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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 

di Ingrid Iaci 

 

Un bilancio assolutamente positivo quello dell'amministrazione comunale di Pulsano sulla passata festa di fine e inizio anno che si è tenuta nella piazza principale della città, davanti al castello De Falconibus.

Il sindaco Pietro D'Alfonso, con la voce bassa a conferma del trascorso divertimento, in un suo messaggio sui social all'indomani della festa, ha dichiarato: "abbiamo davvero centrato l'obiettivo, la serata ha dato il senso di grande comunità, ed era quello che volevamo. Una straordinaria partecipazione di tanti cittadini, provenienti anche dal resto della provincia, che ci ha davvero inorgoglito. Uno speciale ringraziamento, oltre che agli organizzatori, quindi va a tutti coloro che hanno deciso di salutare il vecchio anno e accogliere il 2025 con noi e agli straordinari artisti che sono saliti sul palco creando quel clima di festa, assolutamente riuscitissima."

La serata è stata allietata dal cantante Giuseppe Povia, dalla musica del dj Attilio Capilli e dai balli degli allievi della scuola di danza Giuseppe Carrieri, ma soprattutto 

si è svolta in assoluta sicurezza e senza intoppi, grazie all'operato della Protezione Civile, dei Carabinieri e ai tanti volontari che hanno contribuito al successo dei festeggiamenti. 

Nonostante il 2024, come ha ricordato il primo cittadino, sia stato segnato da eventi assolutamente spiacevoli come l'incendio dí Fatamorgana, l'auspicio per il 2025 è quello di trascorrere un anno sempre all'insegna dell'ascolto dei bisogni dei cittadini e della crescita della comunità pulsanese. 

Il sindaco, infine, ha ringraziato i componenti della sua giunta e i consiglieri di maggioranza, chiamandoli uno ad uno con il nome di battesimo a dimostrazione del fatto che sono  un gruppo di lavoro unito e coeso, legato da profondo rispetto e anche sincera amicizia.

Insomma, questa "prima volta" in assoluto per Pulsano, a giudicare dai risultati e dai numerosi messaggi di apprezzamento giunti agli organizzatori, promette il sindaco D'Alfonso, 's'ha da fare' ancora!

di Lucia Pulpo 

"Interventi che stanno cambiando il volto di Taranto in linea con il piano Ecosistema Taranto. Dalla rigenerazione urbana ai tanti cantieri attivi e conclusi, dallo sport per tutti all’ambiente e alla sostenibilità, dalla riqualificazione del patrimonio culturale all’innovazione e all’attenzione ai più fragili.”. 

Queste le parole usate dal sindaco in occasione della conferenza stampa di fine anno. 

Questo significa che tutto quello che si sta facendo in città, segue rigorosamente i criteri dell’accessibilità, sopratutto in quegli ambiti dove erano già applicati… 

Ciò però contrasta con quanto segnalato da persone su sedia a rotelle che sono andate in piazza Garibaldi per fare un giro sulla ruota panoramica che, lo scorso anno, era accessibile. 

Sorpresa: la biglietteria è su una base a cui si accede salendo un gradino, anche aggirando la struttura da dietro ci sono gradini a sbarrare l’entrata e, per quanto il personale sia disponibile ad aiutare i più tenaci, le cabine sono tutte troppo piccole per persone disabili con sedie di media taglia.

Dunque, la ruota panoramica montata per queste feste non è accessibile, mentre lo scorso anno, le stesse persone   erano salite a “rivedere le stelle”. Bel segno di speranza per l’anno che inizia!

Ci siamo quasi, il taglio del nastro dei Saldi invernali 2025 avverrà sabato 4 gennaio, per andare avanti sino al 28 febbraio. Intanto, in queste ore si lavora alacremente dietro le quinte per preparare gli allestimenti delle vetrine,  degli stand e degli espositori interni. La partenza dei saldi invernali come  sempre avverrà in clima di festa, lunedì è la Befana, ed infatti i negozi di Taranto e della provincia domenica 5 e lunedì 6 gennaio saranno aperti.

