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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1845)

L’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio di tesoreria della Camera di commercio industria artigianato agricoltura di Taranto e della propria Azienda speciale Subfor, che dovrà essere svolto dall’istituto di credito aggiudicatario attraverso una propria filiale/sportello autorizzata/o nel Comune di Taranto antecedentemente al termine di scadenza per la presentazione delle offerte . La procedura di aggiudicazione è quella a procedura aperta ai sensi dell’articolo n.55 del D. Lgs. n.163/2006. La durata del contratto è sino al 31 dicembre 2015, con possibilità di rinnovo per un periodo di durata biennale a insindacabile giudizio dell’Ente. Criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. n. 163/2006. Il plico contenente l’offerta e la documentazione richiesta deve pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 12,00 (dodici) del giorno 27 Settembre 2013, esclusivamente per mezzo del servizio postale. L’apertura dei plichi è invece fissata per le ore 11.00 del giorno 1 ottobre 2013 presso la sede della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Taranto, Viale Virgilio n.152, 74121 Taranto.
La ripresa delle attività, dopo la pausa ferragostana, ci ripropone sia su scala nazionale che territoriale l'urgenza di ripartire affrontando, con l'impegno e la responsabilità di sempre, le questioni più urgenti. Sul piano nazionale è auspicabile che il Governo Letta prosegua il proprio lavoro, dedicandosi con più incisività ai problemi delle persone e delle imprese a partire da: -la riforma del sistema fiscale nazionale; -la lotta più incalzante e strutturata all’evasione fiscale; -la lotta agli sprechi del sistema istituzionale per semplificare i livelli amministrativi e venire incontro alle esigenze di efficienza, di riorganizzazione dei servizi ai cittadini, di contenimento della spesa e di trasparenza delle procedure; -la rivalutazione del potere di acquisto di salari e pensioni. A livello territoriale, nei confronti della Regione Puglia, resta di fondamentale necessità il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il restante anno 2013, come risposta urgente e vitale di sostegno al reddito di migliaia di lavoratori di Taranto Brindisi, oltreché affrontare compiutamente i temi della Sanità e delle Politiche sociali. Le numerose vertenze che interessano il sistema economico ionico brindisino, a partire dalle criticità ambientali, dal sistema produttivo industriale, del commercio, dei servizi e dell'agroalimentare, impongono interventi urgenti e risolutivi se si vorranno rendere esigibili le prospettive di sviluppo e le speranze di futuro, che noi pensiamo debbano costruirsi anche mediante la elaborazione di un progetto di sistema ben articolato, in grado di generare occupazione aggiuntiva. La Cisl di Taranto Brindisi intende ribadire che rilancerà con le proprie Federazioni di categoria un programma di lavoro che consideri preliminarmente gli assi attorno ai quali, da tempo, la stessa Cisl si muove e che sono: -la difesa dei sistemi produttivi industriali, presenti nell'ampio territorio, rendendoli sempre più eco-compatibili; -l’economia ambientale, mediante la realizzazione delle Bonifiche e l’ambientalizzazione dei siti industriali a partire dall’emergenza Ilva; -l’economia del welfare – Piani Sociali di Zona e Pac – per dare risposte non solo in termini di assistenza ma anche di possibile nuova occupazione; -agroalimentare e turismo, per sviluppare sinergie e potenziare, riorganizzandoli, i due settori; -l’apertura dei cantieri per la realizzazione delle opere infrastrutturali già finanziate (per Taranto: 1° e 2° Programma