Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1912)

Anche quest’anno la Piccola Industria di Confindustria Taranto ha aderito alla Quattordicesima Edizione del PMI DAY.

Il PMI DAY è  la giornata in cui le piccole e medie imprese di Confindustria aprono le porte dei loro stabilimenti a studenti, insegnanti e comunità locali, per mostrare il modo in cui si svolge l’attività produttiva e per raccontare storia, conquiste e progetti futuri dell’azienda.

L’iniziativa è stata lanciata da Piccola Industria Confindustria nel 2010 ed ha portato migliaia di giovani a diretto contatto con il mondo e con i valori della piccola e media impresa.

A Taranto quest’anno saranno coinvolti gli II.SS. Del Prete-Falcone di Sava ed Elsa Morante di Crispiano e, a loro assegnate, le aziende Apulia Software di Grottaglie e Vitivinicola Frisino di Crispiano.

Il tema di questa edizione è la Libertà. Libertà quale valore fondante di una società. Libertà come diritto da difendere, da garantire e da rispettare. Libertà come responsabilità verso gli altri e verso il bene comune. Libertà come leva per la ricerca, l’innovazione e la crescita economica.

Libertà intesa come possibilità per i giovani di scegliere e di costruire il loro futuro, mantenendo la propria unicità e di sviluppare, attraverso lo studio, le competenze che li guideranno verso un percorso di successo e di soddisfazione.

L’impresa è pronta ad accoglierli moltiplicando il valore della libertà che dev’essere considerato uno spazio che si conquista ma si può e si deve ampliare in un contesto di regole, anch’esse parte della cultura d’impresa.

Pensare, scegliere, inventare, sbagliare, agire, difendere, chiedere, rispettare sono tutte azioni direttamente proporzionali alla presenza di libertà, motore propulsore del presente e del futuro socialmente sostenibile, base fondamentale della cultura imprenditoriale.

L’iniziativa ha ricevuto i patrocini del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ed è inserita nella Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana europea delle PMI promossa dalla Commissione Europea.

Da anni, inoltre, è ufficiale la collaborazione -sperimentata con grande successo sul territorio jonico- con Confagricoltura, che si impegna a coinvolgere nel PMI Day le sue aziende. Confindustria Taranto, con questo progetto, è stata la prima associazione in Italia a rendere possibile un percorso che vede la sinergia fra due Associazioni, sinergia che adesso viene replicata in tutta l\\\'Italia.

 

Nella decarbonizzazione della produzione dell’acciaio, “la parte scientifica ed economica devono andare in parallelo”. Lo ha detto a Taranto, in un seminario aziendale sulla decarbonizzazione, l’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, Lucia Morselli, a proposito della doppia sostenilibita del processo, ovvero quella economica accanto a quella ambientale. “Ci sono dei Paesi, Francia e Germania, che stanno dando risposte alla mia domanda: chi paga il conto? In questi Paesi - ha rilevato Morselli -, non é una risposta definitiva ma ci sono delle indicazioni abbastanza precise su chi pagherà il conto. Dobbiamo fare lo stesso. Io non credo molto all’Europa, anche perché non si vede. O perlomeno non la vedo e non riesco a crederci. Poi magari sono io che non la vedo. Se c’é, ci dica qualcosa. Per ora non ci ha detto niente. Allora penso - ha aggiunto l’ad di Acciaierie d’Italia - che gli Stati, come accade in grandi Stati europei, debbano intervenire e anche l’Italia deve fare il suo ruolo, altrimenti le decarbonizzazioni si fanno scientificamente perfette ma sono piccole, piccole. Sono dei piccoli microbi. Sono quasi come il mezzo milione di tonnellate di produzione di qualche impianto visto primo, ma rimangono così. Noi abbiamo l’obiettivo di arrivare a 2 milioni. Ma temo che si arrivi poi lí e basta - ha proseguito Morselli a proposito dei 2 milioni di tonnellate di acciaio decarbonizzato che l’ex Ilva dovrà fare in futuro - perché se questi 2 milioni non dovessero ripagarsi, il processo finale di conversione all’idrogeno, quello del 2050, potrebbe avere qualche problema”. Secondo Morselli, “il processo scientifico e tecnologico credo che sia ormai molto solido, consolidato, c’é un leit motiv comune. Noi operatori economici dobbiamo lavorare perché venga risolto il problema del finanziamento di questi sforzi”. “Quando si fanmo queste rivoluzioni e credo che la produzione di acciaio sia riconosciuta come un delle più grandi rivoluzioni mondiali, forse confrontabile a quella dell’elettricità, bisogna che questo livello di rivoluzione sia voluto, sostenuto, dalle grandi istituzioni. Non si possono fare queste rivoluzioni senza la potenza, la determinazione e anche, lasciatemi dire, la semplicità operativa di un potere forte come quello delle istituzioni”. 

