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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1912)

Agenti di commercio ed agenti di affari in mediazione: ultimissimi giorni per regolarizzare le posizioni. Lunedì 30, il termine ultimo. Come è noto il 12 maggio 2013 scadeva il termine previsto per effettuare l’aggiornamento della posizione (SCIA) nel registro imprese e REA, (tenuto dalle Camere di commercio) delle due categorie. Con decreto 23.4.2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha prorogato tale scadenza del 12 maggio 2013 al 30 settembre 2013, accogliendo in tal modo la richiesta proveniente dalla Confcommercio e dalle organizzazioni sindacali di categoria (F.N.A.A.R.C. e F.I.M.A.A.), e in considerazione anche del notevole ritardo accumulato dal sistema camerale nel mettere a disposizione degli iscritti gli strumenti telematici necessari per procedere all’iscrizione. Tale aggiornamento è necessario al fine di salvaguardare l’abilitazione all’esercizio dell’attività di quelle categorie prima iscritte ai ruoli professionali ora abrogati. Per gli associati Confcommercio, il servizio è erogato in modalità gratuita, presso gli sportelli dell’Associazione.
Il *Coordinatore* *della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, Fabrizio Nardoni (Assessore della Regione Puglia) *sollecita ancora una volta il Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, ad un confronto più assiduo con il sistema delle Regioni. Le Regioni attendono ancora di parlare con il Ministro su un tema importantissimo e di grande strategicità per le politiche del settore, l'Expo 2015 che come si era concordato sarebbe stato oggetto di un incont= ro urgente per la costituzione di una task-force che avrebbe visto il sistema delle regioni fortemente coinvolto - afferma Nardoni. Accanto al pacchetto Expo il coordinatore Nardoni pone l'accento anche su= ltema delle politiche dedicate alla pesca. Su questo fronte - chiarisce l'Assessore Nardoni - si stanno redigendo i regolamenti comunitari relativi al nuovo Fondo senza che le Regioni e quindi i singoli territori abbiano potuto dire la loro.
Abbiamo appena appreso del sequestro da parte della Procura di Taranto delle azioni, conti correnti, magazzini prodotti finiti, e beni mobili delle società controllate dal Gruppo Ilva (Inse Cilindri, Celestri, Ilva Servizi Marittimi). Tale sequestro, non ha nessun impatto positivo contro l’inquinamento e per l’ambientalizzazione, né nel perseguimento del patrimonio della famiglia proprietaria, mentre rischia di determinare un devastante blocco produttivo del Gruppo Ilva e la sua ambientalizzazione e bonifica. La magistratura deve perseguire i reati, non può contemplare la considerare inevitabilmente la produzione di acciaio come “un evento criminoso”. A questo punto, chiediamo al Governo di superare gli indugi, le incertezze e i ritardi della sua azione. Riteniamo a tal proposito che sia direttamente il Premier Letta a gestire le soluzioni per Ilva e per Riva Acciaio. Il tempo è veramente scaduto, invitiamo tutte le forze politiche ad un maggior senso di responsabilità e a convergere nel sostegno ad una rapidissima approvazione di un decreto che deve prevedere strumenti diversi per Ilva e Riva Acciaio che sono gruppi distinti e in condizioni diverse.
Il Governo deve attivarsi con la massima urgenza, affinché trovi una soluzione definitiva sulla gestione delle società controllate dal Gruppo Ilva. Occorre una forte presa di coscienza con assunzione di responsabilità da parte del Premier Letta. Ribadiamo l’importante ruolo che le controllate occupano all’interno del quadro produttivo aziendale. Sono di vitale importanza per lo stabilimento Ilva e un loro ulteriore blocco, paralizzerebbe la fabbrica tarantina arrecando seri danni al mercato dell’acciaio. Raggiungere l’obiettivo del risanamento ambientale si può, purché si dia realmente la possibilità al commissario di poter continuare a produrre evitando, quindi, ulteriori intoppi circa la gestione delle stesse controllate. Il braccio di ferro della Procura di Taranto, con il sequestro di azioni, conti correnti, magazzini prodotti finiti e beni mobili delle società controllate dal Gruppo Ilva, potrebbe incidere negativamente sul processo di ambientalizzazione, provocando altresì ingenti danni all’intero settore siderurgico. Per questo auspichiamo che nelle prossime ore il Governo di intervenga sulla questione Riva Acciai, attraverso l’approvazione di un apposito decreto. Taranto, 25 settembre 2013 Ufficio stampa Fim-Ci
