Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

 Realizzare un nuovo stabilimento destinato allo smaltimento e riciclo di rifiuti in plastica, creare 15 nuovi posti di lavoro e rafforzare la propria posizione sul mercato estero. Sono questi gli obiettivi del programma di investimento da 10,4 milioni di euro presentato a Invitalia dalla società Irigom, la seconda iniziativa (dopo quella di Tecnoal Srl) ammessa alle agevolazioni previste dalla legge 181/89, nell’ambito dell’Avviso pubblico per l’area di crisi complessa di Taranto. Irigom è una media impresa con sede a Massafra (Ta), attiva nel settore del recupero e del riciclaggio degli pneumatici fuori uso. L’investimento presentato prevede la realizzazione, nel Comune di Taranto, di una nuova unità produttiva da destinare al riciclo dei rifiuti in plastica, per ricavarne granulo, materia prima seconda per la realizzazione di manufatti vari e combustibile solido secondario da destinare alle cementerie. L’impianto infatti sarà dotato di una linea di rigenerazione della plastica e di una linea di produzione di CSS.   Il programma, che ha l’obiettivo di recuperare i rifiuti plastici non pericolosi, attraverso tecnologie innovative e nel rispetto dell’ambiente, si inquadra in un’ottica produttiva ecosostenibile e prevede l’impiego di 15 nuovi addetti.   Invitalia ha approvato l’iniziativa che verrà finanziata con oltre 7,6 milioni di euro di agevolazioni (5 di finanziamento agevolato e 2,6 di contributo a fondo perduto).  “Questo investimento - dice Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia - rappresenta una risposta concreta alle esigenze del territorio di Taranto, sia in termini di incremento occupazionale e sia in termini di lotta all’inquinamento. L’attività prevista rappresenta un modello di economia circolare e fornisce un contributo alla risoluzione del problema dello smaltimento della plastica a livello locale, su un territorio che necessita più di altri di investimenti in economia sostenibile”.

Sulla questione interviene l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Cosimo Borraccino che definisce un flop il progetto per la riconversione dell’area industriale di Taranto messo in pista da Invitalia, società del Mef, con 30 milioni di euro. L’obiettivo era favorire nuovi investimenti in settori diversi dall’acciaio. Ma alla fine dell’istruttoria tecnica, e di un percorso burocratico lungo con i termini del bando più volte prorogati, “risulta che delle 11 istanze, 8 sono state ammesse alla fase istruttoria ma purtroppo solo 2 sono state finanziate”.

“La  notizia è importante - scrive Borraccino-  ma suscita anche amarezza per le tante domande non ammesse a finanziamento”. La Regione ora chiede che le risorse rimaste inutilizzate siano messe a disposizione delle imprese con un nuovo bando. Il mancato finanziamento sarebbe dovuto all’assenza nei progetti delle imprese che si erano candidate, dei requisiti richiesti. 

“La prima azienda ammessa al finanziamento - annuncia Borraccino - riguarda la società Industria Riciclaggio Gomma S.r.l.- Irigom una media impresa con sede a Massafra, attiva nel settore del recupero e del riciclaggio degli pneumatici fuori uso. Essa prevede la realizzazione di una nuova unità produttiva destinata allo smaltimento e riciclo di rifiuti in plastica, per ricavarne granulo, materia prima per la realizzazione di manufatti vari. Invitalia - dichiara l’assessore - ha approvato l’iniziativa che verrà finanziata con oltre 7,6 milioni di euro di agevolazioni e che creerà 15 nuovi posti di lavoro. L’attività prevista - precisa - si inquadra nel modello di economia circolare e fornisce un contributo alla risoluzione del problema dello smaltimento della plastica a livello locale, su un territorio, come il nostro, che necessita più di altri di sviluppo sostenibile”. “La seconda società ammessa - spiega ancora l’assessore della Regione Puglia - riguarda la Società Tecnoal, con sede principale in Castel Maggiore (Bologna)  e sede secondaria a Massafra. Essa consiste nella produzione di dissipatori di calore. I settori di impiego sono vari, come i trasporti, le telecomunicazioni, l'energetico, l'automotive, il ferroviario, i drivers, l'illuminazione. L’agevolazione concessa è di  2.500.000 euro con la creazione di 5 posti di lavoro”. 

