Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società
Cultura, Spettacoli & Società

Cultura, Spettacoli & Società (1000)

Il rientro a Taranto e l’esposizione al pubblico dal 5 aprile del gruppo scultoreo di “Orfeo e le sirene” del quarto secolo avanti Cristo traina la crescita dei visitatori al Museo archeologico nazionale di Taranto nei primi dieci giorni di aprile. Ci sono stati infatti 5mila visitatori, un record dichiara la direzione del Museo di Taranto, il MarTa. “Una serie di circostanze - si afferma - consentono al Museo di segnare un altro importante primato. La prima domenica di aprile con l’ingresso gratuito, l’arrivo del gruppo scultoreo di Orfeo e le Sirene, la formula delle aperture straordinarie fino alla mezzanotte e fino alle 23 nelle giornate del giovedì e venerdì santo, hanno invogliato e permesso l’accesso a 5.000 visitatori, alcuni provenienti anche dall’estero”. In particolare, “1.600 persone hanno scelto il MarTa nei giorni di Pasqua e Pasquetta e numeri da record hanno riguardato anche il primo giorno di esposizione di…
Sarà presentata domenica 16 aprile 2023, dalle ore 17, nell\\\'agorà della Biblioteca Acclavio , la biografia \\\"Chiamatemi Leo\\\" del regista, attore e costumista Leo Pantaleo, nato nel 1939 e scomparso a Taranto nell’aprile del 2017. Roberta Morleo, giornalista e autrice della biografia, edita dalla Scorpione Editrice, cominciò a scrivere la storia della vita, privata e professionale, di Pantaleo attraverso i racconti del regista suo amico, quando, agli inizi degli anni duemila, ne curava le pubbliche relazioni nel piccolo teatro di via Matteotti, a Taranto. Leo Pantaleo è stato per Taranto una figura importante sul piano artistico e culturale, dall’enorme spessore umano e dalla forte personalità. Nato ad Alberobello, vissuto fra Taranto e Roma, ha calcato i più prestigiosi palcoscenici italiani, lavorando con registi del calibro di Fellini, Patroni Griffi, Comencini, Rossellini e Strehler, portando il suo personalissimo talento anche all’estero. ll suo teatro e i corsi teatrali da lui realizzati…
Il progetto dell’artista tarantino nella rassegna “Fotografia, architettura, territorio” del Comune di Legnano e dell’Archivio fotografico italiano Le periferie di Taranto, ritratte nelle fotografie di Vito Leone, sono protagoniste a Legnano (Milano), nelle stanze del Castello visconteo, nella rassegna “Fotografia, architettura, territorio”, organizzata dal Comune di Legnano e dall’Archivio fotografico italiano, nell’undicesima edizione del “Festival fotografico europeo”, in programma in varie località della Lombardia. “Taranto, quartiere Tamburi” è il titolo della mostra, inaugurata sabato 1 aprile, che fino a domenica 6 maggio esporrà gli scatti realizzati dall’artista tarantino ed ospitati nella manifestazione, che comprende e mette a confronto anche fotografie dei comuni dell’altomilanese e delle borgate di Roma, di altri autori. La rassegna ha il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano e della Commissione Europea ed è curata da Claudio Argentiero. Attraverso le sue opere, Vito Leone presenta una documentazione visiva del territorio della città pugliese e delle…
Da domani mattina verrà ufficialmente esposto nel Museo nazionale di Taranto (MarTa), che sarà sede definitiva, il gruppo scultoreo in terracotta (composto da tre statue) “Orfeo e le sirene”. La presentazione a Taranto avverrà in una cerimonia alle 12 alla quale parteciperanno il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il comandante del comando Tutela del patrimonio culturale dei Carabinieri, generale Vincenzo Molinese, il procuratore capo della Repubblica di Taranto, Eugenia Pontassuglia, e il direttore generale dei Musei del Mic, Massimo Osanna. Presenti anche il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il direttore regionale Puglia dei Musei, Luca Mercuri, attuale reggente del Museo di Taranto. Nelle giornate di domani, 6 e 7 aprile, il MarTa resterà aperto sino a tarda ora in concomitanza con l’afflusso che ci sarà a Taranto per i riti della Settimana Santa. Trafugato negli anni ‘70 con uno scavo clandestino dall’area di Taranto, che nell’antichità fu capitale della…
Catalano fa il tutto esaurito anche a Taranto. C’è attesa per “Smettere di Fumare Baciando”, l’ultimo libro del poeta piemontese, in scena domenica 2 aprile nello spazio teatrale di Stazione 37. Guido Catalano torna alle origini, ai versi che l’hanno reso famoso e hanno fatto ridere e innamorare lettrici e lettori di tutta Italia. In uno spettacolo per voce sola, alterna poesie inedite a vecchi cavalli di battaglia e soprattutto, mette in scena moltissimi baci. Perché baciare – oltre alla voglia di fumare – riduce anche quella di parlare a sproposito. “S’ascolterebbero meno minchiate” dichiara il poeta “se i cialtroni in giro / chiacchierassero di meno / limonassero di più.” E ancora, scrive il poeta: “Quanto pesa un bacio? Che quando penso alle tue labbra mi appare chiaro per nulla assurdo/quasi scontato/l’inammissibile concetto d’infinito”. Esagerazioni? Può darsi, ma per scoprirlo c’è un modo soltanto: incontrare Guido Catalano, armato di microfono,…
