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Giornale di Taranto - Visualizza articoli per tag: appalti

Preferisce non commentare la notizia, ma l'ANCE Confindustria di Taranto sulla gara di aggiudicazione del secondo lotto della Regionale 8 scrive al Commissario della Provincia di Taranto, prefetto Tafaro, per chiedere lumi e interventi per contrastare quella che definisce "patologica deriva del massimo ribasso".

La gara del secondo lotto della contestata strada provinciale, infatti, sarebbe stata aggiudicata con il 53%di ribasso d'asta al di la' - scrive ancora l'ANCE nella lettera inviata al Commissario Tafaro - di ogni tollerabile decenza e di ogni logica imprenditoriale di equilibrio tra i costi e i ricavi di commessa.

Una gara di circa 18 milioni di euro che l’ANCE alla luce di quanto accaduto, se non dovessero intervenire passi indietro, chiede venga attentamente monitorata nella fase di esecuzione, perché prima o poi bisognerà far emergere la realtà di quelle imprese che decidono di fare le opere con meno della metà delle risorse previste in progetto.
Non sappiamo se abbia pesato l’assenza della politica o la solita fretta – dicono ancora dalla sede di via Dario Lupo – ma ora la misura è colma e chi ha ruoli e responsabilità è tenuto ad intervenire.
In allegato la lettera inviata lo scorso 29 luglio al Prefetto Tafaro e ancora rimasta inevasa.

Lettera dei sindacati confederali e quelli di categoria hai parlamentari tarantini Pelillo , Chiarelli, Duranti, Labriola, Furnari, Finocchiaro in merito alla vertenza dei 900 dipendenti dell'appalto pulizie nelle scuole. 

 

 Egregi rappresentanti parlamentari,come OO.SS. delle confederazioni di CGIL, CISL, UIL, congiuntamente con le federazioni di categoria Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltrasporti UIL Taranto, Vi scriviamo in merito alla vertenza che interessa tantissimi lavoratori cittadini del territorio di Taranto e Provincia, circa 900 persone, che a seguito di quelle che sono state le scelte dei governi passati recenti, e per quella che è l'attuale intenzione politica del Governo Letta, rischiano di vedere seriamente compromesso il proprio posto di lavoro tra lavoratori cosiddetti degli appalti storici ed ex LSU, tutti operanti negli appalti pulizie scuole statali.