Ciò che sancisce l'inizio della Settimana Santa tarantina sono sicuramente le gare per l'aggiudicazione dei simboli delle due processioni che ne rappresentano il momento centrale, la processione dell'Addolorata che giovedì sera partirà dalla chiesa di San Domenico e la processione dei Misteri che venerdì si snoderà partendo dalla chiesa del Carmine per raggiungere la Città vecchia come prevede il percorso di quest'anno.
Ecco come sono andate le gare per le due processioni. In calo le offerte per la processione dell'Addolorata che l'anno scorso schizzò a 113mila euro, in salita quella per Gesù Morto.
PROCESSIONE ADDOLORATA
Sdanghe 40200 € (113.000 nel 2024)
Troccola 27100 € (35.000 nel 2024)
Croce dei Misteri 11.100€ (8.000 nel 2024)
Pesare 24.000€ (2.000 nel 2024)
Prima Croce 9.500€ (7.500 nel 2024)
Seconda Croce 5.000€ (7.500 nel 2024)
Terza Croce 5.100 € (7.400 nel 2024)
Bastoncino 6.100€ (5.800 nel 2024)
PROCESSIONE MISTERI
Troccola 43.400€ (35.000 nel 2024)
Gesù Morto 45.000€ (30.000 nel 2024)
Addolorata 40.100€ (55.100 nel 2024)
Croce dei Misteri 11.000€ (13.000 nel 2024)
Gonfalone 10.000€ realizzato dall'artista tarantino Roberto Ferri
(6.500 nel 2024)
Sacra Sindone 40.000€ (20.000 nel 2024)
Crocifisso 37.600€ (10.000 nel 2024)
La cascata 30.200€ (10.000 nel 2024)
Ecce Homo 40.000€ (22.500 nel 2024)
La Colonna 33.000€ (30.000 nel 2024)
Cristo all’Orto 33.200€ (21.000 nel 2o24)
Forcelle Gesù Morto 20.100€
Forcelle Addolorata 22.000€
Forcelle Sacra Sindone 17200€
Forcelle al Crocifisso 12.000€
Forcelle alla Cascata 2.000€
Forcelle Ecce Homo 500€
Forcelle La Colonna 6.000€
Forcelle Cristo all’Orto 6.000€
Prima mazza 2000€
Seconda mazza 2400€
Terza mazza 2200€
Quarta mazza 1800€
Quinta mazza 2000€
Sesta mazza 1500€
Settima mazza 1500€
Ottava mazza 1200€
Nona mazza 1500€
Prima posta Città Vecchia 3000€
Seconda posta 2000€
Il ritorno, a tre anni di distanza della nave Amerigo Vespucci a Taranto dal 16 al 22 aprile, avrà quest’anno una particolarità. Per la prima volta nella storia, Giovedì Santo i perdoni dell’arciconfraternita del Carmine saliranno a bordo del prestigioso veliero della Marina Militare per sostare in preghiera davanti all’altare della reposizione (il sepolcro) che verrà allestito sul cassero della nave, la parte più alta dell’unità. I perdoni sono i confratelli del Carmine che, in abito di rito, scalzi e incappucciati, tra pomeriggio e serata del Giovedì Santo si recano in visita ai diversi Sepolcri allestiti nelle chiese del centro e della città vecchia di Taranto. E la Vespucci ospita l’altare della reposizione in quanto chiesa del Giubileo su disposizione dell’ordinario militare, l’arcivescovo Santo Marcianò. Sul veliero - che in quelle fasi non sarà aperto al pubblico - dalle 22.30 alle 23.45 del Giovedì Santo saliranno i perdoni dell’itinerario della città vecchia che comprende tra l’altro anche la Cattedrale di Taranto. I perdoni sulla Vespucci sono uno degli eventi principali della famosa Settimana Santa di Taranto, che quest’anno celebra anche i 350 anni della fondazione della confraternita del Carmine, protagonista della processione dei Misteri che per l’occasione tornerà in città vecchia. Sulla Vespucci, infine, l’arcivescovo di Taranto, Ciro Miniero, celebrerà la messa nella mattinata di Pasqua. La sosta della Vespucci sia a Brindisi, dove la nave si trova già, che a Taranto, vede come main sponsor l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026.
Dichiara il commissario di Governo per i Giochi, Massimo Ferrarese: “La presenza nei nostri due mari della nave Amerigo Vespucci, la più bella nave del mondo, è una straordinaria occasione per celebrare i XX Giochi del Mediterraneo a poco più di un anno dal loro svolgimento - afferma il commissario Ferrarese -. Per questo abbiamo pensato a una partnership che possa affiancare le tappe di Taranto e Brindisi del Tour Mediterraneo Vespucci a un evento che vede il Mare Nostrum come naturale elemento di aggregazione”. Ferrarese aggiunge: “La presenza della nave Amerigo Vespucci e del Villaggio IN Italia a Taranto e Brindisi sarà un'occasione unica per celebrare lo spirito dei Giochi e per offrire un'esperienza ancora più suggestiva alle migliaia di persone che, per ammirare la nave della nostra Marina Militare, si affacceranno sull’Adriatico e sullo Ionio, ma con una finestra sul Mediterraneo”. E in vista della prossima settimana che a Taranto vedrà più eventi concomitanti (Vespucci, “Villaggio In Italia”, Settimana Santa, arrivo di tre navi da crociera) è stato approntato un piano di sicurezza e di viabilità che ha impegnato istituzioni, servizi di soccorso e forze di polizia. Le visite sulla Vespucci, intanto, sono già sold out a Taranto. “È stato davvero un lavoro di squadra per poter rispondere ad eventi unici - rileva il prefetto di Taranto, Paola Dessì -. La presenza della Vespucci, i Riti della Settimana Santa e le navi da crociera richiamano in questa città un gran numero di persone. C’é stata una grande collaborazione tra tutte le istituzioni per mettere a punto un piano di sicurezza che consenta di svolgere questi eventi e di vivere la prossima settimana, così importante per Taranto, in assoluta sicurezza”.
