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Giornale di Taranto - Visualizza articoli per tag: TARANTO Ancora un attentato alla sede di Confindustria
Il 2014 si apre con una notizia allarmante e cioè l'ennesimo attentato alla sede di Confindustria Taranto. Nella notte sono stati esplosi tre colpi di pistola al portone della sede di via Dario Lupo, un avvertimento di cui non si conoscono le origini e le motivazioni su cui gli investigatori stanno indagando a pieno ritmo. Già nelle scorse settimane l'ingresso della sede degli imprenditori era stata oggetto di "particolare attenzione" da parte degli attentatori che avevano dato fuoco al portone utilizzando della benzina o comunque del prodotto infiammabile. Negli ultimi tempi si sono registrati altri episodi simili che hanno visto coinvolti anche l' Assessore Regionale Fabrizio Nardoni e il Presidente degli Agricoltori Nicola Spagnulo. Proprio su questo particolare si so0fferma nella nota stampa di solidarietà la Camera di Commercio di Taranto che attraverso il suo presidente, Luigi Sportelli, già Presidente di Confindustria negli anni 2000, sostiene che “Associazioni di categoria, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, nelle ultime settimane sono stati bersaglio di gravi atti intimidatori nella provincia di Taranto. Si tratta di una vera e propria escalation di violenza che va arginata e respinta con fermezza”. “Non sappiamo – aggiunge Sportelli – se dietro queste azioni violente si nasconde una regìa o se sono episodi con matrici diverse. In ogni caso, siamo di fronte a segnali estremamente gravi e preoccupanti”. Il presidente della Camera di commercio prende in esame gli attentati incendiari messi a segno poco prima di Natale, ai danni della stessa associazione degli industriali, dell'abitazione di Nicola Spagnuolo, presidente della Cia. “Ma non vanno dimenticati e trascurati – aggiunge Sportelli - gli atti vandalici ed i furti compiuti in danno dell'associazione, con sede in città vecchia, presieduta dall'assessore regionale Fabrizio Nardoni”. Sportelli esprime la vicinanza e la massima solidarietà al presidente di Confindustria, Vincenzo Cesareo ed a tutta l'associazione degli industriali di Taranto. “Confidiamo nel prezioso lavoro delle forze dell'ordine – prosegue il presidente della Camera di commercio – che mai hanno fatto mancare la loro vicinanza alle parti sociali. Di sicuro, questa sequenza di gesti intimidatori non fermerà il lavoro delle associazioni di categoria e delle istituzioni in favore della legalità, del pieno rispetto delle regole e dei contratti. Solo un'economia sana può sconfiggere l'illegalità e la violenza”. Lo stesso Assessore Nardoni interviene sulla vicenda ricordando che I primi giorni del 2014 hanno il sapore amaro di una città che continua a presentarsi divisa, litigiosa, violenta. Ad Enzo Cesareo e a tutta la Confindustria di Taranto rivolgo parole di solidarietà e vicinanza, perché quando qualcuno sceglie la strada della violenza, dell'intimidazione e dell'aggressione, è il momento di serrare le fila ed essere dalla parte delle vittime senza se e senza ma. La minoranza incivile o criminale della mia città va assolutamente combattuta con la maggioranza di quei cittadini che non si riconoscono nei codici tribali del gesto intimidatorio e delle urla senza costrutto. Azioni che purtroppo rischiano di fare notizia pi=F9 delle storie di passione, amore, buona educazione, buoni sentimenti e buone pratiche, che pure trovano residenza in molti angoli del nostro territorio.Negli anni difficili di Taranto e della sua provincia occorre andare controcorrente e difendere ogni presidio di dialogo e confronto, anche fosse mille miglia lontano da noi, per evitare che tutto si trasformi in una guerra di bande o in barbarie. Bisogna però non avere paura e non arretrare. E soprattutto bisogna tornare a parlarsi in un dialogo sereno, aperto e senza preconcetti. Perchè il rischio è che ogni pezzo di democrazia che lasceremo incustodita venga inevitabilmente assorbita nell'ombra della Taranto in cui soffia la paura, il pregiudizio e il menefreghismo e che tutti abbiamo il dovere di combattere, anche se su posizioni o fronti differenti. Si registra anche una nota del Consigliere regionale PdL-FI, Arnaldo Sala. il quale esprime piena solidarietà al Presidente Vincenzo Cesario e a tutta Confindustria Taranto per l’ennesimo vile attentato ai danni della sede in via Dario Lupo a Taranto. "L’auspicio - dice Sala - è che le Forze dell’Ordine riescano quanto prima, con l’efficienza sempre mostrata in altre occasioni, ad assicurare alla giustizia coloro che intendono intimidire Confindustria Taranto e limitare la libertà di rappresentanza