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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1907)

Si è svolta domenica 29 settembre a Taranto al Quartiere Salinella la manifestazione per la rigenerazione urbana di un'area degradata. Volontariato, pubblico e privato insieme per pulire il mondo A volta accade che, sotto l’azione propositiva del volontariato, pubblico e privato riescano a mettersi insieme al grido di “Puliamo il mondo!”. È accaduto stamattina al quartiere Salinella di Taranto dove si è tenuta l’iniziativa locale della campagna nazionale di volontariato di Legambiente “Puliamo il mondo” che, con il coordinamento dell’associazione di volontariato, ha realizzato un importante intervento di rigenerazione urbana per trasformare in una nuova piazza un’area degradata rendendola fruibile ai cittadini. È un progetto di Legambiente Taranto partito tempo addietro, immediatamente “sposato” dal Centro Servizi Volontariato (CSV) di Taranto che ne ha sostenuto significativamente i costi, e che poi ha registrato via via l’adesione del Comune di Taranto, che ha piantumato gli alberelli, nonché di una serie di aziende private, come la Mongolfiera Taranto che ha contribuito ai costi, e di altre imprese locali che hanno messo a disposizione materiali edili e di altro genere. Oggetto dell’intervento è stata una area del Quartiere Salinella, sita tra via Golfo di Taranto e via Lago di Monticchio: il perimetro, al cui centro c’è un campetto di calcio sterrato, è stata delimitato con marciapiedi e con alberelli, mentre in un angolo è stato allestito un piccolo parco giochi per i più piccoli con altalene. Nello stile “partecipato” di Legambiente, oggi si è tenuta l’inaugurazione di questa nuova piazza del Quartiere Salinella: oltre ai volontari di Legambiente, si sono infatti mobilitati l’Associazione Venti del Sud costituita dai cittadini che abitano in zona, il Gruppo Scout della Parrocchia Santa Famiglia di Nazareth, i volontari dell’Associazione per la Protezione Civile di Taranto; l’AMIU ha assicurato la propria collaborazione. Così nella prima parte della mattinata tutti hanno ramazzato, imbiancato, ripulito dai rifiuti l’area e le zone adiacenti; in seguito la manifestazione si è naturalmente trasformata in una festa di cittadinanza attiva e di volontariato con un brindisi finale e con la riappropriazione di questa zona di territorio “rigenerato” da parte dei cittadini residenti. L’intervento è stato poi presentato alla stampa da Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, e da Massimo Prontera del direttivo del Circolo. “Questa area – ha spiegato Massimo Prontera, progettista e direttore dei lavori – versava in uno stato di degrado assoluto, ridotto com’era, a una sorta di discarica per rifiuti di ogni tipo, in particolare inerti: grazie al nostro intervento è stato trasformato in un’area a verde attrezzato”. Lunetta Franco ha invece sottolineato i dati sempre molto negativi della raccolta differenziata nella nostra città e la necessità di cambiare radicalmente la gestione dei rifiuti all’interno delle aree mercatali cittadine, rifiuti che, come nel caso del mercato settimanale e del mercato coperto della Salinella, vanno a finire tutti tra i rifiuti indifferenziati, quando non sono abbandonati in strada senza alcuna attenzione per le condizioni igieniche che si vengono di conseguenza a creare. La maggior parte dei rifiuti raccolti oggi proviene presumibilmente dal mercato (buste, fogli di carta per gli involti) e dunque il danno per la collettività è doppio: aree vicine ai mercati perennemente sporche e rifiuti in discarica. Prima di passare ai ringraziamenti di rito, Lunetta Franco ha lanciato la campagna, già anticipata sul web, “Diamo un nome alla piazza recuperata da Legambiente”: “il degrado – ha dichiarato la Franco – è anche figlio di una sciatteria che permette alle città di espandersi senza che chi le amministra si prenda neppure il fastidio di trovare un nome a vie e piazze, lasciandole senza identità. Questo spazio non ha un nome e per questo motivo Legambiente ha lanciato la sua campagna proponendo ai cittadini di votare un nome, legato all’impegno per l’ambiente o per i bambini, scelto tra i sette che l’associazione ha ritenuto particolarmente significativi. Il nome più votato sarà proposto all’Amministrazione Comunale per l’intitolazione della piazza. I nomi proposti sono Antonio Cederna, Laura Conti, Renata Fonte, Alexander Langer, Gianni Rodari, Piazza Taksim, Angelo Vassallo. Lunetta Franco ha quindi ringraziato tutti coloro che con i loro contributi, hanno reso possibile un intervento così ambizioso per un’associazione di volontariato dotata di risorse assolutamente esigue. In primo luogo il Centro Servizi Volontariato di Taranto il cui presidente Carlo Martello, presente all’inaugurazione, ha subito creduto e sostenuto il progetto, quindi il Comune di Taranto, rappresentato dall’assessore all’Urbanistica Francesco Cosa, il Centro Commerciale La Mongolfiera , rappresentato dal direttore Stefano D’Errico, la Vibrotek srl, la MP lavori srl, la Lacitignola srl, la D’Erchia Restauri srl. Un ringraziamento particolare è andato ai progettisti Massimo Prontera – che si è sobbarcato anche il delicato incarico di direttore dei lavori – e Valentino Traversa che hanno messo a servizio dell’”impresa” la loro competenza e professionalità a titolo assolutamente gratuito e rinunciando persino al rimborso delle spese vive, e ai tanti soci di Legambiente che hanno contribuito con le loro sottoscrizioni alla realizzazione del progetto insieme ad alcuni cittadini che hanno aderito a una sottoscrizione lanciata sul web.
Un ordine del giorno da inviare al Governo nazionale e a quello regionale finalizzato a monitorare con maggiore attenzione l’attività delle Ferrovie del Sud est. E’ questa la richiesta inviata ai Sindaci dal Consigliere regionale Francesco Laddomada (LPpV). “Con l’inizio dell’anno scolastico le criticità e i disservizi che le FSE stanno creando all’utenza sono notevolmente aumentati. Non passa giorno – infatti – che si susseguono su tutte le linee servite dalla Sud est ritardi, avarie, sovraffollamenti sugli autobus, specie negli orari scolastici. È ormai una costante vedere casi di ragazzi che rimangono appiedati a causa di mezzi pieni all’inverosimile. Criticità che provocano ovvi disagi agli studenti e alle stesse famiglie. Si pongono quindi una serie di problematiche che abbracciano anche questioni relative alla sicurezza degli utenti e degli stessi autisti costretti a turni massacranti e poco tutelati. Criticità recentemente sollevate in maniera molto forte anche dalle OO.SS. che intravedono in questa situazione sempre più ingestibile dei seri rischi per la tenuta e la stessa sopravvivenza dell’Azienda. Come ho sempre avuto modo di evidenziare – continua Laddomada – altra priorità deve essere quella di salvaguardare i posti di lavoro e contestualmente attivare - auspico che sia ancora possibile - un serio rilancio dell’Azienda. Rilancio che assicuri, contestualmente, una maggiore attenzione verso aspetti quali la sicurezza e l’affidabilità dei mezzi. Per queste ragioni - conclude Laddomada - ho inviato una richiesta ai sindaci, quali massimi esponenti delle istanze del territorio. Una nota nella quale chiedo che sia approvato dalle giunte comunali che lo ritenessero opportuno un OdG nel quale impegnano il Governo nazionale e quello regionale a prestare la massima attenzione a queste problematica che incide in maniera importante nella quotidianità degli utenti e degli stessi operatori.”