Mentre Taranto sta per entrare nella sua Settimana Santa, che con riti rappresenta uno dei momenti più importanti e centrali della vita della comunità, nonché grande elemento di attrazione per l'intensità e la bellezza delle processioni che a partire da Giovedì Santo faranno calare sulla città un'atmosfera unica, a Granada, in Spagna, grande successo per la mostra a cura dell'Associazione La Veste Rossa, Taranto.
Il senso dell'iniziativa è tutto nelle belle parole del prof.Gigi Montenegro, che di seguito pubblichiamo
Non rende pienamente l’idea il semplice affermare che l’esposizione documentale di fotografie della settimana santa di Taranto, è stato un successo insperato. Infatti per vedere la mostra, avere delucidazioni sulle ritualità di Taranto e sulla loro storia, ammirare i due abiti di rito, e seguire con attenzione il documentario, è stata la inattesa normalità quotidiana nei giorni dell’esposizione. E ciò che più ha meravigliato, è la circostanza che non solo sono venute le rappresentanze, spesso molto corpose, delle trentadue confraternite di penitenza granadine. Ma ad apprezzare l’allestimento sono stati cittadini interessati all’argomento, ma anche semplici fedeli che volevano conoscere il modo differente di esprimere la fede popolare, nei giorni in cui si celebra la passione e morte di Gesù.
Molti di loro, dopo aver visto alcune immagini della città, attreverso il documentario con commento in lingua spagnola, hanno praticamente promesso di venire a Taranto, almeno una volta, per vedere dal vivo le ritualità della settimana santa, ma anche per poter apprezzare in maniera diretta la ricca offerta culturale della città bimare, dal museo alla cattedrale, tanto per fare un paio di esempi.
Dopo la inaugurazione della Alcaldesa Marifran Carazo, con il presidente della Federazione delle confraternite Armando Ortìz, Fernando Egea, già delegato per il turismo e la cultura della Giunta dell’Andalusia, Adelardo Mora, presidente onorario dell’associazione, il Presidente Attilio Mingolla e Simone Capozzo dell’Associazione dei Pugliesi in Spagna venuti da Madrid, nella sede del Collegio dei farmacisti di Granada vi è stato un continuo viavai quatidiano. Per la verità le visite alla mostra sono sempre cominciate ben dopo l’orario di apertura, per il costume spagnolo di dare il via alle attività di ogni tipo, un paio di ore dopo quello a cui siamo noi abituati. Per questa ragione è stato sempre necessario porcrastinare l’orario di chiusura della mostra, a causa delle tante presenze proprio alla fine della giornata. In qualche circostanza, addirittura, è stato necessario invitare i vitatori ad uscire per gli imegni che il professor Montenegro, presidente dell’associazione, aveva preso presso le diverse sedi delle confraternite granadine, che hanno voluto ulteriori delucidazione ed approfondimenti, in conversazioni informnali presso quelle che in Andalusia chiamano la “Casa Hermandad” (casa della confraternita), e che tanto assomigliano per organizzazione agli oratori di qualche decennio fa, che furono impagabili fucine culturali.
In molti hanno chiesto la data della celebrazione dell’annuale convegno internazionale di confronto tra studi e ricerche svolti in diverse città. É stato così necessario chiarire che molto probabilmente il XIIoconvegno che avrà per tema “l’Addolorata: da Madre di Gesù a Madre della Chiesa”, molto probabilmente si celebrerà la prima settimana di ottobre. In primo luogo per la concomitanza delle celebrazioni del Giubileo delle Confraternite che vedrà ben due pasos andalusi, uno di Siviglia e l’altro di Malaga a Roma; e poi l’ultima settimana di settembre a Granada ci sono le celebrazioni per la Virgen de las Angustias, patrona della città.
L’importanza e la valenza della mostra documentale di Granada, è stata infine decretata dai media. In particolare nella trasmissione Granada Cofrade, settimanale dedicato al mondo confraternale della televisione andalusa TG7, all’esposizione della settimana santa di Taranto è stato dedicato il servizio di spalla, dietro solo al decreto riguardante il programma della settimana santa di Granada. Ed inoltre ampiservizi nei punti informazione sono stati dedicata da PTV altra tv che ha in palinsesto una trasmissione fondata sulle attività delle confraternite e che trasmette in diretta le processioni, da Canal Sur Granada e da radio Cope che ha dedicato all’inaugurazione anche una parte in diretta radio.