viabilità; Interventi nel Comune capoluogo – per Brindisi: Interventi Amministrazione Comunale del capoluogo e Interventi Amministrazione Provinciale); -l’avvio dei cantieri negli ambiti portuali per i quali: • per Taranto è necessario rispettare il crono programma, così come sostiene anche il Presidente dell’Autorità Portuale Sergio Prete, con la corresponsabilità e la relativa attività istituzionale di tutti i soggetti interessati, per non vanificare questa importante occasione di sviluppo aggiuntivo per il territorio; • per Brindisi: consolidamento banchina ammiraglio Millo, disinquinamento seno di ponente, nuovo terminal passeggeri Costa Morena Ovest, completamento infrastrutturazione Costa Morena Est, interventi infrastrutturali per la security portuale, il tutto per circa 50 mln di euro. Sono, inoltre, di imminente cantierizzazione altri 20 mln di euro per il collegamento ferroviario tra Costa Morena Ovest e Costa Morena Est, con le connesse opere di viabilità. -la salvaguardia del sistema Difesa, contro l’inaccettabile decisione dei vertici militari di marginalizzare il territorio e il sindacato dal processo di trasformazione del settore. L'avvenuto ripristino del Tavolo interistituzionale per Taranto, conferma la nostra idea riguardo alla necessità di un intervento diretto e coordinato dei livelli istituzionali a partire da quello Centrale e, contestualmente, continuiamo a ribadire che analoga attenzione deve essere riservata per il territorio di Brindisi, con la istituzione di un Tavolo specifico, al fine di risolvere le criticità in modalità concertata e condivisa, a partire dalle questioni relative alle bonifiche, agli aspetti socio-sanitari ed ai miglioramenti tecnologici del sistema industriale. In tale contesto riteniamo che i luoghi della proposta e della verifica sui temi dello sviluppo devono rimanere la Consulta per lo sviluppo sostenibile presso la Provincia di Taranto ed il Comitato Provinciale Economia e Lavoro/CPEL, insediato presso la Provincia di Brindisi. Continuiamo ad essere convinti che uno sviluppo ecocompatibile per i nostri territori sia possibile ma molto dipenderà dalla capacità propositiva e costruttiva che ogni soggetto preposto sarà in grado di esercitare, nell'ottica di una diffusa corresponsabilità dalla quale non si può mai prescindere per la costruzione del bene comune. Daniela Fumarola
I Consiglieri regionali tarantini prendono posizione sul provvedimento che ha autorizzato l'ILVA di Taranto all'utilizzo delle discariche poste all'interno dello Stabilimento. Un Decreto che ha fatto alzare il tono della polemica e che ha portato l'Assessore regionale Nicastro a chiedere un incontro urgente con il Ministro Orlando il quale ha dato assicurazioni al rappresentante pugliese che saranno valutate tutte le situazioni prima della sua conversione in legge. Seguiremo con attenzione quanto sta accadendo. Per ora ci limitiamo a riportare gli interventi integrali dei Consiglieri regionali Anna Rita Lemma e Alfredo Cervellera. Per il consigliere regionale Pd, Anna Rita Lemma il "Governo bypassa Taranto, il Pd dica No insieme alla città" "L'Ilva, stando al decreto emanato lunedì scorso dal Governo, potrà realizzare due discariche (per rifiuti speciali e pericolosi) evitando la procedura Aia. Fa veramente specie continuare a registrare da parte dell'esecutivo scelte di tipo verticistico, in barba a qualsiasi esigenza di incontro con il territorio. Spiace doverlo ancora sottolineare ma i ministri giunti a Taranto hanno garbatamente evitato il confronto come se la città nulla avesse detto, o rappresentato, nei lunghi mesi di questa articolata e delicata vertenza ambientale ed occupazionale. Il Governo, ancora una volta, procede su Taranto a colpi di decreti d'urgenza, bypassando