    “Residuano adesso - dice Borraccino - risorse pari a 20 milioni di euro, ovvero i due/terzi di quelle inizialmente previste. In definitiva, nell’auspicare che Invitalia decida di indire una nuova selezione di iniziative imprenditoriali per il rilancio dell’area di crisi complessa di Taranto per non dissipare il grosso delle risorse disponibili, non possiamo che prendere atto - afferma l’assessore - che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto nelle fasi di diffusione del bando, di accompagnamento alla presentazione dei progetti e nei criteri di valutazione degli stessi. Occorre quindi non solo emanare un nuovo bando - dice Borraccino - ma accompagnarlo con diverse ed efficaci iniziative di sensibilizzazione e di formazione dei dirigenti e dei quadri aziendali sul territorio.  Come per il passato, questo assessorato, pur non avendo responsabilità dirette in queste procedure, non farà mancare la sua presenza attiva e il suo sostanziale contributo per creare buona e stabile occupazione”.

La risposta di Invitalia non si fa attendere.

 "Invitalia, come sempre, applica e a rispetta le norme dello Stato con trasparenza e nel rispetto dei tempi. Così è avvenuto anche nel caso del bando per la Riconversione industriale di Taranto": si legge in una nota.

    "I criteri per l’assegnazione delle risorse - si aggiunge - sono stati, infatti, definiti dal Mise insieme con la Regione Puglia: l’Agenzia si è semplicemente limitata ad applicarli, con quell’attenzione che è doverosa quando si utilizzano i denari dei contribuenti. Per quanto riguarda, inoltre, la diffusione delle informazioni relative al bando, sono stati realizzati incontri e seminari tecnici fin dall’avvio del piano. Non solo: l’Agenzia, ha garantito la presenza costante di propri funzionari sul territorio per sostenere gli imprenditori nella presentazione delle domande, per superare le criticità e migliorare la qualità delle proposte".

 

 Il bando, dice ancora Invitalia, "è stato prorogato su sollecitazione delle amministrazioni locali e degli attori produttivi e sociali del territorio. Invitalia non ha questi poteri. Così come non ha la facoltà di poter emanare un nuovo bando per utilizzare le risorse non spese. Anche in questo caso la decisione spetterà a Mise e Regione Puglia. Invitalia, assicurerà – come sempre – il massimo impegno per l’attuazione del progetto. E se possibile anche di più, considerando la particolare criticità della situazione di Taranto, l’attenzione particolare che il Governo sta dando all’area, e la necessità di accelerare negli impegni concreti e nella traduzione degli stessi in investimenti e sviluppo, come spesso Invitalia è stata dimostrabilmente in condizioni di fare. Purchè tutti gli attori facciano concretamente la propria parte".

 

I dipendenti ed i volontari del 118 di Taranto manifesteranno davanti alla sede  Asl Taranto lunedì prossimo “per rivendicare l’avvio del processo di internalizzazione con l’affidamento del servizio alla SanitàService in coerenza con le linee guida della Regione Puglia”. Col passaggio a SanitaService, il personale verrebbe infatti stabilizzato lavorativamente. Ad annunciare la protesta è la Cisl Funzione pubblica. Per il sindacato, “si ritroveranno per richiedere di superare il precariato in cui sono confinati, per riconquistare dignità, diritti, salario e migliorare il servizio ai cittadini”. “Tra qualche anno - sostiene la Cisl - ci chiederemo come è stato mai possibile tollerare un servizio di emergenza, per definizione di importanza vitale per le comunità, fondato sulle incertezze e irregolarità di rapporti di lavoro o su lavoratori che devono fingere di non esserlo? Come è stato possibile che tutti sapevano ma si sono girati dall’altra parte facendo finta di nulla? Noi - sottolinea la Cisl Fp - abbiamo deciso di non guardare dall’altra parte e di sostenere le ragioni degli ultimi”. La Cisl annuncia poi che i dipendenti delle postazioni di Taranto Centro e di Ginosa “continuano ad essere senza stipendio e che non sono più rinviabili le iniziative della direzione generale”, il sindacato si riferisce all’Asl, “verso chi mette in discussione un servizio per il quale è, invece, largamente finanziato violando i più elementari adempimenti contrattuali”.

 

«Un’operazione magistrale da parte dei Carabinieri di Castellaneta: ai militari dell’Arma vanno il nostro plauso e i più sentiti ringraziamenti per gli esiti dell’Operazione San Diego: sapere assicurati alla giustizia gli autori di una serie incredibile di furti e razzie a danni degli imprenditori agricoli di una vasta area del Tarantino è un motivo di grande sollievo».