Asppettarsi qualcosa di più era davvero difficile.
Si è tenuta, nell’ex sala giunta della Provincia di Taranto, la conferenza stampa della Consigliera di Parità della Provincia di Taranto, Sabrina Pontrelli, che ha presentato l'iniziativa denominata servizio Taxi Rosa.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti è stato firmato il protocollo d’intesa volto a promuovere la sicurezza e l'autonomia delle donne non accompagnate nel trasporto serale e notturno.
“Un doveroso ringraziamento va alle cooperative dei tassisti TAXI DRIVER, TAXI COMUNALE TARANTO, Taxi DueMari e Cooperativa Taxi Tarantoche hanno accolto con fiducia l’iniziativa – ha dichiarato in conferenza stampa Sabrina Pontrelli – senza l’entusiasmo e la loro voglia di fare qualcosa per la comunità, l’iniziativa non sarebbe partita.
Le tariffe agevolate previste dall’accordo saranno attive da subito e, oltre a contribuire alla tutela del diritto delle donne di potersi muovere autonomamente, credo che rappresentino un importante passo verso una maggiore inclusività e sicurezza sul nostro territorio.
Il mio ruolo di Consigliera di Parità nasce primariamente dall’esigenza di tutela dei diritti degli uomini e delle donne sui luoghi di lavoro, contrastando fenomeni di mobbing, molestie e disparità salariali, ma il susseguirsi in questi anni di gravi episodi di violenza contro le donne – ha concluso la Pontrelli - mi impone moralmente di impegnarmi sul nostro territorio sia con azioni di sensibilizzazione e prevenzione che con azioni concrete, quale appunto questa del Taxi Rosa.”
"Siamo anche noi padri, mariti, fratelli - ha detto uno dei tassisti presenti aderenti alla convenzione - e non possiamo che sostenere iniziative di questo genere, viste tutte le terribili notizie di cronaca di questi ultimi tempi.
L'interesse per questo aspetto sociale, in questo momento, ci inorgoglisce e supera l'interesse commerciale.
E poi c'è il ritorno di immagine. La nostra categoria - ha specificato il conducente - viene vista sempre con sospetto e noi vogliamo dare una immagine più fedele a quello che realmente siamo, esseri umani. Aderire ad una iniziativa del genere spero che ci aiuti a recuperare la fiducia della gente. Spesso, pensando di risparmiare, ci si affida a persone non qualificate. Noi, invece, siamo lavoratori autorizzati e come tali ci sottoponiamo a visite mediche e i nostri mezzi devono rispettare determinati standard per poter circolare. Viaggiare in taxi è sinonimo di sicurezza."
Nel protocollo firmato dalle parti coinvolte, le agevolazioni previste sono:
- dalle ore 22.00 alle 00.30 è prevista una tariffa unica pari a €9,00, circoscritta alla zona compresa tra Ponte Girevole e viale Magna Grecia, con nessuna applicazione di supplemento notturno/festivo e con un unico indirizzo di riferimento (per i gruppi composti da più donne);
- dalle 00.30 alle 06.00 solo su prenotazione e previa disponibilità, è prevista una tariffa unica agevolata pari a €9,00, circoscritta alla zona compresa tra Ponte Girevole e viale Magna Grecia, con nessuna applicazione di supplemento notturno/festivi e con un unico indirizzo di riferimento (per i gruppi composti da più donne);
- per i tratti extraurbani o al di fuori della zona compresa tra Ponte Girevole e viale Magna Grecia, verrà applicato uno sconto del 10% sul costo della corsa extraurbana con nessuna applicazione di supplemento notturno/festivi e con un unico indirizzo di riferimento (per i gruppi composti da più donne);
Per usufruire della tariffa agevolata “TAXI ROSA” occorre specificare questa dicitura al momento della chiamata al radiotaxi.
È, inoltre, previsto il cosiddetto “servizio di cortesia”, ossia l’attesa del conducente finché, in caso di cliente unica, questa non sia entrata nel portone di casa prima di ripartire.
Lu.Lo.
Giornate intense per Commissario Straordinario del Comune di Taranto, dott.ssa Giuliana Perrotta, impegnata su più fronti cittadino. La Commissaria, come si legge in una nota, sta seguendo con particolare attenzione le criticità legate alla presenza di rifiuti abbandonati in alcune aree urbane, tra cui i quartieri Salinella e Tamburi.
La questione sarà oggetto di un imminente incontro con il presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli, finalizzato a un aggiornamento sulle attività in corso e alla definizione di ulteriori interventi, anche in previsione della stagione estiva.
La Struttura Commissariale intende garantire risposte concrete e tempestive, nell’interesse della comunità e del decoro cittadino.
La Commissaria ha inoltre incontrato le associazioni di categoria, gli enti e le realtà che operano in Città Vecchia. L’iniziativa è nata dalla volontà di condividere con il territorio il percorso di valorizzazione e rilancio del Centro Storico di Taranto, anche alla luce degli importanti interventi di recupero urbanistico già in atto e dell’incremento dei flussi turistici, legati in particolare all’arrivo delle navi da crociera.
