Cronaca, Politica & Attualità

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Cronache e ultime notizie. Aggiornamenti e approfondimenti in tempo reale dalla Puglia

La procura della Repubblica di Taranto ha autorizzato Acciaierie d’Italia, ex Ilva, a mettere in sicurezza l’altoforno 1 dello stabilimento di Taranto, colpito da un incendio ad una delle tubiere nella mattinata di mercoledì scorso. Il via libera della Procura consentirà ad Acciaierie di riattivare la generazione di vento caldo per i cowper dell’impianto, mantenendolo così solo “caldo” ed evitando che il suo progressivo raffreddamento possa deteriorare il materiale refrattario che riveste lo stesso altoforno. Normalmente, nel processo produttivo della ghisa, questo vento caldo, che ha una temperatura elevata, provoca nell’altoforno la combustione del carbon coke e avvia la produzione. Ma tale finalità resta al momento preclusa per Acciaierie e quindi l’altoforno 1 non è autorizzato a funzionare e a produrre. L’altoforno, infatti, a causa dell’incendio, resta sequestrato senza facoltà d’uso così come ha disposto il pm Francesco Ciardo, che ha anche iscritto nel registro degli indagati tre dirigenti della…
Nella notte è morto Giancarlo Cito, eletto sindaco di Taranto nel 1993 con la lista che portava il nome della sua tv, At6, è stato anche eletto alla Camera dei Deputati nel 1996. Ad agosto avrebbe compiuto 80 anni. Si è spento presso la R.S.A. "L'Ulivo" della "Cittadella della carità" dov'era da tempo ricoverato. La sua morte cade nel momento in cui il figlio Mario è tra i candidati sindaci al Comune di Taranto. Una storia articolata e complessa la sua, come quella che viveva la città in quegli anni, tra grandi ascese e problemi giudiziari, popolarità scandita dai collegamenti televisivi di cui era protagonista prima con At6, nome anche del Movimento politico da lui fondato, poi con Super 7. E' stato colui che a Taranto dalla sua televisione, Antenna Taranto 6, ha creato un movimento politico, Lega d’azione meridionale-Antenna Taranto 6, scalando prima Palazzo di Città, dove fu eletto…
"A seguito dell’approvazione del rendiconto consuntivo il Commissario Straordinario, dottoressa Giuliana Perrotta, intende rassicurare le famiglie e l’intera cittadinanza circa la continuità e la regolare gestione del servizio degli asili nido comunali". E' quanto si legge in una nota. "Si comunica che saranno adottati, nei tempi utili, tutti gli atti necessari per assicurare la chiusura ordinata dell’anno educativo in corso e la ripresa regolare delle attività per il prossimo anno scolastico. Tale decisione, oltre a tutelare l’interesse dei bambini e delle famiglie, è finalizzata a sgombrare il campo da inutili preoccupazioni e da ogni forma di polemica o strumentalizzazione, in un momento in cui è opportuno che il confronto elettorale si concentri su tematiche di più ampio respiro per il futuro della città. In tal modo, si garantisce al prossimo Consiglio Comunale la possibilità di valutare, con tempi e modalità adeguate, l’assetto più idoneo da conferire al servizio degli asili…
“Proprio in queste ore é in corso un negoziato difficile, complesso. Che deve mettere insieme tante cose, deve mettere insieme la funzionalità degli impianti. Se non vi è la funzionalità, il negoziato si interrompe e nessuno ovviamente mai scommetterà sulla riconversione industriale e tecnologica di quello che era l’impianto siderurgico più grande d’Europa”. Lo ha detto oggi Taranto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, circa i rischi di stop alla trattativa con gli azeri di Baku Steel Company, che puntano ad acquisire tutti gli asset di Acciaierie d’Italia, a causa del sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 1 di Taranto a causa di un incendio. L’offerta di Baku già da alcune settimane è stata ritenuta da Governo e commissari di AdI come la migliore fra quelle giunte per l’intero gruppo ex Ilva.
