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Giornale di Taranto - Giornalista1

Anche se non c’è ancora una decisione definitiva, l’Arciconfraternita del Carmine di Taranto preannuncia la possibile sospensione, per il 2020, dei riti della Settimana Santa a causa, le misure per il Coronavirus. “Ora dobbiamo attenerci per la salute nostra e altrui a tutte le disposizioni dovessero riguardare anche ciò di più caro abbiamo - afferma l’Arciconfraternita in un post di stamattina sulla propria pagina social -. Ma torneremo, perché noi non siamo gente da droplet o da un metro di distanza”. I riti della Settimana Santa di Taranto sono tra i più famosi in Italia, costituiscono un momento di tradizione e di identità della città e si svolgono quasi ininterrottamente nelle strade alla presenza di diverse migliaia di persone per un lungo arco orario: dal primo pomeriggio del Giovedì Santo sino alla prima mattinata del Sabato. L’Arciconfraternita del Carmine di Taranto, in particolare, organizza la processione dei Misteri che esce alle 17 del Venerdi Santo e rientra dopo le 7.30 del Sabato Santo. Processione che ha 255 anni di vita. Già dalla scorsa domenica, sia l’Arciconfraternita del Carmine che quella dell’Addolorata di Taranto hanno limitato fortemente il rito della Via Crucis in preparazione alla Settimana Santa: si svolge con le chiese chiuse e trasmesso in streaming sulle pagine social dei due sodalizi.

 I Carabinieri della Compagnia di Manduria (Taranto), nel corso di una vasta battuta di ricerca a livello provinciale, hanno individuato e arrestato per evasione, due dei detenuti che il 9 marzo scorso hanno preso parte all’evasione di massa dal carcere di Foggia.

 

 "Allo stato, risultano latitanti 16 detenuti che erano soggetti al regime di media sicurezza". ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, in aula al Senato, parlando del caos verificatosi nel carcere di Foggia, dove, ha sottolineato, "risultano gravi danni strutturali". 

(foto ansa)

 

Ecco il messaggio inviato nella notte via facebook dal governatore della Puglia Michele Emiliano 
Ci stiamo preparando a sostenere l’attacco. C’è silenzio per le strade, esattamente come succede nelle città assediate dove tutti, uomini, donne, bambini vivono la tensione di alzare quanto più è possibile l’altezza e la robustezza delle difese. Stiamo preparandoci a sostenere il peso di migliaia di contagi sperando di non arrivare mai a questi numeri. Stiamo chiedendo a tutti di rimanere in casa per abbassare il numero dei contagiati e fa rabbia alle volte la stupidità di alcuni. I nostri ospedali hanno sospeso tutto ció che non è urgente e separano i percorsi tra i pazienti ordinari e e quelli sospetti di coronavirus. Si contano mascherine, occhiali e tute avendo attenzione a non sprecarli perchè serviranno nella bolgia della battaglia che sta per scatenarsi. Passo in rassegna continuamente le truppe, il loro equipaggiamento, ripeto tra me e me gli ordini che ho impartito e quelli che dovrò diramare nei prossimi giorni. Servono cannoni, che in questa guerra si chiamano ventilatori e monitor da rianimazione. Mi sembra sempre di averne troppo pochi. Li abbiamo commissionati alle fabbriche che li costruiscono e speriamo che ce li consegnino per tempo. L’ansia ci divora e speriamo che arrivino i nostri, i ventilatori che la Protezione Civile e il Ministero della Salute ci hanno promesso. Insieme possiamo farcela, anche se fa rabbia pensare al perchè in questi venti anni ci hanno impedito di assumere le migliaia di medici, infermieri e operatori sanitari che adesso finalmente stanno per arrivare in corsia. Fa rabbia pensare che abbiamo dovuto aspettare questo momento tragico per ottenere l’autorizzazione a far entrare in squadra i nostri giovani che non vedono l’ora di andare in prima linea. Insieme alla vecchia guardia dovranno resistere, resistere alla fatica, al contagio, allo stress. Sono gli stessi che abbiamo maltrattato e qualche volta picchiato in corsia e al pronto soccorso. E adesso, ironia della sorte, tutti si aggrappano a loro per cercare cura, attenzione, salvezza.

Il nemico sta per arrivare, si rivelerà all’improvviso, attraverso piccoli malesseri che non ci avevano prima mai speventato. Ma adesso basta qualche linea di febbre e un po’ di difficoltà respiratoria a preoccuparci. 

Mi accorgo che tutti stanno facendo del proprio meglio e che la voglia di sconfiggere questo virus che ha inginocchiato il nostro soldato migliore, la Lombardia, è forte e determinata.