L’incontro è stato l’occasione per illustrare le numerose iniziative culturali e sportive, anche di rilievo internazionale, già programmate e per raccogliere spunti, proposte e contributi da parte della comunità.
Infine, alla luce delle imminenti elezioni cittadine, la Commissaria ha inteso avviare una comunicazione ai Presidenti delle Società Partecipate dell'Ente invitandoli ad assumere un profilo di imparzialità e neutralità politica in tutte le attività inerenti all'espletamento delle rispettive competenze.
Le attività aziendali e le comunicazioni dovranno essere prive di contenuti politici e dovrà essere promosso un ambiente di lavoro che rispetti la diversità di opinione politica dei singoli dipendenti, senza influenzare le loro scelte personali.
L’occasione è di quelle imperdibili: poter entrare nella Tomba degli Atleti, da generalmente non fruibile, e negli ipogei di via Cava, prima della loro chiusura per i previsti lavori di ristrutturazione. E poi avere la possibilità di scendere nei sotterranei di palazzi storici e scoprire l’altro volto di Taranto. Quello più nascosto e misterioso, autentico ed emozionante al tempo stesso. Tutto questo accadrà nella magica “Notte Bianca degli Ipogei” in programma sabato 19 aprile in città vecchia, dalle ore 18 a mezzanotte.
Il format ideato da Taranto Grand Tour e realizzato con il patrocinio morale di Confcommercio Taranto, darà la possibilità a residenti e turisti di fruire di dieci siti appositamente selezionati, tutti aperti in contemporanea e in via straordinaria.
A cominciare, appunto, dalla Tomba degli Atleti di via Crispi, grazie alla collaborazione con il circuito Taranto Sotterranea. Si tratta in assoluto di uno dei più importanti monumenti funerari di età arcaica che la città custodisce. Di pianta quadrangolare, fu rinvenuta e scavata in due fasi (nel 1917 e nel 1921). Insieme al corredo che fu ritrovato, sia all’esterno e all’interno dei sarcofagi, rappresenta una preziosa testimonianza della cultura aristocratica tarantina, con particolare riferimento alla pratica dei banchetti e all’atletismo. All’interno della tomba, poi, per immergersi appieno nelle atmosfere di un tempo, sarà offerta una degustazione di vino in collaborazione con Cantine Palmieri.
Sempre nel corso della serata, grazie alla disponibilità degli uffici del Patrimonio del comune di Taranto, sarà possibile visitare l’ipogeo funerario e il frantoio Normanno di via Cava che, nelle prossime settimane, saranno oggetto di interventi di riqualificazione. Il tour prosegue anche nell’ipogeo Portacci e in quelli dei palazzi Galeota, Antonelli, Barion Santamato, Stola, Spartera e Galizia. Un itinerario ricco di fascino per muoversi tra gli ambienti sotterranei di quella che fu l’Acropoli greca e ammirare tagli di cava e blocchi di età greca, resti di strutture romane e medievali.
«Da quando è stata ideata – commentano i promotori - La Notte Bianca degli Ipogei, continua a richiamare tantissimi appassionati e curiosi. A migliaia, infatti, hanno scelto di cogliere questa opportunità. Si tratta di un evento diffuso di valorizzazione del patrimonio storico e culturale che ha come focus la città vecchia, che merita di essere considerata davvero il cuore pulsante di Taranto e sulla quale stiamo investendo grandi energie». Il progetto mira, in senso più ampio, alla creazione di un prodotto turistico innovativo, complice la valorizzazione e messa in rete di molteplici attrattori culturali.
Con un solo biglietto, al costo di 10 euro e con inclusa la degustazione di vino, sarà possibile accedere in autonomia a tutti i dieci siti. L’ingresso è gratuito per i minori sotto i 12 anni. I biglietti disponibili, per ragioni di sicurezza e per garantire la migliore fruizione possibile, sono limitati: una volta raggiunta la capienza massima la vendita dei ticket sarà interrotta. Info e acquisto ticket: https://bit.ly/460WTyj e 338.8524409. A causa della conformazione degli ambienti da visitare, il tour è sconsigliato a portatori di disabilità motorie.
Il giorno dell'evento, dalle ore 17:30, all'Info Point di piazza Castello sarà possibile convertire la prenotazione on line in ticket cartaceo, ritirando anche la mappa con le indicazioni sulla localizzazione dei vari punti di interesse. Inoltre, ogni ipogeo sarà presidiato da personale specializzato che fornirà informazioni sui luoghi visitati. Quelli che un tempo erano gli ipogei, ambienti sotterranei usati per scopi tra loro diversi (produttivi, abitativi, di culto o ricoveri per animali) sono oggi un prodotto turistico dalle straordinarie potenzialità. Tutto da scoprire.
Max ha scelto Tempesta, la yogichef tarantina Valentina De Palma. Gran finale mercoledì sera su Real Time l’ultima puntata di “THE GOLDEN BACHELOR – NON È MAI TROPPO TARDI PER INNAMORARSI”, il dating show che ha esplorato in 8 puntate il trend dell’amore maturo, condotto da AscanioPacelli, “testimonial” di come il vero amore possa nascere anche in televisione.
