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Giornale di Taranto - Giornalista1

 Alcune migliaia di persone hanno partecipato questa sera, nel centro di Taranto, alla fiaccolata per ricordare i bambini che sono morti, per tumore, a causa dell’inquinamento industriale. La manifestazione coincide col trigesimo della scomparsa del 14enne Giorgio Di Ponzio, un bambino di Taranto, ed e promossa dall’associazione “Genitori Tarantini” che già in passato si è resa protagonista di iniziative simili tra cui la marcia dei passeggini vuoti. Il corteo è partito poco dopo le 18 dall’Arsenale della Marina Militare snodandosi lentamente. Si è trattato di un corteo silenzioso e molti partecipanti hanno tra le mani una piccola fiaccola accesa. Ad aprire, sono i cartelloni che portano le foto dei bambini scomparsi negli ultimi tempi. Cartelloni tutti uguali, il nome di battesimo dei piccoli, Giorgio, Lollo, Ambra, alcuni di questi. e la scritta “Io dovevo vivere”. Alcuni bambini sfilano portando dei cartelloni, tra cui c’è quello con la scritta “I bambini non sono farfalle con le ali spezzate”. Nella prima parte del corteo, ci sono anche una serie di sottili croci bianche tenute ben issate. Nel corteo sono presenti tante famiglie con i loro piccoli è una folta delegazione di tutti i gruppi scout di Taranto con i loro vesilli. Al passaggio della fiaccolata nelle vie centrali di Taranto, Di Palma e D’Aquino, diversi negozi hanno spento le insegne, le luci interne è chiuso temporaneamente gli esercizi in segno di partecipazione all’iniziativa. Il corteo si è diretto verso corso Due Mari per la cerimonia finale.In occasione della fiaccolata, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha indetto il lutto simbolico della città e Arcelor Mittal, l’azienda che è subentrata all’Ilva in amministrazione straordinaria nella gestione degli impianti siderurgici, ha invitato i suoi dipendenti a un momento di raccoglimento in concomitanza con la manifestazione e messo le bandiere a mezz’asta. Un gesto criticato sui social soprattutto da quanti non condividono la presenza dell’industria dell’acciaio e ritengono che questa sia la principale fonte di inquinamento che causa a Taranto malattie e decessi. Oggi Giorgio e Carla, i genitori di Giorgio Di Ponzio, anche a nome degli altri genitori si sono rivolti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e a Papa Francesco. La richiesta al primo è che ai bambini di Taranto deceduti sia “assegnata una medaglia al Merito che riconosca il loro calvario e il loro sacrificio avverso alle ingiustizie sociali ed ambientali subite”. A papa Francesco, infine, un incontro anche alla luce delle indicazioni dell’enciclica “Laudato Sii”, per vedere “se questa ha effetto anche su questa città martoriata dove ogni legge è stata sorpassata a favore del profitto ed ogni matrice ambientale è stata violentata con conseguente contaminazione degli alimenti”.

 Mister Panarelli: “Meglio nella ripresa ma l'importante era tornare al successo.” Oggiano: “Il pubblico è stato fantastico; ora ci aspettano nove finali.” Favetta: “La squadra ha il morale alto e io voglio continuare a segnare.”

 

di Andrea Loiacono

 

Nonostante la doccia fredda della penalizzazione di un punto in classifica comminata in settimana dal TFN, il Taranto si lascia alle spalle le preoccupazioni e torna al successo per 3-1 contro un Fasano volenteroso e ben messo in campo. A decidere la gara sono stati, nella ripresa, gli uomini maggiormente rappresentativi della compagine rossoblù. A fine gara il primo a rilasciare dichiarazioni è stato il tecnico Panarelli, il quale ha parlato del match disputato dai suoi: “Nel primo tempo siamo entrati in campo contratti, non riuscivamo a far circolare bene il pallone, forse a causa delle caratteristiche differenti dei calciatori che avevamo in campo. I complimenti vanno anche al Fasano per aver giocato una partita gagliarda. Si tratta di tre punti che ci fanno proseguire nella nostra marcia. Antonino sul rigore ha fatto una parata straordinaria, una giocata che vale il gol di un attaccante. È un giocatore che fa parte in pieno del nostro progetto, così come tutti gli altri. Nel secondo tempo abbiamo iniziato manovrando di più e abbiamo trovato un bel gol con Oggiano. Purtroppo qualche disattenzione ha causato il gol del pareggio ma siamo stati bravi a reagire, siglando altri due gol. Questa è una squadra che va oltre le difficoltà e che, rispetto al girone di andata, ha 7 punti in più. Noi dobbiamo pensare a fare la corsa su noi stessi. Purtroppo più che vincere questa squadra non può fare.”