di Ingrid Iaci È l\\\\\\\'estate del 1982 e nel \\\\\\\"triangolo più a sud della mia terra\\\\\\\", come ha detto Giuseppe Fiorello ieri pomeriggio nella conferenza stampa di presentazione che si è tenuta al Cityplex Savoia di Taranto nasce l\\\\\\\\\\\\\\\'amore tra due giovani, Nino e Gianni, con la stessa spontaneità e la stessa gioia che i fuochi d\\\\\\\\\\\\\\\'artificio provocano negli occhi dei bambini durante le serate delle feste patronali. È infatti un amore puro quello che Beppe Fiorello mostra per la prima volta stando dietro la macchina da presa, da regista esordiente, e lo fa con una delicatezza ed una poesia che allo spettatore odierno poco importa se si tratta di due ragazzi dello stesso sesso. Sono la bellezza e la purezza del sentimento nella fase dell\\\\\\\\\\\\\\\'innamoramento ad essere messi in primo piano, anche se, evidentemente, non la pensano allo stesso modo tutti gli altri personaggi che costituiscono i mondi in…
Questo pomeriggio, giovedì 30 marzo alle 17.00, Giuseppe Fiorello sarà al cinema Savoia di Taranto (via Leonida, 25) per incontrare i giornalisti e presentare il suo primo lungometraggio da regista per il cinema, “Stranizza d’amuri”, prodotto da Ibla Film con Rai Cinema, in associazione con Golden Goose e Silvio Campara. Distribuito da BIM Distribuzione. Stranizza d’amuri è liberamente ispirato alla storia di Giorgio Agatino Giammona, 25 anni, e Antonio Galatola di 15, vittime del delitto di Giarre, in provincia di Catania, avvenuto il 13 ottobre del 1980. Scomparsi da casa due settimane prima, furono trovati morti, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola alla testa. In un primo momento si parlò di omicidio-suicidio, ma il clima di omertà fu rotto dalla nascita del primo circolo Arcigay, che cinque anni dopo divenne nazionale proprio grazie a quei due ragazzi della provincia di Catania, accusati di omosessualità e vittime del…
Come da tradizione, anche quest’anno gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” sono lieti di proporre per stasera 30 marzo - alle ore 21 – per la prima volta nella Chiesa di San Francesco di Paola a Taranto in via Regina Elena angolo via Anfiteatro, un Concerto in forma di meditazione spirituale sulla Passione e morte di N.S. Gesù Cristo per Soli, Coro, Voce recitante ed Organo dal titolo QUUM DOLORE LANGUEO. Si tratta di alcune composizioni originali di Fabio Anti, eseguite per la prima volta in stile moderno e basato su concetti ed ispirazioni antiche, come le commistioni col gregoriano, la modalità, lo stesso uso esclusivo del Latino come lingua per il canto e il parallelismo con lo stile della tragedia greca. QUUM DOLORE LANGUEO è diviso in tre parti: “PASSIONE”, “JUDAS MERCATOR PESSIMUS” e “O JESU CHRISTE”. Nella “PASSIONE” molta importanza riveste l\'aggressività del coro nelle turbam voces che,…
di Ingrid Iaci Sacro e Profano nella vita degli uomini: qual è la linea di demarcazione? \"Viviamo in un\'epoca in cui tutto è stato desacralizzato, come se tutto venisse suonato un ottava sotto\", questo uno degli assunti dai quali Stefano Massini, ieri sera al teatro Fusco di Taranto, è partito per rappresentare il processo di \"desacralizzazione\" della vita umana ai tempi dei social. Ma se vogliamo capire a fondo l\'attrattività dei social sugli esseri umani, il potere che essi esercitano sugli uomini, occorre proprio partire dalle definizioni di \"sacro\" e di \"profano\". Pro- fanum nell\'antica Roma era tutto ciò che stava davanti al tempio, tutto ciò che veniva esibito e che poteva essere visto. Sacro, invece, era ciò che era custodito nel \"sacellum\" un luogo nascosto del tempio non accessibile a tutti. Va da sè che ciò che è sacro risulta riservato e quindi non visibile se non dopo aver…
É in tournée questa settimana in diversi teatri pugliesi, l’attore tarantino Brian Boccuni, in “Stanno sparando sulla nostra canzone”, una black story musicale di Giovanna Gra, con Veronica Pivetti e Cristian Ruiz. Ieri sera sold out a Nardò e applausi a scena aperta per il trio di performers che si esibiranno questa sera al Teatro Vignola di Polignano a Mare e giovedì 23 marzo al Politeama Italia di Bisceglie. Uno scoppiettante show ambientato nell’America degli anni Venti, che lega quel periodo ai giorni nostri attraverso una trascinante colonna sonora che va da David Bowie a Renato Zero. Uno spettacolo nel quale Brian Boccuni riesce ad esprimere le sue doti di artista eclettico e intenso, interpretando brani classici della musica internazionale con assoluta padronanza della scena. Lu.Lo.
Pagina 16 di 72