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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Artigianato, Commercio & Agricoltura

Artigianato, Commercio & Agricoltura (136)

Sulle tavole di quasi quattro famiglie su cinque (77%) si riciclano gli avanzi di capodanno e pranzo del 1° gennaio che vengono riutilizzati in cucina anche per una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici e ambientali. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia che dai banchetti delle feste solo nel 9% delle case non avanza niente, mentre un 11% ha messo le pietanze non consumate nel freezer per riutilizzarle prossimamente, Il 2% dona in beneficenza e l’1% dichiara di buttare gli avanzi nel bidone. In Puglia, in cima alla lista dei prodotti che finiscono in pattumiera, nel 42% dei casi viene buttato cibo già cotto, nel 27% frutta e verdura e nel 4% viene buttato il pane, secondo un sondaggio condotto sul sito puglia.coldiretti.it.

 

\"L\' alternativa alla conservazione in frigo – sottolinea Coldiretti – è la “trasformazione” degli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare – sottolinea la Coldiretti – un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un eccellente “torrone”, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme\".

    \"Recuperare il cibo è una scelta che – continua la Coldiretti – fa bene all’economia e all’ambiente anche con una minore produzione di rifiuti.   Il carovita scatenato dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina spinge dunque i cittadini – sottolinea la Coldiretti regionale – ad adottare comportamenti responsabili per salvare i bilanci, anche se il problema dello spreco resta rilevante. Proprio per aiutare le famiglie ad adottare comportamenti responsabili i cuochi contadini nei mercati di Campagna Amica hanno elaborato una serie di consigli, attingendo alle numerose ricette antispreco della tradizione contadina italiana e mostrando che mostreranno in diretta come organizzare e preparare un pasto completo a “spreco zero” ad alto tasso di risparmio per facilitare la vita quotidiana delle famiglie\". \"Molti dei piatti più tradizionali afferma la Coldiretti Puglia – hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo come – prosegue la Coldiretti – le polpette di pane, la frittata di pasta, Se avanza del pane, si può optare per la classica cialda utilizzando semplici ingredienti presenti in ogni casa o la panzanella, con pomodoro olio e sale per arrivare alla tradizionale ribollita che utilizza elementi poveri come fagiolo, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo. Anche la frutta – ricorda la Coldiretti  regionale – può rivivere se caramellata o diventare marmellata oppure macedonia., la marmellata con i frutti avanzati. Ma la tradizione rurale insegna anche a usare come ingredienti anche quelle parti della preparazione dei cibi che solitamente si gettano. L’acqua della pasta, soprattutto se abbiamo cotto paste ripiene come gli agnolotti, è acqua arricchita dagli amidi e dalle proteine del grano. Si può dunque conservare in frigo per usarla come base per il brodo per risotti, carni, verdure in padella\". 

L’associazione Amic.A  ringrazia Confcommercio Taranto per aver scelto l’associazione come destinataria di due eventi solidali nei mesi di novembre e dicembre 2022. Il primo è stato organizzato da Terziario Donna Confcommercio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La presidente Paola Scialpi ha organizzato una serata sociale  per le sue iscritte presso il panificio ristorante gastronomia “Armida”. “#PERCHENOIVALIAMO!”  ha permesso di raccogliere 700 euro, utilizzati da Amic.A per sostenere le famiglie in grave stato di bisogno seguite dall’associazione.

Il secondo evento si è svolto pochi giorni fa a Palazzo di Città. Federmoda  Confcommercio Taranto, guidata da Mario Raffo, ha scelto Amic.A come destinataria di: “DONIAMO UN SORRISO”. Da sempre attenta al sociale anche quest’anno la categoria di commercianti si è fatta promotrice della raccolta di giocattoli e generi alimentari presso i propri punti vendita.

Ed il territorio tarantino si è distinto ancora una volta per la generosità dimostrata. Tutti i doni sono stati raccolti e portati al Comune.  In una grande festa con Babbo Natale, cornetti per colazione e tanta gioia, i tanti doni hanno reso felici bambini e genitori. Erano presenti il presidente di Confcommercio Leonardo Giangrande ed i responsabili delle due categorie Terziario Donna e Federmoda: Paola Scialpi e Mario Raffo. Per l’associazione la vice presidente Gabriella Ressa affiancata da alcune socie. Per il Comune di Taranto il vice sindaco Fabrizio Manzulli.