Autore della rete che ha sbloccato la gara con un bel tiro a giro è stato Fabio Oggiano. L'ex calciatore della Cavese si presenta in sala stampa molto soddisfatto: “Siamo partiti contratti, non è stata una gara semplice. Nel secondo tempo ho siglato il gol del vantaggio ma poi abbiamo subito il gol del pari. Nonostante questo, non ci siamo scoraggiati e abbiamo siglato altri due gol che ci hanno portato a una vittoria giusta. Non è facile spiegare la partenza a rilento del primo tempo; è stato comunque bravissimo Antonino a parare il rigore e a tenerci in partita. Il resto poi l'abbiamo fatto noi con l'aiuto del pubblico che è stato davvero fantastico. Penso che quello di oggi sia il mio gol più bello segnato con la maglia del Taranto. Dopo la penalizzazione l'amarezza tra di noi era tanta ma poi ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti di non mollare. Da qui alla fine ci attendono altre nove finali.”

Autore del 2-1 è stato Ciro Favetta, il bomber di Ponticelli che nel post gara ha esaminato le fasi del match: “Nel primo tempo siamo stati bravi a tenere il risultato, anche grazie al miracolo di Antonino sul rigore. In occasione del mio gol è stato bravo Oggiano a servirmi una palla tagliata per la mia testa che però si è un po' fermata a causa del vento. Ho dovuto dare una frustata più forte proprio a causa del vento. Per fortuna la palla si è insaccata all'angolino. Sono contento per la mia rete ma l'importante era la vittoria della squadra. La panchina non fa piacere a nessuno ma quando si scende in campo, anche solo per cinque minuti, bisogna dare il massimo. Spero comunque di rimpinguare il mio bottino di reti da qui alla fine del campionato. Fisicamente sto bene e il morale mio e della squadra è alto. Dedico questo gol a mio padre e alla mia famiglia che ogni domenica da anni girano gli stadi d'Italia per vedermi giocare. Personalmente giocare con una punta o due punte non fa molta differenza. Ci sono i pro e i contro per entrambe le situazioni tattiche. Con le due punte si riceve una mano dal compagno sulle palle alte nel caso in cui la partita fosse bloccata. Con il modulo a una punta, invece, si sfrutta di più la velocità degli esterni.”

Ospite della BCC San Marzano e Libreria Ubik. L’ex Presidente del Consiglio presentera’ il suo ultimo libro “La sfida impopulista”.

 

 

Giovedì 14 Marzo ore 17.30 nella prestigiosa Aula Magna del Dipartimento Jonico dell'Università degli Studi di Bari a Taranto, la BCC San Marzano in collaborazione con la Libreria Ubik ospita l’incontro con l'autore Paolo Gentiloni, nell'ambito delle iniziative a sostegno dell'arte e della cultura. 


L’ex presidente del Consiglio presenta il suo ultimo libro esito da Rizzoli “La sfida impopulista” in cui  ripercorre la sua stagione di governo - l'arrivo a Palazzo Chigi dopo la sconfitta del referendum, i rapporti con i leader mondiali, la crisi sociale e quella delle banche, la fine dell'epoca d'oro della globalizzazione e le tensioni in Europa, il terrorismo e l'emergenza migratoria. 

Attraverso le tappe decisive della sua esperienza da premier, Gentiloni cerca di spiegare cosa è cambiato nello scenario italiano degli ultimi anni con uno sguardo verso il futuro. 

