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Giornale di Taranto - Ambiente, Turismo & Trasporti
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Ambiente, Turismo & Trasporti

Ambiente, Turismo & Trasporti (490)

  Secondo il vice direttore generale di Tct, il completamento nel 2017 promesso dall’Authority non è realistico.           http://www.themeditelegraph.com/it/transport/ports/2016/03/03/taranto-gara-inutile-senza-opere-colloquio-7Lh5nTuyw7X8zxHbU4X6LK/index.html   «Sono molto perplesso sul fatto che il terminal sia pronto per la data indicata sul bando»: a parlare è Giancarlo Russo, vice-direttore generale del terminal Tct di Taranto, attualmente in liquidazione. Il commento riguarda un passaggio del bando appena pubblicato dall’Autorità portuale di Taranto, che rimette in gara la concessione che era di Tct al molo Polisettoriale e che garantisce per il principio 2017 ammodernamento delle banchine, dragaggio fino a 16,5 metri, nuova diga foranea. Oggetto del nuovo bando, uscito sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 22 febbraio, è la «occupazione ed uso totale o parziale del Compendio nello stato di fatto in cui si trova». La concessione sarà finalizzata allo «sviluppo dei traffici commerciali e della logistica, con particolare riferimento alla movimentazione dei contenitori con servizi di linea oceanici/feeder unitamente…
  In merito alle dichiarazioni del prof. Giorgio Assennato e alle indiscrezioni apparse nelle ultime ore su alcuni organi di stampa, ILVA precisa di aver fornito ad ARPA Puglia, nei termini e secondo le modalità previste, tutti i dati sulla presenza di diossina rilevati dai deposimetri delle nuove centraline installate in ottemperanza alle prescrizioni AIA. Secondo la perizia realizzata per conto della Società dal Politecnico di Torino, i valori anomali di diossina riscontrati nei deposimetri della centralina del quartiere Tamburi non sono stati determinati dalle attività industriali del Gruppo. Appare evidente come l’impronta digitale delle polveri depositate a Tamburi differisca da quella delle polveri raccolte da Parchi e Cokeria e sia indicativa della presenza di contributi dovuti a sorgenti differenti da quelle dell’insediamento industriale”. In altre parole lo studio del Politecnico di Torino esplicita chiaramente che la composizione delle diossine rilevate nel deposimetro ubicato nel quartiere Tamburi è differente da quella delle…
  La diossina trovata nel deposimetro del quartiere Tamburi di Taranto, in via Orsini, ha una origine ben individuabile. Secondo il direttore generale dell’ARPA Giorgio Assennato, presente oggi in conferenza, dei livelli così elevati di diossina in polveri grossolane si possono riscontare quasi unicamente nelle polveri degli elettrofiltri del reparto di agglomerazione dell’Ilva. PeaceLink chiede che venga revocata ad Ilva l'autorizzazione a produrre, in virtù del non rispetto della direttiva EU 75/2010, recepita nella normativa italiana. Essa prevede il ritiro dell’autorizzazione a produrre nel caso di un pericolo per la salute umana o per l’ambiente conseguente alla mancata attuazione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).  I cittadini di Taranto sono stati esposti ad un inquinamento abnorme: valori così elevati (fino a 791 pg/mq) sono i più elevati mai riscontrati in Italia in un deposimetro.  I cittadini non sono tutelati ed è gravissimo che solo a marzo 2016 vengano resi noti gli eccezionali eventi di…
  ILVA, SUPERATI DI 40 VOLTE VALORI DI DIOSSINA. M5S RICHIEDE AUDIZIONE URGENTE DI GALLETTI ED EMILIANO   Le notizie secondo le quali nei mesi di novembre 2014 e febbraio 2015 sono stati registrati a Taranto, sia all’interno dell’Ilva che nell’adiacente quartiere Tamburi, valori di diossina, oltre che di furani e pcb (policlorobifenili) anche quaranta volte oltre i limiti, ben superiori al “record storico” registrato in Italia, scatena l’immediata reazione dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che hanno fatto richiesta di audizione in commissione congiunta, III (sanità) e V (ambiente):   “Abbiamo pertanto richiesto una immediata audizione - dichiarano i consiglieri  Marco Galante, Mario Conca, Cristian Casili, Antonio Trevisi - a cui chiediamo partecipino, tra gli altri, il ministro Galletti, il presidente della Regione Emiliano, l’assessore Santorsola, il direttore Arpa Giorgio Assennato,  il sindaco di Taranto Stèfano e i commissari straordinari nominati dal MISE. Le notizie che arrivano da…
 “ La quantità di diossina, pg I-WHO/mq giorno 790 e 220 pg I-WHO/mq giorno, che si è registrata a Taranto nei mesi di novembre 2014 e febbraio 2015 è il livello più alto che si sia mai registrato in Europa ed il dato è secondo solo al tragico incidente di Seveso.” Lo dichiara Angelo Bonelli della federazione dei Verdi. “ Per più di un anno- continua Bonelli- questi dati schock non sono stati resi pubblici, impedendo così che potessero essere adottati provvedimenti a tutela della salute dei cittadini”.  “Perché -denuncia l’esponente ecologista- la relazione sui valori riscontrati nei deposimetri consegnata il 23-12-2015 a Ilva spa dal politecnico di Torino è stata trasmessa ad Arpa dopo due mesi, il 24 febbraio 2016 ? Perché i cittadini per conoscere i dati della diossina che si deposita in terra devono attendere più di un anno? E’ possibile conoscere i valori delle diossine registrati…
PeaceLink ha inviato questo pomeriggio una lettera al Commissario Europeo per la concorrenza sulla diffusione dei dati della diossina a Taranto. Nella lettera PeaceLink attira l’attenzione sul fatto che i valori di diossina riscontrati a Taranto nel Novembre 2014 siano estremamente alti: 790 pg/mq. Nel mese di novembre del 2014 si sono depositate sul quartiere Tamburi quantità elevatissime di diossina, ossia dalle 17 alle 18 volte superiori rispetto a quelle che Arpa ha misurato nel 2008. Il dato che è stato rilevato è di 790 pg/mq contro i 45 registrati nel 2008-2011 come valore di picco.  PeaceLink ha chiesto i dati ufficiali al Ministro dell'Ambiente. Se questi dati allarmanti verranno confermati e se verrà provato da Arpa il nesso con le attività Ilva chiederemo la revoca dell'autorizzazione a produrre. PeaceLink ha invitato la Commissione Europea a chiedere chiarimenti alle autorità italiane con la massima urgenza. La lettera inviata alla Commissione Europea è…
Sabato, 27 Febbraio 2016 07:37

