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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
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Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1912)

 

Recuperare il valore dell’impresa -come bene su cui costruire la dignità, il lavoro ed il benessere dei cittadini- non è immaginabile se a fermarsi è la sua stessa produzione.


 

Risanare un’azienda diventa impossibile se l’unica risoluzione da adottare rimane la sua chiusura. Recuperare il valore dell’impresa -come bene su cui costruire la dignità, il lavoro ed il benessere dei cittadini- non è immaginabile se a fermarsi è la sua stessa produzione. La vicenda Ilva, (nella foto)

gli avvenimenti susseguitisi negli ultimi giorni e gli scenari che a breve si potrebbero aprire per l’azienda e per la città, impongono alcune riflessioni, che, pur senza mettere in discussione scelte ed azioni – magistratura in primis – crediamo siano pressoché obbligate, perché in gioco è, ancora una volta, il futuro di un intero sistema. C’è infatti una differenza sostanziale fra questo delicatissimo passaggio ed altri che la città ha vissuto nella sua storia recente: il sequestro dell’Afo2, infatti, una volta convalidato, decreterebbe il cosiddetto punto di “non ritorno” oltre il quale ogni dibattito non avrebbe più motivo di essere. La fermata dell’altoforno oggetto di sequestro, infatti, porrebbe l’azienda in una condizione di impossibilità – con il solo Afo4 in funzione - nel far proseguire la marcia degli impianti.E’ fondamentale, pertanto, guardare ai  segnali che in questi giorni convulsi, prima ancora che dalla società civile, dalle istituzioni e dalla politica, ci arrivano da una voce autorevole. L’enciclica di Papa Francesco, che più di qualcuno ha ribattezzato “green” proprio per le tematiche di carattere etico ed ambientale che contiene, rilancia fortemente il valore dell’impresa come volano di crescita sociale e civile, e quindi preziosa opportunità per avvalorare e dimostrare che una crescita sostenibile non solo è possibile, ma è obbligata se si vuole davvero salvaguardare il futuro delle attuali e delle prossime generazioni.Le valutazioni, anche molteplici, di questa “vision”, che sicuramente si presta a letture diversificate a seconda del cosiddetto bicchiere mezzo vuoto (o mezzo pieno), meritano tutte, sicuramente, uguale attenzione. Ma certo è che nessun tipo di crescita, né sostenibile né di altro genere, si può ipotizzare se si prospetta come soluzione la fermata di impianti indispensabili per il prosieguo dell’attività dello stabilimento. Fondamentali sono, inoltre, gli impegni finora assunti e le misure finora adottate per far sì che il centro siderurgico possa avviare seriamente il suo cammino verso il risanamento.Lo confermano gli adempimenti a cui in tal senso l’azienda ha – peraltro celermente - ottemperato dopo le indicazioni dello Spesal, nonché quel corposo dossier che i tecnici della Paul Wurth metteranno a breve nelle mani della Procura, al fine di scongiurare la convalida del sequestro dell’altoforno.Il terribile incidente dell’8 giugno scorso insegna purtroppo che non si può e non si deve abbassare la guardia sui sistemi di sicurezza; allo stesso tempo, però, non può innescare un penalizzante atteggiamento di rinuncia   rispetto agli obiettivi di ambientalizzazione che si stanno faticosamente portando avanti per coniugare ambiente e lavoro.A tutti sono note le risorse ingenti che in tal senso il governo centrale sta mettendo a disposizione; altrettanto evidente è l’attenzione che dalla capitale si continua a registrare con un’assiduità di carattere eccezionale rispetto alla vicenda, in poco più di due anni oggetto di ben sette provvedimenti legislativi.Occorre buon senso, e l’auspicio è che possa arrivare dal territorio prima ancora che dagli osservatori esterni, che pure sulla vicenda si sono espressi esplicitando le forti preoccupazioni per il futuro immediato dell’azienda.Accogliamo in tal senso, quindi, anche le recenti dichiarazioni, rese ad un organo di stampa, del sindaco Stefano, che sulla questione si è espresso riconoscendo la forte vocazione industriale del territorio, da rilanciare in chiave ecocompatibile.Sappiamo che si può: il processo avviato non va interrotto, le speranze, l’impegno, la fatica  dei tanti che lavorano dentro e fuori dalla fabbrica non possono essere vanificati in nome di una rinuncia che ha il sapore di una resa incondizionata.Certo, la strada è ancora tutta in salita: l’Ilva (e non parliamo più dell’Ilva privata ma dell’Ilva “amministrata”, resa pubblica proprio per favorire un deciso cambiamento di rotta) dovrà dimostrare, attraverso lo strumento della verifica e delle buone pratiche, di aver imboccato la strada giusta; il territorio dovrà guardare con obiettività a quanto sta accadendo in questo particolarissimo momento della sua storia (le molteplici emergenze, da Tct all’Arsenale, da Teleperformance alle vertenze aziendali che interessano Taranto e la sua provincia) e scegliere, ancora una volta col buon senso, quale strada imboccare. Da una parte, c’è la rinuncia ad un obiettivo ambizioso ma possibile. Dall’altra, il cambiamento da attivare attraverso la continuità, il lavoro, la salvaguardia di un immenso patrimonio della città la cui nuova storia – industriale, sociale, solidale – è in realtà ancora tutta da scrivere.