È Pietro De Padova, presidente provinciale di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi), a esprimere la soddisfazione della declinazione territoriale CIA Agricoltori Italiani della Puglia per l’operazione dei Carabinieri conclusa con successo nelle ultime ore.

Sulla stessa lunghezza d’onda, le dichiarazioni di Vito Rubino, direttore provinciale di CIA Due Mari.

«Abbiamo segnalato più volte, negli ultimi mesi e ancora prima, l’inquietante escalation di fatti criminosi avvenuti in tutto il Tarantino a danno di decine di imprese agricole. L’operazione di intelligence e controllo sul territorio compiuta dalle forze dell’ordine, unita alla collaborazione di tanti imprenditori agricoli, ha portato a un risultato davvero importante».

La sicurezza nelle campagne è una questione che sta particolarmente a cuore alla CIA Due Mari, come dimostrano gli appelli, le lettere ufficiali, gli incontri e l’interlocuzione continua dell’organizzazione sia la Prefettura che con le forze dell’ordine. Un lavoro che va avanti da anni, sostenuto anche dalle segnalazioni sempre più numerose delle aziende del comparto primario.

Le persone arrestate e quelle oggetto dei provvedimenti emessi in seguito all’Operazione San Diego, secondo quanto accertato da Carabinieri e Magistratura, per mesi hanno messo a segno ripetuti furti di macchine e attrezzature agricole, carburante per autotrazione, furti all’interno delle abitazioni rurali e dei fabbricati a servizio delle attività produttive.

Cia Due Mari aveva segnalato un aumento preoccupante dei furti e, di conseguenza, la crescita di un profondo malessere tra gli imprenditori e le famiglie che vivono esclusivamente e onestamente del loro duro lavoro nelle campagne.

«Quest’ultima operazione dà un segnale incoraggiante sulla presenza dello Stato nelle aree rurali e sull’efficienza dell’operato delle forze dell’ordine – ha aggiunto De Padova – Al plauso a Carabinieri e magistrati, vogliamo accompagnare il nostro rinnovato appello a tutti gli agricoltori: collaboriamo con le forze dell’ordine, continuiamo a denunciare ogni tentativo di intimidazione, estorsione o ritorsione da parte della criminalità organizzata, facciamo in modo che l’azione di chi è chiamato a indagare e a reprimere il malaffare sia supportata da un’intera comunità».

«L’auspicio è che nel 2020, come abbiamo sempre chiesto, il governo sostenga con ancora più forza la necessità di implementare mezzi, risorse economiche e umane per garantire la sicurezza nelle zone rurali, dove migliaia di imprese agricole producono eccellenze, sviluppo e posti di lavoro», ha concluso Vito Rubino.

 "Massima priorità al ‘Cantiere Taranto’, il cui dossier procede spedito. Ieri pomeriggio ho riunito i ministri competenti e con loro abbiamo fatto il punto sul Decreto e il Cis, il Contratto istituzionale di sviluppo. Stiamo parlando di investimenti e interventi a favore delle imprese, per le infrastrutture, l’ambiente, il turismo, la sanità. Vogliamo facilitare una vera riconversione economica, sociale e culturale di tutta l’area. Non sarà semplice, ma ce la stiamo mettendo tutta". Lo scrive il premier, Giuseppe Conte, su facebook.

 

    "Conto - aggiunge - di tornare presto in città. E sempre su Taranto rimane alta l’attenzione del Governo sul negoziato sull’ex Ilva. A tarda sera ho incontrato Francesco Caio, il rappresentante del Governo nella trattativa con ArcelorMittal. Prosegue il confronto, e sarà costante anche nei prossimi giorni". 

Officer.

 