il territorio, le istanze della popolazione e - secondo alcuni pareri tuttora in fase di approfondimento su un presunto conflitto di poteri con la Regione - la stessa Costituzione. Non si può consentire, pur di garantire all'azienda un abbattimento notevole di costi per lo smaltimento all'esterno dei propri rifiuti speciali e pericolosi, l'uso di un'area come la Mater Gratiae, già provata da decenni di produzioni inquinanti. Si tratta di un altro sacrificio che ai tarantini suona come il danno, ulteriore, che segue l'ennesima beffa. Il Pd, insieme alla Città, dica “no” e chieda al Governo di tornare sui propri passi". Per il consigliere regionale SeL, Alfredo Cervellera il Decreto discariche, ulteriore regalo del Governo all'Ilva "Il Governo Letta-Berlusconi con il decreto d’urgenza per autorizzare le discariche interne all’Ilva non solo è in continuità con quello di Monti-Clini, ma se è possibile riesce a fare ancora di peggio. Infatti, con una procedura, a mio modesto avviso incostituzionale, ignora le competenze della Regione e degli enti locali e qualsiasi loro coinvolgimento per imporre, con un atto autoritario ed antidemocratico, ulteriori aggravi ed umiliazioni ad un territorio già provato dal secolare stupro ambientale della grande industria. Si può fare peggio di Clini per salvare l’Ilva ? si chiede Cervellera. Evidentemente si, se il ministro Orlando ha tenuto conto solo delle volontà espresse dall’industrialista Bondi e dal finto ambientalista Ronchi e non quelle di una popolazione stremata che, dopo quest’atto prevaricatore deciso per far risparmiare l’Ilva, non avrà mai più fiducia in chi ci governa. Sa - si chiede ancora il Consigliere di SEL - il ministro Orlando che la “Mater Gratiae” è una bomba ecologica a cielo aperto? Che in quella discarica per più di mezzo secolo, dall’Italsider ad oggi, si sono accumulate, seppellite e stratificate tonnellate di sostanze tossiche e nocive che sicuramente pregiudicano l’eco sistema del Mar Piccolo? Sa che nelle vicinanze di quel territorio si sono seppelliti barili di apirolio, sostanza tra le più velenose per l’ambiente, che come teme l’Arpa sta raggiungendo attraverso la falda freatica il Mar Piccolo, aggravando quell’inquinamento da diossina che ha costretto i nostri mitilicoltori a trasferirsi in Mar Grande con un grave danno alla loro e alla nostra economia? Non era più logico procedere, prima di sanare con un atto d’imperio una situazione illegittima, a una bonifica delle discariche Ilva con una rigorosa e stringente (anche nei tempi di attuazione) Autorizzazione Integrata Ambientale? Quando si interverrà sulla questione dell’inquinamento delle falde acquifere, essenziale per il risanamento ambientale di Taranto, tenuto volutamente fuori da Clini dall’AIA nel decreto “Salva-Ilva”? E adesso dopo che è stato combinato questo ulteriore pastrocchio e danno che potrebbe rivelarsi irreversibile nei confronti di Taranto cosa faranno i nostri parlamentari della strana maggioranza PD-PDL all’atto della sua conversione in Legge? Si limiteranno ad approvare, o addirittura a peggiorare come hanno già fatto nel passato il Decreto Legge, o correranno ai ripari imponendo al Governo il suo ritiro? Unica misura decente se vogliamo il rispetto per il nostro territorio e una speranza legittima per il suo risanamento. Per questo, nell’unirmi alle proteste che da più parti, politiche, istituzionale e sociali, si levano contro questo atto aberrante del Governo, auspico un intervento deciso dalla Regione Puglia e del Comune di Taranto fino ad avanzare, se verificati i dubbi di costituzionalità di cui innanzi parlavo, un ricorso presso la Suprema Corte per annullare le parti del Decreto Legge che concedono questo ulteriore “regalo” all’Ilva".