 

 

 

Se le Segreterie territoriali di SLC CGIL ed UGL Telecomunicazioni non  ritireranno la diffida inviata sabato mattina, con tanto di minaccia di art. 28, l’azienda non parteciperà al tavolo ministeriale richiesto dai sindacati e convocato per il 25 giugno.

Come anticipato  a chiusura dell'incontro tenutosi alla Unione degli Industriali del Lazio il 17 giugno, è stata infatti pubblicata la pianificazione dei turni successivi al 30 giugno, contestualmente alla approvazione del piano ferie estivo, con la nota che in caso di mancato o diverso accordo, i turni dal 01 luglio e le ferie approvate potrebbero subire delle variazioni.

La diffida arriva peraltro dopo una intera giornata, quella di giovedì 18, trascorsa con la dichiarazione di  8 giorni di sciopero per un malinteso sul pagamento degli stipendi di luglio causato da una intervista rilasciata il giorno prima da una RSU della SLC CGIL su alcuni quotidiani locali in cui, in modo irresponsabile, veniva affermato che <<l’azienda dice che sono a rischio gli stipendi del prossimo mese>>.

L’azienda, come ribadito nei successivi comunicati al personale e alla stampa, non si è mai sottratta al proprio dovere né ha mai dichiarato di volerlo fare: qualora non fosse ancora chiaro, la trattativa non verte sul pagamento di una mensilità ma sul futuro della sede tarantina.

A scanso di futuri equivoci, siamo a precisare che qualora l’azienda decidesse di procedere con la chiusura della sede di Taranto come esito della attuale vertenza, saranno rispettati tutti  gli obblighi di legge.

 Sorprende quindi la posizione delle Segreterie territoriali di SLC CGIL ed UGL Telecomunicazioni, che con la diffida di questa mattina continuano a rifiutarsi di comprendere sia la gravità della situazione attuale (che ha bisogno di soluzioni di lungo periodo e non di roboanti iniziative) sia la modalità con cui una azienda di servizi deve organizzarsi per gestire le telefonate, nel nostro caso, quando arrivano e non quando è più gradito.

 L’azienda appartiene ad un gruppo quotato in borsa con lo scopo di produrre utili: il board decide di ristrutturare o chiudere le filiali che perdono soldi, potenziando invece quelle che sono in grado di generare utili. 

Da anni la sede tarantina rappresenta una minaccia per il gruppo ed il management ha il dovere di trovare  immediatamente una soluzione:  chi continua a descrive questa posizione come  "un ricatto” si rifiuta di accettare l’idea che una azienda abbia senso solo se capace di generare ricchezza.

 Si segnala inoltre che per martedì sera è stata convocata una riunione straordinaria del CdA di cui non sono ancora stati resi noti i punti all’ordine del giorno. 