Più semplice, meno burocratica, più flessibile e con strumenti di sostegno più forti soprattutto per chi vive davvero di agricoltura. Il giudizio dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, nonché coordinatore di tutti gli assessori regionali al ramo in Conferenza Stato-Regioni, Fabrizio Nardoni, premia l’accordo sulla nuova Politica Agricola Comune raggiunto in settimana a Bruxelles alla fine del trilogo tra Commissione UE, Consiglio ed Europarlamento. Il lavoro svolto con gli oltre 800 emendamenti di compromesso che hanno modificato l’accordo dei capi di stato e di Governo di giugno, rende merito all’attenzione mostrata nei confronti dell’agricoltura mediterranea dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo presieduta dal nostro Paolo De Castro – scrive Nardoni – si è riusciti in questa maniera a contenere l’idea di una PAC che favorisse solo i grandi appezzamenti e le grandi masserie del nord Europa e riducendo di fatto del 5% i finanziamenti alle aziende che ricevono più di 150mila euro. Un compromesso che rende questo strumento più equo e riavvicina la nostra agricoltura a quella degli altri Stati membri. Un pacchetto che vale il 40% del bilancio comunitario che strizza l’occhio in particolar modo all’agricoltura eco-sostenibile. La diversificazione delle colture, il mantenimento di superfici verdi permanenti (preservate le colture arboree), la preservazione di zone ecologiche e il sostegno all’agricoltura biologica, parametri da cui dipenderanno una serie di aiuti diretti sono la dimostrazione di un fare agricoltura virtuoso a cui anche come sistema delle regioni e territorio pugliese da tempo ci stiamo impegnando – dice ancora l’Assessore Nardoni – nell’ottica di un comparto più innovativo, più giovane e più sensibile alle tematiche del benessere collettivo. Ora è opportuno che i sensibili miglioramenti raggiunti attraverso questa intesa che per la fine del mese giungerà in sessione plenaria in Parlamento non vengano vanificati dal ritardo degli Stati membri. Per questa ragione – termina Nardoni - da tempo sollecitiamo il Ministro delle Politiche Agricole italiano, Nunzia De Girolamo ad un confronto diretto per definire il quadro di certezze normative, procedurali e di tempistica che dovranno regolare questa fase di ponte tra la vecchia e la nuova PAC.
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 127 del 26-09-2013 è stata pubblicata la richiesta dell’ AMIU di TARANTO di Valutazione impatto ambientale della propria unità locale localizzata in Taranto in località “La Riccia Giardinello”. Il progetto è finalizzato a consentire l’ampliamento dell’attività di gestione rifiuti attualmente effettuata dalla “A.M.I.U. Taranto S.p.A.” e, contemporaneamente, a dare concreta attuazione ad un programma di potenziamento delle attività di recupero rifiuti, prevalentemente costituiti da frazioni cellulosiche, finalizzata a rendere un servizio adeguato di tipo “global service” ed al passo con le richieste di una sempre più stringente normativa in materia ambientale. In totale è prevista la movimentazione annua complessiva di 1.700,00 t/anno di rifiuti speciali pericolosi e 50.000,00 danno di rifiuti speciali non pericolosi con una potenzialità di stoccaggio istantaneo di 100,00 t di pericolosi e 1.250,00 t di non pericolosi. Per quanto attiene la capacità di selezione dei rifiuti in ingresso, in particolare di plastica, cellulosici e multimateriale, la capacità produttiva dell’impianto di selezione è pari 8 t/ora (pari a 144 t/giorno) nel caso dei cellulosici (carta e cartone) e di 4 t/ora (pari a 72 t/giorno) nel caso di plastica e multimateriale (plastica + barattolame in acciaio + barattolame in alluminio);
Sulla vertenza “Isolaverde” di Taranto – società partecipata da Provincia e Italia Lavoro che si occupa di pulizie, raccolta differenziata, manutenzioni e scarichi – interviene l’assessore al Lavoro, Leo Caroli. “Dispiace constatare che nella vertenza Isolaverde l’accordo firmato lo scorso 21 luglio presso l’assessorato al Lavoro della Regione per la salvaguardia occupazionale dei dipendenti sia stato sostanzialmente disatteso”. “Infatti – prosegue – non risulta onorato l’impegno delle parti – sindacati e società – ad attivare un confronto territoriale finalizzato alla sottoscrizione di un contratto di solidarietà. In questo ambito auspico fortemente che non trovino spazio le spinte corporative ed egoiste che porterebbero al licenziamento di 120 esuberi. Mi auguro invece che prevalga lo spirito solidale che porti, anche a fronte di qualche sacrificio, ad evitare che anche un solo licenziamento possa intervenire nella vertenza”. “Al fine – conclude - di verificare lo stato di attuazione dell’accordo del 21 luglio e per favorire la ricomposizione del quadro delle relazioni tra sindacati e azienda, la Regione pronta a fare ogni sforzo utile”.