Non ci faremo sconfiggere. Combatteremo con tutte le nostre forze, uniti, con serietà e disciplina. Applicando le regole alla lettera.

Solo cosi possiamo farcela.

Buonanotte fratelli e sorelle. Immaginate come sarà bella la festa che faremo dopo la lotta, come sarà bello abbracciarsi, toccarsi, baciarsi, stringersi la mano, bere dalla stessa bottiglia.

Tutte cose che se vi becco a fare adesso potete solo immaginare cosa vi faccio.

Perchè vi voglio bene. Profondamente e teneramente. Come accadeva con i miei fratelli, la sera, quando ci mettevano il pigiama e ci mettevano vicini sotto le coperte rimboccate dai nostri genitori. 

Buonanotte pugliesi. 

A domani.

 Salgono a 5 le vittime da coronavirus in Puglia. Un uomo di 90 anni con patologie pregresse, già risultato positivo a COVID-19, è deceduto oggi al Policlinico Riuniti di Foggia. Stando a quanto comunicato dalla Regione, sarà l’Istituto Superiore di Sanità a stabilire il nesso tra infezione da Covid-19 con il decesso quando analizzerà i campioni clinici. In totale oggi sono stati effettuati 74 test, 9 dei quali sono risultati positivi e 65 negativi. La precedente vittima era una donna di 88 anni di Copertino, morta nell'ospedale della cittadina salentina. 

La Giunta regionale ha dato indirizzo oggi ad Acquedotto Pugliese Spa, di concedere una moratoria per il pagamento delle fatture alle imprese di particolari settori, quali quello turistico-alberghiero, dello spettacolo e delle attività culturali, pesantemente colpiti dalla crisi determinata dall'epidemia da Covid-19. I particolare, si chiede di applicare dilazioni di pagamento delle fatture dell’acqua, con l’abbattimento degli interessi. “Con la nostra azienda pubblica Aqp – commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – diamo un concreto aiuto agli imprenditori in crisi, insieme ad altre misure che sono in cantiere”. 

 Un comitato Covid-19 composto dall’amministratore delegato Lucia Morselli e dai manager preposti ad una serie di funzioni, è stato creato da ArcelorMittal Italia e comunicato stasera, a tutti i dipendenti e le dipendenti di ArcelorMittal Italia, dal direttore del personale Arturo Ferrucci. Il comitato avrà “la finalità di gestire le criticità aziendali che possono emergere nell’operatività dell’azienda in relazione alla situazione sanitaria in corso. Il referentevper l’azienda del comitato è la responsabile Compliance, Flavia Celentano con i suoi collaboratori. Inoltre, ArcelorMittal ha assunto una serie di decisioni in relazione al Coronavirus. Task Force. E’ operativa sul sito di Taranto una task force coordinata dal responsabile del Servizio Sanitario e costituita da tutto il personale medico e infermieristico. Lo scopo della struttura, dichiara Ferrucci, è quello di garantire supporto a tutte le sedi operative di Milano, Taranto, Genova, Novi, Racconigi, Marghera, Paderno, Legnaro. Il servizio medico-infermieristico è attivo h24, attraverso il seguente indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. che dovrà essere utilizzato anche in caso di sospetto contagio. 

 