 

Nell'impianto era rimasto gravemente ustionato e successivamente deceduto il giovane operaio Alessandro Morricella

 

PRESSO IL LOCALE STABILIMENTO SIDERURGICO ILVA, MILITARI DEL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI TARANTO CONGIUNTAMENTE A PERSONALE SPESAL DELL’A.S.L. DI TARANTO, HA DATO  ESECUZIONE A UN DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO D’URGENZA, SENZA FACOLTA’ D’USO, DELL’ALTOFORNO 2 “REPARTO AFO 2” IN CUI L’8 GIUGNO SCORSO, RESTAVA GRAVEMENTE FERITO L’OPERAIO MORRICELLA ALESSANDRO DECEDUTO IN BARI IN DATA 12 GIUGNO SCORSO A SEGUITO DELLE GRAVI USTIONI RIPORTATE. IL SEQUESTRO E' DERIVATO DALLA CIRCOSTANZA CHE IN ATTO LA LIBERA DISPONIBILITA’ DELL’IMPIANTO IN QUESTIONE, IN ASSENZA DELLE DOVUTE  E ADEGUATE PRECAUZIONI, IN ATTESA DI CONOSCERE LE CAUSE DELL’EVENTO ANOMALO A BASE DELL’INFORTUNIO, NONCHE’ DI QUELLI SUCCESSIVI DI MINORE ENTITA’ SEGUITI NEI GIORNI SUCCESSIVI, NEL DUBBIO DI UN MALFUNZIONAMENTO DEGLI APPARATI DI SEGNALAZIONE DI ANOMALIE, POSSA COSTITUIRE FONTE DI PERICOLO DI EVENTI E REATI ANALOGHI.


 

Ci sarà anche un pezzo di Salento al prossimo Vinexpo,  l’attesissima biennale dei vini di  Bordeaux, che da domani al 18 giugno riunirà il mondo del wine business. Produttori, importatori, rappresentanti, sommelier e giornalisti si incontreranno in quella che è considerata una vetrina globale di enorme prestigio.  A rappresentare la Puglia e il Salento sarà “Oro di Emèra”, Primitivo di Manduria  DOP prodotto da Tenute Eméra, fresco di medaglia d’argento all’ultimo Concours Mondial de Bruxelles, che sarà protagonista del “wine tasting” in programma lunedì 15 giugno.  

“Il Primitivo di Manduria  - sottolinea il patron Claudio Quarta - ancora una volta porterà nel mondo, è il caso di dire vista la portata dell’evento che nel 2013 ha registrato 49.000 visitatori e la presenza di 44 Nazioni, l’orgoglio e la qualità dell’enologia pugliese. Siamo felici di contribuire anche noi con uno dei nostri vini di punta, che racchiude il carattere di uno dei vitigni autoctoni che identifica la Puglia in tutto il mondo”.

Oro di Emèrà 2013: Primitivo Di Manduria DOP, prodotto a Tenute Eméra la cantina di Claudio Quarta Vignaiolo, situata nel cuore delle DOP di Manduria e Lizzano, nel tarantino. 

MEDAGLIA D’ARGENTO - CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES 2015 e 2014

GRANDI ESORDI – GUIDA ORO I VINI DI VERONELLI 2015

GRAN MENZIONE - VINITALY 2015

MEDAGLIA D’ORO - IWSC  (International Wine and Spirit Competition, London) 2014

MEDAGLIA DI BRONZO - DECANTER WORLD WINE AWARDS 2014


Confindustria e Ance Taranto hanno stipulato nei giorni scorsi con il Commissario Straordinario Vera Corbelli, un apposito accordo che sancisce l’avvio di un percorso di collaborazione teso a supportare la predisposizione, nell’ambito del più generale “Programma di misure, a medio e lungo termine, per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'intera area di Taranto”, di un Documento di indirizzi ed azioni per la valorizzazione ambientale ed economica del Mar Piccolo di Taranto.

L’accordo, che ben si inserisce nel più ampio Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di Taranto, nasce sia in direzione del raggiungimento degli obiettivi fissati nel DL 1/2015, sia dalla volontà del Commissario Straordinario di avvalersi della collaborazione e dei contributi offerti dalle forze socio-economiche del territorio per la realizzazione di un programma di misure condivise.

La riqualificazione del Mar Piccolo è peraltro, oramai da anni, uno dei leit motiv delle iniziative intraprese da Confindustria e Ance Taranto. L’accordo sottoscritto con il Commissario Straordinario Corbelli assume pertanto, come è evidente, una forte valenza ai fini dell’attuazione dei  processi di ambientalizzazione e riqualificazione dell’area jonica.