del mondo dell’impresa industriale tarantina”. Interviene anche il Sindacato. Antonio Stasi Segretario della FILLEA Cgil, ricorda che "Taranto vive un difficile momento, non solo sul fronte ambientale e occupazionale. E in questa situazione c’è bisogno di un clima che torni quanto prima ad essere sereno e costruttivo. Occorre pacificare gli animi e consentire alla nostra realtà economica, produttiva e occupazionale di tornare ad essere un territorio in cui è possibile tornare a confrontarsi, anche se su posizioni differenti, ma sempre nell’alveo del dibattito pacifico, civile e democratico. Un appello che rivolgiamo, dopo il secondo attentato nei giro di un mese, alla sede di Confindustria Taranto. A fronte di tali premesse esprimiamo la nostra sentita solidarietà al Presidente e ai vertici di Confindustria Taranto, oggetto di incresciosi atti intimidatori che non possono avere nessunissima giustificazione ma assoluta e unanime condanna. Al Presidente Cesareo e al direttore Murgino, nonché a tutti i dirigenti e responsabili di categoria della Confindustria ionica, tutto il sostegno della FILLEA-CGIL di Taranto. La Filca Cisl Taranto Brindisi stigmatizza l’ennesimo atto intimidatorio perpetrato contro la sede di Confindustria Taranto e giudica questa gravissima provocazione come il tentativo di condizionamento dagli scopi inconfessati, nei confronti di un soggetto della rappresentanza economica e professionale determinante per la concertazione di politiche di sviluppo e di occupazione nel territorio, insieme con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori e con le Istituzioni democratiche.Quest’area geografica, in persistente sofferenza occupazionale, sociale e in ritardo di sviluppo, non necessita certo di atti provocatori per gridare quale necessità estrema qui esista di lavoro contrattualizzato. Nè, allo stesso tempo, per sostenere come ci sia bisogno di corretta dialettica sociale, nel segno esclusivo della legalità, del rispetto delle leggi, della corretta gestione della cosa pubblica e della concorrenza leale tra imprese.La Filca Cisl esprime solidarietà convinta al Presidente di Confindustria Taranto ed ai dipendenti della sede provinciale di via Dario Lupo, conferma la propria fiducia nelle Forze dell’Ordine impegnate da subito ad individuare le responsabilità di quanto accaduto, fa appello ai propri associati ed a tutti i lavoratori del comparto costruzioni e affini, perché sia tenuta alta la guardia della legalità. Va respinto, infatti, qualsivoglia tentativo di screditare e colpire i soggetti che, attraverso la partecipazione e la corresponsabilità sociale, assumono l’obiettivo del bene generale del territorio anziché il becero tornaconto di pochi. A Confindustria anche la solidarietà di Confcommercio Taranto. Le conflittualità economico e sociali che investono il territorio provinciale - dicono dalla sede del palazzo di vetro - non giustificano i recenti atti di intimidazione indirizzati, nell’arco di breve tempo, a Confindustria Taranto. Le indagini in corso accerteranno la natura di tali episodi che potrebbero avere matrice comune, ma è opinione condivisa che vi è un preoccupante clima di tensione e di instabilità che si ripercuote sui vari livelli della comunità locale. Quel che è accaduto a Confindustria potrebbe accadere ad altri. Come organizzazione di rappresentanza di categoria, manifestammo, già in occasione del primo evento, il livello di forte preoccupazione per il contrasto spesso aggressivo ed affatto costruttivo che si percepisce nelle relazioni e nel vivere civile. E’ necessario dunque scongiurare che in questo clima di tensione sociale, e di oggettiva difficoltà economica delle imprese, tali fatti possano alimentare il timore e la rassegnazione nella quale troverebbero spazio soggetti che, nella attuale crisi che caratterizza l’ economia locale, avrebbero via libera per dettare le proprie regole. Sarebbe opportuno che – come da noi più volte richiesto- le Istituzioni riprendessero quel confronto con le organizzazioni di rappresentanza delle imprese che nel passato ha contribuito a rendere più solide le basi dei processi di costruzione della legalità; un confronto continuo, necessario per dare continuità all’azione di monitoraggio del territorio. Solidarietà agli Industriali di Taranto viene da CNA di Taranto. Tutte le azioni stimolanti la violenza e diverse dai confronti leali e rispettosi delle norme civili di base dovrebbero essere combattute, tutti insieme, con le Istituzioni e le forze dell'Ordine.Gli autori di questi atti vili dovrebbero manifestare civilmente il proprio punto di vista, qualora ci fosse, che in questo modo non viene recepito e, soprattutto, compreso.