Negli stabilimenti dove è presente un’infermeria, dispone l’azienda, chi ha sintomi influenzali durante l’orario di lavoro, deve evitare di farsi accompagnare o di recarsi autonomamente, ma deve contattare telefonicamente la stessa Infermeria per avere indicazioni. Nel formulare la richiesta di assistenza dovranno essere spiegate le ragioni per cui si richiede la visita. Trasferte. Tutte le trasferte sia in ambito nazionale che internazionale sono cancellate. Eccezioni particolari saranno autorizzate dal ceo ArcelorMittal. Spostamenti. Per coloro che, motivati da comprovate esigenze lavorative, debbano effettuare spostamenti funzionali all’attività lavorativa, è necessario munirsi di autodichiarazione compilata secondo modulo predisposto dal Ministero dell’Interno. Sanificazione ambienti. Sono state intensificate le attività di sanificazione e igienizzazione dei principali luoghi di aggregazione e transito del personale quali - specifica ArcelorMittal - mense, refettori di reparto, spogliatoi, pulpiti e portinerie. Mense. In tutte le mense, dichiara l’azienda, sono stati installati distributori di gel igienizzanti per mani e il personale deputato alla distribuzione del cibo è dotato di idoneo equipaggiamento protettivo, provvisto di mascherina con filtro e guanti monouso. Il personale è tenuto a rispettare i nuovi orari di accesso rimodulati per evitare l’affollamento nei locali delle mense, nonché il mantenimento della distanza minima di sicurezza, sia nella fila, sia nella disposizione delle sedute ai tavoli. Refettori di reparto. I refettori, comunica il capo del personale di ArcelorMittal, vengono sanificati a ogni cambio turno e gli ingressi devono essere gestiti dal capo turno in maniera frazionata ed equilibrata per non creare assembramenti nei locali e garantire la distanza minima di sicurezza tra i lavoratori. Autobus: i bus interni vengono sanificati a ogni cambio turno e gli autisti sono dotati di idoneo equipaggiamento protettivo. La capienza dei bus è stata almeno dimezzata - assicura l’azienda - per garantire il rispetto delle distanze ed i loro utilizzatori devono verificarne il numero. Terzi. Il personale della Vigilanza, delle Portinerie, i magazzinieri, gli spedizionieri che, nell’ambito della propria ordinaria attività lavorativa, entra in contatto con ditte terze e/o fornitori e/o vettori, è tenuto a indossare apposita mascherina con filtro. 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro comunica che oggi 10 marzo - con aggiornamento alle ore 19 - sono stati effettuati 74 test in tutta la regione per l’infezione da Covid-19 Coronavirus. Di questi: 65 sono risultati negativi e 9 positivi. Una donna di 88 anni con patologie pregresse, già risultata positiva a COVID-19, è deceduta oggi. Sarà l’Istituto Superiore di Sanità a stabilire il nesso tra infezione da Covid-19 con il decesso quando analizzerà i campioni clinici. I 9 casi positivi sono cosi suddivisi: 4 Provincia di Bari; 1 Provincia Bat; 1 Provincia Brindisi; 1 Provincia Foggia; 2 Provincia Lecce. Con questo aggiornamento salgono a 65 i casi positivi registrati in Puglia per l’infezione da Covid-19 Coronavirus. Tutti i test positivi verranno inviati all’Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti. 

“Nelle prossime ore prevediamo di emettere ulteriore circolare volta a chiarire il migliore atteggiamento che devono tenere gli esercizi commerciali e i luoghi privati nel Comune di Taranto”. Lo annuncia il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. “Siamo consapevoli - afferma - che si tratti di un grande ma giustificato sacrificio per tutti noi, un radicale temporaneo mutamento del nostro stile di vita”. Il sindaco dichiara che il Comune si sta anche “interrogando sulle misure economiche e fiscali che potranno essere assunte a sostegno di operatori e categorie della nostra città, nell'attesa che il Governo faccia altrettanto e con maggiore capacità col nuovo Dpcm allo studio a Palazzo Chigi”. “Per esempio - annuncia Melucci -, in materia di tributi locali, si provvederà ad inviare gli avvisi di pagamento Tari relativi all'anno 2020 per il pagamento con scadenza non antecedente a giugno. Quindi - prosegue il sindaco - gli uffici continueranno ad esaminare le richieste di annullamento/revoca/rettifica dei provvedimenti di accertamento che perverranno nelle prossime settimane, sebbene riferite a provvedimenti definitivi”. “Torniamo a raccomandare a tutti - dichiara il sindaco di Taranto - di restare per quanto possibile nelle proprie abitazioni. I controlli, le sospensioni di licenze e le sanzioni della Polizia Locale saranno costanti e significativi da qui in avanti”. Inoltre, afferma Melucci, “abbiamo deciso di sospendere con apposita ordinanza sindacale odierna tutti i mercati settimanali sul territorio comunale, almeno sino alla data del prossimo 3 aprile. Insieme alle Forze dell'Ordine - prosegue il sindaco -, stiamo valutando il da farsi con riguardo alle ville e i parchi comunali”. “Analoghi provvedimenti - conclude Melucci - si stanno adottando per gli impianti sportivi e altri plessi comunali, quando non finalizzati alle attività lavorative, sanitarie o comunque necessarie già consentite dalle richiamate norme di Governo”.

 

Intanto saranno avviate domani notte le attività di sanificazione di strade e marciapiedi di Taranto programmate da Comune e Amiu, l’azienda dell’igiene urbana, dopo quelle compiute nelle scuole, negli uffici e nei bus. Obiettivo, contenere il rischio da contagio da Coronavirus con la disinfezione di strade e marciapiedi della città utilizzando prodotti specifici. “Abbiamo sollecitato - ha spiegato il vicesindaco Paolo Castronovi - da domani notte un servizio straordinario di pulizia dei marciapiedi e delle strade della città, utilizzando i mezzi e gli uomini a disposizione di Amiu per contribuire fattivamente a questa emergenza”. Gli interventi si irradieranno dal ponte girevole verso i due versanti della città, in modo tale da coprire tempestivamente tutto il reticolo urbano.