Arturo Ferrucci, che recentemente è entrato nella Società, è stato nominato Chief HR Officer, Alessandra De Carlo, che recentemente è entrata nella Società, è stata nominata Chief Information Officer. Angelo Di Martino, attualmente Head of Project Management Office, è stato nominato Investment Planning Coordinator. Alessandro Labile resta Health, Safety and Environment Manager.  Angelo Colucci resta Supply Chain Manager. Emanuela Cherubini che recentemente è stata nominata Communications and CR Manager. Francesco Mencaroni resta RMOP, SOP & Demand Planning Manager. Daniele Santoro  resta Legal Manager. Flavia Celentano resta Compliance Manager. Giuseppe Frustaci resta Head of Genova and Novi Ligure. Il team ora sarà  composto da: Operations di ArcelorMittal Italia, sotto la leadership di Loris Pascucci, dal 27 gennaio: Vincenzo De Gioia, nominato Head of Hot Metal; Vito Ancona, nominato Head of Steel;  Fabrizio Blandamura nominato Head of Rolling Mills; Antonio Giordano nominato Head of Energy; Adolfo Buffo nominato Head of Quality; Cosimo Giovinazzi nominato Head of Logistics; Luigi Lupo nominato Head of Services. Come risultato di questi cambiamenti, le seguenti persone lasceranno ArcelorMittal Italia e le loro nuove posizioni all’interno del Gruppo ArcelorMittal saranno presto annunciate: Wim Van Gerven, Chief Operating Officer; Steve Wampach, Chief Financial Officer; Emmanuel Rodriguez, Chief Purchasing Officer; Stefan Van Campe, Chief Operating Officer Primary;  Philippe Aubron, Chief Operating Officer Finishing Taranto;  Dirk Stroo, Chief Operating Officer Services;  Luciene Caberlin Araujo, Head of Energy; Patrick Louis, Head of Capex and business optimization. A ottobre c’era già stato il cambio rilevante con il nuovo amministratore delegato  Lucia Morselli (già Acciaitalia, cordata concorrente a Mittal nella gara del 2017, e già Acciai Speciali Terni) che ha preso il posto di Matthieu Jehl che veniva da ArcelorMuttal stabilimento di Gent in Belgio

I primi riscontri, farebbero escludere che la donna di Bari possa essere stata contagiata dal coronavirus cinese. Secondo quanto si apprende i sanitari avrebbero individuato un'altra patologia. Le analisi sono pero' ancora in corso e i campioni sono stati inviati all'Istituto Spallanzani di Roma per la conferma definitiva.

 

Pilastri dell’offerta mozzarelle, pasta, taralli, prodotti sottoli

 


La Puglia è una delle regioni record per crescita delle vendite di prodotti ‘100%Puglia’ in etichetta con il +13%, dove hanno fatto da traino mozzarelle, pasta e sottoli che, insieme ai taralli, rappresentano anche i pilastri dell’offerta regionale in termini di valore, frutto della battaglie  condotte proprio sul fronte della garanzia della tracciabilità e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori. E’ l’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di una indagine dell'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy sulle etichette di migliaia prodotti, nel canale della grande distribuzione organizzata. “La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell’agroalimentare, ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati attraverso l’indicazione dell’origine del prodotto in etichetta. Per questo cresce la comunicazione e il relativo apprezzamento dei consumatori verso l’origine del territorio regionale in etichetta su un paniere di oltre 76mila prodotti analizzati, ponendosi al 6° posto delle regioni maggiormente comunicate on pack ed è aumentata anche la pressione della promozione dell’origine in etichetta con un ragguardevole 37%”, commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

 

Altro segmento in forte espansione nell’area del lifestyle è quello del “veggie”, che rappresenta il 3,7% dei prodotti in vendita, con in testa i piatti pronti freschi, i derivati del pomodoro, i sostitutivi del pane e i fuori pasto salati e i prodotti biologici. “La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia, secondo i dati Sinab 2019, con un aumento del 4,5% delle superfici biologiche rispetto all’anno precedente e 7316 produttori. Che sia bio o convenzionale, il ‘Made in Puglia’ è garanzia di sicurezza alimentare e qualità”, aggiunge il presidente Muraglia. La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. Proprio a Villa Castelli (Brindisi) c’è l’unico agriturismo del Sud Italia dotato di una piscina biologica. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una attenzione crescente verso i temi della sicurezza alimentare e in una domanda incalzante di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.

 

«Ma qui non ho visto nessuna farfalla. Quella dell'altra volta fu l'ultima: le farfalle non vivono nel ghetto». In occasione della “Giornata della memoria”, lunedì 27 gennaio, alle ore 18 nel foyer del TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, Crest e Soroptimist Club promuovono la narrazione “Le farfalle di Terezin” di e con Giovanni Guarino, liberamente tratta dal libro “La repubblica delle farfalle” di Matteo Corradini. Una serata d’ascolto e di incontro per non dimenticare. Ingresso libero. Info a 099.4725780.

