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Giornale di Taranto - Visualizza articoli per tag: Presentazione della Brau2 Biennale Restauro Architettonico e Urbano’
Il progetto della Biennale BRAU è il risultato di una attenta analisi di tutti gli aspetti ( culturali, sociali, economici , tecnologici e di marketing ) che influiscono ed ostacolano le strategie di intervento in grado di preservare i valori esistenti degli edifici da restaurare, le risorse e i documenti, e di rispondere ai bisogni fondamentali e alle aspettative delle persone e dei beni da tutelare; esso consente di scambiare idee e di promuovere sistemi gestionali integrati con una visione fortemente interdisciplinare. Non ci risultano manifestazioni precedenti analoghe, nè in ambito nazionale nè in quello internazionale, che abbiano affrontato tutti questi aspetti dell'intervento sul patrimonio costruito. E' anche incisivo il carattere di continuità del Progetto Biennale, che crea un luogo permanente di confronto dei progetti di restauro e in continuo aggiornamento a livello internazionale. Altri importanti obiettivi del Progetto Brau sono quelli di promuovere azioni di salvaguardia per i luoghi e gli edifici ubicati nelle città che ospitano la Biennale, presso le organizzazioni internazionali per la tutela del patrimonio culturale, e infine - ma non meno importante - sensibilizzare e introdurre le generazioni più giovani, al complesso ed affascinante tema del restauro. A quest'ultimo aspetto, vorrei evidenziare che le città di Thessaloniki, Kavala e Taranto, hanno messo a punto “programmi culturali” di apprendimento per gli allievi delle scuole inferiori, particolamente coinvolgenti e creativi, focalizzando l'attenzione degli studenti al riutilizzo degli edifici dismessi che essi osservano il loro stato di abbamdono crescere giorno dopèo giorno nelle loro città. Non sono del resto questi nostri ragazzi gli utilizzatori futuri degli edifici noi oggi stiamo cercando di conservare e restaurare? Ogni biennale si svolge lungo un " ASSE CULTURALE" che coinvolge più città e paesi contemporaneamente, una sorta di Olimpiadi dei progetti di restauro che possono essere di stimolo per riflettere e di esempio da seguire. L'asse culturale della seconda Biennale " Brindisi - Istanbul" coinvolge i luoghi e le città della Nuova Via Egnatia (corridoio 8 della UE) . Questa scelta non è casuale, ma nasce dalla convinzione che la Via Egnatia è un potenziale strumento di circolazione, non solo di persone e merci, ma anche di “nuovi modelli culturali”, che portano a una nuova identità europea dei paesi balcanici, e a politiche di sviluppo economico sostenibile a breve e lungo termine . Questi modelli sono basati su "valori culturali condivisi " tra tutti i popoli dei Balcani, profondamente radicati nella loro cultura, perché derivati da lunghi periodi di dominazione comune ( greca, romana e ottomana ). Essi si riscontrano non solo nell'arte, nell'architettura e nella letteratura, ma anche nella vita quotidiana e nel rapporto con la natura e l'ambiente. Per queste ragioni, il sotto-tema della 2A Biennale sul restauro è: "Migrazione e multiculturalismo" . Di questa tematica, che oggi costituisce un aspetto di grande attualità scientifica e politica in tutto il mondo, se ne stanno occupando da tempo sociologi, psicologi, antropologi, politologi, studiosi delle istituzioni, ma con ricerche volte a istanze teoriche e all' analisi dei fenomeni caratterizzati da fatti evidenti e universalmente rilevanti, quali la globalizzazione, i flussi migratori, gli scontri e incontri tra culture, che molto spesso sono orientate verso soluzioni politico-culturali. Questa seconda Biennale del restauro, focalizza invece l'attenzione sui ruoli fondamentali che in tempi diversi hanno svolto le migrazioni lungo la via Egnatia, sull'ambiente costruito. Un ruolo decisivo che risale dalla mobilità territoriale dell'epoca greco-romana fino alle migrazioni coatte del colonialismo e alla grande emigrazione dei nostri giorni. Ιnfatti, la via Egnatia, fin dall'epoca romana, non ha costituito solo uno strumento decisivo di affermazione militare ed economica, ma ha anche offerto una fondamentale e straordinaria opportunità di disseminare tecniche e stili architettonici che oggi sono presenti nelle città che la fiancheggiano: dalle città pugliesi, a quelle macedoni e fino ad aIla zona più occidentale della Turchia , vicino al confine con la Grecia e la Bulgaria. Le città che maggiormente hanno promosso e sviluppato questo tema in occasione della seconda Biennale del Restauro, sono state: Taranto-Brindisi-Lecce (Italia), Salonicco-Kavala (Grecia) e Andrianoupoli-Istanbul (Turchia) . Le aree tematiche della Biennale riguardano: -Progetti di manutenzione permanente di piccole città. - Interventi di riqualificazione globale di Complessi Monumentali. - Strategie per la riappropriazione degli edifici dimessi ubicati nei centri urbani ed extra-urbani. - Interventi sul patrimonio edilizio moderno, archeologia industriale. L’ottica espositiva dei progetti di restauro esposti in edifici di grande pregio architettonico nelle città sopramenzionate, privilegia ed evidenzia i Valori Percettivi ed Estetici e quelli Tecnologici degli edifici restaurati, partendo da un’analisi attenta del rapporto dell’opera con il Contesto territoriale ed urbano. Da questa attenta lettura, emerge un ricco e variegato scenario di idee e di vincoli progettuali, che riteniamo contribuirà alla messa a punto di strategie di di tutela consapevole e valorizzazione compatibile del patrimonio costruito. Sono esposte allaBRAU2 più di 300 opere e studi di restauro provenienti da vari paesi europei ed extraeuropei. L' evento è stato patrocinato dai Ministeri della Cultura Greco e Italiano, e dai più alti organismi internazionali nel settore della tutela del patrimonio culturale, quali ICOMOS , ICCROM , UNESCO, così come enti regionali e locali e le università e le associazioni professionali delle città ospitanti. Prof. Arch. Nina Avramidou presidente della Confederazione CICOP Net, Centro internazionale per la Conservazione del Patrimonio Architettonico