e rispetto del Verde Storico che impone il coinvolgimento di Soprintendenza e Ordine degli Agronomi e Forestali.

Lu.Lo. 

Un carro siluro é deragliato all’interno dello stabilimento Acciaierie d’Italia, ex Ilva, in acciaieria 2. Non ci sono stati feriti. Il deragliamento è avvenuto mentre era in corso in fabbrica una delle ispezioni dei tecnici dello Spesal, il servizio dell’Asl che si occupa della sicurezza dei luoghi di lavoro. L’accaduto è confermato anche da fonti vicine allo Spesal, contattate da AGI, che aggiungono che gli accertamenti sull’episodio sono ancora in corso. Da alcune settimane, lo Spesal sta ispezionando le aree della fabbrica anche per verificare se la mancata attività delle imprese dell\'indotto, inattive a causa dei crediti maturati verso Acciaierie e da quest\'ultima non pagati, stanno creando o meno ripercussioni su sicurezza, manutenzioni e prescrizioni ambientali. Il carro siluro è il convoglio speciale che trasporta la ghisa colata dagli altiforni alle acciaierie (in questo momento è operativa nell\'ex Ilva di Taranto solo una delle due acciaierie disponibili) per la successiva trasformazione in acciaio. La ghisa viene trasportata allo stato liquido ad elevatissima temperatura. Il sindacato Usb dichiara che “fortunatamente rtunatamente non si sono registrate conseguenze per i lavoratori. Solo qualche giorno fa, abbiamo nuovamente segnalato all\'azienda la pressoché assente manutenzione all’interno della fabbrica, eredità pesante della gestione Morselli. In particolare, abbiamo cercato di richiamare  l’attenzione su binari, punti di scambio direzionali  e passaggi a livello. I carri siluro nello specifico si muovono sistematicamente tra gli altiforni e l’acciaieria con un peso considerevole, tra carro siluro stesso e materiale trasportato, che si aggira attorno a qualche centinaia di tonnellate. Da qui si evince il grande pericolo che corre chi lavora nelle vicinanze, nel caso si verifichi uno sversamento”. “Torniamo quindi a denunciare lo stato precario della sicurezza a causa dei mancati interventi manutentivi - rileva il sindacato Usb -. Comprendiamo certamente la difficoltà del momento, ma chiediamo una tempestiva e massiccia attività mirata a ristabilire le necessarie condizioni di sicurezza, dal momento che problemi di questo tipo in fabbrica ce ne sono tanti”.

Pagina 9 di 912