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Giornale di Taranto - Giornalista1

di Amedeo Cottino

 

Nuovo servizio INPS online per le imprese che aderiscono ai Fondi di solidarietà di settore, per richiedere le prestazioni attraverso il portale dell’istituto: in dettaglio, si tratta di assegno ordinario o di finanziamento di programmi di formazione. Tali prestazioni sono previste dall’articolo 4, comma 3 e seguenti della legge 92/2012 (Riforma del Lavoro Fornero), per assicurare copertura ai lavoratori non coperti da altre forme di integrazione salariale.

Domanda

Partendo dalla Home Page INPS, recentemente rinnovata, si clicca sui Servizi online, cliccando sul pulsante “Accedi ai servizi“.A questo punto, dal menù a sinistra si sceglie la voce “per tipologia di utente“, e quindi, sempre dallo stesso menù, si clicca su “aziende, consulenti e professionisti“. A questo punto, dall’elenco dei servizi, si sceglie “Fondi di solidarietà: assegno ordinario e finanziamento programmi di formazione“.

A questo punto, appare la schermata in cui bisogna inserire il PIN dispositivo. Vale la pena di ricordare che tale codice dispositivo è diverso dal PIN ordinario: per ottenerlo va seguita una specifica procedura (accessibile anch’essa dal portale INPS). E’ anche possibile convertire il PIN ordinario in PIN dispositivo (che di fatto è quello che serve per accedere alle prestazioni di natura economica).

Inserito il PIN dispositivo si accede dunque al servizio che, come detto, consente ad aziende e professionisti di inviare la domanda per ottenere l’assegno ordinario o i programmi di formazione. E’ possibile trasmettere l’istanza online oppure scaricare l’applicazione sul computer.

Beneficiari

I fondi di solidarietà sono attualmente previsti dai seguenti settori: Credito e Credito Cooperativo, Esattoriali, Monopoli di Stato, Poste Italiane. L’INPS ha anche pubblicato la circolare 95/2015, che è dedicata in particolare al Fondo di solidarietà per i dipendenti di Poste Italiane istituito con Decreto interministeriale 78642 del 24 gennaio 2014, che fornisce le seguenti prestazioni:

·         programmi formativi di riconversione e/o riqualificazione professionale, anche in concorso con gli appositi Fondi nazionali e/o comunitari;

·         specifici trattamenti a favore dei lavoratori dipendenti dai soggetti aderenti al Fondo, interessati da riduzione dell’orario di lavoro o da sospensione temporanea dell’attività lavorativa anche in concorso con gli appositi strumenti di sostegno previsti dalla legislazione vigente ed al versamento della contribuzione correlata;

·         erogazione di assegni straordinari per il sostegno al reddito riconosciuti ai lavoratori ammessi a fruirne nel quadro dei processi di agevolazione all’esodo, e al versamento della contribuzione correlata dovuta alla competente gestione previdenziale.

Trattamenti economici

Per quanto riguarda in particolare i trattamenti di sostegno al reddito, sono riconosciuti ai dipendenti (esclusi i dirigenti) del gruppo Poste Italiane, coinvolti in processi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendali, che maturano i requisiti minimi per la pensione(di vecchiaia o anticipata) entro 60 mesi dalla risoluzione del rapporto di lavoro. Il valore dell’assegno è pari a quello dell’assegno previdenziale che il lavoratore percepirebbe alla data di cessazione del rapporto, compresa la contribuzione calcolata sulla base della contribuzione mancante per il diritto alla pensione. L’azienda versa la contribuzione al Fondo fino a quando il lavoratore non matura il diritto alla pensione.

In generale, il sostegno al reddito dei Fondi di Solidarietà è sempre una sorta di pre-pensionamento, che di volta in volta, a seconda dell’accordo fra le parti, prevede diversi requisiti. Il Fondo Credito e Credito Cooperativo prevede anch’esso che il dipendente maturi i requisiti per la pensione entro 60 mesi (cinque anni), per gli Esattoriali il periodo è più lungo (96 mesi, quindi otto anni), il Fondo dei Monopoli di Stato riconosce l’assegno entro 84 mesi (7 anni) dalla cessazione del rapporto.

Fonte: Circolare INPS 95/2015

 

di Amedeo Cottino

 

Nuovo servizio INPS online per le imprese che aderiscono ai Fondi di solidarietà di settore, per richiedere le prestazioni attraverso il portale dell’istituto: in dettaglio, si tratta di assegno ordinario o di finanziamento di programmi di formazione. Tali prestazioni sono previste dall’articolo 4, comma 3 e seguenti della legge 92/2012 (Riforma del Lavoro Fornero), per assicurare copertura ai lavoratori non coperti da altre forme di integrazione salariale.

