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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1912)

Aperture straordinarie dei mercati settimanali nel quartiere Salinella e a Talsano: si comincia proprio dalla prossima domenica, 24 novembre, e si continua per tutto il periodo natalizio. Lo fa sapere l’Assessorato alle Attività Produttive che ha appena reso noto il calendario delle aperture dei mercati in occasione delle prossime festività natalizie. Oltre al 24 novembre, anche tutte le domeniche di dicembre, ossia 1-8-15-22-29, i mercati della Salinella e di Talsano resteranno aperti, compresa domenica 8, giornata concomitante con la festività dell’Immacolata. I mercati della Salinella e di Talsano resteranno aperti in via straordinaria anche nelle giornate del 23 e 31 dicembre, anticipando così le aperture che sarebbero coincidenti con il giorno di Natale e di Capodanno. Restano confermati, invece, gli orari di svolgimento dei mercati: dalle 8.00 alle 14.00, così come condiviso con le associazioni di categoria e come disposto dalla vigente Legge Regionale.
Nella classifica dei Best Trips per il prossimo anno stilata da National Geographic la Puglia è entrata fra i Top di tutto il mondo. E’ un successo di straordinaria importanza che trova riscontro anche nella classifica annuale di Lonely Planet, la guida turistica più venduta al mondo, dove al secondo posto fra le top ten “best value travel destinations in the world for 2014” c’è ancora la Puglia. E ancora, sulla scia dei tanti articoli apparsi negli ultimi mesi su importanti quotidiani e riviste americani, australiani, indiani ed europei, è appena uscito un interessante articolo sul New York Post, intitolato “Italy’s Magical Puglia Region , che elogia la Puglia come una terra magica. “Questi prestigiosi riconoscimenti internazionali hanno uno straordinario valore dal punto di vista della comunicazione e dell’immagine - commenta l’assessore al Turismo Silvia Godelli - la Puglia va a raccogliere i frutti di un lavoro intenso, che richiede molto impegno per lanciare con efficacia il brand Puglia sui mercati esteri: la Puglia come terra dove è possibile vivere un’esperienza unica, non solo per il suo mare, i suoi borghi, la sua dimensione rurale e moderna insieme, i suoi castelli e le cattedrali, ma soprattutto per la sua autenticità e la sua enogastronomia. Faremo sì che questi riconoscimenti si trasformino in numeri importanti in termini di arrivi e presenze turistiche: é evidente che la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta e continueremo a seguirla tutti insieme, con Pugliapromozione, con i territori e con gli operatori turistici pugliesi”. “Essere nella lista dei Top Trips di National Geografic e delle migliori destinazioni turistiche di Lonely Planet conferma che la nostra strategia di comunicazione sta cogliendo i risultati attesi – commenta a sua volta il Direttore Generale di Pugliapromozione, Giancarlo Piccirillo - Nel 2013 Pugliapromozione, soprattutto con il Buy Puglia, ha puntato a far conoscere la Puglia come “esperienza” autentica prevalentemente sui mercati esteri, ha dato supporto alle troupe televisive straniere come la TVE spagnola, la TV di stato russa e quella Giapponese giunte da noi per “girare” la Puglia e mandare sul satellite programmi visti in tutto il mondo. Abbiamo inoltre puntato sul coinvolgimento dei social media, con importanti ricadute di visibilità in termini di engagement sulla stampa, sui social network (Facebook, Twitter, Youtube, Pinterest e Instagram) e nelle conversazioni on line”.