“Operiamo prevalentemente nella Città Vecchia di Taranto, afferma la presidente avv. Natalia Boccuzzi, e seguiamo famiglie in grave stato di bisogno, sia economico che sociale. Ringraziamo tutti gli operatori aderenti a Confcommercio ed in particolare il Gruppo Happy Casa per la sensibilità dimostrata e auguriamo a tutto il territorio un 2023 solidale.  Sono molti i fragili che vivono periodi di grave disagio, legati prevalentemente alla mancanza di lavoro e temiamo che, a causa del periodo di evidenti difficoltà economiche, essi possano aumentare”.

A Massafra il primo incontro tra 64 aziende, 2 università ed enti del comparto agricolo e agroalimentare che hanno aderito a tre Contratti di filiera

 

«I contratti di filiera rappresentano una importante opportunità per le tante piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto connettivo dell’agricoltura meridionale, mettendole in condizione di affrontare e vincere le sfide della globalizzazione»: lo ha detto l’On. Gianfranco Chiarelli, Commissario straordinario della Camera di Commercio, intervenendo al workshop “Filiere: inizio di un percorso” tenutosi a Massafra presso la sede del Consorzio Global Fresh Fruit.

La manifestazione, alla quale erano presenti i rappresentanti delle principali associazioni datoriali di categoria, ha rappresentato il primo incontro tra tutti gli attori partecipanti ai tre progetti di filiera candidati al V bando Mipaaf grazie a “facciamoFILIERA”, una società di consulenza fondata dalle affermate professioniste pugliesi Daniela Barreca e Grazia Bozza, attive da anni nel comparto agricolo e agroalimentare.

Sono loro ad aver creato le tre reti che hanno candidato al V bando Mipaaf – per complessivi 56 milioni di euro – altrettanti progetti di filiera, come ha spiegato aprendo il workshop Daniela Barreca, Amministratore Unico di “facciamoFILIERA”: «i tre progetti sono stati sottoscritti complessivamente da 59 aziende operanti nella produzione primaria della Puglia, Basilicata e Sicilia, da 5 realtà imprenditoriali di trasformazione e commercializzazione del settore, dall\'Università degli Studi di Basilicata e dall\'Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia dell’Università di Palermo; ringrazio le associazioni di categoria intervenuteo e auspico che si possa aprire un confronto con tutte queste realtà del comparto».

«Uno dei progetti di filiera – ha poi spiegato Daniela Barreca – riguarda il mandorlo quale utile e remunerativa coltivazione sui terreni colpiti dalla Xylella, un altro è per la produzione di farine alternative provenienti da leguminose, in particolare da lenticchie e ceci, e della pasta prodotta con le stesse, mentre il terzo è per lo sviluppo di una agricoltura biologica fortemente innovativa».

Oltre le aziende, in questi progetti ha creduto anche il mondo delle Istituzioni. Agromed, Società Benefit della Camera di Commercio di Taranto, ha aderito ai contratti di filiera per i quali, come ha confermato nell’occasione il Presidente Dott. Vincenzo Cesario, Agromed potrà rappresentare la piattaforma logistica intermodale con la sua infrastruttura vicina al porto di Taranto, all’aeroporto di Grottaglie e all’Autostrada A14.

Al workshop, moderato dal giornalista Marco Amatimaggio, sono intervenuti i rappresentanti dei due istituti di ricerca universitari partner dei contratti di filiera: il Prof. Giovanni di Rienzo, Docente della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali della Università della Basilicata, ha annunciato che, per la filiera della Mandorla e quella delle farine alternative, si occuperà di nuovi e innovativi sistemi di conservazione del prodotto finito adottando tecnologie sempre più ecosostenibili, tra cui un contenitore che, per le sue ridotte dimensioni, potrà essere adottato da qualsiasi azienda e sarà utilizzabile anche per il trasporto. Il Dott. Dario Polizzi dell’Istituto Euromediterraneo di Scienza e Tecnologia dell’Università di Palermo ha spiegato che saranno ricercate, riguardo la filiera multiprodotto con regime di produzione biologico, nuove colture in grado di tollerare i cambiamenti climatici limitando sempre più il ricorso ad agrofarmaci.

