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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1912)

Giovedì, 12 Settembre 2013 10:14

Juliane Kleiner nominata nuovo direttore Efsa

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L'Efsa, l'autorità europea per la sicurezza alimentare, ha reso noto il nome del nuovo direttore, che sarà Juliane Kleiner.

A seguito della notizia, Legambiente ha deciso di esprimere le sue perplessità attraverso una nota che riporta: La nomina della Kleiner, che in passato ha sostenuto posizioni favorevoli agli interessi delle multinazionali, come nel caso delle soglie di tolleranza per gli agenti cancerogeni genotossici o per le sostanze chimiche in ambito tossicologico,  a direttore scientifico dell’Authority per la sicurezza alimentare, ci sembra francamente inopportuna – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. Continuiamo a pensare, infatti, che l’Efsa debba essere un organismo indipendente a tutela della sicurezza dei cittadini mentre, fino ad oggi, tutte le scelte di questo organismo sono state a favore delle multinazionali e mai realmente a favore degli interessi dei consumatori europei. Il nuovo direttore scientifico, dunque, avrebbe potuto rappresentare finalmente il cambio di passo in questo senso. Per questo sosteniamo la denuncia del Pesticide Action Network (PAN) Europe che chiede un ruolo dell’EFSA privo di conflitti di interessi a genuina tutela della salute pubblica”.

 

Martucci: "Disagi trasporto e aumento tariffe Fse, necessario intervenire" "Le tematiche legate alla mobilità e ai trasporti sono tematiche che affrontano i temi dello sviluppo del territorio. È per questo – dichiara il consigliere regionale Mep, Antonio Martucci – che non possiamo esimerci dall’affrontare la situazione legata ai disagi e alle tariffe delle Ferrovie del Sud-Est. È una questione aperta da diverso tempo, e raccolgo quotidianamente, come molti altri, le lamentele degli utenti sulla scarsa qualità del servizio di trasporto pubblico. A fronte di questo è inaccettabile assistere anche all’aumento delle tariffe, la beffa oltre al danno. Nei giorni scorsi il presidente della IV commissione comunale di Martina Franca, Martino Carrieri, aveva convocato una riunione, sollecitando un intervento dell’amministrazione comunale a difesa delle ragioni degli utenti. Ritengo positiva – dice ancora Martucci – l’iniziativa della commissione comunale martinese che richiede un intervento sia della Giunta municipale che da parte nostra che rappresentiamo in Regione i nostri territori. Da parte mia e del mio gruppo - conclude Martucci - porteremo la questione nelle sedi regionali opportune, a cominciare dalla V Commissione regionale”.
Si è tenuta a Palazzo del Governo la riunione della Consulta per lo Sviluppo della Provincia di Taranto, convocata dal Commissario prefettizio Mario Tafaro e allargata per la prima volta ad un esponente della giunta regionale pugliese, l'Assessore alle risorse agroalimentari il tarantino Fabrizio Nardoni. Ritrovare un clima di coesione e unità d'intenti. sul territorio che dopo la crisi e il dramma ha bisogno di ridisegnare il suo futuro assetto sia in termini di comunità, sia in termini di economia e lavoro. E' quanto ha dichiarato al termine della riunione l'assessore Nardoni. E' emersa con chiarezza l' urgenza di tracciare il profilo dello sviluppo che Taranto e il suo territorio provinciale intendono darsi per i prossimi anni - ha spiegato l'Assessore Nardoni - e per questo credo che la mia città viva un periodo delicato e stimolante assieme. Le criticità sono tante ma vi è anche l'opportunità i affrontarle con una buona sponda della Regione che in tutti gli ambiti di competenza si trova a programmare in questi giorni la spesa prevista nei nuovi fondi strutturali 2014-2020 - ha detto Nardoni - ecco perché nella sede della Consulta vi è l'urgenza di conoscere al meglio le esigenze per chiedere non solo a livello governativo, ma anche a livello regionale, la loro sostenibilità economica. Penso alle ipotesi di sviluppo legate al porto, al recupero della centralità di segmenti produttivi legati alla pesca, all'92agricoltura e al turismo, ma anche alle esigenze rivenienti dal settore della sanità, dei trasporti, delle infrastrutture, dei lavori pubblici e della tutela del patrimonio storico e ambientale. Nel corso della riunione della Consulta l'Assessore Nardoni ha presentato anche due proposte di allargamento del tavolo di lavoro: supportare gli incontri con l'esperienza e la competenza di esperti nei vari settori di intervento e a tutti i consiglieri regionali espressione del territorio.