Il Consorzio SAF€RA e l'INAIL, partner italiano del consorzio, hanno pubblicato il primo Bando congiunto per finanziare proposte di ricerca sui fattori umani nella sicurezza, incluso il valore della sicurezza. Le proposte dovranno affrontare una o entrambe le seguenti questioni: 1) Il valore “sicurezza” e i valori della sicurezza; 2) Resilienza: come migliorare la gestione della sicurezza. 1.Il valore “sicurezza” e i valori della sicurezza •Si riconosce ormai che i fattori umani e organizzativi hanno un impatto significativo sulla sicurezza, e sono sempre più oggetto degli interventi di gestione per il miglioramento della sicurezza. Questi fattori, tuttavia, sono più indefiniti rispetto agli approcci tecnici che tradizionalmente caratterizzano questi interventi. Il concetto di sicurezza dipende dalle attitudini e dai sistemi valoriali della società in modi che sono poco conosciuti. Nuove sfide nascono da nuove modalità di lavoro e dalle nuove forme di regolamentazione della sicurezza.
,L’unica cosa di unitario che la Fiom sa proporre a Fim e Uilm sono gli scioperi. Per fare scioperi insieme, bisogna avere come minimo piattaforme e obiettivi comuni, e una valutazione condivisa su come si fa sindacato e su come affrontare la crisi industriale nel Paese. Niente di tutto questo oggi ci unisce alla Fiom. Proporre scioperi generali confusi negli obiettivi sindacali e con ogni evidenza più pensati per il congresso della Cgil e la politica, non servono ai lavoratori e non aiutano per rilanciare l’industria e l'occupazione nel nostro Paese.
“Il recente incontro tenuto presso l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Taranto, da noi fortemente sollecitato da tempo, non ha prodotto risultati particolari in ordine alla serie di questioni da noi poste all’Assessore al ramo, per cui esprimendo il nostro giudizio negativo sulla indeterminatezza di ciò che ci è stato chiesto persino di firmare, chiederemo di aggiornarlo al fine di approfondire tematiche strategiche che coinvolgono gli interessi della categoria del commercio su aree pubbliche e dei cittadini-utenti.” E’ perentoria la presa di posizione di Cosimo Giannattasio e di Giovanni Castellano, rispettivamente Coordinatori della Felsa Cisl e della Fivag Cisl territoriali Taranto Brindisi. “In particolare, per quanto attiene al quartiere Tamburi, permane lo stato di sofferenza logistica degli attuali operatori che danno vita al mercato settimanale del sabato, divenuti 250, a causa di abbandoni e revoche, dagli originari 300. Essi restano dislocati anche in vie adiacenti e perciò in modalità dispersiva e francamente antieconomica, a seguito della voragine apertasi a febbraio del 2012 le cui responsabilità sono ancora in corso di accertamento da parte della Magistratura”, scandiscono Giannattasio e Castellano “per cui abbiamo preteso dall’Assessore risposte certe e risolutive, che in verità non è stato nelle condizioni di fornirci, per quanto attiene al ritorno alla completa funzionalità del piazzale vecchio, oppure a soluzioni alternative che noi chiediamo di concertare perché si operino scelte condivise.” Su un’altra questione ancora, da anni posta dalla Felsa Fivag Cisl non è stato possibile, nel corso del citato incontro, ottenere risposte adeguate. “Si tratta della nostra pressante, storica richiesta di tenere in vita i mercati settimanali nella prima domenica di mese a Talsano e a Salinella o, in subordine, pensare ad una prima domenica a Talsano ed a una terza a Salinella o viceversa al fine di venire incontro ad eventuali difficoltà legate alla insufficienza numerica di Vigili Urbani da impegnare nella di sicurezza e nel controllo” proseguono i rappresentanti sindacali “ma l’Assessore ci ha opposto l’idea di istituire, sopprimendo dopo 20 anni i due mercati, una fantomatica, generica Fiera non meglio identificata e chissà in quali zone della Città ancora da individuare, di fatto volendo determinare una gratuita penalizzazione degli attuali complessivi 350 operatori, gran parte dei quali rimarrebbero senza lavoro e senza reddito. E, ovviamente, penalizzando anche i tarantini i quali aspettano la domenica dopo una lunga settimana di lavoro per fare acquisti a prezzi calmierati, cioè tipici di una offerta commerciale alternativa.” Su questi e su altri punti della vertenza aperta con l’Assessore alle Attività Produttive, che è in carica ormai da sei mesi, la Felsa Cisl e la Fivag Cisl continueranno ad incalzare l’Amministrazione comunale, chiedendo inoltre che venga riservato analogo impegno pubblico ed attenzione a 360°, cioè a tutto il comparto del commercio e non solo ad una parte di esso, considerate le peculiarità sociali ed economiche di quello su aree pubbliche.