In particolare,sulla base dell’aggiornato quadro conoscitivo dell’area del Mar Piccolo a cura del Commissario Straordinario  ed in riferimento alle previsioni della vigente pianificazione, generale e settoriale, agli utilizzi marini e costieri ed allo stato dei litorali, in sinergia e nel rispetto delle rispettive competenze, si procederà:

all’identificazione degli scenari di utilizzo e valorizzazione delle aree a mare e costiere del Mar Piccolo;

alla predisposizione di schede descrittive delle singole azioni proposte;

all’analisi ed identificazione di misure e risorse per il finanziamento delle azioni nell’ambito delle programmazione 2014-2020;

ad azioni di comunicazioni, diffusione e condivisione delle attività predisposte nonché di  diffusione dei risultati e animazione imprenditoriale per la promozione e l’attuazione delle linee di sviluppo territoriale tracciate con il documento.

 

 

Tre idee che riceveranno un premio in denaro offerto dalla Camera di Commercio di Taranto e percorsi di accelerazione. Taranto ha ufficialmente iniziato con successo il suo percorso verso l’innovazione.

 

Un grande successo per la palestra al mondo che unisce persone con formazione ed esperienze diverse, legate dallo stesso sogno… trasformare semplici idee di business in startup di successo.

 L’iniziativa è iniziata il 05 giugno 2015 a Taranto e ha riscosso grande successo. Più di 50 partecipanti, 13 idee presentate e 8 arrivate in finale. Questi i dati di Startup Weekend Taranto – Tourism & Food Edition, un’opportunità unica per la rinascita del territorio tarantino, organizzata nella splendida cornice della Camera di Commercio di Taranto nei giorni 05-06-07 giugno.

 CHI HA VINTO?

  • For Delivery – Primo posto
  • Social Tour – Secondo posto
  • Incrowdible – Terzo posto

 Premi speciali:

  • TAKEOFFMalta, percorso di incubazione 3 mesi + pre-seed da 5 a 20k + seed fino a 100k vinto da Nodella

  • AtFactory alla startupForDelivery.

    Medaglia di bronzoai ragazzi di Incrowdible che, definiti dai coach i cucciolotti di Startup Weekend Taranto, con il motore di ricerca per cowdfunding si sono aggiudicati un premi da 3.000 € più un percorso di accelerazione.

    Stesso premiova alla medaglia d’argento. Ad aggiudicarsela è Social Tour, che unisce le potenzialità comunicative e di aggregazione di un social network specializzato nel settore del turismo con la possibilità di condividere il viaggio con qualcuno e realizzare un pacchetto vacanza su misura.

     Il titolo di vincitore della prima edizione di Startup Weekend Taranto ad aggiudicarsi un premio da 3.000, IMEQ (certificazione di sistema gestione qualità di startup), Sticker Mule (1.000 adesivi personalizzati), EQUI Mediterraneo FUND (incubazione ed accompagnamento) e un programma di accelerazione è For Delivery.

     L’ITER DI SELEZIONE

    Dopo le giornate di venerdì e sabato, dedicate alle presentazioni delle idee e allo sviluppo di quelle più votate arrivate in finale, si è arrivati alla giornata conclusiva di domenica, la più eccitante. I ragazzi, entusiasti e ansiosi, hanno partecipato alle diverse attività organizzate da mentor ed esperti volte ad identificare punti di forza e punti di debolezza delle loro idee e a metterli sotto pressione, alle ore 17:00 i ragazzi, durante la fase “Elevator Pitch” hanno pubblicamente esposto i loro pitch e risposto alle domande tecniche dei giudici. 8 idee finaliste in soli 5 minuti hanno raccontato il loro progetto e descritto il modello di business, pochi minuti per convincere i giudici a premiare la loro idea e permettergli di vincere il premio finale. Nonostante la stanchezza di 54h di lavoro No-stop, i ragazzi hanno dimostrato entusiasmo, passione, competenza e voglia di farcela.

     Dopo la selezione dei giudici, le 8 startup sono state elencate e sono stati forniti suggerimenti e consigli utili, affinché le loro idee siano sviluppate nel miglior modo possibile e vengano rese più efficaci e competitive.

     LE IDEE ARRIVATE IN FINALE

    Tra le 13 idee presentate solo 8 sono arrivate in finale e potranno contendersi i premi finali.

