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Giornale di Taranto - Visualizza articoli per tag: l PORTO DI TARANTO da HUB internazionale a porto di “circolo” di quartiere
In una recente nota il responsabile del settore trasporti della Segreteria Provinciale del PD ha rivolto, ritengo “garbatamente” e opportunamente, delle domande al Presidente dell’Autorità Portuale e Commissario straordinario alle opere infrastrutturali del Porto di Taranto a proposito di alcune note di parlamentari del PD , che , a causa dei ritardi nell’esecuzione delle opere del porto di Taranto, paventano il possibile disimpegno da parte di Evergreen e Hutchinson e l’abbandono del porto di Taranto. Siamo solo ad espressione di legittime preoccupazioni di una parte politica, con responsabilità di Governo, che potrebbe, con le proprie rappresentanze appropriate, dare una mano per superare qualche problema, se esiste. A questa, che un uomo di buona volontà avrebbe preso come occasione di dialogo per il bene di Taranto, ha fatto pronto riscontro una nota dei due circoli di quartiere del PDL tarantino che trascina in inutile polemica l’attuale situazione portuale. Non danno e non possono dare alcuna risposta sullo stato dell’arte delle situazioni tecnico-amministrative del porto perché non le conoscono e si sperticano, invece, da una parte, in elogi nelle grandi capacità manageriali del Presidente dell’Autorità Portuale e di contro scaricano sulle inefficienze, a loro dire, dei rappresentanti del PD negli Enti locali per non aver fatto nulla per risolvere le problematiche del Porto, che loro non conoscono, ma che, a questo punto, non dovrebbero nemmeno esistere vista la loro inaffondabile fiducia nelle capacità taumaturgiche del Presidente dell’A.P. La loro certezza e conoscenza dei problemi è tale da affermare che tutto è stato fatto da due anni e mezzo a questa parte “per recuperare anni ed anni di ritardi ed inefficienze,…e questo prodigiosamente! Ritengo che il Presidente del Porto non condivida una tale affermazione anche perché non è un ragazzo prodigio! Sono convinto che le affermazioni contenute nella nota dei due circoli PDL, siano solo frutto della foga di inutile piaggeria e desiderio di accreditamento da parte di chi crede di sapere, ma che invece dimostra incommensurabile ignoranza della materia. Se il Porto tornerà ad essere un porto appetibile lo sarà anche per ciò che è stato programmato e progettato nel tempo dall’intero cluster marittimo tarantino e non da un uomo solo al comando. Il Presidente del Consiglio nel Decreto di nomina, del 10 aprile 212, del Commissario straordinario afferma: Considerato che gli interventi…, sono da un decennio, in una fase di stallo a causa delle particolari procedure derivanti dall’inclusione del porto di Taranto nella perimetrazione, definita con Decreto del Ministero dell’Ambiente….Occorre provvedere alla nomina di un Commissario straordinario per la velocizzazione delle procedure relative ai suddetti interventi… e così è stato! L’Accordo per lo sviluppo dei traffici containerizzati nel Porto di Taranto e il superamento dello stato d’emergenza socio economico ambientale, del 26 aprile 2012, recita: l’urgente realizzazione nel porto di Taranto delle opere marittime/infrastrutturali già appaltate o da appaltare riveste, dunque, particolare rilevanza strategica per la portualità italiana e rilevante interesse nazionale per le implicazioni occupazionali ed i connessi riflessi sociali. Al fine del superamento di tutte le citate problematiche è stato nominato un Commissario straordinario con i poteri….lo stesso accordo stabilisce che:…tutte le Parti firmatarie, consapevoli che il mancato rispetto dei tempi comporterebbe gravi conseguenze per il sistema portuale nazionale, s’impegnano ad operare congiuntamente affinchè tutti gli interventi …e tutte le attività siano portati a termine, grazie alla nomina del Commissario straordinario, entro 24 mesi a decorrere dalla data del presente protocollo (26/04/2012)…Nello stesso accordo si legge: Evergreen Line: in considerazione dell’impegno dell’Autorità Portuale a terminare i lavori utili e programmati previsti nel presente documento, entro 24 mesi dalla sottoscrizione dello stesso….Il Protocollo d’intesa del 26 luglio del 2012 , per interventi urgenti di bonifica e riqualificazione di Taranto riporta le stesse premesse gli stessi impegni e le stesse date. Non è il caso di preoccuparsi? dello scorrere del tempo e dell’eventuale bisogno di soccorrere palesi difficoltà piuttosto che fare polemica da pollaio? Non è più utile investire il proprio rappresentante in Parlamento, perchè dia una mano, nell’ambito del Governo di grandi intese , anziché creare altri problemi al Presidente dell’Autorità Portuale, che avrebbe bisogno invece dell’aiuto di tutti e soprattutto di quelli che lo possono dare? Taranto e il Porto sono di tutti non di pochi poveri illusi! Michele CONTE.