Sono produzioni dall’elevato livello nutraceutico in grado di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più attento al benessere e alla qualità dei prodotti.

È poi intervenuto il Dott. Walter Gambino di Agroqualità S.p.A., società del gruppo RINA e del Sistema Camerale Italiano che metterà a disposizione dei progetti di filiera la capacità certificativa indirizzata sia agli aspetti di sicurezza alimentare sia alla valorizzazione della qualità del prodotto, assicurando il rispetto delle buone pratiche di coltivazione e trasformazione.

Il Dott. Enzo Dota, presidente di Rete del Mediterraneo, ha presentato al workshop il suo network che si occuperà della promozione del prodotto e, aspetto fortemente innovativo, anche della valorizzazione turistica di ciascuno areale nel quale ricade ogni singolo anello della filiera, creando così un circuito virtuoso di valorizzazione del Made in Italy legato alla enogastronomia ed al turismo enogastronomico.

Intervenendo al workshop la Dott.ssa Grazia Bozza, socia e founder di “facciamoFILIERA”, ha sottolineato come la vera novità di questi tre contratti di filiera è la presenza nelle tre reti di attori in grado di realizzare tutti i cicli aziendali: economico, finanziario e tecnico. «Inoltre “facciamoFILIERA” – ha detto Grazia Bozza – mette a disposizione delle aziende un team di affermati professionisti che le supporteranno in tutte le loro esigenze, non solo nella fase della elaborazione e presentazione del progetto, ma anche in seguito affiancandole nel percorso».

Questa è la innovativa formula che ha portato tante aziende e istituzioni di tre regioni meridionali – Puglia, Basilicata e Sicilia – ad aderire ai tre contratti di filiera; tra queste il Consorzio Global Fresh Fruit, individuato dalle due professioniste di “facciamoFILIERA” come capofila e proponente dei tre progetti, scelto per la credibilità e l’autorevolezza acquisite operando su un areale che si stende dal Salento fino alla Calabria.

Chiudendo i lavori del workshop il Dott. Francesco De Filippis, Presidente del Consorzio Global Fresh Fruit, ha esordito affermando: «all’iniziativa il Consorzio ha apportato l’importante know how acquisita in otto anni sottoscrivendo un contratto di filiera con Barilla per la produzione del Grano Aureo per il top quality brand “Voiello”,  un’attività che ci ha sempre visto lavorare a favore dei nostri consorziati confrontandoci liberamente con tutte le organizzazioni datoriali e sindacali del comparto agricolo. Per noi, come penso per tutte le aziende aderenti, i tre progetti rappresentano soprattutto una straordinaria opportunità per fare finalmente il vero “salto di qualità”, in quanto ci vedono non più semplici sottoscrittori di un progetto di terzi, ma protagonisti del nostro futuro: Sono progetti di filiera credibili e sostenibili che ci permetteranno di confrontarci con autorevolezza a livello nazionale ed europeo, tanto che a febbraio li presenteremo a Berlino a Fruit Logistica, la più importante manifestazione specializzata a livello europeo».

«Molti nostri partner – ha concluso Francesco De Filippis – ritenendo i progetti comunque sostenibili anche con la finanza ordinaria, hanno già manifestato l’intenzione di iniziare a realizzarli anche senza aspettare gli esiti del V Bando del Mipaaf, attesi nella prossima primavera. Su questo a breve realizzeremo un tavolo tecnico per confrontarci: questo workshop rappresenta l’inizio di un percorso con le filiere!».

 

 

Niente cantieri durante le festività di Natale. L’Amministrazione comunale di Taranto, accogliendo la richiesta di Confcommercio Taranto, oggetto  di un incontro con l’assessore ai Lavori pubblici e Mobilità sostenibile, Mattia Giorno, ha disposto il fermo momentaneo dei lavori di scavo da parTe di enti terzi relativi ai cantieri per la fibra ottica e sottoservizi, dal 19 dicembre all’8 gennaio. Il provvedimento riguarderà il Borgo, Città Vecchia, via Cesare Battisti, viale Liguria e Talsano (viale Europa e c.so Vittorio Emanuele).