    Scopriamole:

    • Biokitdi Luigi Daddario – Team: Giovanni Ciquera; Domenico Notaristefano; Vito D’Onghia, Francesco Semeraro

    • Nodelladi Angelo Di Noi – Team: Luca Latagliata; Angelo Franchini; Francesco Ribezzo

    • Social Tourdi Marcello Nisi – Team: Gianni Mastrangelo; Giuseppe Fanelli; Sara Lopresto

    • For Delivery di Maurizio Cassano – Team: Alessandro Rizzo; Daniele Rizzo; Fausto Pagliara; Giacomo De Bernardis

    • Green Rider di Biagio Colturi – Team: Cosimo Damiano Prete; Ferdinando Guadalupi; Antonio Tanderi

    • Turismo e Sani Sapori di Cinzia Ineppo – Team: Damiano Tommasino; Mirko Calabrese; Vincenzo Quaranta; Dario Palanga; Orazio De Lauro; Daniele Greco

    • EvenSyndi Maristella Cacciapaglia – Team: Matteo Caliandro; Francesco De Giorgio; Maria Paola Mellone; Anna Loscalzo

    • Incrowdible di Valerio De Luca – Team: Luca Ludovico; Gabriele L’Asseinato; Luca Picciarelli; Francesco Argese; Vittorio Melucci.

       DICHIARAZIONI DEI VINCITORI

      Un' esperienza che consiglio a tutti, splendido weekend in compagnia di persone molto competenti e umanamente anche molto vicine nel darci tutto il loro aiuto. Un grazie speciale a tutto lo staff e ai giudici che hanno svolto un lavoro difficile nella scelta delle idee tutte validissime ed interessanti. Un grazie soprattutto ai ragazzi del mio gruppo che mi hanno aiutato nel mio progetto” – ha dichiarato Marcello Nisi, ideatore diSocial Tour.

       Valerio De Luca, ideatore di Incrowdible ha illustrato il suo progetto: “InCrowdible è una speciale piattaforma al servizio del crowdfunding. Non occorre più andare

       singolarmente ed iscriversi sulle varie piattaforme (Kickstarter, Gofundme, Indiegogo, Eppela, etc.), ma si può cercare qualsiasi progetto direttamente su InCrowdible, tramite un sistema di tag. Nello stesso tempo si offre la possibilità ai progetti di andare a finire

       nell'email dei potenziali investitori più affini. L'obiettivo è favorire il match perfetto tra l'investitore ed il progetto di crowdfunding.

      "Nodella è una incredibile startup che combinando strategicamente tecnologia e qualità riesce finalmente a far assaporare una mozzarella in tutta la sua bontà anche dopo alcuni mesi dal suo acquisto. Sofisticazioni o conservanti? No, nulla di tutto questo, semplicemente una lavorazione brevettata capace di creare delle nervature, del tutto naturali, nella mozzarella permettendone così la sua surgelazione. Il risultato? Una mozzarella che uscirà dal surgelatore di casa come appena prodotta dal migliore caseificio italiano, potendone così apprezzare appieno tutta la consistenza, succulenza e sapore indipendentemente dai tempi di produzione e vendita. Inimmaginabili saranno le ripercussioni nella logistica e nella Grande Diatribuzione. Nodella è una bomba ad orologeria nelle startup del FOOD" – hanno dichiarato gli ideatori di Nodella.

     

     Oggi, business angels e investitori di Milano che hanno seguito l’iniziativa via Periscope hanno già mostrato interesse verso alcune delle idee imprenditoriali esposte ieri e vorrebbero finanziare lo sviluppo. Una dimostrazione che Taranto ha mosso i primi passi verso il cambiamento e che un network sempre più forte di relazioni è in grado di portare innovazione e far riprendere l’economia.

     Startup Weekendè “una palestra per imprenditori”, un’opportunità unica per trovare un co-founder/socio, incontrare nuove persone, imparare nuove skills, ma anche trovare il giusto trampolino di lancio per il proprio progetto d’impresa. È un evento No-profit, finanziato dalla collaborazione di giovani professionisti locali insieme alla Sistema Italia srl e Puglia Startup con imprenditori locali che investono nella formazione dell’humus imprenditoriale sul territorio locale, tra i quali il Gruppo Finsea e la Camera di Commercio di Taranto che hanno supportato l'evento a 360°.

     Di seguito il link per visualizzare alcuni video dell’evento e in allegato alcune immagini: https://www.youtube.com/watch?v=qY2IHNCZn8g

     TEAM, INFO e PROGRAMMA all’indirizzo http://taranto.up.co

    Per maggiori informazioni su Startup Weekend Taranto potete contattarci all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

    Facebook: https://www.facebook.com/swtaranto

    Twitter: https://twitter.com/swtaranto

     


 

Il primo trimestre del 2015 regala alla regione 30mila occupati in più.