Nella giornata di lunedì 9 settembre, il Commissario Straordinario per le opere e i lavori relativi al porto di Taranto, Sergio Prete, ha incontrato a Roma Aldo Mancurti, Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio (DISET). In una nota si legge che a breve si procederà all’aggiudicazione dei lavori di adeguamento/consolidamento della banchina del Molo Polisettoriale e la conclusione dell’iter approvativo dei relativi dragaggi, della diga foranea e della riqualificazione della radice. L’incontro è avvenuto nell’ambito di riunioni periodiche con le quali i vertici del DISET hanno la possibilità di monitorare l’iter dei lavori e delle opere da realizzare sulla base dell’Accordo per lo sviluppo dei traffici containerizzati nel porto di Taranto siglato il 20 giugno 2012. Si tratta di un’infrastruttura strategica non solo per lo sviluppo dell’economia del territorio, ma per quello dell’intera regione. Nel corso della riunione, in particolare, Sergio Prete ha illustrato in dettaglio le attività realizzate di recente e l’attuale situazione degli iter procedurali dei lavori e delle opere. Il Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali ha quindi riscontrato che, dopo una fase di stallo di oltre 10 anni, che ha reso necessaria la nomina del Commissario Straordinario e nonostante la considerevole mole di difficoltà incontrate, si è riusciti in tempi ragionevoli a raggiungere risultati concreti e di rilevanza: a breve, infatti, saranno aggiudicati i lavori di adeguamento/consolidamento della banchina del Molo Polisettoriale e si concluderà l’iter approvativo dei relativi dragaggi, della diga foranea e della riqualificazione della radice. Con l’occasione, inoltre, sono state calendarizzate ulteriori due riunioni che si terranno a Roma presso il Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio. La prima è in programma già la prossima settimana. Ad essa parteciperanno gli Enti competenti e i progettisti che, congiuntamente, elaboreranno la bozza del cronoprogramma delle attività per la realizzazione delle opere. Il secondo incontro è, invece, previsto per la settimana successiva ed avrà un carattere più ristretto. L’obiettivo è la condivisione del suddetto cronoprogramma da parte degli operatori privati coinvolti nell’Accordo.
Con Determinazione Dirigenziale n. 248 del: 09/09/2013 della Direzione Risorse Umane del Comune di Taranto si è provveduto a pubblicare i candidati ammessi ed esclusi dai Concorsi indetto dall'Ente municipale per l' Acquisizione a tempo pieno ed indeterminato mediante mobilità volontaria di n.1 unità nel profilo professionale di "Istruttore Direttivo Amministrativo" - Cat. di accesso D/1 e di n.1 unità nel profilo professionale di "Funzionario Amministrativo" - Cat. di accesso D/3. Le risultanze delle istruttorie hanno dato questo esito: nel primo concorso 6 le domande pervenute di cui tre ammessi e tre esclusi. Gli ammessi sono Elena Carbotti di Taranto proveniente dalla Provincia di Taranto, Loredana D'Elia di Taranto proveniente dal Comune di Ginosa (TA) ed infine Leonardo Scarpetta di Castellaneta proveniente dalla Azienda Sanitaria Locale di Milano. Nel secondo concorso 7 le domande pervenute ma solo 2 gli ammessi: Si tratta di Alberto Bicocchi di Brescia proveniente dal Comune di Noale (VE) e di Tommaso Filotico di Manduria (TA) proveniente dalla Croce Rossa Italiana. L'intera procedura si concluderà entro novembre di quest'anno giusta Deliberazione della Giunta Comunale dell'11 marzo scorso. 247 del: 09/09/2013 Direzione: II Direzione Risorse Umane Tipo: Determinazione Dirigenziale Oggetto: Acquisizione a tempo pieno ed indeterminato mediante mobilità volontaria . Risultanze Istruttoria - Ammissione ed esclusione dei candidati. Responsabile: Sig.ra Roberto Maria Richiedente: Comune di Taranto