Domanda

Partendo dalla Home Page INPS, recentemente rinnovata, si clicca sui Servizi online, cliccando sul pulsante “Accedi ai servizi“.A questo punto, dal menù a sinistra si sceglie la voce “per tipologia di utente“, e quindi, sempre dallo stesso menù, si clicca su “aziende, consulenti e professionisti“. A questo punto, dall’elenco dei servizi, si sceglie “Fondi di solidarietà: assegno ordinario e finanziamento programmi di formazione“.

A questo punto, appare la schermata in cui bisogna inserire il PIN dispositivo. Vale la pena di ricordare che tale codice dispositivo è diverso dal PIN ordinario: per ottenerlo va seguita una specifica procedura (accessibile anch’essa dal portale INPS). E’ anche possibile convertire il PIN ordinario in PIN dispositivo (che di fatto è quello che serve per accedere alle prestazioni di natura economica).

Inserito il PIN dispositivo si accede dunque al servizio che, come detto, consente ad aziende e professionisti di inviare la domanda per ottenere l’assegno ordinario o i programmi di formazione. E’ possibile trasmettere l’istanza online oppure scaricare l’applicazione sul computer.

Beneficiari

I fondi di solidarietà sono attualmente previsti dai seguenti settori: Credito e Credito Cooperativo, Esattoriali, Monopoli di Stato, Poste Italiane. L’INPS ha anche pubblicato la circolare 95/2015, che è dedicata in particolare al Fondo di solidarietà per i dipendenti di Poste Italiane istituito con Decreto interministeriale 78642 del 24 gennaio 2014, che fornisce le seguenti prestazioni:

·         programmi formativi di riconversione e/o riqualificazione professionale, anche in concorso con gli appositi Fondi nazionali e/o comunitari;

·         specifici trattamenti a favore dei lavoratori dipendenti dai soggetti aderenti al Fondo, interessati da riduzione dell’orario di lavoro o da sospensione temporanea dell’attività lavorativa anche in concorso con gli appositi strumenti di sostegno previsti dalla legislazione vigente ed al versamento della contribuzione correlata;

·         erogazione di assegni straordinari per il sostegno al reddito riconosciuti ai lavoratori ammessi a fruirne nel quadro dei processi di agevolazione all’esodo, e al versamento della contribuzione correlata dovuta alla competente gestione previdenziale.

Trattamenti economici

Per quanto riguarda in particolare i trattamenti di sostegno al reddito, sono riconosciuti ai dipendenti (esclusi i dirigenti) del gruppo Poste Italiane, coinvolti in processi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendali, che maturano i requisiti minimi per la pensione(di vecchiaia o anticipata) entro 60 mesi dalla risoluzione del rapporto di lavoro. Il valore dell’assegno è pari a quello dell’assegno previdenziale che il lavoratore percepirebbe alla data di cessazione del rapporto, compresa la contribuzione calcolata sulla base della contribuzione mancante per il diritto alla pensione. L’azienda versa la contribuzione al Fondo fino a quando il lavoratore non matura il diritto alla pensione.

In generale, il sostegno al reddito dei Fondi di Solidarietà è sempre una sorta di pre-pensionamento, che di volta in volta, a seconda dell’accordo fra le parti, prevede diversi requisiti. Il Fondo Credito e Credito Cooperativo prevede anch’esso che il dipendente maturi i requisiti per la pensione entro 60 mesi (cinque anni), per gli Esattoriali il periodo è più lungo (96 mesi, quindi otto anni), il Fondo dei Monopoli di Stato riconosce l’assegno entro 84 mesi (7 anni) dalla cessazione del rapporto.

Fonte: Circolare INPS 95/2015

 

Di Amedeo Cottino

 

 

I Comuni non invieranno alcun bollettino precompilato per il versamento di TASI e IMU, almeno non in automatico. I contribuenti però hanno la facoltà di richiederlo, così da non dover calcolare da soli l’imposta dovuta. Ricordiamo che, come recentemente precisato dall’IFEL (Fondazione per la finanza locale dell’ANCI) tanto l’IMU che la TASI devonoessere autoliquidate dai contribuenti, i quali dovrebbero calcolare autonomamente l’importo dell’imposta da versare entro la scadenza del prossimo 16 giugno.

Richiesta bollettino precompilato

La Legge di Stabilità 2013, comma 688, tuttavia prevede che:

“A decorrere dall’anno 2015, i Comuni assicurano la massima semplificazione degli adempimenti dei contribuenti rendendo disponibili i modelli di pagamento preventivamente compilati su loro richiesta, ovvero procedendo autonomamente all’invio degli stessi modelli”.

Dunque ai contribuenti viene lasciata la facoltà di fare richiesta al Comune tanto del bollettino TASI quanto di quello IMU, contenente l’importo corretto dell’imposta dovuta per l’anno 2015, semplicemente recandosi all’ufficio competente.

Delibere mancanti

In realtà qui sorge un ulteriore problema: mancano ancora le delibere dei Comuni sulle aliquote da applicare alla TASI e all’IMU per il 2015. Nell’ipotesi più probabile in cui le delibere non dovessero arrivare in tempo per il versamento dell’acconto, questo andrebbe calcolato sulla base delle aliquote stabilite l’anno scorso.