TURISMO BALNEARE: UN SETTORE A RISCHIO

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    La proroga delle concessioni balneari al 2020 non sarebbe compatibile con il diritto europeo. A sostenerlo è l’Avvocato generale presso la Corte di Giustizia Europea. Nuova batosta sulle imprese del  settore balneare che già la scorsa settimana  sono scese in piazza nella capitale  contro la direttiva Bolkestain che se applicata farebbe scattare la vendita all’asta delle concessioni di spiaggia, mettendo così in crisi un settore   trainante per il comparto del   turismo che, in particolare in alcune regioni come la Puglia  (980 km di coste),  trova nel ‘mare’ la sua linea di prodotto di punta. Il 66,8% delle presenze e il 46,5% degli arrivi in Puglia è infatti  rappresentato dal turismo balneare.    “Le nostre imprese vivono da tempo  – commenta il presidente provinciale di SIB Confcommercio, Vincenzo Leo - una situazione di grande  precarietà. La Bolkestain, se applicata metterebbe in bilico l’esistenza stessa delle nostre imprese, molte delle…
“Abbiamo depositato unainterrogazione indirizzata al presidente Emiliano e all’assessore Giovanni Gannini, mirata a far chiarezza in merito alle iniziative intraprese da AdP che tenderebbero a trasformare la struttura aeroportuale di Taranto-Grottaglie in una zona industriale, attività estranea alle attività di volo, rischiando così di compromettere ogni altra possibilità di ripresa e di sviluppo dell’attività di traffico passeggeri.”lo dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Marco Galante e Antonio Trevisi. Nell’aeroporto “Arlotta”, infatti, si sono insediate società private che, in seguito alla sottoscrizione di contratti di sub-concessione con AdP,  esercitano attività estranee al trasporto aereo. “Queste presenze ed altre, che Aeroporti di Puglia S.p.A. avrebbe intenzione di inserire all’interno del sedime aeroportuale - proseguono i cinquestelle -sottraggono spazi utili ad eventuali ampliamenti necessari al normale delle attività di volo. Trasformando, di fatto, l’area in una zona industriale. Nella nostra interrogazione chiediamo, inoltre, se l’hangar aeronautico, usato in passato da ATITEK…
  Se lo chiedono in una conferenza stampa le associazioni e movimenti del Comitato pro aeroporto di Taranto.   Siamo pronti a sederci attorno ad un tavolo con i massimi soggetti istituzionali e non per risolvere, tramite la collaborazione del Presidente della Regione, Michele Emiliano, il problema della riattivazione dei voli passeggeri di linea. il Presidente Emiliano, ha del resto ribadito in più occasioni che il nostro Arlotta   non è un aeroporto “industriale” ma polivalente e deve adempiere a tutti i compiti propri di uno scalo aeroportuale. Purtroppo, la data stabilita dalla segreteria di Presidenza regionale,dopo diversi rinvii, ossia il 4 Aprile p.v.,ci appare troppo lontana a causa delle accelerazioni di alcuni processi in atto all’interno dell’aeroporto e che spegnerebbero qualunque interesse da parte di compagnie interessate a volare dall’Arlotta. Posto che un aeroporto nasce per trasportare persone e merci. ( art. 704-705-706- codice della navigazione e segg.)e che  Aeroporti…
      IN OCCASIONE DELLA "XXVII GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA GUIDA TURISTICA" DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016 ORE 11.00 VISITA GUIDATA AL MArTA "Gli Ori di Taranto": visita dedicata alle prestigiose oreficerie di età ellenistica presso il MArTA. Visita guidata al costo del solo biglietto d'ingresso : € 5.00 – Riduzione € 2.50 – Ingresso gratuito fino ai 18 anni, senza maggiorazione della visita guidata. Appuntamento alle ore 11.00 presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTA ATaranto - Via Cavour, 10 Visita guidata dalla dott.ssa Elisa Amati (socio ASSOGUIDE PUGLIA). Prenotazione obbligatoria via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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