La cittadina fortificata di Terezin (in tedesco, Theresienstadt), situata a sessanta chilometri da Praga e sede di caserme e prigioni nella prima guerra mondiale, dalla fine del 1941 fu trasformata dai nazisti in ghetto e campo di transito per gli ebrei di quella zona dell’allora Cecoslovacchia annessa al Reich. Nel campo di Theresienstadt confluirono in seguito gli ebrei tedeschi, in particolare gli anziani, gli austriaci, gli olandesi e i danesi. In un luogo dove abitavano settemila persone furono stipati più di cinquantamila ebrei. La vita nel ghetto era in parte gestita dal Consiglio ebraico, che su ordine dei nazisti aveva il compito drammatico di stilare le liste di coloro che sarebbero dovuti partire con i treni verso i campi di sterminio, in particolare verso Auschwitz.

È in questo sfondo, nel ghetto di questa città isolata dal mondo, che un gruppo di ragazzi reagisce alle violenze, alla paura, ai soprusi, incontrandosi, tra il 18 dicembre 1942 e l’agosto 1944, ogni venerdì sera in gran segreto. Da questi incontri, nascerà un giornale, il Vedem (Avanguardia), realizzato con il contributo di tutti, anche dei più piccoli: disegni, poesie, rubriche, recensioni. Le riunioni di redazione diventano un momento prezioso per scambiarsi pensieri, timori e, soprattutto, per dar spazio ai sogni. Il Vedem, che produsse più di 800 pagine, molte delle quali sono ora conservate nel Memorial di Terezìn e nel museo Yad Vashem di Gerusalemme, sarà per i ragazzi di Terezín l’unico modo per resistere, lottare e testimoniare la voglia di vita nonostante la brutalità che circonda le loro esistenze. Grazie al loro sacrificio, le atrocità di Terezìn sono giunte fino a noi, per non dimenticare.

La poesia all’inizio è di Pavel Friedman (1921-1944), uno dei ragazzi rinchiusi nel campo di Terezin, poi mandato ad Auschwitz dove ha trovato la morte. Le poesie e i disegni dei bambini internati dai nazisti nel ghetto di Terezin e quindi uccisi nei lager compaiono nel libro "Non ho mai visto un'altra farfalla", pubblicato dall’Us Holocaust Memorial Museum.

Il Taranto Opera Festival torna sulle scene con il secondo spettacolo della stagione invernale, il 24 e 25 gennaio, con Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. L’intera rassegna, in programma al teatro Fusco di Taranto, è promossa dall'associazione musicale Domenico Savino e dal Comune di Taranto, con il patrocinio della Regione Puglia ed in collaborazione con la Banca di Taranto. Per il Barbiere di Siviglia: coro ed orchestra TarantOperaFestival, direttore Mikhail Kirchhoff, regia Mei Lin, special guest il baritono Domenico Colaianni. Figaro sarà interpretato da Pedro Carrillo; Rosina sarà Ripalta Bufo; il Conte d’Almaviva sarà Stefano Sorrentino; il dottor Bartolo sarà interpretato da Domenico Colaianni (recite 1 e 2) e Mauro Utzeri (recita 3). Ripalta Bufo è reduce da un enorme successo ottenuto nel Rigoletto, la prima delle rappresentazioni in programma del Taranto Opera Festival. E’ stata lungamente applaudita in una delle recite del Rigoletto, tanto che gli applausi hanno fermato, per qualche minuto, la rappresentazione, per rendere omaggio all’artista. Il cartellone è promosso dall'assessore comunale alla cultura Fabiano Marti, da Pierpaolo de Padova e Paolo Cuccaro, referenti dell'associazione musicale Domenico Savino e dal direttore artistico dell’intera rassegna Davide Dellisanti. Il Taranto Opera festival prosegue il 26 e 27 febbraio, con lo spettacolo “I tre tenori” - gran galà lirico. Il 13 e 14 marzo si concluderà con la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, coro ed orchestra TarantOperaFestival, direttori Davide Dellisanti e Stefano Romani e regia di Katia Ricciarelli.

Saranno tre le recite programmate per ogni opera: una pomeridiana (nella seconda giornata) con ingresso alle ore 15 e sipario alle ore 16 e due serali (in entrambe le giornate), con ingresso alle ore 20 e sipario alle ore 21. Sono state programmate, inoltre, alcune recite al mattino dedicate alle scuole, per portare bambini e ragazzi a teatro, con una formula originale che coinvolgerà i docenti e gli alunni all’interno dello spettacolo, per catturare l’attenzione dei piccoli studenti e far avvicinare loro all’opera lirica.