In questi giorni si provvederà a ripristinare il manto stradale affinché i mezzi privati e pubblici  possano liberamente scorrere senza i rallentamenti che andrebbero ad incidere sulla mobilità delle  aree urbane del commercio.

 

“Una decisione saggia che va incontro alle nostre richieste -commenta Salvatore Cafiero, presidente della delegazione Borgo Confcommercio Taranto – motivate dall’enorme disagio provocato dai tanti cantieri in contemporanea aperti in più punti della città durante tutto l’anno; lavori che non solo complicano la mobilità delle aree commerciali, ma che addirittura provocano come è spesso accaduto al sospensione dell’erogazione di energia elettrica senza un adeguato  preavviso. E’ giusto dunque che sia stata assunta tale decisione, rinviando al dopo festività la ripresa dei lavori.

Il traffico veicolare in queste settimane è complicato, Taranto è notoriamente una città lunga con una conformazione ad imbuto, dobbiamo eliminare al massimo gli ostacoli che andrebbero a gravare sul flusso delle auto  private e dei mezzi pubblici. Una mano decisiva per i parcheggi ce la daranno le due aree di Mazzacapo e banchina Torpediniere, gratuite e fruibili sino alla mezzanotte; auspichiamo che l’Amministrazione comunale avvii un percorso di confronto con gli Enti preposti per la destinazione definitiva a parcheggio di queste due aree.”

 

Ricordiamo che l’utenza del Borgo  potrà fruire di un altro vantaggio: la riduzione della tariffa a 50 centesimi per la prima ora nell’area di sosta Artiglieria, dalla seconda ora il prezzo sarà di 1 euro.

 

Dello steso tenore il commento di Lelio Fanelli della delegazione Solito Corvisea, che ricorda come in via Cesare Battisti i lavori stradali per il rifacimento del manto siano iniziati nel periodo estivo e siano andati avanti per alcuni mesi, provocando qualche disagio  che comunque ora è in parte superato dall’avanzamento dei cantieri nella parte alta della via. Bene comunque aver valutato per le prossime settimane di dicembre e la prima di gennaio il fermo momentaneo.

Claudia Lacitignola, presidente della delegazione Città Vecchia Confcommercio  esprime apprezzamento per la decisione dell’Amministrazione di fermare momentaneamente i cantieri per  non arrecare rallentamenti alla mobilità dell’Isola, al centro in queste settimane di tante iniziative culturali e di animazione turistica che richiamano  flussi di visitatori, ma anche  turisti. Un’ occasione per mostrare un centro storico accogliente e curato, e per rinforzare alcuni servizi come la sicurezza e la raccolta rifiuti particolarmente in alcune aree utilizzate come discariche, malgrado i sistemi di sorveglianza; assolutamente necessari poi -evidenzia  Lacitignola- i cestini porta carte, come più volte segnalato a Kyma Amiu, che proprio in questo periodo di maggior frequentazione andrebbero da subito posizionati, anticipando i futuri progetti di pianificazione della gestione dei rifiuti.  (foto di Luca Tocci) 

 

 

A Massafra il primo workshop interregionale con 64 aziende, 2 università ed enti del comparto agricolo e agroalimentare

 

 


Parte dalla Puglia la rivoluzione della filiera agricola meridionale con tre progetti caratterizzati dalla sostenibilità economica, oltre quella ambientale e agronomica.

Sono i tre progetti per altrettanti contratti filiera che, per un totale di 56 milioni di euro, sono stati candidati al V bando di investimento del Mipaaf da reti di aziende e istituzioni create da “facciamoFILIERA”, una società di consulenza fondata dalle affermate professioniste pugliesi Daniela Barreca e Grazia Bozza.

I contratti di filiera elaborati da “facciamoFILIERA” sono stati sottoscritti – complessivamente – da 59 aziende operanti nella produzione primaria della Puglia, Basilicata e Sicilia, da 5 realtà imprenditoriali di trasformazione e commercializzazione del settore, dall\'Università degli Studi di Basilicata e dall\'Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia dell’Università di Palermo.