Immagine associata al documento:

La performance di crescita pugliese rispetto allo stesso periodo del 2014 è in assoluto la più alta in Italia, con un distacco dalla Lombardia, seconda in classifica, di 4mila occupati, mentre i dati delle altre regioni variano dai 23mila in più dell'Abruzzo ai 19mila in meno della Sicilia. I 30mila occupati in aumento in Puglia rappresentano quasi il 23% di tutti i nuovi occupati d'Italia e poco meno del 64% di quelli del Mezzogiorno. Mai un'incidenza così alta.
Ne dà notizia il Presidente uscente della Regione Puglia Nichi Vendola, dopo la lettura del report Istat sui dati trimestrali regionali.
"Con questa performance - dice - stiamo trainando l'Italia e il Mezzogiorno. Sull'occupazione non abbiamo mai abbassato la guardia. Non abbiamo risparmiato notti insonni, battaglie, tavoli della Task force per risolvere le crisi aziendali, strumenti di incentivazione. Non abbiamo centellinato né attenzione, né energia, mentre la crisi globale si abbatteva sulla Puglia con la forza di un ciclone. Oggi non siamo solo i sopravvissuti, siamo quelli che ripartono con nuove energia. Il ciclone ci ha dato i brividi, ma anche la forza di reagire. Ci ha dato una lezione e la grande possibilità di imparare. Ci ha preso a schiaffi e ci ha fatto cambiare. E noi stiamo imparando dagli errori e dai successi con la consapevolezza di avere davanti un percorso ancora lungo. Ma non abbiamo sbagliato strada. Abbiamo imboccato quella dell'innovazione per diventare più competitivi, dell'internazionalizzazione per entrare nei mercati esteri, dell'attrazione degli investimenti per promuovere il lavoro in Puglia, della formazione per esaltare le competenze".

"Il nostro risultato - ha continuato Vendola - arriva prima ancora dei decreti attuativi del Jobs Act ed esprime numeri che ci danno fiducia. Se la performance da gennaio a marzo 2015 è di 30mila posti in più rispetto agli stessi mesi del 2014 con una riduzione del tasso di disoccupazione di 1,4 punti percentuali, il trend congiunturale è ancora più confortante: rispetto all'ultimo trimestre del 2014 (ottobre-dicembre) la crescita dei primi tre mesi del 2015 è di 48.051 occupati in più, con un aumento sia della componente maschile (+28.136) che di quella femminile (+19.915).
"Sui primi trimestri degli anni 2014 e 2015, invece, il dato più rilevante riguarda il macrosettore dei Servizi (+29.389 occupati) e all'interno di esso le attività di Commercio, Alberghi e Ristoranti (+25.402), in netta ripresa anche il lavoro nelle Costruzioni".
"Vorrei sottolineare infine - ha concluso Vendola - la natura dell'occupazione. Si tratta di lavoro dipendente per quasi 863mila persone, circa 316mila sono invece gli occupati indipendenti. Nei primi tre mesi del 2015 i dipendenti aumentano di 39.795 unità, mentre gli indipendenti sono 10.268 in meno rispetto a gennaio-marzo 2014".
 

Le questioni trattate entrambe dal noto tributarista avv. Maurizio Villani.

 

  1. Ordinanza della CTP di Lecce che ha accolto l’istanza di sospensione della cartella esattoriale di € 1.907.223,02 notificata all’Istituto Provinciale di Vigilanza La Velialpol S.r.l..In sostanza, i giudici tributari nell’accogliere la sospensione hanno ritenuto valide le mie eccezioni per quanto riguarda la firma della succitata cartella da parte di un funzionario non dirigente, il difetto assoluto di motivazione e, soprattutto, l’annullamento delle sanzioni amministrative per lo stato di crisi della società e, quindi, l’applicazione dell’esimente della forza maggiore, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6, comma 5, D.Lgs. n. 472 del 18/12/1997.