Il pubblico ministero Francesco Ciardo della Procura di Taranto ha convalidato il sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 1 dell’ex Ilva (ora Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria) per l’incendio verificatosi la mattina del 7 maggio ad una delle tubiere dell’impianto. La convalida da parte del magistrato è stata effettuata oggi mentre il sequestro, eseguito materialmente dai Carabinieri del Noe, è stato eseguito dalle 22 di mercoledì sino alle 6 di ieri. Si tratta di un sequestro probatorio. Il pm ha indagato per delitti colposi di danni (incendio colposo) e getto pericoloso di cose tre dirigenti di Acciaierie: il direttore generale della società, Maurizio Saitta, il direttore dello stabilimento di Taranto, Benedetto Valli, e il direttore dell’area altoforni, Arcangelo De Biasi. A Valli è stata contestata anche la mancata comunicazione in base alle norme della legge Seveso (incidente rilevante). L’incendio è scoppiato ad una delle tubiere, che servono a trasportare l’aria calda…
Il pubblico ministero Francesco Ciardo della Procura di Taranto ha convalidato il sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 1 dell’ex Ilva (ora Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria) per l’incendio verificatosi la mattina del 7 maggio ad una delle tubiere dell’impianto. La convalida da parte del magistrato è stata effettuata oggi mentre il sequestro, eseguito materialmente dai Carabinieri del Noe, è stato eseguito dalle 22 di mercoledì sino alle 6 di ieri. Si tratta di un sequestro probatorio. Il pm ha indagato per delitti colposi di danni (incendio colposo) e getto pericoloso di cose tre dirigenti di Acciaierie: il direttore generale della società, Maurizio Saitta, il direttore dello stabilimento di Taranto, Benedetto Valli, e il direttore dell’area altoforni, Arcangelo De Biasi. A Valli è stata contestata anche la mancata comunicazione in base alle norme della legge Seveso (incidente rilevante). L’incendio è scoppiato ad una delle tubiere, che servono a trasportare l’aria calda…
“Ci preoccupa il futuro dello stabilimento siderurgico, non ci lasciano sereni le rassicurazioni che ci arrivano. Voglio dirlo con chiarezza: la città, i tarantini, hanno già pagato un prezzo troppo alto in salute e contaminazione ambientale”. Lo ha detto l’arcivescovo di Taranto, Ciro Miniero, ieri sera in Cattedrale nella cerimonia per la festa di San Cataldo, patrono della città. “Quello del lavoro e della produzione a tutti i costi, i nostri giovani non sono più disposti ad accettare - ha detto Miniero -. E tanto è vero che perdiamo la nostra migliore gioventù, uomini e donne che vanno a cercare lontano dai loro affetti familiari l’occasione per vedere soddisfatte le proprie legittime aspirazioni. Così si impoverisce il tessuto sociale di Taranto, tanto quanto quello economico”. “Tra pochi giorni andremo a votare - ha aggiunto l’arcivescovo sul voto di fine mese per le comunali di Taranto -. Tocca ad ognuno di…
Un decreto di sequestro probatorio senza facoltà d'uso dell'Altoforno 1 dell'ex Ilva di Taranto, firmato dal pm Francesco Ciardo della procura ionica, è stato notificato all'azienda dopo l'incendio di ieri che ha generato una colonna di fumo nero visibile anche a chilometri. Evento, documentato da video diventati virali sui social, che ha creato apprensione tra cittadini e lavoratori. Non ci sono stati feriti e Acciaierie d'Italia ha spiegato che "si è verificata un'emissione non controllata in atmosfera, causata da un'anomalia improvvisa a un elemento del sistema di raffreddamento dell'impianto", in particolare la tubiera n.11. "All’interno della fabbrica si continua a vivere in un clima di incertezza e forte preoccupazione rispetto alle prospettive ambientali, industriali e occupazionali del sito di Taranto”. lo dicono Fiom Cgil nazionale e Taranto con Loris Scarpa e Francesco Brigati. “Il grave incidente di ieri, che solo per una casualità non ha coinvolto i lavoratori e di…
Incendio all’altoforno 1, uno dei due in funzione all’ex Ilva di Taranto, ira Acciaierie d’Italia. Lo comunicano fonti sindacali. Non si segnalano feriti per ora ma la zona dell’impianto è stata evacuata. Pare che sia scoppiata una tubista dell’impianto. Sul posto i mezzi di soccorso e i vigili del fuoco del siderurgico. Fermo da tempo, l’altoforno 1 - con una produzione giorno di circa 4.500 tonnellate al giorno di ghisa - era stato riattivato dai commissari di Acciaierie lo scorso metà ottobre. 
Sequestrati oltre 30 chili di cocaina e arrestati due georgiani mentre un terzo è riuscito a fuggire. È l’operazione effettuata dalla Polizia e dalla Guardia Costiera nel porto di Taranto. La cocaina e i georgiani sono arrivati con una nave container che trasportava frigoriferi. I georgiani che avevano in mano dei borsoni, sarebbero stati notati mentre scendevano sulla banchina. Il loro comportamento ha però insospettito e quindi sono stati fermati per un controllo. A questo punto, i tre sarebbero fuggiti lanciandosi in mare nel tentativo di scappare, ma due sono stati subito bloccati. I borsoni sono stati poi recuperati in mare e contenevano l’ingente quantità di cocaina. Si tratta di uno dei sequestri più importanti effettuati a Taranto. I tre georgiani che erano a bordo, non facevano parte dell’equipaggio e si sta indagando sulla loro presenza. La nave sarebbe partita dalla Colombia, poi avrebbe raggiunto la Spagna e da qui…
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