Tra gli altri partecipano all’iniziativa anche Agromed, società benefit della Camera di Commercio di Taranto che si occuperà della logistica intermodale, “Rina Agroqualità”, società specializzata nella certificazione di qualità, e Reti del Mediterraneo che si occuperà della promozione del prodotto e della valorizzazione turistica dei territori coinvolti.

Il Consorzio Global Fresh Fruit di Massafra è stato identificato da “facciamoFILIERA” quale proponente e capofila dei tre progetti candidati al V bando del Mipaaf di investimento ministeriale: con un bacino di azione che va dal basso Salento fino alla Calabria, da anni il Consorzio sottoscrive il contratto di filiera con Barilla per la produzione di Grano Aureo per il top quality brand “Voiello”.

Proprio presso la sede operativa del Consorzio Global Fresh Fruit, al Km. 640 + 400 della SS n.7 Appia (tra Taranto e Massafra), alle ore 17.00 di mercoledì 14 dicembre si terrà il primo incontro cui parteciperanno i rappresentanti di tutte le realtà che hanno aderito ai tre contratti di filiera candidati al V Bando del Mipaaf.

Dopo che Daniela Barreca e Grazia Bozza di “facciamoFILIERA” avranno esposto le linee guida per l’operatività seguente alla presentazione dei progetti di filiera, si aprirà un confronto per verificare la possibilità che si possa cominciare da subito a lavorare per far partire i progetti senza aspettare gli esiti del V Bando del Mipaaf, attesi in primavera, come auspicato da molte aziende che ritengono i progetti comunque sostenibili.

 

 

Natale momento di gioia e di festa, ma anche di condivisione e di attenzione verso gli altri, soprattutto verso chi è più fragile e verso coloro che  in questo particolare momento di progressiva erosione del reddito fanno fatica a soddisfare i bisogni primari.

Purtroppo, i dati statici dell’Ufficio studi di Confcommercio confermano un trend negativo dell’indice del disagio sociale anche per i primi mesi del 2023. Oltre 5 milioni e mezzo di poveri in Italia è il dato sconcertante dell’ultimo rapporto Caritas, una situazione che investe con maggior drammaticità il Sud Italia, ed in particolare le famiglie più numerose con più figli a carico e con la presenza di minori al di sotto dei 5 anni di età.

 

Un gruppo di imprese tarantine del settore moda, aderenti a Federmoda Taranto, da sempre attente al sociale anche quest’anno ha scelto di dare un senso speciale a queste giornate di Avvento, facendosi promotrici dell’ iniziativa di solidarietà “ Doniamo un Sorriso”  a beneficio delle famiglie e dei bambini della Città Vecchia di Taranto, seguite da Amic.A, l’associazione Amici dell’Addolorata che opera nell’Isola da anni e che segue regolarmente alcune famiglie in stato di difficoltà economica e sociale.

 

“Abbiamo promosso presso  i nostri punti vendita  – spiega Mario Raffo, presidente provinciale di Federmoda -una raccolta di giocattoli e di generi alimentari. I nostri negozi -l’elenco è pubblicato sulla pagina Facebook di Confcommercio Taranto- sino  al 20 dicembre saranno le stazioni di raccolta dei doni;  chiediamo a chiunque voglia rendersi partecipe di questa iniziativa e voglia donare  di rivolgersi ai negozi del settore moda che espongono la nostra locandina. Una piccola raccomandazione: i giocattoli devono essere nuovi ed il cibo ovviamente a lunga conservazione. Rivolgiamo un appello ai Tarantini che da sempre mostrano generosità e sensibilità verso i più fragili di non far mancare ai piccoli delle famiglie disagiate di Città Vecchia il dono di un sorriso”

Il 22 dicembre nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, l’Associazione Amic.A effettuerà la cerimonia di consegna dei doni raccolti.      

 

 

Crescono del 25% le vendite di olio extravergine di oliva in Puglia durante le festività, con 9 famiglie su 10 che lo consumano ogni giorno e una crescente attenzione verso il prodotto di qualità in cima alla top ten dei regali gastronomici più ricercati e molto attesi. È quanto emerge dall\\\'analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dell\\\'andamento delle vendite di olio Evo in aziende olivicole, frantoi e mercati contadini.

 

“Diffondere la cultura dell\\\'olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell\\\'olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell\\\'olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell\\\'attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all\\\'interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare Muraglia.  

