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Giornale di Taranto - Ambiente, Turismo & Trasporti
Ambiente, Turismo & Trasporti

Ambiente, Turismo & Trasporti (444)

Dopo le ultime sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo che, a fronte di ricorsi presentati da cittadini di Taranto, ha condannato lo Stato italiano per non aver tutelato la loro salute dall’inquinamento dell’Ilva; e dopo il no della Procura di Taranto al dissequestro degli impianti del siderurgico perché ritenuti ancora pericolosi, il Comitato cittadino Salute e Ambiente di Taranto, che raggruppa sette tra associazioni e movimenti, ha promosso una manifestazione per domenica prossima, alle 17, nel centro della città. Ieri, la presentazione dell’iniziativa. “Ci aspettiamo giustizia”, dice Massimo Castellana, di Genitori Tarantini, una delle associazioni impegnate, circa l’attesa del verdetto della Corte d’Assise di Taranto che prossimamente dovrà decidere in merito al dissequestro perché quello della Procura, seppur negativo, è stato solo un parere trasmesso alla Corte. “L’obiettivo principale per noi è ridare dignità al territorio tarantino messo così a nudo dalla Organizzazione delle Nazioni Unite che di ha…
Dopo le ultime sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo che, a fronte di ricorsi presentati da cittadini di Taranto, ha condannato lo Stato italiano per non aver tutelato la loro salute dall’inquinamento dell’Ilva; e dopo il no della Procura di Taranto al dissequestro degli impianti del siderurgico perché ritenuti ancora pericolosi, il Comitato cittadino Salute e Ambiente di Taranto, che raggruppa sette tra associazioni e movimenti, ha promosso una manifestazione per domenica prossima, alle 17, nel centro della città. Ieri, la presentazione dell’iniziativa. “Ci aspettiamo giustizia”, dice Massimo Castellana, di Genitori Tarantini, una delle associazioni impegnate, circa l’attesa del verdetto della Corte d’Assise di Taranto che prossimamente dovrà decidere in merito al dissequestro perché quello della Procura, seppur negativo, è stato solo un parere trasmesso alla Corte. “L’obiettivo principale per noi è ridare dignità al territorio tarantino messo così a nudo dalla Organizzazione delle Nazioni Unite che di ha…
"Il mare è la nostra ricchezza. Un patrimonio di bellezza inestimabile, che ci invidiano in tutto il mondo. Le 18 bandiere blu che l'ONG internazionale Fee ha riconosciuto alla Puglia, una in più dello scorso anno, confermano il valore del nostro impegno nella tutela e valorizzazione del mare e dell’ambiente, la qualità della depurazione delle acque, l’efficacia del maggior controllo delle coste e dell'aumento dei servizi. Un impegno grazie al quale oggi siamo fra le prime tre regioni italiane". Lo ha scritto sui social il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Sono state assegnate le bandiere blu a Rodi Garganico, Peschici, Zapponeta, nella provincia di Foggia; Margherita di Savoia e Bisceglie nella Bat, Polignano a Mare e Monopoli nel Barese; Fasano, Ostuni e Carovigno nel Brindisino; Castellaneta, Maruggio e Ginosa, in provincia di Taranto; Melendugno, Castro, Salve, Ugento e Nardò in Salento. "Continueremo a custodire il nostro eccezionale capitale naturale…
Nuova condanna dello Stato italiano da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo perché con le emissioni provenienti dall’ex Ilva “Viola ancora il diritto alla salute”. Alle ore 17 del 22 maggio 2022 (domenica), in piazza Garibaldi a Taranto, si terrà una manifestazione collegata le quattro condanne odierne della Corte europea dei diritti umani (Cedu) nei confronti dello Stato italiano a causa delle emissioni dell'Ilva, responsabili di mettere a rischio la salute dei cittadini. La manifestazione è promossa dal Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente a Taranto. “Nell'agosto del 2012 la Magistratura sequestrò gli impianti siderurgici dell'Ilva di Taranto perché pericolosi. Sono passati quasi dieci anni da quell'intervento della Magistratura e la salute dei cittadini di Taranto è ancora a rischio. Parliamo di un rischio sanitario considerato inaccettabile da tutti gli studi epidemiologici fino a ora realizzati”. Così Alessandro Marescotti, di Peacelink, una delle associazioni ambientaliste più attive sul…
Il gruppo turco Yilport, concessionario del terminal container del porto di Taranto, ha presentato alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio il nuovo piano industriale dell’infrastruttura. Il presidente dell’Authority, Sergio Prete, ha incontrato oggi i sindacati per una prima discussione informale e a breve convocherà il comitato di gestione cui toccherà valutare il piano ed esprimersi. Il nuovo piano di Yilport, che gestisce il terminal attraverso la società San Cataldo Container Terminal, è stato redatto dopo le contestazioni mosse al concessionario - da parte della stessa Authority lo scorso febbraio - relative a inadempienze sia per il traffico (al di sotto degli obiettivi fissati) che per gli investimenti (effettuati parzialmente rispetto agli impegni). Prete invitava Yilport a dare risposte entro 15 giorni pena la revisione della concessione, che riguarda 1.800 metri lineari di banchina e aree retroportuali per un milione di metri quadrati. La disponibilità di Yilport ad…