Ricordiamo che i Comuni hanno tempo fino al 30 luglio per deliberare le nuove aliquote e i contribuenti potranno effettuare i dovuti conguagli, o richiedere i rimborsi, in fase di saldo IMU e TASI prevista per il 16 dicembre.

 

Nella serata di sabato, i Carabinieri della Compagnia di Massafra, insieme ai colleghi del N.A.S. di Taranto, hanno eseguito un servizio a “largo raggio” che ha interessato la giurisdizione di competenza, allo scopo di prevenire e reprimere reati in genere nonché  verificare il rispetto delle norme in materia di somministrazione e vendita di prodotti alimentari. Nel corso dell’attività:

-          un uomo, originario della provincia di Bari e domiciliato in Crispiano, è stato arrestato in esecuzione di un provvedimento di applicazione della detenzione domiciliare, dovendo espiare le pena residua di mesi uno di reclusione poiché condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia;

-          un individuo di Crispiano è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Taranto, in esecuzione di un provvedimento di revoca della misura degli arresti domiciliari, cui era in atto sottoposto, e di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dalla Corte di Appello di Leccea seguito delle ripetute violazioni della misura in atto, rilevate e segnalate dai Carabinieri;

-          un Sorvegliato Speciale di P.S. di Statte è stato deferito in stato di libertà, poiché sorpreso dai militari operanti in compagnia di pregiudicati, violando in questo modo le prescrizioni della misura di prevenzione cui era sottoposto;

-          un individuo di Statte è stato deferito in stato di libertà per falsità materiale commessa da privato poiché, a seguito di controllo alla circolazione stradale, veniva sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà con contrassegno assicurativo falso, sottoposto a sequestro unitamente al veicolo;

-          in Mottola sono stati controllati n. 3 esercizi commerciali, a carico di due dei quali sono state contestate nr. 2 violazioni amministrative, rispettivamente per mancata etichettatura degli ingredienti e per mancanza del registro in materia igienico sanitaria, per un importo complessivo di euro 2.200,00.

Complessivamente sono state controllate 95 persone e 64 veicoli. 8 sono state le perquisizioni personali eseguite a seguito delle quali 5 persone sono state segnalate all’Autorità Prefettizia, quali assuntori di sostanze stupefacenti, sequestrando complessivamente gr. 1,5 di eroina, gr. 5,5 di hashish e gr. 0,5 di Marijuana.

DI MASSIMO CAUSO

 

 

CANNES – E ora si aspettano i premi. Cannes 68 ha messo sul tavolo tutte le carte del suo concorso e ora la partita è in mano alla giuria guidata dai fratelli Joel e Ethan Coen. Inutile dire che, oggettivamente, tra i grandi favoriti, alla vigilia come a giochi fatti, ci sono almeno due dei tre italiani giunti sulla Croisette: Nanni Moretti, che con “Mia madre” ha convinto in pieno critica e pubblico, e forse soprattutto Paolo Sorrentino, che se con “La giovinezza” ha diviso la critica della Croisette tra pro e contro, viaggia indiscutibilmente da favorito per contiguità coi gusti dei Coen. C’è chi non esita ad immaginare una doppietta tricolore che sarebbe l’apoteosi del nostro cinema… Per quanto riguarda invece Matteo Garrone, visionario e fantastico grande narratore del “Racconto dei racconti”, c’è da dire che allo stato attuale è dai più considerato il vero outsider della terna italiana, anche se il giurato Guillermo Del Toro, maestro del cinema fantasy, potrebbe spingere per assegnargli un premio.

In realtà va detto per i bookmakers Paolo Sorrentino si piazza solo terzo nella classifica degli scommettitori. Lo precedono infatti due opere che oggettivamente hanno buone possibilità di mettere d’accordo la giuria: “The Lobster” del greco Yorgos Lanthimos, metafora surreale su un mondo in cui la vita di coppia è un obbligo di legge, e “Lauder Than Bombs” del norvegese Joachim Trier, dramma familiare sulla morte di una nota fotoreporter interpretata da una Isabelle Huppert che potrebbe anche ambire a un premio come migliore attrice.

La giuria dei Coen deve poi risolvere il nodo della presenza asiatica in concorso. Dalla Cina vengono infatti due film molto importanti: un capolavoro assoluto come “The Assassins” di Hou Hsiao Hsien, autentico fuori quota della competizione, che meriterebbe una Palma d’Oro cui in realtà non sembra poter ambire; e “Mountains May Depart” di Jia Zhang-ke, parabola sul passato, sul presente e sul futuro cinese in forma di melodramma popolare, che potrebbe mirare a un premio per la regia o anche a un prestigioso riconoscimento d’appoggio, come il Gran Premio. Altra questione spinosa per i Coen è la compagine francese: con cinque film in concorso, nessuno dei quali davvero convincente, la Francia non può restare a mani vuote e appare innegabile che le carte potrebbero giocarsele solo due film: Jacques Audiard con “Dheepan”, dramma dell’immigrazione negli occhi di tre rifugiati politici cingalesi, e Stéphane Brizé di “La loi du marché”, dramma della disoccupazione interpretato da un misuratissimo Vincent Lindon, che potrebbe risultare la soluzione ideale per un premio al miglior attore in grado di salvare l’onore francese.