Insieme all’autore dialogheranno Domenico Castellaneta, caporedattore di Repubblica Bari ed Emanuele di Palma, direttore generale BCC San Marzano. 

L'evento è organizzato in collaborazione con la Libreria Ubik e con il patrocinio dell'Università degli Studi di Bari – Dipartimento Jonico in "Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: Società, Ambiente, Culture". 

Taranto (Taranto) – Università degli Studi di Bari -  Via Duomo 259 - ore 18:30 - Ingresso libero con possibilità di riservare il posto a sedere registrandosi sul sito www.bccsanmarzano.it Infoline: 099/9577410 - 3481532197

Si può sperare dopo la rivincita sul Marcianise con un secco 3-0.

 

Al fischio di inizio, il Palafiom si infervora con un coinvolgente tifo che supporterà gli atleti del Taranto, serie B volley, in un grande incontro.  Prosegue con soddisfazione il suo girone di ritorno, la squadra di mister Narracci che, anche questa domenica, ha mostrato un gioco efficace mettendo nell’angolo gli avversari con un netto 3 a 0 ( 26-24, 25-20, 25-22). 

Gli atleti tarantini, cavalcando l'onda dell’entusiasmo per la vittoria della scorsa giornata sportiva, hanno affrontato gli allenamenti settimanali con grandissima carica ed armonia preparandosi anche emotivamente per la partita contro il Marcianise, la vittoria garantiva quel salto verso la zona classifica di pregio, era dunque fondamentale vincere.

Il primo set si apre subito con grande sicurezza da parete del Taranto,  segna in breve il suo vantaggio 8-5 che conferma nel metà set  sul 16-15, qui lo scatto e la grinta che il coach da bordo campo trasmette ai suoi. La Erredi avanza sul  21-17 con un gioco ben costruito, ma ad una manciata dalla fine, un calo emotivo  dei nostri e il Marcianise recupera, ma non basterà, con determinazione la Erredi salva il set sul 26-24.

La seconda frazione di gioco vede la formazione tarantina al top con giocatori concentratissimi, l'avvio è ottimo 8-7, la Erredi Volley con capacità tecnica si distanzia dall'avversario partenopeo 16-11, e prosegue  in un gioco che sembra ormai in discesa. Narracci dà spazio alla panchina, entra Gasbarro, le distanze si allungano  21 -16,  il set sarà chiuso in scioltezza sul 25-20.

Si può fare, la squadra ne è certa e consapevole, con grande tenacia torna in campo e il set replica le distanze del secondo set, in un primo momento 8-6 e a metà  16-11. I delfini di Taranto si muovono in campo con sicurezza, ricevono e attaccano senza stancarsi: è la loro partita, è il loro momento, ogni punto diventa preziosissimo. Le abilità di gioco, la tecniche, gli allenamenti,  lo studio degli avversari… tutto quello che c’è dietro il “semplice gioco” vien fuori quando si è capaci di mantenere dei ritmi così alti. Set e partita  vengono chiusi con competenza e padronanza del gioco sul 25-22.

 

Grande entusiasmo, ma anche la consapevolezza che nei prossimi allenamenti bisognerà abbassare il margine di errori, per favorire un punteggio meno forviato e  per difendere il risultato  oggi conseguito. Il prossimo incontro vede la Erredi Volley Taranto in trasferta il 3 Marzo contro il Bava Rioneterra Pozzuoli: imperativo vincere! 

Erredi: Disabato 12, Chiarelli 0 -Parisi 3- -Piscitelli 0 - Garofalo 10 -Carofiglio 5 - Roberti 14 -Mingolla0 –Schifone 0 - Giosa 4 -Gasbarro 0 -Nero 0 .

Marcianise: Esposito 0 - Saccone 1 - De Luca 9- Faenza0 - Flaminio 16 -Montò 9 -Marotta0 – Marrone 0 -Menna 1 - Musone0 - Capasso0 -Pecoraro  7.

Forte presa di posizione di Ordine dei Giornalisti, Assostampa e Ussi Puglia.

