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Giornale di Taranto - Visualizza articoli per tag: Dichiarazione del Segretario Nazionale Fim Cisl Marco BENTIVOGLI,
Accanto al fermo di Riva Acciaio, a rischio nuovamente il Gruppo Ilva. Tra vecchi e nuovi sequestri e l’interdipendenza tra i due gruppi ad oggi solo lo stabilimento di Taranto è stato sbloccato dai provvedimenti legislativi. Inoltre il sequestro è operativo su numerose società controllate da Ilva come: Sanac con unità a Gattinara (VC), Massa, Vado Ligure (SV), Assemini (CA). Innse Cilindri con sede e stabilimento a Brescia per circa 150 dipendenti Ilva Servizi Marittimi, Taranto Energia, Ilvaform , Cilestri che ha tre piccoli magazzini a Lecco, Como e Gallarate per circa Al sequestro sono altresì interessate Ilva Commerciale, Ilva Immobiliare e Immobiliare Siderurgica. Il sequestro riguarda azioni, quote sociali,cespiti, partecipazioni e liquidità di tutte queste società. Per ora il sequestro opera solo sui conti correnti, ma appare assai concreto il rischio che venga esteso ai beni immobiliari delle società bloccandole completamente e rendendo di fatto impossibile la prosecuzione delle stesse con danni irreparabili per Ilva stessa (basta pensare al fermo delle centrali di Taranto Energia o delle navi che trasportano il minerale per il funzionamento del sito di Taranto). In ogni caso già oggi il blocco dei conti rende impossibile pagare I fornitori e (in prospettiva) dipendenti se non ricorrendo alla disponibilità di liquidità di Ilva che, però, non riuscirà a proseguire a lungo a sostenere tali esborsi non supportati da alcun incasso stante la ancor perdurante fragilità finanziaria di Ilva stessa. Tutto questo sempre nell'auspicio che i fornitori accettino le garanzie di Ilva per I pagamenti. Bisogna assicurare la continuità produttiva! La Fim Cisl ritiene che l’azione del Commissario Bondi stia andando nella giusta direzione, sia per quanto riguarda l’ambientalizzazione, c’è stato un forte recupero dei ritardi degli interventi previsti dall’AIA, sia per il recupero di competitività e di mercato. Riteniamo che Governo e Magistratura si facciano carico del rispetto delle leggi affinché si scongiuri i forti rischi occupazionali che abbiamo davanti e si consenta l’importante lavoro di ambientalizzazione e riqualificazione industriale. Roma, 18 settembre 2013 Ufficio Stampa FIM CISL