I Segretari generali Giovanni D’arcangelo (Filcams Cgil), Antonio Arcadio (Fisascat Cisl), Bruno Bani (Uiltrasporti Uil) denunciano il mancato rispetto degli accordi assunti e sottoscritti con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nel quadro della vertenza finalizzata a garantire la continuità occupazionale e la tenuta del reddito del personale operante negli appalti di pulizia e ausiliari Ex Lsu e Appalti Storici, che nell’area territoriale di Taranto interessa circa 1000 lavoratori monoreddito. Nell’ultimo incontro nazionale le Parti avevano concordato di definire soluzioni atte alla tutela occupazionale e di reddito, antecedentemente all’avvio dei nuovi appalti che avranno luogo con la conclusione della gara CONSIP in corso, per poi proseguire nel confronto fissato per il 23 settembre u.s., successivamente rinviato al 30 settembre p.v. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil registrano, però, fatti e notizie che disattendono gli accordi finora raggiunti per la trattazione di questa delicata vertenza che vede l’attivazione di procedure di licenziamento collettivo per circa 24 mila lavoratrici e lavoratori, dipendenti delle imprese che attualmente gestiscono tale genere di appalti. Tutto ciò, oltre a contravvenire agli impegni assunti dal MIUR, determina un serio pregiudizio alla possibilità di intervenire a fondo ed efficacemente, sulle questioni in trattazione ed evidenzia come la volontà espressa da parte del MIUR di arrivare a soluzioni condivise rischia di rivelarsi, nei fatti, solo un impegno a parole. Perciò le Scriventi OO.SS. di Taranto al fine di sostenere le proprie rivendicazioni in termini di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori Ex Lsu e Appalti Storici, aderiscono allo stato di agitazione proclamato dalle Segreterie nazionali e giovedì 26 settembre a partire dalle ore 9.00 terranno insieme con i lavoratori un sit-in di sensibilizzazione davanti alla Prefettura, in via Anfiteatro, nel corso del quale chiederanno anche di essere ricevute dal Prefetto Mario Tafaro. Frattanto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil ioniche rivolgono l’appello pressante ai rappresentanti istituzionali, agli amministratori pubblici, ai politici, ai parlamentari del territorio, a condividere gli obiettivi di una vertenza che vede a rischio di licenziamenti, in quest’area, almeno 500 di queste lavoratrici e lavoratori. FILCAMS FISASCAT UILTRASPORTI Giovanni D’Arcangelo Antonio Arcadio Bruno Bani
La cozza tarantina, con le sue peculiarità, la sua potenzialità commerciale e i suoi problemi, è stato l’importante tema di un interclub Rotary organizzato dal Club di Massafra (presidente Donato Sanarico) e al quale hanno preso parte i club di Taranto (presente il “prefetto” Andrea Tortora), quello di Riva dei Tessali (presidente Luigi Severini) e Taranto Magna Grecia (presidente Antonio Biella) e l’assistente del Governatore, Pietro Mastrangelo. Nel salone della masseria Appia Antica, dopo gli interventi dei presidenti, si sono alternati al microfono tre esperti di mitili e un enologo. L’esordio è stato del dott. Gabriele Panzini, veterinario dell’Asl, esperto di analisi dei prodotti alimentari, nonché autore del libro “La filiera della cozza tarantina”. All’attenzione del pubblico non è stata posta solo la nota cozza nera, o mitile edulo lamellibranche o Gallus provincialis, come vogliamo chiamarla, ma tutta la filiera che parte dalla raccolta del seme , all’allevamento, ai passaggi dal Mar Piccolo al Mar Grande, alla raccolta, alla tabulazione (passaggio fondamentale), ai rivenditori autorizzati, fino ad arrivare sulle nostre tavole. Un mitile, il nostro, conosciuto e apprezzato in tutt’Italia e anche oltre , saporito e buon combattente contro il colesterolo, ma anche vittima di ingiustificati pregiudizi. Panzini ha parlato a lungo dei controlli che l’Asl effettua, a mare e a terra, ma ha invitato i consumatori ad autotutelarsi: non comprare cozze non stabulate (quindi senza la retina e il certificato) sui banchetti improvvisati. Meno gradevole il compito del dott. Cosimo Tarquinio, direttore del servizio veterinario dell’Asl, che ha parlato di “Mitili