Il Taranto calcio ha oggi impedito al collega Lorenzo D’Alò l’accesso allo stadio Iacovone, dove era in programma la partita di calcio Taranto-Fasano valida per il campionato di serie D, pur essendo il giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” regolarmente accreditato e in possesso anche della tessera Coni. Senza alcuna comunicazione preventiva, né tantomeno con qualche forma di motivazione, questo ingiustificabile divieto di ingresso ha impedito al collega - malgrado l’intervento degli agenti della DIGOS - di svolgere il suo lavoro, ovvero esercitare il diritto di cronaca, e impedire ai lettori della Gazzetta di leggere il resoconto della partita, ovvero rispettare il diritto dei cittadini di essere informati.  Ordine dei Giornalisti, Assostampa e Ussi Puglia chiedono alla lega di serie D interventi immediati nei confronti del Taranto Calcio e del suo presidente Massimo Giove: evidentemente la società e il suo presidente pensano di potersi scegliere i giornalisti al seguito, di poter negare o concedere gli accrediti secondo le simpatie o le antipatie del momento e di scambiare lo stadio di Taranto con la loro abitazione privata, ove possono decidere chi deve entrare e chi no. Impedire ad un giornalista di svolgere il proprio lavoro rappresenta un fatto gravissimo che gli organismi di categoria non smetteranno di denunciare a tutte le istituzioni competenti.

Incontro tecnico a Roma con il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, e tutti i responsabili delle regioni meridionali e insulari coinvolte in questo percorso, finalizzato a definire gli aspetti operativi di concreto funzionamento delle ZES. 

Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato anche Mino Borracino Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia accompagnato dalla Dirigente Teresa Lisi, e lßdi presidenti delle due Autorità di Sistema Portuale pugliesi, Avv. Ugo Patroni Griffi e Avv. Sergio Prete, si è decisa una strategia comune che consisterà in alcuni focus di approfondimento che saranno portati avanti, nelle prossime settimane, tra i tecnici dei Ministeri coinvolti e i rappresentanti delle Regioni. In particolare saranno affrontati, con il Ministero per i Beni Culturali, tutti gli aspetti relativi ai pareri che dovranno esprimere le Sovrintendenze, mentre con l’Istituto del Commercio Estero saranno approfondite le strategie di internazionalizzazione e di promozione per gli investitori stranieri dell’opportunità rappresentata dalle ZES, mentre con l’Agenzia delle Dogane sarà affrontata la delicata questione relativa ai corridoi doganali.

Altro importante tema discusso è stato quello relativo alla necessità di un coordinamento forte con il mondo delle imprese e a questo proposito avvieremo nelle prossime settimane degli incontri di approfondimento, su base regionale, con i referenti di Confindustria in modo da coordinare con il sistema produttivo gli interventi da adottare per cogliere a pieno i vantaggi che la ZES può rappresentare per lo sviluppo del territorio.

“Sono molto soddisfatto per l’esito di questo incontro - ha detto Borraccino - ha zche si è svolto in un clima cordiale, con la Ministra per il Sud Barbara  Lezzi,  operativo e collaborativo. Per quanto riguarda la ZES Jonica, abbiamo consegnato la versione definitiva del Piano Strategico, alla luce di alcune limitatissime modifiche operate al fine di limare nel dettaglio il testo. 

Ora il Piano è all’esame del Ministero dell’Economia e delle Finanze che dovrebbe esprimere il suo parere entro pochi giorni, per poi poter passare all’approvazione definitiva in Giunta da parte della Regione Puglia e della Regione Basilicata. A seguito di questi passaggi formali, interverrà poi il decreto di istituzione della ZES da parte del Ministero per il Sud. 