Secondo l’Ufficio studi di Confcommercio i saldi invernali svilupperanno un giro di affari di 4,9 miliardi e saranno 16 milioni le famiglie coinvolte nello shopping dei saldi. 

 

“Come sempre – commenta Mario Raffo, presidente provinciale di Federmoda Taranto- sarà caccia all’affare, all’acquisto dei capo spalla, i primi ad andar via, molto richiesti i piumini e quest’anno i cappotti di ogni foggia e stile, vero e proprio must della stagione invernale 2024/25, ritornati di moda dopo anni di oblio imposti dal dominio assoluto degli outfit ispirati dall’abbigliamento sportivo, se non addirittura tecnico, indossato in città in qualsiasi ora ed occasione. Da un paio di stagioni lo  ‘streetstyle’ mescola i linguaggi della moda anche per i comuni mortali (i fashion expert lo hanno sempre fatto)  e il cappottone  in pura lana color cammello lo si indossa con le sneakers ed i jeans anche per andare a cena. Auspichiamo che la clientela voglia approfittare dei Saldi invernali per fare acquisti di qualità, considerato che i negozi sono pieni di capi di abbigliamento e di calzature anche importanti a causa delle temperature particolarmente miti che ci hanno accompagnato sino alle festività natalizie. I metereologici annunciano l’arrivo del  freddo nelle prossime settimane, dunque allora – conclude Raffo- prepariamoci ad accoglierlo con l’abbigliamento idoneo ad affrontare l’irrigidimento delle temperature.”

 

Ed ora   qualche consiglio per gli acquisti, ecco le regole dei saldi della  Federazione Moda fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza:

CAMBI - la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). 

In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. 

Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
PROVA DEI CAMBI - non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
PAGAMENTI - le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
PRODOTTI IN VENDITA - i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
PREZZI - obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
MODIFICHE E/O ADATTAMENTI SARTORIALI - sono a carico del cliente. 

 

 

 

 

 

 

 

Ci siamo quasi, il taglio del nastro dei Saldi invernali 2025 avverrà sabato 4 gennaio, per andare avanti sino al 28 febbraio. Intanto, in queste ore si lavora alacremente dietro le quinte per preparare gli allestimenti delle vetrine,  degli stand e degli espositori interni. La partenza dei saldi invernali come  sempre avverrà in clima di festa, lunedì è la Befana, ed infatti i negozi di Taranto e della provincia domenica 5 e lunedì 6 gennaio saranno aperti.

Secondo l’Ufficio studi di Confcommercio i saldi invernali svilupperanno un giro di affari di 4,9 miliardi e saranno 16 milioni le famiglie coinvolte nello shopping dei saldi. 

 

“Come sempre – commenta Mario Raffo, presidente provinciale di Federmoda Taranto- sarà caccia all’affare, all’acquisto dei capo spalla, i primi ad andar via, molto richiesti i piumini e quest’anno i cappotti di ogni foggia e stile, vero e proprio must della stagione invernale 2024/25, ritornati di moda dopo anni di oblio imposti dal dominio assoluto degli outfit ispirati dall’abbigliamento sportivo, se non addirittura tecnico, indossato in città in qualsiasi ora ed occasione. Da un paio di stagioni lo  ‘streetstyle’ mescola i linguaggi della moda anche per i comuni mortali (i fashion expert lo hanno sempre fatto)  e il cappottone  in pura lana color cammello lo si indossa con le sneakers ed i jeans anche per andare a cena. Auspichiamo che la clientela voglia approfittare dei Saldi invernali per fare acquisti di qualità, considerato che i negozi sono pieni di capi di abbigliamento e di calzature anche importanti a causa delle temperature particolarmente miti che ci hanno accompagnato sino alle festività natalizie. I metereologici annunciano l’arrivo del  freddo nelle prossime settimane, dunque allora – conclude Raffo- prepariamoci ad accoglierlo con l’abbigliamento idoneo ad affrontare l’irrigidimento delle temperature.”