La G.U. n. 195 del 21-8-2013 ha pubblicato il DECRETO 17 giugno 2013 con il quale il Ministro dell'Ambiente Orlando ha proceduto alla nomina del prof. Edoardo Ronchi a Sub-Commissario per la societa' per azioni ILVA. Come si ricorderà Edo Ronchi, nato a Treviglio in provincia di Bergamo (città molto vicina a Brescia dove ha sede legale la società ILVA) in passato è stato Ministro dell'Ambiente. Durante il suo dicastero ha consentito l'approvazione del TUA, D.Lgs. 152/2006 , il Testo Unico Ambientale. Il compenso del sub commissario e' determinato nella misura del 50 per cento di quella fissata per il commissario Enrico Bondi, di cui piacerebbe conoscere l'importo. Il sub commissario resta in carica per un anno a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge 4 giugno 2013, n. 61. Il commissariamento è eventualmente prorogabile di 12 mesi fino ad un massimo di 36 Il sub commissario puo' avvalersi, nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite, del supporto tecnico e operativo dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), nonché delle competenti Direzioni del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di societa' specializzate a totale capitale pubblico e delle societa' di scopo di societa' a capitale pubblico, senza costi per il sub commissario e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Il sub commissario, nell'ambito delle sue funzioni, supporta il commissario straordinario ai fini del piano di cui all'art. 1, comma 5, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, e a tal fine partecipa all'istruttoria e acquisisce le proposte del Comitato di cui al citato art. 1, comma 5, prima della trasmissione del piano al Ministro.

Il Presidente dell'Autorità portuale di Taranto Sergio Prete,con riferimento all'intervento di alcuni Parlamentari del PD riguardo al porto di Taranto, sottolinea che la situazione è effettivamente estremamente importante, visto il ruolo riconosciuto allo scalo jonico nella futura programmazione dei trasporti italiani e continentali. Non bisogna dimenticare, infatti, che quello di Taranto rappresenta il terzo scalo nazionale per traffico di merce ed è stato individuato come una delle infrastrutture strategiche europee. Lo sviluppo del porto di Taranto ha un impatto e una rilevanza globale, poiché interessa tutta l' Europa e Paesi lontani come la Cina e Taiwan, di cui due delle loro aziende maggiori, la HPH, di proprietà del miliardario di Hong Kong Li Ka‐shing, e la Evergreen hanno investito sul territorio. Tale situazione ha una grande attenzione da parte del Governo italiano. Per quanto attiene ai rapporti con HPH ed Evergreen si chiarisce che, al fine di superare la grave situazione di empasse derivante dalla mancata realizzazione dei richiesti e necessari interventi infrastrutturali di adeguamento competitivo del porto, protrattasi sino al 2011, è stato siglato l'accordo del giugno 2012 ed è stato nominato il Commissario Straordinario (che non può però derogare alle norme comunitarie ed a quelle in materia ambientale). Nel contempo è stata predisposta la progettazione delle opere, è in fase di conclusione la procedura di aggiudicazione dei lavori di adeguamento/consolidamento della banchina del Molo Polisettoriale, nei prossimi giorni sarà concluso l'iter di approvazione del dragaggio e della vasca di colmata e subito dopo si concluderanno le procedure di approvazione della diga foranea e della radice della banchina del Molo Polisettoriale e, infine, è stato trovato l'accordo, dopo 15 anni, per la delocalizzazione del Terminal Rinfuse. É di tutta evidenza che questo è un momento particolarmente delicato perché tanto HPH che Evergreen chiedono che le procedure ed i lavori vengano conclusi nel più breve tempo possibile, ed è per questo che il Commissario Straordinario ha già chiesto alla Presidenza del Consiglio di convocare una riunione a metà settembre per la condivisione di un cronoprogramma delle ulteriori attività che sia vincolante, tanto per le parti pubbliche che per quelle private; in tale occasione, inoltre, il Commissario Straordinario, oltre ad affrontare anche la problematica relativa alla cassa integrazione, intende proporre l'istituzione di un ristretto comitato di referenti delle Amministrazioni coinvolte. Occorre, pertanto, mantenere alta l'attenzione sulle procedure e sulla loro tempistica per evitare di pregiudicare il progetto di rilancio territoriale che necessariamente passa attraverso la realizzazione dell' adeguamento competitivo del porto e che vede nella crescita del traffico containerizzato uno dei punti cardine, anche al fine di consentire il concreto sviluppo delle infrastrutture logistiche alcune delle quali già in corso di realizzazione. Diventa essenziale che il cronoprogramma venga applicato e rispettato da tutte le Amministrazioni in maniera rigorosa, altrimenti vi è il rischio che quanto paventato si realizzi e gli investitori stranieri si possano ritirare. Ben venga, pertanto, una attenzione diffusa sui procedimenti di approvazione/esecuzione delle opere ed anche un supporto all'attività' del Commissario Straordinario presso le Amministrazioni competenti al rilascio delle varie approvazioni e prescrizioni.