Da non trascurare, naturalmente, il cinema americano: escluso il Gus Van Sant di “The Sea of Trees”, dramma di rigenerazione a partire dall’ipotesi di un suicidio, interpretato da un Matthew McCounaghey che al massimo potrebbe ambire a un poco probabile premio per il migliore attore, un forte candidato ad un premio americano di rilievo è di sicuro “Carol”, il melodramma saffico di Todd Haynes. Per questo film qualcuno ipotizza persino una Palma d’Oro che francamente sembrerebbe eccessiva, piuttosto si può immaginare un premio per la migliore attrice a Cate Blanchett e/o a Rooney Mara. Infine va tenuto in seria considerazione quello che nel giudizio diffuso è uno dei migliori film di Cannes 68, l’ungherese “Saul Fia” di László Nemes, dramma ambientato nel pieno della follia nazista del campo di concentramento di Aushwitz.

Massimo Causo

La difficile congiuntura che attraversa la nostra economia impone di guardare con grande attenzione le vicende legate alle opere di riqualificazione ambientale dello stabilimento ILVA.

 

Con il completamento di quei passaggi preliminari indispensabili, sembrano dunque giungere a disposizione le risorse finanziarie individuate dal decreto per Taranto per assicurare continuità alla gestione e soprattutto dare certezza al processo di ammodernamento ed ambientalizzazione degli impianti ILVA.

Tale recente conclamata individuazione delle risorse finanziare destinate a questa grande opera apre dunque scenari diversi, assolutamente positivi e finalizzati al rilancio dello stabilimento e alla ripresa economica di un intero territorio.

 

Unitamente allo sblocco di processi altrettanto rilevanti come l’infrastrutturazione del porto, la rigenerazione urbana e le bonifiche del territorio, il complesso degli investimenti previsti per l’ambientalizzazione dell’ILVA rappresenta un’occasione determinante per provare ad invertire la rotta, fare economia e riattivare occupazione.

 

In questo quadro, la piena attuazione dell'AIA è il presupposto affinché il piano normativo specificatamente studiato per Taranto abbia compimento. Da questo complesso sistema di opere infrastrutturali e organizzazione operativa dipende il futuro dello stabilimento ionico e la salvaguardia degli asset industriali strategici per il nostro paese. L'attuazione dell'AIA risponderà alle indifferibili esigenze di tutela ambientale dei lavoratori e dei cittadini, esigenze alla base di quanto sta accadendo in questi anni.

 

In questa opera ANCE TARANTO, rappresentando un tessuto imprenditoriale dinamico e attento all'evoluzione dei mercati ma anche dotato di competenze ed esperienze specifiche rilancia la necessità che lo stesso sia coinvolto in maniera preponderante e non marginale nei lavori di adeguamento che, in tempi brevi, dovranno avere inizio. Gli imprenditori ionici conoscono bene la complessità di questa sfida e per questo sono disponibili a forme di partnership con altre aziende esterne mettendo a disposizione i propri livelli di qualificazione professionale e capacità oggettive affinate in tanti anni di collaborazione con l'industria siderurgica.

 

Per Taranto, dunque, è indispensabile che il processo di ambientalizzazione proceda, nei tempi previsti e con la certezza delle risorse finanziarie, al fine di cogliere i tanti risultati di una sfida complessa e difficile come quella di rinnovare e rendere sostenibile una presenza industriale così rilevante.  La speranza è che davvero e al più presto gli ingenti finanziamenti previsti siano disponibili e operativi per consentire la ripresa del sistema produttivo locale con importanti ricadute anche e soprattutto dal punto di vista sociale in un'area fortemente penalizzata dalla lunga crisi economica

 

 

La difficile congiuntura che attraversa la nostra economia impone di guardare con grande attenzione le vicende legate alle opere di riqualificazione ambientale dello stabilimento ILVA.

 

Con il completamento di quei passaggi preliminari indispensabili, sembrano dunque giungere a disposizione le risorse finanziarie individuate dal decreto per Taranto per assicurare continuità alla gestione e soprattutto dare certezza al processo di ammodernamento ed ambientalizzazione degli impianti ILVA.

Tale recente conclamata individuazione delle risorse finanziare destinate a questa grande opera apre dunque scenari diversi, assolutamente positivi e finalizzati al rilancio dello stabilimento e alla ripresa economica di un intero territorio.

 

Unitamente allo sblocco di processi altrettanto rilevanti come l’infrastrutturazione del porto, la rigenerazione urbana e le bonifiche del territorio, il complesso degli investimenti previsti per l’ambientalizzazione dell’ILVA rappresenta un’occasione determinante per provare ad invertire la rotta, fare economia e riattivare occupazione.