Su una spiaggia dell’incantevole isola di Rodi, il “golden bachelor”Massimiliano Pace, consulente finanziario romano e affascinante romantico sessantenne, ha quindi scelto Valentina, tarantina 54enne, personal chef e insegnante di yoga, separata con tre figli maschi e orgogliosa della propria libertà conquistata quanto dei suoi capelli silver. Tra loro, un’intesa nata dal primo incontro e che ha superato sette cerimonie delle rose e la concorrenza di altre 15 ladies over 50, fra cui la finalista Tiziana. Una passione che sembra essere più forte della distanza che li separa, 470 km, calcolano ridendo pensando al loro futuro insieme.
“THE GOLDEN BACHELOR – NON È MAI TROPPO TARDI PER INNAMORARSI” (8 episodi x 75’) è realizzato da Fremantle Italia per Warner Bros. Discovery. Dal format originale The Bachelor (Warner Bros. Television) in onda su ABC da oltre 20 anni, vero e proprio fenomeno televisivo che celebra, con taglio audace e ironico, il trend dell’amore maturo.
Tutte le puntate sono disponibili in streaming su discovery+.
di Lucia Pulpo
Concludiamo il nostro giro a Porta Napoli entrando a Spazioporto , dove ci fermiamo con Mimmo Battista il responsabile pianificazione e marketing nonché rappresentante legale di Spazioporto, al quale chiediamo:
Spazioporto, cineporto vicino al porto mercantile ma il nome ha anche un sapore immaginifico che quasi spazia verso altri pianeti… cos’è Spazioporto?
Spazioporto è prima di tutto un’ambizione. A Taranto, non c’è mai stato qualcosa del genere. Un contenitore trasversale per la rigenerazione culturale del territorio. Utile fermento culturale non soltanto di Taranto ma dell'intera regione considerando che raccogliamo spettatori o, pubblico, da Lecce, Bari anche da Matera. Dunque l’ambizione e sogno del miglioramento culturale del territorio su cui interagiamo. Un sogno che stiamo cercando di realizzare.
Dietro questa realtà, ci sono AFO6 e Apulia Film Commision. Come è nata questa collaborazione?
L’idea del Cineporto è nata diversi anni fa. Siamo stati fra i fautori dell’entrata di Apulia film commission nel Comune di Taranto. In altre città c’era già un Cineporto di cui abbiamo sentito mancanza perché è un punto di riferimento per la produzione cinematografica. Ovviamente, in questo rapporto, il Cinema “la fa da padrone”; l’idea viene principalmente da Michele Riondino, grazie a lui si è creata questa connessione, ovvero un posto dove, tutte le produzioni che vengono in zona, trovano accoglienza e si sentono a casa. Spazioporto non è solo l’area eventi, che è al pianoterra, sopra ci sono le stanze: trucco e parrucco, quella delle riunioni, una sala di shooting fotografico; sale attrezzate utili e necessarie alle produzioni cinematografiche per svolgere il proprio lavoro.
Dal 2020, si sono avvicendate presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche con e senza dibattito... Siete aperti a tutte le proposte culturali o seguite dei criteri di scelta?
La scelta è orientata dalla ricerca di qualità delle proposte. C’è la direzione artistica di Michele Riondino che super visiona un po’ tutti i progetti. Le nostre proposte sono e devono essere generalista per soddisfare tutti i gusti artistici e culturali. Siamo aperti a tutte le forme artistiche, possiamo occuparci di libri, film, dalla musica al teatro; la scelta è improntata sulla qualità della produzione artistica.
Oltre a spettacoli più canonici come, per esempio, quelli di musica live, organizzate serate con “open mic”, “make friends and bla bla bla”, la vostra industria culturale quale immaginario vuole creare?
La nostra è un'impresa culturale, per quanto mi riguarda, fare impresa significa avere degli standard qualitativi da rispettare. Questo è un grave limite che ha la nostra città: l’impresa culturale. Un conto è l’associazionismo, noi abbiamo molti costi, oltre quelli strettamemte legali ci sono stipendi e contributi di cui siamo molto fieri. Quando si dice che con la cultura si mangia… abbiamo assunto 15 unità, compreso chi ruota attorno Spazioporto, a dimostrazione del precedente enunciato e, in un quartiere (Porta Napoli) dove la povertà culturale va al passo con il degrado ambientale, abbiamo creato un'impresa di “economia pulita” e di questo siamo molto soddisfatti anche quando i ricavi coprono solo le spese. Per quanto riguarda i progetti collaterali, su cui puntiamo molto, vorrei evidenziare “Comedy Central”, in Italia, gli hub ufficiali sono due: Milano e Taranto. Comedy Central è la più importante catena di stand up comedy, un format prodotto dalla Panamaunt; una grandissima soddisfazione per noi e non escludo che, in futuro, altri format di altissimo livello nazionale possano approdare a Spazioporto.
Perché Porta Napoli? Siete contenti di questa scelta, cosa bisognerebbe migliorare in zona?
