Prosegue la mobilitazione dei lavoratori dell'Inps di Taranto, indetta dalle federazioni nazionali del pubblico impiego di Cgil Cisl Uil e Cisal, per protestare contro il rischio che siano compromessi i servizi di assistenza e previdenza per i cittadini. Dopo l’appassionata assemblea del 2 ottobre, i dipendenti si sono ritrovati nuovamente (con le bandiere delle oo.ss. listate a lutto) in una manifestazione di piazza, avvenuta contestualmente in tutte le città, per denunciare che la mancata riorganizzazione dell’ente e la conseguente bocciatura del piano di riduzione di spesa varato dall’Istituto, possa determinare, attraverso il taglio ai progetti speciali dei lavoratori, una diminuzione del livello dei servizi prestati.
Se poi tutti i territori rivendicano una propria unicità non possiamo disconoscere che Taranto, purtroppo, si distingue nel panorama nazionale per la drammaticità del periodo attraversato il che rende indispensabile, proprio in questa fase, garantire un numero sempre crescente e straordinario di interventi assistenziali e previdenziali che possano evitare il disastro sociale.
Appare dunque paradossale che l’Amministrazione centrale, che ha sempre eluso il confronto con le oo.ss. sui piani di razionalizzazione dei costi, anziché colpire la spesa improduttiva, gli sprechi, le consulenze, le esternalizzazioni inutili, la gestione insensata del patrimonio immobiliare con enormi sedi vuote mentre si pagano affitti altrove, possa immaginare di intervenire diminuendo produttività e buste paga dei dipendenti.
Questa volta no! I lavoratori non lo consentiranno! Come non potranno consentirlo tutti coloro che hanno a cuore il bene comune.
Le oo.ss. hanno invece tracciato l’unica ragionevole strada da percorrere per contenere la spesa e migliorare l’offerta dei servizi ai cittadini, un percorso che passa dall’innovazione delle procedure e dalla valorizzazione del personale. Una strada da percorrere tutti insieme sino in fondo!
FP CGIL Lorenzo Caldaralo CISL FP Massimo Ferri UIL PA Cosimo Spinelli FIALP CISAL Francesco Ruggieri
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Economia, Lavoro & Industria