ISTITUITO IL FONDO NUOVE INIZIATIVE D’IMPRESA, GESTITO DA PUGLIA SVILUPPO SPA, CON UNA DOTAZIONE COMPLESSIVA DI 53 MILIONI DI EURO, DESTINATI A FINANZIARE MICROIMPRESE DI NUOVA COSTITUZIONE CREATE DA SOGGETTI SVANTAGGIATI. Occhi puntati sulla prossima emanazione di un Bando regionale destinato a finanziare le start up. Nell’ambito dell’Asse VI del Piano Pluriennale di Attuazione del P.O. FSER Puglia 2007 – 2013, recante disposizioni in merito alla “Competitività dei sistemi produttivi ed occupazionali”, la Giunta Regionale, con D.G.R. n. 1990 del 25 ottobre 2013, conferisce piena operatività alla Linea 6.1.5, denominata “Sostegno allo start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati”, con uno stanziamento complessivo di euro 53.998.418,43, destinati a sovvenzionare le microimprese create da soggetti svantaggiati. Le risorse saranno affidate “in house” alla Società PUGLIA SVILUPPO SPA di Modugno che, di fatto, agisce da organismo intermedio nell’erogazione dei fondi comunitari. Con BURP n. 151 del 19 novembre scorso, viene pertanto reso noto l’accordo di finanziamento, valido sino al 31 dicembre 2022, tra Regione e Puglia Sviluppo, società incaricata della gestione del FONDO NUOVE INIZIATIVE D’IMPRESA, cui sono destinate una prima tranche (riservata al fondo mutui, strumento di ingegneria finanziaria) di euro 25.758.419,43 e, subordinatamente alla stipula, una seconda tranche di euro 28.240.000,00, di cui 24.240.000,00, attinti da stanziamenti residui per l’anno 2012, riservati alle azioni di sostegno ai neoimprenditori e 4.000.000,00, attinti da stanziamenti residui per l’anno 2008, destinati all’erogazione delle sovvenzioni dirette in forma di contributi in conto esercizio (gestione) e di contributi in conto impianti (investimenti). Di Biagio Provenzale
Tra le novità principali l'incremento della dotazione del Fondo da 30 a 42 milioni di euro, l'estensione dei settori ammissibili e la possibilità di richiedere il finanziamento anche per le imprese costituite da più 5 anni. "La Regione Puglia continua ad ascoltare le esigenze ed i bisogni delle microimprese pugliesi, tanto da intervenire e rimodulare le misure di sostegno allo sviluppo e di adeguarle a quelle che sono le reali esigenze - ha detto l'assessore al Lavoro Leo Caroli - Il rapporto fiduciario che stiamo creando tra impresa e amministrazione ha bisogno di essere continuamente alimentato da chi si sente nella condizione di esprimere il proprio bisogno e da chi ne recepisce le istanze adeguando le norme. Nel merito - ha concluso Caroli - la misura ha avuto successo, riconosciamo che non si può limitare l'accesso al credito solo alle imprese più giovani o a determinati settori. Per queste ragioni estendiamo l'ammissibilità al Microcredito a tutte le aziende senza vincoli temporali e ad altri settori come i servizi di alloggio e ristorazione e i servizi di trasporto e magazzinaggio". Il Microcredito d'Impresa è un prestito che la Regione Puglia concede alle microimprese pugliesi già esistenti che non riescono ad ottenere un finanziamento dal sistema bancario per realizzare nuovi investimenti. L'impresa che ottiene un finanziamento accede ad un mutuo per un importo da 5.000 a 25.000 euro della durata massima di 60 mesi ad un tasso di interesse fisso, pari al 70% del tasso di riferimento UE (al 1 novembre 2013 il mutuo sarebbe concesso al tasso dello 0,39%). Al nuovo bando Microcredito, pubblicato sul BURP numero 152 del 21/11/13, possono partecipare e presentare domanda di finanziamento anche le microimprese costituite da più di cinque anni. Le novità riguardano altresì i settori ammissibili: oltre a quelli già previsti dal vecchio Avviso, possono presentare richiesta di prestito le microimprese che offrono servizi turistici di alloggio (B&B in forma imprenditoriale, affittacamere, ecc.), quelle di ristorazione (bar, gelaterie, pasticcerie, pub, ristoranti, ecc.) e quelle che offrono servizi di trasporto e magazzinaggio. Per il Microcredito sono stati stanziati ulteriori 12 milioni di euro portando la dotazione complessiva a 42 milioni di euro. Sono state, inoltre, maggiormente specificate le caratteristiche del garante morale. Invariato il meccanismo di accesso. Connettendosi al sito www.sistema.puglia.it/microcredito è possibile compilare e inviare on line la domanda preliminare. Puglia Sviluppo verificherà i requisiti, se questi ci sono, convoca l'azienda per un colloquio. Segue l'istruttoria: se la domanda è finanziabile, viene data la relativa concessione. A 5 mesi dall'attivazione dell'avviso Microcredito, sono state presentate 278 richieste di prestito per un totale di oltre 6 milioni di euro e un finanziamento medio per domanda di 22.100 euro circa. L'intervento è cofinanziato con risorse derivanti dal Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013 (Asse II "Occupabilità") ed è parte del Piano Straordinario per il Lavoro.