Proseguono contestualmente, in modo molto spedito, anche i lavori per la definizione della seconda ZES pugliese, quella Adriatica, per la quale nei prossimi giorni (già nella prossima settimana) sarà formalizzato il Piano Strategico comune tra Regione Puglia e Regione Molise sotto la sapiente regia del presidente dell’ autorità portuale del basso Adriatico,  avv. Ugo Patroni Griffi.  zE’ stata certamente una giornata molto proficua dal momento che siamo davvero ad un passo per il riconoscimento delle  ZES  pugliesi che rappresenteranno  una straordinaria occasione di crescita e di sviluppo per il sistema produttivo del territorio, aumentandone la competitività e migliorando le condizioni per la crescita dell’occupazione. Siamo orgogliosi del lavoro che stiamo compiendo e impazienti di vedere concretizzato, grazie all’impegno di tanti, Regione, Governo e Autorità portuali, questo innovativo  progetto.

Mister Panarelli: “Pareggio giusto, abbiamo dimostrato di essere squadra che lotta.” Marsili: “ Il mio gol è per la mia famiglia, raccogliamo un pari prezioso.”

 

di Andrea Loiacono

 

Il Taranto al “Degli Ulivi” di Andria raggiunge nel finale al 6' di recupero un pareggio meritato grazie a una punizione di Max Marsili dai 25 metri che si è insaccata all'angolino del portiere Zinfollino. Il primo tempo è sostanzialmente equilibrato con i padroni di casa che provano ad esercitare la supremazia territoriale ma il Taranto tiene bene il campo con il 3-5-2 studiato per l'occasione da Panarelli che deve far fronte alle assenze di Di Bari ed Esposito. Il portiere rossoblù si immola su Cristaldi da distanza ravvicinata e lo stesso è chiamato a fare Zinfollino su una botta dalla distanza di Roberti. Il Taranto preme e Croce viene atterrato in area da dietro da un difensore locale ma per l'arbitro incredibilmente non è rigore. Il primo tempo termina con una traversa dei biancoazzurri.

 

Nella ripresa le due squadre partono forte ma si annullano nella zona nevralgica del campo. Cominciano così i cambi dall'una e dall'altra parte con il Taranto che è costretto a sostituire per infortunio Menna. Al suo posto entra Carullo. Proprio dalla sua fascia arrivano i pericoli maggiori e al 79' l'arbitro decreta una calcio di rigore che Cristaldi trasforma dagli undici metri. Il Taranto grazie a Oggiano e Salatino mantiene il pallino del gioco e un generoso Favetta conquista una punizione dalla distanza in pieno recupero. Siamo infatti al 96' quando Marsili scaraventa in rete un tiro troppo potente per Zinfollino. L'1 a 1 fa esplodere di gioia la panchina rossoblù e ammutolisce i sostenitori andriesi. Il Taranto porta a casa un punto che per come si era messa la gara è più che positivo ma adesso vede allontanarsi il Picerno distante 4 punti.

 

A fine gara Mister Panarelli è soddisfatto della prestazione dei suoi calciatori: “ Penso che questo sia un risultato giusto, sapevamo alla vigilia di dover giocare contro un avversario ostico e durante la gara abbiamo dato il nostro meglio, non avremmo meritato di perdere. Ieri abbiamo avuto la defezione di Esposito che si è aggiunta a quella di Di Bari e quindi ho pensato di schierarmi con le due punte considerando anche la loro consistenza fisica. Devo fare i complimenti ai ragazzi perché non sempre si può giocare un ottimo calcio, a volte le partite si portano a termine anche così, con la voglia di lottare e noi oggi ce l'abbiamo messa tutta. Per quanto riguarda gli episodi credo che su Croce nel primo tempo ci fossero due rigori mentre quello concesso all'Andria penso fosse dubbio. A parte questo sono contento per Marsili perché lui ha nelle code questo tiro esplosivo e per fortuna ha uscito fuori il tiro della domenica proprio in questa circostanza. Sul gol sono rimasto in panchina lasciando che fossero i ragazzi a festeggiare, se lo meritano. I quattro punti di distacco dal Picerno non mi preoccupano, ci sono dieci partite ancora da giocare e sono tante. Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi.”