“Il piano di investimenti avanzato a suo tempo dalla società friulana QBELL leader nella produzione di televisori e schermi TV, con cui si prefiggeva d rilevare l’ex Miroglio di Ginosa, è fallito miseramente. Le trattative concertate con l’Assessorato regionale al Lavoro sono state sospese per sopraggiunte difficoltà di liquidità finanziaria lamentate dalla QBELL, la quale molto probabilmente se ne tornerà nella sua Friuli. All’attualità, resta il dramma di almeno 195 lavoratori appartenenti agli ex stabilimenti tessili di Ginosa e Castellaneta per i quali si prospetta un futuro molto incerto causa la mancata ricollocazione lavorativa attesa ormai da quattro anni. A mio avviso, si può e si deve risolvere la vertenza lavorativa in questione; sarà necessaria tuttavia, una migliore e più razionale concertazione di idee e di proposte a tutti i livelli istituzionali se si vorrà dare spazio ad altre potenziali trattative. Penso che sarebbe opportuno svolgere al più presto un’approfondita indagine di mercato per meglio individuare le imprese interessate a rilevare gli ex stabilimenti della Miroglio che, non va dimenticato, si estendono per 14 ettari con una copertura di ben 54.000 mq. La ‘ratio’ per attrarre imprese potenzialmente interessate ad acquisire le strutture della ex-Miroglio di Ginosa e Castellaneta e a procedere quindi alle relative assunzioni è rappresentata dalla qualità del capitale umano per il quale vi sarebbero fondi pubblici per una sua riqualificazione professionale; da bonus che si identificano con la cessione volontaria di ciascun dipendente del proprio TFR a favore dell’impresa subentrante che andrebbe ad investirli nel ciclo della produzione; dalla concessione infine di consistenti sgravi fiscali e di finanziamenti pubblici che andrebbero a supportare gli investimenti operati dall’impresa interessata all’operazione. Insomma gli ingredienti per un processo di riconversione industriale dell’ex-Miroglio sono reali e possono costituire un polo d’attrazione per quelle imprese che intendano espandersi ed incrementare i loro fatturati attraverso la cultura del lavoro e dell’onestà imprenditoriale. Ritengo altresì, che qualora la vertenza in questione non dovesse trovare uno ‘sbocco’ accettabile, occorrerebbe allora, per i circa duecento ex lavoratori, una riqualificazione professionale al fine di reimpiegarli a piccoli gruppi, ovvero ‘spacchettati’ anche nelle diverse realtà cooperativistiche operanti sul territorio jonico come ad esempio nel campo dell’agricoltura o del turismo così come in quello di altri settori produttivi. A tal proposito invito i sindaci i cui territori sono drammaticamente interessati dalla crisi dell’ex gruppo Miroglio ad esperire un’indagine conoscitiva dell’attuale mercato imprenditoriale locale al fine di meglio individuare le aziende disposte ad assumere, ciascuna per il proprio, un ristretto numero di ex lavoratori della Miroglio; tanto, per una più razionale distribuzione dei medesimi che attualmente sono in CIG. Diffidiamo da grandi complessi industriali come la QBELL o altre che con il pretesto di voler risolvere il dramma occupazionale dei nostri lavoratori con pseudo piani d’investimenti, nella realtà vogliono invece speculare sui vari bonus fiscali e finanziari messi a disposizione dal competente Ministero del Lavoro, dalla Regione e anche dagli stessi lavoratori attraverso il loro TFR. Piuttosto, tali benefici molto più opportunamente andrebbero indirizzati verso le nostre piccole e medie aziende locali che non avendo dimensioni da grande industria, meglio potrebbero gestire una crisi economica e comunque non ci ritroveremmo a gestire vertenze occupazionali lunghe, complicate e di difficile se non impossibile risoluzione. Occorre allora un cambio di mentalità, oserei dire un cambio di cultura nella visione complessiva del ‘fare imprenditoria’. Finiamola con il consentire soprattutto alle aziende settentrionali di depredare le risorse del nostro territorio in termini di capitale umano, aziendali e finanziari con l’illusione che ci risolvano il problema attraverso il classico colpo di bacchetta magica, quando in realtà il loro inverecondo scopo invece è esclusivamente quello di attuare la politica del ‘mordi e fuggi’. Ridare dignità ai tanti ex lavoratori attualmente in CIG deve costituire una priorità politica, un’emergenza morale ed istituzionale. Per farlo però è necessario riqualificarli professionalmente per destinarli ad un lavoro differente da quello svolto precedentemente così da coinvolgerli in un nuovo processo produttivo. Penso ad esempio alla manutenzione dei numerosi servizi comunali: dalla raccolta differenziata, al ripristino del zone a verde come alla semplice pitturazione di aule scolastiche; attività che potrebbero essere affidate soprattutto ad imprese che dimostrino di aver assunto ex lavoratori in CIG. Chiedo infine ai sindaci coinvolti nella dolorosa questione