Le osservazioni al “Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria ILVA” avanzate dal Comitato Tecnico Scientifico del DIPAR sono state ammesse a valutazione da parte dello staff del Commissario Straordinario Enrico Bondi. Questo è quanto emerge da una nota che la stessa ILVA ha inviato al Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo. Diversi sono stati i contributi che l’organismo costituito in seno al DIPAR e coordinato dal Dott. Vito Felice Uricchio del CNR ha sottoposto all’attenzione del commissario straordinario. In tale documento ha dichiarato Lorenzo Ferrara, Presidente del Distretto, è stata innanzitutto ribadita l’importanza di avviare un rapporto di collaborazione stabile con il mondo della ricerca pugliese, presente ed attiva all’interno dello stesso DIPAR che ha sottoscritto una specifica convenzione con il Polo Scientifico e Tecnologico “Magna Grecia” di Taranto a cui aderiscono, tra gli altri, istituzioni scientifiche come il Politecnico di Bari, l’Università di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’ARPA Puglia. I suddetti Enti, infatti, sono entrambi fortemente impegnati sui temi della caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica dei siti contaminati ed in particolare il “Polo” dispone, su tali argomenti, di un parco progetti immediatamente cantierabili già positivamente valutati dal MIUR nell’ambito di bandi pubblici. Le osservazioni avanzate dal DIPAR ha, altresì, dichiarato Ferrara hanno riguardato diversi aspetti specifici tra i quali l’impermeabilizzazione dei parchi, i sistemi di carico e scarico per trasporto via mare e le prescrizioni generali attinenti lo studio di fattibilità per la riduzione del prelievo primario per consumi idrici. L’auspicio è che da questi contributi possa nascere una maggiore contestualizzazione delle criticità ambientali in un ambito territoriale esteso oltre il perimetro aziendale e che dalle osservazioni proposte possano scaturire future forme di collaborazione.
Natale in via Anfiteatro Domenica 24 novembre dalle ore 18 alle 22.30 Lo shopping di Natale nel cuore del Borgo,diventa festa con l’animazione, la musica, e le tante sorprese tutte da ...scoprire L'evento è organizzato dalla Delegazione Borgo di Confcommercio, in collaborazione con il Comune di Taranto
L’economia mondiale sta lentamente uscendo dalla crisi finanziaria globale, ma il recupero non è uguale per tutti. Gli stati che hanno elaborato nuovi modelli guardano al futuro garantendo crescita e progresso, altri adottano misure di emergenza con una visione a breve termine che crea incertezza e scoraggia gli investimenti. Non esiste un modello unico ma ogni paese dovrà elaborare una strategia basata sulle proprie vocazioni territoriali e caratteristiche nazionali. Cambiare il nostro modello è l’unica strada possibile. Taranto, che vive il dramma del prigioniero tra salute e lavoro, deve rispondere con politiche di crescita culturale ed economica ispirate da un approccio green. In particolare, in alcune aree della nostra provincia è partito un confronto costruttivo fra imprenditori, pubbliche amministrazioni, centri di ricerca e cittadini per gestire un percorso di trasformazione possibile grazie alle vocazioni territoriali e al turismo. Resto amareggiato nel vedere l’ironia con cui la trasmissione Report ha trattato il mare di Pulsano, la gravina di Laterza e le masserie di Crispiano, vanificando lo sforzo di chi da tempo lavora duramente per ricostruire un immagine e un prodotto di grande valore naturalistico ed economico. Pertanto invito pubblicamente la redazione di Report a trascorrere un fine settimana nella nostra provincia per poter assaporare i sapori e vivere le emozioni che ogni giorno prova chi vive e lavora a Taranto e poter poi dire con orgoglio: “Questa è Taranto”. Antonio Prota- Presidente Sezione Industria del Turismo Confindustria Taranto _________________________________________________________________________________________________________________________ Certamente non possiamo fare gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia per non vedere che Taranto, come tutte le città d'Italia e del mondo, ha delle zone che sono state fortemente inquinate dal progresso. E’ ovvio che nell’area che insiste nel raggio di 20 km intorno al centro siderurgico non si possa parlare di turismo perché fortemente contaminata. Tuttavia non possiamo fare "di tutta l'erba un fascio", poiché Taranto e la sua provincia, come evidenziato dalla campagna pubblicitaria della regione Puglia andata in onda anche nelle reti nazionali (nel caso di Report con un’ironia fuori luogo), si mostrano come terre fertili e accoglienti e certo non mancano i motivi per apprezzarle. Una delle caratteristiche indiscutibili è la limpidezza caraibica del nostro mar Ionio, affiancata da una tradizione gastronomica del mare oggi controllata e garantita più di ieri (proprio a causa della campagna antinquinamento); non esistono, infatti, mari e prodotti più