La scelta di Porta Napoli è stata influenzata da ciò che abbiamo visto in altre realtà europee, ad esempio Berlino ma anche Roma, dove i quartieri, che sono stati rivitalizzati, sono simili a questo dove siamo ora. Nel nostro immaginario, Porta Napoli sarà il vero attrattore della città di Taranto. Vorrei ricordare che esiste già il progetto DOCS che collega le varie realtà culturali di Porta Napoli in un unico contenitore. Cosa andrebbe migliorato? Nell’ultimo anno la situazione è peggiorata tantissimo, sia in termini di decoro urbano che in sicurezza. Abbiamo già fatto le nostre segnalazioni a chi di dovere e attendiamo le risposte dovute. Io chiamo questo: il “Granducato di Porta Napoli”, perché è un quartiere a sé con grandi potenzialità ma avrebbe bisogno di grandi investimenti dalla amministrazione pubblica per sicurezza, decoro urbano, viabilità. Ci vorrebbero anche nuovi investitori, girano le stesse facce, altri investitori giovani, ci sono le opportunità non soltanto finanziamenti pubblici. Qui c’è un quartiere moderno dove i giovani trovano una loro dimensione.
Fra eventi e artisti che avete ospitato chi o cosa vi ha colpito e sorpreso cosa vi ha deluso e chi vorreste ospitare nuovamente?
La forza di Spazioporto è l’empatia; tutti gli artisti che sono venuti si sono trovati bene e noi con loro. Qui trovano un posto all'altezza degli standard europei. Sono tantissimi gli artisti che hanno calcato la nostra scena, ma vorrei ricordare un episodio che non riguarda direttamente Spaziporto ma “Uno maggio libero e pensante” di due anni fa, quello sella pioggia… una pietra miliare per la nostra organizzazione e per la città di Taranto. Un edizione che ha sollevato molte polemiche ma, chi c’era sa com’è andata. Ci ritrovammo grandi nomi della musica italiana, tutti insieme in un’unica serata a Spazioporto: Samuele Bersani, La Rappresentante di lista, Ron, Vinicio Capossela, Nicolò Fabi, Marlene Kunz, Venerus, Willie Peote, e ne sto sicuramente dimenticando altri, tutti insieme è stata un’esperienza indimenticabile. Una persona a cui sono particolarmente legato è Nicolò Fabi, perché ha realizzato l’opera meritoria del “Parco di Lulù” sui Tamburi, che periodicamente si chiude si apre, ci sono problemi ma lui si prodiga molto perché è legato al quartiere Tamburi e a SpazioPorto.
Sono venuta in diverse occasioni con amici e ho letto numerose recensioni positive di persone passate di qui. Cosa vorreste leggere a proposito di SpazioPorto?
Bisogna dividere gli ambiti, il mio è commerciale. Le cose belle le conosco, vorrei leggere: “dovete migliorare in questo...”. Quello che mi da soddisfazione è che stiamo facendo un percorso culturale che attrae anche da fuori città. Ho una certa età e con la mia famiglia ho sempre creduto nella voglia di riscatto di questa città, leggere che vengono da Bari, Brindisi, Lecce, Matera… per me è una soddisfazione, però sono le critiche a farci crescere e noi vogliamo migliorare sempre.
Alla scoperta dell’anima tarantina attraverso un tour guidato nella Città Vecchia dei pescatori e dei mitilicoltori, sabato 12 aprile con Confguide Confcommercio e Taranto Gran Tour. Sarà una visita guidata all’insegna della riscoperta dei luoghi delcentro storico di Taranto che profumano di quel mare al quale per secoli fu legata la vita della città, prima dell’avvento della marina militare e successivamente della grande industria.
Un tour nel quale si avverte forte il profumo delle cozze nere di Taranto << [… ]gemme nascoste nel fango, racchiudono il sapore di un'acqua dormiente, un tesoro umile che la mano raccoglie, con la pazienza di una stirpe sapiente>> ( versi di Biagio Marin).
La voce narrante di questo percorso emozionale sui passi e sui luoghi degli antichi abitanti dell’Isola, per lo più pescatori e ‘cozzaruli’ e delle loro donne artiste dell’intreccio di giunchi, sarà quella di Giovanni Berardi, presidente di ConfguideConfcommercio Taranto: “Una passeggiata nell’intricato labirinto di vicoli che caratterizza la marina di Taranto Vecchia tra luoghi di culto, piazze, torri, musei, case, volti, storie, preghiere ed ex voto dei pescatori. Un viaggio lento nell’Isola, cinta dalla grande madre blu, dove ogni pietra profuma di mare”.
Il tour rientra nel programma di attività per il percorso di divulgazione e promozione di Confcommercio Taranto, “ Il Mar Piccolo tra Cultura e Militicoltura. Itinerari alla scoperta di un tesoro di biodiversità e di storia.” , articolato in varie iniziative culturali ed esperenziali, programmate tra marzo e maggio e che coinvolgono i cittadini e soprattutto i giovani: dai workshop con la partecipazione di esperti che hanno dedicato la loro attività e il loro percorso di studio e/o di lavoro ai tesori naturali e culturali del mare, alle visite guidate su itinerari tematici sul Mar Piccolo.