Avviso pubblico di mobilità, per titoli ed esame, per 1 posto di dirigente avvocato REQUISITI DI AMMISSIONE a) essere dipendenti a tempo indeterminato di Azienda o Ente pubblico SSN o altra Pubblica Amministrazione ed essere inquadrati nel profilo professionale oggetto presente procedura mobilità; b) aver superato periodo di prova; c) piena e incondizionata idoneità fisica a esercizio mansioni proprie della qualifica; d) iscrizione Elenco speciale annesso all’Albo degli Avvocati. Il termine di presentazione delle domande è perentorio e scade ad ogni effetto il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica dell’avviso. Sono ammesse esclusivamente due modalità di presentazione delle domande: - consegna diretta all’Ufficio protocollo dell’Azienda, in Viale Virgilio, 31 - 74121 Taranto (ore 9,00/14.00 tutti i giorni - il martedì e il giovedì anche di pomeriggio 15,30/17,30); - trasmissione tramite servizio pubblico postale, esclusivamente a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, indirizzo: Direttore Generale della Asl Taranto- Viale Virgilio, 31 - 74121 Taranto. Informazioni potranno essere richieste, negli orari d’Ufficio, (ore 10,00-12,00) al Servizio Personale della ASL di Taranto - Viale Virgilio, 31 - tel. 099/7789190. Concorso pubblico, per titoli ed esame, per 1 posto di dirigente avvocato. REQUISITI GENERALI PER L’AMMISSIONE a. cittadinanza italiana, salve equiparazioni stabilite da leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi Unione Europea; b. idoneità fisica all’impiego; c. godimento diritti civili e politici; d. non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni. REQUISITI SPECIFICI PER L’AMMISSIONE a. laurea in Giurisprudenza (vecchio ordinamento didattico); b. abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato; c. cinque anni di servizio effettivo corrispondente alla medesima professionalità prestato in enti del Servizio sanitario nazionale nella posizione funzionale di settimo e ottavo livello, ovvero in qualifiche funzionali di settimo, ottavo e nono livello di altre pubbliche amministrazioni ovvero esperienze lavorative con rapporto di lavoro libero-professionale o di attività coordinata e continuata presso enti o pubbliche amministrazioni, ovvero di attività documentate presso studi professionali privati, società o istituti di ricerca, aventi contenuto analogo a quello previsto per corrispondenti profili del ruolo medesimo, ai sensi dell’articolo 26 del D.Leg.vo 165/2001. d. iscrizione albo professionale, attestata da certificato in data non anteriore di sei mesi rispetto a quella di scadenza del bando. Requisito non richiesto per pubblici dipendenti. Domanda di ammissione dovrà essere inviata, pena esclusione, al Direttore Generale Azienda Sanitaria di Taranto, Viale Virgilio - 74121 Taranto, a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento. Termine presentazione domande scade il 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Qualora il giorno di scadenza sia festivo, termine di scadenza prorogato al primo giorno non festivo. Per informazioni rivolgersi all’Area Gestione del Personale - U.O. “Concorsi e Assunzioni”, sito in Taranto, Viale Virgilio n. 31 tel. 099/7786761 - 099/7786190-099/7786195. Responsabile del procedimento concorsuale è il Dirigente Responsabile Dipartimento Risorse Umane Dott. Pasquale Nicolì Avviso pubblico di mobilità, per titoli ed esame, per 1 posto di dirigente ingegnere. REQUISITI DI AMMISSIONE a) essere dipendenti a tempo indeterminato di Azienda o Ente pubblico SSN o altra Pubblica Amministrazione ed essere inquadrati nel profilo professionale oggetto presente procedura mobilità; b) aver superato il