 I sindacati metalmeccanici chiederanno al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, di affrontare, in una riunione ad hoc, il tema delle misure di prevenzione da Coronavirus da adottare all’interno dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal, ex Ilva, di Taranto. “Abbiamo la necessità di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori non solo nei luoghi di lavoro, ma anche nelle mense, nei refettori, nei trasporti interni - spiega ad AGI Vincenzo Laneve, coordinatore fabbrica Fim Cisl -. ArcelorMittal ha adottato delle prime misure, ma il Dpcm ultimo ci pone difronte a nuove esigenze. Ci rendiamo anche conto che non è facile sul piano organizzativo perché il siderurgico di Taranto è grande quanto Taranto. Qui poi lavorano 8200 persone, più alcune migliaia delle imprese-indotto appalto”. 

 

“Sui pullman interni, per esempio, che assicurano il trasporto dei lavoratori dalle portinerie al posto di lavoro e viceversa, si crea una situazione di affollamento che va contro le direttive del Governo in materia di Coronavirus - aggiunge Laneve -. ArcelorMittal vorrebbe introdurre una limitazione sui pullman interni, cioè far salire non più di 25 persone per volta in modo da mantenere le distanze di sicurezza tra un passeggero e l’altro. C’è però una questione: quando i lavoratori smontano e lasciano il turno, diversi di loro tornano a casa con i pullman che partono ad orari prestabiliti. Il rischio, quindi, è che ci siano lavoratori che si imbarchino sui pullman interni quando, fuori, è già partito il mezzo pubblico che deve riportarli a casa. Avresti bisogno in ArcelorMittal di un maggior numero di bus aziendali per cercare di diluire il numero dei passeggeri”. Stamattina i sindacati hanno avuto un incontro con l’azienda. All’ordine del giorno, era la richiesta di proroga della cassa integrazione ordinaria che, per la crisi del mercato dell’acciaio, ArcelorMittal ha già avanzato per 13 settimane, a partire da fine marzo, per 1273 lavoratori. Si tratta della terza proroga che l’azienda chiede rispetto ad una cassa integrazione la cui procedura è cominciata a luglio 2019. Ma sul tema cassa integrazione non c’è stato alcun confronto perché i sindacati hanno chiesto ad ArcelorMittal di dare priorità alla gestione del Coronavirus, alla sicurezza del personale e alla tutela delle condizioni di salute di quanti si recano in fabbrica. In precedenza varie sigle sindacali hanno chiesto ad ArcelorMittal un rafforzamento delle tutele per prevenire il contagio da Coronavirus. Si va dal potenziamento dello Smart Working sollecitato dalla Fim Cisl all’introduzione di misure più incisive chiesto dalla Fiom Cgil. La richiesta di un intervento più efficace da parte dell’azienda è venuto pure dalla Uilm mentre l’Usb ha chiesto comandate sugli impianti. Cioè come nel caso degli scioperi, presidi di lavoratori, comandati sugli impianti, anziché la normale forza organica prevista dal turno di lavoro. In questo caso le comandate verrebbero attuate non per sciopero ma per evitare che un elevato numero di addetti si ritrovi sul posto di lavoro. La richiesta delle comandate, però, non sarebbe condivisa, a quanto si apprende, da Fim, Fiom e Uilm. 

“Saranno intensificati e completati nella giornata di oggi i posti di controllo nei Comuni e all’esterno di essi per vigilare sul rispetto da parte dei cittadini delle nuove regole in materia di mobilità delle persone così come stabilito dall’ultimo Dpcm”. Lo dichiara ad AGI il questore di Taranto, Giuseppe Bellassai, che stamattina ha partecipato ad un nuovo vertice di coordinamento presieduto dal prefetto di Taranto, Demetrio Martino, presenti tra gli altri il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, e il direttore generale Asl Taranto, Stefano Rossi. Effettuato un punto della situazione aggiornato alla luce del Dpcm di ieri sera. Prima che il Dpcm venisse ufficializzato, il prefetto aveva già presieduto un altro vertice con tutti i sindaci ed istituito il Centro di coordinamento soccorsi per avere una linea di azione unitaria. I posti di controllo, spiega il questore, sono interforze e coinvolgono la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia locale. “Verranno fatti - afferma il questore di Taranto - in tutti i luoghi sensibili all’interno dei centri abitati, al confine tra un Comune e l’altro, sulle strade nazionali, sulla rete autostradale, presso la stazioni ferroviarie e i terminal dei bus extraurbani e a lunga percorrenza”. Il questore afferma che “al momento la situazione è regolare e non sono emersi casi critici o irregolarità”.

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