Appuntamento dunque sabato alle 9.30 in piazzale Democrate; letappe del tour che dura circa due ore e trenta, prevedono una visita alla Torre dell’Orologio sede del Museo del Mare, alla Chiesa dei SS Medici luogo tradizionale di devozione locale, alla Cattedrale di San Cataldo con la sua terrazza panoramica, l’Ipogeo Spartera e tant’altro ancora…
A causa della conformazione dei luoghi il tour è parzialmente fruibile da disabili motori; i bimbi sino a 12 anni accedono gratuitamente.
Si accede su prenotazione obbligatoria ( 338 7848371 / 338852440).
Un’altra scommessa vinta per il collettivo Post Disaster: riuscire a portare centinaia di persone negli storici ex Cantieri Tosi, riaperti per l’occasione, nel primo weekend di Rooftops EP05 – La Palude Siderale. Emozionante vedere lo stupore negli occhi di giovani che questi luoghi non sapevano neanche dove fossero. Tanti i ricordi per i più grandi che hanno ritrovato intatte le gru, i capannoni e i dettagli del quotidiano: le reti, uno scrittoio, le sedie, anche una tazzina di porcellana capovolta e lasciata lì, dov’era tanti anni fa. A 111 anni dalla loro inaugurazione, a 35 da quando quei cancelli fuori definitivamente chiusi, grazie a performance, attraversamenti e talk, per tre giorni questi luoghi hanno ripreso vita. Il collettivo Post Disaster, fondato dagli architetti e designer Peppe Frisino, Gabriele Leo, Gabriella Mastrangelo, Grazia Mappa, è noto per aver trasformato i tetti tra i vicoli della Città Vecchia di Taranto in spazi non convenzionali per l’arte contemporanea e l’architettura. Un’idea innovativa che li ha portati fino alla 18esima Mostra Internazionale di Architettura 2023 della Biennale di Venezia.
“Il nostro impegno – spiegano dal collettivo - è volto a far riappropriare la comunità tarantina di luoghi che attualmente si trovano in un limbo temporale e spaziale. Negli ex Cantieri Tosi sembra che tutto si sia fermato, evocando poesia di un potenziale ancora da esprimere. Il nostro è un intervento concettuale. Lavoriamo su questo limbo consapevoli che a Taranto possa durare decenni. Lo dimostrano intere porzioni di città in cui nulla è mai realmente cambiato in questi anni. Questi cantieri sono uno spazio privato ma fanno parte della cultura, della storia della città e in quanto tali devono essere fruibili, anche per un tempo limitato, perché i tarantini colgano le potenzialità del territorio e nascano visioni differenti, che possano incidere sul futuro della città. Quello che facciamo oggi negli ex Cantieri Tosi non è molto diverso da quello che facemmo nell’edizione 2022, sul tetto della palestra Galilei di Città vecchia. Un luogo chiuso negli anni ’90 con lo sgombero di un Centro Sociale, un luogo chiuso a causa della mancanza di lungimiranza delle amministrazioni. Nel 2022 lo abbiamo riaperto al pubblico, permettendo ai tarantini di riappropriarsene”.
La tre giorni negli ex Cantieri Tosi si è aperta venerdì pomeriggio con “Waterbowls” di Tomoko Sauvage, performance sonora realizzata con acqua, idrofoni, ciotole di porcellana e vetro, pietre, conchiglie ed elettronica.
Sabato un’escursione collettiva lungo la laguna, attraverso luoghi di scarto, foci di fiumi, viadotti e archeologie industriali, dalle estremità del quartiere Tamburi per arrivare negli ex cantieri navali dove la performer Lodovica Guarnieri con la sua “Il Cielo, fa Acqua Dappertutto” ha portato il focus sul tema delle paludi e delle bonifiche, tema cardine di questa edizione, ‘La palude siderale’.
“Quattro capitoli per quattro tappe- racconta la Guarnieri – in un percorso che dagli eucalipti è passato nel capannone con vista mare, dai piloni, all’esterno di una delle navate dello scivolo. Un testo sulla storia ambientale, industriale, delle bonifiche per affrontare in maniera critica la negazione della palude, storicamente un luogo infertile, vuoto, da cancellare, in cui invece occorre reimmaginarci, evocando pratiche di resistenza all’inquinamento industriale, qui come in tanti altri luoghi con un destino simile”.
A seguire “Iride” di Trifoglio (Marta Bellu, Donato Epiro, Andrea Sanson), performance di suono, movimento, luce, che ispirandosi all’osservazione della natura dell’acqua ha indagato, attraverso il concetto di sguardo come strumento compositivo, la relazione liquida tra soggetto e paesaggio.
Domenica mattina spazio al talk con Silvia Gioberti (UdK Berlin, Guerilla Architects) e, ospite d’eccezione, Markus Bader, parte del collettivo Raumlabor – Udk Berlin, Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Architettura 2021. Un riconoscimento alla carriera vinto non come singolo ma come gruppo, secondo quella che è la stessa idea di Post Disaster. “Il nostro collettivo lavora insieme da 25 anni, ed ognuno e ognuna decide individualmente cosa fare, a che progetti voler prender parte, proseguendo anche il proprio percorso personale. Il segreto sta nel fare, nel continuare e i presupposti importanti e imprescindibili per tenere in piedi questa esperienza sono l’amicizia che ci lega e la fiducia reciproca”.