controllati in Italia: la nostra stessa acqua potabile, che per fortuna arriva ai rubinetti di tutte le case, è assolutamente garantita dai test della ASL, e addirittura in alcuni casi indicata dai medici per curare disturbi alle vie urinarie! Il mare è la storia di Taranto. Le coste che bagnano il mar Ionio sono così varie da poter soddisfare le esigenze sia di coloro i quali desiderano sabbia finissima e bianca sia di chi predilige soddisfarsi degli effetti benefici del sole e del mare distendendosi su scogliere interminabili. La varietà del litorale è evidente: da Capo San Vito, passando da lido Gandoli e lido silvana per arrivare a Campomarino, risalendo a Castellaneta Marina e Ginosa Marina dove i fiumi che scendono a mare portano sabbie bianche e finissime all'ombra di pinete incontaminate. Il mar piccolo e il mar grande abbracciano la città di Taranto regalando agli occhi di tutti noi e dei nostri ospiti turisti l'immagine di tramonti unici ed irripetibili. In tutto questo, anche la fauna protetta ha il suo spazio: i fenicotteri rosa che planano sugli stagni,dietro dune altissime create dal forte vento di scirocco e che si snodano di fronte all'immenso mare dal colore che assume diverse tonalità blu, a tratti verde e celeste cristallo... Taranto è anche questa! Irene Lamanna- Componente Sezione Industria del Turismo Confindustria Taranto
Il Dirigente del Settore Dott. Luigi Romandini ed il Responsabile dell’Ufficio Turismo Rag. Pietro Ancona, il giorno 26 novembre 2013 – dalle ore 9.00 fino a conclusione – presso il Salone “ex Auditorium”, sito in Taranto alla Via Lago di Bolsena n. 2 – Angolo Viale Magna Grecia – piano terra, rilasceranno gli attestati di abilitazione di “Guida Turistica” e/o di “Accompagnatore Turistico” a numero 55 soggetti che, in possesso di determinati requisiti, hanno dimostrato di aver già esercitato in Puglia negli ultimi cinque anni e per almeno n. 100 giornate le attività in questione. Il riconoscimento di cui innanzi in favore dei citati 55 soggetti va a sommarsi a quello precedente alla riapertura dei termini per la presentazione delle istanze di richiesta, disposta dalla Regione Puglia con Regolamento n. 14 del 30/05/2013, ove questo Ente ha riconosciuto l’abilitazione di che trattasi a 86 nominativi. L’ottenimento di detti attestati, nel riconoscere e premiare la professionalità acquisita negli anni dagli stessi operatori, tende a valorizzare e qualificare il settore turistico pugliese, oltre a combattere situazioni di abusivismo nella professione.
Si è svolto a Taranto, in data odierna, il previsto incontro con la Commissione Difesa della Camera, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Amm De Giorgi. Nella circostanza la Cisl Fp ha rappresentato tutte le perplessità della legge di revisione dello strumento militare, all’esame del Parlamento, legge che conserva privilegi anacronistici al personale militare e penalizzazioni inaudite al personale civile. Non può essere credibile, ha sostenuto la CISL FP, una classe politica che, da un lato, dice di voler risparmiare non rinnovando i contratti, congelando l’indennità di vacanza contrattuale e bloccando le assunzioni di giovani e, dall’altro, continua a regalare ai militari un grado superiore il giorno prima della pensione e ben 431 milioni di Euro all’anno con la c.d. “ausiliaria” una volta in quiescenza, oltre la possibilità di andare in pensione ben 10 anni prima mantenendo l’85% dello stipendio e la legittimazione a fare altri lavori. Non può reggere un paese che ha queste diseguaglianze, non può assistere un territorio come il nostro, economicamente e socialmente depresso, senza reagire! Alla Commissione che, in verità, è apparsa, pur nella condivisione di quanto esposto un po’ “rassegnata”, come se il Parlamento non fosse in grado di poter cambiare le cose, la Cisl FP ha poi ribadito la necessità di: 1. Accelerare le opere incompiute del piano Brin dell’Arsenale, dove appalti discussi e mancati controlli costringono i lavoratori a non avere neppure un luogo dove lavorare, ricorrendo a provvedimenti di carattere straordinario; 2. Sospendere la riorganizzazione di Maristanav, di Comlog e dell’Arsenale, in attesa che siano prima definiti i sovrannumeri (i quali avranno il diritto di andare in pensione secondo le norme pre-Fornero) e solo dopo definire le tabelle organiche dei nuovi enti, riservando al personale militare le funzioni operative e al personale civile le funzioni amministrative, logistiche e tecniche; 3. Coinvolgere il territorio di Taranto negli investimenti per le costruzioni delle nuove unità navali previsti nella legge di stabilità, disegnando una nuova progettualità agli enti pubblici e privati, liberando risorse che possano genere rare nuova occupazione. Richiamando tutti a non volgere lo sguardo altrove, la CISL FP ha invitato a ricercare con insistenza l’attenzione e il dialogo con tutti i protagonisti politici, istituzionali e militari, assumendo con essi ogni iniziativa necessaria.