periodo di prova; c) piena e incondizionata idoneità fisica a esercizio mansioni proprie della qualifica di cui trattasi; d) iscrizione all’Albo degli Ingegneri. Sono ammesse esclusivamente due modalità di presentazione delle domande: - consegna diretta all’Ufficio protocollo dell’Azienda, in viale Virgilio, 31 - 74121 Taranto (dalle ore 9,00/14.00 tutti i giorni - il martedì e il giovedì anche di pomeriggio 15,30/7,30); - trasmissione tramite servizio pubblico postale, esclusivamente mezzo di raccomandata con avviso ricevimento, indirizzo: Direttore Generale della Asl Taranto - Viale Virgilio, 31 - 74121 Taranto. Termine presentazione domande è perentorio e scade ad ogni effetto il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica del presente avviso. Informazioni potranno essere richieste, negli orari d’Ufficio, (ore 10,00-12,00) al Servizio Personale della ASL di Taranto - Viale Virgilio, 31 - tel. 099/7789190. Concorso pubblico, per titoli ed esame, per 1 posto di dirigente ingegnere. REQUISITI GENERALI PER L’AMMISSIONE: a. cittadinanza italiana, salve equiparazioni stabilite da leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi Unione Europea; b. idoneità fisica all’impiego; c. godimento dei diritti civili e politici; d. non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni. Non possono accedere agli impieghi coloro che sono stati destituiti dall’impiego per averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile. REQUISITI SPECIFICI PER L’AMMISSIONE: a. laurea (conseguito in base a pregresso ordinamento) in: Ingegneria Biomedica/Elettronica/Meccanica o Clinica; b. cinque anni di servizio effettivo corrispondente alla medesima professionalità prestato in Enti del SSN nelle categorie D e Ds (ex posizione funzionale di livello settimo, ottavo e ottavo bis), ovvero in qualifiche funzionali di settimo, ottavo e nono livello di altre Pubbliche Amministrazioni; ovvero in possesso di esperienza lavorativa con rapporto di lavoro libero professionale o di attività coordinata e continuata presso enti o pubbliche amministrazioni ovvero di attività documentate presso studi professionali privati, società o istituti di ricerca aventi contenuto analogo a quello previsto per corrispondenti profili del ruolo medesimo; c. abilitazione professionale ed iscrizione all’Albo degli ingegneri. Domanda di ammissione dovrà essere inviata, a pena di esclusione, alla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria di Taranto, Viale Virgilio - 74121 Taranto, a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento. Il termine per la presentazione delle domande scade il 30° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso, per estratto, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Qualora giorno di scadenza sia festivo, termine di scadenza è prorogato al primo giorno non festivo. Per informazioni rivolgersi all’Area Gestione del Personale - U.O. “Concorsi e Assunzioni”, sito in Taranto, Viale Virgilio n. 31 tel. 099/7786761 - 099/7786190 ¬099/7786195. Responsabile del procedimento concorsuale è il Dirigente Responsabile del citato Dipartimento Risorse Umane, Dott. Pasquale Nicolì

BEN 20 UNITA' LAVORATIVE RISCHIANO DI PERDERE DEFINITIVAMENTE IL POSTO A CAUSA DELL'INERZIA DEL COMUNE DI TARANTO. COSI ALMENO PARE CONSIDERATO CHE DALLO SCORSO 17 LUGLIO NON SI RIUNISCE LA GIUNTA COMUNALE CHE DOVREBBE DARE IL VIA LIBERA AL PROGETTO DI RECUPERO E DI RIPRESA DELL'ATTIVITA' DEL RINOMATO E STORICO RISTORANTE IL GAMBERO IN CITTA' VECCHIA. I DEFINITIVA E' STATA GIA' PRESENTATA UNA RELAZIONE PER CONSENTIRE ALLA NUOVA SOCIETA' GESTITA DA RAFFAELE RAIA DI FAR RIPARTIRE L'ATTIVITA' DEL NOTO LOCALE TARANTINO. TUTTAVIA PRIMA DI POTER DARE AVVIO OCCORRE IL PARERE DEFINITIVO DELLA GIUNTA DEL COMUNE DI TARANTO CHE COME DETTO NON SI RIUNISCE DA OLTRE UN MESE