Rooftops Ep05 è stato selezionato, insieme ad altri otto festival in Italia, dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la promozione e la valorizzazione dell’architettura italiana ed è sponsorizzato da Erredi, Officine Jolly e Confapi Taranto. Partners Fondazione Taranto 25, cooperativa teatrale Crest ed Ets Symbolum.
“Ho subito sposato il progetto del collettivo Post Disaster, perché - afferma Fabio Greco, presidente di Confapi Taranto – a me piace investire in questo genere di iniziative rivolte ai giovani ma non solo. In questi giorni c’era tanta gente nei Cantieri ed era emozionante vederla. Per i tarantini significa ricordare i genitori, i nonni che lavoravano in una grande azienda. Un posto che sicuramente tornerà a breve a svolgere quelle che sono le sue naturali attività. Questi luoghi vanno riqualificati, rimessi a posto e innovati per restituirli agibili alla città”
Da venerdì 11 a domenica 13 aprile si torna in città con performance, escursioni performative e solo per sabato 12, dalle 11.00 alle 13.00, la Mostra estemporanea ambientata negli spazi seminter-rati della Concattedrale Gran Madre di Dio, quasi mai accessibili al pubblico, intitolata “Sotto-sopra / UpsideDown: scorie, tracce, incatenamenti” di Mario Lupano, Gianluca Marinelli e Vincenzo Moschetti. A chiudere, il 13 aprile, un talk su un tetto di via Pentite, in Città vecchia.
IL PROGRAMMA DEL PROSSIMO WEEKEND
Secondo Movimento > CITTÀ
il sogno infranto della modernità
Venerdì 11 aprile, h. 18:30
Piazza Fontana, Taranto
“Paludofobia” di Giulia Crispiani
Reading in due atti, che racconta la separazione sentimentale tra mare e terra. “Il mare rinfresca il corpo delle persone nei giorni più caldi dell’anno. Eppure, il mare piange ancora la palude. Quella palude è stata una storia d’amore tra la terra e il mare. I fascisti pensavano che questo amore non fosse adatto alla causa riproduttiva. Ai fascisti interessavano solo i numeri, ma non perché gli piacesse contare”.
“Waterfront” di Gaspare Sammartano
A partire dal fallimento del progetto Waterfront - intervento sociale, architettonico e paesaggistico pianificato per anni come riqualificazione del tratto costiero e nuovo collegamento tra il porto e la città, la sound performance è il canto inaugurale di una nuova era esotica e oscura, in cui si immagina le possibilità di questi luoghi e dei loro abitanti, umani e non, di riorganizzarsi per riconquistare la propria indipendenza e autonomia. “Tra i ponti crollati e le rovine dell’Arsenale Militare, le ultime bande si spingono ad ammirare la luce fluorescente dell'area verde infetta, i colori delle nuove piante e le voci di uccelli e cetacei. È emerso una sorta di inconscio culturale che appartiene a nuove, strane ed eccentriche manifestazioni della Natura”.
Sabato 12 aprile, h 11:00 – 13:00
Concattedrale Gran Madre di Dio
“Sottosopra / Upside Down: scorie, tracce, incatenamenti” di Mario Lupano, Gianluca Marinelli e Vincenzo Moschetti
Mostra estemporanea ambientata negli spazi seminterrati della Concattedrale Gran Madre di Dio: una serie di accadimenti e installazioni si snodano in questo ambiente e mostrano scorie, tracce e incantamenti, riferiti a episodi rimossi della storia novecentesca di Taranto. Si esplora il rapporto tra arte e industria, non solo quello del modernismo virtuoso ma quello più drammatico e oscuro che coinvolge la figura dell’artista-operaio e che si pone in dialogo con il transito del movimento della poesia visiva e ci si confronta con una teoria dell’architettura che ha improntato la tensione al fuoriscala di alcune significative architetture novecentesche della città.
Sabato 12 aprile, h 16:00
Rotonda del Lungomare Vittorio Emanuele III
“Cometario” di Extragarbo (Cosimo Ferrigolo, Gaia Ginevra Giorgi, Edoardo Lazzari)
Escursione performativa (3 ore per un percorso di 4,5 km – gratuito, numero limitato prenotazione su Eventbrite)
Un sogno a occhi aperti, un’affabulazione collettiva intorno alla città e le sue apparizioni oniriche. Un catalogo di sogni raccolti attraverso incontri accidentali, appuntamenti e affinità elettive, che intercettano le visioni più intime del rapporto tra la città e i suoi abitanti, e si trasformano in stazioni di una costellazione immaginaria. Il percorso si snoda per le vie della Città Nuova, conducendo i partecipanti attraverso la lettura di una mappa celeste. Ogni tappa convoca un luogo-racconto sognato dagli abitanti e così il cammino si compone come una costellazione terrestre. “Come può un pensiero diurno essere sognante—non sognatore, ma sognante?”
Domenica 13 aprile, h 11:30
Tetto su via Pentite, Città Vecchia
Conversazione con Nina Bassoli (Triennale Milano) Mario Lupano, Michele Galluzzo
Pranzo e assemblea aperta con pratiche territoriali