e contaminazione ambientale”. L’inquinamento, ovviamente, esiste, in particolare nel primo seno del Mar Piccolo, ma probabilmente - ad avviso di chi scrive -si è fatto più rumore del dovuto. La mappatura dei campionamenti in Mar Piccolo presenta una percentuale non molto alta di campioni non conformi: sui campionamenti generali, abbiamo 127 campioni non conformi su 1227: il dieci per cento; e gli allevamenti solo 12 su 448. Per gli esperti nel campo della cozza ha concluso il prof. Giovanni Normanno, docente di Scienze agrarie e degli alimenti all’Università di Foggia. Si è parlato della fisiologia del bivalve, ovvero della sua necessità di filtrare grandi quantità di acqua per trattenere microrganismi. Peccato che, così facendo, la nostra amica cozza assorbe anche componenti nocive per l’uomo. . Ha concluso il dott. Giuseppe Bino, enologo, direttore produttivo della Vinicola Amastuola (del rotariano Giuseppe Montanaro), i vini poi degustati col pranzo: Bianco Salento, Bianco Chardonnay, Primitivo e il passito Dolce Vitae. Bino ha affermato che la cozza è un alimento così complesso che è difficile da abbinare. Ma, a seconda che la si mangi cruda o gratinata, ripiena o fritta, si possono abbinare vini più leggeri o più importanti. Il passito, invece, è stato riservato ai formaggi, specie il caciocavallo stagionato. Al fine si sono avuti numerosi interventi, tra cui quello di Lello Basile, componente di commissione distrettuale rotariana, che ha ricordato come Taranto, prima della scoperta del parziale inquinamento del Mar Piccolo , avesse rifiutato il dragaggio dello stesso nonostante i finanziamenti già stanziati dalla Regione. Un esempio di miopia oggi fonte di rimpianti.
Il 30 settembre il Museo Nazionale Archeologico di Taranto chiude temporaneamente per consentire il completamento dei lavori di riallestimento e la riapertura a breve di tutto il I piano e di un piano intermedio. Ancora per il prossimo fine settimana, dal 27 al 29 settembre, le collezioni del MARTA saranno fruibili secondo il seguente orario: Venerdì 27 settembre: dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00) Sabato 28 settembre: orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 23.00 (ingresso consentito fino alle ore 22.30) INGRESSO GRATUITO PER TUTTA LA FASCIA ORARIA DI APERTURA Domenica 29 settembre: dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00). Sabato 28 settembre, nell’ambito delle “Giornate Europee del Patrimonio”, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, e come ultimo giorno del progetto OPEN DAYS promosso dall’Agenzia regionale Puglia Promozione, sarà possibile quindi accedere GRATUITAMENTE alle collezioni permanenti dalle ore 8.30 alle ore 23.00 (accesso consentito fino alle ore 22.30). Durante l’apertura prolungata serale, verranno effettuate visite guidate gratuite, a cura di archeologi della Soprintendenza, alle ore 20.00 e alle ore 21.30. Si richiede la prenotazione telefonica allo 099/4532112. Il prossimo fine settimana è anche l’ultimo per visitare, sempre con ingresso gratuito, la mostra Negli occhi della Gorgone. Il volto di Medusa sulle antefisse di Taranto.
Come da noi annunciato nelle scorse settimane si è tenuta martedì 24 settembre, presso gli uffici della Direzione Lavori Pubblici una specifica Conferenza di Servizi, convocata dal Dirigente, Ing. Aniello Moccia, sul progetto preliminare per la realizzazione dell'intervento relativo alle opere di collettamento delle acque piovane a san Vito, nella zona meglio nota come " doppia curva". Lo svolgimento della conferenza dei servizi ha consentito di acquisire in un'unica soluzione tutti i pareri, i nulla osta e le prescrizioni da parte degli enti convocati alla conferenza stessa, così riducendo i tempi e conseguentemente consentendo all'ufficio di predisporre il progetto preliminare delle opere per l'approvazione in Giunta, sul quale sta già lavorando. E' una significativa tappa a testimonianza della volontà del Sindaco, Dott. Ippazio Stefàno, di affrontare e risolvere tutte le problematiche che ad oggi non hanno consentito di avviare o completare le opere di collettamento delle acque piovane. In questo senso va dato atto che l'Assessore ai Lavori Pubblici, Lucio Lonoce, si è adoperato con gli uffici competenti affinché si possano completare i lavori in questione in tempi brevi e definitivamente.