 

In questo quadro, la piena attuazione dell'AIA è il presupposto affinché il piano normativo specificatamente studiato per Taranto abbia compimento. Da questo complesso sistema di opere infrastrutturali e organizzazione operativa dipende il futuro dello stabilimento ionico e la salvaguardia degli asset industriali strategici per il nostro paese. L'attuazione dell'AIA risponderà alle indifferibili esigenze di tutela ambientale dei lavoratori e dei cittadini, esigenze alla base di quanto sta accadendo in questi anni.

 

In questa opera ANCE TARANTO, rappresentando un tessuto imprenditoriale dinamico e attento all'evoluzione dei mercati ma anche dotato di competenze ed esperienze specifiche rilancia la necessità che lo stesso sia coinvolto in maniera preponderante e non marginale nei lavori di adeguamento che, in tempi brevi, dovranno avere inizio. Gli imprenditori ionici conoscono bene la complessità di questa sfida e per questo sono disponibili a forme di partnership con altre aziende esterne mettendo a disposizione i propri livelli di qualificazione professionale e capacità oggettive affinate in tanti anni di collaborazione con l'industria siderurgica.

 

Per Taranto, dunque, è indispensabile che il processo di ambientalizzazione proceda, nei tempi previsti e con la certezza delle risorse finanziarie, al fine di cogliere i tanti risultati di una sfida complessa e difficile come quella di rinnovare e rendere sostenibile una presenza industriale così rilevante.  La speranza è che davvero e al più presto gli ingenti finanziamenti previsti siano disponibili e operativi per consentire la ripresa del sistema produttivo locale con importanti ricadute anche e soprattutto dal punto di vista sociale in un'area fortemente penalizzata dalla lunga crisi economica

 

 

 

ANCE Taranto - Sezione Costruttori Edili di Confindustria Taranto

AULA MAGNA “POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO”

MARTEDI’ 26 MAGGIO – ORE 15.30

 

VIA DE GASPERI  - PAOLO VI - TARANTO“Formazione e ricerca per l’innovazione tecnologica per l’ambiente a Taranto”: è il tema scelto per il dibattito che si svolgerà martedì 26 maggio, a partire dalle ore 15.30, nell’Aula Magna del Polo Scientifico Tecnologico, al quartiere Paolo VI. L’evento chiude il percorso intrapreso con il Pon “Magna Grecia” (Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività”), finanziato per 9,5 milioni di euro dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

 

L’obiettivo era chiaro: potenziare il sistema universitario (UNIBA, sede decentrata di Taranto, POLIBA, sede decentrata di Taranto) per contribuire al reale funzionamento del Polo Scientifico Tecnologico “Magna Grecia”.  Un traguardo importante che giunge a distanza di sette mesi dall’inaugurazione della struttura, lo scorso 21 ottobre, che ha visto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, protagonista del taglio del nastro e di una visita ai laboratori.

Passare dalla formazione di eccellenza all’operatività sul territorio: è questo il passaggio decisivo che si appresta a vivere il Polo Scientifico Tecnologico dopo aver dato vita a cinque Master incentrati sulle tematiche ambientali, con particolare riferimento alle problematiche del territorio jonico provato da decenni di inquinamento industriale. Il progetto di formazione, che ha raggiunto ottimi risultati, si è proposto di qualificare personale tecnico-scientifico, manageriale di alto profilo, in grado di rispondere alle necessità di un settore delicato e in continua evoluzione come quello ambientale, con un occhio di riguardo alle bonifiche.

La sfida è ambiziosa: capovolgere il paradigma di  “Taranto = città inquinata” in quello di “Taranto = città per la ricerca sull’inquinamento”. Il progetto di potenziamento del Polo ha previsto l’acquisizione di attrezzature e strumentazioni scientifiche  all’avanguardia per affrontare studi e ricerche sulle matrici ambientali. Una rete interna di postazioni di laboratorio è stata messa a disposizione di tutti gli stakeholder del territorio. La finalità è esplicita: avviare un “incubatore d’impresa” capace di rilanciare l’imprenditoria e favorire la riqualificazione del territorio jonico. 