 


Da qualche anno i crediti di imposta sono diventati uno dei principali strumenti utilizzati dallo Stato per erogare incentivi alle imprese. Le misure previste dal Piano Transizione 4.0 consentono alle aziende di beneficiare direttamente di crediti spendibili attraverso il meccanismo della compensazione o della cessione degli stessi, creando così immediata liquidità. Invece in passato i piani Industria 4.0 e Impresa 4.0 si basavano sul meccanismo della maggiorazione degli ammortamenti, incidendo solo attraverso l\'aumento dei costi sulla redditività e sulla tassazione.

L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto e la Fondazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto approfondiranno alcune delle misure agevolative adottate sempre più frequentemente dalle imprese italiane, nel convegno: “I crediti d\'imposta a sostegno degli investimenti per le imprese. Profili sistematici e criticità applicative”, che si terrà il 20 novembre 2023 presso la sede della  Lumsa, in Piazza S.Rita, dalle ore 15.30 alle ore 19.30.

Dopo i saluti istituzionali di Francesco Vizzarro – presidente ODCEC Taranto,  di Laura Baccaro - presidente della Fondazione DCEC Taranto  e di Michele Occhinegro, Consigliere delegato FDCEC per la Commissione finanza e impresa, relazioneranno Marcello Carone e Gianluca Rinaldi, entrambi componenti della Commissione finanza e impresa della Fondazione dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Taranto e  Pietro Semeraro, avvocato tributarista in Milano. Modererà i lavori Aldo Aquaro, segretario ODCEC Taranto.

“Le aziende, grazie alle misure disponibili, possono beneficiare di crediti  spendibili attraverso il meccanismo della compensazione o della cessione degli stessi, creando così immediata liquidità – afferma il presidente dell’ordine tarantino Francesco Vizzarro. Trattandosi di agevolazioni le imprese devono rispettare molti requisiti. Ecco che la valutazione del commercialista consulente d’azienda che fornisce il supporto tecnico necessario, risulta particolarmente importante”.

 

Nel corso del convegno anche le analisi delle criticità. “Questa figura professionale – afferma la presidente della Fondazione dell’ordine tarantino Laura Baccaro - deve essere in grado di prevedere e arginare le contestazioni delle autorità governative che  rendono il percorso non facile e in alcuni casi addirittura tortuoso. Il contenzioso che si sta alimentando potrebbe infatti assumere connotati preoccupanti”.