“Diventa protagonistaDiventa il custode del tuo territorio”. È l’invito di questa ventunesima edizione di Puliamo il mondo,la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente. Un week-end green quello tra il 27 e il 29 settembre, che vedrà anche quest’anno tantissimi volontari impegnati per ripulire e recuperare aree degradate e rendere più belle e vivibili le città della Penisola.

Ognuno di noi, nel suo piccolo, può diventare il protagonista della bellezza del Paese e il custode di un territorio meraviglioso, troppo spesso sfregiato dall’incuria, dall’abbandono e nei casi più gravi dall’ecomafia.

 

 

Anche a Taranto domenica 29 alle 9.00 Legambiente chiama tutti i cittadini a partecipare a Puliamo il MondoSi svolgerà al quartiere Salinella nello slargo tra le vie Lago di Monticchio e Golfo di Taranto e nelle aree adiacenti. Hanno già dato la loro adesione l’associazione Venti del sud, costituita da cittadini residenti nella zona, il gruppo Scout della Parrocchia Santa Famiglia di Nazareth, l’associazione per la Protezione civile di Taranto coordinata da Raffaele Russo.

 

Quest’anno Puliamo il Mondo a Taranto sarà anche l’occasione per inaugurare l’area dove i volontari “faranno pulizia” e cioè lo slargo tra le vie Lago di Monticchio e Golfo di Taranto, sul quale Legambiente, in collaborazione con il CSV, il Comune di Taranto e alcuni sponsor, ha fatto un intervento che può a pieno titolo ritenersi un intervento di rigenerazione urbana.

Ripuliremo quell’area che stiamo trasformando in un bel giardino con giochi per i bambini, panchine e tanti alberi e la inaugureremo ufficialmente alle ore 11.00.

 

Ma puliremo anche le aree limitrofesporcate non solo da qualche cittadino incivile, ma soprattutto dai rifiuti abbandonati dagli operatori del mercato.

 

A tal proposito, chiediamo con forza un intervento del Comuneoccorre infatti vigilare affinché gli ambulanti conferiscano i loro rifiuti negli appositi cassonetti e non li abbandonino in strada e soprattutto occorre dotare l’area di contenitori per la raccolta differenziata affinché i rifiuti prodotti dal mercato e del vicino mercato ortofrutticolo coperto - prevalentemente umido, ma anche tanta plastica e carta – non vadano in discarica ma siano differenziati.

 

Taranto continua ad essere fanalino di coda tra i capoluoghi pugliesi per le percentuali di raccolta differenziata irrisorie: i mercati e i negozi sono luoghi dove è indispensabile la differenziazione dei rifiuti, ma occorre che finalmente questo servizio sia assicurato in tutta la città.

E’ di questi giorni l’annuncio dell’eliminazione dei cassonetti per i rifiuti indifferenziati a Talsano, Lama, San Vito. Quando partirà la raccolta porta a porta negli altri quartieri? E nell’attesa, possibile che non si riesca ad assicurare un’adeguata dotazione di cassonetti per la differenziata in città per consentire ai cittadini volenterosi di non dover fare chilometri per conferire i loro rifiuti differenziati?

 

Rimbocchiamoci le maniche dunque, muniamoci guanti e rastrelli  e incontriamoci tutti alle 9.00 al rione Salinella per la XXI edizione dell’azione di volontariato ambientale più partecipata al mondo e per riscoprire la bellezza del nostro paesaggio.

 

I volontari di Puliamo il Mondo non saranno soli, la loro azione sarà condivisa in tutto il mondo dato che Puliamo il Mondo è la versione italiana di Clean Up the World, la più importante campagna internazionale di volontariato ambientale nata a Sidney, in Australia, nel 1989 e portata poi in Italia nel 1993 da Legambiente.

Il Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, sembra finalmente aver capito il dannoso immobilismo che stava producendo nel comparto dell’agricoltura italiana e si dice ora disponibile ad un coinvolgimento più rispettoso del sistema delle Regioni. Una decisione che anche se molto tardiva deve vederci tutti impegnati per la soluzione di problematiche importanti che riguardano il settore. Come coordinatore di tutti gli Assessori all’agricoltura delle Regioni italiane e come assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia era stato, infatti, costretto nelle scorse settimane a prendere atto del rinvio sistematico di un confronto diretto con il Ministro su temi caldi come l’accordo di partenariato, le politiche della pesca, le decisioni sui regolamenti comunitari che riguardano la nuova PAC, la riforma di AGEA e delle altre agenzie e società vigilate e controllate dal Ministero e altro ancora. Su questi e altre problematiche scottanti del comparto è infatti urgente e necessario conoscere la posizione politica del Ministro e condividerla e discuterla all’interno del sistema delle Regioni su cui purtroppo si riversa la responsabilità delle non risposte. Così mentre noi attendavamo udienza, abbiamo assistito a fatti che dimostrano un atteggiamento antitetico rispetto alle parole e che oggi assumono una connotazione di gravita intollerabile: la proposizione di una legge delega vecchia nei contenuti e che rappresenta un tentativo di usurpazione dei poteri regionali; la costituzione di una agenzia della coesione che tende ad accentrare la definizione ed il controllo dei prossimi programmi d sviluppo rurale in luoghi innaturali rispetto a quelli agricoli ai quali il Ministero e le Regioni dovrebbero cedere competenze proprie, l'immobilismo su Agea con un nuovo commissariamento e senza alcun progetto di riforma, la recente nomina a direttore del capo della sua segreteria politica. Torneremo con fiducia a confrontarci con il Ministro De Girolamo, sperando finalmente di segnare politiche di sviluppo che ridiano centralità a questo comparto e alle imprese e ai lavoratori del settore.
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