 

Ed ora   qualche consiglio per gli acquisti, ecco le regole dei saldi della  Federazione Moda fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza:

CAMBI - la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). 

In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. 

Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
PROVA DEI CAMBI - non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
PAGAMENTI - le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
PRODOTTI IN VENDITA - i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
PREZZI - obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
MODIFICHE E/O ADATTAMENTI SARTORIALI - sono a carico del cliente. 

 

 

 

 

 

 

 

Spari la notte scorsa contro la sede della Corte d’Assise d’Appello nel rione Paolo VI di Taranto. Una vetrata è andata completamente in frantumi. Avviate le indagini delle forze di polizia per accertare se si è trattato di un proiettile vagante, sparato per Capodanno, oppure un segnale di intimidazione.

    Da registrare inoltre che un uomo e una donna hanno impugnato pistole per festeggiare il nuovo anno. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri su due misteriosi episodi, veicolati attraverso due video sui social, che vedono protagonisti un uomo e una donna impugnare due pistole e sparare nel fragore dei botti. Non è chiaro se si tratti di pistole a salve o altro. Una pattuglia è anche intervenuta sul posto.

    I due episodi sono accaduti nella semiperiferia e alla periferia della città. Nel primo caso si vede un giovane che è al centro della strada, completamente deserta e sgombra di auto, che guarda verso l’alto, pronuncia delle parole incomprensibili, si piega leggermente come se stesse facendo un inchino, poi impugna la pistola e spara un paio di colpi sempre verso l’alto. L’altro episodio è invece avvenuto su un balcone. Si vede chiaramente una donna, con un uomo alle sue spalle, che dalla pistola fa esplodere alcuni colpi in direzione orizzontale. L’uomo tiene le mani sulle spalle della donna mentre questa spara. Dopodiché entrambi hanno lasciato il balcone e sono rientrati nell’abitazione. 

Aveva nascosto i botti in una bara di un’agenzia funebre vicina al suo banchetto di vendita. A Taranto la polizia ha arrestato e messo ai domiciliari un 27enne. I Falchi della squadra mobile hanno notato in via Oberdan un giovane che stava allestendo un banchetto per la vendita di fuochi pirotecnici nei pressi di un’agenzia funebre. Gli agenti, però, hanno subito avuto il sospetto che quel banchetto in realtà fosse solo un modo per attirare i clienti interessati non solo all’acquisto di innocui petardi, ma soprattutto di quelli artigianali, più dirompenti, custoditi probabilmente altrove. I sospetti sono stati confermati dai movimenti del giovane che, dopo un primo fugace incontro con i clienti, entrava negli uffici dell'agenzia per uscirvi poco dopo con involucri ben più grandi di quelli venduti sul banchetto in strada. A quel punto i poliziotti sono intervenuti. Il 27enne ha cercato di disfarsi di quanto aveva prelevato, lanciandolo sotto un’auto in sosta, mentre l’immediata perquisizione nell’agenzia ha permesso agli agenti di scovare all’interno di una bara circa 20 chili di fuochi pirotecnici, di fattura artigianale e privi di ogni etichetta. Fuochi che gli artificieri hanno poi distrutto. 

Tre persone sono rimaste ferite a Taranto a causa dell’esplosione incontrollata dei botti. Dopo mezzanotte e mezza si sono infatti presentati al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, tre uomini, tutti adulti, con ferite provocate dallo sparo di petardi. Il primo ha riportato ustioni alle mani e alle gambe, il secondo alla mano destra e il terzo, infine a mento e labbra. Non si è trattato comunque di ferite gravi tant’è che i tre uomini sono stati dimessi nella scorsa nottata dopo le cure del personale sanitario.