DI MASSIMO CAUSO

CANNES – Chissà come risponderà la grancassa mediatica italiana, come racconterà che quest’anno a Cannes, oltre ai “tre moschettieri” Moretti, Sorrentino e Garrone, è passato nella sezione Un Certain Regard un quarto italiano, il pescarese ormai americanizzato Roberto Minervini. Il suo “The Other Side”, in uscita in questi giorni anche in Italia col titolo “Louisiana”, è un film di produzione anche italiana e non sfigura certo accanto alle opere dei maestri in Concorso ufficiale. Quella di Minervini è un0altra Italia del cinema, che del resto racconta un’altra America, quella della più profonda e imperscrutabile provincia statunitense, fatta di miseria, degrado, vite difficili e ai margini. “The Other Side” è il quarto lungometraggio di Roberto Minervini dopo “Low Tide” (visto alla Mostra di Venezia) e “Stop the Pounding Heart” (che era invece qui a Cannes). Tutti documentari, che hanno trovato il loro territorio di ricerca nell’entroterra statunitense, tra le maglie di un grande paese dalle grandi contraddizioni, dove mettere in pratica un cinema cercato a caldo nella verità spesso sconcertante di autentici outsiders. Questa volta Minervini si immerge nella palude umana di una Louisiana ai margini del sistema sociale americano, sostanzialmente una terra di nessuno popolata degli spettri di una società che finge di poterli ignorare. Si tratta di figure reali, che respirano le loro vite a base di crack, alcol, disoccupazione, giornate bruciate nel fare nulla, amori tossici, famiglie sganciate, armi in giardino… Minervini utilizza una tecnica documentaria da insider: scova i suoi personaggi, li punta, vive con loro da infiltrato con la macchina da presa, li lascia vivere e raccontarsi in una narrazione a grado zero di cui loro sono complici e lui è osservatore. “The Other Side” si basa sulla contrapposizione di due scenari opposti eppure uguali: da un lato la piccola disperazione di un uomo che nutre un profondo amore per la sua compagna e cerca una via di uscita dal circolo della droga cui, assieme a lei, è dedito. Dall’altra parte della stessa terra c’è poi un gruppo di persone che si aggrappa invece all’ordine di metallo e polvere da sparo delle armi, nel cui culto vive l’attesa (anche questa a suo modo messianica) di una nuova rivolta per rigenerare Roberto Minervini si affianca a loro, li osserva e lascia che loro si facciano osservare, raccontandosi: non descrive, ma racconta con agghiacciante partecipazione e sensibile distacco: mostra la lap dance di una ragazza incinta che poco prima abbiamo visto farsi di eroina, i corpi nudi, ragazzini che fumano il crack, momenti di tenerezza inaudita, poi campi di battaglia finti e reali, con gruppi che combattono giochi di guerra con armi vere, il disamore radicale per un Obama visto come un nemico dell’America… “The Other Side” ha qualcosa di profondamente sconvolgente, una intensità drammatica che scolpisce la verità che racconta con una purezza disturbante: un autentico viaggio nel cono d’ombra sociale che oscura le pulsioni più indicibili, quelle che cercano la salvezza e praticano la distruzione.

 

Massimo Causo

di MASSIMO CAUSO

CANNES – A Cannes 68 è infine arrivato anche il tempo della giovinezza. E’ di scena “Youth” firmato Paolo Sorrentino, sul red carpet della Croisette assieme al suo cast stellare: Michael Cane, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano, Jane Fonda… In conferenza stampa Michael Caine lo definisce “uno dei più grandi registi del mondo”, mentre per la Weisz è “un autore sempre capace di privilegiare più punti di vista”. Lui gioca la carta del giovane maestro, sa bene che non gli mancano le possibilità di un piazzamento in zona Palma d’Oro: i Coen lo conoscono bene e il film potrebbe essere anche nelle loro corde. L’accoglienza della stampa internazionale si divide tra le perplessità di una parte degli italiani e dei francesi e l’entusiasmo degli anglosassoni. Intanto Sorrentino definisce “La giovinezza” un film sul tempo: “Credo che questo sia oggi l’unico soggetto possibile al cinema: lo scorrere del tempo e ciò che ne resta. Lo so che in questa maniera rischio di passare per vecchio, ma a me sta bene così: vuol dire che ho ancora tempo per fare film da giovane e allungare la mia carriera…”.