Assemblea e corteo a ex Ilva di Genova, in vista della assemblea degli azionisti del 23 novembre che dovrebbe decidere sulla ricapitalizzazione della azienda. I lavoratori si sono riuniti stamattina in assemblea nel cortile della fabbrica per una assemblea retribuita e poi si sono spostati in corteo dentro lo stabilimento. La iniziativa rientra nella mobilitazione nazionale di tutti gli stabilimenti, proclamata dai sindacati dopo ultimo incontro a Palazzo Chigi. Meglio una lotta disperata, che una disperazione senza lotta,  si legge sullo striscione che apre la protesta. A chiudere l assemblea il segretario nazionale Fim Cisl, Valerio D Alò: Questa partita va rimessa in piedi: è impensabile lasciare il gruppo ex Ilva in questa situazione. Abbiamo già vissuto una trattativa segreta tra il governo Conte 2 e Arcelor Mittal e abbiamo visto il disastro che ha portato - ha spiegato - Non accetteremo un altra soluzione di questo tipo. L ultimo incontro è andato malissimo, per cui riparte la mobilitazione e chiederemo risposte certe. Per un anno il ministro Urso ha paventato idea di far passare lo Stato al 60%: ad un certo punto sembra si stia discutendo di altro. 

Il trentunenne grottagliese Giovanni Luca Cascio Rizzo è il primo italiano nella storia a vincere il premio ”AMA Rising Star 2023-24” dellAmerican Marketing Association

 

 

Trentuno anni appena compiuti, il grottagliese Giovanni Luca Cascio Rizzo, ricercatore dell\'Università LUISS “Guido Carli” di Roma, è il primo italiano nella storia a vincere il prestigioso premio “AMA Rising Star 2023-24” dellꞌAmerican Marketing Association (AMA), la più importante associazione americana per professionisti del marketing che nel mondo vanta oltre 45.000 membri!

Il “Rising Star” (Astro nascente) è il riconoscimento assegnato dall’American Marketing Association ai migliori talenti emergenti che, nella ricerca nel settore del marketing, si sono distinti dimostrando una straordinaria combinazione di rigore scientifico, rilevanza delle scoperte e innovazione!

Il premio AMA Rising Star 2023-24, infatti, è stato conferito a Giovanni Luca Cascio Rizzo per le sue ricerche sulle dinamiche di influenza sociale, studi che hanno dato nuova luce al ruolo del linguaggio nella comunicazione digitale, pubblicati recentemente sulle prestigiose riviste accademiche americane “Journal of Consumer Research” e “Journal of Marketing”.

Jonah Berger, professore dell’Università Wharton in Pennsylvania e advisor di Giovanni Luca Cascio Rizzo, definisce il giovane ricercatore italiano come “un diamante del mondo accademico”, elogi tessuti in patria anche dal professore Michele Costabile dell’Università LUISS Guido Carli, che nell’occasione ha commentato “il premio “Rising Star 2023-2024” è un riconoscimento meritato del suo talento straordinario”.

Giovanissimo ricercatore assunto dell\'Università LUISS “Guido Carli” di Roma, dopo l’importante riconoscimento internazionale Giovanni Luca Cascio Rizzo proseguirà la sua carriera negli USA, in particolare nella prestigiosa University of Southern California di Los Angeles dove l’anno prossimo assumerà l’incarico di Professore di Marketing.

Giovanni Luca Cascio Rizzo, dopo aver ha ringraziato le istituzioni e i professori che hanno creduto in lui sostenendolo nella carriera di ricercatore, ha commentato: “sono onorato di ricevere questo premio che rappresenta un incoraggiamento a proseguire la mia ricerca sulle dinamiche di influenza sociale».

 

Per il terzo mese di fila Acciaierie d’Italia, ex Ilva, non paga gli straordinari a una parte del proprio personale. La conferma è arrivata  con l’accreditamento delle buste paga di ottobre. “Siamo telefonicamente invasi dalle proteste\\\", dichiara all\\\'AGI Davide Sperti, segretario Uilm. \\\"Dall’area altiforni alle acciaierie, tutti pongono lo stesso problema: ancora una volta l’azienda non ha corrisposto lo straordinario ai propri dipendenti. Nel recente incontro che abbiamo avuto col direttore del personale, Andrea Paolo Colombo, ci fu ribadito che l’azienda non aveva pagato perché aveva riscontrato delle irregolarità sulle quali voleva fare luce con un’indagine interna, ma questa, a quanto pare, avrebbe riguardato solo una parte del personale che non aveva preso lo straordinario. L’altra parte, invece, sarebbe stata saldata. Invece è arrivata la scadenza di paga, le retribuzioni saranno accreditate domani, non c’è niente per nessuno. Assurdo. Certamente una bella presentazione per il nuovo direttore. Se a questo poi aggiungiamo che tanti lavoratori attendono da giugno il bonus da 200 euro previsto dal contratto di lavoro, andiamo davvero ogni oltre limite”.