della ex Miroglio, attualmente alle prese con il dramma di tanti ‘ex lavoratori’ e con quello della disoccupazione giovanile, di divenire essi stessi, i veri artefici di una nuova stagione politica locale che non li veda però spettatori passivi di decisioni politiche calate dall’alto; piuttosto managers istituzionali con idee e proposte tali da generare le cosiddette attrattive imprenditoriali in grado di offrire dunque soluzioni concrete e ‘su misura’ ai differenti problemi occupazionali dei loro concittadini. Da ultimo credo che nelle tante vertenze lavorative che hanno ‘toccato’ lavoratori pugliesi, Vendola abbia avuto un ruolo tanto nefasto quanto insignificante nella risoluzione delle stesse, al punto che si è originata una sfiducia popolare, intimamente legata alla politica sciatta e cialtrona espressa dalla massima carica politico-istituzionale regionale, sempre più distante dalla realtà socio-economica del suo territorio, e sempre più vicina al mondo edulcorato delle vetrine televisive. L’accanimento ad esempio con cui il nostro Presidente chiede la decadenza dalla carica da parlamentare di Berlusconi ‘docet’”
13 etichette pugliesi entrano nuovamente nel gotha di Tre Bicchieri: la guida del Gambero Rosso dedicata alla migliore produzione enologica italiana. Questo riconoscimento inorgoglisce e sprona assieme – dice Fabrizio Nardoni – congratulandosi con le cantine entrate nel palmares dell’importante struttura sinonimo di qualità in ambito eno-gastronomico mondiale – perché dietro il pubblico encomio vi è il lavoro di tanti produttori, tecnici ed esperti che testimoniano del grande valore vitivinicolo della Puglia. Valore che la pubblica amministrazione e il governo regionale ha il dovere di custodire e sostenere in tutte le sue forme. Un successo che premia la scelta e l’attenzione delle politiche regionali verso i vitigni autoctoni – afferma ancora l’Assessore alle Risorse Agroalimentari pugliese - e che conferma il ruolo della Puglia nell’ambito delle potenzialità di mercato espresse da un settore in costante crescita. Le etichette premiate quest’anno da Tre Bicchieri del Gambero Rosso sono: Primitivo di Manduria d.o.c. Es 2011 – Gianfranco Fino Primitivo di Manduria d.o.c. La Signora 2010 – Morella Primitivo di Manduria d.o.c. Dunico 2010 – Accademia dei Racemi Gioia del Colle Primitivo d.o.c. 17° – Cantina Polvanera Gioia del Colle Primitivo d.o.c. Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2010 – Chiaromonte Gioia del Colle Primitivo d.o.c. Parco Largo 2011 – Plantamura Salice Salentino d.o.c. Riserva 2010 – Leone de Castris Salice Salentino d.o.c. Riserva 2010 Selvarossa – Cantina Due Palme Castel del Monte d.o.c. Riserva Vigna Pedale 2010 – Torrevento Primitivo del Salento i.g.t. Torcicoda 2011 – Tormaresca Susumaniello Salento Rosso i.g.t. Torretesta 2011 – Tenute Rubino Salento Rosso i.g.t Merula 2011 – Carvinea Salento Rosso i.g.t MLV 2010 – Masseria Li Veli
Sabato, 07 Settembre 2013 09:39

PORTO DI TARANTO punto e a capo. di Michele Conte

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Si è avuta finalmente la conferma che i lavori di adeguamento della darsena del Molo Polisettoriale, per come incardinati nell’accordo per lo sviluppo…del 26 aprile 2012 non potranno essere terminati entro i 24 mesi stabiliti anche perché non risultano nemmeno ancora appaltati. Lo ha confermato nel corso della chiacchierata pubblica tenutasi il 4 u.s. nell’ambito del ciclo di conferenze dal titolo : “NON C’E’ DEMOCRAZIA SENZA VERITA’ (itinerari, anche economici, di speranza) organizzate dall’associazione “La Città che vogliamo”, Il Presidente dell’Autorità Portuale di Taranto nonchè Commissario Straordinario alle opere di infrastrutturazione del Porto ritenute indispensabili per ricondurre il Porto all’agibilità precedente lo spostamento (2011), al Pireo, delle linee di Evergreen che scalavano (2001-2011) il terminal contenitori tarantino realizzato alla fine degli anni novanta ed avviato agli inizi degli anni 2000, con un record di oltre 850 mila contenitori lavorati nell’anno 2006 ridottisi gradatamente fino a poco più di 250.000 nel 2012 . i lavori di adeguamento, per come incardinati nell’ Accordo per lo sviluppo… del 26 aprile 2012. Questo slittamento sicuramente comporterà, come primo effetto, la scadenza del primo biennio di cassa integrazione per i lavoratori