 

Il capitano rossoblù commenta con soddisfazione il gol su punizione degli ultimi istanti di gara: “ Sono rimasto concentrato anche in occasione della ripetizione perché sapevo che era l'ultima occasione per fare gol e così è stato per fortuna. Sono contento per il gol che dedico alla mia famiglia e al ragazzo della curva che sta male. L'Andria era una squadra difficile da affrontare su questo campo e penso che questo sia un punto guadagnato. Dobbiamo andare avanti pensando solo a noi stessi. Ora la nostra concentrazione deve essere già alla gara col Fasano che dobbiamo vincere a tutti i costi.

 

In solo 1 ora e venti minuti. La Erredi ride la Atripalda Volleyball piange.

Al fischio di inizio presso la palestra comunale - stadio Partenio/Lombardi di Avellino, la Erredi schiera in  campo il sestetto: Disabato, Parisi, Garofalo, Carofiglio, Roberti e Giosa. Il primo set si apre positivamente per i rosso blu, che  con grande scioltezza vanno in  vantaggio in pochi minuti  sull’8-5. Anche nella seconda metà, poi, i ragazzi del coach Narracci sono stati bravi a mantenere il ritmo alto, allungando prima sul 16-11, per poi chiudere il set sul 25-18

Il secondo momento di gioco ripropone in campo il sestetto iniziale, la Erredi gioca con determinazione, trovando facili spazi per far punto, l’umore sale e la compattezza della squadra, vera forza della Erredi Ass.ni Taranto, permette di prendere le distanze dai padroni di casa, portandosi a 16-7. Punto dopo punto, con un gioco tecnicamente eccellente, la “corazzata del Taranto”, così come è stata definita dai media campani presenti, non lascia tempo agli avversari per rovesciare le sorti, la partita sembra già scritta. Coach Narracci propone un cambio entra Gasbarro su Carofiglio , un eccellente gioco di squadra permetterà di chiudere il set sul 25-17Nel terzo set, l’avvio  è un po’ più equilibrato tra le due squadre, lo sprint sarà dato dalle difese di Nero che permetterà alla Erredi una costruzione di gioco pulita ed efficace, portando il distacco, nella seconda metà del set, sul 21- 15, gioco che consente alla squadra del Taranto di chiudere la partita una manciata di punti dopo sul 25-17. Narracci commenta: ”L’incontro è stato caratterizzato dalla  grande compattezza della squadra, sono ragazzi che giocano bene, che seguono gli allenamenti con costanza ed è certamente un’ immensa soddisfazione per noi , ma soprattutto per loro, portare a casa risultati come quello di stasera: 75 punti in meno di 70 minuti. In classifica siamo ad un punto dalle terze e questo deve farci affrontare le prossime sfide con sempre più crescente grinta certi delle nostre capacità.”

Hanno arbitrato:

1. ERMAN FILIPPO

2° LANZA CLAUDIA

 Erredi Taranto : Disabato 7 –- Parisi3 - Piscitelli 0 –Garofalo 10 - Carofiglio 5 - Roberti 14 - Mingolla 0- Schifone 0 - Giosa 8 - Gasbarro 1 . 

All. Narracci Gianni

Atripalda : De Prisco 1 - De Mattia –Colarusso2 - -Cicatelli6 -- Salerno 10 -Silvestri 2 - Rescignano 13 –Picariello 9 – Marra.

 

All Colarusso Angelo

L’Assessore Regionale: pensiamo solo ai lavoratori e stiamo tutti insieme per la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio ionico.
 
 
 