 

Sicurezza, rispetto per l’ambiente e risparmio energetico. La categoria “Impiantisti” di Casartigiani Taranto, focalizza, ancora un volta, l’attenzione di cittadini ed istituzioni su tali tematiche, con particolare riferimento, in questo caso, alla manutenzione delle caldaie domestiche.

Installare una buona caldaia e valutare insieme ai vari fornitori come Enel o Eni quali siano le migliori offerte gas presenti sul mercato sarà utile a garantire un cospicuo risparmio in bolletta. Prodotti di ultima generazione infatti, accompagnati da un'accurata manutenzione, possono alleggerire notevolmente gli importi in bolletta da pagare.

All’indomani dell’entrata in vigore dei D.P.R. n. 74 e n. 75 del 16 aprile 2013, l’associazione rappresentativa del mondo dell’artigianato ionico chiede che gli enti preposti ad attuarli, vale a dire Provincia e Comune, recepiscano la nuova normativa, rivoluzionando tempistica e scadenze di manutentori ed utenti, ad oggi ancora incerti su come operare in assenza degli appositi atti di indirizzo politico. Le nuove norme riguardano "l'esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione e l'ispezione" degli impianti termici, intesi come gli impianti di climatizzazione invernale ed estiva (caldaie, condizionatori d'aria, etc.) con o senza produzione di acqua calda nonché quelli dedicati alla produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari comprendenti eventuali sistemi di distribuzione e utilizzazione del calore (boiler, etc.). Fra le novità maggiormente significative di tale impianto legislativo (si evidenzia che con il D.P.R. 74/2013 l’Italia ha finalmente completato il recepimento della Direttiva 2002/91/CE, iniziato con il D.lgs. 192/2005) la variazione della cadenza periodica dei controlli:

Controlli per l’efficienza energetica → ogni due anni per le caldaie a combustibile liquido o solido sotto i 100 kw, ed ogni quattro anni per le caldaie a combustibile gas metano sotto i 100 kw; Controlli per la manutenzione ordinaria → restano invariati rispetto alla vecchia normativa in materia, con cadenza, quindi, annuale, evidenziandosi però che in ogni caso la periodicità del controllo viene stabilita da: 1)Costruttore, 2)Installatore dell’impianto, 3)Manutentore e viene indicata sul libretto di uso e manutenzione dell’impianto medesimo. Nell’interesse, orbene, tanto degli operatori del settore, quanto dei consumatori, Casartigiani Taranto spera, dunque, in un’unione di intenti con la Pubblica Amministrazione, al fine di adeguare, in maniera tanto partecipata quanto tempestiva, la regolamentazione vigente.

Agenti di commercio ed agenti di affari in mediazione: ultimissimi giorni per regolarizzare le posizioni. Lunedì 30, il termine ultimo. Come è noto il 12 maggio 2013 scadeva il termine previsto per effettuare l’aggiornamento della posizione (SCIA) nel registro imprese e REA, (tenuto dalle Camere di commercio) delle due categorie. Con decreto 23.4.2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha prorogato tale scadenza del 12 maggio 2013 al 30 settembre 2013, accogliendo in tal modo la richiesta proveniente dalla Confcommercio e dalle organizzazioni sindacali di categoria (F.N.A.A.R.C. e F.I.M.A.A.), e in considerazione anche del notevole ritardo accumulato dal sistema camerale nel mettere a disposizione degli iscritti gli strumenti telematici necessari per procedere all’iscrizione. Tale aggiornamento è necessario al fine di salvaguardare l’abilitazione all’esercizio dell’attività di quelle categorie prima iscritte ai ruoli professionali ora abrogati. Per gli associati Confcommercio, il servizio è erogato in modalità gratuita, presso gli sportelli dell’Associazione.
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