di TCT e determinerà disagi ai lavoratori e nuovi impegni alle parti sociali per garantire sostegno all’occupazione. Il Presidente dell’A.P. nell’affermare che i lavori non potranno essere completati nei 24 mesi, inopinatamente previsti ad aprile 2012 ( chi possiede minimi rudimenti di lavori pubblici ha avuto chiaro, da subito, che il termine dei lavori non poteva minimamente coincidere con i tempi ipotizzati anche per chi avesse avuto capacità prodigiose!) , ha anche però assicurato che il termine previsto nell’Accordo… non è un termine perentorio , ma è un termine ordinatorio … che potrà quindi coincidere con le date indicate in apposito cronoprogramma da redigere congiuntamente da Autorità Portuale, TCT SpA ( Hutchinson + Evergreen + azionista di minoranza) e Sogesid SpA. I Ministeri e gli altri Enti pubblici si sono defilati o hanno dato ampio mandato ai tre soggetti per risolvere il problema dei tempi? Non resta a questo punto che sperare che TCT nelle sue componenti societarie accetti e concordi un altro termine (perentorio o ordinatorio che sia) per dare finalmente certezza ai lavoratori e al territorio. Dobbiamo sperare che Evergreen (parte sostanziale del pacchetto societario di Tct, perché detiene nelle sue mani il traffico e le merci) non abbia trovato nel Porto del Pireo migliori rese nelle attività di imbarco e sbarco, economie di scala nelle attività generali, di stoccaggio, di esecuzione delle operazioni doganali, convenienze di vicinanza ai territori di distribuzione delle merci trasportate e di quanto altro possa determinare la convenienza di un vettore a scalare un porto situato in una regione geografica piuttosto che in altra e in generale una migliore funzionalità della gestione portuale in generale. Però si evidenzia un’altra criticità dell’accordo: al titolo PIANO DI INTERVENTI si legge: al punto a. ” intervento di messa in sicurezza e bonifica della falda in area ex Yard Belleli, funzionali alla realizzazione della cassa di colmata c.d. “Ampliamento del V Sporgente”;… e poi ancora …”Con riferimento all’intervento, indicato al punto a., l’avvio dei lavori del MISP dell’ex area Yard Belleli risulta PROPEDEUTICO alle attività oggetto del presente protocollo, in quanto l’insieme delle operatività progettuali che concorrono, a diverso peso, alla definizione del presente Accordo risultano interconnesse alla realizzazione di tali opere. Per cui, quando ci si accinge a definire il cronoprogramma delle attività di reciproco impegno per la soluzione della crisi, a che punto è la bonifica della falda dello Yard Belleli o quantomeno la sua messa in sicurezza? Se non si mette in sicurezza la falda dello Yard Belleli non si può realizzare la cassa di colmata , non si possono fare i dragaggi e se non si possono fare i dragaggi è INUTILE procedere al rinforzo della banchina del molo polisettoriale, sarebbero oltre ottanta milioni di euro pubblici spesi inutilmente! Nel caso della non soluzione della messa in sicurezza della falda dello Yard Belleli si dovrebbe pensare che la stessa progettazione della cassa di colmata possa essere messa in dubbio.
La Camera di commercio di Taranto ha indetto una sessione di esami di idoneità all'esercizio del servizio di taxi e di noleggio con conducente. Per la predetta sessione è stato stabilito che la prova d'esame si terrà presso la sede della Camera di commercio di Taranto - Viale Virgilio n. 152 - il giorno 22 ottobre 2013 alle ore 9,00.Le domande per l'ammissione all'esame dovranno pervenire presso lo sportello polifunzionale del registro delle imprese ovvero al protocollo generale entro e non oltre il termine perentorio del 18 settembre 2013 ore 13,00, pena esclusione. L'ufficio si riserva di stabilire ulteriori sedute d'esame in caso di un elevato numero di istanze.
La Direzione Ambiente, Salute, Qualità della Vita del Comune di Taranto ha predisposto un avviso pubblico : Manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di raccolta, svuotamento, tarsporto e termodistruzione della carcasse di origine animale. L’avviso è pubblicato in area amministrazione link Bandi -Concorsi -Avvisi. Le istanze vanno presentate entro le ore 12.00 di lunedì 7 ottobre 2013. Per Info telefonare allo 099/458114 o inviare una mail a e.mai Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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