Trovo inopportuna la polemica sollevata in queste ore dal Segretario Nazionale della FIM-Cisl, Valerio D’Alò, riguardante la mia partecipazione e quella del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’iniziativa organizzata oggi a Taranto dal Coordinamento Provinciale dell’Unione Sindacale di Base per affrontare la questione relativa alla condizione dei lavoratori Arcelor Mittal (ex Ilva) in Amministrazione Straordinaria.
Ritengo sia preciso dovere di un Assessore allo Sviluppo Economico e di un Presidente di Regione partecipare a una manifestazione alla quale si è stati invitati per discutere, con i lavoratori, di un argomento così importante e delicato che riguarda la vita stessa di migliaia di persone e delle loro famiglie, oltre che di un intero territorio. E questo a prescindere da quale sia la sigla sindacale che ha organizzato l’iniziativa. 
Il messaggio che abbiamo voluto lanciare con la nostra partecipazione al convegno di oggi è che la Regione Puglia, rappresentata dai suoi più alti vertici istituzionali, non si sottrae mai al confronto quando è chiamata a discutere e credo che questo sia un merito che tutti ci devono riconoscere.
Nei giorni scorsi abbiano raccolto e rilanciato l’invito rivoltoci dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici della Cgil, Cisl e Uil per organizzare a breve un incontro finalizzato a definire e risolvere la questione relativa ai corsi di formazione per i circa 1700 lavoratori posti in cassa integrazione a zero ore, e questo a dimostrazione che la nostra attenzione sul tema è altissima e siamo pronti a partecipare a qualunque altra iniziativa organizzata da qualsivoglia altra sigla sindacale, ad iniziare proprio dalla FIM-Cisl.
Ma fomentare divisioni tra i lavoratori e tra i sindacati credo sia una pratica errata alla quale, certamente, la Regione Puglia non si presterà, continuando ad ascoltare e a confrontarsi con tutti nel modo più aperto e disponibile possibile.
L’unico modo per stare al fianco dei lavoratori e di un territorio che ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo in termini ambientali, sociali e di vite umane a causa della presenza del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, è quello di creare un fronte comune per trovare soluzioni utili e condivise. Dividere il fronte dei lavoratori rendendolo, quindi, più debole, o contrapporsi in modo strumentale alla Regione perché partecipa ad una iniziativa pubblica organizzata da una sigla sindacale, credo sia il modo migliore per fare un grande regalo a chi continua ad arricchirsi alle spalle di questo territorio e, invece, dovrebbe essere chiamato a rispettare fino in fondo tutti gli impegni assunti. Per fare questo, però, è necessario che il fronte dei lavoratori sia compatto, ben sapendo di avere al proprio fianco la Regione Puglia. Mettiamoci alle spalle ogni polemica, quindi, e lavoriamo insieme per lo sviluppo sostenibile e la crescita di Taranto e di tutto il territorio jonico.

 

Parla Salvatore Sibilla, neo Presidente della Fondazione. Con le oo.ss un clima sereno e di massima collaborazione

 

"Siamo consapevoli che il percorso da intraprendere è irto di difficoltà, ma siamo anche sereni e certi di operare al meglio per il proseguimento del lavoro già impostato da coloro che, appartenenti alla precedente consiliaturahanno lavorato per il bene della Cittadella della Carità negli ultimi anni”. Il neo Presidente della Fondazione avv. Salvatore Sibilla sta operando perché il piano di risanamento sia portato avanti, nell’ottica del perseguimento del benessere della persona e del mantenimento dei posti di lavoro

In questo senso gli avvenimenti degli ultimi giorni si possono definire molto importanti: è stato pagato lo stipendio del mese di dicembre, ed è stato realizzato un incontro molto proficuo con i vertici della ASL Taranto, rispettivamente rappresentati dal Direttore Generale avv. Stefano Rossi, dal Direttore Amministrativo dott. Andrea Chiari e dal Direttore Sanitario dott. Vito Gregorio Colacicco. Giovedì 14 febbraio, nel corso dell’incontro, è stato anche chiarito il fatto che la ASL sbloccherà, già a breve, crediti verso la Cittadella. 

E nella giornata di giovedì 21 febbraio p.v. le oo.ss., in un clima di massima collaborazione ed apertura,  sono state convocate per un incontro con i vertici della Fondazione. 

La  Cittadella della Carità va avanti e lo fa con l’obiettivo precipuo di non disperdere il patrimonio economico, culturale e spirituale indicato dal suo fondatore mons. Guglielmo Motolese. Le indicazioni arrivano dall’Arcivescovo mons. Filippo Santoro, che, nel corso dell’ultimo CdA ha ribadito nuovamente le linea: quella di mantenere l’autonomia.

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