‘Meno spesa, meno tasse'. E’ il refrain di queste settimane, ma si continua a far quadrare i conti solo con la leva fiscale. Senza cambiamenti il 2014 non sarà un anno di ripresa e crescita. Anzi vi è il rischio concreto che la crisi economica si trasformi in una drammatica crisi sociale. Siamo profondamente e seriamente preoccupati, ci sembra che Taranto abbia imboccato un tunnel senza vie di uscita. E’ questo il commento del presidente provinciale di Confcommercio, Leonardo GIANGRANDE, a fronte della notizia dell’ aumento del 18% dell’ultima rata Tarsu (il rimanente 25% dell’intero importo) a saldo del 2013. Dunque, l’ennesimo aumento, anche questa volta deciso senza previa consultazione delle associazioni di categoria, malgrado le innumerevoli sollecitazioni e richieste di incontri inoltrate all’indirizzo del Sindaco e degli Assessori ai Tributi ed alle Attività Produttive. Le tariffe per il finanziamento del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani per l’anno in corso sono state infatti direttamente approvate con delibera di Giunta, senza che fosse data alle parti sociali la possibilità di un confronto, e questo malgrado che proprio la Confcommercio avesse vinto un ricorso al Tar Si concluse infatti con un pronunciamento del tribunale amministrativo di Lecce positivo la vicenda delle tariffe Tarsu 2011, in merito alla quale Confcommercio Taranto –difesa dall’avv. Michele Di Campo- aveva promosso un ricorso contro il Comune di Taranto per l'impugnazione delle delibere comunali 33 e 34 del 27 aprile 2011, riguardanti la tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni e la modifica del regolamento comunale per l’applicazione della tassa. Per il 2013 il Comune di Taranto, avvalendosi della legge 24 del 28 ottobre scorso non ha adottato la nuova tassa -la Tares-, che entrerà in vigore nel 2014 (forse con un nome diverso), e ha continuato ad applicare il regime di prelievo in vigore nel 2012, ma nel contempo per garantire la integrale copertura dei costi del servizio ha incrementato le stesse tariffe del 18%. Insomma, una bella trovata: con una mano da e con l’altra prende. Una batosta per i cittadini, ma ancor di più per gli artigiani e i commercianti che si vedranno arrivare entro un mese cartelle esattoriali particolarmente pesanti, più che altrove. Illuminante il confronto con il capoluogo di regione: un ristorante/pizzeria a Taranto arriverà a pagare 21, 07 € al mq contro 20,61€ al mq di Bari, un bar pagherà 19,35 mentre a Bari 13,99, un albergo con ristorante 14,82 in confronto a 6,61, e un negozio di abbigliamento addirittura 12,54 contro 6,59 € al mq di Bari, e così via per le altre categorie. Gli aumenti sarebbero necessari -si giustifica il Comune- per ripianare il buco di 20 milioni di euro dell’Amiu, ma non ci preoccupa di ripianare il buco ‘fisico’ impresso nelle vie della città dalle attività del commercio che, annientate dalla crisi e dalla pressione fiscale, di settimana in settimana cessano di esistere. Confcommercio in queste ore sta valutando con i propri consulenti le iniziative giuridico-amministrative e tecniche da adottare e non è escluso che si ricorra ad una convenzione con imprese private specializzate nella raccolta dei rifiuti speciali.
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