     La Uilm annuncia che nelle prossime ore farà una ricognizione di quanti non hanno percepito lo straordinario e proverà a chiedere spiegazioni all’azienda. Sul tema è stato già coinvolto l’Ispettorato del Lavoro che ha promesso accertamenti.

Acciaierie d’Italia, ex Ilva, avrà gas per gli impianti e le esigenze produttive sino al 10 gennaio 2024. Non ci sarà alcuna interruzione nell’immediato. Oggi il Tar della Lombardia, prima sezione, con un’ordinanza cautelare ha confermato la sospensiva del blocco della fornitura del gas come già deciso nell’udienza di fine ottobre con decreto monocratico del presidente Antonio Vinciguerra. Per il 10 gennaio prossimo il Tar ha fissato la camera di consiglio. La sospensiva prorogata é da intendersi in via interlocutoria e il Tar ha chiesto una relazione all’Arera, l’Autorità per l’energia e le reti. La fornitura del gas per gli impianti dell’ex Ilva, che Snam Rete Gas voleva interrompere, è tornata l’8 novembre davanti al Tar della Lombardia dove Acciaierie ha fatto ricorso con l’impugnazione. Dopo aver sospeso alla fine del mese scorso l’efficacia dei provvedimenti dell’Arera e di Snam Rete Gas, il Tar lombardo ha infatti tenuto l’altro ieri la camera di consiglio. L’ex Ilva ha impugnato i due provvedimenti chiedendo la sospensiva. La cosiddetta discatura sulla rete, ovvero il blocco a monte della fornitura di gas, sarebbe dovuta avvenire l’8 novembre ed era già stata comunicata all’ex Ilva. Contestato tra l’altro da Acciaierie anche il provvedimento di Arera del 7 settembre scorso “che ha accolto soltanto parzialmente (sino al 30.09.2023) la richiesta di deroga al termine di sessanta giorni previsto dalla deliberazione 249/2012/R/gas per l’erogazione del Servizio di Default Trasporto presentata da Acciaierie d\'Italia S.p.A. in data 2 agosto 2023 con richiesta di estensione del servizio almeno sino al 31.12.2023”. 

Sorgerà nell’area dell’aeroporto di Grottaglie (Taranto) il primo centro italiano di smontaggio e riciclo degli aerei. Si tratta di un investimento privato di 16 mln di euro. Oggi la presentazione del progetto a Ecomondo Rimini, da parte di Aeroporti di Puglia e delle imprese interessate, presente anche il viceministro del ministero Ambiente, Vannia Gava. Aggiudicata la concessione ventennale a un’Ati guidata dalle pugliesi Ecologica e Cisa, il progetto si basa sul recupero fino al 90% degli aeromobili. Per Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, in questo modo “Grottaglie si inserisce in un mercato globale, quello dello smantellamento, montaggio e del riciclo degli aeromobili, che nei prossimi 20 anni interesserà circa 15mila aeromobili”. Obiettivo, si spiega, è recuperare e riutilizzare una quota non inferiore all’85-90% degli aeromobili, tra commercializzazione dei pezzi di ricambio e riciclo dei materiali.  L’Ati è risultata aggiudicataria di una procedura per la concessione ventennale da parte di Aeroporti di Puglia. Grazie a un investimento privato di circa 16 milioni di euro che interesserà una superficie complessiva di oltre 18mila metri quadrati, nello scalo aeroportuale del Tarantino è prevista la costruzione di un hangar, lungo 80 metri e largo 82, in cui saranno smontati e “rigenerati” i singoli aerei, nonché la realizzazione di una palazzina magazzino-uffici. Il piano industriale prevede tempi di costruzione di due anni (dopo l’ottenimento delle relative autorizzazioni) e una volta a regime si stima un “traffico” di almeno 12 aerei l’anno fra le tre differenti tipologie in base alla fusoliera (“narrow body”, “wide body” e “regional jet”, ovvero aerei di grandi, medie e “piccole” dimensioni). A Grottaglie potrà essere “rigenerato” un gigante come un Boeing 747 o un velivolo da 100 posti. L’Ati è guidata dalle imprese Ecologica e Cisa di Taranto. Coinvolti anche le imprese Rail&RecycliG e Gesfa, che nell’aeroporto di Grottaglie opera nel ramo cargo. 