Nel 2022 a pesare su aziende agricole e frantoi sono i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per la banda stagnata, secondo l’analisi Coldiretti e Unaprol. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati.   Un olio extravergine di oliva  di qualità – conclude Coldiretti Puglia – deve essere profumato all\\\'esame olfattivo deve ricordare l\\\'erba tagliata, sentori vegetali e all\\\'esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all\\\'esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.

Lo storico punto vendita Lord, in via Di Palma angolo via Nitti, nel cuore del Borgo, sospende le attività. Saracinesche abbassate, vetrine vuote e un avviso in cui si comunica alla clientela che la vendita continua in via Anfiteatro.

Fa un certo effetto veder chiudere uno dei luoghi simbolo del commercio nel settore dell’abbigliamento legato alle grandi firme della moda, posizionato nel centro del centro della città e per questo ancora più evidente.

Non è l’unico, in centro come in periferia, ad aver chiuso i battenti, palesando situazioni difficili, crisi ed emergenze. 

“Un Negozio - scrive Confcommercio Taranto sulla sua pagina facebook- è lavoro, economia, varietà dell'offerta commerciale, servizio,  immagine, luci, sicurezza urbana, relazioni, storie imprenditoriali, famiglie...

Un'insegna che rimane spenta, un punto vendita che cessa la sua attività, rappresenta sempre una perdita per la comunità. E, non si può non dolersene.”

La crisi scatenata dalla guerra in Ucraina con il caro bollette e l’inflazione sui prodotti alimentari balzata al 13,2% porta 4 consumatori su 10 (41%) a caccia di prodotti locali e a km zero, che risultano al primo posto della classifica sulle intenzioni di spesa anche per i prossimi mesi, con un aumento del 7,6% della vendita diretta nei nove mesi del 2022, trainato anche dalla volontà di contribuire alla riduzione dei consumi energetici e di sostenere l’economia locale. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti Puglia, sull’andamento delle vendite nei mercati dei contadini di Campagna Amica e nei punti vendita delle aziende agricole pugliesi che hanno affiancato servizi quali le consegne a domicilio e la vendita on line di cibo locale.

 

 "Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi – spiega Coldiretti regionale - la filiera corta riduce anche i tempi di trasporto e, con essi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori". "Al secondo posto tra le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi – continua Coldiretti - ci sono peraltro i cibi 100% italiani, che precedono gli alimenti con packaging sostenibile e quelli che garantiscono il rispetto dell’ambiente, per un netto aumento complessivo della spesa green". Nel carrello sembrano, invece, destinati a calare i prodotti pronti, l’etnico, anche perché più energivoro a causa dei lunghi trasporti, e quelli premium a causa delle esigenze di risparmio per la riduzione del potere di acquisto. "Strategie rese necessarie da un balzo dell’inflazione che, secondo una stima Coldiretti, ha fatto salite il conto della spesa a tavola ad 1 miliardo di euro in più a carico delle famiglie pugliesi durante l’anno – denuncia Coldiretti Puglia - a causa dell’esplosivo aumento dei costi energetici, trainato dalle bollette del gas. Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 700 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque".

 Il caro prezzi, con l'arrivo dell'autunno, spinge una famiglia pugliese su cinque (19%), a preparare in casa conserve di ogni tipo. Lo rende noto Coldiretti Puglia sulla base di un'indagine eseguita con Agrichef, i cuochi-contadini che nei mercati di Campagna Amica svelano i segreti dei mestiere nella preparazione della passata di pomodoro, delle marmellate di frutta, dei sottoli, dei sottaceti.

    Il ritorno alle tradizioni del passato non avviene solo nella consapevolezza di poter risparmiare, ma anche di poter conservare in dispensa alimenti preparati con materie prime genuine, 100% italiane, riducendo sprechi di frutta e ortaggi. Coldiretti, oltre a incoraggiare tali pratiche, raccomanda il rispetto delle regole che garantiscono la sicurezza degli alimenti conservati, a partire dalla sterilizzazione. L'aumento dei costi non colpisce, tuttavia, solo le famiglie, ma la filiera alimentare nella sua interezza. L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia da oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione e da una capillare rete di distribuzione, tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica. 

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