Il COMUNE di TARANTO, in CONSIDERAZIONE DELL'AUTORIZZAZIONE AIA ALL'ILVA di TARANTO ha indetto e convocato una apposita Conferenza di Servizi per il prossimo 18 settembre per poter procedere e dare esecuzione al progetto di copertura dei parchi materie prime dello stabilimento ILVA di Taranto. Per la stessa data è stata indetta un'altra Conferenza di Servizi questa volta per dare esecuzione al progetto di copertura area di svuotamento scoria liquida dalle paiole e ripresa scoria raffreddata sempre dello stabilimento ILVA di Taranto. Eppur si muove. Qualcosa comincia a muoversi. Certo è una strada lunga, difficoltosa, piena di insidie ed ostacoli, ma un primo percorso è stato tracciato. Procediamo con le varie coperture e poi cominciamo a dare concretezza agli impegni assunti. Taranto guarda, i cittadini di Taranto guardano e vogliono respirare serenamente con i loro figli. Non vogliamo più vedere quello che abbiamo visto qualche giorno fa nella sala d'attesa dell'eccellente reparto oncologico dell'Ospedale Nord. Un reparto sempre pieno che lavora h24 perché l'emergenza aumenta sempre più.

In relazione alla nota del sindaco di Taranto Ippazio Stefàno sulle problematiche relative alla classificazione delle acque del Mar Grande, interviene l'assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni. "Le relazioni di franco e leale confronto istituzionale e il rapporto contraddistinto da reciproca stima con il mio concittadino e sindaco di Taranto Ippazio Stefàno mi invitano a precisare alcune questioni relative alla classificazione delle acque del Mar Grande. Il sindaco e i miticoltori tarantini sanno bene quale impegno in questi mesi sia stato profuso nel tentativo di arginare gli effetti della crisi del comparto determinata dalla grave congiuntura economica e dalle note vicende legate alle condizioni delle acque del Mar Piccolo. Mi piace ricordare, a tal proposito, che lo scorso 8 luglio nel Convento di san Francesco a Taranto abbiamo tenuto un Tavolo tecnico regionale e un convegno internazionale sul “Rafforzamento della competitività e produttività dell’acquacoltura per uno sviluppo locale sostenibile” che ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti delle Organizzazioni Professionali, della ASL e dell'ARPA. Lo scorso 8 agosto, invece, insieme con l'assessore regionale al Welfare e alle Politiche del Benessere Elena Gentile, è stato affrontata proprio la questione della classificazione delle acque che non può essere liquidata come un semplice "problema burocratico". E' noto a tutti che la Regione Puglia, in questo caso particolare, è tenuta a seguire e ad osservare le normative nazionali che, a loro volta, rispecchiano le direttive comunitarie. In caso di inosservanza, la Regione Puglia potrebbe incorrere negli ammonimenti dell'UE e in gravi sanzioni pecuniarie che finirebbero per rendere meno agevole il delicato percorso per alleviare la crisi dei mitilicoltori. Vi è poi una questione di carattere squisitamente igienico-sanitario che pure va tenuta in considerazione. Che cosa succederebbe nel caso vi fosse una patologia imputabile al consumo dei mitili? E' una domanda che rivolgo tenendo lontano ogni intento polemico. Naturalmente, nel rispetto delle normative vigenti e in un clima di serena e proficua collaborazione istituzionale, non lascerò nulla di intentato - e il mio impegno sarà massimo pur in questo periodo feriale - per tentare di accorciare i tempi "tecnici" e consentire la tempestiva commercializzazione del prodotto dei mitilicoltori".