Il gruppo turco Yilport, concessionario del terminal container del porto di Taranto, ha presentato alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio il nuovo piano industriale dell’infrastruttura. Il presidente dell’Authority, Sergio Prete, ha incontrato oggi i sindacati per una prima discussione informale e a breve convocherà il comitato di gestione cui toccherà valutare il piano ed esprimersi. Il nuovo piano di Yilport, che gestisce il terminal attraverso la società San Cataldo Container Terminal, è stato redatto dopo le contestazioni mosse al concessionario - da parte della stessa Authority lo scorso febbraio - relative a inadempienze sia per il traffico (al di sotto degli obiettivi fissati) che per gli investimenti (effettuati parzialmente rispetto agli impegni). Prete invitava Yilport a dare risposte entro 15 giorni pena la revisione della concessione, che riguarda 1.800 metri lineari di banchina e aree retroportuali per un milione di metri quadrati. La disponibilità di Yilport ad…
Il gruppo turco Yilport, concessionario del terminal container del porto di Taranto, ha presentato alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio il nuovo piano industriale dell’infrastruttura. Il presidente dell’Authority, Sergio Prete, ha incontrato oggi i sindacati per una prima discussione informale e a breve convocherà il comitato di gestione cui toccherà valutare il piano ed esprimersi. Il nuovo piano di Yilport, che gestisce il terminal attraverso la società San Cataldo Container Terminal, è stato redatto dopo le contestazioni mosse al concessionario - da parte della stessa Authority lo scorso febbraio - relative a inadempienze sia per il traffico (al di sotto degli obiettivi fissati) che per gli investimenti (effettuati parzialmente rispetto agli impegni). Prete invitava Yilport a dare risposte entro 15 giorni pena la revisione della concessione, che riguarda 1.800 metri lineari di banchina e aree retroportuali per un milione di metri quadrati. La disponibilità di Yilport ad…
Il gruppo turco Yilport, concessionario del terminal container del porto di Taranto, ha presentato alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio il nuovo piano industriale dell’infrastruttura. Il presidente dell’Authority, Sergio Prete, ha incontrato oggi i sindacati per una prima discussione informale e a breve convocherà il comitato di gestione cui toccherà valutare il piano ed esprimersi. Il nuovo piano di Yilport, che gestisce il terminal attraverso la società San Cataldo Container Terminal, è stato redatto dopo le contestazioni mosse al concessionario - da parte della stessa Authority lo scorso febbraio - relative a inadempienze sia per il traffico (al di sotto degli obiettivi fissati) che per gli investimenti (effettuati parzialmente rispetto agli impegni). Prete invitava Yilport a dare risposte entro 15 giorni pena la revisione della concessione, che riguarda 1.800 metri lineari di banchina e aree retroportuali per un milione di metri quadrati. La disponibilità di Yilport ad…
Il gruppo turco Yilport, concessionario del terminal container del porto di Taranto, ha presentato alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio il nuovo piano industriale dell’infrastruttura. Il presidente dell’Authority, Sergio Prete, ha incontrato oggi i sindacati per una prima discussione informale e a breve convocherà il comitato di gestione cui toccherà valutare il piano ed esprimersi. Il nuovo piano di Yilport, che gestisce il terminal attraverso la società San Cataldo Container Terminal, è stato redatto dopo le contestazioni mosse al concessionario - da parte della stessa Authority lo scorso febbraio - relative a inadempienze sia per il traffico (al di sotto degli obiettivi fissati) che per gli investimenti (effettuati parzialmente rispetto agli impegni). Prete invitava Yilport a dare risposte entro 15 giorni pena la revisione della concessione, che riguarda 1.800 metri lineari di banchina e aree retroportuali per un milione di metri quadrati. La disponibilità di Yilport ad…
Taranto, la polvere, il fumo, i camini, le domande, sempre le stesse, la paura, sempre quella. Si parlerà di siderurgico nella puntata di questa sera, di “Che ci faccio qui”, di Domenico Iannacone, dal titolo “La polvere negli occhi” che andrà in onda su Raitre, a partire dalle 21.45. Tra coloro che interverranno c’è Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, a cui si devono battaglie vecchie e nuove in difesa dell’ambiente e contro gli inquinatori che si sono avvicendati nella gestione del più grande siderurgico d’Europa, uno dei pochi ad avere ancora l’area a caldo, gli altiforni, il carboncoke, l’immarcescibile E312. “Quando il giornalista e regista RAI Domenico Iannacone mi ha contattato- scrive Marescotti- ho subito pensato che era il miglior modo per marcare il traguardo dei trenta anni di PeaceLink, una rete telematica che cominciava a muovere i suoi primi passi proprio fra il settembre e l'ottobre del 1991. "Come…
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