Ovviamente “La giovinezza” è proprio il film che ti aspetteresti da Sorrentino: una lunga, pensosa, lirica e ironica riflessione sugli stati spirituali di personaggi sospesi sulle loro coscienze. Lo scenario si astrae negli ambienti surreali di un grande hotel nel cuore delle Alpi, un centro termale popolato da giovani e vecchie star in pausa esistenziale. E’ qui che incontriamo due vecchi amici sull’ottantina: Fred Ballinger (interpretato da un Michael Cane ovviamente “servillizzato”…) è un noto compositore e direttore d’orchestra in ritiro, che passa le sue giornate con Mick (un Harvey Keitel che spicca per naturalezza espressiva nello scenario recitativo un po’ imbalsamato allestito come sempre da Sorrentino), un regista intento a scrivere la sceneggiatura del suo film testamento. I loro incontri quotidiani, tra ricordi di quarant’anni d’amicizia e ironici confronti su reciproci problemi prostatici, fatto da traccia al deambulare di Sorrentino tra i corridoi di questa specie di limbo, in cui le ingenue anime di tanti artisti stanno come in una sospensione amniotica, in attesa di un nuovo starter o di uno stop definitivo. C’è il giovane divo americano (Paul Dano) che, stanco di interpretare film di robot, sta preparando il suo prossimo, imprevedibile ruolo impegnato; ci sono tanti altri lunari personaggi e poi c’è soprattutto Lena, la figlia ed assistente di Fred (interpreta da una Rachel Weisz capace di momenti molto alti), rifugiatasi nell’hotel dopo essere stata improvvisamente lasciata dal marito, che poi è il figlio di Mick. Sorrentino compone l’armonia tra questi luoghi e personaggi seguendo lo schema ormai consolidato nel suo stile, alternando singole scene, in genere caratterizzate da trovate narrative o da sovversioni ironiche nei dialoghi, a sipari coreografati visivamente e scenograficamente, in cui elabora una tensione tutta ambientale e tonale. Lo snodo narrativo è offerto dalla reiterata visita di un emissario della corte britannica, che vorrebbe ottenere la presenza di Fred a un grande concerto londinese, fortemente richiesta dalla regina in persona, e che non riesce ad accettare il diniego del musicista a dirigere la Royal Orchestra per l’esecuzione di un suo celebre brano. I “motivi personali” che Fred adduce per il rifiuto stanno nascosti nei suoi sentimenti e nella sua storia d’amore con una moglie, che aleggia come un fantasma sulla sua coscienza. “La giovinezza” resta ovviamente il grande mito romantico di una umanità che cerca l’eterno e si rotola immancabilmente nell’immanente, nei piccoli drammi delle emozioni, delle presunzioni, delle incomprensioni. Sorrentino cavalca il lirismo di un mood terminale che sopravanza l’esistenzialismo del Jep Gambardella della “Grande bellezza”: questo suo nuovo film è composto sulle geometrie di relazioni senza mondo, astratte in uno scenario quasi onirico, che sposta l’ispirazione immancabilmente felliniana del regista dalla Roma della “Dolce vita” alla stazione termale di “Otto e mezzo”. Il problema è che Sorrentino è ben lungi dall’essere Fellini: la sua maestria sta tutta nell’artificio del suo filmare, nella ricerca quasi ossessiva di soluzioni visive e tonali che eccedono la sostanza, in sé piuttosto elementare, dei suoi orditi. Ancor più che nei suoi film precedenti, Sorrentino nella “Giovinezza” mostra un rapporto col cinema eccessivamente formale, supino alla sua istintiva ricerca di un bello che ha qualcosa di decadente, immobile, statuario, di fronte al quale non si riesce a non nutrire un concreto sospetto di mero formalismo.

Massimo Causo

 

Arte, musica, letteratura e scienza, con un’attenzione particolare al sociale. La manifestazione, tra le più riuscite degli ultimi tempi,da quest’anno farà tappa anche a Ostuni e Galatina. Ospite d’eccezione la scienziata tarantina Antonella Viola che tratterà il tema “Alimentazione e salute”.

 

Dopo il successo registrato lo scorso anno, torna a Taranto “La notte della Cultura”. Sabato 13 giugno, con un’imperdibile anteprima nella giornata precedente, la città vecchia si animerà con eventi culturali di spessore che spazieranno dalla letteratura all’arte, dalla musica al teatro con il coinvolgimento in particolar modo del Museo Martà.

Quest’anno, inoltre, l’idea progettuale si estende anche alle Città di Ostuni (25 e 26 luglio)  e Galatina (28 e 29 agosto) , mentre per il 2016 sono stati avviati contatti con Matera, capitale europea della cultura. Questo non soltanto per favorire la diffusione della cultura quale elemento di crescita sociale, ma soprattutto anche per promuovere il turismo e l’economia del territorio, attirando visitatori dall’intera Puglia  e non solo.

Immediata, a tale proposito, è stata la disponibilità e forte la volontà di portare a compimento l’idea da parte dei Comuni coinvolti, con in testa i Sindaci e gli assessori Vincenza Vozza per Taranto, Claudia Trifan per Ostuni e Daniela Vantaggiato per Galatina.

L’ideazione e la produzione del progetto è stata curata dal tarantino Giuseppe Fornaro, già noto per aver realizzato numerosi progetti esclusivi e di qualità, e Gigi Rigliaco, operatore culturale e direttore di Art and Ars Gallery, galleria che promuove giovani artisti contemporanei su territorio internazionale, che ne curerà l’organizzazione.

Sostenuto da UBI Banca Carime, che ha creduto nell’iniziativa sin dai suoi albori, oltre che da Emmeauto BMW e MAICO in qualità di partner,  il progetto si avvale del sostegno di Puglia Promozione e Camera di Commercio di Taranto oltre che dei prestigiosi patrocini del Ministero dei beni culturali (Progetto “Etnie, letterature, minoranze storiche”), della Regione Puglia e della Federazione scrittori italiani.

La Notte della Cultura darà l’opportunità a tutti gli esercenti di attività commerciali e produttive della Città di tenere aperte le proprie attività, con l’invito da parte dell’organizzazione di personalizzare le vetrine per l’evento stesso.