   Nelle ore precedenti Capodanno, solo la Polizia aveva sequestrato a Taranto circa 7 quintali di materiale esplosivo tra batterie, petardi e altri fuochi pirotecnici, parecchio del quale ritenuto altamente pericoloso, segnato da etichette false e in alcuni casi accatastati anche in appartamenti. Ci sono stati anche quattro arresti. Si segnala poco prima di mezzanotte anche l’incendio in un appartamento a piano terra che però non è riconducibile ai botti. Non ci sono stati danni per le persone. 

Nel corso della notte si sono verificati due episodi inquietanti e gravissimi  documentati da un video pubblicato dalla pagina fb Taranto è lui in cui appaiono altrettante persone, in un caso un uomo, nell'altro una donna,    armate che salutano l'anno esplodendo colpi di pistola. Su entrambi gli episodi sono in corso indagini. In molte zone della città sono stati incendiati i cassonetti e c'è stato il lancio di oggetti dai balconi. A fuoco anche un'autovettura. In queste ore si sta cercando di quantificare il bilancio esatto dei danni. 

Lu.Lo.  

Ammontano a circa 7 quintali gli esplosivi tra petardi, batterie e fuochi pirotecnici sequestrati dalla polizia a Taranto negli ultimi giorni. Sono state sinora arrestate 4 persone e altrettante sono state denunciate.

    Nelle scorse ore la squadra mobile, nel rione Tamburi a Taranto, nel controllare un 50enne pregiudicato tarantino, ha recuperato nel soggiorno dell’abitazione dell’uomo, accatastati in modo altamente pericoloso circa 100 petardi per un peso complessivo di più di 3 chili e 12 batterie da 100 colpi ciascuna. Contraffatte le etichette apposte sui petardi, che in realtà erano di medio-alta pericolosità. Il 50enne è stato arrestato. Sempre la squadra mobile ha poi scoperto un illecito commercio di fuochi pirotecnici organizzato con ordini che giungevano attraverso una delle più usate App di messaggistica istantanea. Un trentenne di Statte (Taranto) è stato trovato con una decina di batterie esplodenti. Il giovane è stato denunciato. Inoltre, un ventenne è stato scoperto nel suo appartamento di via Minniti a Taranto con un'ingente quantità di materiale tra cui 16 bombe carta e un’ottantina di petardi artigianali privi di etichettatura, per un peso lordo complessivo di circa 16 chili, oltre a numerosi piccoli petardi. Il ventenne è stato arrestato. Infine in un grande magazzino nel quartiere Tamburi la squadra volante ha sequestrato un ulteriore, ingente quantitativo di botti. Il materiale esplodente faceva parte della categoria 'F2 gruppo C' ed è stato messo in esposizione e in vendita senza le necessarie autorizzazioni. La responsabile del negozio, una donna cinese di 31 anni ma immigrata regolare, è stata denunciata.

di Ingrid Iaci 

Accolto nel pomeriggio di ieri da un fragoroso applauso del pubblico del cineplex Savoia di Taranto, il regista Ferzan Özpetek ha dialogato con i presenti al termine della proiezione di "Diamanti", il film che ha diretto e dedicato, oltre che a tutte le donne, a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, le attrici cioè simbolo del cinema italiano con cui avrebbe voluto lavorare.

Il film è un omaggio al mondo variegato delle donne, al loro modo di cadere e rialzarsi dalle difficoltà che la vita inevitabilmente pone loro davanti.

Ma ciò che è davvero straordinario è il modo in cui Ozpetek racconta la natura stessa del cinema, il luogo, cioè, dove realtà e finzione si compenetrano.

Tutto accade in una famosa sartoria romana degli anni settanta, metafora del meraviglioso intreccio di ricami e di storie che è la vita nella realtà come lo è il cinema nella finzione. D'altronde le singole vite dei personaggi femminili non sono altro che l'espediente per raccontare come è nato questo film in cui il regista turco ha voluto riunire un cast davvero stellare.

Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, sono le due protagoniste, ma anche Vanessa Scalera, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini,  Paola Minaccioni,  Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Carla Signoris, Kasia Smutniak,  Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano sono tutti e tutte semplicemente straordinari.

"Ho visto che quando le donne lavorano insieme sanno dimostrare grande affetto e solidarietà tra loro. E la stessa complicità è nata sul set tra le attrici, che durante la pausa pranzo, ad esempio, se ne andavano a mangiare tutte insieme in una stanza" ha sottolineato ieri sera il regista durante l'incontro con il pubblico.

A Elena Sofia Ricci, che nel film tocca la parte di un personaggio previsto nella storia ma poi eliminato, un fatto realmente accaduto, spetta consegnare agli spettatori del film il messaggio finale che poi altro non è che la riflessione di Özpetek sul proprio lavoro, ossia che la magia del Cinema, e dell'arte in generale, non sta in ciò che si vede, ma in quello che si sente.

E a sentire i commenti nel post proiezione, la magia si è davvero realizzata.

Un carabiniere in servizio alla stazione di Martina Franca (Taranto), un avvocato di Taranto e altre due persone sono state arrestate oggi in quanto indiziate dei reati di circonvenzione di incapace, violenza privata, infedele patrocinio, autoriciclaggio. riciclaggio, peculato e truffa aggravata. Sono tutti ai domiciliari. Nelle indagini, coordinate dalla Procura di Taranto ed effettuate dai Carabinieri della polizia giudiziaria, è emerso che il militare, approfittando dello stato di inferiorità fisica e psichica di una persona ultraottantenne residente in una zona rurale di Martina Franca, anziano senza parenti, lo aveva indotto a versare sul suo conto corrente, cointestato alla moglie, la somma di 184.000 euro. Parte di tale danaro, comunica il procuratore aggiunto di Taranto, Enrico Bruschi, anziché “essere impiegata per provvedere al sostentamento ed alla cura dell'anziano, era stata utilizzata per soddisfare esigenze personali della coppia e, in particolare, per l'estinzione di un mutuo, il pagamento di finanziamenti vari, l'acquisto di beni mobili e immobili”. Un’altra parte della somma, invece, era stata trasferita su conti intestati alla moglie del carabiniere per ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa.  Il raggiro nei confronti dell'anziano - nel frattempo deceduto e che era stato trovato, durante le indagini, in stato di completa indigenza - è stato organizzato con l'ausilio dell’avvocato che aveva assistito l’ultraottantenne in una controversia civile e che, successivamente, era entrato in conflitto con la persona offesa per ragioni professionali. Ha partecipato al raggiro anche un’altra persona, legata da rapporti di conoscenza e frequentazione sia con la vittima, che con gli altri indagati. Quest’ultima persona, nel tentativo di depistare le indagini verso gli indagati, ha contribuito alla formazione di falsi elementi di prova. Le indagini, oltre a documentare che il carabiniere utilizzava impropriamente l'auto di servizio per scopi personali, consentiva anche di acquisire altri elementi circa un ulteriore episodio di truffa posto in essere dallo stesso carabiniere e dalla moglie in danno di un'altra coppia di anziani. I due, è emerso nelle indagini, “approfittando della condizione di fragilità e vulnerabilità delle vittime, ne carpivano la fiducia e, dopo aver loro prospettato un falso stato di disagio economico, li inducevano a farsi accreditare la somma di ulteriori 20.000 euro tramite bonifico bancario su un conto nella loro disponibilità” precisa il procuratore aggiunto Bruschi. Oltre agli arresti domiciliari a cui sono stati sottoposti i quattro, è stato infine disposto dall’autorità giudiziaria il sequestro preventivo, anche per equivalente, di una somma di oltre 200.000 euro “corrispondente all'intero ammontare del profitto di entrambe le operazioni fraudolente commesse”. 

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