  2. Sentenza della CTP di Lecce, ritirata oggi, che, in accoglimento delle mie eccezioni, prima in Italia ha totalmente annullato la cartella esattoriale TARES del Comune di Gallipoli di € 85.712,88 relativa all’anno 2013, notificata all’albergo Caroli Hotels S.r.l. di Gallipoli. In sostanza, i giudici tributari, hanno annullato la TARES (oggi TARI), disapplicando il regolamento D.P.R. N. 158 del 27/04/1999 (c.d. metodo normalizzato) perché totalmente immotivato, in quanto fa riferimento a formule matematiche incomprensibili, ingiustificate e totalmente immotivate perché non tiene conto degli effettivi costi sostenuti dai Comuni, che peraltro li devono dimostrare con documenti certi ed inoppugnabili.

VEDERE GLI ALLEGATI

Domenica 31 maggio,con inizio alle ore 10.00, presso la sede sociale di v.le Magna Grecia 119, si svolgerà l’assemblea straordinaria e ordinaria della Confcommercio Imprese per l’Italia- Associazione provinciale di Taranto.

All’ordine del giorno l’approvazione delle modifiche allo Statuto sociale dell’Associazione, e lo svolgimento delle procedure di elezione del Presidente e del Consiglio generale dell’Associazione e dei Collegi dei Revisori dei conti e dei Probiviri. 

I lavori assembleari sono riservati ai delegati delle organizzazioni territoriali, di categoria e ai membri delle associazioni aderenti,  individuati dai rispettivi Consigli direttivi.

 

Nel segno del consolidamento dei vari comparti  il rinnovo delle sezioni di Confindustria

 

Consolidare, rinvigorire e rilanciare i vari comparti colpiti dalla crisi e sulla via, sia pure a velocità diverse, della ripresa: il nuovo ciclo in Confindustria si apre con tante novità nei programmi e negli assetti ma anche tante conferme fra i presidenti di sezione, chiamati a garantire continuità nell’azione associativa per completare i percorsi di lavoro che ancora non hanno esaurito i propri effetti. Completata la composizione dei nuovi direttivi, si andrà a comporre la nuova giunta in vista del rinnovo della Presidenza di Confindustria Taranto, previsto a giugno prossimo.

 

La prima importante novità è quella rappresentata dall’aggregazione delle imprese precedentemente inquadrate in due sezioni merceologiche affini che ha dato vita alla Sezione Alimentari, del Turismo e della Cultura.

Cosimo Varvaglione(Feudi Salentini srl) - già presidente della Sezione Alimentari - è stato eletto alla guida della nuova Sezione.

 

Analoga operazione è stata compiuta anche nell’ambito delle imprese che erogano servizi: dall’unione di altre due sezioni merceologiche affini si è costituita la Sezione Servizi Innovativi e di supporto alle imprese, alla cui guida è stato eletto Oronzo Fornaro (Euronet srl) - già presidente della Sezione Servizi Innovativi e Tecnologici.

 

Assai nutrita è la squadra della Sezione Marittimi Portuali e Trasporti.  Luciano Elpiano (Peyrani servizi marittimi srl) è stato confermato Presidente anche per il biennio 2015-2017.

 

Cambio di guardia alla Sezione Chimica Energia Ambiente. Il nuovo Presidente è Lucia Minutello (CISA spa) che subentra a Lorenzo Ferrara (Ecopan srl) eletto componente del Consiglio Direttivo. .

 

Da un’altra aggregazione tra sezioni affini nasce invece la nuova Sezione Cave e Materiali da costruzione - Legno e Arredo, che vedrà alla presidenza Marco Ielli (Sarim srl).

 

 

 

 

 

Un altro rinnovo che segna una riconferma riguarda la sezione metalmeccanica, sicuramente una delle compagini fra le più rappresentative all’interno dell’associazione degli industriali. Al vertice è stato riconfermato infatti Pietro Lacaita, dell’omonima azienda.

 

Il settore tessile riconferma, nel segno della continuità di un settore in ripresa lenta ma costante, Martino Filomena (Spafil Srl).  Al rinnovo anche il Gruppo dei Giovani Imprenditori, che riconferma alla guida Luigi de Francesco (Federico Pignatelli Srl);  coordinatore del Gruppo Credito è Michele Dioguardi.

Ai nuovi dirigenti delle Sezioni merceologiche, il Presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, ha rivolto i più sinceri auguri di buon lavoro nella certezza che sapranno ben rappresentare le aziende socie e lavorare a loro fianco per il sostegno dei rispettivi settori di appartenenza.

 

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