Altra particolarità dellaNotte della Cultura  sarà un tema specifico intorno al quale ruotano tutte le proposte del progetto in ogni singola città: a Taranto sarà “L’altro – alimentazione e salute“, a Ostuni “l’altro” e a Galatina “La cultura del cibo”.

L’altrovisto da diverse angolazioni:  nella differenza di genere, di etnia, di lingua. Non tralasciando il tema della “diversabilità”, con il coinvolgimento delle associazioni che operano sul territorio nel volontariato e non solo con un’attenzione agli ipo/non vedenti: l’organizzazione della Notte della cultura ha infatti, da sempre, fortemente voluto e realizzato pubblicazioni dei programmi dell’evento in “braille”, “Large Print” con  assistenza durante l’intera manifestazione. Garantito anche l’interpretariato nella Lingua dei segni italiana nella sezione delle presentazioni letterarie e mostre su temi sociali.

Il programma completo della “Notte della Cultura” di Taranto sarà presto reso noto, ma già è certo che uno spazio importante sarà destinato all’alimentazione e alla salute in tema di prevenzione e ricerca, con la partecipazione straordinaria di un’eccellenza mondiale della scienza:  la scienziata Antonella Viola, di origini tarantine, premiata lo scorso 20 ottobre per i suoi studi contro il cancro dal Consiglio Europeo della Ricerca che le ha assegnato l’ Erc Advanced Grant 2014, una sorta di Oscar della scienza per il suo progetto “Steps”, ovvero un premio di ben 2.500.000 euro. Ora ha deciso di ritornare in Italia per approfondire i suoi studi con uno staff di ricercatori presso l’Università di Padova, declinando numerosi inviti da ogni parte del mondo.

Per quanto riguarda l’Arte tanti gli artisti provenienti da ogni parte d'Italia che installeranno, all'interno di luoghi aperti al pubblico (chiostri, corti, palazzi, piazze, ecc.) opere  Site-specific, cioè studiate e realizzate in funzione del luogo in cui verranno esposte, interagendo con il cittadino residente.

Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, inoltre,  Taranto ospiterà nuovamente la mostra della fotografa newyorchese Rebecca Arnold, che ama documentare natura e cultura dei 40 Paesi nel mondo che ha visitato.

Per la musica, invece,  si spazierà dalla sperimentale, ai cantautori, dalla musica classica al Jazz. Tutto il centro storico offrirà una serie di piccoli spettacoli e concerti per catturare l’attenzione del pubblico ed ogni musicista o formazione avrà a disposizione uno spazio che esalti le proprie caratteristiche, trasformando un semplice concerto in una esperienza sensoriale.

La novità di quest’anno sarà la realizzazione di un Salotto della Musica, da affiancare alle altre postazioni, per l’esibizione di vari artisti e ospiti d’eccezione, tra i quali la straordinaria violinista lituana SAULE KILAITE, che con il suo stile fonde il mondo della musica classica con quello della tradizione etnica e moderna.

Di scena inoltre(reduce dai successi di Sanremo) il cantautore Diodato ad Ostuniin una formula tutta nuova e cioè un trio formato da chitarra, violino e violoncello e il cantante-attore Graziano Galatone,  protagonista del musical “Notre dame de Paris” di Riccardo Cocciante.

Confermata la straordinaria e fortunata formula degli Standing Pianos: alcuni pianoforti saranno dislocati lungo le vie del centro storico, liberi di essere suonati da chiunque voglia cimentarsi.

E poi tanti altri eventi: per le vie del centro storico, ad esempio, due eccentrici musicisti  suoneranno uno splendido “Orchestrion” (organo di strada con percussioni) ed un organetto di barberia dall’incredibile timbro: a completamento, un’esposizione di grammofoni e di macchine musicali dell’epoca vittoriana. Sarà l’artista Mauro Grassi, grazie alla collezione dell’Associazione Italento e dell’Associazione musica meccanica italiana, a far rivivere atmosfere di altri tempi.

E ancora: le emozioni del Carillon vivente, già proposto a Taranto a Natale, che quest’anno sarà di scena ad Ostuni ed a Galatina.

A Taranto, invece, due grandi sorprese previste in Piazza Duomo ed in Piazza San Francesco.

Anche per la letteratura scelta una location importante: il chiostro dell’Università dove sarà allestito in modo da riportare l’idea di un biblioteca/salotto.

La formula sarà quella del talk show: alcune delle case editrici più attive sul territorio  presenteranno progetti editoriali, attinenti al tema della serata. Saranno presenti gli autori e gli editori che racconteranno i propri lavori, coordinati da giornalisti e uomini di Cultura oltre ad ospiti d’eccezione.

Grande importanza verrà destinata anche ad un salottino riservato all’incontro tra gli editori presenti e i giovani scrittori che non hanno precedentemente avuto l’opportunità di presentare le loro opere e che vorrebbero fossero prese in visione per un’eventuale pubblicazione.

 

Uno sforzo organizzativo importante che dovrebbe richiamare il pubblico delle grandi occasioni.

 

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