Il presidente di Confcommercio Taranto agli inizi dl mese di agosto ha evidenziato alcuni dati riguardanti chiusure, occupazione, consumi, ecc, del settore del commercio che in provincia jonica conta più del 60% degli occupati. A settembre, dopo la pausa di ferragosto - ha detto Leonardo Giangrande - resteranno chiusi e per sempre molti negozi, in molti casi si tratta di brand importanti con esercizi nel cuore commerciale del capoluogo dove le chiusure nei primi sei mesi del 2013 sono state pari a 321, superando già la metà delle chiusure dell’intero 2012 quando le saracinesche abbassate furono 543 lo scorso anno. Sono dati che testimoniano quello che è la realtà dei fatti percorrendo alcune vie del capoluogo come De Cesare, Mazzini, Principe Amedeo, Anfiteatro, Battisti, Liguria, le Piazze del centro, caratterizzate da una sequenza di saracinesche chiuse in alcuni tratti impressionante. Stesso discorso vale per le due più importanti vie del centro D'Aquino e Di Palma dove negozi monomarca starebbero per chiudere i loro punti vendita in Taranto, e con altri che si appresterebbero ad andar via dalla città dei due mari. Quello che si teme fortemente è che a fine anno si possa arrivare ad una cifra a quattro numeri. Ad affossare ancora di più il settore è il continuo ridursi dei consumi che vede la provincia jonica – nel 2012 ultima in Puglia - anche nel 2013 con un -2,6 %. Una riduzione dovuta certamente ad una crisi che ha colpito l'intero territorio provinciale ed in maniera particolare il capoluogo con il numero di lavoratori licenziati, in cassa integrazione ed in mobilità in continuo aumento. Si tratta di soggetti che con il magro compenso che percepiscono a fine mese non riescono a pagare i mutui sottoscritti per acquistare in passato auto e case con molti di loro che non riescono ad arrivare al 31 per soddisfare le esigenze primarie come quella di far mangiare i propri figli. Si eliminano tutte le spese inutili, quest' estate non è andati in giro per evitare di spendere i soldi inutilmente, e lo si è visto chiaramente con le strade della litoranea salentina, un tempo super trafficate, quest'anno totalmente libere. Per tutte queste ragioni Confcommercio sta provando ad avviare un percorso di collaborazione con Consulenti del lavoro e Commercialisti, nell'intento di aiutare concretamente le imprese attraverso servizi di informazione, approfondimento ed assistenza in materia di lavoro, normative contrattuali, accesso al credito. "Un tema quest'ultimo sui cui occorre trovare al più presto - ha ribadito il massimo rappresentante dei commercianti ionici - un’intesa con il sistema bancario, anche per rendere pienamente operativi gli 11 milioni e mezzo di euro che la Regione Puglia ha messo a disposizione del Confidi Confcommercio Puglia da utilizzare per le imprese. Si tratta di una situazione molto difficile in quanto malgrado l’80% del prestito sia garantito dalla confidi, risulta complesso utilizzare queste risorse per la indisponibilità degli istituti di credito, sempre più arroccati in una monolitica posizione di difesa. Ma Confcommercio di Taranto non si sta fermando qui e sta puntando in maniera incisiva al contenimento dei costi dei fitti ed a politiche fiscali incentivanti. Per la organizzazione dei commercianti ionici l'approvazione da parte del Consiglio comunale di Taranto del Piano del Commercio deve costituire una occasione utile ad avviare un confronto su alcuni importanti temi ribaditi n una lettera inviata al Sindaco e all’Assessore allo Sviluppo Economico e Produttivo, e che essenzialmente sono quelli di individuare strumenti tributari di sostegno ed incentivi alle nuove aperture nel Borgo e in Città Vecchia che potrebbe essere utile a frenare la desertificazione delle più importanti aree a vocazione commerciale della città. "La rapidità con cui il degrado sta erodendo pezzi del tessuto urbano, ad alta presenza di attività terziarie sino a pochi mesi fa, richiede - per Confcommercio - una pronta attuazione di quanto deciso dalla massima assise cittadina e l’avvio urgente di un confronto con i massimi esponenti politici e tecnici degli assessorati competenti. Ogni ulteriore indugio, seppure di solo qualche mese, - dicono dal Palazzo di vetro - potrebbe essere disastroso".

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