L’obiettivo del progetto - è stato dichiarato in sede di presentazione - si colloca in un contesto internazionale che prevede un piano di dismissione di oltre 1.000-1.500 aerei civili l’anno nei prossimi 15 anni con un avvicendamento che vedrà il parco aeromobili in gran parte rinnovato (senza escludere l’eventuale opzione per i velivoli militari). Il ciclo di vita di un velivolo da trasporto non supera i 25 anni e le nuove scelte ambientali da parte dei costruttori dei “giganti del cielo” punta a far volare aerei meno pesanti per risparmiare soprattutto sui carburanti oltre che sui costi di costruzione (fibra di carbonio). A titolo di esempio: un Boeing 747 - ormai destinato alla conclusione del ciclo di vita - pesa oltre 180 tonnellate rispetto a un A 300 che ne pesa 87. Da qui la scelta, ma anche necessità di recuperare quante più parti possibili da un vecchio aereo, reimmetterle nel circuito dell’economia riducendo al minimo la quota destinata allo smaltimento. Grazie al riuso e riciclo dei vecchi aerei, nel centro di Grottaglie è stimato un volume d’affari di oltre 30 milioni l’anno (per una dozzina di velivoli) attraverso il recupero delle componenti di valore (motori, carrelli, sistemi idraulici, freni, ecc.) destinati a pezzi di ricambio (regolarmente “certificati”) e alla vendita del materiale riciclato. Un aereo è composto per il 70% di alluminio, 15% acciaio, 5% rame, 5% titanio, 5% materie plastiche e fibre varie. 

La presidenza del Consiglio ha convocato i sindacati metalmeccanici a Palazzo Chigi sulla ex Ilva per giovedì prossimo, 9 novembre, alle 10. Lo riferiscono gli stessi sindacati. Le organizzazioni sindacali hanno pertanto revocato il presidio che avevano annunciato per domani mattina davanti a Palazzo Chigi, appunto per sollecitare la convocazione.

Impediscono all’azienda tessile Albini di smontare gli impianti e portarli fuori dallo stabilimento in vista della cessione del sito al nuovo acquirente, il gruppo piemontese Ekasa che effettuerà una nuova produzione: nuova produzione: progettazione, produzione, vendita e posa in opera di porte per interni, serramenti per esterni e portoncini di sicurezza. È accaduto questa mattina a Mottola, nel Tarantino. I lavoratori motivano il blocco perchè “finora alcuna garanzia di assunzione è stata data ai 93 operai, mentre sta per scadere a dicembre la cassa integrazione. Di qui la protesta legittima, pacifica e di massa dei lavoratori, che continuerà nei prossimi giorni. La richiesta è chiara: o assunzione di tutti o rinnovo della cassa integrazione per il tempo necessario alla riassunzione di tutti”. “E\' previsto un incontro convocato dalla task force regionale il 14 novembre - si spiega - e i lavoratori chiedono che questo incontro trovi una soluzione verso le loro richieste”. (foto di repertorio) 

Pagina 6 di 137