Il progetto si arricchisce di nuovi contenuti riguardanti l’ avvicinamento e la formazione dei più giovani al mondo dell’opera e la collaborazione internazionale. E’ stato promosso, infatti, un protocollo d’intesa tra la Città di Taranto, la Corea del Sud e l’Università della Musica di Pechino, con la presenza di diversi artisti asiatici nel capoluogo ionico, per perfezionare il loro percorso di formazione finalizzato alla partecipazione all’interno del cartellone artistico del Festival, creando così i presupposti per uno scambio culturale tra i due Paesi. Madrina del progetto di avvicinamento e formazione all’opera è Katia Ricciarelli. Il progetto si caratterizza, infine, per la collaborazione con alcune grandi realtà musicali ed operistiche italiane, come il Teatro Goldoni di Livorno, l’accademia Beniamino Gigli di Recanati, il coro lirico di Lecce, l’orchestra sezione archi Oles di Lecce e l’istituto Paisiello di Taranto.

Per informazioni: associazione musicale Domenico Savinovia Cavour 24, Taranto, tel. 3392360993 oppure 3477242217; email:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , sito internet: www.tarantoperafestival.it

Prenotazioni e biglietti: Teatro Fusco, via Ciro Giovinazzi 49, Taranto tel. 099.4581731.

 

 Italiano, uomo, ha tra i 31 – 55 anni, cerca in primis il relax, l’arricchimento culturale e infine vivere nuove esperienze

 

 

 

 


È italiano (72,5%), proviene dalla Lombardia (18%), è uomo e ha tra i 31 e i 55 anni. La vacanza è il principale motivo del suo viaggio (95% per gli stranieri e 73% per gli italiani), cerca in primis il relax, poi l’arricchimento culturale e, infine, vivere nuove esperienze. Richiede la guida turistica e cerca buon cibo. Sceglie la Puglia principalmente per il buon clima.

 

Questo è l’identikit del turista tipo che decide di visitare la Puglia, una regione super gettonata come dimostrano anche i dati turistici: oltre 4 milioni di arrivi nel 2018 (+4% rispetto al 2017), di cui un milione dall'estero e oltre 15 milioni di presenze. Anche nel 2019 il trend di crescita è proseguito e questi i primi dati riferiti all’estate (da giugno ad agosto): +3% per gli arrivi e +4% per le presenze mentre l’incremento dall’estero si è attestato al +8% e +12%.

 

Un turista su quattro è straniero (23,5%) e la maggior parte proviene dalla Francia (22%) seguita dalla Germania (17%). 

(fonte Osservatorio regionale del turismo dell’Agenzia Pugliapromozione).

 

E su questi dati che sta per aprire i battenti la VI edizione di BTM - Business Tourism Management, una delle più interessanti manifestazioni internazionali sul turismo. Dal 20 al 22 febbraio 2020 a Lecce (Lecce Fiere) l’evento metterà in comunicazione i principali attori del settore turistico quali buyer e seller, enti, esperti, operatori turistici, consentendo un confronto fra domanda e offerta per pianificare nuove strategie di marketing per la crescita del territorio pugliese.

 

Un focus particolare sarà poi riservato al turismo enogastronomico (la Puglia risulta essere la terza regione italiana preferita dai turisti enogastronomici).

Aziende produttrici e di servizi del settore presenteranno e racconteranno un territorio unico, la Puglia, come destinazione sempre più ambita da turisti stranieri identificati come foodies. 

Punto di forza sarà il B2B che aprirà la strada all’incontro tra buyer e seller. Al BTM parteciperanno buyer internazionali provenienti da Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Olanda, Danimarca, Svizzera, Ungheria, Lettonia, Russia, Ucraina, Canada, Stati Uniti e Australia.

 

Insomma, una tre giorni ‘in giro per la Puglia’ alla scoperta di destinazioni originali, trend emergenti, nuovi modi di vivere il viaggio con tante idee per i viaggiatori di ogni tipo.

Il programma competo sarà presentato martedì  11
febbraio in occasione della BIT di Milano nell'area espositiva di Pugliapromozione.

 

BTM, organizzato dall’agenzia 365 giorni in Puglia, è rivolto al pubblico e agli operatori professionali.

 

Per informazioni: wwwbtmpuglia.it

Pagina 553 di 916